In realtà non esiste un'ora nè del giorno nè della notte, un granello di sabbia, un sasso inteso come reperto archeologico, che io non abbia fotografato in questo viaggio. Se sei amante dell'Egitto...e io ne sono perdutamente innamorata, non puoi farne a meno.
Continuo con il racconto...
- Edfu -
Il Tempio di Horus
- Giungiamo così alla città di Edfu dove raggiungeremo il Tempio dedicato ad Horus , situato al centro e in posizione elevata rispetto alla città moderna. Per raggiungerlo useremo un mezzo un po' particolare.....lo stesso utilizzato dai personaggi del film Assassinio sul Nilo, cioè questo....
La carozzella!
Il tutto viene regolamentato dalla nostra guida che ci indirizza verso la carrozza che ci attende, per massimo 4 persone a bordo. Ha un numero sul retro e lo dobbiamo tenere a mente poiché dovrà essere la stessa per il ritorno.
Si parte!!
Inutile dire che il tratto di strada si è trasformata in un galoppatoio...dove i cavalli si superavano vicendevolmente, tutto molto simpatico, senza pericoli, divertente anche per il nome curioso dei cavalli. Il nostro : Alonso! Ma c'era anche Schumacher...e via dicendo!
Non posso fare a meno di dare uno sguardo alla città, ai suoi abitanti. Molto , molto diversa da Luxor, qui il tempo è rimasto fermo chiuso in sé stesso...e l' impressione è di povertà....lo vedremo in seguito con alcuni episodi. E' un misto di costruzioni in muratura, alcune si presentano abbastanza in ordine, altre vere e proprie baraccopoli. L'integralismo radicato nelle loro abitudini e nel modo di vestire specie delle donne. A Luxor erano si velate ma vestite più all'occidentale, rispetto a qui e questa differenza si noterà man mano che procederemo verso sud.
Un mezzo di trasporto molto in diffuso qui.
L'ingresso al loro mercato
Al piazzale di arrivo delle carrozze troviamo già ad attenderci il bravo Hesham, la nostra guida....lo seguiamo.
Il tempio di Edfu è un antico luogo di culto dedicato al dio Horus, risalente all'Antico Regno e restaurato durante il Nuovo Regno nella XVIII dinastia da Thutmosi III. Inglobato successivamente nella nuova ricostruzione durante la dinastia tolemaica, le cui antiche vestigia sono tuttora visibili. Nel 1860 venne liberato, da Auguste Mariette, dalle sabbie che lo seppellivano quasi completamente, rivelando così la sua ottima conservazione sia dell'edificio, naos compreso, che delle tre statue colossali di falchi in granito nero recanti la doppia corona dell'Alto e Basso Egitto.
Risulta essere l'archetipo del tempio egizio con struttura a " cannocchiale " , con una teoria di sale sempre più piccola man mano che si procede dall'esterno verso l' interno del tempio ed allo stesso tempo più buia sino al sacrario del naos, completamente avvolto nell'oscurità. Esattamente il contrario della tipologia del tempio solare.
Edfu chiamata anche Gebau, è situata a circa 100 km da Luxor, sulla riva occidentale del Nilo e fu capitale dell'Alto Egitto, città importante è ricca sin dall'Antico Regno.
Il tempio dedicato alla divinità appare straordinariamente conservato, edificio pressoché intatto, per dimensioni è il maggior tempio egizio dopo quello di Karnak e il più vasto dei monumenti consacrati al dio Horus.
Passato il percorso obbligato tra i venditori di souvenir.... aprirò un' argomento a parte in seguito, arriviamo al piazzale antistante ed il tempio ci appare così.....in tutta la sua maestosità....
Le rovine dell'antico villaggio
Sembra deserto e sembra che ci saremo solo noi, ma non sarà così....
Procediamo verso l'ingresso delimitato da un grande pilone che presenta vari decori e personaggi, tra cui Tolomeo XII che sacrifica dei prigionieri al dio. Altri sovrani tolemaici e la triade locale composta da : Horus, Hator e il figlio Ihi.
Al tempio si accede attraverso la porta monumentale aperta fra le due torri del pilone, concluse in alto da un balcone sul quale i sacerdoti, durante una solenne festività annuale, presentavano il falco prescelto per rappresentare il dio. A tal scopo Edfu istituì un collegio di addetti all' allevamento dei rapaci. Numerose le cerimonie religiose che si svolgevano, tra le quali tre feste molto importanti : la festa del Nuovo Anno, il matrimonio annuale di Horus con Hator di Dendera e la vittoria del dio su Seth.
Un altro suggestivo rito era l'incoronazione di un falco vivo, appositamente allevato nel tempio dai sacerdoti e questa ipostasi del dio ci è pervenuta pietrificata, nella statua che ancora oggi sfida, con la sua presenza lo scorrere del tempo.
Varcate le due torri si entra in un cortile delimitato per tre lati da un colonnato e quindi si accede alla prima sala ipostila, dove è collocata una fra le più imponenti statue di Horus mai scolpite. Ai lati della sala si aprono due piccole camere : a destra la " Casa del mattino " celebra il sorgere del sole e simboleggia la fede necessaria per accedere al tempio, a sinistra la " Casa dei Libri" dava accesso alla conoscenza sacra.
La sala ipostila
Guardate la bellezza di queste colonne papiriformi aperte con ancora le tracce del colore preesistente, anche questo come per tutti i templi egizi in origine era colorato.
Ovunque sui soffitti la raffigurazione di Horus con le ali aperte in volo
Ovunque sulle pareti e vi assicuro che non vi è neppure un centimetro in cui non vi siano iscrizioni, vengono rappresentati antichi dogmi religiosi, quali i 14 Ka del dio solare Ra....e dettagliati rilievi tra i quali la processione delle barche solari, la festa annuale di Opet, la posa della prima pietra del tempio, le splendido decoro astrale delle barche del sole e della luna con 14 divinità simboleggianti le fasi della luna calante.
E' un tempio molto grande e complesso e devo per forza dividere questo post in due parti o più parti, dipende da quanta voglia di scrivere avrò, abbiate pazienza.... anche per poter scorrere meglio le immagini, troppe ne rallenterebbero l'apertura della pagina.
A presto.....
...il viaggio continua....