E siamo al giorno 22. La nave fa scalo a Safaga e noi abbiamo prenotato l'escursione a Luxor. Espletate le solite formalità prendiamo posto sul bus e subito vengo attratto da questa cosa insolita.
Una bandiera ed un cappio che penzolano dalla prua della nave! Che sarà mai?! L'esecuzione sommaria di parte dell'equipaggio che si è comportata male durante la crociera?!
Valerio mi dice che non ricorda esattamente il significato di tutto ciò, ma sul forum è spiegato da qualche parte. Ho provato a fare una ricerca inserendo le parole "cappio" e "patibolo" ma non mi è uscito nulla. Se qualcuno sa il significato sarebbe così cortese di spiegarmelo?
E partiamo dunque nel nostro viaggio che si preannuncia piuttosto massacrante. Più di tre ore di bus attraversando una zona desertica e montagne brulle, in parte scortati da un mezzo della polizia e seguiti da almeno un bus vuoto tra la carovana. Intuiamo che qualche rischio si cela nel viaggio...
Un altro rischio è rappresentato dall'autista del bus, un vero pazzo scatenato!
Sia all'andata, ma soprattutto al ritorno nel buio più completo del deserto si esibirà in sorpassi mozzafiato sul filo dei 130 kmh. Per non dire dei sorpassi mentre provenivano mezzi in senso opposto, i quali erano costretti quasi a fermarsi per permetterci di passare indenni. Passiamo pure un gran numero di check point nei quali siamo costretti a rallentare fin quasi a fermarci per eventuali controlli da parte della polizia.
Un paio di scatti durante il viaggio nel deserto.
In questo tratto non asfaltato, la sera al ritorno dall'escursione l'autista sorpasserà a velocità sostenuta e tra un nugolo di polvere un buon numero di bus componenti la carovana tanto da giungere primo al porto. Manco ci fosse in palio un premio al primo classificato!
Tutto sommato, perlomeno all'andata siamo stati distratti dalla guida che instancabilmente ci ha ragguagliato sulla storia dell'Egitto e su molteplici aspetti della vita quotidiana di questo paese martoriato dalla rivoluzione in corso.
Dopo un lungo tragitto desertico giungiamo nella città di Qena, attorniata da campi fertili e rigogliosi, grazie alla presenza del Nilo.
Nonostante l'aspetto, queste sono case abitate!
Ed eccolo il Nilo.
Poco prima di arrivare alla valle dei Re scorgiamo in lontananza questo bel palazzo. Si tratta del tempio della regina Hatshepsut. Il bus rallenta solo il tempo necessario per scattare una foto veloce.
Ed eccoci giunti alla valle dei Re. Questa è l'unica foto che ho scattato in quanto nella zona era severamente vietato scattare fotografie. Scesi dal bus, il primo impatto è stato con il caldo terrificante! Il secondo con un nugolo di venditori di cianfrusaglie varie che ad ogni costo tentavano di piazzarci i loro souvenir. Devo dire (con dispiacere visto il momento che stanno attraversando) che erano più noiosi delle mosche ed era difficile riuscire a levarseli di torno cercando di ascoltare ciò che la guida andava spiegando.
Terminata la visita alla valle dei Re (siamo entrati in 3 stupende tombe reali) risaliamo sul bus e facciamo tappa dinnanzi ai colossi di Memnone.
Eccoli.
E giunge l'ora del pranzo.
Ci portano in questa bella struttura: il Sofitel di Karnak.
Struttura bella ma cibo mediocre.
Terminato il pranzo, l'escursione prevede la visita al tempio di Karnak, storico ed imponente luogo di culto.
E siamo giunti al termine di questa massacrante visita, durata oltre un'ora in un caldo asfissiante. Tuttavia il sorriso di mia moglie la dice lunga sulle belle soddisfazioni regalateci da questa giornata trascorsa nel cuore dell'antico Egitto.
Una volta risaliti sul bus, durante il tragitto che ci riporta in nave godremo di questo suggestivo tramonto.
Alla prossima puntata!