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COSTA FAVOLOSA / 08 Settembre 2024 / SCOZIA

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Continua Invergordon.
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I paesaggi sono bellissimi, prati verdi, cespugli fioriti, tante pecore e mucche, pony e cavalli. Oggi la giornata è rigida, ma per ora abbastanza soleggiata. I nostri occhi si inebriano per la prima volta dei tanto preannunciatici colori della Scozia… il verde brillante dei prati, il verde argento degli abeti, il violetto dei vasti campi di erica e l’oro delle coltivazioni di orzo per la produzione di whisky.

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Posso affermare che, a parte il problema con la guida, (ma la colpa è solo la nostra che non parliamo bene l’inglese) quella di oggi risulterà alla fine una bellissima escursione e che il viaggio per arrivare a destinazione è stato sicuramente più bello della meta.

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Invergordon continua.

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Dopo aver attraversato scorci indimenticabili, la nostra gita prosegue lungo il fiume Ness, dove ci consigliano di essere pronti a individuare la “leggenda”, Nessie il famoso (ma inesistente n.d.r.) mostro di Loch Ness. Facciamo un bel giro d tutto il lago, della durata di almeno 40 minuti, e tutti siamo incollati come ebeti ai finestrini per vedere se riusciamo ad avvistare la sospirata creatura e scattare la foto che ci potrà rendere famosi. Sembriamo come quei giapponesi con attrezzatura (macchina fotografica/telefonino) incollata sulle mani, pronti a colpire al minimo accenno di increspatura del lago. Ci narrano che l’ultimo avvistamento risalirebbe a parecchi decenni fa, ma ogni turista che arriva, attratto dalla leggenda, vive questa escursione, con la speranza di poter vedere Nessie. Lo scenario che scorre al di fuori dei finestrini, non è secondo a nessuno, e almeno i paesaggi rallegrano i nostri occhi.IMG_-1--(106.1).webp
Dopo aver fallito nella missione di immortalare il "lucertolone timido", IMG_-1--(126).webp ci siamo infine fermati presso un centro, dove oltre al solito negozio di souvenir, c’era una scultura in metallo del mostro in posa per potergli scattare qualche foto, e l’hotel Clansmann Hotel. Questo è indubbiamente uno dei più bei punti per osservare al meglio il lago di Loch Ness.
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Invergordon continua.

Espletata anche la formalità di acquisti per amici e parenti, risaliamo sul nostro veicolo e ci spostiamo verso il Centre and Exibithion Experience. Inizia a piovigginare leggermente, ma ci fanno entrare in due gruppi separati, e ci vengono mostrati alcuni oggetti e foto relativi alla leggenda che alimenta il turismo da queste parti.IMG_-1--(140).webp
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Continua Invergordon.
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Dopo circa trenta minuti di giro, e di un altro sorso del “suo caffè” la guida ci fa risalire per portarci verso Inverness, regalandoci anche qualche canzone in gaelico/scozzese, che probabilmente canteranno nei loro raduni serali al pub gli abitanti della zona, davanti ad un profumato bicchierone di Whiskey.
Naturalmente non riusciamo a capire nulla di ciò che ci sta dicendo o cantando, ma apprezziamo lo stesso il suo sforzo per intrattenerci durante tutto il viaggio di ritorno, nonostante qualcuno volesse provare a farlo desistere.
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Scorrono ai lati del bus. le solite case austere nella forma e nei colori.
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Invergordon continua.
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Arriviamo direttamente sulla banchina, e qualcuno di noi decide rientrare immediatamente, altri invece di recarsi alla cittadina vera e propria, distante pochissimi minuti a piedi, per poter vedere da vicino la Invergordon Church of Scotland, e i murales presenti sulla la via principale di Invergordon, fino a quello del Museo.church.webp
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Una bella distilleria di whiskey e altro da vedere non c’è. E allora rientriamo in nave per poter andare a mangiare qualcosa.
 
Continua Invergordon.
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A teatro stasera c’è un’esibizione altamente raccomandataci, “VENEZIA INNAMORATA” dove Casanova e un signorotto locale che si contendono i favori di una bella veneziana. Tutto in splendidi costumi coloratissimi e coreografie con scenografie stupende. Si in effetti gli spettacoli presentati a bordo, sono di ottima qualità e gusto. Deve essere cambiato qualcosa tra i responsabili del settore intrattenimento. Bravi così.
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Si è ormai fatta sera e la nave ha iniziato già il suo tragitto per South Queensferry. Uno sgurdo di fuori non guasta
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Dopo un ultimo aperitivo si fa l’ora di cena e come sempre siamo pronti per degustare gli ottimi piatti preparati dagli chef del Club Elitè.
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Buonanotte a tutti.

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12/09/2024 QUEENSFERRY

Per farvi comprendere al meglio il luogo dovrete immaginarvi di essere in un piccolo villaggio di pescatori con tanti bei cottage colorati, con i fiori vicino alle porte e le tendine di pizzo attaccate ad ogni finestra. Strade strette ed acciottolate, calpestate così tante volte da essere ormai quasi ondulate. Pieno di pub e ristoranti che invitano ad entrare e provare le loro specialità. Poi una lunga linea di sassi che separa il villaggio dal mare, con i gabbiani che volano instancabili nel cielo. E là, nella baia, un immenso ponte che è un’opera d’arte, patrimonio dell’Unesco. No, non vi trovate all’interno di un racconto di altri tempi, di una fiaba raccontata ai bambini. Questo luogo esiste davvero si trova in Scozia e risponde al nome di South Queensferry.IMG_-1--(207).webp
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Situata alla periferia di Edimburgo, l’incantevole cittadina di South Queensferry è l’ideale per chi vuole fare una gita fuori porta, staccare la spina e respirare aria di mare. Conosciuta localmente come “The Ferry” e famosa principalmente per il suo iconico Firth of Forth Bridge, questa città di mare collega di fatto Edimburgo al Regno di Fife.
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Dovete sapere che questo villaggio di pescatori affacciato sulle rive del Firth of Forth un tempo era il punto principale per l’imbarco dei traghetti per il Fife.
La regina che dà il nome a questa località è la Regina Margaret, meno nota della più celebre Mary Stuart, ma che ha lasciato in Scozia un ricordo indelebile.
Divenne nota come la “Perla di Scozia” e fu canonizzata nel 1250.
E, tutt’oggi rimane l’unica santa della Scozia con un titolo “reale”.

Il nome di “Queensferry” deriva dal servizio di traversata gratuita che la Regina Margaret istituì nell’XI secolo per aiutare i pellegrini a raggiungere Dunfermline e St Andrews.
La cittadina a nord del Firth of Forth ha così preso il nome di North Quensferry. Quella a sud, di South Queensferry o anche soltanto Queensferry.IMG_6300.webp
 
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Il famoso Forth Bridge, inaugurato nel 1890, è l’attrazione turistica più iconica di South Queensferry, oltre che uno dei “soggetti” più fotografati di tutta la Scozia.
Lo riconoscerete immediatamente grazie al suo colore rosso sgargiante e ai suoi tre grandi archi.
Ogni giorno vi passano dozzine di treni.IMG_-1--(227).webp

Questa spettacolare impresa ingegneristica, visitata ogni anno da migliaia di turisti, è riconosciuta come patrimonio mondiale dell’Unesco.
È lungo 2,5 km e la doppia linea si eleva a 46 m sul livello del mare. Vanta il record di essere stato il primo grande ponte costruito interamente in acciaio in Gran Bretagna.

High Street, la strada principale della cittadina, è una fila di case colorate nei toni del pastello, e con i davanzali meravigliosamente adornati di fiori.
Camminare lungo questa strada pittoresca e acciottolata è probabilmente il modo più facile per innamorarsi di South Queensferry.
Ogni tanto il Forth Bridge fa capolino tra una casa e l’altra, si specchia nei riflessi delle finestre o sbuca da una delle strade laterali.

Partendo dal Forth Bridge, imboccata High Street, troverete il Queensferry Museum.Museum.webp

Questo museo è dedicato alla storia e tradizioni di South Queensferry, oltre che essere una vetrina di informazioni sui Forth Bridges.Vi sono conservati documenti, oggetti e foto che raccontano il passato di questa zona e documentano la costruzione dei famosi ponti.

Altra cosa da vedere e fotografare è la “Black CastleBlack Castle3.webp
costruita sulla High Street nel 1626, è la casa più antica di South Queensferry.
Si racconta che quando il capitano per cui l’abitazione era stata costruita si perse in mare con la nave, la sua cameriera fu accusata di aver pagato una mendicante per lanciargli un incantesimo.
Entrambe le donne furono condannate e bruciate per stregoneria.

Non lontano da lì si trova anche la Torre dell’Orologio, una torre del XVII secolo a cui è stato successivamente aggiunto un orologio per celebrare il Giubileo d’oro delle Regina Vittoria. 279c4cff-08e5-4a79-845b-78cbebcb81a7.webp
 
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Il nostro arrivo era previsto per le ore 09,00 e la nave sosterà alla fonda, fino alle 18 di domani, 13/09/2024 quando ripartirà per Kirkwall (al posto dello scalo di Abeerden. saltato a causa del maltempo).

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Sul ponte 9 già di mattina presto si trova gente che si affanna nella loro camminata mattutina, seguiti dai “palestranti” che armeggiano sulle macchine e i molti tapis roulant presenti nello spazio a loro riservato, sudando come non mai. È bello vedere tutti quei salutisti, che appena possono si concedono una/due ore di palestra perché sicuramente fa bene al loro fisico, alla loro salute. Ma non capisco però come giustificano il fatto che la sera stessa, alcuni di loro li ho visti “sfasciarsi” davanti a enormi bicchieri di birra, cocktail e superalcolici. E riconoscerli non è difficile, visto i bicipiti che mettono sempre in mostra, assieme alle loro t-shirts o camice attillate, aperte per trequarti.

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Facciamo una bella colazione , e scendiamo subito a terra perché abbiamo preso il Tour panoramico di Edimburgo che parte intorno alle 09,30. Arriviamo dopo circa un quarto d’ora di navigazione sul tender, e un simpatico scozzese in Kilt, ci attende per farci da guida, ma al suo fianco oggi c’è una ragazza che ci farà la traduzione simultanea.IMG_-1--(241).webp
 
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Anche da terra rimaniamo estasiati dal famoso Forth Bridge ma ci accorgiamo che non è il solo ponte ad attraversare lo stretto. Ce ne sono infatti altri due, per un totale di ben tre ponti che rendono così particolare questo tratto del Firth of Forth. Nel 1964 venne inaugurato il Forth Road Bridge poiché il forte incremento del traffico richiedeva la presenza non solo del ponte ferroviario ma anche di uno carrabile: questo pose fine alle attività di trasporto via mare, dopo ben 900 anni di attraversamenti del Firth of Forth. Nel 2017 è stata invece la volta del Queensferry Crossing, ultimo e più moderno tra i ponti sul Firth of Forth.IMG_-1--(211).webp

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Stamattina vedremo Edimburgo, ma domani possiamo tranquillamente ridiscendere e dedicarci alla visita del piccolo paese di pescatori.

Saliamo sul pullman, di soli italiani, e attraversiamo piccoli villaggi e campi infiniti, coltivati a avena e orzo. Le birrerie e le distillerie di whiskey, anche qui la fanno da padrone, ed hanno bisogno di moltissima materia prima per la produzione.le-mucche.webp
 
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Le case e i palazzi che incrociamo, sono anche loro in arenaria rossa, dall’aspetto lineare ma austero. Passiamo per interi quartieri residenziali, tutti ben allineati e pulitissimi.
Facciamo una sosta, davanti ad una delle più famose scuole di tutta la Scozia, frequentata dai rampolli della "Scoziabene", dove la retta annuale si aggira intorno alle quarantamila sterline ... Sembrerebbe anche fonte di ispirazione per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, conosciuta come la scuola di Harry Potter.

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Ci spiegano che il Fettes College, è un collegio privato e una scuola diurna a Craigleith, nei dintorni di Edimburgo, con oltre due terzi dei suoi alunni residenti nel campus. La scuola era originariamente un collegio per soli ragazzi ed è diventata mista nel 1983. Nel 1978 il College aveva oltre un campo da golf a nove buche, una pista di pattinaggio sul ghiaccio utilizzata in inverno per l'hockey su ghiaccio e in estate come piscina all'aperto, una pista da corsa campestre e un poligono di tiro con la carabina all'interno dei terreni boscosi. La scuola è tra le e 150 migliori scuole private del mondo e tra le prime 30 scuole superiori del Regno Unito.
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Ma sul tragitto incontriamo anche un altra esclusiva scuola, anch'essa riservata ai rampolli del gotha scozzese.
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Nel proseguire il giro panoramico passiamo per vie piene di negozi e soprattutto locali dove bere birra, tutte affollate di turisti.IMG_-1--(261).webp
 
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Vi sembra o no pure a voi di essere tornati dietro nel tempo?
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Girando un angolo ci troviamo nei pressi di una via famosa per essere stata scelta per alcune scene dei film di Harry Potter. Notiamo come il regista non abbia dovuto apportare che minimi interventi alla zona per non far notare che siamo nel 2024. In quei vicoli, quegli angoli di città, in quelle stradine piene di vecchi negozi, sembra veramente di essere in pieno periodo georgiano, e si fa un salto indietro di centinaia di anni. È rimasto tutto come era allora.
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I turisti si fanno scattare una foto vicino ad un famoso gatto vissuto in tempi andati, che si chiamava Bobby ...
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Il castello da lassù domina tutta Edimburgo ai suoi piedi.
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Improvvisamente mentre camminavamo per raggiungere l’entrata del castello, ci tagliano la strada due “barboni”, talmente malconci e sudici da farci irrigidire. Con la testa mezza rotta e coi volti pieni di lividi e di sangue, come se fossero stati appena picchiati in malo modo. Noi terrorizzati non sapevamo cosa fare, e a dire il vero io mi ero già preparato anche a fronteggiare eventuali inseguitori di quei poverini che comunque proseguivano discendendo per la strada.
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Per fortuna dopo qualche secondo, dopo esserci chiesti perché nessuno intervenisse o si preoccupasse, abbiamo scoperto che erano alcune comparse di un film che stavano girando cento metri dopo. Infatti abbiamo incontrato altra gente che, finite le riprese, camminava tranquillamente nei loro vestiti ottocenteschi, come se niente fosse.
 
Paese veramente strano questo, ma intrigante. Per strada è normale e consueto incontrare falconieri con i loro splendidi animali.
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Davanti alla mia macchina fotografica resta impassibile come un divo affermato alle prese dei fotoreporter ...

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Non è difficile nemmeno imbattersi con un autobus che fa un tour basato sull'horror, sulla paura. Che ti fa fare un giro nell'occulto, nel mondo del mistero qui tanto presente ...IMG_6264.webp
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Riprendiamo il nostro cammino e il nostro shopping, tra un negozio di sciarpe e cappelli in lana shetland, e notiamo che anche qui il commercio è in maggior parte in mano ai cinesi. È bellissimo vedere un cinese che vuole venderti per forza un kilt.

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Prima di tornare dove ci sta aspettando la nostra guida, continuiamo a scattare qualche foto a zonzo per questa zona.

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Come non immortalare poi l'immancabile scozzese (almeno due metri di uomo...) con kilt e cornamusa che suona musica locale ?
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La città di Edimburgo ci piace molto, ma per vederla bene tutta ci vogliono almeno tre/quattro giorni pieni e noi non li abbiamo. Dopo una birra al pub, riprendiamo l’autobus che continuerà il suo giro panoramico tra la casa del primo ministro,
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e l'albergo The Balmoral, diventato famoso perché in una sua suite, Joanne Rowling, ha terminato la stesura dell'ultimo libro della saga del suo maghetto , vivendoci segregata per alcuni mesi

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Oggi la giornata è stata per molti tratti aiutata da un timido sole e questo aumenta sensibilmente la nostra sensazione positiva sul luogo visitato. Risaliamo infine in nave consapevoli che anche domani saremo in zona e potremo vedere un altro pezzetto di terra scozzese come fatto oggi.
 
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