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Costa Smeralda: Gastroenterite a bordo?

Tanti o pochi, dipende dai punti di vista, ma i casi di gastroenterite ci sono per ammissione della stessa Compagnia e soprattutto per i provvedimenti legati all'uso dell'acqua potabile distribuita a bordo.
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Ultima modifica:
Parole del Dottore che e’ venuto a visitarci in cabina per una brutta bronchite.
Sembra che fosse dovuta a cozze ed ostriche che molti passeggeri avevano mangiato durante il crossing a Vigo e poi ad una friggitoria ad Alesund.
Nel mio itinerario con Costa Firenze non c'erano né Vigo né Alesund.
Mi spiace per la bronchite spero che vi siate ripresi.
Gianni
 
Ma scusa ma cosa c'entra Alesund che è in Norvegia con questo itinerario?
Nel mio itinerario con Costa Firenze non c'erano né Vigo né Alesund.
Mi spiace per la bronchite spero che vi siate ripresi.
Gianni
il mio commento era riferito a Firenze a maggio/giugno nel crossing ed in nord Europa, non alla posizione attuale di Firenze. Potrebbe essere che ho scritto Alesund ma fosse Stavanger.
 
Male, se per questo, perché i passeggeri non ne erano informati per le dovute extra precauzioni.
Poi del comunicato mi ha colpito il consiglio di non utilizzare l"acqua di bordo, nemmeno per l'igiene personale.
 
Male, se per questo, perché i passeggeri non ne erano informati per le dovute extra precauzioni.
Poi del comunicato mi ha colpito il consiglio di non utilizzare l"acqua di bordo, nemmeno per l'igiene personale.
E dove deve andare il passeggero a lavarsi (igiene personale)? In mare? Mi sembra un "comunicato" da "scherzi a parte". Robe da Mati.!!!!
 
Per igiene personale, mi riferivo, come da comunicato, al lavaggio dei denti. Se si arriva a sconsigliarne l'uso, berla e lavare i denti, nella mia ignoranza, interpreto che una fonte di contagio potrebbe proprio essere l'acqua distribuita dall'impianto idrico di bordo. Sempre pronto ad interpretare in modo diverso il passo del comunicato.
 
Sono un nostalgico del nostro Unoche....Ricordo molte delle cose che scriveva.Ha sempre consigliato di non bere l'acqua del dispenser ma solo
quella in bottiglia, ed ho sempre seguito il suo consiglio anche per lavarmi i denti.certo ho sempre cercato di difendermi per quanto possibile, non certo al ristorante,dall'esosita' del prezzo dell'acqua a bordo portando ,quando potevo, una bottiglia dalle escursioni.
Forse questa volta potrebbero esserci delle cause di risarcimento e potrebbe essere verificato se tutte le procedure
previste per controllare la potabilita' dell'acqua siano state rispettate.Certo casi potrebbero anche esserci stati
tra chi non ha bevuto acqua del dispenser ma mangiato verdure crude lavate con questa acqua.Però una tossiinfezione
alimentare da acqua avrebbe colpito moltissime persone.potrebbe non essere stata la causa.
un saluto.
 
Però, Paolo, a prescindere dalle scelte di ciascuno di noi, oramai approvvigionamento di acqua, in quantità enormi, su centinaia di navi da crociera avviene da decenni, quasi esclusivamente, attraverso la potabilizzazione dell'acqua di mare, senza si siano riscontrati gravi casi di infezione attraverso il suo uso. Non dimentichiamo che tale processo è usato anche a terra, in alcune realtà, in maniera sempre più diffusa per fronteggiare la carenza di acqua.
Se tutti quelli che fanno la fila ai distributori per riempirsi contenitori vari, curano la propria igiene personale, utilizzano cibi a crudo lavati sempre con la stessa acqua, corressero il rischio di essere contagiati, sarebbe quasi impossibile vivere a bordo.
Magari qualche accidentale anomalia potrebbe essersi verificata tra produzione, stoccaggio e distribuzione.
 
L'acqua viene stoccata in varie cisterne e per ognuna di esse vi sono tabelle di approvvigionamento, manutenzione, stoccaggio, trattamento, analisi, ecc.; non è che ci sia un immenso "tanicone" in cui si convogliano acqua di mare depurata o da acquedotto.
Può essere che una cisterna sia risultata con carica superiore e malauguratamente immessa in circolazione e da ciò nascere l'avviso?

Nulla è peggio di una colonia di batteri in una tubatura, anche domestica, perché possono esserci zone stagnanti nell'ultima tratta (una cabina vuota per 5 giorni, ad esempio); succede anche nell'acquedotto di casa ed infatti una buona norma dopo essere stati fuori casa per un periodo è aprire tutti i rubinetti e far defluire per un pò; l'effetto maggione non è dato tanto dallo scorrere ma dall'acqua "nuova" che al suo interno ha additivi (cloro in primis).
 
Vero quello di fare scorrere l'acqua dopo un periodo di assenza da casa; io lo faccio sempre anche per rimuovere contaminazione di residui delle tubature.
 
Si vede che l’acqua prodotta a bordo viene distribuita anche in tutta Italia a terra perche’ si stanno verificando gli stessi casi in paesi, citta’, asili, scuole, etc. in numero superiore a quanto avviene normalmente.
Forse e’ piu’ semplice dire che si tratta di un’epidemia che si e’diffusa ed anche su qualche nave, qualcuno l’ha portata e si e’ diffusa, piu’ velocemente e con piu’ contagiosita’ visti gli spazi ristretti di convivenza.
 
Si vede che l’acqua prodotta a bordo viene distribuita anche in tutta Italia a terra perche’ si stanno verificando gli stessi casi in paesi, citta’, asili, scuole, etc. in numero superiore a quanto avviene normalmente.
Forse e’ piu’ semplice dire che si tratta di un’epidemia che si e’diffusa ed anche su qualche nave, qualcuno l’ha portata e si e’ diffusa, piu’ velocemente e con piu’ contagiosita’ visti gli spazi ristretti di convivenza.
Che l'epidemia sia diffusa è chiaro e non penso nessuno possa metterlo in dubbio (ci son passato pure io come il resto dell'ufficio e a casa, e non salgo su una nave da 6 mesi), ma forse un fondo di verità c'è se viene indicato di non lavarsi i denti e non berla.
L'intervento indicato sul secondo documento fornito da Rodolfo è chiaro: Lavaggio delle tubature, probabilmente con percentuale di cloro o altri prodotti non tale da essere nocivo ma magari superiore alla media raccomandata.
 
il mio commento era riferito a Firenze a maggio/giugno nel crossing ed in nord Europa, non alla posizione attuale di Firenze. Potrebbe essere che ho scritto Alesund ma fosse Stavanger.
Ero a bordo di Costa Firenze dal 5 partenza da Savona al 20 Maggio (sono scesa a Copenaghen, poi la nave iniziava il gioro dei fiordi). Qualche giorno prima dello sbarco è arrivato in cabina il comunicato scritto che segnalava i casi a bordo di sintomi gastroenterici, con le raccomandazioni del caso e di sagnalare all'infermeria se si avevano sintomi. quindi il problema c'era, eccome.
Il mio cabinista è stato assente qualche giorno e ci ha detto che..... "sickness" e personalmente in aeroporto (dove ho atteso parecchio per un ritardo) ho cominciato ad avere probelmi e mi son fatta il volo di ritorno sfruttando i sacchetti del volo sas, la sera in italia un po' di febbre, diarrea e poi la cosa si è risolta (una virosi classica!!!). Con più o meno ottanta crociere fatte negli anni non ho mai avuto problemi..... , ora i problemi comunciano ad esserci e quando il virus dilaga non lo fermi.....
Per concludere: il senza tovaglia non mi piace per niente perchè purtroppo sempre di più ho visto pulire i tavoli con lo stesso straccetto umido...... altro che "terreno di cultura per i germi".!!!!.
 
Ed infatti, e’ come avevo scritto e come mi aveva riferito il Dottore, anche se qualcuno ha obiettato che non era vero! Nessuno ne aveva parlato, tutto qui, a differenza di Pacifica a giugno/ luglio quando e’ comparso e ne aveva parlato anche la stampa.
 
Premetto, ancora una volta di non avere nulla contro Costa, anzi, ma non posso fare a meno di constatare i fatti.
Allora casi a terra, nelle scuole, negli asili, nei posti di lavoro, ma come mai nelle altre navi non si manifestano casi, similmente alle navi di Costa? Le altre compagnie li tengono nascosti con la complicità delle Autorità Sanitarie?
Non mi si venga a dire, per sentito dire, che ci son casi su altre navi; io parlo di quelli conclamati, riportati dalla stampa, dai vari social, veri o di suggestione siano, e per ammissione della stessa compagnia.
Ed ancora class action nei confronti di Costa da parte di 200 passeggeri colpiti dal contagio e apertura da parte della Procura di Savona di un fascicolo per omicidio colposo per la morte della Signora.
PER ORA, queste vicende son presenti anche su altre navi?


 
Questi articoli mi lasciano alquanto perplessa. Di Class action spesso se ne sono viste in altre occasioni, ma leggendo le motivazioni che l'hanno scatenata mi pongo alcune domande.
Non che voglia minimizzare quanto è accaduto ma ,chiedere un rimborso sulle spese mediche e le escursioni non godute, mi fa pensare che chi è salito in nave sia all' oscuro dei meccanismi che un crocierista, non dico esperto ma che si informa per tempo, conosce. E cioè stipulare un'assicurazione che ti copra delle spese mediche a bordo. Se ci si rivolge al medico automaticamente accertando le condizioni fisiche, vengono completamente rimborsate le escursioni. Questo per rispondere alla class action che a volte non è supportata da alcun ché e in cui vengono trascinate più persone. Inoltre non vorrei che il fatto increscioso occorso alla sfortunata turista deceduta, abbia fatto da traino scatenato ancor più le motivazioni trascinando tutti in un delirio collettivo. Con questo non voglio in toto demolire l'accaduto, sia chiaro, doverosa l'apertura di un fascicolo da parte della procura, penso correggetemi, aperto dopo una formulare denuncia da parte dei parenti della vittima? O no.
Detto questo ci saranno vari iter burocratici prima di arrivare ad una conclusione, anche perché senza motivazioni che solo l' autopsia dovrà e potrà chiarire, è prematuro parlare di colpevoli.
Ma allora...che conclusione trarre? Perché la nave non è stata fermata?
 
Ho citato la Classe Action, che lascia il tempo che trova come in numerosi altri casi, solo per evidenziare il sostanzioso numero dei contagiati che l'hanno sottoscritta.
Apertura del fascicolo, atto dovuto quello della Procura.
 
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