Ottavo giorno: Akureyri
Akureyri si trova in fondo a un fiordo e, per fortuna, ha un porto abbastanza grande per ormeggiare una nave da crociera.
L'escursione che abbiamo scelto per oggi ci porterà alle cascate degli Dei e ad esplorare il lago Myvatn.
Akureyri ci saluta con un cuore al posto della lampada rossa dei semafori. È un'iniziativa presa dal comune durante la crisi delle banche che mise in ginocchio l'Islanda.
Per raggiungere le Godafoss dobbiamo oltrepassare uno dei monti che circondano il fiordo. Qui stanno scavando un tunnel per risparmiare tempo ma, come spesso succede da queste parti, andando a fondo, hanno trovato una sorgente d'acqua calda che ora finisce nelle acque del fiordo.
Il nome di queste cascate deriva da una leggenda. Dopo la conversione al cristianesimo del popolo islandese, tra i suoi flutti vennero gettate le statue degli antichi dei nordici. Alcuni studiosi pensano invece che furono chiamate così per onorare i tre dei norrenni, Odino, Thor e Freyr. Vicino alle cascate c'è una caffetteria con un piccolo negozio di souvenir.
Sul lago Myvatn ci sono queste formazioni vulcaniche chiamate pseudo crateri. Il vulcano eruttò sotto l'acqua del lago e si formarono queste strutture che ora sono abitate da molti uccelli.
Dall'altra parte della strada si vede il cono di un vulcano. Il ristorante dove pranziamo è sulle rive del lago.
Il pranzo è molto islandese. Pane scuro ai mirtilli con burro e sale bianco e nero, zuppa di cavolfiore e carote e trota salmonata del lago Myvatn con orzo e cetrioli. Tutto molto buono! Ripartiamo dal ristorante e giungiamo a Dimmoburgir. Questo parco è vicino alle rive del lago e la sua particolarità sono le strutture rocciose che si formarono durante una colata lavica che ricopri la superficie dell'acqua. Per espellere il vapore sottostante si formarono questi camini di roccia vulcanica alti alcuni metri. Le forme che hanno assunto sono veramente particolari.
In questo posto abitano i "babbo natale" islandesi. Secondo la leggenda, i tredici fratelli chiamati Yulelads, portano un dono al giorno, dall'undici di dicembre alla vigilia di Natale se i bambini buoni mettono una pantofola fuori dalla porta.
Questo invece è il campo geotermico di Namafjall, qui la terra è in ebollizione! Bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi e l'odore di zolfo è molto intenso. Un'altra prova della vitalità del nostro pianeta!
Ritorniamo alla nave e salutiamo anche Akureyri, con le sue case colorate e il piccolo aeroporto in fondo al fiordo. È stata una bellissima giornata, grazie Islanda! Arrivederci![emoji22]
-continua-
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