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Indaco, zenzero....e un tè alla menta. - MSC Lirica 2023 - il mio viaggio.

Stato
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Non sembra ma, il tempo vola abbiamo molto da vedere.
Questa zona della città oramai ,non ha più segreti per noi . Riavvolgiamo il nastro dei nostri passi e ritorniamo verso la Muralia Romana...vi ricordate vero? ve ne ho parlato a ottobre quando sono stata qui....due immagini tanto per ricordare......



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L'ora è anche quella giusta , per cosa , direte voi?...per uno spuntino!

Ma secondo voi dove è meglio pranzare a Barcellona?


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Ma al mercato!!



Continua...
 
Quale? ... la Boqueria?....non esiste solo questo mercato a Barcellona....


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Il mercato di Santa Caterina.



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Il Mercato di Santa Caterina è il più antico mercato coperto di Barcellona, nel quartiere di El Born / La Ribera.

Subito riconoscibile per il suo tetto, dinamico e coloratissimo, è il classico mercato alimentare spagnolo, con ottimi prodotti freschi, frutta, carne, pesce, verdura e specialità del posto. Ci sono anche chioschi, bar e ristoranti dove fermarsi a mangiare. Trovo che sia
meno caotico di quello più conosciuto della Boqueria.
La visita al Mercato di Santa Caterina inizia prima di tutto dall’esterno. La struttura, in particolare il tetto frutto di un recente progetto di riqualificazione, attireranno sicuramente la vostra attenzione.

All’interno trovate un mercato alimentare coperto, che a Barcellona come in molte altre città spagnole e non solo, è una vera esperienza sensoriale. La merce è splendidamente esposta, e passeggiare tra le bancarelle è un piacere per la vista e per l’olfatto.

La visita non richiede molto tempo, potete fare un passaggio veloce e qualche foto se siete in zona, magari mentre vi spostate dalla Cattedrale verso il quartiere del Born.

Approfittate di questo mercato per acquistare o assaggiare qualche specialità locale: la qualità dei prodotti in vendita è molto buona e i prezzi nella media.


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Visitare uno dei mercati di Barcellona è a mio avviso un’esperienza da non perdere. La merce è invitante, esposta quasi in modo artistico, e potete entrare in contatto con le abitudini gastronomiche del posto.

La destinazione prediletta dai turisti e non solo è La Boqueria, il mercato sulla Rambla, il più famoso di Barcellona. C’è da dire che in effetti è un mercato molto bello, con anche degli ottimi chioschi dove fermarsi a mangiare. Di contro però, soprattutto in certi orari, è davvero pienissimo di gente.

Il Mercato di Santa Caterina è molto simile, ma potete vivere un’esperienza un po’ più autentica e più tranquilla. Pur trovandosi in posizione centrale, a due passi dalla Cattedrale, è meno turistico e meno conosciuto rispetto alla Boqueria e, per questo motivo, anche meno affollato.



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Questo è il mercato coperto più antico di Barcellona. Fu inaugurato nel 1848 per fornire approvvigionamento al popolo nella zona della Ciutat Vella, e nel dopoguerra fu un punto di riferimento anche per gli abitanti delle città vicine.

Il suo nome viene dal Convento di Santa Caterina, che sorgeva nel posto dove ora c’è il mercato: oggi, è possibile vedere i resti del convento.




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continua....
 
La città di Barcellona è nota anche per le sue stravaganze. È qui che convergono molti artisti attratti dal tenore di questa città ,ove accanto all'antico c'è la possibilità di fare crescere nuove tendenze artistiche. Anche Barcellona, come per molte grandi città Europee ha la sua street art. Barcellona riesce ad unire decine e decine di artisti, trasformandosi così in uno dei punti più grandi per l’arte di strada in tutta Europa.Certo le opere non sono raggruppate in un unico luogo ma sparse per i molti quartieri della città. Prima o poi farò una mappatura e le più importanti cercherò di vederle.... questo per dire : che di Barcellona non ci si stanca mai...;)....un po' come Marsiglia ;)

Un'opera che fra tutte ha colpito per la sua originalità è questa....



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Talmente famoso che quasi non necessita di spiegazioni. Il bacio della libertà, che si estende su 8×4 metri, si compone di tante piastrelle in ceramica, visibili solamente da molto vicino. Questo murale è stato inaugurato nel 2014, per il 300 ° anniversario dell’11 settembre 1714, il giorno noto come il Catalonia Day. Durante questa giornata, si commemora la resa catalana nella guerra di successione spagnola. Nonostante la sconfitta e i 14 mesi di assedio, la giornata ricordare le vite dei catalani deceduti, l’identità regionale e la libertà. Il fotografo catalano Joan Fontcuberta ha chiesto ai lettori di El Periódico di inviargli fotografie dei propri momenti di libertà. 4.000 di questi scatti personali sono stati stampati e uniti come in un mosaico, disponendoli per colore e densità in modo che, da lontano, il murale mostri due persone che si baciano. Questo bacio è stato così toccante che il governo locale non l’ha mai tolto; il tutto era nato come mostra temporanea!


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Continua....
 
Barrio Gotico....




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Barrio Gotico è senza dubbio il quartiere in cui ancora è visibile l’anima della città. Innanzitutto da un punto di vista urbanistico, poiché nei secoli è sopravvissuta l’impronta romana con la tradizionale divisione della zona in decumani.
Non è solo lo schema urbanistico però a conferire storicità ai luoghi. Nel Barrio Gotico, infatti, si trovano i palazzi del potere catalano. Edifici che la recente cronaca (il riferimento è alla crisi diplomatica con Madrid scoppiata nel 2017) ha reso famosi in tutto il mondo. Palau de la Generalitat (sede del potere regionale), e l’Ajuntament (il municipio) sono improvvisamente diventati ancor più celebri di quanto non fossero già. Anche gli edifici religiosi testimoniano la diversità catalana. L’Esglesia de Sant Just I Pastor, per esempio, è famosa perché nei suoi pressi venne arrestato nel 1924 Antoni Gaudì, l’architetto della Sagrada Familia. Motivo del fermo, il rifiuto di parlare spagnolo al cospetto di un poliziotto. L’altro edificio religioso è la Catedral, nei pressi di questa chiesa, per la precisione in Plaça Nova, il sabato e la domenica è possibile assistere a uno spettacolo di Sardana, tradizionale ballo catalano e altro simbolo potente dell’identità cittadina.

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Mi direte : ma ancora Barrio Gotico???

Ebbene sì, non si può fare altrimenti è ovunque e quando meno te lo aspetti, dietro ad un portone, in un cortile, in fondo ad un vicolo trovi sempre meraviglie....non abbiate paura di perdervi , i vicoli sono da esplorare solo così vi renderete conto di quanto c'è in questo magnifico angolo della città.....

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E' la ricreazione, vicino c'è una scuola e i bimbi scendono con le insegnanti nelle piccole piazzette del centro città. Mi viene da pensare allo stile diverso di vita, da noi impensabile vedere i bimbi al di fuori delle scuole. Stessa identica situazione con i ragazzi più grandi, ricreazione per loro è poter uscire dalla scuola e andare a prendersi un panino al Mercato di Santa Caterina...se non vedevo, non ci credevo.


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L' anima romana della città affiora da uno scavo e ci porta sepolcri antichi....


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....ma intanto nelle botteghe del Barrio si lavora...



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continua.....
 
Siamo all'altezza della chiesa di Betlemme, quindi sulla Rambla che prenderemo in direzione del mare, passando da un'altra attrazione che tutti conoscete.

La Boqueria.





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Il Mercato di Barcellona La Boqueria è un mercato alimentare al coperto sulla Rambla, il più grande della Spagna e fra i più visitati al mondo.

Vi sembrerà forse strano trovare un mercato alimentare tra le cose da vedere in città, ma la Boqueria è una delle attrazioni da non perdere quando si visita Barcellona. Un tripudio di colori e profumi, un’incredibile varietà di frutta e verdura, carne e pesce, spezie, salumi, con la merce esposta quasi fosse un qualcosa di artistico.Visitare il mercato de La Boqueria a Barcellona è un piacere per la vista, è un modo per immergersi nelle abitudini alimentari del posto e, perché no, per gustare qualche tapas o altre prelibatezze locali.Copre uno spazio di oltre 2500 metri quadrati, un labirinto di circa 300 bancarelle. L'ho trovato leggermente diverso dalla mia ultima visita. La merce esposta in alcuni banchi disordinata, un caos incredibile, molto diverso da quello di Santa Caterina. Ricordate che la domenica è chiuso. Chiusa è anche una sua parte che è in riqualificazione, quindi si fanno strade diverse con percorsi quasi obbligati in entrata ed uscita.



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Ogni banco è una meraviglia: la merce è disposta in modo impeccabile, quasi artistico. L’offerta è davvero ampia, ci trovate frutta e verdura esotica mai vista, specialità catalane, spagnole e provenienti da ogni parte del mondo.I banchi più belli sono quelli di caramelle e di frutta e verdura, un fantastico arlecchino di colori! Alcuni offrono anche spremute e succhi di frutta fresca. Difficile resistere anche al fascino gastronomico dei banchi di salumi: il Jamon Serrano è protagonista assoluto, con varie confezioni sottovuoto da portare a casa come gradito souvenir.


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Molte volte si rimane spaesati dalla vastità della scelta, ma il mio consiglio è di lasciarsi guidare dai propri sensi, dall’ispirazione del momento. D’altra parte in fatto di gusti alimentari ho visto che è difficile incontrare le idee di tutti e alla Boqueria troverete un po’ di tutto.
Non solo bancarelle, all’interno del mercato trovate piccoli bistrot, bar e ristoranti. I prezzi di alcuni sono saliti negli ultimi anni, ma l’atmosfera e la qualità valgono la spesa.Nei bar e chioschi del mercato non è possibile prenotare. In genere ci si accomoda sugli sgabelli alti posti lungo il bancone.

Un po' di storia:
L’origine del nome di questo mercato non è del tutto chiara. Secondo alcuni Boqueria deriva da “carn de boc”, carne di montone, una delle specialità fra le più vendute al mercato. Sulla stessa linea sono coloro che fanno risalire il termine a “boucherie”, cioè macelleria in francese.
La spiegazione più originale è però quella che collega la parola Boqueria a Badoqueria, cioè “a bocca aperta”. Il mercato si trovava infatti davanti all’antica porta di ingresso alla città, dove il Conte di Barcellona aveva esposto alcuni straordinari trofei di guerra, lasciando, per l’appunto, a bocca aperta chi entrava in città.



Detto questo è tempo di....


Rambla...


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A quest'ora del pomeriggio è veramente molto trafficata , un via vai di turisti, giocolieri da strada e traffico infernale ai lati dell'area pedonale. Noi andiamo contro corrente, il più delle persone arriva dall'altro senso....rimpiango un po' le altre zone più tranquille della città.

Lungo questo passeggio numerose le attrattive, palazzi, teatri e antichi hotel che ci raccontano i fasti passati della città....

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Ultimissima tappa per oggi, uno dei palazzi meno conosciuti di Gaudì: Palau Guell......naturalmente visto da fuori, il lunedì è chiuso.





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continua.....
 
Rientriamo così soddisfatti in nave. Tutti gli obbiettivi oggi sono stati raggiunti senza perdere tempo, anzi volendo ci poteva stare qualcosina in più, ma ci riteniamo ampiamente soddisfatti

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Una merenda dolce, un po' di frutta è ciò che ci vuole per recuperare un po' di energia....poi la nostra postazione preferita da dove attendere il tramonto e la partenza di Lirica.....


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Si parte passando davanti a Smeralda....tutti gli occhi sono rivolti a lei...



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continua.....
 
4 Giorno di crociera...



Martedi 1 Febbraio...Navigazione.




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....Lo sciabordio ci allieta e immaginiamo l'incedere
senza sosta né paura dell'ignoto.
Gli uomini si quietano e la pace interiore prende
il sopravvento.

E noi che viviamo il mare ci sentiamo abbracciati
dai nostri pensati lontani affetti.
Quale appagamento migliore.

( da... Il mare nel cuore.
Dario Bilotti )



La luce luminosa del giorno ci saluta ed è portatrice di grandi speranze. L'azzurro del mare e del cielo si intensificano, lasciamo finalmente il grigiore dei giorni che ci hanno fin qui accompagnato. È una giornata di attesa per i giorni che saranno a divenire ricchi di grande bellezza e grandi aspettative.

La giornata sarà un misto di incognite per me. Il tempo incerto e il freddo dei giorni passati mi hanno lasciato uno strascico di tosse e mal di gola che questa mattina si traducono in qualche linea di febbre. Meglio restare tranquilli e a riposo non voglio giocarmi il resto dei giorni, così accuratamente preparati. Le ore passano lente rigorosamente tra una lettura e una breve passeggiata tra i negozi di bordo. Oggi saranno aperti per tutta la giornata....


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Sebbene la nave risulti quasi al completo ( 1800 ospiti di cui solo 600 italiani) non abbiamo mai visto code. Anche oggi con la navigazione poche persone in giro... è un mistero.
La nave in sé l'ho ritrovata in buone condizioni ma fredda. Non ho patito così tanto freddo come si questa nave. In pratica vi erano alcune zone di passaggio e anche talune zone davanti agli ascensori, dove veramente cercavi di passare veloce. Nei ristoranti si stava più che bene ma in alcuni lounge si gelava. Fortunatamente avevo un po' di tutto in valigia , ma mi è sembrato veramente strano poiché in questo periodo solitamente il riscaldamento in nave è maggiore.

Alcuni ambienti....a seguire.
 
Finalmente domenica e ho potuto recuperare tutto il diario. Complimenti Oriana i tuoi diari hanno sempre qualcosa di speciale, riesci a trasmettere emozioni.
Grazie!!
Nella sua semplicità mi sembra tuttavia una nave di una certa eleganza, senza tanti fronzoli ed effetti "speciali".

Si, è una nave senza pretese , elegante, sobria e non manca di nulla. I suoi ambienti sono consecutivi gli uni agli altri e hanno un legame di continuità nei percorsi e anche nello stile arredativo. È molto luminosa, pareti chiare ovunque rallegrate da motivi ornamentali e impreziosita da tessuti iridescenti che assumono determinate sfumature a seconda dell'illuminazione della sala.

Il bar Atmosphere.... è molto, molto particolare.

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Un piano bar dove vengono serviti cocktail di qualsiasi genere e i molecolari, l'ultima tendenza. Si esibisce un cantante/ musicista veramente bravo.

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Un arredo ben riuscito a mio parere, considerando il colore impegnativo " il rosso ". Può diventare pacchiano se inserito in quantità sovrabbondante, ma qui viene dosato abbinandolo al grigio e formando delle isole sopra ad una bellissima moquette. Ogni isola ha uno o più tavolini nella texture magnolia, di fondo delle pareti che rivestono l'intera nave. I tavolini diventano un punto focale di luce ed ad un certo punto della notte vengono poste sui tavolini dei piccoli lumi, a simulare la luce fioca delle candele. Sembrano sciocchezze..ma creano l'atmosfera giusta....inutile dire che il locale era molto gettonato.

La continuità di questi ambienti viene data dall'utilizzo della stessa moquette, molto bella questa rossa e grigia che viene estesa al locale precedente ( angolo foto) e al successivo . ...


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....creando anche dei piacevoli spazi di conversazione tra un ambiente ed un corridoio di passaggio. Quest'ultimo creato con l'allungo della nave in fase di operazione Rinascimento.

Come sapete su queste piccole navi i ristoranti tematici non ci sono. Ma qui si è voluto in fase di rinnovamento, soddisfare la crescente richiesta degli ospiti con qualcosa di diverso e di tendenza. Uno spazio dell'Atmosphere è stato dedicato ad un ambiente dove poter gustare sushi.

Data la continuità...il rosso è d'obbligo...


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Vista mare!





Più in là metterò altri ambienti
 
5 giorno di crociera


Mercoledì 1 Febbraio.....Tangeri






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Oltre l’est l’alba, oltre l’ovest il mare, e tra l’est e l’ovest la sete del viaggiatore che non mi dà pace.
(Gerald Gould)








Orizzonti infiniti, compaiono e scompaiono innanzi a noi terre lontane. il cielo e i colori del mare si fanno più intensi e l'aria cambia notevolmente regalandoci il calore che avevamo scordato in questo lungo inverno.
Sono letteralmente ansiosa di arrivare, o meglio, di tornare in una terra che mi affascina molto...il Marocco, con i suoi colori le sue atmosfere. Ho preparto a lungo questo scalo , cercando il più possibile di non ascoltare chi mi diceva...che non ero tanto sana di mente a voler scendere in autonomia in Marocco. Vabbè...ho risposto: Se non mi faccio più viva, mandate una spedizione in soccorso...;)

Intanto guardando il percorso di Lirica e la sua posizione mi rendo conto che anche questa volta il passaggio della Rocca avverrà in orario non consono e non riuscirò a vederla....in verità questa navigazione ancora non mi soddisfa. Pensavo in questa giornata di viaggiare sotto costa o di intravvedere anche solo da lontano le Baleari, anch'esse non pervenute alla vista , invece nulla, solo cielo e mare e un piccolissimo accenno di costa...e niente Rocca!
Questa crociera è stata scelta in virtù della possibilità di godere della navigazione, irrinunciabile per me e la lunga permanenza negli scali. Per taluni i giorni di navigazione vengono considerati persi, per me hanno una valenza in più. In primo luogo ti permettono di riposare tra una discesa ed escursioni impegnative, e noi ne abbiamo appena fatte due abbastanza impegnative per aver sfruttato tutto il tempo disponibile; in secondo luogo, cosa c'è di più bello? Restare a contemplare il mare, godere di tutti gli aspetti che la nave concede. Qui l'animazione è pari a zero. In questi pochi giorni di crociera non abbiamo ancora incontrato un membro dell'animazione. Solitamente nei lounge in orari ricreativi sono presenti, invitano gli ospiti ad unirsi nel ballo, qui nulla. Solamente in orari prestabiliti i due maestri di ballo danno appuntamento per le consuete lezioni di ballo, devo dire molto gettonate, specie da un gruppo di coreani che si muovono letteralmente in gruppo! ...e non ne perdono una. Ossessionati da compiere le sequenze in ordine di " comparizione" non si preoccupano minimamente di sentire il tempo della musica. Risultato: sembrano automi e tutti i balli sono eseguiti allo stesso modo! ... veramente da divertirsi ad osservarli. Tutto il mondo è paese....si potrebbe trarre discorsi interessanti sul come si pongono le diverse etnie presenti a bordo, i loro usi e costumi e come interagiscono con la musica, ad esempio.;):D sono rare ad esempio quelle coppie che conoscono i balli e si muovono armoniosamente sulle note della melodia...




Quindi, dopo esserci ritemprati da questo primo giorno di navigazione, siamo veramente pronti per entrare in sintonia con il mondo che attende di svelarsi ai nostri occhi....










Lo Stretto, in tutti i sensi , di nome e di fatto è il braccio di mare esteso tra i due continenti: una porta per l'Africa. È largo solo 14 km.molto veloce da attraversare e tuttavia molto profondo. In realtà si tratta di un passaggio tra due mondi, dall'occidente all'oriente, dal mondo cristiano a quello mussulmano, da una relativa ricchezza ad una relativa povertà. Inoltre lo Stretto ha una profonda connessione con la storia dell'Andalusia, nel VIII secolo Tangeri fu la testa di ponte per la conquista andalusa da parte degli arabi.
Più di 5 milioni di anni fa i due continenti erano ancora uniti da un istmo di terra e l'attuale Mediterraneo era un profondo bacino asciutto. Poi l'argine si ruppe e la deriva dei continenti fecero il resto, la pressione dell'acqua fu tale da riempire l'enorme bacino.



Tangeri...la città bianca.



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All' arrivo in porto si scorgono subito le case della città vecchia e la Medina che domina una collina nelle vicinanze del porto. La nave fa manovra nel grande bacino del porto e si accosta all'ormeggio. Siamo molto vicini alla città.
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A Tangeri vivono in miscuglio di diverse culture: berberi, arabi, francesi, spagnoli. Il modo di vestire è colorato e tollerante, dai normali jeans al tradizionale chador, con o senza velo, ognuno fa come vuole.
Chiese cattoliche stanno accanto a sinagoghe e moschee, nuovi quartieri di villette e insediamenti moderni crescono ovunque e prendono possesso delle colline attorno alla città vecchia con un 'architettura moderna ispirata allo stile mediterraneo. Possiamo definirla la città più mediterranea del Marocco, ma non lasciatevi ingannare dalla sola apparenza , nella Medina è ancora vivo il sapore più autentico del Marocco....



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A Tangeri il tempo della decadenza e della povertà della seconda metà del XX secolo, dove si incontravano commercianti e diplomatici, bohèmien e artisti, sembra essere ormai finito. Almeno per chi arriva per la prima volta , visitare Tangeri in gruppo facilità molto. Naturalmente è anche possibile esplorare da soli gli intricati vicoli della Medina...organizzandosi prima di partire da casa, una mappa, uno sguardo a Google Maps, un paio di mappe offline scaricate per ogni evenienza, ed il gioco è fatto!....ah, no...essenziale : una buona dose di curiosità e di avventura!!

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Intanto due nozioni: si esce dal porto a piedi con il passaporto con voi, non vi verrà chiesto né in uscita né in entrata ma è essenziale averlo per ogni evenienza. Secondo, preparatevi all'assalto dei taxisti, quasi tutti vi proporranno il solito giro. Se non interessa declinate l'offerta, inutile discutere il giro è standard per tutti e tra loro non si smentiscono.


All'uscita dal porto la Moschea del porto, non visitabile...accanto ristoranti e bazaar...uno strano connubio tra sacro e profano..


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Continua......
 
La piazza centrale nel punto di incontro tra la Medina e la città moderna è il Grand Socco, alias Place Avril 1947, raggiungibile dal porto percorrendo Rue di Portugal e facendo un giro ad arco verso destra. Oppure direttamente entrando dal mare attraverso una delle diverse porte che conducono nella Medina.


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Al Grand Socco ogni mattina si tiene il mercato, attraverso il Bab Fahs si entra in Rue de Siaghine , che è l'asse principale della Medina. La città vecchia merita una visita nel suo insieme. I vicoli fittamente edificati ed angusti, sono spesso sormontati da archi. La Medina assomiglia ad un formicaio, ancora una volta si vive una sensazione di cliché con i soliti negozi di souvenir. Non ci sono, all'interno di essa, molto monumenti degni di nota se non la Grande Moschea risalente al XVII- XIX secolo e proprio di fronte la Medersa del XIV secolo...vale la pena poi spingersi fino alla Kasbah, situata nel punto più alto della Medina....ma ora è tempo di...... un tè alla menta....

Un'abitudine della misteriosa Tangeri degli anni 20, 30 e ne è rimasta traccia al Petit Socco, cioè Place Souk Dakhel, situata proprio al centro della Medina, dove è ancora presente l'antico caffè. Un posto ideale per prendere il tè alla menta osservando le finestre e i piccoli balconi in ferro battuto delle case circostanti, che tanto ricordano lo stile andaluso.
Oppure questa usanza è sopravvissuta nel famoso Hotel Continental, la cui terrazza con ampia vista sul porto, sarà sicuramente il luogo perfetto.


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L'antico Caffè al Petit Socco....


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Ancora tra i vicoli della Medina....



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