Devo riconoscere che il privilegio di sbarcare per primi, senza code al teatro, è stato al momento uno dei più graditi fra le novità riservate al Gold Pearl. In tutta calma, senza ritirare numero di prenotazione, ci siamo riuniti alla discoteca alle 9,30 e siamo scesi direttamente a terra senza alcuna attesa. Deliziosa è stata la sola nave in rada oggi, non mi era mai successo di visitare Santorini “da solo”. Ciò a tutto vantaggio della circolazione nel paese e soprattutto dell’accessibilità alla cabinovia. Anche qui nessuna attesa, sono salito quasi da solo a Fira. Qua, con estrema semplicità e velocità ho ritirato un’auto preventivamente prenotata ed ho iniziato la mia escursione sull’isola. Prima destinazione la celebre Oia, che non avevo mia visto, con breve sosta lungo la strada al paese di Imerovigli. Oia, sull’estremità settentrionale dell’isola è un vero gioiello. Grazie al sole che ci ha nuovamente seguiti stamani, anche se alternato a qualche nuvola, lo spettacolo dalla terrazze del paese è stato magnifico. La somiglianza con Fira senz’altro è evidente, ma qui si respira un’atmosfera diversa, di completa rilassatezza, quiete. E’ come vistare una Fira senza il turismo di massa, cogliendo l’aspetto più vero della popolazione locale, delle abitudini quotidiane. Qui i gatti regnano senza le carezze dei passanti, i cani circolano liberi per i vicoli. Nessuno controlla le terrazze, sporgendosi dalle quali si hanno scorci mozzafiato a picco sul mare. Fra venditori di pistacchi e le immancabili cartoline si riesce a trovare anche posti disabitati, appartati, completamente silenziosi. Con alle spalle un campinile completamente bianco ed azzurro si osserva cielo e mare confondersi dietro all’isola di Thirasia.
Dopo molte fotografie, fatte si con la macchina fotografica ma soprattutto con gli occhi (e la nostra memoria “interna” ha milioni di giga, c’è sempre posto per centinaia e centinai di nuove immagini ogni giorno), riprendo la macchina e ripercorro la strada in direzione sud. Oltrepassato il trafficato centro di Fira, proseguo ancora per raggiungere Pyrgos, ex capitale dell’isola. Attraversata Messaria la strada si snoda in alcune larghe curve in salita fino ad aprire il panorama sulla cittadina, isolata su un poggio rispetto alla pianeggiante costa orientale. Lasciata l’auto nella piazzetta centrale, si sale a piedi vero due belle chiese, purtroppo entrambe chiuse. Pochissime persone, ancora gatti socievolissimi, ancora bianco e azzurro in continua sovrapposizione fra loro. Dalla parte più alta del paese si gode di un bel panorama da entrambi i versanti dell’isola. Meno affascinante quello orientale, la spiaggia di Kamari, più affascinante quello occidentale, con le due isolette al centro della baia di Santorini, Nea e Palea Kameni.
Si è fatto mezzogiorno ed è ora di rientrare a Fira. Lasciata comodamente l’auto, c’è il tempo per un’oretta anche nel capoluogo. Molto più conosciuto per me, ma non per questo meno interessante. D’obbligo le fotografie alla nave, tranquillamente adagiata sotto di noi, in completa solitudine. Piuttosto agevole anche la discesa in cabinovia, non più di venti minuti complessivi di attesa. Un ultimo momento di emozione è l’avvicinamento in lancia alla nave, sentirsi piccoli piccoli di fronte alla poppa di Deliziosa, avvicinarsi lentamente alla fiancata ed accedere infine da una stretta scala, quasi di soppiatto.
Ho avuto poi il grande piacere di pranzare con il Comandante Bautier e Signora, dei buoni piatti ed una compagnia eccezionale. Un caffè in piscina e nuovamente alcune fotografie alle isole e ai caseggiati di Santorini. Penso che la metafora più significativa per indicare questi paesi sia proprio quella, molto diffusa, di equipararli ad una spruzzata di zucchero, piccoli granelli bianchi sparsi in cima alle montagne.
Il primo pomeriggio è trascorso tra una lettura ed uno sguardo all’atlante. Quando navigo nell’Egeo mi piace portare un atlante della Grecia e seguire la rotta che facciamo, cercando di assegnare ad ogni isola e ad ogni scoglio un nome. E da Santorini a Corfù, scalo di domani, non mancano certo i passaggi fra le isole.
Dopo la merenda, ho appena assistito ad uno splendido tramonto. Purtroppo il sole non si è immerso direttamente in mare ma in un sottile strato di foschia che si è posato sull’orizzonte. Ma lo spettacolo non è stato per questo meno emozionante.
Come anticipato, più tardi serata italiana, con a seguire buffet romantico in piscina. Sarà il primo ( e penultimo) buffet serale della crociera, mi auguro che sia ben presentato e ben realizzato. Non si tratta certo di necessità di mangiare o altro, ma il momento del buffet serale mi piace molto come atmosfera e come appuntamento, mi dispiace che siano in via di estinzione. Ricordavo proprio ieri come in crociere di 10 giorni si facevano fino a pochi anni fa persino 4 grandi buffet di mezzanotte (pasticceria, piscina, cucina, Magnifico). Al di la del numero non condivido la scelta di fare i due unici buffet in due giorni consecutivi, oggi il Romantico e domani il Magnifico.
Non mi dilungo più, rimandando al mio rientro molti approfondimenti che mi piacerà affrontare con voi. Vi saluto e vi do appuntamento a più tardi. ;-)