Partiamo dalle parole di Sergio.. (che zitto zitto ormai è il quarto del 'trio' MaLaGa.. un vero coautore..
)
Cadice è una città nel contempo intima e dilatata.
Intima e raccolta quanto alle dimensioni delle sue strade, delle piazze, dei vicoli, dei caffè, dei locali e dei ristorantini accoglienti molto diversi rispetto a certi anonimi templi dedicati ai, per me, tristi riti del global food.
Cadice è invece dilatata quanto ai suoi orizzonti senza limiti, orizzonti delimitati solo dal mare.
Di sicuro e al di là di ogni possibile interpretazione resta una città a dimensione umana, una città che volendo si può visitare girando a piedi. Lo stesso porto è già nella città.
Non è certo una città che stordisce e meraviglia ma ha un'identità molto precisa non contaminata o soffocata.
La modernità del terzo millennio si affaccia a Cadice con molta discrezione e viene sempre e comunque diluita e stemperata nella sua lunga storia millenaria.
Qualcuno può capire che quest'ultima mia affermazione può essere messa in relazione anche a qualche altra città che non è proprio nata eri.
I millenni un po' fanno storia, un po' fanno peso, certamente però, che piaccia o no, segnano sempre, e comunque contribuiscono a fare identità.
Osservare una città senza conoscere almeno un po' della sua storia non aiuta a conoscerla.
Ci sono poi città che raccontano la propria storia e palesano la propria indole già solo osservandole con un po' d'attenzione.
Pian piano potremmo dare un senso a queste parole gemellandole con delle immagini, ma se anche non lo facessimo, sono una delle linee guida che permettono di capire dove davvero stiamo..
Purtroppo Flicker fa davvero tanti capricci, e noi dovremo muoverci tra i miei impegni ed il suoi capricci, tra cui quello di non farmi sempre scegliere la giusta risoluzione delle foto.. ma ci si prova..
Come 'primo' giro turistico facciamo una visita 'dovuta' al centro storico della città ed ai monumenti principali..
lasciamo la nave..
andiamo a piedi..
e guardiamoci intorno 'assaggiando' il luogo..
Grazie a Sergio capiamo subito che ci troviamo in una città moderna, ma 'equilibrata' con il suo passato..
una città luminosa, aperta ordinata e pulita..
qualche dettaglio dell'edificio che ospita il municipio..
ci entriamo..
Ci parlano di Spagna già tanti piccoli dettagli, che potrebbero parlare di altro, ad es anche di Napoli..
Si affaccia la storia.. la lotta con i Turchi
Dall'Atlantico ad Ovest..
La Romanità della Spagna dei Cesari.. Giulio Cesare..
Ercole e le colonne.. Ercole che è legato a Cadice..
Il pesce, uno dei simboli della città..
Ci soffermiamo sulla sala delle riunioni..
per scoprire dei dettagli provenienti dalla terra dell'arte.. l'Italia.. in particolare uno di essi lo fotografiamo..
bello vero?
usciamo, alcuni personaggi si salutano..
Un sindaco.. che potrebbe essere tanto Spagnolo quanto altro (Russo ad es.)
ed un eroe di guerra, che invece è Spagnolo in tutto e per tutto..
notiamo che non è marziale come ci si aspetterebbe da uno del suo tempo.. e questo dice molto..
E molto dicono quelle medaglie.. da dove arrivano?
Nel 1810 le truppe di Napoleone si pongono davanti a Cadice, città che ospita il legittimo governo Spagnolo, messo in fuga da Madrid dai Francesi..
L'esercito Spagnolo è ridotto ai minimi termini, e la città sembra una facile preda.. ma la risposta alla richiesta di resa dei Francesi l'avete letta li sopra..
Sotto quella targa c'è l'immagine di Ercole e delle sue colonne..
Con l'aiuto degli Inglesi e dei Portoghesi gli Spagnoli resistono per due anni ed alla fine sono i Francesi a dover andar via..
Se questo episodio rende il carattere fiero della Spagna 'guerriera' che ci raccontano tanti film che si riferiscono a quel periodo, questo quadro..
in una esplosione di colori e di speranza..
anticipa l'oggi.. sempre nel 1812, in contemporanea con la resistenza ai Francesi, Cadice vara la nuova Costituzione Spagnola.. il primo passo avanti.. sia pure timido, nel nuovo mondo, quello di oggi.. ci torneremo..
Usciamo dal palazzo e dalla piazza.. passiamo davanti ad un edificio da ricchi del 1700..
e scopriamo che fine hanno fatto i valorosi cannoni che hanno difeso la città..
il nostro scopo è entrare qui..
si tratta del museo relativo alla cattedrale..
questo è un mondo che, specie in Sud Italia, ritroviamo identico..
abbiamo testi rari..
e soprattutto capolavori in metallo prezioso..
la bellezza..
i reliquiari donati per devozione..
il materiale per le messe..
e, all'uscita, San Sebastiano..
Il nsotro giro 'convenzionale' è ora a metà strada..
prima di fare quello Manlio/Fandelmare style ci manca ancora qualcosa di interessante..
Spero che anche la 'convenzione' sia di interesse..
(To be continued)
Manlio