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Siam tutti bravi a parlare dopo (riferito alle polemiche).
Non sei polemico, sei realista.
Certo Sergio, sei realista.
Il problema è sempre lo stesso. Ponderare il rischio. Quantificarlo. Ma come, con quale sistema che non sia solo quello del facilissimo "senno di poi"?
Vogliamo il rischio "zero"? Allora proibiamo le meganavi, ed anche i RO-RO (quante disgrazie di meganavi abbiamo visto? e per quali cause? Ed in porto?), diamo ragione a chi manifesta contro le crociere a Venezia e a chi ha approvato il decreto anti-inchino, perchè seguendo il tuo ragionamento (che è di base condivisibile...) bisogna essere coscienti che si arriva a questo. Niente è impossibile da ponderare a questo punto.
Sto evidentemente facendo un ragionamento in generale (ed in parte da "ignorante"...), non nello specifico della torre, e sto etremizzando...
Io credo che ci siano rischi accettabili, rischi inaccettabili, e rischi considerati (o venduti come tali) accettabili ma che in realtà non lo sono. E che il "rischio zero" non esista (ci saranno sempre "errori tecnici", ci saranno sempre "errori umani").
Nei primi rientrano le navi da crociera, nei secondi rientrano le città costruite nelle pendici dei vulcani (vedi Vesuvio), nel terzo....chi lo sa? Spesso, e purtoppo, lo scopriamo solo con "il senno di poi"...
Un saluto
Caro Max, me ne vado con una battuta sul senno di poi: "...rischio Vesuvio? Come vedi l'uomo non cambia e neppure il senno di poi basta; forse la nostra memoria è strutturata per resettare ciò che non ci piace ricordare".
Ciao.
A parte che l'abbiamo già prospettata in due la prima tua ipotesi, ma chi sarebbero quelli che dovrebbero rispondere dei danni nella manovra, giusto per capire?
Dunque, visto che nessuno ha risposto alla mia domanda sulle "contestazioni" eventualmente fatte o meno in tutti questi anni devo continuare a ragionare in base a quanto letto e sentito.
Allora, io capisco la necessità di esprimere la propria partecipazione, capisco che per metabolizzare a volte ci si trasforma in esperti di ogni cosa; non è polemica, lo capisco davvero.
Però non dobbiamo andare da un estremo all'altro, non si può sempre fare il ragionamento "è successo, ergo era prevedibile, ergo ci sono dei "delinquenti" che hanno fatto male il loro lavoro" e contemporaneamente ergersi ad esperti inascoltati (non mi riferisco a Sergio...).
Perchè la tragedia di Genova non è successa a causa di una nave da 60 metri soggetta all'effetto vela ecc., perchè malgrado le navi siano sempre più grandi, lo spazio di manovra sia sempre più ridotto finora (a parte l'unico caso segnalato da Reewolf) non è mai successo nulla; non mi pare di aver letto negli scritti di Laura che quella torre fosse motivo di apprensione per chi a Genova ci vive...
L'inchino, giustamente proibito, si è concluso tragicamente perchè un essere umano non ha voluto tenere conto dei rischi, visto che quando si è avuto rispetto per i pericoli, non successe nulla.