SESTO GIORNO. MARSIGLIA – 16 luglio 2022
Questa mattina ci svegliamo che ancora siamo in alto mare, infatti l’arrivo è previsto per le ore 13,00 e quindi abbiamo tutto il tempo per fare colazione in tranquillità e prepararci ad uscire. Visto che non è la prima volta che veniamo a Marsiglia, oggi preferiamo fare in autonomia.
Navette gratuite come scritto sul sito non se ne vedono in giro, o perlomeno non ci sono quando scendiamo noi, intorno alle 13,20 e neanche nella mezz’ora di attesa sottobordo. Considerando che la temperatura è già ben al di sopra dei 30° e che per raggiungere le navette fuori dal porto, occorre farci circa un chilometro e mezzo di strada sotto il sole , decidiamo di prendere la navetta Costa che ci dicono collega direttamente con il centro, al costo di e.12 , ma invece ci accorgeremo solo all’arrivo che ci farà scendere non al Porto Vecchio , ma nei pressi della scalinata della Cattedrale Sainte-Marie-Major, nei pressi di un museo , in pieno lungomare , sotto un impietoso solleone che ti buca pure il cappello a una ventina di minuti dal Porto Vecchio. Saliamo delle scale e arriviamo su una piazzetta dove c’è l’entrata della Cattedrale, e forse per usufruire un po' del fresco che sicuramente troveremo all’interno, scegliamo di visitarla ora invece che alla fine della nostra uscita, prima di riprendere l’autobus. Entriamo perciò in questa cattedrale Cattolica costruita in stile Neobizantino. La sua costruzione ha richiesto ben 41 anni (1852-1893) e il progetto è stato preparato dall’architetto Leon Vaudoyer, in un buon periodo di crescita sia economica che sociale di Marsiglia.
La caratteristica visiva che balza subito agli occhi è come l’hanno costruita, alternando pietre bianche di marmo di Carrara a pietre verdi di Firenze, dopo che Luigi Napoleone Bonaparte pose la prima pietra.
La pianta è stata fatta volutamente a croce latina, ma con l’aggiunta di campanili e cupole che richiamano vagamente quelle di Costantinopoli. I costruttori hanno voluto coniugare lo stile occidentale con quello orientale. La sua lunghezza supera i 140mt. E l’altezza massima della cupola è di 70mt. Al suo interno ci possono stare contemporaneamente circa 3000 persone.
Dopo aver ammirato gli splendidi quadri presenti, le vetrate policrome, i mosaici veneziani con onice, le molte sculture presenti, usciamo e iniziamo a girare tra i vicoli del quartiere de la Joliette. Ci sono un’infinità di piccoli negozietti, dove artigiani locali vendono i loro prodotti, soprattutto saponi, biscottini fatti in “casa”, cibo etnico, e molte rivendite di oggetti vintage, vestiti, maglie, oggettistica etc. etc. E’ sicuramente un quartiere abitato e frequentato da popolazione di diverse etnie, infatti Marsiglia è sempre stato un importante porto nel Mediterraneo, nonché una porta d’entrata per la Francia, che ha nei secoli, attirato emigranti di ogni parte, facendo così di Marsiglia un Melting pop (è l'espressione che si usa per indicare quel tipo di società che vive e permette la commistione di individui di origini, religioni e culture diverse). Grandi problemi, in questo girovagare, non ne abbiamo avuti, ma sicuramente qualche brutto ceffo, qualche ubriaco o drogato l’abbiamo dovuto scansare. Ma niente che non si trova anche a Roma o Napoli.
SEGUE