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E' bellissima!!
Per uno come me, amante delle navi e della loro storia, è un qualcosa di stupendo!!
Ah, Madre India!
Vorrei essere l’acqua liquida che scorre nei tuoi canali,
la chioma della palma che splende nel cielo,
l’aria immobile respirata dal tuo sole al tramonto,
e se mi fosse concesso,
vorrei divenire la Parvati inebriata al profumo di gelsomino
che contempla dall’alto la tua infinita bellezza.
Vero Alessia, me le ricordo!
Presto posterò la conclusione della terza e ultima tappa in India.....Poi navigheremo per mare per approdare alla Maldive!!!
Ciao Herminia, vedendo la foto dell'Oceanic mi sono ricordata che leggendo i vari post di questo nostro bellissimo forum, avevo trovato notizie proprio su questa nave, simbolo dello stile Made in Italy, così ho cercato e ho trovato questa discussione....Guardate quanto è bella l'Oceanic, attraccata al porto di Cochin.
Qualcuno sa dirmi qualcosa riguardo questo gioiellino?
Manlio, se ti possono interessare questi due model di case barche con propulsione a motore....
Namastè!
Seguire il kathakali senza conoscere la lingua malayalam e le storie dei poemi epici, può risultare tanto noioso quanto sorbirsi un’opera lirica, ritrovandosi con un cuore metallaro.
Arrivata in cabina, apro la bustina che Safrim ha dato ad ognuno di noi al termine della giornata. Al suo interno trovo un opuscolo dell’agenzia e una piccola statua in bronzo del dio Ganesh.
La giro e la rigiro fra le mani osservandone i particolari, mentre sorrido felice per tutta l’attenzione ricevuta.
Il sorriso splendente e gli occhi puri di Safrim sono l’unica cosa che riesco a vedere nel buio del porto di Cochin, e l’ultimo ricordo che mi porto dell’India, mentre Victoria prende il largo, verso un’altra meta esotica.
Herminia, mi ero perso questo stupendo diario perchè l'avevi iniziato mentre ero in crociera...ma meglio così, stamattina me lo sono goduto tutto insieme!
Dirti grazie per quello che hai scritto e fatto vedere è riduttivo...
Questa di oggi sarà una distensiva giornata di navigazione.
Sin dalle prime luci dell’alba mi godo la tranquillità della nave e dei suoi ponti esterni.
Dormono tutti, ancora. È il momento che prediligo per prendere il sole e rilassarmi nelle piscine.
I raggi del sole inondano il cielo e trovano rifugio nella sagoma bianca di Victoria, unica isola in mezzo ad un oceano blu senza fine.
Splende di bellezza la gloriosa prua, protesa in avanti verso miglia spumeggianti; brillano le sue vetrate che lanciano bagliori verso la brezza amica e verso impavidi gabbiani che seguono la scia delle correnti prodotte dal suo passaggio.
Questa nave è così bella, ai miei occhi, che sembra essere nata dall’amore del cielo per il mare; un connubio millenario testimone di traversate leggendarie.
Di notte, Victoria solca le acque, seguendo il moto delle stelle imperiture, mentre il sestante riposa su antiche carte nautiche.
Guardo il cielo un po’ disorientata. La posizione delle stelle in queste latitudini è cosi diversa rispetto all’area europea e in più, la presenza di astri, a me sconosciuti, mi confonde ulteriormente.
“Ma chi siete?” - mi domando osservando quel gruppetto di stelle a ponente di Antares.
Corro al ponte Butterfly. Mi connetto alla rete internet per cercare una mappa celeste e dare un nome a quei puntini luminosi.
“Ah!” - esclamo piena di meraviglia con un sorriso splendente, appena conclusa la mia ricerca.
[..]