KLAIPEDA
Lasciato il traghetto, torniamo sul ponte stradale ed entriamo nella città vecchia. Poco più avanti si volta a sinistra e si segue Teatro gatve che porta direttamente nella principale PIAZZA del TEATRO con la STATUA DI ANNCHEN von THARAU (la ragazza di cui si innamorò il poeta Simon Dach). Non è l’originale, che è stata rubata. Intorno tante bancarelle ed edifici in vari stili. Proseguiamo lungo via Sukileliu, a sinistra in via Darzu, a sinistra in via Aukstoji e a destra in via Didzioji Vandens per ammirare quanto rimane originale delle più antiche case di Klaipeda, edifici a graticcio, i vecchi magazzini, casette colorate, strade ciottolate, murales colorati, addirittura sulla parete di un edificio c’è la mappa dell’antica città. Una di queste case a graticcio è il CENTRO CULTURALE DELLE COMUNICAZIONI E IL CENTRO DI CULTURA ETNICA, dove si concentrano gli eventi culturali della città; nel cortile c’è l’esposizione di una mostra e, guardandosi intorno si respira il profumo dell’arte. Si prosegue lungo via Didzioji e si gira a sinistra in via Vezeju, una strada stretta dove ci appare la scultura del DRAGONE ROSSO. Le lastre di bronzo in tre lingue raccontano la leggenda che lo riguarda. Gironzoliamo nelle vie vicine (via Turgaus, una delle strade più importanti, via Pasiuntiniu, via Jono), capitiamo in una piazza dove è installata una grande scacchiera con tanto di pedine. Più avanti fra Via Kurpiu e via Kepeju, sull’angolo di un giardinetto troviamo la statua del TOPO D’ORO: è magico, realizza i desideri di chi glieli sussurra alle orecchie! Alla sua base la scritta dice:- Trasforma i tuoi pensieri in parole. Le parole diverranno magiche. Nella via parallela, via Kalviu, c’è il GATTO CON LA FACCIA DA GENTILUOMO, sul bordo di un muretto sotto un albero: toccandogli la coda si esprime un desiderio (se è lo stesso espresso al topo, pare che abbia più possibilità di realizzarsi). Klaipeda è la città delle fontane e delle aiuole fiorite, ce ne sono molte di varie forme. Ora ci portiamo verso il canale e lo costeggiamo fino a quando ci appare il veliero MERIDIANAS, una volta una nave scuola, ora un ristorante. Lì di fronte, in via Kurpiu al n°17 sul tetto del Rory pub vediamo la scultura dello SPAZZACAMINO; sulla parete sotto la scultura c’è il bottone gigante dello spazzacamino circondato da tantissimi altri bottoni. Anche questo è un posto con la sua magia: toccare il grosso bottone porta fortuna. Lungo il canale, sull’angolo con via Tiltu, prima di attraversare il ponte, c’è un edificio giallo: è stato la prima banca della città; sul retro troviamo un’altra scultura: UNA PENTOLA PIENA DI MONETE D’ORO. Attraversiamo il ponte Birzos e sulla destra ci troviamo davanti un ARCO DI GRANITO con una colonna rossa: rappresenta l’unificazione della Lituania. Appare in alto una scritta che significa: “Siamo una nazione, una terra, una Lituania”. Si sta facendo tardi, così riprendiamo la strada per il porto, costeggiando il fiume Danè e sbirciando dentro i locali che incontriamo. Nell’ultimo tratto percorriamo via Zveju e poco prima di giungere al ponte mobile, notiamo ancora sculture un po’ astratte in ferro. Siamo stanchi ma soddisfatti; Klaipeda è una graziosa cittadina vista con gli occhi del turista; la nostra passeggiata, seppur interrotta a tratti da numerosi lavori stradali, ci ha permesso di conoscerne i lati più caratteristici. Abbiamo notato che le ex repubbliche sovietiche si sforzano di somigliare alle loro nuove sorelle europee, ma hanno ancora tanto da recuperare e spesso lo sviluppo spropositato dei nuovi centri viene fatto in modo disordinato. Ora abbiamo bisogno di una bella doccia e un po’ di riposo. Stasera in nave prima di cena al bar Amarcord al ponte 3, ci sarà un tributo agli Abba. Stanotte rimettiamo le lancette indietro di un’ora, così domattina si dorme un’ora in più.