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- " Il fascino del Nilo e le suggestioni del deserto...un viaggio nel tempo "

- La tomba di Merenptah è completamente diversa come planimetria rispetto alla precedente, ma anche rispetto alle altre tombe che ebbi la fortuna di visitare in precedenza.
Questa tomba si sviluppa con andamento regolare, ma al contempo molto articolato.

Bisogna anche dire che molte tombe ( Ramses II e III) presentano planimetrie con rampe in salita, discesa, sovrapposte e con infinite stanze laterali. Altre in un primo tempo lineari, subiscono una virata a dx o sx, a volte sbucando in corridoi di altre tombe.

Ma torniamo a questa ..



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Questa è la proiezione planimetrica della tomba...( Immagine dal web)



Non è situata al piano di calpestio della Valle, ma per raggiungerla, poiché è stata scavata nella parete rocciosa in posizione sopraelevata, occorre salire una rampa.
Da qui si accede ad un corridoio molto ripido, che ci fa intuire che sarà faticosa la risalita....

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- Si divide il corridoio , in tre discendenti che terminano in un'anticamera su cui si apre una camera laterale...non accessibile per noi, probabilmente utilizzata come deposito di corredo funebre o per le offerte.
Da qui il corridoio continua a scendere portandoci ad un vasto vestibolo.... questo nella foto...


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Dove è possibile ammirare il coperchio più esterno del sarcofago di Merenptah. Questo è il coperchio ritrovato integro,del sarcofago lungo 4 metri e alto almeno 2, venne posizionato qui insieme ai frammenti del sarcofago stesso. Troppo grande per poterlo far passare attraverso i corridoi della tomba. Alcuni studi hanno evidenziato che parte della muratura, i passaggi delle porte dei cunicoli vennero in parte danneggiate dal suo passaggio e dovettero essere ricostruiti.

Da questo vestibolo ancora si scende in profondità per arrivare alla camera sepolcrale; presenta un soffitto a volta, sorretto da 8 pilastri.... un'impianto molto complesso e diverso dalle precedenti tombe visitate.
Una camera molto vasta a cui si accede attraverso gradini....ma la visione d' insieme prima di scendere è qualcosa che ci rapisce.....una sensazione magnifica!



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È questo un ambiente molto complesso, articolato su più piani. Sul fondo ed ai lati vi sono piccole cappelle non accessibili a noi, sono transennate e le possiamo ammirare a volte intuire dato la loro oscurità, ma una di esse è si transennata ma visibile poiché illuminata, sullo sfondo le sembianze di Osiride.

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Al centro della camera il sarcofago in granito rosso, con a lato il coperchio rappresentante il re mummiforme.


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Il sarcofago date le sue dimensioni, lascia intuire che lo stesso doveva contenere uno o più sarcofagi...e ad avvalorare ciò, Carter in uno dei suoi sopralluoghi rinvenne tra i detriti, un coccio in cui era rappresentata lo sviluppo dei sarcofagi di questa tomba.
È una camera di ampio respiro come grandezza, con decori sul soffitto che rappresentano un cielo blu, stellato con le costellazioni : il luogo di resurrezione.

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Una particolarità...
Sul retro del sarcofago , nella parte addossata alla parete di fondo, uno squarcio dal quale è possibile entrare. Ebbene sì!!.....con una mia cara amica, siamo entrare con l'aiuto del custode , ed abbiamo potuto ammirare l' interno di questo sarcofago, che come per l'esterno è completamente decorato. Un'esperienza sublime!!


La camera sepolcrale di ampio respiro, ma il respiro, quello vero si affatica. L'aria quaggiù è pesante ed intrisa di umidità fa molto caldo e ben presto il desiderio è di respirare aria pura.
L'umidità è la peggiore nemica di questi cunicoli, i disegni, gli intonaci , i colori si sgretolano ed è per questo motivo che le tombe vengono aperte a fasi alterne per cercare di limitare il passaggio di persone che inevitabilmente, con la respirazione portano eccessi di umidità....persino le guide turistiche, compreso il nostro accompagnatore, resta fuori dalle tombe....anche un respiro in meno è una goccia in un mare e aiuta alla conservazione.

Risaliamo dunque dalle profondità, facendo più di una sosta...il percorso è davvero ripido.

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Le decorazioni di questa tomba, sebbene in parte deteriorate, partendo dalla parte più esterna verso la sua profondità, sono decorazioni che rappresentano il re al cospetto di Ra, tratte dai capitoli delle Litanie di Ra e dal Libro delle Porte; continuano nei corridoi in discesa con scene tratte dal Libro dei Morti, della cerimonia dell'apertura della bocca e degli occhi. La camera funeraria , come in precedenza scritto, ha un soffitto astronomico e alle pareti scene tratte dal Libro dei Morti.
Questi libri appena citati ( vi risparmio la descrizione specifica per ognuno di loro), sono rituali, testi esoterici riservati ai Faraoni e non vengono divulgati al di fuori delle tombe. Offrono conoscenza ed aprono le vie dell'eternità permettendo di lottare contro i nemici e di compiere il passaggio dalla morte alla vita.

È un viaggio affascinante, quello che si svolge nelle tenebre di questi luoghi, un luogo magico dove avvengono mutazioni, dove il Faraone essere di luce, rinasce perpetuamente.....










Il viaggio continua......
 
Ultima modifica:
Arriviamo all'ultima tomba: quella di Ramses III, e vista l'importanza del nome direi la più bella tra quelle visitate...

Faraone della XX dinastia, vissuto tra il 1218 a.C. ed il 1155 a.C. la sua tomba è contrassegnata nella valle dei Re con la sigla KV11.

Anche in questo caso si scende parecchio sotto terra tramite una lunga scalinata.

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Ma forse un filmato vi farà apprezzare meglio la magnificienza di questa tomba.... :D

Un pò di pazienza per caricarlo, ma vi garantisco che ne vale la pena...



Nei pressi ci sarebbe anche un'altra tomba dal nome certamente altisonante, ma sconsigliata perchè a pagamento extra.... e poi perchè "depredata" nel corso degli anni e quindi poco interessante da visitare... :(

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.... il viaggio continua...
 
Ultima modifica:
- Questa tomba è l'esempio di ciò di cui si diceva : il pericolo durante gli scavi di sbucare nel condotto di un' altra tomba....ed in effetti è così.
Durante i lavori di scavo della KV 11, gli operai invasero la vicina KV 10 ed a un certo punto, si vede in mappa, differenziarono l' asse per evitare l'incrocio.


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La prima parte presenta una scala discendente, ai lati si aprono numerosi annessi, fino ad interrompersi là proprio dove venne intercettata la tomba vicina. In seguito, alla ripresa dei lavori, si decise di creare un piccolo disimpegno per consentire di spostare l'asse della tomba. Da questo punto si raggiunge una sala a pilastri con una camera laterale ( si vede molto bene dal video di Davide)...da qui, si procede in discesa con una serie di corridoi si arriva alla camera funeraria.


Le decorazioni sono molto particolari...


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All'ingresso troneggia la figura di Ramses davanti al dio Horus- Ra, riconoscibile dal disco solare sopra al capo. Il capo del dio ha le sembianze del falco....personificazione del dio e se notate, in una delle sue mani ha la chiave della vita. Ogni qualvolta noterete un personaggio con in mano quella chiave, sarà una divinità.



Il disimpegno è decorato con scene dell'apertura della bocca e degli occhi e capitoli tratti dal Libro dei Morti.

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In questa immagine il faraone è ritratto nell'atto di offrire incenso ad una dea.

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Il lungo corridoio d'ingresso, prima di giungere al disimpegno. Si noti il soffitto, un lungo nastro blu disseminato di stelle.

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Le insidie del lungo cammino nell'aldilà...il serpente Apofis, molto spesso ritratto come oscura figura del male


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La discesa del sarcofago nella tomba


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Il Faraone riconoscibile dalla corona del Basso e Alto Egitto, ritratto su uno dei pilastri della sala, mentre offre incenso.

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Il corridoio discendente alla camera funeraria.




Il sarcofago in quarzite rossa si trova oggi al Louvre, mentre la mummia di Ramses III al museo del Cairo. Pochi oggetti vennero rinvenuti in questa tomba, segno di precedenti predazioni.
È anche chiamata " la tomba degli arpisti " per due decorazioni in cui vennero ritratti arpisti nell'atto di suonare lo strumento.



- Ma come si costruiva una tomba e come si eseguivano i decori?....


- Quando il faraone saliva al trono riuniva il suo consiglio e sceglieva la sede per la sua dimora eterna. Gli artigiani lasciavano il villaggio e salivano la Valle.
I tagliapietre entravano per primi rompendo il calcare con l'aiuto di utensili di pietra, lavorando con scalpelli in rame o bronzo che permettevano una lavorazione di grande finezza.

Si formava una lunga catena di uomini che con l'aiuto di canestri rimuoveva i detriti. Tutti gli attrezzi erano di proprietà della confraternita di artigiani. Ogni giorno uno scriba annotava il numero delle ceste.
Un ruolo fondamentale apparteneva a coloro che levigavano la superficie, perché avevano il compito di preparare lo svolgimento delle scene.

La lisciatura richiedeva una mano molto abile. Dopo aver rivestito di argilla le pareti di pietra, si ricopriva con una mano di gesso. Il seguito i disegnatori tracciavano le prime linee in funzione di un sistema di proporzioni armoniche. Questa griglia in molte tombe lasciata a vista, permetteva di organizzare il complesso delle decorazioni. Qua e là il maestro migliorava una linea imperfetta.

Allo scultore spettava il compito di incidere con lo scalpello i contorni, mentre il pittore doveva colorare le incisioni. Nella maggioranza dei casi il primo disegno è eseguito in rosso, mentre la correzione in nero. Strumento per il calcolo era la cordicella. Nella stessa tomba lavoravano più categorie di artigiani contemporaneamente e ciò implicava una rigorosa organizzazione.

Si resta affascinati dalla varietà e dalla bellezza dei colori: gli ocra i gialli e i rossi, erano ottenuti dal solfuro naturale di arsenico e di ossido di ferro. I pigmenti neri e i bianchi dal carbone e dal gesso, ricavato dal calcare, quelli blu e rosa dal lapislazzuli o dall'azzurrite del Sinai. Questi pigmenti erano di qualità eccezionale e solo l'inquinamento è riuscito ad attenuarne la loro brillantezza, mentre il passare dei secoli li aveva lasciati quasi intatti.


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Il viaggio continua.....
 
- Questa tomba è l'esempio di ciò di cui si diceva : il pericolo durante gli scavi di sbucare nel condotto di un' altra tomba....ed in effetti è così.
Durante i lavori di scavo della KV 11, gli operai invasero la vicina KV 10 ed a un certo punto, si vede in mappa, differenziarono l' asse per evitare l'incrocio.


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La prima parte presenta una scala discendente, ai lati si aprono numerosi annessi, fino ad interrompersi là proprio dove venne intercettata la tomba vicina. In seguito, alla ripresa dei lavori, si decise di creare un piccolo disimpegno per consentire di spostare l'asse della tomba. Da questo punto si raggiunge una sala a pilastri con una camera laterale ( si vede molto bene dal video di Davide)...da qui, si procede in discesa con una serie di corridoi si arriva alla camera funeraria.


Le decorazioni sono molto particolari...


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All'ingresso troneggia la figura di Ramses davanti al dio Horus- Ra, riconoscibile dal disco solare sopra al capo. Il capo del dio ha le sembianze del falco....personificazione del dio e se notate, in una delle sue mani ha la chiave della vita. Ogni qualvolta noterete un personaggio con in mano quella chiave, sarà una divinità.



Il disimpegno è decorato con scene dell'apertura della bocca e degli occhi e capitoli tratti dal Libro dei Morti.

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In questa immagine il faraone è ritratto nell'atto di offrire incenso ad una dea.

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Il lungo corridoio d'ingresso, prima di giungere al disimpegno. Si noti il soffitto, un lungo nastro blu disseminato di stelle.

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Le insidie del lungo cammino nell'aldilà...il serpente Apofis, molto spesso ritratto come oscura figura del male


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La discesa del sarcofago nella tomba


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Il Faraone riconoscibile dalla corona del Basso e Alto Egitto, ritratto su uno dei pilastri della sala, mentre offre incenso.

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Il corridoio discendente alla camera funeraria.




Il sarcofago in quarzite rossa si trova oggi al Louvre, mentre la mummia di Ramses III al museo del Cairo. Pochi oggetti vennero rinvenuti in questa tomba, segno di precedenti predazioni.
È anche chiamata " la tomba degli arpisti " per due decorazioni in cui vennero ritratti arpisti nell'atto di suonare lo strumento.



- Ma come si costruiva una tomba e come si eseguivano i decori?....


- Quando il faraone saliva al trono riuniva il suo consiglio e sceglieva la sede per la sua dimora eterna. Gli artigiani lasciavano il villaggio e salivano la Valle.
I tagliapietre entravano per primi rompendo il calcare con l'aiuto di utensili di pietra, lavorando con scalpelli in rame o bronzo che permettevano una lavorazione di grande finezza.

Si formava una lunga catena di uomini che con l'aiuto di canestri rimuoveva i detriti. Tutti gli attrezzi erano di proprietà della confraternita di artigiani. Ogni giorno uno scriba annotava il numero delle ceste.
Un ruolo fondamentale apparteneva a coloro che levigavano la superficie, perché avevano il compito di preparare lo svolgimento delle scene.

La lisciatura richiedeva una mano molto abile. Dopo aver rivestito di argilla le pareti di pietra, si ricopriva con una mano di gesso. Il seguito i disegnatori tracciavano le prime linee in funzione di un sistema di proporzioni armoniche. Questa griglia in molte tombe lasciata a vista, permetteva di organizzare il complesso delle decorazioni. Qua e là il maestro migliorava una linea imperfetta.

Allo scultore spettava il compito di incidere con lo scalpello i contorni, mentre il pittore doveva colorare le incisioni. Nella maggioranza dei casi il primo disegno è eseguito in rosso, mentre la correzione in nero. Strumento per il calcolo era la cordicella. Nella stessa tomba lavoravano più categorie di artigiani contemporaneamente e ciò implicava una rigorosa organizzazione.

Si resta affascinati dalla varietà e dalla bellezza dei colori: gli ocra i gialli e i rossi, erano ottenuti dal solfuro naturale di arsenico e di ossido di ferro. I pigmenti neri e i bianchi dal carbone e dal gesso, ricavato dal calcare, quelli blu e rosa dal lapislazzuli o dall'azzurrite del Sinai. Questi pigmenti erano di qualità eccezionale e solo l'inquinamento è riuscito ad attenuarne la loro brillantezza, mentre il passare dei secoli li aveva lasciati quasi intatti.


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Il viaggio continua.....




Che meraviglia questi colori, ancora vividi dopo tutti questi anni, 😍 gli Egizi un popolo straordinario davvero....
Ma non e' per caso un po claustrofobico la sotto?
 
Nell'attesa del continuo, vi proporrei dei brevi video trovati in rete, fatti molto bene in cui potrete ammirare le tombe da noi visitate.

Buona visione.



Tomba di Ramses IV.



Tomba di Ramses III e di Seti I, quest'ultima non l'abbiamo vista ma segnalo che è stata riaperta al pubblico dopo anni di chiusura per restauri. Il costo è alto ed è un biglietto a parte .


Nella mia precedente visita alla Valle dei Re vidi queste due tombe che ora vi propongo in video e quella di Tutankhamon.
Ai tempi non si poteva fotografare, quindi non ho nessuna testimonianza in foto da proporvi.



Tomba di Ramses IX










Il viaggio continua.....
 
- Deir-el-Bahari
il
Tempio di Hatshepsut -


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******​

- Hatshepsut una regina che mi ha sempre affascinato ed il suo tempio funerario, splendido che finalmente vedrò. È il sito che più di ogni altro desideravo vedere in cui ho riposto molte aspettative....

Ma prima vediamo chi era Hatshepsut.

La coraggiosa decisione di gettare alle ortiche un look femminile, che l'avrebbe fatta considerate per sempre solo una regina...e dunque non " divina" per poter essere un re...un faraone.
Hatshepsut, figlia del faraone Thutmosi II inizia la sua folgorante carriera regale dopo la scomparsa del marito. L'erede al trono, Thutmosi III figlio di una consorte secondaria, era troppo giovane per regnare così Hatshepsut assunse la reggenza ed infine si fece incoronare ed insignire del titolo regale.
Numerose statue spesso animate da una grazia tutta femminile, mostrano Hatshepsut abbigliata nel costume reale tradizionale, in atteggiamento maschile a volte adorna di barba posticcia....fu una decisione molto saggia, che risolse in un colpo molti problemi costituzionali. Così facendo poté essere ritenuta pari a qualsiasi faraone.

Regnò per meno di quattro anni, troppo pochi per costruire imponenti statue e monumenti che dessero l'opportunità di esibire le immagini di se stessa...ma quel poco che è rimasto ha lasciato il suo segno indelebile nel mondo egizio.
Hatshepsut seppe condurre in porto un programma architettonico ambizioso...il suo tempio funerario di Deir- el- Bahari.


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Si estende maestoso con terrazze porticate ornate da splendidi rilievi....il magnifico anfiteatro naturale, dove le alture della catena libica presentano il loro aspetto più imponente.

Lasciata la piana attraverso una stretta gola, le cui pareti di nuda roccia, sono crivellate di tombe, si sbuca in un ampio spazio aperto delimitato nella sua estremità posteriore da pareti rocciose poste a semicerchio. Queste pareti di calcare bianco, che il tempo ed il sole hanno colorato di un tenue giallo rosato, formano una barriera completamente verticale. Vi si può accedere anche da nord, attraverso un sentiero ripido e faticoso che conduce alla sommità della cresta che separa Deir-el-Bahari, dalla selvaggia e desolata Valle dei Re.




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Appoggiato a queste pareti e addirittura dando impressione di essere radicato nelle pareti laterali per mezzo di camere sotterranee, si innalza il tempio.

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Chiamato anche Djeser-Djeseru ( Santo dei Santi) fu innalzato nel pianoro naturale che si apre tra le alture tebane sulla riva occidentale del Nilo, non lontano dal tempio funerario, oggi in rovina, del faraone Mentuhotep II. La conca naturale di Deir-el-Bahari fu per molto tempo un'area sacra dedicata al culto della dea madre Hathor. Il monumento funerario di Hatshepsut è un capolavoro architettonico che fornisce un superbio esempio di costruzione progettata in modo da inserirsi perfettamente nel suo ambiente naturale. E' stato costruiro alla base delle alture Tebane e domina la piana in modo significativo e magnifico.

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I suoi bianchi colonnati si inalzano, terrazza dopo terrazza fino all'appoggiarsi alla roccia nuda e dorata. Le pareti bianco avorio di cortili, camere laterali e colonnati, hanno superfici lucide che creano un effetto che ricorda l'alabastro. Sono state scolpite con arte raffinata figure e geroglifici sono colorati con un colore giallo carico, la cui luminosità contrasta con il bianco procurando un effetto di indescrivibile bellezza e di colore.


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E' uno degli edifici più belli al mondo ed occupa un posto nella storia dell'architettura egiziana e certamente i suoi portici a colonne, con il netto contrasto di luce ed ombra in tutta la parte anteriore dell'edificio, a molti osservatori sembrano più greci che egiziani. Due parole sull'architetto di questo capolavoro, Senenmut, che al tempo era insignito di Soprintendente dei lavori a Djeser- Djeseru. Secondo le intenzioni di Hatshepsut il nuovo tempio doveva contenere sia la sua cappella funeraria, sia quella del padre, Thutmosis I.
La cappella funeraria era il luogo dove i vivi potevano recarsi per offrice cibo, bevande e l'incenso che avrebbero nutrito il " Ka", o anima, del defunto che era custodita nella cappella. Costituiva il punto focale di queste offerte quotidiane dal momento che si riteneva che l'anima potesse risiedere effettivamente all'interno della statua che rappresentava il defunto.

La cappella funeraria di Hatshepsut, posta all'ultima terrazza del suo magnifico tempio...piccola per la moltitudine di persone in attesa di entrare, scavata nella roccia...siamo sotto l'imponente catena montuosa.


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Le decorazioni al suo interno...


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Ma dopo la morte, il Faraone poteva essere assoggettato a diverse divinità, sopratutto Osiride e Ra che rappresentavano entrambi un possibile aldilà. Il faraone poteva scegliere se trascorrere l'eternità veleggiando da un capo all'altro del cielo nella barca solare di Ra, oppure riposarsi nell'oscurità insieme a Osiride. Le cappelle funerarie regali, in questo tempio, riflettono queste due possibilità: Un santuario buio e tetro ( quello che vi ho appena illustrato) per il culto di Osiride ed un cortile luminoso all'aria aperta per il culto di Ra.


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Tutto questo è presente a Djeser- Djeseru, progettato come tempio polifunzionale con numerosi santuari dedicati alle diverse divinità. Oltre ai tempi dedicati ad Hatshepsut e al padre Thutmosi I, c'erano cappelle dedicate alla dea Hathor, Anubi e santuari più piccoli dedicati agli antenati di Hatshepsut con un tempio solare, con il tetto aperto sul cielo tebano, dedicato a Ra.
Senenmut, leale sostenitore di Hatshepsut, sovrintendente a tutte le opere regali, a lui il merito di aver progettato tutto ciò. Tanto importante agli occhi del faraone che dopo la sua incoronazione, in segno di lealtà, gli vennero assegnate numerose cariche e privilegi. La sua posizione a corte aveva influenza grande, amava Hatshepsut, amata al punto tale che abbandonò la costruzione della sua tomba tebana, cominciando a farsi scavare in gran segreto, una nuova tomba all'interno del recinto funerario di Hatshepsut: La tomba la numero 353, un complesso ben segreto il cui ingresso era nascosto sotto il fondo di una grande cava, utilizzata per estrarre il materiale necessario per costruire la rampa di accesso al tempio funerario della sua amata. Il sito della tomba era stato scelto bene, con il suo ingresso poco appariscente chiuso da un muro di mattoni e ricoperto da detriti di sabbia del deserto, fu completamente dimenticata e scoperta nel 1927.
In pianta è costituita da tre camere sotterranee collegate da corridoi. Non particolarmente decorate, sono solo disegnate ed intonacate...ma sono presenti le immagini di Senenmut e di Hatshepsut. Vari incantesimi e geroglifici con liturgie funerarie che avevano lo scopo di agevolare il viaggio di Senenmut nell'aldilà. Sul fondo una falsa porta....e si dice ci fosse al di là di essa un condotto segreto che la metteva in comunicazione con la camera funeraria del tempio di Hatshepsut...una storia affascinante non lo credete?
Purtroppo posso solo descriverla, poichè vista attraverso uno speciale televisivo che mi ha particolarmente interessato, e devo dirvi che anche l'essere così vicino mi ha emozionato molto. Non credo siano possibili visite di queste particolarità, a meno che non si abbia molto, ma molto tempo a disposizione. Questa zona è tutto un fermento di lavori. E' notizia di una settimana prima della nostra partenza per l'Egitto, in questa zona sono stati scoperti tra le sabbie del deserto, 20 sarcofagi...e chissà cos'altro c'è qui sotto.....


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Questo è il luogo preciso del ritrovamento, sotto questa tenda....


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...i buchi che vedete sono tombe....


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...questa costruzione è La Soprintendenza Archeologica d'Egitto



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Spero di non avervi annoiato con le mie chiacchiere....

Per concludere, ciò che oggi vediamo non era stato concepito come un luogo arido, ma bensì come un giardino. Ai piedi della rampa che porta alle terrazze del tempio, vi sono due antiche radici di incenso....tutto qui era stato concepito ed era uno splendido giardino, rallegrato dal canto degli uccelli ed abbellito con i colori delicati dei fiori.

La regina morì nell'anno 22 di Thutmosi III, e solo allora questo sovrano potè regnare.
In seguito per distruggere la memoria della regina, Thutmosi fece scalpellare tutte le immagini dalle pareti del tempio e fece cancellare anche il suo nome dalle liste ufficiali dei re. Ma come per tutti i sovrani, Hatshepsut, mantenne il diritto a una tomba nella Valle dei Re.












Il viaggio continua.....
 
Ultima modifica:
La storia di Hatshepsut è davvero interessantissima e insolita. Grazie Oriana per avercela proposta. Definirei la faraona una femminista "ante litteram"...!

Il luogo è suggestivo, e il progetto del sovrintendente amico della faraona mi piace, perchè molto opportuno, avendo considerato l'inserimento della costruzione nella cornice naturale.
Fu ovviamente facilitato dai grandi spazi disponibili, ma il disegno e il risultato sono maestosi.

Ci riferisci che l'area, all'epoca, era abbellita da un parco con molte piante: da dove prendevano l'acqua per innaffiarle? Lì intorno è tutto brullo, deserto, il Nilo se non ho capito male è piuttosto distante...
 
La storia di Hatshepsut è davvero interessantissima e insolita. Grazie Oriana per avercela proposta. Definirei la faraona una femminista "ante litteram"...!

Il luogo è suggestivo, e il progetto del sovrintendente amico della faraona mi piace, perchè molto opportuno, avendo considerato l'inserimento della costruzione nella cornice naturale.
Fu ovviamente facilitato dai grandi spazi disponibili, ma il disegno e il risultato sono maestosi.

Ci riferisci che l'area, all'epoca, era abbellita da un parco con molte piante: da dove prendevano l'acqua per innaffiarle? Lì intorno è tutto brullo, deserto, il Nilo se non ho capito male è piuttosto distante...

La distanza lineare tra il tempio e la sede attuale del Nilo è di poco piu di 4 km, quindi un po di meno se si pensa che i giardini erano antistanti; ci sarebbe da chiedersi dove passasse all'epoca (ma troppo vicino, con le piene, poteva essere una cattiva idea :-) )
In effetti, a spanne, il 95% delle meraviglie egizie è vicino al fiume; anche la desertica Valle dei Re era (è) "a tiro di gambe".
 
Ciao Gabriele, si è molto interessante sia la storia di questa vera paladina dei diritti delle donne...la possiamo definire così molto coraggiosa e determinata!

Per gli egizi dopo la morte del faraone era essenziale che si mantenesse la pace, la prosperità e la regola, intesa come devozione agli dei. L'unico che poteva mantenere tutto ciò era il faraone, ecco il perché, in mancanza di successori legittimi, Hatshepsut prese la decisione di porsi a capo del suo popolo. In qualità di " donna", non legittimata dalla discendenza divina ( solo il faraone lo è) ecco spiegato il suo essere faraone, rinunciando alle acconciature e a tutto ciò che si poteva attribuire al suo ruolo di donna.
Una decisione azzardata? ..chi lo sa...ma evidentemente efficace visto i risultati.
Forse a noi farà sorridere tutto ciò, ma pensa ad allora...


Per quanto riguarda il sito, è fantastico! Ero in fibrillazione già agli inizi di questo viaggio, all'atto della prenotazione sapendo che ci sarebbe stata questa possibilità.
Le aspettative, tante, tantissime e tutte confermate, se non ancora di più. È stato fantastico essere lì...sapendo anche tutti i retroscena della vita di questa grande regina, del suo architetto...e me li immagino a contemplare il luogo, ancor prima di essere compiuto quel miracolo di architettura che oggi è.

I giardini...mah, è, e sarà un mistero. La nostra guida ci ha spiegato com' erano, posso aggiungere che, con le conoscenze che avevano gli antichi egizi, non mi meraviglio che ci fosse qualche opera ingegneristica tale da portare acqua sino qui. In realtà il Nilo non è così lontano, in qualche scatto si vede il verdeggiare all'orizzonte dei terreni fertili. In aggiunta va anche detto che non essendoci gli sbarramenti delle dighe, le piene alluvionali erano molto più copiose ed estese, non mi meraviglierei che le zone interessate fossero più ampie.

Grazie per il tuo interessamento, raro di questi tempi... peccato perché ci sarebbero tante cose da dire , da apprezzare in un viaggio che è ben più di una crociera è un viaggio nel tempo.
 
Ciao Gabriele, si è molto interessante sia la storia di questa vera paladina dei diritti delle donne...la possiamo definire così molto coraggiosa e determinata!

Per gli egizi dopo la morte del faraone era essenziale che si mantenesse la pace, la prosperità e la regola, intesa come devozione agli dei. L'unico che poteva mantenere tutto ciò era il faraone, ecco il perché, in mancanza di successori legittimi, Hatshepsut prese la decisione di porsi a capo del suo popolo. In qualità di " donna", non legittimata dalla discendenza divina ( solo il faraone lo è) ecco spiegato il suo essere faraone, rinunciando alle acconciature e a tutto ciò che si poteva attribuire al suo ruolo di donna.
Una decisione azzardata? ..chi lo sa...ma evidentemente efficace visto i risultati.
Forse a noi farà sorridere tutto ciò, ma pensa ad allora...


Per quanto riguarda il sito, è fantastico! Ero in fibrillazione già agli inizi di questo viaggio, all'atto della prenotazione sapendo che ci sarebbe stata questa possibilità.
Le aspettative, tante, tantissime e tutte confermate, se non ancora di più. È stato fantastico essere lì...sapendo anche tutti i retroscena della vita di questa grande regina, del suo architetto...e me li immagino a contemplare il luogo, ancor prima di essere compiuto quel miracolo di architettura che oggi è.

I giardini...mah, è, e sarà un mistero. La nostra guida ci ha spiegato com' erano, posso aggiungere che, con le conoscenze che avevano gli antichi egizi, non mi meraviglio che ci fosse qualche opera ingegneristica tale da portare acqua sino qui. In realtà il Nilo non è così lontano, in qualche scatto si vede il verdeggiare all'orizzonte dei terreni fertili. In aggiunta va anche detto che non essendoci gli sbarramenti delle dighe, le piene alluvionali erano molto più copiose ed estese, non mi meraviglierei che le zone interessate fossero più ampie.

Grazie per il tuo interessamento, raro di questi tempi... peccato perché ci sarebbero tante cose da dire , da apprezzare in un viaggio che è ben più di una crociera è un viaggio nel tempo.



Concordo con quanto detto sopra, x chi ama L'Egitto e sopratutto il popolo che fu nell'antuchita' con i loro templi.... Con le tecniche avanzate per quel tempo... sono riusciti a farci pervenire quanta di più magnifico si possa dare.... storie di faraoni o come lei un faraone donna e' qualcosa di spettacolare ed essere lì e toccarlo con mano non ha eguali.
Sono contenta che questo viaggio vi abbia portato così tante emozioni, spero con tutto il cuore di poterlo provare anche io un giorno.... Intanto aspetto con trepidazione i vostri prossimi resoconti......
 
Ciao Sabrina, ti auguro veramente di poter coronare il tuo sogno. Ci tornerò di sicuro per completare ciò che manca, c'è veramente un mondo immenso di meraviglie laggiù.
Sistemo qualche immagine e vedo se ho qualche chicca nascosta di questi luoghi in particolare. L'area lì attorno è disseminata di templi funerari, da non confondere con le tombe, il tempio è altro. Alcuni in buono stato di conservazione, altri solo rovine...ci siamo passati vicini ma ahimè non è stato possibile fermarci. A parte i permessi speciali è il tempo che mancava. Luxor e i suoi dintorni sono immensi da visitare, bisognerebbe trovare il modo di fare un viaggio a parte....vedremo.

Saluti a tutti.
 
Ancora qualche immagine relativa al tempio della regina Hatshepsut, già brillantemente descritto dalla nostra Oriana.

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E qualche scatto del paesaggio circostante.

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Sulla via del rientro in nave c'è ancora tempo per un'ultima visita: i Colossi di MEMNON.

Queste due colossali statue facevano parte del complesso funerario eretto da Amenhotep III, entrambe raffigurano il faraone e sono datate 3400 anni fa.
Assemblate da blocchi di quarzite sono alte circa 18 metri compresi i basamenti.

La loro funzione era di guardia al tempio denominato "di milioni di anni" e l'enormità del complesso era addirittura superiore a quello di altri faraoni, in primis quello di Karnak.

Le statue rappresentano Amehnotep in posizione seduta, con lo sguardo rivolto ad est, verso il sole nascente, e raffigurano nella parte anteriore del trono la madre e la moglie del faraone

Il nome conferito a queste enormi sculture dagli storici è dovuto all'eroe della mitologia Memnone, e proprio una curiosità su queste le rende interessanti:
sembrebbe che una di queste emetta strani suoni all'alba, dovuti probabilmente al riscaldamento della roccia.
La leggenda vuole che questi suoni siano interpretati come un saluto di Memnone alla madre Eos, dea dell'aurora.

Ma vediamo qualche immagine, notando la maestosità dei manufatti a confronto delle persone sottostanti.

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La statua a destra.

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E quella a sinistra.

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Le ultime due immagini sono dal web, viste le mie impresentabili...;)


.... il viaggio continua..
 
Ultima modifica:
Prima di proseguire con il nostro viaggio, vorrei aggiungere qualcosa a quest' ultimo sito che secondo il mio parere è molto interessante perché in parte ancora inesplorato.

La zona è molto suggestiva, la catena di falesie che abbracciano il tempio, gli anfratti delle rocce che, dalle ultime foto di Davide si notano molto bene, le miriadi di tombe che a varie altezze fanno capolino tra la sabbia. La suggestione è veramente tanta anche perché è facile, molto facile essere catapultati nel tempo allorché sopra di noi sull'alto della falesia si nota un volteggiare, un' ombra scura e nel silenzio più totale della zona, lo stridio di un falco....che per gli antichi non era un falco, ma il dio Horus....credetemi è tutto straordinario!

Questa zona è ricca ricchissima di cose belle che meriterebbero almeno tre giornate intere solo qui. Poco distante, sulla strada che porta alla Valle delle Regine, uno di seguito all'altro numerosi templi funerari quali il Ramesseum, molto ben conservato, tempio di Thutmosi III, Amenotep Il, Thutmosi IV, Merenptah. Poco distante il grande complesso templare di Ramesse III e di Amenofi III. Come vedete è un'area molto interessante e fa sempre parte del complesso di Tebe ovest dove ha sede la grande necropoli. In questa zona ed in quei " buchi" scuri che Davide ha inquadrato vi è la grande necropoli detta delle tombe dei nobili, persone di alto lignaggio che hanno costruito qui la loro dimora eterna. Chi erano, principalmente sovrintendenti, architetti , scriba ; queste tombe sono molto più piccole rispetto a ciò che abbiamo visto in Valle, e completamente diverse per quanto riguarda l'iconografia. Sono tombe a mastaba, con una o due camere non di più, ma quanto di più bello possa esistere in fatto di decori.
Rappresentano ciò che era in vita l'occupante della tomba, la sua cerchia famigliare, la vita nei campi....disegnato e colorato con tinte sgargianti sulle pareti, rappresentavano il mondo dell'aldilà che nella loro concezione era simile a ciò che hanno lasciato in terra.....dopotutto per loro cielo e terra era simile.
Sarebbe un discorso troppo ampio....ma pensate alle costellazioni in cielo, la Via Lattea e il Nilo...le stelle , la loro posizione e le piramidi e la loro posizione in Terra... è semplicemente un mondo fantastico!!

Tornando a noi, in questa zona ancora tutto è da scoprire e vi dicevo della notizia di un ritrovamento di poche settimane fa, di sarcofagi.



Ma questa zona, riserva altro...Deir El Medina....che sarà mai?

È un'intero villaggio, o ciò che resta, dove vivevano gli artigiani preposti per i lavori nelle necropoli della Valle.
I capolavori che oggi ammiriamo come espressione di arte, non furono utilizzati con motivazioni estetiche, il loro scopo era di rendere eterno il presente. Per gli egizi era maledettamente importante l'aldilà! Tante di queste opere sono nate dal desiderio di prolungare la vita oltre la morte.

Il compito era degli artigiani, molto abili e che solitamente lavoravano a squadre sotto la direzione di un capo cantiere. A Deir El Medina, viveva la più grande comunità operaia e che oggi, attraverso i reperti, ci offre uno spaccato delle diverse attività. Questi artigiani erano occupati nel cantiere delle tombe reali, dalle operazioni di scavo fino alla decorazione finale. Si succedono a turni squadre di scavatori, disegnatori, scultori e pittori. Di ritorno al villaggio dopo i turni di lavoro, si dedicavano ai lavori per le proprie case. Gli archeologi hanno ritrovato sul sito : asce, martelli, scalpelli, seghe, punteruoli in poche parole, tutto l'occorrente per i lavori.

Infossato in un vallone della necropoli tebana, il sito di Deir El Medina ospita i resti del villaggio della comunità che lavorava nei cantieri della Valle dei Re. Il muro di cinta racchiude circa 70 case, distribuiti ai lati opposti di una strada centrale....non trovate che sia assolutamente sorprendente tutto ciò? Una civiltà antica così ben organizzata!

Credo che valga la pena di fare, anche solo un viaggio a Luxor per poter vedere tutto ciò.






Il viaggio continua......
 
Mi accorgo solo ora di questo meraviglioso diario, e salgo a bordo. Sto facendo un pensiero anch'io per una crociera sul Nilo e sicuramente, oltre alla piacevolezza della lettura, troverò spunti e consigli. Grazie.
 
Prima di proseguire con il nostro viaggio, vorrei aggiungere qualcosa a quest' ultimo sito che secondo il mio parere è molto interessante perché in parte ancora inesplorato.

La zona è molto suggestiva, la catena di falesie che abbracciano il tempio, gli anfratti delle rocce che, dalle ultime foto di Davide si notano molto bene, le miriadi di tombe che a varie altezze fanno capolino tra la sabbia. La suggestione è veramente tanta anche perché è facile, molto facile essere catapultati nel tempo allorché sopra di noi sull'alto della falesia si nota un volteggiare, un' ombra scura e nel silenzio più totale della zona, lo stridio di un falco....che per gli antichi non era un falco, ma il dio Horus....credetemi è tutto straordinario!

Questa zona è ricca ricchissima di cose belle che meriterebbero almeno tre giornate intere solo qui. Poco distante, sulla strada che porta alla Valle delle Regine, uno di seguito all'altro numerosi templi funerari quali il Ramesseum, molto ben conservato, tempio di Thutmosi III, Amenotep Il, Thutmosi IV, Merenptah. Poco distante il grande complesso templare di Ramesse III e di Amenofi III. Come vedete è un'area molto interessante e fa sempre parte del complesso di Tebe ovest dove ha sede la grande necropoli. In questa zona ed in quei " buchi" scuri che Davide ha inquadrato vi è la grande necropoli detta delle tombe dei nobili, persone di alto lignaggio che hanno costruito qui la loro dimora eterna. Chi erano, principalmente sovrintendenti, architetti , scriba ; queste tombe sono molto più piccole rispetto a ciò che abbiamo visto in Valle, e completamente diverse per quanto riguarda l'iconografia. Sono tombe a mastaba, con una o due camere non di più, ma quanto di più bello possa esistere in fatto di decori.
Rappresentano ciò che era in vita l'occupante della tomba, la sua cerchia famigliare, la vita nei campi....disegnato e colorato con tinte sgargianti sulle pareti, rappresentavano il mondo dell'aldilà che nella loro concezione era simile a ciò che hanno lasciato in terra.....dopotutto per loro cielo e terra era simile.
Sarebbe un discorso troppo ampio....ma pensate alle costellazioni in cielo, la Via Lattea e il Nilo...le stelle , la loro posizione e le piramidi e la loro posizione in Terra... è semplicemente un mondo fantastico!!

Tornando a noi, in questa zona ancora tutto è da scoprire e vi dicevo della notizia di un ritrovamento di poche settimane fa, di sarcofagi.



Ma questa zona, riserva altro...Deir El Medina....che sarà mai?

È un'intero villaggio, o ciò che resta, dove vivevano gli artigiani preposti per i lavori nelle necropoli della Valle.
I capolavori che oggi ammiriamo come espressione di arte, non furono utilizzati con motivazioni estetiche, il loro scopo era di rendere eterno il presente. Per gli egizi era maledettamente importante l'aldilà! Tante di queste opere sono nate dal desiderio di prolungare la vita oltre la morte.

Il compito era degli artigiani, molto abili e che solitamente lavoravano a squadre sotto la direzione di un capo cantiere. A Deir El Medina, viveva la più grande comunità operaia e che oggi, attraverso i reperti, ci offre uno spaccato delle diverse attività. Questi artigiani erano occupati nel cantiere delle tombe reali, dalle operazioni di scavo fino alla decorazione finale. Si succedono a turni squadre di scavatori, disegnatori, scultori e pittori. Di ritorno al villaggio dopo i turni di lavoro, si dedicavano ai lavori per le proprie case. Gli archeologi hanno ritrovato sul sito : asce, martelli, scalpelli, seghe, punteruoli in poche parole, tutto l'occorrente per i lavori.

Infossato in un vallone della necropoli tebana, il sito di Deir El Medina ospita i resti del villaggio della comunità che lavorava nei cantieri della Valle dei Re. Il muro di cinta racchiude circa 70 case, distribuiti ai lati opposti di una strada centrale....non trovate che sia assolutamente sorprendente tutto ciò? Una civiltà antica così ben organizzata!

Credo che valga la pena di fare, anche solo un viaggio a Luxor per poter vedere tutto ciò.






Il viaggio continua......
Oriana, detto fatto.... visto che le mie telefonate servono a qualcosa?
Sono il tuo MUSO ispiratore....ah ah ah

Mi accorgo solo ora di questo meraviglioso diario, e salgo a bordo. Sto facendo un pensiero anch'io per una crociera sul Nilo e sicuramente, oltre alla piacevolezza della lettura, troverò spunti e consigli. Grazie.

A chi lo dici, pure io ho una voglia di ritornarci...
 
Caro il mio Blue...;) ...lo sai che se comincio a scrivere non mi fermo più...:D...ho un brutto, bruttissimo vizio di scrivere troppo!!!

Comunque è un mondo, una terra che ho sempre amato e non riesco a fare a meno di raccontarvela.

Oggi dovevo proseguire, ma ho fatto altro...e comunque a prestissimo....

...il viaggio continua...
 
Mi accorgo solo ora di questo meraviglioso diario, e salgo a bordo. Sto facendo un pensiero anch'io per una crociera sul Nilo e sicuramente, oltre alla piacevolezza della lettura, troverò spunti e consigli. Grazie.

Ma ciao!! Felice di ritrovare un' amica....se ciò che racconteremo io e Davide, ti porterà laggiù, ne saremo felici.:)
 
Ma ciao!! Felice di ritrovare un' amica....se ciò che racconteremo io e Davide, ti porterà laggiù, ne saremo felici.:)

Spero vivamente di riuscire ad andarci, è uno ( ahi ahi, ne ho più di uno!!) dei miei sogni. Mi sono messa in pari con il diario, meraviglioso davvero sia per la tua capacità di scrivere ed affascinante, sia per le immagini, sia per la magia del posto. Non so se posso chiedere, qui sul diario e adesso, qualche info che mi aiuti nella scelta e nella programmazione, anche se ho il sospetto che le crociere sul Nilo abbiano pressoché tutte le stesse caratteristiche in merito ad organizzazione, orari, transfer ecc. Intanto sto sintonizzata e vi ringrazio tantissimo per questo splendido diario.
 
Spero vivamente di riuscire ad andarci, è uno ( ahi ahi, ne ho più di uno!!) dei miei sogni. Mi sono messa in pari con il diario, meraviglioso davvero sia per la tua capacità di scrivere ed affascinante, sia per le immagini, sia per la magia del posto. Non so se posso chiedere, qui sul diario e adesso, qualche info che mi aiuti nella scelta e nella programmazione, anche se ho il sospetto che le crociere sul Nilo abbiano pressoché tutte le stesse caratteristiche in merito ad organizzazione, orari, transfer ecc. Intanto sto sintonizzata e vi ringrazio tantissimo per questo splendido diario.
Benvenuta! Se ben ricordo la tua specialità riguarda ben altre latitudini.. .[emoji4]... ma sicuramente ti auguriamo di poter provare al più presto anche queste. Contentissimi che questo resoconto ti stia piacendo, ci saranno ancora altre sorprese, ti assicuro. Per quanto riguarda le informazioni da te richieste saremo felici di soddisfare ogni tua curiosità.. [emoji3]

Davide.

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