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Costa Serena 17/01/2014 - I sogni del bambino e le grandi realtà..

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Penso proprio di si.. soprattutto per la dimensione umana del viaggiare in treno.. ;)

Un saluto!
Manlio

E' proprio così Manlio..... hai colto nel segno.
Certamente, come hai colto prontamente, non mi riferivo solo all'aspetto economico e alla facilità dell'escursione.
Viaggiare in treno in un paese straniero completamente diverso dal tuo per usi, costumi e cultura, ti da la possibilità di cogliere quegli aspetti che un taxi o un pullman organizzato non ti consente certamente di cogliere.
Intanto le stazioni, cuore pulsante di una città ti danno la possibilità di incontrare in una frenetica attività indigeni di tutte le età.
Il locale d'attesa e di riposo all'interno della stazione, distinto per sesso con le scarpe ammassate sulle rispettive soglie d'ingresso, come anche per i locali riservati alla preghiera è un'esperienza gradevole.
Ritrovarsi solo in 4 in un treno dove tutti sono "diversi" dagli europei è anche una sensazione unica
Ti dirò infine che la scelta oltre ad essere stata felice è stata anche fortunata.
All'interno della stazione di Rabat ho trovato un bel bar "Italiano" sponsorizzato dalla Segrafredo dove ho gustato un ECCELLENTE caffè, non facile da trovare in Marocco.

Esperienza questa che se dovessi tornare a Casablanca certamente rifarò per una conoscenza della bella RABAT e dei suoi dintorni in modo più approfondita.
Ciao un salutone
 
Ultima modifica:
Riprendiamo il tour, e dopo aver lasciato Rabat torniamo a Casablanca, città che ospita ben 5 milioni di abitanti, un quinto dell'intera popolazione marocchina.
In un hotel ci attende un buon pranzo a buffet, molto variegato. Come mia abitudine, scelgo qualche piatto caratteristico, per assaggiare la cucina del luogo, e mi servo per due volte di un ottimo couscous, condito da un leggero e saporito brodo di verdure.

Nell'attraversare la città per raggiungere la grande moschea, la guida ci parla delle religioni professate in Marocco: esiste una bella e lodevole tolleranza tra i fedeli di vari credo, che si traduce nella presenza di 80 moschee, 14 chiese cristiane, e 7 sinagoghe. Non si può fare a meno di pensare alle nazioni confinanti, dove invece gli attriti tra i vari gruppi religiosi provocano intolleranze e atti violenti, e dove spesso queste differenze vengono strumentalizzate non per voler avvantaggiare un credo rispetto ad un altro, ma per raggiungere scopi ben diversi e deleteri.
Il Marocco, sotto questo aspetto, si dimostra virtuoso e rispettoso.

Osservo dal pullman la Casablanca di oggi, che è ben lontana dalle immagini del celebre film di Humphrey Bogart: ha ben poco di romantico, è piuttosto una città tentacolare, trafficatissima, con molti aspetti occidentali. I viali a mare sono più gradevoli, con ampi spazi e lunghe sequenze di localini, bar e terrazze affacciate all'oceano.

Giungiamo alla grande moschea, la seconda per grandezza del mondo islamico, dopo quella della Mecca. E' davvero impressionante per gli spazi e le costruzioni, con materiali di pregio e decorazioni accuratissime. E' stata completata in cinque anni, dal 1986 al 1991, creando una grande piattaforma su pilastri in cemento armato gettati in parte sul mare. La scelta del progetto è suggerita dalle Sacre scritture, nella frase "Lo Spirito di Dio aleggia sulle acque"...

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Il maestoso minareto:

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L'interno mi ha lasciato stupefatto per l'ampiezza: 200 metri di lunghezza per 100 di larghezza. 20mila metri quadri possono ospitare ventimila fedeli, più altri cinquemila al primo piano, sui matronei.

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E' evidente il desiderio dei costruttori di voler trasmettere l'idea di grandezza ed opulenza, lo dimostra anche l'accuratezza dei materiali utilizzati: l'Italia è ben rappresentata, con marmo di Carrara e lampadari di Murano a profusione:

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Usciamo, e godiamoci gli esterni...

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Le aree che circondano la moschea sono frequentate da molte persone: è bello vedere come un luogo di culto sia anche un polo di aggregazione per trovarsi, giocare, comunicare, passeggiare in libertà, con tanta socializzazione e, allo stesso tempo, rispetto per chi, all'interno, sceglie di pregare.

Tradizione e modernità marocchina:

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Con questa mamma che sorveglia il gioco del suo bambino, immagine che unisce tutte le latitudini e le fedi, passo la linea ai miei amici che si sono addentrati nella visita di un Marocco più...fascinoso...
 
Grazie Gabriele per queste foto che mi hanno "riconciliata" col Marocco:D

la Moschea dalle foto sembra veramente stupenda- chissà dal vivo!- la maestosità degli spazi, i decori... degli interni e dell'esterno, i particolari.....e poi che bel colore di cielo che hai trovato! uno sfondo spettacolare per le prime foto!
 
Grazie Gabriele per queste foto che mi hanno "riconciliata" col Marocco:D

la Moschea dalle foto sembra veramente stupenda- chissà dal vivo!- la maestosità degli spazi, i decori... degli interni e dell'esterno, i particolari.....e poi che bel colore di cielo che hai trovato! uno sfondo spettacolare per le prime foto!


Le belle foto di Gabriele rendono bene bellezza e maestosità dell'edificio ma dal vivo l'emozione ovviamente aumenta, la moschea prende vita e non solo come monumento, si anima con le presenze di turisti e fedeli e soprattutto s'inserisce in un contesto esterno di grandi spazi, di immediata vicinanza con l'oceano anzi di vera e propria integrazione con esso.
A mi avviso sembra quasi staccata dalla città alla quale resta congiunta solo dall'enorme piazzale antistante; essa volutamente va a collocarsi e stagliarsi tra mare e cielo che fanno da suggestiva cornice.
Chi, come me, è già stato lì, assemblando le foto di Gabriele con i propri ricordi, ha il privilegio di rivivere un po' queste sensazioni.
Un saluto.
Fan
 
Grazie Gabriele per queste foto che mi hanno "riconciliata" col Marocco:D

la Moschea dalle foto sembra veramente stupenda- chissà dal vivo!- la maestosità degli spazi, i decori... degli interni e dell'esterno, i particolari.....e poi che bel colore di cielo che hai trovato! uno sfondo spettacolare per le prime foto!


Le belle foto di Gabriele rendono bene bellezza e maestosità dell'edificio ma dal vivo l'emozione ovviamente aumenta, la moschea prende vita e non solo come monumento, si anima con le presenze di turisti e fedeli e soprattutto s'inserisce in un contesto esterno di grandi spazi, di immediata vicinanza con l'oceano anzi di vera e propria integrazione con esso.
A mi avviso sembra quasi staccata dalla città alla quale resta congiunta solo dall'enorme piazzale antistante; essa volutamente va a collocarsi e stagliarsi tra mare e cielo che fanno da suggestiva cornice.
Chi, come me, è già stato lì, assemblando le foto di Gabriele con i propri ricordi, ha il privilegio di rivivere un po' queste sensazioni.
Un saluto.
Fan
 
Le belle foto di Gabriele rendono bene bellezza e maestosità dell'edificio ma dal vivo l'emozione ovviamente aumenta, la moschea prende vita e non solo come monumento, si anima con le presenze di turisti e fedeli e soprattutto s'inserisce in un contesto esterno di grandi spazi, di immediata vicinanza con l'oceano anzi di vera e propria integrazione con esso.
A mi avviso sembra quasi staccata dalla città alla quale resta congiunta solo dall'enorme piazzale antistante; essa volutamente va a collocarsi e stagliarsi tra mare e cielo che fanno da suggestiva cornice.
Chi, come me, è già stato lì, assemblando le foto di Gabriele con i propri ricordi, ha il privilegio di rivivere un po' queste sensazioni.
Un saluto.
Fan

Condivido bella e maestosa forse ancor di più di quella, di più recente costruzione, di ABU DHABI
 
Viaggiare in treno in un paese straniero completamente diverso dal tuo per usi, costumi e cultura, ti da la possibilità di cogliere quegli aspetti che un taxi o un pullman organizzato non ti consente certamente di cogliere.
Intanto le stazioni, cuore pulsante di una città ti danno la possibilità di incontrare in una frenetica attività indigeni di tutte le età.
Il locale d'attesa e di riposo all'interno della stazione, distinto per sesso con le scarpe ammassate sulle rispettive soglie d'ingresso, come anche per i locali riservati alla preghiera è un'esperienza gradevole.
Ritrovarsi solo in 4 in un treno dove tutti sono "diversi" dagli europei è anche una sensazione unica
Ti dirò infine che la scelta oltre ad essere stata felice è stata anche fortunata.
All'interno della stazione di Rabat ho trovato un bel bar "Italiano" sponsorizzato dalla Segrafredo dove ho gustato un ECCELLENTE caffè, non facile da trovare in Marocco.

Ti ringrazio di questa descrizione: ha impreziosito il diario e si pone sulla scia che stiamo seguendo..
Aggiungo un ricordo personale, la bellissima esperienza della metropolitana del Cairo.. una vera immersione in un Egitto ben diverso da quello che vedono i turisti..

Le belle foto di Gabriele rendono bene bellezza e maestosità dell'edificio ma dal vivo l'emozione ovviamente aumenta, la moschea prende vita e non solo come monumento, si anima con le presenze di turisti e fedeli e soprattutto s'inserisce in un contesto esterno di grandi spazi, di immediata vicinanza con l'oceano anzi di vera e propria integrazione con esso.
A mi avviso sembra quasi staccata dalla città alla quale resta congiunta solo dall'enorme piazzale antistante; essa volutamente va a collocarsi e stagliarsi tra mare e cielo che fanno da suggestiva cornice.
Chi, come me, è già stato lì, assemblando le foto di Gabriele con i propri ricordi, ha il privilegio di rivivere un po' queste sensazioni.

Sergio, anche tu hai completato il racconto di Gabriele..

In un hotel ci attende un buon pranzo a buffet, molto variegato. Come mia abitudine, scelgo qualche piatto caratteristico, per assaggiare la cucina del luogo, e mi servo per due volte di un ottimo couscous, condito da un leggero e saporito brodo di verdure.

Buono vero? La cucina parla sempre del paese che la esprime..

Nell'attraversare la città per raggiungere la grande moschea, la guida ci parla delle religioni professate in Marocco: esiste una bella e lodevole tolleranza tra i fedeli di vari credo, che si traduce nella presenza di 80 moschee, 14 chiese cristiane, e 7 sinagoghe. Non si può fare a meno di pensare alle nazioni confinanti, dove invece gli attriti tra i vari gruppi religiosi provocano intolleranze e atti violenti, e dove spesso queste differenze vengono strumentalizzate non per voler avvantaggiare un credo rispetto ad un altro, ma per raggiungere scopi ben diversi e deleteri.
Il Marocco, sotto questo aspetto, si dimostra virtuoso e rispettoso.

Abbiamo spesso, anche purtroppo sulla base di fatti reali (vedi ora la Nigeria) una visione un pochino deviata della realtà di molti di questi paesi..
In realtà nella maggior parte di essi coesistono senza problemi diverse religioni e spesso sono degli eventi esterni a cambiare questa realtà.. ad es. in Iraq è iniziato un problema per i Cristiani solo dopo la prima guerra con la coalizione Occidentale..
In Iran la dittatura non risparmia nessuno, nel senso che impone tutto a tutti, ma non solo ci sono i Cristiani, ci sono persino gli ultimi seguaci di Zoroastro.. tutta gente libera di professare la propria fede, tristemente a patto che le donne portino il velo ecc. ecc.

La secolarizzazione religiosa di alcuni paesi del Nord Africa è una cosa recente, fino agli anni sessanta non esisteva.. ma guerre, crisi e tanto altro hanno portato a questo..

E' evidente il desiderio dei costruttori di voler trasmettere l'idea di grandezza ed opulenza, lo dimostra anche l'accuratezza dei materiali utilizzati: l'Italia è ben rappresentata, con marmo di Carrara e lampadari di Murano a profusione:

Bhè.. in certe cose l'Italia è l'Italia.. ;)

Tradizione e modernità marocchina:

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Con questa mamma che sorveglia il gioco del suo bambino, immagine che unisce tutte le latitudini e le fedi

bella!! Mi ricorda qualcosa..

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(Egitto, Sharm.. madri in 'piccionaia')

Osservo dal pullman la Casablanca di oggi, che è ben lontana dalle immagini del celebre film di Humphrey Bogart: ha ben poco di romantico, è piuttosto una città tentacolare, trafficatissima, con molti aspetti occidentali. I viali a mare sono più gradevoli, con ampi spazi e lunghe sequenze di localini, bar e terrazze affacciate all'oceano.


Il duo MaLa partirà (a breve) da Casablanca, e nel percorso verso il deserto scoprirà altre visioni del Marocco..

Il Marocco è una delle grandi realtà espresse dal titolo, per chi come me non lo ha mai visto è stato una scoperta.. il trio MaLaGa, partendo da ciò che ha già messo Gabriele, cercherà di mostrarvelo per come lo ha visto, con tanti volti e tante realtà fuse in un solo paese..

E' stata una visita breve, due giorni, ma intensa..

Un salutone!
Manlio
 
Ringrazio Gabriele per come ha illustrato questa sua esperienza marocchina.
Non nascondo che nutro attesa, per tanti motivi ( :-) ) , sul contributo di MaLa...visto che si sono inoltrati nell'entroterra di questo splendido paese...e....ho buone sensazioni...

Un saluto
 
Ultima modifica:
Gibilterra, 1997.. dalla rocca di Gibilterra un gruppo di amici osserva il Marocco, l'Africa.. tra di essi ci sono io..

Costa Victoria, 2008.. in una giornata ventosa la nave rientra dall'Atlantico.. si piega e rimane piegata di qualche grado per un lungo periodo.. sembra stia facendo una gara di vela con una vicina portacontainer.. mentre questo avviene alla destra della nave, sospinto da un vento fortissimo, sembra quasi arrivare il 'sapore' dell'Africa..

La nave si porta vicino alla rocca e punta decisamente al continente Europeo.. a prua sulla rocca biancheggiano le nuvole, a poppa il Marocco sembra chiamare i passeggeri.. più si allontana più sale la voglia di andare li..

Per mostrarvi le immagini di questi episodi dovrei fare una ricerca che in questo momento mi richiederebbe troppo tempo.. ma credo che la mia voglia di esplorare il Marocco sia evidente.. non è solo una voglia legata ai racconti degli amici e di chi da li è venuto in Italia a studiare o lavorare, non è solo il mito delle città Imperiali, non è solo curiosità.. è averne sentito il richiamo atavico.. il 'sapore'.. lo stesso 'sapore' che sicuramente hanno 'sentito' i primi uomini Sapiens che hanno abbandonato l'Africa per giungere in Europa.. lo stesso 'sapore' che sentivano i Fenici, gli Arabi, gli Spagnoli, passando lo stretto di mare che divide due continenti..

E' così che entro in Marocco.. in una fredda mattinata di Gennaio, con la nave immersa nella nebbia.. entro in un luogo che non conosco affatto.. non so, leggende e storie a parte, cosa attendermi da questa giornata..

Sarà un paese povero? Casablanca sarà simile al Cairo o ad Alessandria? Sarà invece più vicino alla Libia che ho visitato anni fa, con Tripoli che era un gioiello? Sarà pieno dell'impronta dei colonizzatori o avranno smontato tutto? Decadente e sporco o una punta di diamante del Nord Africa?

Insomma.. dove stiamo andando?

La prima risposta arriva direttamente dalla nave.. attraversa per un tempo lunghissimo banchine su banchine.. si tratta di banchine in cui sono ormeggiate navi da trasporto di grandi dimensioni.. nella nebbia, li fuori, si intuisce una città molto grande..

Casablanca quindi non si presenta, ma fa comunque capire che stiamo andando in un luogo di grande importanza commerciale..

Non ci sono foto dell'avvicinamento.. era troppo presto e c'era troppa nebbia.. la sera sarà diverso..

Mentre Gabriele si dirige verso Rabat io e Laura ci accingiamo a salire su un pullman, direzione Marrakech..

In questa fredda mattinata la gente nel pullman dorme, il vetro è appannato, un sottile strato di acqua impedisce all'autofocus di fare il suo mestiere.. scattare delle foto vuol dire farle male.. l'automezzo esce dal porto e si avvicina ad una grande piazza.. bambini con la maglia di Totti (come ti sbagli!) stanno giocando a pallone: la piazza è pulita, grande, ordinata.. la strada, per uno abituato alle buche di Roma, bellissima..

Scattare è impossibile, oltre alla nebbia ci sono le teste dei turisti in mezzo.. il pullman svolta ancora..

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Il muro è messo male vero? In compenso le auto sono di nuova generazione, la sede stradale è molto bella.. la figura sfocata a destra è vestita all'occidentale, mentre sulla strada si vedono i binari del tram..

Pochi minuti dopo la città diventa decisamente moderna, ma si intuisce nella sinistra una persona vestita in modo tradizionale..

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La foto che segue fa pena, ma mostra come la sede dei binari e la strada non abbiano nulla da invidiare ad una città occidentale..

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Qualche palazzo è un poco anziano, ma questa parte della città è ben tenuta e moderna..

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e se ci puoi passare così..

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vuol dire che non siamo al Cairo, dove gli automobilisti ti 'asfalterebbero' in mezzo secondo..

Insomma.. anche se qualcosa è da rivedere,

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non siamo certo in Egitto..

Ecco il tram..

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è recentissimo, l'ultimo modello.. bello..

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la pensilina non è da meno.. con le indicazioni orarie..

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la biglietteria..

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il sistema di accesso..

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le panchine..

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Non hanno comprato delle belle vetture e basta, hanno costruito un 'sistema tram' di altissimo livello. modernissimo e confortevole..

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Dietro quel sistema, come si intuisce dalle foto.. ce ne è uno stradale altrettanto moderno, percorso da automobili di ultima generazione..

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ed è anche molto curato..

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(to be continued)

Manlio
 
Lo stesso Marocco moderno che colpì anche me, ne parlammo a telefono, ricordi?
Gabriele, mi ha fatto incuriosire riguardo a Rabat, la prossima volta cercherò di visitarla.
Grazie per il bel reportage.
 
vuol dire che non siamo al Cairo, dove gli automobilisti ti 'asfalterebbero' in mezzo secondo..

come non quotare!!! viaggiare a bordo di un'auto/bus con alla guida un autista egiziano è una di puelle esperienze che non si scordano facilmente....[smilie=paura_02[1]:

quanto agli scorci di Casablanca che ci hai proposto...e il sistema di trasporti di superficie, bello, moderno, funzionale...queste foto possono indicare non solo -come si diceva nei post precedenti-le realtà diverse che coesistono in uno stesso Paese a magari pochi chilometri di distanza... ma possono anche far pensare a come spesso si liquidano sbrigativamente certi Paesi come "Terzo Mondo", ignorando gli elementi di "evoluzione" che possono invece riservare.
ciao:)
 
Ringrazio Gabriele per come ha illustrato questa sua esperienza marocchina.

Gabriele aveva già vissuto il suo viaggio a Marrakech e credo di poter dire che all'epoca la visita era ancora più affascinante di oggi..

La sua scelta di fare Rabat è stata un valore aggiunto al viaggio.. la sera mi guardavo le sue foto e facevo confronti con quello che avevamo visto e vissuto noi..

Lo stesso Marocco moderno che colpì anche me, ne parlammo a telefono, ricordi?

Certo che si.. ;)

come non quotare!!! viaggiare a bordo di un'auto/bus con alla guida un autista egiziano è una di quelle esperienze che non si scordano facilmente....[smilie=paura_02[1]:

Ci credo!!! :) :) :)

La cosa incredibile è che i pedoni sembrano fregarsene.. eppure la vita è la loro.. :o :o

Io sono stato 'pedone' al Cairo, ed avevo inventato un modo per attraversare la strada, ovvero l'attesa dell'ingorgo per 'quasi incidente'.. per un istante magico tutti si fermavano e tu attraversavi, naturalmente di corsa..

Ora, a parte ogni altra considerazione, credo che vedere come guida la gente in una grande città dica molto anche del luogo.. sembra una banalità ma non lo è affatto.. laddove tutti rispettano i semafori, le sedi stradali sono compatibili con una vita sostenibile, la gente si ferma se passa la signora anziana la cultura è giocoforza diversa da un luogo dove ormai i semafori sono stati tolti per manifesta inutilità come può essere appunto il Cairo..

Ovviamente poi il parco macchine dice, con il numero di veicoli circolanti e con la loro qualità, anche qualcosa del livello economico del paese..

quanto agli scorci di Casablanca che ci hai proposto...e il sistema di trasporti di superficie, bello, moderno, funzionale...queste foto possono indicare non solo -come si diceva nei post precedenti-le realtà diverse che coesistono in uno stesso Paese a magari pochi chilometri di distanza... ma possono anche far pensare a come spesso si liquidano sbrigativamente certi Paesi come "Terzo Mondo", ignorando gli elementi di "evoluzione" che possono invece riservare.
ciao:)

Infatti.. sinceramente non mi aspettavo assolutamente di arrivare nel terzo mondo.. in Italia ho avuto studenti Marocchini.. ma non pensavo di trovare quello che ho trovato.. a breve approfondiremo..

Non nascondo che nutro attesa, per tanti motivi ( :-) ) , sul contributo di MaLa...visto che si sono inoltrati nell'entroterra di questo splendido paese...e....ho buone sensazioni...

Speriamo di non deluderti.. ma credo proprio di no..

''Oggi'' faremo tanti viaggi.. uno più bello dell'altro.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Sempre qui....incollata a questo diario....sempre piu' interessante.....e pieno di ricordi!!!

Voglio tornare in Maroccooooooo!!!!!!
 
Non vedo l'ora di perdermi in questi viaggi...
Di rientro dal mio mi sono gustata cio' che avevo perduto.

P.S. Sono stata a Cadice e grazie ai vostri racconti ho trovato lo spunto per una giornata che mi restera' nel cuore
 
Stato
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