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Costa Serena 17/01/2014 - I sogni del bambino e le grandi realtà..

Stato
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Sempre qui....incollata a questo diario....sempre piu' interessante.....e pieno di ricordi!!!

Voglio tornare in Maroccooooooo!!!!!!

Acc!! Ti ho rovinata!! :o

Anche io.. prossimo obiettivo Fez!! Ma sarebbe meglio una bella decina di giorni.. senza navi.. ;)

Non vedo l'ora di perdermi in questi viaggi...
Di rientro dal mio mi sono gustata cio' che avevo perduto.

Assente giustificata.. ;)

E' anche vero che stiamo andando piano.. (mea culpa.. :( )

le aspettative (nostre) crescono...e le responsabilità (tue) pure!!!:D

Ci sono Manlio...ci sono.... :)

Acc!! Mi devo preoccupare?? :)

No.. ci sarà davvero da vedere.. ;)

P.S. Sono stata a Cadice e grazie ai vostri racconti ho trovato lo spunto per una giornata che mi restera' nel cuore

Questo mi fa piacere.. ed anche tanto per essere onesti..

Un salutone!
Manlio
 
Dopo questo primo assaggio di Marocco cerchiamo di vedere altre cose.. una sono i vestiti..

Questa ragazza..

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che potresti incontrare in una qualsiasi città occidentale, camminava nel verso opposto a queste signore..

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i cui abiti parlano di un altro mondo..

L'anziano signore..

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segue un abbigliamento 'occidentale' ma questa ragazza..

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non rinuncia ad un segno di appartenenza religiosa..

C'è chi è 'oggi'..

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e chi è ieri.. ma, almeno in apparenza, sono due mondi che convivono senza problemi..

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La pubblicità sarebbe un ottimo veicolo per capire dove si sta andando.. purtroppo dal Pullman non era semplice riprendere i vari cartelli.. ma le insegne in termini di abiti erano 'neutre'.. una foggia 'occidentale' ma anche in qualche caso qualche capello coperto in modo tradizionale..

Sulla pubblicità torniamo a breve.. ora riprendiamo la via per Marrakech entrando in autostrada.. un buon modo per vedere in quale paese stiamo viaggiando..

Ecco l'ingresso dal lato Casablanca.. la strada è più che curata..

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E' evidente che serve elettricità per mandare avanti una simile metropoli..

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Più questi cavi portano energia più la città è sviluppata.. non si sfugge da questa regola..

Ci allontaniamo, ma le costruzioni ed il verde persistono..

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è tutto molto curato..

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se non fosse per qualche intruso..

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sembrerebbe di essere nell'alto Lazio, verso la Toscana..

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La zona è sviluppata..

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Non posso proporle in fotografia, ma di tanto in tanto vediamo cittadine in costruzione, palazzine di dimensioni umane, ben distribuite sulla loro superficie, ben ordinate, frutto evidente di un piano regolatore..

Ad un certo punto.. visti le nostre esigenze.. è il tempo di fermarsi in un autogrill.. questa fermata ci fornisce una bella visione di ciò che il Marocco intende per sviluppo..

Intanto l'ingresso..

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Con i servizi per i disabili..

L'area bimbi..

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I servizi per i neonati..

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lo stile elegante, semplice, leggero ed accogliente..

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La pulizia..

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la manutenzione, garantisco molto spinta con la tabella degli orari delle pulizie visibile a tutti..

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I bagni, belli dentro e dotati di una parte esterna per l'igiene delle mani aggiuntiva a quella interna..

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Pompa di benzina (ci torneremo..)

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Autolavaggio ed assistenza tecnica..

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Come prodotti abbiamo la pizza.. fatta direttamente li, e prodotti industriali sia locali che internazionali..

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Questi signori sembrano usciti dal passato..

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Ma in realtà hanno tutti e tre dei modernissimi cellulari di fascia alta ed una auto di grossa cilindrata..

Unica nota 'stonata', quasi da macchietta.. un personaggio che decide di non usare l'autogrill..

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( :confused: )

Vi mostro altre due piccole cose..

I tornelli dell'autostrada..

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ed il nuovo stadio di Marrakech

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Tutto questo parla di un progetto di espansione ben congeniato e gestito in modo molto attento..

Da dove viene? Quali ne sono le basi?

Le basi sono politiche.. l'azione che sta sviluppando il paese, che è e rimane ancora povero, ma in ascesa, nasce da un pilota che è la buona politica..

Il punto di partenza è stato attirare lavori dall'estero, investimenti sia Spagnoli che Francesi, fatti nell'ottica di offrire a chi investe un guadagno sicuro..

Si sono sviluppati e si stanno sviluppando i porti, tanto che Tangeri dovrà diventare il più grande porto dell'Atlantico.. e dai porti con il relativo commercio deriverà si spera ricchezza per chi investe..

Si è intervenuto sull'inflazione: dato che il paese non dispone di una rete ferroviaria adeguata il governo si è impegnato a bloccare il prezzo del gasolio e della benzina detassando la seconda e mettendoci un suo contributo per la prima.. costo? 0.90 centesimi per il gasolio, 1.10 Euro per la benzina..

Bloccando questi prezzi blocchi l'inflazione sui prodotti, specie alimentari, che viaggiano su gomma..

Per le case è previsto un contributo governativo del 30 % sul costo di costruzione, perchè non solo costruirle vuol dire dare abitazioni, ma vuol dire dare lavoro..

Per chi la conosce l'impronta dei costruttori prima Spagnoli (ora con la crisi gli Spagnoli hanno diminuito i loro investimenti) poi Francesi si rivede proprio in strutture come l'autogrill e le sedi stradali.. c'è il loro stile dentro..

Il governo sta anche cercando di creare lavoro con lo scopo di riportare a casa gli emigrati, e non è poco..

Problemi permangono.. lo stipendio medio è sugli ottocento Euro, di cui quattrocento circa se ne vanno per la casa.. se perdi il lavoro è un guaio, per la pensione non hai certezze.. anche la sanità non è sempre accessibile..

Credo che un Marocchino di oggi possa sentirsi come un Italiano negli anni cinquanta.. un cittadino di un paese povero, ma che guarda avanti, verso il futuro, con un grande ottimismo.. può vedere delle città sviluppate come Casablanca, che dai cartelloni pubblicitari sembra una terra di gente che ha solo il problema di comprare case, automobili e cellulari di ultimo modello, ma anche dove non c'è ricchezza c'è dignità e crescita, verso qualcosa di bello..

Forse un Italiano di oggi dovrebbe invece guardare il Marocco di oggi proprio per ritrovare il nostro spirito di allora.. non sarebbe male..

Un saluto..
Manlio
 
Mi piace questa impostazione basata sul "contrasto"...che a volta sfocia in "contraddizione"....
Condivido molto anche parte delle tue considerazioni...
Forse, per tutta una serie di motivi, a me pare un pò forzato il paragone con un italiano degli anni 50...sicuramente però...alcune delle strategie che il Marocco applica oggi, non sarebbe male se fossero replicate in Italia...
Doveroso ricordare che loro sono una monarchia...seppur mitigata...e con uno "spirito illuminato" e costruttivo..

Grazie Manlio
 
Ultima modifica:
Grazie Gabriele per queste foto che mi hanno "riconciliata" col Marocco:D
la Moschea dalle foto sembra veramente stupenda...e poi che bel colore di cielo che hai trovato! uno sfondo spettacolare per le prime foto!
Grazie a te Lucrezia. Effettivamente la limpidezza e la luminosità del cielo hanno valorizzato oltremodo le foto di Rabat; anche quelle del pomeriggio, alla moschea, sono particolari perchè il cielo presentava i "cirri", nuvole di altezza superiore, che hanno dato un effetto ancora più diverso e particolare.

Comunque, come già vista a Cadice, e poi la ritroveremo a Lisbona, la luminosità di queste città è molto accentuata in quanto evidentemente riflette quella naturale dell'oceano, sul quale si affacciano.

Gabriele, mi ha fatto incuriosire riguardo a Rabat, la prossima volta cercherò di visitarla.
Grazie per il bel reportage.

Per una visione "globale" di questo Paese, molto variegato, non può mancare la conoscenza della Capitale...Come ho scritto, è poco "africana", ma occorre visitarla per notare le differenze e apprezzarle.
Ti è piaciuta la "mamma in blu" alla moschea? Nel riprenderla, pensavo alle foto "familiari" che avevi fatto tu due mesi prima...!!!

Gabriele aveva già vissuto il suo viaggio a Marrakech e credo di poter dire che all'epoca la visita era ancora più affascinante di oggi...
Ovviamente non sono in grado di fare un paragone, la proposta è buona per tornare laggiù!!! Mi ricordo però un'atmosfera davvero particolare, molto intensa nello spirito arabo, nelle usanze così particolari, nei colori e nella vivacità, ma anche tanta tanta povertà....
 
Forse, per tutta una serie di motivi, a me pare un pò forzato il paragone con un italiano degli anni 50...sicuramente però...alcune delle strategie che il Marocco applica oggi, non sarebbe male se fossero replicate in Italia...

Il paragone non si può applicare sulle strategie di crescita, io mi riferisco piuttosto allo stato d'animo..

Un Italiano degli anni cinquanta vedeva il senso del proprio sacrificio: oggi ripristinavi una tubazione, domani portavi l'elettricità in un determinato punto..
C'era uno spirito di unità molto alto, c'era anche un senso di dignità del lavoro e della nazione molto diverso da quello di oggi, ad es. chi lavorava alla OARN (recupero navi affondate in guerra) si scriveva OARN in maiuscolo sulla maglietta per dire che quelle navi domani avrebbero portato il grano nel paese.. ed era così per tutti..

Il discorso è un pochino complesso, e non so se questa sia la sede giusta, ma ci sono esempi di abbandono, almeno nella mia città, ma non solo, che mostrano che un certo spirito si è proprio perso.. non è un fatto di soldi, ma di mente..

Ecco.. in Marocco ho invece rivisto quello spirito, quella voglia di fare, quella speranza che ti si apre quando passi da una strada ed una baracca ad una casa, che è stata messa su con il tuo lavoro, ma anche con il contributo sociale di un governo che ti è vicino..

Mi ricordo di un momento così vissuto a Roma, ero piccolo, ma ne ho respirato la bellezza.. era negli anni settanta, quando sparirono le ultime baracche grazie al lavoro dell'allora sindaco Argan ma anche dei governi, di espressione politica diversa, che avevano preparato questa possibilità..

Doveroso ricordare che loro sono una monarchia...seppur mitigata...e con uno "spirito illuminato" e costruttivo..

E' un sistema diverso.. non conosco però i reali poteri della Monarchia.. certamente in Giordania, dove sono stato anni fa, la Monarchia aveva un potere reale..

Grazie a te Lucrezia. Effettivamente la limpidezza e la luminosità del cielo hanno valorizzato oltremodo le foto di Rabat; anche quelle del pomeriggio, alla moschea, sono particolari perchè il cielo presentava i "cirri", nuvole di altezza superiore, che hanno dato un effetto ancora più diverso e particolare.

Vero..

Comunque, come già vista a Cadice, e poi la ritroveremo a Lisbona, la luminosità di queste città è molto accentuata in quanto evidentemente riflette quella naturale dell'oceano, sul quale si affacciano.

Verissimo..

Ti è piaciuta la "mamma in blu" alla moschea? Nel riprenderla, pensavo alle foto "familiari" che avevi fatto tu due mesi prima...!!!

Furbetto.. ;)

Mi fa piacere esserti stata d'ispirazione, Gabriele ;-)

Ed anche di brutto.. e non solo per lui.. ;)

Ovviamente non sono in grado di fare un paragone, la proposta è buona per tornare laggiù!!! Mi ricordo però un'atmosfera davvero particolare, molto intensa nello spirito arabo, nelle usanze così particolari, nei colori e nella vivacità, ma anche tanta tanta povertà....

E' così.. anche se oggi, rispetto alla tua visita, è più difficile definire il confine tra realtà e 'rappresentazione'..

Un salutone!
Manlio
 
Da questo punto di vista, focalizzato sullo spirito d'iniziativa e sulla voglia di costruire qualcosa, concordo pienamente con te Manlio.
 
Da questo punto di vista, focalizzato sullo spirito d'iniziativa e sulla voglia di costruire qualcosa, concordo pienamente con te Manlio.

Ci metto anche la gestione delle cose.. i governi di allora seguivano delle strategie lungimiranti come è evidente che fa oggi il governo del Marocco.. i governi attuali, da almeno trenta anni, vanno avanti più che altro con interventi spot..

Ma ovviamente le strategie che dovrebbe seguire un governo Italiano di oggi sono molto diverse da quelle che deve seguire un governo del Marocco, sono realtà e situazioni totalmente differenti..

Un saluto!
Manlio
 
Eccomi che arrivo a inseguire Manlio ed il suo bus!
Le sue foto che documentano quel certo Marocco in fase di sviluppo con tram di ultima generazione, strade moderne e stazioni di servizio attrezzate e gradevoli non mi meravigliano e riproducono abbastanza fedelmente una certa situazione in costante evoluzione. La nazione, pur con le sue contraddizioni ed i suoi contrasti, è certamente e non da ora in fase ascendente e si giova di una guida abbastanza lungimirante ed aperta (questo mi veniva in più d'una occasione ribadito dalle guide). Detto questo però e condividendo le osservazioni di Manlio a commento di queste sue foto, so bene che lui sa che che un paese composito come il Marocco non è certo soltanto quello che noi vediamo dai finestrini di quel suo bus, c'è anche dell'altro se ci si addentra in località più isolate e remote come d'altra parte questo si può osservare ancora a ben vedere anche in certa nostra Italia.
Traspare però comunque un'atmosfera tranquilla, quella che caratterizza un paese che, tutto sommato, è abbastanza in pace con se stesso; non mi soffermo come Manlio o Felix in considerazioni di politica economica ed in confronti con situazioni italiane pregresse o presenti ma semplicemente mi sentirei di dire, senza entrare in problematiche complesse, che certamente da noi si fiuta un'aria molto diversa inquinata da contrasti, disorientamento, crisi d'identità, sfiducia.
Visto che poi in qualche modo si è proposto un qualche confronto pur tra due paesi così diversi Marocco - Italia, la cosa mi ha intrigato e stimolato perciò, pure a costo di non essere del tutto compreso, mi permetto di osservare o modo mio che nello sguardo fermo e sicuro di certi marocchini forse riesco a leggere l'identità di un paese soddisfatto per aver scalare le vette dell'affrancarsi da vecchie soggezioni coloniali, da subordinazioni storico-politiche ed economiche mentre se mi guardo intorno dalle nostre parti si colgono troppo spesso sguardi di ben altro genere, non voglio entrare in dettagli e mi affido all'intuito di chi legge. Sarà che da viaggiatore trovandomi in un paese non mi basta conoscerne il P.I.L. ma m'intriga guardare la faccia della gente.
Per ora non aggiungo altro se non un grazie, convinto che il più bello dell'escursione deve ancora arrivare e probabilmente arriverà quando Manlio scende dal bus.
Ciao a tutti.
Fan
 
ma possono anche far pensare a come spesso si liquidano sbrigativamente certi Paesi come "Terzo Mondo", ignorando gli elementi di "evoluzione" che possono invece riservare.
ciao:)

Guardandoci intorno durante il viaggio e soprattutto al momento della sosta all'autogrill è proprio quello che ci siamo detti io e Manlio ;)

Visto che poi in qualche modo si è proposto un qualche confronto pur tra due paesi così diversi Marocco - Italia, la cosa mi ha intrigato e stimolato perciò, pure a costo di non essere del tutto compreso, mi permetto di osservare o modo mio che nello sguardo fermo e sicuro di certi marocchini forse riesco a leggere l'identità di un paese soddisfatto per aver scalare le vette dell'affrancarsi da vecchie soggezioni coloniali, da subordinazioni storico-politiche ed economiche mentre se mi guardo intorno dalle nostre parti si colgono troppo spesso sguardi di ben altro genere, non voglio entrare in dettagli e mi affido all'intuito di chi legge. Sarà che da viaggiatore trovandomi in un paese non mi basta conoscerne il P.I.L. ma m'intriga guardare la faccia della gente.

Sergio hai proprio ragione...
Noi purtroppo, volenti o nolenti, siamo abituati a guardare ai marocchini (e a molte altre etnie) solo come ai dimessi venditori ambulanti che popolano le nostre strade...diciamocelo, molto spesso anche con un certo atteggiamento di "superiorità"...senza tenere conto che tra quelle persone ci sono laureati che, in mancanza di possibilità nel loro paese, si "adattano" ai lavori più umili.

Sicuramente il Marocco di oggi è il risultato di scelte e operazioni "politiche"...ma non si può neanche dimenticare che una parte di questa crescita è anche il frutto del sacrificio di chi ha lasciato il paese e ha continuato a mandare a casa ai parenti buona parte del suo guadagno...proprio per costruire qualcosa e garantire un futuro ai propri figli.

E se qualche anno fa erano forse loro i primi a guardarci con uno sguardo di "ammirazione" oggi ci possono guardare negli occhi senza nessun timore.

E guardando a certi connazionali io mi sono chiesta seriamente: se l'Italia avesse le stesse "risorse" del Marocco?...mah.........

Sicuramente non tutto il paese (ma il discorso vale anche per altre realtà) è così evoluto, sicuramente c'è ancora tanto da fare...ma l'impressione è quella che la strada sia quella giusta.

Esisteranno sicuramente ancora realtà più "arretrate" e legate strettamente alle loro tradizioni, però il "rispetto" che si vede nelle foto delle persone che convivono tranquillamente in una cosa banale come può essere l'abbigliamento è indicativo di una mentalità che, per quanto sia diversa dalla nostra e a tratti incomprensibile, tutto sommato non li limita, ed è un bene.

Il paragone fatto da Manlio con i nostri anni 50 lo trovo molto calzante...lavorare e costruire per il futuro...cercando di sfruttare quello che si ha...
 
Sergio, dal tuo commento, che condivido in pieno, isolo questa piccola parte:

Detto questo però e condividendo le osservazioni di Manlio a commento di queste sue foto, so bene che lui sa che che un paese composito come il Marocco non è certo soltanto quello che noi vediamo dai finestrini di quel suo bus, c'è anche dell'altro se ci si addentra in località più isolate e remote come d'altra parte questo si può osservare ancora a ben vedere anche in certa nostra Italia.

Credo che il paese vada visitato in modo diverso da come ho fatto.. Casablanca e Tangeri sono due volti di un mondo che è di sicuro più complesso..

Il vantaggio del pulman è stato quello di aver attraversato le centinaia di chilometri che separano Casablanca da Marrakech ed essere quindi stato una specie di teatro che presentava realtà diverse.. in più le foto che ho messo sono di 'attori' involontari, che dicono delle cose semplicemente con i loro vestiti e gesti.. cosa che dentro una città turistica, nel luogo che deve fare da attrazione, è invece impossibile.. Roma non è quella che vedi sotto al Colosseo, con i venditori che ti vogliono rifilare di tutto ed i falsi centurioni che si offrono per la foto.. è più vera, ma forse non è ancora lei, a Trastevere.. ma se da un pullman ti ritrovi in mezzo ad una fila puoi vedere una serie di cose che ti descrivono la città.. sarà una descrizione parziale, ma almeno è vera.. specie se ti ingegni a leggere tra le righe..

In questo senso il giro in pullman ha il suo perchè.. ma certo non risponde alla domanda su come sia il Marocco di oggi.. fornisce solo utili indicazioni..

Come diceva Greg, in treno è un'altra cosa.. e lo è ancor di più fermarsi li e approfondire..

In ogni caso il nostro giro in pullman non è ancora finito.. ritorneremo sulla strada, e da li punteremo ancora a Marrakech, ma sarà secondo una visuale diversa, ed altrettanto vera, del paese che stiamo visitando.. (avverrà a breve.. ;) )

Vorresti dire, Maestro, che anche TU ti saresti ispirato a me?!
Ommamma, svengo ;-) :)

Così è.. quantomeno ho pensato "Questo è Elenamaria Style" ;)

:) :) :) :)

Un salutone!!
Manlio
 
Noi purtroppo, volenti o nolenti, siamo abituati a guardare ai marocchini (e a molte altre etnie) solo come ai dimessi venditori ambulanti che popolano le nostre strade...diciamocelo, molto spesso anche con un certo atteggiamento di "superiorità"...senza tenere conto che tra quelle persone ci sono laureati che, in mancanza di possibilità nel loro paese, si "adattano" ai lavori più umili.

Verissimo.. in particolare parlando del Marocco.. tanti emigranti che si adattano ad ogni lavoro sono in realtà persone in possesso di una laurea, ed è una laurea di buon livello.. sono ben preparati..

Sicuramente il Marocco di oggi è il risultato di scelte e operazioni "politiche"...ma non si può neanche dimenticare che una parte di questa crescita è anche il frutto del sacrificio di chi ha lasciato il paese e ha continuato a mandare a casa ai parenti buona parte del suo guadagno...proprio per costruire qualcosa e garantire un futuro ai propri figli.

Verissimo anche questo.. ed è una cosa che facevano gli Italiani negli anni cinquanta/settanta, anche nei precedenti.. oggi non avviene, aggiungo comprensibilmente..

Esisteranno sicuramente ancora realtà più "arretrate" e legate strettamente alle loro tradizioni, però il "rispetto" che si vede nelle foto delle persone che convivono tranquillamente in una cosa banale come può essere l'abbigliamento è indicativo di una mentalità che, per quanto sia diversa dalla nostra e a tratti incomprensibile, tutto sommato non li limita, ed è un bene.

Torniamo alla convivenza pacifica di cui parlava Sergio.. speriamo che sia sempre così..

Il paragone fatto da Manlio con i nostri anni 50 lo trovo molto calzante...lavorare e costruire per il futuro...cercando di sfruttare quello che si ha...

Lo è.. oggi in Italia quando si parla di costruire si parla in termini strani, ma sempre 'grandi', mai terra terra.. fai la Tav ma non ripari le buche.. loro fanno la Tav (i porti ad es.) utilizzando l'aiuto straniero, cosa che ha il suo significato visto che mancano di soldi.. e nel contempo guardano le buche, come facevano i nostri padri..

L'Ingegneria sviluppata dai 'padri' ci sostiene ancor oggi.. le loro opere non erano necessariamente imponenti, anche se ne hanno fatte tante di livello, ma erano capillari.. la rete elettrica di oggi esiste perchè allora si fecero scelte intelligentissime che mettevano insieme risparmio, funzionalità, espansione.. non cattedrali nel deserto e ipotetiche grandi opere che non hanno però dietro un progetto di sviluppo..

Per fare un paragone con l'oggi.. il Sud è pieno di centrali eoliche.. ma non servono a nulla.. non ci sono infrastrutture che assorbano quella potenza, non c'è una rete che la porti al Nord.. e sono ferme..

Questo è un esempio di costruzione fatta senza criterio, perchè si è partiti dal bel pensiero, dalla grande opera, e si è dimenticato che puoi fare mille treni, ma senza ferrovia non camminano..

I 'padri' non avrebbero agito in questo modo, avrebbero pensato di essere poveri ed avrebbero concentrato le proprie energie sulla costruzione della rete elettrica, pensandola poi per l'inserimento dei nuovi generatori..

Ecco.. un progetto, la concretezza.. questo sembra avere il Marocco.. ed a noi non manca nulla per fare altrettanto..

Un saluto!
Manlio
 
Noi faremo l'expo... (forse?). ...e in che modo lo sappiamo. .. e ci terremo anche le buche. ..
La sintesi dei vostri discorsi. ..e del nostro declino. .. è tutta qui.

Un saluto
 
Ultima modifica:
"Declino"?
Un po' di ottimismo, no?
Suvvia, ragazzi!!! Restiamo sempre il Paese (con la maiuscola) che ha dato i natali a Leonardo da Vinci e a Michelangelo Buonarroti (per citarne solo due); restiamo sempre il Paese, per restare nell'ambito turistico, che un recente studio Ipsos per TripAdvisor, diffuso proprio oggi, colloca in vetta alle mete più desiderate al mondo, davanti ad Australia ed USA!
Come vedete ci sono ancora, m'ero per un po' eclissato, ma non vi perdo di vista (non è una minaccia!).
Un saluto a tutti
 
Facile per te essere ottimista. .. sei riuscito ad evadere da una roccaforte in mezzo al mare ed hai pure trovato un tesoro nascosto. .. e stai vivendo di rendita..piu' che dignitosamente......:)
 
Ultima modifica:
Manlio continuo a seguirvi, condivido le tue osservazioni sull'Italia anni '50.
Grazie per questo reportage su Casablanca, non vedo l'ora di leggere il seguito! A Rabat ero stata anch'io, ma non a Casablanca...
 
giusto un piccolo o.t. visto che si è accennato all'Expo e al declino -ma io direi piu degrado ( da tutti i punti di vista...)- che stiamo vivendo...; riporto una battuta di poco fa di Crozza, che mi ha fatto ridere (ahimè!): poiché il tema dell'expo è "nutrire il pianeta" .... alla luce della situazione attuale il titolo più giusto sarebbe ...."Venite già mangiati"!!!

ciao
 
"Declino"?
Un po' di ottimismo, no?

Facile per te essere ottimista. .. sei riuscito ad evadere da una roccaforte in mezzo al mare ed hai pure trovato un tesoro nascosto. .. e stai vivendo di rendita..piu' che dignitosamente......:)

In effetti.. pare che anche il tipo smilzo con la barba lunga una volta salito a bordo e fatta una visita dal dottore ha preso a frequentare il buffet ed il ristorante.. ormai balla e canta e pare si sia anche offerto come cappellano di bordo..

Va dicendo in giro che ''L'ottimismo è il sale della vita.. ''

giusto un piccolo o.t. visto che si è accennato all'Expo e al declino -ma io direi piu degrado ( da tutti i punti di vista...)- che stiamo vivendo...; riporto una battuta di poco fa di Crozza, che mi ha fatto ridere (ahimè!): poiché il tema dell'expo è "nutrire il pianeta" .... alla luce della situazione attuale il titolo più giusto sarebbe ...."Venite già mangiati"!!!

Che tristezza.. il bello è che appena si è parlato di expo si è capito quello che sarebbe successo.. :(

Grazie per questo reportage su Casablanca, non vedo l'ora di leggere il seguito!

Manlio io seguo con attenzione ..... è sempre un piacere leggerti.
Un salutone greg

Vi ringrazio io.. spero di poterlo fare prima, ma al massimo lunedì sera attraverseremo il deserto tra mille sogni di bambini, per arrivare ad una città sospesa nel tempo.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Stato
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