Proprio in questi giorni sto seguendo un corso di formazione “obbligatoria” sulla sicurezza sul lavoro, valutazione e percezione del “rischio” (lo stabilisce il decreto Lgs. 81/200otto), speriamo che questa materia continui a prendere piede e che da teorica diventi “pratica normale”.
Volevo postare i concetti base (prima lezione) di pericolo, danno, rischio e “percezione” del rischio.
Pericolo : è la qualità o proprietà di un determinato fattore che ha la potenzialità di creare un danno.
Danno : è la possibile conseguenza del pericolo.
Rischio : questo concetto è il più complesso ed è dato dalla combinazione di due termini (probabilità e danno).
Per la “valutazione del rischio”, come spesso si sente dire, non è assolutamente sufficiente un semplice calcolo delle probabilità ! Per calcolare il rischio bisogna conoscere e saper valutare la probabilità che si verifichi una determinata situazione ma è anche fondamentale conoscere e valutare l’entità del danno che ne deriverebbe al verificarsi dell’evento, ed è un obbligo per i datori di lavoro e per i progettisti !!!
Il concetto ci viene chiarito con due esempi:
una centrale nucleare: probabilità del verificarsi dell’evento dannoso (bassissima) da moltiplicare per l’entità del danno che ne deriverebbe (gravissimo) : la centrale nucleare appartiene perciò ad una classe di rischio altissimo. (la prevenzione deve essere ai massimi livelli !!!! )
Bambino che usa un coltello : probabilità di tagliarsi (altissima) da moltiplicare per l’entità del danno che ne deriverebbe (lieve): anche se la probabilità dell’evento è alta il rischio è basso (è sufficiente una sgridata da parte della mamma).
La prevenzione quindi, almeno in teoria, è ormai un diKtat e l’imponderabile dovrebbe essere ridotto ai minimi termini, cioè ai casi in cui l’evento sia davvero imponderabile.
In questo senso, in ogni azienda sono stati già individuati una serie di responsabili, di addetti con vari compiti e responsabilità, nonchè l’obbligo del DVR (documento per la valutazione dei rischi in ogni azienda), aggiornamenti, riunioni periodiche dei responsabili ecc.
E ora si inizia a considerare fondamentale anche l’istruzione sulla “percezione del rischio” del semplice lavoratore che non riveste particolari ruoli e responsabilità in tema di sicurezza.
La percezione del rischio è infatti considerata molto soggettiva e soprattutto più emozionale che razionale, dipende in sostanza da quanta paura ci fa l’evento a prescindere dalla reale probabilità che ci possa capitare e ciò non è “corretto”, anzi specie la “non paura” può essere causa di eccessiva esposizione al pericolo. Questo il motivo per cui si stanno “coinvolgendo” anche i lavoratori, si sta ritenendo cioè indispensabile lavorare su di essi perché cambi la cultura sulla sicurezza e si riesca ad avere in tutti una corretta “percezione del rischio”.
In definitiva, ne ho approfittato per ripassare le prime due lezioni dato che, come gli altri, ho un esame finale da sostenere, con l’obbligo pure di superarlo !