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Costa Serena 17/01/2014 - I sogni del bambino e le grandi realtà..

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Terra..

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Terra rossa..

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Terra di fatica..

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Terra viva..

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Luce..

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Luce d'Africa..

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In un tempo che ormai è dimenticato l'uomo imparò a fermarsi in questa terra.. a coltivarla..

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Perchè quella terra era sorgente di vita.. sembrava quasi trasformarsi in vita.. poi la impastò.. e fece mura di terra.. di sola terra..

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(Wikipedia)

e le mura di sola terra divennero case, ed in un paese chiamato Mesopotamia le case divennero città..

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(Nippur - da Wikipedia)

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(UR - http://www.geometriefluide.com)

E la terra fu poi cotta.. e le città fecero la civiltà.. e le civiltà e le città divennero mito.. facendo sognare i bambini..

BABILONIA!!

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(http://www.didasfera.it/kids/s2-storia?unita=188)

E le carovane percorrevano l'arido deserto, portando le spezie e le sete, portando la ricchezza e la varietà..

Ed il carovaniere, per millenni e millenni.. giungeva stanco e provato nei porti del deserto, ne vedeva da lontano le mura.. sognava l'acqua, il riposo, le meraviglie del mercato..

E i Regni divennero mitici, come quello di Saba, come la Terra di Punt, come il lontano Oriente..

E le città/Oasi segnarono i millenni.. i porti del deserto.. Ebla, Babilonia, Petra, Palmira.. Samarcanda.. Marrakech..

Ed allora tu.. viaggiatore.. sporgiti dalla tua finestra.. guarda la Terra..

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Guarda chi la lavora..

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La terra e la luce d'Africa sono vita..

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e la terra, come una madre si fa casa per accoglierti nel suo grembo..

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Ed ecco un'oasi.. tanto rigogliosa che un generale vedeva le palme crescere solo gettando semi di Dattero..

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Ed il generale fece una città.. le mura di Terra.. come Nippur, Uruq..

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O Lagash..

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E tu viaggiatore, torna Bambino.. torna a sognare.. la millenaria Marrakech..

Una città che ricorda i racconti di Aladino..

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Marrakech.. la porta del deserto.. l'oasi ai piedi dell'Atlante..

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Ti saluta e ti porta ancora più indietro nel tempo.. a tremila anni fa..

Marrakech, in Marocco

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da mille anni la porta del deserto.. da mille anni il rifugio delle carovane..

Appare come..

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Babilonia..

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Benvenuto viaggiatore, benvenuto a Marrakech.. il narratore spera che tu per un attimo sia tornato bambino..

Ed abbia preso a sognare.. in un sogno che è anche realtà..

Un saluto

MaLaGa
 
Ultima modifica:
Manlio, il mio ricordo di Marrakech resta molto nitido, malgrado la mia ultima visita non sia recente.
Tu postando alcune tue foto hai ricordato Babilonia, rievocando miti e passato remoto, hai proposto ed evidenziato con le tue foto similitudini evidenti tra antiche porte e mura mentre io grazie ai ricordi di questa città così particolare già andavo avanti passando oltre quelle mura, lasciandomi alle spalle la strada larga percorsa da veicoli moderni ed altri assai meno per addentrarmi nel vivo di Marrakech fatto di gente, di botteghe tipiche, di bancarelle, di volti.
Se le cose nel frattempo non sono cambiate troppo, il Marocco di Marrakech è alquanto diverso da quello di Casablanca e di Rabat. Con Marrakech ci si addentra nel Marocco e non solo in termini geografici perché ci si allontana dalla costa.
Tu ci inviti a sognare, io certamente sogno di tornare lì però dico anche che fantasticare e sognare di un luogo, di un paese, è forse più facile per chi non ci è mai stato, Salgari questo lo sapeva bene.
Quando poi ci vai, quel sogno in parte resta sogno ed in parte proprio nel realizzarsi diventa realtà quindi si fa un bilancio tra sogni e le aspettative e la realtà che si percepisce.
Ebbene, nel caso di Marrakech, a mio parere, quel che avevo sognato andava di pari passo a ciò che vedevo, insomma il bilancio tra aspettative e sperimentazione era in perfetto pareggio.
Dietro qualche angolo, nella penombra di una bottega affogata di mercanzie, su certi volti di vecchi non per età ma per millenni, nella percezione di odori forti impensabili per la nostra modernità io trovavo esattamente ciò che mi sarei aspettato di trovare.
Certamente poi quel mondo così particolare ed indimenticabile delle strade e della grande piazza cedette il posto a qualcosa di più confortevole e turistico quando ci accomodammo su coloratissimi grandi e setosi cuscini per degustare in un noto ristorante specialità del posto dopo essere stati accolti all'ingresso dalle tipiche grida delle donne berbere.
Tu hai ricordato Babilonia, io intanto penso che l'indiscutibile valore di certe antiche città come questa o Gerusalemme o Alessandria d'Egitto o Atene ecc. ecc. sta anche nel fatto di essere e restare storia vivente, memoria di chi eravamo, una memoria magari talvolta per certi aspetti anche imbarazzante se confrontata con certo asettico ed avveniristico presente quale quello di Sidney o Dubai ma pur sempre memoria.
Forse con questo mio intervento sono corso avanti al gruppo che ti segue, ho preceduto a passo veloce anche te che ci fai da guida; tutta colpa della curiosità di rivedere almeno virtualmente Marrakech.
Dai, avanza il passo, vieni avanti e mostracela! Io reggo in alto la paletta così la vedono meglio ma il resto fallo tu.
Ciao.
Fan
 
Scritto da Felix: "Facile per te essere ottimista. .. sei riuscito ad evadere da una roccaforte in mezzo al mare ed hai pure trovato un tesoro nascosto. .. e stai vivendo di rendita..piu' che dignitosamente......"
Hai forse dimenticato quel che c'è stato prima dell'evasione?
 
Hai forse dimenticato quel che c'è stato prima dell'evasione?

Appunto.. però Edmond.. lasciati dire che tu le risorse le hai sempre avute.. la convinzione pure, la determinazione anche.. e soprattutto la coscienza della tua reale situazione..

Sono questi i fondamentali.. non le opere d'arte o le bellezze naturali o l'attrattiva che puoi avere verso l'esterno..

Pochi giorni fa a Roma c'era una notte bianca con il Colosseo chiuso per un battibecco tra sindacati..

La stazione Termini ha un gruppo di scale mobili ferme in manutenzione da non so quanti anni.. Genova Piazza Principe per anni (anche ora?) obbliga il turista carico di bagagli che viene da Savona a fare a piedi in salita delle lunghissime ed inclinatissime scale mobili in manutenzione almeno dal 2004..

Le buche di Roma sono rimaste per antica tradizione quelle della fine dell'Impero.. anzi il simpatico gruppo archeologico rappresentato da tutti quelli che lavorano sulle strade si sta impegnando per rendere la tradizione molto più vicina al periodo del degrado medioevale.. questo con almeno trenta anni di duro lavoro di trascuratezza.. la sporcizia ha ormai invaso la città..

Il punto è che a casa mia puoi vincere la maratona se ti alleni, puoi correrla e forse vincerla persino se sei uscito da un infarto.. ma se sei senza cervello non puoi vincerla neanche se hai il fisico di Abele Bikila..

Edmond Dantés aveva la testa di Bikila..

A Sergio/Fandelmare rispondo a parte.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Ti quoto in pieno, ma quel che intendevo dire è che tutto ciò non può autorizzarci a mollare i remi e a farci vincere dallo scoramento: giacché, io lo credo, il Paese la testa ce l'ha, piuttosto che fasciarcela meglio sarebbe rimboccarci le maniche....
Oh... pardon...forse stiamo andando OT.
 
Ebbene, nel caso di Marrakech, a mio parere, quel che avevo sognato andava di pari passo a ciò che vedevo, insomma il bilancio tra aspettative e sperimentazione era in perfetto pareggio.

Sergio, mi riservo di discutere di questo alla fine della nostra visita..

Intanto cerco di spiegare il 'dietro le quinte' di quanto ho mostrato prima..

Per prima cosa quando siamo saliti sul pullman Laura era posizionata in un punto difficile per poter fotografare, per questo non c'è alcuna sua immagine del viaggio..

Il racconto del viaggio è stato volontariamente diviso in due, la prima parte è legata al Marocco di oggi, la seconda alle suggestioni che quello che vedevo ha evocato in me, ma questa suddivisione non è molto artificiale, in pratica i due mondi si sono 'divisi' nella sosta all'autogrill, da li è iniziata la seconda parte del viaggio anche se dalla strada si potevano vedere le nuove città in costruzione.. ma erano abbastanza lontane da non disturbare l'osservatore..

La suggestione dell'arrivo a Marrakech non è quella che offro io nel racconto.. anzi, arrivando mi sono chiesto.. ma dove è la porta del deserto che hanno visto e raccontato Leo, Gabriele ed altri miei amici?

Il fatto è che loro sono arrivati dalla strada e si sono trovati, quindici/venti anni fa, le mura della città davanti..

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Una scena suggestiva, che è durata mille anni.. prima arrivi al palmeto e dopo vedi questa apparizione, oasi e città antica.. bellissimo..

Questa scena non esiste più.. le mura della vecchia città sono circondate da quelle della nuova.. il turista è accolto da una moderna città, con il suo traffico i suoi casini, la gente in jeans e maglietta le ville di ricconi e VIP stranieri.. e questo lo 'disturba' togliendo un poco di meraviglia..

Intendiamoci, intorno ci sono ancora i canali, le Cicogne, gli Aironi, ma è comunque tutto meno coinvolgente..

Qui con Laura abbiamo deciso di rendere il passato, l'esperienza vissuta ad es. da Leo e da Gabriele..

In ogni caso, a parte gli ultimi sette/dieci chilometri del viaggio, non abbiamo cambiato nulla.. l'unica differenza è che le mura ti appaiono solo dopo che sei entrato nella città moderna, e che neanche le puoi contemplare perchè il mezzo entra subito all'interno della città vecchia e c'è un casino che ti disturba..

La suggestione del mondo Mesopotamico non è assolutamente forzata.. almeno per me che a quella cultura sono legato per antica passione..

Chi conosce la storia di quel periodo vede immediatamente delle affinità tra ciò che ho mostrato ed il mondo Mesopotamico.. ed anche se sono meno conosciute, le abitazioni Egizie del periodo Faraonico non erano dissimili da quelle della terra dei due fiumi..

Ed è vero, le prime città erano edificate praticamente con la terra, poi si imparò a cuocere i mattoni..

La città di Çatalhöyük in Turchia risale a circa 9400 anni fa..

http://it.wikipedia.org/wiki/Çatalhöyük

inizialmente era costruita come le case di terra che si realizzano ancor oggi..

Il paragone con Babilonia credo sia evidente dalle foto che ho messo anche se ci sono millenni a dividere i due mondi.. ma certe cose rimangono immutate per millenni e vederle ti porta immediatamente nel passato..

Invece una storia a parte la merita il nostro amico Gheppio..

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Il qui presente fotografo naturalista ha rosicato e di molto.. infatti avevo un obiettivo grandangolare ed ero impostato per fotografare l'autogrill quando lui.. o lei.. è apparso nel cielo facendo gioiosi versi..

Un attimo dopo è andato/andata su un lampione ed i suo due figli, pulcinotti ai primi voli, si sono uniti a lui.. ci sono passati in testa tra tanti gridi di gioia e se ne sono andati via..

Bellissima scena da vedere.. purtroppo non ne ho le foto..

Ma ci saranno altre cose che la natura ci ha riservato.. le vedremo.. ;)

Quando? Date un attimo a me ed a Laura per coordinarci.. poi si entra in città..

Un salutone!
Manlio
 
Non vorrei sbagliarmi ma da qualche accenno di Manlio mi sembra d'intuire che certi viaggi fatti qualche anno fa avevano qualcosa che poi, almeno in parte si è perso nel presente considerato che tutto corre e complotta per omologare sempre di più questo mondo. Per es. quando in tempi recenti ho rivisto le piramidi le ho trovate quasi offese dalla immediata vicinanza di nuove costruzioni che prima non c'erano. Peccato! Tutto ciò forse è inevitabile.
Ciao.
Fan
 
Ultima modifica:
Manlio ma quanto possono essere belle le foto del cielo in Marocco, io ci sono sta per tre mesi più di 10 anni fa ed il cielo è stato la prima cosa che mi ha conquistata ed è la cosa che più rimpiango! Ho visto dalle foto di Casablanca che la città è cambiata tanto, ma il cielo con quel suo azzurro carico, spesso, sembra qualcuno l'abbia pennellato con il colori a tempera....ah che bel regalo che mi hai fatto... Grazie
 
La prima impressione, dopo aver letto questo inizio di reportage su Marrakech, è che questa città va visitata con l'occhio accurato, sensibile e preparato del vero viaggiatore. Diversamente, non scopri quanto fascino ha in serbo. In questo senso, Manlio e Laura ci stanno davvero prendendo per mano e conducendo per poter cogliere l'essenza più vera, fatta di colori, odori, storia, lavoro dell'uomo e della natura.

...Il vantaggio del pulman è stato quello di aver attraversato le centinaia di chilometri che separano Casablanca da Marrakech ed essere quindi stato una specie di teatro che presentava realtà diverse..

Come diceva Greg, in treno è un'altra cosa.. e lo è ancor di più fermarsi li e approfondire..
...Forse non vi ho raccontato che il mio giungere a Marrakech, anni fa, avvenne proprio in treno...E sì, perché all'epoca i crocieristi potevano scegliere tra le due opzioni, il tradizionale pullman, oppure un treno con aria condizionata che partiva proprio dalla banchina del porto, e ti portava alla stazione terminale della linea, vicino al centro della città meta dell'escursione...
Sinceramente, la differenza non era molta, perché tale treno era totalmente riservato agli escursionisti della nave, per cui non potevi fare il viaggio a fianco della gente del posto, come invece Greg ha sperimentato...Eppure, mi ricordo che l'avvicinarsi alla meta e scendere alla stazione capolinea mi diede proprio l'idea di aver attraversato un pezzo di deserto come i carovanieri di una volta, e di immergermi subito in un'umanità colorata e pittoresca...


...Il racconto del viaggio è stato volontariamente diviso in due, la prima parte è legata al Marocco di oggi, la seconda alle suggestioni che quello che vedevo ha evocato in me, ma questa suddivisione non è molto artificiale, in pratica i due mondi si sono 'divisi' nella sosta all'autogrill, da li è iniziata la seconda parte del viaggio anche se dalla strada si potevano vedere le nuove città in costruzione.. ma erano abbastanza lontane da non disturbare l'osservatore..

La suggestione dell'arrivo a Marrakech non è quella che offro io nel racconto.. anzi, arrivando mi sono chiesto.. ma dove è la porta del deserto che hanno visto e raccontato Leo, Gabriele ed altri miei amici?

Questa scena non esiste più.. le mura della vecchia città sono circondate da quelle della nuova...

Sinceramente, i diversi anni trascorsi non mi permettono un ricordo nitido, ma una cosa è certa: il Marocco di oggi è ben diverso da quello che visitai all'epoca, e Marrakech dava sicuramente al visitatore l'impressione di trovarti all'inizio di un viaggio nel deserto, con mezzi e mercanzie che oggi difficilmente trovi a prima vista...Comunque l'atmosfera, i colori soprattutto a sera nella grande piazza, i vecchi bus e i carretti che partivano per rientrare nei villaggi intorno alla città sono ancora un ricordo indelebile.

Non voglio però togliere altro spazio e pensieri ai due amici, e lascio a loro la giusta precedenza per portarci con loro nella Marrakech più autentica...Manlio, Laura, vi seguo affascinato in quella che per me è una riscoperta...
 
continuo anch'io a seguirvi....anche se non mi sono ancora del tutto ripresa dall'esperienza di domenica al parco Sigurtà :D:D:D

a proposito: Manlio, hai avuto i miei saluti in diretta??? se no, allora sai con chi prendertela...

ciao
 
Mi piace. .. mi piace arrivare a Marrakech partendo da Babilonia...e mi piace arrivarci nel modo in cui proponi tu Manlio...
Una città-leggenda... come tante da te citate...
Una città che... forse oggi più di ieri.. coinvolge in maniera contrastante tutti i nostri sensi...
Una città di odori... suoni e colori. ..
O.. in antitesi... a tratti maleodorante, rumorosa, grigia.. . ..
Città di ampi spazi. .. Città di vie strette ed anguste. ..ove i carretti trainati dagli asinelli lottano con i motorini e gli scooter... tra gente variopinta. .. turisti...ed anziani seduti sull'uscio con in viso le profonde rughe dei millenni...
Sicuramente affascinante. .. sicuramente viva... certamente intensa e coinvolgente. ..
Vi seguo...

Comunicazione di servizio per lo staff: sarebbe forse il caso di aprire una sezione a parte nel forum dal titolo "cazziamo tutti in coro Felix"...mi sento come calimero...piccolo e nero...
Lucrezia... i saluti li ho mandati al nostro Manlio... che li ha pure apprezzati... :)
Lui non è passato nella diretta al parco. . Per invidia... :)
Invidia per la splendida compagnia. .. e conoscendolo. .. invidia perché con le tue bimbe si sarebbe proprio divertito. .. e loro con lui...

Un salutone!!
 
Ultima modifica:
Altra pillola di cultura.
Grande Manlio .... un salutone Gregorio

Grazie!! E' appena iniziata.. ;)

Non vorrei sbagliarmi ma da qualche accenno di Manlio mi sembra d'intuire che certi viaggi fatti qualche anno fa avevano qualcosa che poi, almeno in parte si è perso nel presente [..]

E' così.. sul fatto che sia inevitabile, lo credo poco.. è che proprio non ci si 'spreca' per evitarlo.. :(

Manlio ma quanto possono essere belle le foto del cielo in Marocco, io ci sono sta per tre mesi più di 10 anni fa ed il cielo è stato la prima cosa che mi ha conquistata ed è la cosa che più rimpiango! Ho visto dalle foto di Casablanca che la città è cambiata tanto, ma il cielo con quel suo azzurro carico, spesso, sembra qualcuno l'abbia pennellato con il colori a tempera....ah che bel regalo che mi hai fatto... Grazie

Emanuela, e che ci hai fatto per tre mesi li? Come era allora?

Pian piano che la giornata andrà avanti le luci cambieranno, diventando sempre più belle.. ;)

La prima impressione, dopo aver letto questo inizio di reportage su Marrakech, è che questa città va visitata con l'occhio accurato, sensibile e preparato del vero viaggiatore. Diversamente, non scopri quanto fascino ha in serbo. In questo senso, Manlio e Laura ci stanno davvero prendendo per mano e conducendo per poter cogliere l'essenza più vera, fatta di colori, odori, storia, lavoro dell'uomo e della natura.

Noi ci proveremo..

Eppure, mi ricordo che l'avvicinarsi alla meta e scendere alla stazione capolinea mi diede proprio l'idea di aver attraversato un pezzo di deserto come i carovanieri di una volta, e di immergermi subito in un'umanità colorata e pittoresca...

Sinceramente, i diversi anni trascorsi non mi permettono un ricordo nitido, ma una cosa è certa: il Marocco di oggi è ben diverso da quello che visitai all'epoca, e Marrakech dava sicuramente al visitatore l'impressione di trovarti all'inizio di un viaggio nel deserto, con mezzi e mercanzie che oggi difficilmente trovi a prima vista...Comunque l'atmosfera, i colori soprattutto a sera nella grande piazza, i vecchi bus e i carretti che partivano per rientrare nei villaggi intorno alla città sono ancora un ricordo indelebile.

E' l'impressione che hanno riportato anche altri amici.. oggi non è più così.. ma con un poco di fantasia si può tornare a quella sensazione..

continuo anch'io a seguirvi....anche se non mi sono ancora del tutto ripresa dall'esperienza di domenica al parco Sigurtà :D:D:D

a proposito: Manlio, hai avuto i miei saluti in diretta??? se no, allora sai con chi prendertela...

ciao

Mi sono giunti.. solo che sei scappata e non ho potuto sentire la tua voce.. :(

In ogni caso ti devo sempre una spiegazione.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Mi sono giunti.. solo che sei scappata e non ho potuto sentire la tua voce.. :(

In ogni caso ti devo sempre una spiegazione.. ;)

Un salutone!
Manlio

ma come sono scappataaaa??? vuol dire che quando Max ha detto dovevi parlarmi intendevi li in quel momento???? allora non ho capito...:(:(:( ho inteso solo la storia della risposta che mi devi ma per il resto non ho capito....e non mi sono nemmeno accorta se Max mi voleva porgere il telefono!!! sarò stata cecata dal sole???:( cavolo....mi sento proprio attapirata :(:(:(
 
Ecco... adesso tutti a darmi la colpa... :(

io sarò stata un po' o tanto stordita....ma tu, a quel punto dovevi piazzarmi il telefono in faccia....invece mi hai fatto fare la figura di una str....ana tipa!!!:(:(:(

p.s. vedi che come la giri e rigiri è SEMPRE colpa tua???:(
 
io sarò stata un po' o tanto stordita....ma tu, a quel punto dovevi piazzarmi il telefono in faccia....invece mi hai fatto fare la figura di una str....ana tipa!!!:(:(:(

p.s. vedi che come la giri e rigiri è SEMPRE colpa tua???:(

Tanto non ti sei persa niente....
 
Stato
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