Io credo che se si legge veramente in questo forum, senza limitarsi ad uno o due thread, risulterà senz’altro evidente che le critiche costruttive e documentate non sono mai state oggetto di rimproveri o contestazioni.
Discorso diverso meritano le critiche di natura molto soggettiva e spesso relative a fatti quasi ininfluenti per moltissimi utenti, ad esempio la mancanza di un succo alla pesca. Sono queste le critiche che spesso accendono gli animi dei crocieristi e scatenano reazioni a volte eccessive. Su questo punto, per inciso, ritengo comunque che, rispetto a qualche tempo fa, il livello di autodisciplina degli utenti è notevolmente cresciuto e credo che questo sia un bene per questo forum data la sua notevole visibilità esterna.
E soprattutto anche un modo per evitare che poi arrivino questo tipo di risposte: “Qui ho purtroppo notato che fino a quando le opinioni sono positive, anzi per usare un termine da questionario, "eccellenti" va tutto bene, ma ahimè, come si esprime anche una debole critica si viene attaccato da più parti, ho letto in alcuni thread risposte veramente brutte, al limite dell'educazione se non addirittura proprio villane”.
Non si tratta quindi di buonismo in se e per se, ma soprattutto di evitare di passare dalla ragione al torto dopo soli due o tre post, precludendosi a priori la possibilità di arrivare a qualsiasi tipo di chiarimento.
Se poi ovviamente l’utente insiste con critiche poco credibili, ma questo lo si può vedere dopo, il discorso si chiude.
Dreamy ha proposto un metodo: “Credo che l’arma più efficace sia quella di confutare i pareri che riteniamo non corretti con le nostre esperienze positive. Se non vengono fornite prove di ciò che è negativo… forniamole noi di ciò che ci è piaciuto, avvaloreremo la nostra tesi”
Un metodo molto antico, il metodo maieutico di Socrate, che si basava su domande e risposte tra Socrate e il suo interlocutore di turno. Si procedeva per confutazione, ossia per eliminazione successiva delle ipotesi contraddittorie o infondate, per arrivare a portare gradualmente alla luce l’infondatezza di tutte quelle convinzioni personali che siamo abituati a considerare come scontate, come vere, e che invece alla fine si rivelano essere solo “opinioni”
Anche Socrate non contestava il fatto che ci potessero essere delle verità definitive, ciò che contestava era che venissero spacciate per verità delle convinzioni che non lo erano.
Un saluto
P.S : e chiedo scusa per l'ultima parte che so ... può risultare un pò pesante