La76
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Senta lei!!
Un salutone!
Manlio
...ha ragione dai!
Come minimo dovresti tornare a Cadice e rifotografare...
Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!
Senta lei!!
Un salutone!
Manlio
Invece le calli del Doge sono venute benissimo perchè ero in strada, totalmente fermo..
Hai fotografato i CALLI a Rodolfo????
Ma te guarda...
...ha ragione dai!
Come minimo dovresti tornare a Cadice e rifotografare...
Hai fotografato i CALLI a Rodolfo????
Ma te guarda...
Teribbile !!!
(omissis)
Nel frattempo ho caricato nella scialuppa un pochino di Paella, del vino locale ed uno stereo per sentire l'audio degli spettacoli del teatro..
Spero che la mia iniziativa sia di tuo gradimento..
(omissis)
Cadice è una città nel contempo intima e dilatata.
Intima e raccolta quanto alle dimensioni delle sue strade, delle piazze, dei vicoli, dei caffè, dei locali e dei ristorantini accoglienti molto diversi rispetto a certi anonimi templi dedicati ai, per me, tristi riti del global food.
Cadice è invece dilatata quanto ai suoi orizzonti senza limiti, orizzonti delimitati solo dal mare.
Di sicuro e al di là di ogni possibile interpretazione resta una città a dimensione umana, una città che volendo si può visitare girando a piedi. Lo stesso porto è già nella città.
Non è certo una città che stordisce e meraviglia ma ha un'identità molto precisa non contaminata o soffocata.
La modernità del terzo millennio si affaccia a Cadice con molta discrezione e viene sempre e comunque diluita e stemperata nella sua lunga storia millenaria.
Qualcuno può capire che quest'ultima mia affermazione può essere messa in relazione anche a qualche altra città che non è proprio nata eri.
I millenni un po' fanno storia, un po' fanno peso, certamente però, che piaccia o no, segnano sempre, e comunque contribuiscono a fare identità.
Osservare una città senza conoscere almeno un po' della sua storia non aiuta a conoscerla.
Ci sono poi città che raccontano la propria storia e palesano la propria indole già solo osservandole con un po' d'attenzione.
Cadice è invece dilatata quanto ai suoi orizzonti senza limiti, orizzonti delimitati solo dal mare.
Ci siete mai stati sull'Oceano? Ne avete mai sentito il 'sapore'? Siete stati trasportato in alto da un'onda e successivamente ancora più in alto da un'altra onda? E dopo siete 'caduti' capendo di essere saliti di metri?
Il 'respiro' dell'Oceano è qualcosa di particolare.........
Cadice è una città nel contempo intima e dilatata.
Intima e raccolta quanto alle dimensioni delle sue strade, delle piazze, dei vicoli, dei caffè, dei locali e dei ristorantini accoglienti molto diversi rispetto a certi anonimi templi dedicati ai, per me, tristi riti del global food.
Cadice è invece dilatata quanto ai suoi orizzonti senza limiti, orizzonti delimitati solo dal mare.
Perdonate la mia citazione apertamente OT.
E' una sensazione che ho sentito, bella o brutta che sia sentivo il desiderio di raccontarla.
E' questo il ricodo che ho di Cadice.
Esattamente questa immagine, questa prospettiva, la grande spiaggia( se ricordo bene alle spalle c'è altrettanta sabbia) e in fondo la città.
"Dobbiamo guardare avanti?"
Eh si: mancava solo la parola, al pennuto (o al piumato?).
Per fortuna c'è questo thread che mi fa ancora sognare dalla mia scialuppa garantita, visto che ora probabilmente dovrò anelare per altri....sigh... 350 giorni la prossima partenza!
E' una città che va vista, bella, affascinante e poi l'oceano ha rumori, colori e profumi unici, diversi dal mare nostrum, non migliori o peggiori, solo diversi ma ugualmente affascinanti.
Bellissimi scatti,m in particolare quelli di "vita vissuta".
Perdonate la mia citazione apertamente OT.
E' questo il ricodo che ho di Cadice.
Esattamente questa immagine, questa prospettiva, la grande spiaggia( se ricordo bene alle spalle c'è altrettanta sabbia) e in fondo la città.
Io arrivavo li con una macchina proveniente da Jerez de la Frontera, e ancor prima da Siviglia, in un'inizio di primavera con la morte nel cuore perchè pochi giorni prima avevo perso una carissima amica ,più di un'amica, che il male si è portata via durante un terribile anno di sofferenza.
Non avrei mai creduto che il rivedere la foto che ha scattato Manlio mi facesse rivivere sensazioni e riflessioni.
E' una città che va vista, bella, affascinante e poi l'oceano ha rumori, colori e profumi unici, diversi dal mare nostrum, non migliori o peggiori, solo diversi ma ugualmente affascinanti.
Bellissimi scatti,m in particolare quelli di "vita vissuta".
Perdonate la mia citazione apertamente OT.
E' una sensazione che ho sentito, bella o brutta che sia sentivo il desiderio di raccontarla.
Saluti
Ho letto da qualche parte che qualcuno (forse proprio Manlio) sosteneva che la bellezza di alcuni diari viene proprio da particolari OT;
Rodolfo, questa teoria "bislacca" è mia. Lo sostengo da tanto tempo, e lo sostengo con convinzione.
La dimostrazione? La magnifica foto di Manlio... impreziosita dalle profonde riflessioni di Leo.. e da quelle di voi tutti...
Profonde come l'oceano...
Un saluto