La mia "Preziosa" Islanda 13-24 agosto

[Ricca!?]

Quarto giorno: navigazione

Si riparte dal fiordo di Invergordon, direzione Islanda! In cabina ci arriva una comunicazione: il primo porto islandese sarà Reykjavik e il giro dell'isola sarà fatto in senso orario. Questo è stato deciso per una maratona che avrebbe avuto luogo nella capitale durante la nostra permanenza, con la conseguente chiusura di strade e relativi intoppi!

La giornata di navigazione scorre in tranquillità con l'equipe di animazione che festeggia in piscina il passaggio del circolo polare artico. In realtà il sessantaseiesimo parallelo lo attraverseremo solo in navigazione tra Isafjordur e Akureyri, ma va bene così!

Ovviamente vengo coinvolto e mi prendo un po' di panna sul naso e una spruzzata di spumante in testa!
Nel pomeriggio arrivano alcuni doni in cabina!

La serata, è di gala!

-continua-



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[Ricca!?]

Quinto giorno: Reykjavik

Benvenuti in Islanda! Questo paese è incredibile. Mi ha fatto riflettere molto su un fatto: perché l'uomo è il padrone del mondo? Io credo che in questi luoghi ci sia la risposta. Gli islandesi si sono saputi adattare a quello che avevano a disposizione. L'uomo è quello che è, proprio per il suo spirito di adattamento. Ma torniamo al racconto: la mattina ci risvegliamo e uno dei nostri sogni si è avverato, siamo sul suolo islandese!

Reykjavik da lontano. La nave approda a qualche chilometro dal centro e decidiamo di utilizzare gli shuttle bus (carissimi) per un giro in città. Ben presto scopriremo che qui tutto è caro! Dalla nave il bus ci porta davanti al teatro dell'opera, una struttura di acciaio e vetro molto moderna, l'Harpa.

Facciamo poi due passi nel parco Arnar-holl, di fronte all'Harpa.

Camminiamo poi lungo la strada Skolavordustigur, quella principale, che ci conduce alla cattedrale.

Davanti alla cattedrale c'è una bella statua di Erik il rosso, il primo scopritore, così dicono qui, dell'America.

Discendiamo dalla piazza della cattedrale sulla strada Njardargata che ci porta al parco cittadino. Qui ci sono un sacco di anatre e cigni che bivaccano all'aria aperta e tante aiuole dai fiori colorati. Ci rilassiamo passeggiando per i vialetti in direzione centro città!

Passando il parco e lo stagno di Reykjavik, prendiamo la Laekjargata e arriviamo all'Hard Rock cafe', una tappa ormai obbligata! Qui decidiamo di pranzare, anche se non è un affare troppo economico: due piatti di salmone grigliato con patate, due birre, due coca cola, una patatina fritta e un gelato, più di cento euro!

Compriamo delle magliette alla modica cifra di 30/40 euro l'una [emoji33]e decidiamo di tornare con calma alla nave per prepararci all'escursione del tardo pomeriggio: andremo alla Blue Lagoon!

-continua-




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[crociera]

Gran belle foto, grazie. Aspetto la continuazione.

 

[Ricca!?]

Gran belle foto, grazie. Aspetto la continuazione.

Grazie!


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[Ricca!?]

Quinto giorno: Blue Lagoon

Questo è il primo posto veramente incredibile in cui siamo stati. Eravamo già stati a Lanzarote, l'isola più vulcanica delle Canarie, ma i paesaggi che ci sono in Islanda sono molto più verdeggianti. Le eruzioni in questa parte dell'isola sono molto vecchie e quindi molti muschi e erba ricoprono le distese di lava.

Dopo qualche chilometro di pullman siamo arrivati!

La laguna blu è, in pratica, uno stabilimento termale all'aria aperta. In questo posto, come in molti altri che si vedono dalla strada, arrivando, si volevano sfruttare le sorgenti calde per produrre energia elettrica. Purtroppo, o per fortuna, un'infiltrazione di acqua del mare ha vanificato gli sforzi degli ingegneri. L'acqua si è raffreddata e si arricchita di sali di silicio che, dicono, fanno molto bene alla pelle. Così si decise di scavare queste piscine termali!

Per entrare ti danno un braccialetto con cui puoi aprire un armadietto, e che funziona come carta di credito se decidi di bere qualcosa al bar a bordo piscina. Per entrare in acqua bisogna fare la doccia nudi, usando i prodotti che ti danno e poi infilarti il costume. La discesa verso la piscina la puoi fare dall'interno (per chi non ama prendersi un bel raffreddore) dove uno scivolo vi fa accedere all'acqua e una porta a "mezz'acqua" vi conduce fuori.

La piscina è molto grande è suddivisa in varie altre vasche più piccole. L'acqua calda raggiunge i 38-40 gradi e fuori ce ne saranno stati si e no una decina, con l'immancabile vento freddo islandese! No vi preoccupate però, perché la temperatura dell'acqua è così alta che il viso non vi gelerà!

All'ingresso della vasca principale c'è una piccola grotta dove ti puoi mettere a sedere e ascoltare in varie lingue la storia della laguna blu: purtroppo in italiano non c'è!

All'uscita vi rifate la doccia, vi cambiate e portate il braccialetto alle casse dove pagate se avete preso una bibita al bar. Prima di uscire c'è un negozio che vende prodotti fatti con le sabbie silicee della laguna. È presente anche un piccolo ristorante.

Un bagno in queste acque è un'esperienza imperdibile se visitate questo paese!
Sul viaggio di ritorno, ormai a sera inoltrata, la guida ci porta a fare un giro panoramico di Reykjavik e poi si torna in nave!

L'Harpa al tramonto si tinge di vari colori a seconda della posizione da cui lo guardiamo.

Andiamo a cena al buffet e passiamo una serata "animata" al Safari lounge!

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[crociera]

Grazie per il tuo resoconto molto dettagliato, e per le belle foto.
Una curiosità, quanto costa l'ingresso alla laguna?
Il "fondale" della laguna com'è, fangoso, sassoso....? Meglio indossare le apposite scarpette di gomma?

 

[Ricca!?]

Grazie per il tuo resoconto molto dettagliato, e per le belle foto.
Una curiosità, quanto costa l'ingresso alla laguna?
Il "fondale" della laguna com'è, fangoso, sassoso....? Meglio indossare le apposite scarpette di gomma?

Ciao! Ci sono diverse tariffe a seconda dell'esperienza che vuoi provare. Si va dalle 60 alle 100 euro. Qui trovi tutti i pacchetti. Calcola che un euro sono circa 100 corone!

http://www.bluelagoon.com/blue-lagoon-spa/prices-and-packages/

Noi eravamo con un'escursione e hanno pensato a tutto loro ma, guardando il sito, credo di aver fatto l'esperienza base.
Per quanto riguarda il fondale, è liscio e non servono scarpette di gomma. Io avevo un paio di ciabatte che ho lasciato in cima allo scivolo prima di entrare in acqua. Ti assicuro che è un'esperienza molto rilassante! [emoji18]


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[Ricca!?]

Sesto giorno: Reykjavik

Il secondo giorno nella capitale islandese lo passiamo facendo un tour che ci porterà ad ammirare la cascata di Gullfoss, ovvero la cascata d'oro, la regione di Geysir e il parco Thingvellir, dove le placche tettoniche di America e Europa si dividono.

Si comincia con un giro per Reykjavik che ci porta sul punto più alto della città, il Perlan. Questo è un edificio ultramoderno da cui di gode una visuale a 360 gradi sulla capitale. Qui c'è un museo sulla storia vichinga d'Islanda. Il vento era terribile!

Passando attraverso paesaggi lunari e brughiere che ospitano mandrie di cavalli islandesi, scorgiamo vari stabilimenti geotermici finché non arriviamo alle cascate d'oro!

Questa è l'immagine della donna che ha difeso le cascate dal governo che voleva installare qui una centrale idroelettrica. È stata messa proprio davanti alle cascate, come ringraziamento al suo impegno. Proprio risalendo il sentiero che ti riporta al parcheggio, si può vedere uno dei tanti ghiacciai dell'isola.

Riprendiamo la strada per la regione di Geysir. Qui ci sarà la prima dimostrazione della potenza del sottosuolo. Diversi geyser (parola copiata in tutto il mondo per questo genere di fenomeni) fanno bollire l'acqua al loro interno e uno in particolare (chiamato Stokkur) ogni 5 o 6 minuti emette un forte getto di acqua bollente!

Dopo questa visita, andiamo a mangiare in un ristorante li vicino. Il pranzo (molto islandese) consisteva in una zuppa d'orzo abbastanza piccante, un trancio di salmone al vapore con insalata e un caffè. Dopo pranzo raggiungiamo il parco Thingvellir.

È stupefacente camminare tra le faglie tettoniche, qui si ha la visione di quanto il nostro pianeta sia vivo! In questo luogo si riunì per la prima volta il parlamento islandese, quando i clan vichinghi si riunirono e qui si riunì pure il primo parlamento della storia dell'Islanda indipendente. Questo è un luogo magico, non c'è dubbio!

Rientriamo alla nave con lo stupore negli occhi e ci prepariamo a salutare Reykjavik. Addio, capitale d'Islanda, o meglio, arrivederci!

Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui.
Alessandro Baricco

Stasera è gala, e ci arrivano dei cioccolatini insoliti in cabina!

-continua-


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[crociera]

Spettacolare davvero.

 

[Ricca!?]

Spettacolare davvero.

Grazie! Si, devo dire che questa crociera è stata un'emozione dietro l'altra! Ogni giorno è stato speciale, te ne accorgerai mentre proseguo il racconto!


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[Ricca!?]

Notte del sesto giorno: mare di Groenlandia

Reykjavik ci aveva regalato tante emozioni ma non ci aspettavamo che lo facesse anche la notte che, mentre la lasciavamo un po' commossi, solcavamo il mare di Groenlandia. Arriviamo in cabina dopo l'ennesima serata trascorsa con l'equipe di animazione, ridendo e ballando e ci prepariamo per la notte. Noi abbiamo una cabina col balcone al ponte 11 e tutte le sere prima di entrare nel letto, scosto le tende per vedere il cielo è la schiuma del mare illuminata dalle luci della nave. Questa sera, però, rimango di stucco: vedo alcune sfumature verdi nel cielo e mi viene in mente una cosa.
"L'aurora boreale?!" No, non è possibile! Dai, siamo ad agosto! Chiamo mia moglie che era in bagno e anche lei non ci crede ma, indossati i giubbotti pesanti sopra ai pigiami, usciamo sul balcone. Il vento del nord e i piedi nudi dentro le ciabatte infradito fanno entrare il freddo ovunque! Ma il freddo non lo sentiamo nemmeno, davanti a noi c'è davvero l'aurora boreale!

Le foto non rendono l'emozione di essere in presenza di un fenomeno naturale così grandioso! Le luci verdi nel cielo scuro sembravano delle tende che si muovevano lentamente. Non ce ne erano molte o forse la luce non permetteva di vederne di più, comunque è stato uno spettacolo incredibile! Non saprò mai come sdebitarmi per questo regalo che l'Islanda ci ha voluto fare!


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[capricorno]

Che splendida emozione che avete vissuto!!

 

[Ricca!?]

Che splendida emozione che avete vissuto!!

Eh si, non pensavo di emozionarmi tanto! Devi pensare che era abbastanza debole rispetto a quelle che ci sono in inverno, ma l'esperienza è fantastica!


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[Profumo di mare]

Posso solo immaginare la meraviglia di questo inaspettato spettacolo.
Grazie ancora per averci resi partecipi di questo interessante viaggio, completo di informazioni e dettagli.

 

[crociera]

Notte del sesto giorno: mare di Groenlandia

Le foto non rendono l'emozione di essere in presenza di un fenomeno naturale così grandioso! Le luci verdi nel cielo scuro sembravano delle tende che si muovevano lentamente. Non ce ne erano molte o forse la luce non permetteva di vederne di più, comunque è stato uno spettacolo incredibile! Non saprò mai come sdebitarmi per questo regalo che l'Islanda ci ha voluto fare!

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Incredibile, siete riusciti anche a vederre l'aurora boreale, che....fortuna!!!! Come hai fatto a fotografarla? Nel senso che io con una macchinetta automatica non ci ero riuscita, avevi qualcosa di più professionale? Grazie mille per questo altro stupendo contributo.

 

[Ricca!?]

Settimo giorno: Isafjordur

Il sole ci sveglia e ci ritroviamo in un fiordo. La Preziosa è all'ancora in mezzo all'Isafjordur: le pareti scoscese dei monti che lo circondano sono prive di vegetazione e negli anfratti delle rocce più alte, c'è ancora un po' di neve.

Il porto di Isafjordur è molto piccolo e scenderemo con le lance. Ci accolgono una miriade di piccole meduse colorate.

Oggi andremo a Vigur island, una piccola isola privata in fondo a una diramazione del fiordo. Ci accompagna Bruno, perché la guida che troveremo a Vigur parla solo l'inglese. L'isola è lunga un paio di chilometri e larga quattrocento metri e ospita una folta colonia di uccelli marini. Ci sono solo una decina di costruzioni, tra cui il mulino a vento più vecchio d'Islanda. In poco meno di mezz'ora, il veloce battello ci sbarca a Vigur e ci accorgiamo subito che non ci sono solo uccelli! Qui vivono anche alcuni leoni marini che si crogiolano al sole sugli scogli coperti di alghe!

La nostra guida è una ragazza che ci dice subito di avere un caldo tremendo e si leva la felpa rimanendo in canottiera! La prima raccomandazione che ci fa è quella di stare sempre sul sentiero di erba tagliata per la nostra incolumità: se ci fossero dei nidi nell'erba alta e li pestassimo, gli uccelli ci attaccherebbero sicuramente!

I due proprietari stanno qui tutto l'anno e la loro attività è la produzione di piumini e cuscini con le piume degli uccelli dell'isola. Pensate che un chilo di queste piume si vende per oltre 700 euro! La guida ci porta nel laboratorio dove si puliscono e si sterilizzano le piume. Una piccola curiosità: gli uccelli conosco i proprietari e sono gli unici che possono avvicinarsi tanto ai nidi per raccogliere le piume, se lo facesse qualcun'altro finirebbe all'ospedale!

I proprietari si sono opposti al governo che volevano trasferire il vecchio mulino in un museo e se ne prendono cura. Qui in estate vivono una quindicina di persone e una quarantina di pecore che vengono portate a terra nel loro ovile con la vecchia barca che vedete nelle foto. In inverno rimangono solo il marito e la moglie.

È difficile far capire la tranquillità che si respira in questi luoghi. È un senso di rilassatezza che ti permette solo di sorridere e di apprezzare quello che la natura ti da! Ovviamente tutti i salmi finiscono in gloria e così una tazza di caffè e due fette di torta con marmellata di rabarbaro non ce li toglie nessuno!

Mentre ce ne stiamo andando verso il molo per riprendere il battello dei ritorno, l'Islanda ci regala un'altra emozione. Alcuni di noi notano che dall'altra parte del fiordo ci sono delle strane onde e degli spruzzi. Ci sono le balene! La guida ci dice che si riuniscono qui perché l'acqua è abbastanza calda e poi migrano al sud.

Lasciamo Vigur con la meraviglia negli occhi e raggiungiamo Isafjordur dove, prima di rientrare facciamo un giro per il grazioso paese. Qui troviamo anche un piccolo negozio che vende cappelli, sciarpe e maglioni di lana fatto direttamente dalle donne del posto. Tutto molto caro, ma assolutamente originale!

Verso sera la Preziosa lascia il fiordo tra le note di Bocelli. Ogni partenza, in questa fantastica crociera, lasciamo un pezzo di cuore in questi luoghi magici!

Tutt'e due immobili, gli occhi fissi su quell'immensa distesa d'acqua. Da non crederci. Sul serio. Da rimanere lì una vita, senza capirci niente, ma continuando a guardare. (...) Come un incantesimo. Senza neanche un pensiero in testa, un pensiero vero, solo stupore. Meraviglia.
Baricco, Oceano mare

-continua-




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[Ricca!?]

Incredibile, siete riusciti anche a vederre l'aurora boreale, che....fortuna!!!! Come hai fatto a fotografarla? Nel senso che io con una macchinetta automatica non ci ero riuscita, avevi qualcosa di più professionale? Grazie mille per questo altro stupendo contributo.

Grazie dei complimenti, siete troppo buoni! Ti stupirò ma ti devo dire che le ho fatte con lo smartphone! Le sere dopo il capitano ha spento le luci a poppa fino all'una e i fotografi di bordo sono riusciti a scattare alcune foto dell'aurora boreale aiutandosi con il cavalletto.


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[Egle]

Che bello!!!

 

[Ricca!?]

Che bello!!!

Si proprio tutto bellissimo! Abbiamo avuto un tempo bellissimo! Se esiste una crociera perfetta, per noi è stata questa!


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[crociera]

Si proprio tutto bellissimo! Abbiamo avuto un tempo bellissimo! Se esiste una crociera perfetta, per noi è stata questa!


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Quanto mi piacerebbe....intanto mi lustro gli occhi con il tuo diario, e provo a sbirciare sui siti per l'anno prossimo.