pmanlio
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Mai scelta fu così azzeccata,
Penso proprio di si.. soprattutto per la dimensione umana del viaggiare in treno..
Un saluto!
Manlio
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Mai scelta fu così azzeccata,
Mai scelta fu così azzeccata,
Penso proprio di si.. soprattutto per la dimensione umana del viaggiare in treno..
Un saluto!
Manlio
Grazie Gabriele per queste foto che mi hanno "riconciliata" col Marocco
la Moschea dalle foto sembra veramente stupenda- chissà dal vivo!- la maestosità degli spazi, i decori... degli interni e dell'esterno, i particolari.....e poi che bel colore di cielo che hai trovato! uno sfondo spettacolare per le prime foto!
Grazie Gabriele per queste foto che mi hanno "riconciliata" col Marocco
la Moschea dalle foto sembra veramente stupenda- chissà dal vivo!- la maestosità degli spazi, i decori... degli interni e dell'esterno, i particolari.....e poi che bel colore di cielo che hai trovato! uno sfondo spettacolare per le prime foto!
Le belle foto di Gabriele rendono bene bellezza e maestosità dell'edificio ma dal vivo l'emozione ovviamente aumenta, la moschea prende vita e non solo come monumento, si anima con le presenze di turisti e fedeli e soprattutto s'inserisce in un contesto esterno di grandi spazi, di immediata vicinanza con l'oceano anzi di vera e propria integrazione con esso.
A mi avviso sembra quasi staccata dalla città alla quale resta congiunta solo dall'enorme piazzale antistante; essa volutamente va a collocarsi e stagliarsi tra mare e cielo che fanno da suggestiva cornice.
Chi, come me, è già stato lì, assemblando le foto di Gabriele con i propri ricordi, ha il privilegio di rivivere un po' queste sensazioni.
Un saluto.
Fan
Viaggiare in treno in un paese straniero completamente diverso dal tuo per usi, costumi e cultura, ti da la possibilità di cogliere quegli aspetti che un taxi o un pullman organizzato non ti consente certamente di cogliere.
Intanto le stazioni, cuore pulsante di una città ti danno la possibilità di incontrare in una frenetica attività indigeni di tutte le età.
Il locale d'attesa e di riposo all'interno della stazione, distinto per sesso con le scarpe ammassate sulle rispettive soglie d'ingresso, come anche per i locali riservati alla preghiera è un'esperienza gradevole.
Ritrovarsi solo in 4 in un treno dove tutti sono "diversi" dagli europei è anche una sensazione unica
Ti dirò infine che la scelta oltre ad essere stata felice è stata anche fortunata.
All'interno della stazione di Rabat ho trovato un bel bar "Italiano" sponsorizzato dalla Segrafredo dove ho gustato un ECCELLENTE caffè, non facile da trovare in Marocco.
Le belle foto di Gabriele rendono bene bellezza e maestosità dell'edificio ma dal vivo l'emozione ovviamente aumenta, la moschea prende vita e non solo come monumento, si anima con le presenze di turisti e fedeli e soprattutto s'inserisce in un contesto esterno di grandi spazi, di immediata vicinanza con l'oceano anzi di vera e propria integrazione con esso.
A mi avviso sembra quasi staccata dalla città alla quale resta congiunta solo dall'enorme piazzale antistante; essa volutamente va a collocarsi e stagliarsi tra mare e cielo che fanno da suggestiva cornice.
Chi, come me, è già stato lì, assemblando le foto di Gabriele con i propri ricordi, ha il privilegio di rivivere un po' queste sensazioni.
In un hotel ci attende un buon pranzo a buffet, molto variegato. Come mia abitudine, scelgo qualche piatto caratteristico, per assaggiare la cucina del luogo, e mi servo per due volte di un ottimo couscous, condito da un leggero e saporito brodo di verdure.
Nell'attraversare la città per raggiungere la grande moschea, la guida ci parla delle religioni professate in Marocco: esiste una bella e lodevole tolleranza tra i fedeli di vari credo, che si traduce nella presenza di 80 moschee, 14 chiese cristiane, e 7 sinagoghe. Non si può fare a meno di pensare alle nazioni confinanti, dove invece gli attriti tra i vari gruppi religiosi provocano intolleranze e atti violenti, e dove spesso queste differenze vengono strumentalizzate non per voler avvantaggiare un credo rispetto ad un altro, ma per raggiungere scopi ben diversi e deleteri.
Il Marocco, sotto questo aspetto, si dimostra virtuoso e rispettoso.
E' evidente il desiderio dei costruttori di voler trasmettere l'idea di grandezza ed opulenza, lo dimostra anche l'accuratezza dei materiali utilizzati: l'Italia è ben rappresentata, con marmo di Carrara e lampadari di Murano a profusione:
Tradizione e modernità marocchina:
Con questa mamma che sorveglia il gioco del suo bambino, immagine che unisce tutte le latitudini e le fedi
Osservo dal pullman la Casablanca di oggi, che è ben lontana dalle immagini del celebre film di Humphrey Bogart: ha ben poco di romantico, è piuttosto una città tentacolare, trafficatissima, con molti aspetti occidentali. I viali a mare sono più gradevoli, con ampi spazi e lunghe sequenze di localini, bar e terrazze affacciate all'oceano.
vuol dire che non siamo al Cairo, dove gli automobilisti ti 'asfalterebbero' in mezzo secondo..
Ringrazio Gabriele per come ha illustrato questa sua esperienza marocchina.
Lo stesso Marocco moderno che colpì anche me, ne parlammo a telefono, ricordi?
come non quotare!!! viaggiare a bordo di un'auto/bus con alla guida un autista egiziano è una di quelle esperienze che non si scordano facilmente....[smilie=paura_02[1]:
quanto agli scorci di Casablanca che ci hai proposto...e il sistema di trasporti di superficie, bello, moderno, funzionale...queste foto possono indicare non solo -come si diceva nei post precedenti-le realtà diverse che coesistono in uno stesso Paese a magari pochi chilometri di distanza... ma possono anche far pensare a come spesso si liquidano sbrigativamente certi Paesi come "Terzo Mondo", ignorando gli elementi di "evoluzione" che possono invece riservare.
ciao
Non nascondo che nutro attesa, per tanti motivi ( ) , sul contributo di MaLa...visto che si sono inoltrati nell'entroterra di questo splendido paese...e....ho buone sensazioni...
''Oggi'' faremo tanti viaggi.. uno più bello dell'altro..
Un salutone!
Manlio