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La Nostra Genova...un racconto a più mani ...!
- Autore discussione Alcia
- Data d'inizio
CostaMagica
Super Moderatore
Manlio, che bella la tua foto... 
Gianluca non finirai mai di stupirmi ;-)
Questo treadh è splendido oltre che utile... sarebbe bello poterlo emulare per ciascuna delle nostre città... bello ma difficile, l'entusiasmo e lo slancio sia di Raffaella che La76 sono di difficile emulazione...
Gianluca non finirai mai di stupirmi ;-)
Questo treadh è splendido oltre che utile... sarebbe bello poterlo emulare per ciascuna delle nostre città... bello ma difficile, l'entusiasmo e lo slancio sia di Raffaella che La76 sono di difficile emulazione...
fandelmare
New member
...intanto i portici con gli archi sono, se non sbaglio quelli del cortile dell'Università, e per il resto, che bello, chi più ne ha più ne metta !
La76
Active member
Dipende da dove hai fatto la foto Fan...
Grazie a tutti per i complimenti e per l'apprezzamento ma la cosa più importante è vedere il vostro interesse!
Per quanto mi riguarda chi vuole mettere foto, contributi o commenti è ben accetto...non c' è nessun permesso da chiedere...capito Manlio?
Gianlusss
Active member
T
tano
Guest
Anche per me é la Ocean Village.
Alcia
New member
Il coinvolgimento per questa idea mi riempie davvero di tanta soddisfazione soprattutto per chi, come noi, è considerato “servego” (selvatico), di poche parole
;-)
Bellissima la ripresa delle Tall Ship ! IO l'ho vista solo da lontano...troppa genteeeeeeeeeeeeee
In compenso ho vissuto la Regata storica ad Imperia ;-)
E ritorniamo al nostro tour senza aver prima ringraziato il Pool Task Force investigativo sul quiz “Quale nave poteva essere?”
;-)
GRAZIEEEEEEE
Volevo anche ritornare sull’altro amletico dubbio: Palazzo Bianco o Palazzo Tursi ? Portici Tursi o Portici Università?
E’ sicuramente Tursi !!!
Oltre ad aver sfogliato nuovamente il nostro album – non digitalizzato ahimè - notato che nella foto di Fandelmare c’è pure una sposina ;-) (verso il lato destro, con vestitino verdino pastello, con tanto di bouquet, mi sono documentata per benino, d’accordo con La76, altrimenti…che figura facciamo ?
;-)
Ed ecco i risultati:
(da Urbancenter)
(da “Eventizenazone)
(da Turismo.it)
Polo Museale di via Garibaldi
Palazzo Doria Tursi è il più grandioso degli edifici che prospettano sulla Via Nuova, magnifico nella sua articolazione architettonica e spaziale, costruito nel XVI secolo per Nicolò Grimaldi, poi appartenuto ai Doria duchi di Tursi e infine ai Savoia. Sede del Municipio della metà del XIX secolo. La realizzazione di un unico grande Polo Museale costituito dalle Gallerie di Palazzo Rosso e Palazzo Bianco e dal piano nobile di Palazzo Doria Tursi (che comprende dipinti, arazzi e arti decorative, con particolare accento alla figura e all’arte di Niccolò Paganini), prevede la creazione di una cerniera di collegamento con Palazzo Bianco, in corrispondenza della loggetta sovrastante il giardino di ponente, a sua volta edificata sul sedime dell’ex chiesa di San Francesco. Nel corso dell’esecuzione dei lavori sono stati rinvenuti reperti archeologici che hanno indotto, al fine di garantire l’accesso del pubblico nel corso delle manifestazioni legate al 2004, a allestire una passerella metallica provvisoria a sbalzo sullo scavo archeologico. Il progetto di una soluzione definitiva e attualmente in corso di elaborazione. L’utilizzazione museale di Palazzo Tursi ha comportato il trasferimento degli uffici situati al piano nobile, incluso l’Ufficio dei Sindaco, che sono stati risistemati al 6° piano del retrostante Palazzo Albini
Questo invece il piano “nobile” dell’Università.
I portici non si possono confondere: mentre Tursi ha due grandi “bocce”, all’Università, ci sono due enormi leoni, oramai levigati dagli studenti, più o meno diligenti che vi appoggiavano sopra, sottoscritta compresa ;-) e soprattutto punto strategico di ogni appuntamento pre…lezione o esame :-(
Ritornando, ecco il Carlo Felice: lì ero in vena di architetture squadrate...;-)
(sempre da Wikipedia ho scoperto che la statua sovrastante il pronao del teatro Carlo Felice è opera di Giuseppe Gaggini)
Rimanendo a Porto Antico, non ci può lasciar scappare Palazzo San Giorgio, recentemente ridipinto e riportato alle albori bellezze.
Io ho anche avuto la fortuna di vederlo e, tramite il lavoro, rimanere come “hostess” per un giorno durante una mostra di documenti storici…
Se invece di prendere per il Duomo, per Via San Lorenzo, si va leggermente dritti, si arriva in Piazza Banchi, antica e suggestiva:
Questa la Chiesa di San Pietro, segnalata anche su certe Guide per la sua particolarità architettonica
(dal sito dei Rolli)
Si può risalire da Porto Antico, fare Via San Lorenzo (che prima o poi posterò!) per arrivare così pochi minuti in Piazza de Ferrari, dove, come dicevamo, troverete sulla sinistra, l’entrata di Palazzo Ducale, un gioiello in sé e per sé e sede di grandi mostre o manifestazioni.
Piazza de Ferrari al tramonto…
Proseguendo, in linea, i due Palazzi antichi subito attigui dove ora ha sede l’Ufficio del Turismo, la Camera di Commercio e la Banca di Roma…
(statua posta sopra il palazzo della banca)
Ruotando con lo sguardo, ecco il “nuovo” Teatro Carlo Felice, adiacente l’Accademia Ligustica – famigerato un articolo del Sole 24ore che la definì l’Accademia LINGUISTICA di BELLE ARTI “! :-( - i portici che si sviluppano poi nella grande e trafficata :| Via XX Settembre (per noi solo via XX), dedicata alla breccia di Porta Pia del 20/9 appunto, 1861.
Se attraversate la via tenendo la destra, ecco il Palazzo ex sede Borsa, ora di uffici e diverse mostre. Questa, una delle sue guglie ;-)
e poi Via Dante che porta ad alcuni Palazzi magnifici non tanto e non solo per l’esterno, ma per gli affreschi e le decorazioni e gli stucchi colorati a soffitto. Uno di quelli è la sede della Banca d’Italia.
Finendo il giro, eccoci alla Casa di Colombo (ma lo sarà?!?) e sopra alla splendida Porta Soprana, visitabili entrambe !!!
Se invece da Piazza de Ferrari vogliamo andare indietro, verso al Stazione marittima ;-) incontriamo Via XX Aprile, elitaria per i negozi insediati, quasi come la parallela/obliqua via Roma, che spunta in Piazza Fontane Marose, una delle più caratteristiche, a mio parere. Eccola:
Da qui, andando dritti, si accede a Via Garibaldi, o Strada Nuova – stupende la manifestazioni estive serali con musiche dal vivo e apertura dei Musei, una delle Strade dei c.d. Rolli.
Qui, mi devo far aiutare aiutare da “Wikipedia” (!):
I Rolli di Genova – o, più precisamente, Rolli degli alloggiamenti pubblici di Genova – erano, al tempo dell'antica Repubblica, le liste dei palazzi e delle dimore eccellenti delle nobili famiglie che ambivano a ospitare – sulla base di un sorteggio pubblico – le alte personalità in transito per visite di stato.
In epoche successive, le medesime abitazioni hanno ospitato viaggiatori illustri che includevano il capoluogo ligure nei loro Grand Tour culturali o turistico-economici.
I Rolli costituiscono un unicum dei palazzi più prestigiosi del centro storico genovese, specialmente lungo le antiche Strade Nuove (via Garibaldi, dove ha sede il Comune, già Via Aurea, e via Balbi, sede della cittadella universitaria)
Fra questi, i mitici Palazzo Trusi, Palazzo Bianco e di fronte Palazzo Rosso (il cui nome non crea dubbi sulla provenienza!)
TURSI
Al Termine di via Garibaldi si apre Piazza della Meridiana, anche qui, ovvia la provenienza del nome !
Questo, uno degli altri splendidi Palazzi della Via dei Rolli, sedi di Consolati ;-) o banche...
I caruggi parlalleli a Via Garibaldi o a Via Cairoli, la prosecuone che porta in Larzo Zezza/Piazza della nunziata, dove parte una Funicolare piccina piccina se pur simile a quella bellissima di Napoli, sono molto molto tipici ma anche poco frequentati o frequnetati male...
IO ci vado lo stesso, con attenzione, borsa ben stretta...le meraviglie della Zena Repubblica marinara non si possono perdere !!!
Un salutone e buon fine settimana
soprattutto per chi, come noi, è considerato “servego” (selvatico), di poche parole ;-)
Bellissima la ripresa delle Tall Ship ! IO l'ho vista solo da lontano...troppa genteeeeeeeeeeeeee
In compenso ho vissuto la Regata storica ad Imperia ;-)
E ritorniamo al nostro tour senza aver prima ringraziato il Pool Task Force investigativo sul quiz “Quale nave poteva essere?”
;-)
GRAZIEEEEEEE
Volevo anche ritornare sull’altro amletico dubbio: Palazzo Bianco o Palazzo Tursi ? Portici Tursi o Portici Università?
E’ sicuramente Tursi !!!
Oltre ad aver sfogliato nuovamente il nostro album – non digitalizzato ahimè - notato che nella foto di Fandelmare c’è pure una sposina ;-) (verso il lato destro, con vestitino verdino pastello, con tanto di bouquet, mi sono documentata per benino, d’accordo con La76, altrimenti…che figura facciamo ?
;-)
Ed ecco i risultati:
(da Urbancenter)
(da “Eventizenazone)
(da Turismo.it)
Polo Museale di via Garibaldi
Palazzo Doria Tursi è il più grandioso degli edifici che prospettano sulla Via Nuova, magnifico nella sua articolazione architettonica e spaziale, costruito nel XVI secolo per Nicolò Grimaldi, poi appartenuto ai Doria duchi di Tursi e infine ai Savoia. Sede del Municipio della metà del XIX secolo. La realizzazione di un unico grande Polo Museale costituito dalle Gallerie di Palazzo Rosso e Palazzo Bianco e dal piano nobile di Palazzo Doria Tursi (che comprende dipinti, arazzi e arti decorative, con particolare accento alla figura e all’arte di Niccolò Paganini), prevede la creazione di una cerniera di collegamento con Palazzo Bianco, in corrispondenza della loggetta sovrastante il giardino di ponente, a sua volta edificata sul sedime dell’ex chiesa di San Francesco. Nel corso dell’esecuzione dei lavori sono stati rinvenuti reperti archeologici che hanno indotto, al fine di garantire l’accesso del pubblico nel corso delle manifestazioni legate al 2004, a allestire una passerella metallica provvisoria a sbalzo sullo scavo archeologico. Il progetto di una soluzione definitiva e attualmente in corso di elaborazione. L’utilizzazione museale di Palazzo Tursi ha comportato il trasferimento degli uffici situati al piano nobile, incluso l’Ufficio dei Sindaco, che sono stati risistemati al 6° piano del retrostante Palazzo Albini
Questo invece il piano “nobile” dell’Università.
I portici non si possono confondere: mentre Tursi ha due grandi “bocce”, all’Università, ci sono due enormi leoni, oramai levigati dagli studenti, più o meno diligenti che vi appoggiavano sopra, sottoscritta compresa ;-) e soprattutto punto strategico di ogni appuntamento pre…lezione o esame :-(
Ritornando, ecco il Carlo Felice: lì ero in vena di architetture squadrate...;-)
(sempre da Wikipedia ho scoperto che la statua sovrastante il pronao del teatro Carlo Felice è opera di Giuseppe Gaggini)
Rimanendo a Porto Antico, non ci può lasciar scappare Palazzo San Giorgio, recentemente ridipinto e riportato alle albori bellezze.
Io ho anche avuto la fortuna di vederlo e, tramite il lavoro, rimanere come “hostess” per un giorno durante una mostra di documenti storici…
Se invece di prendere per il Duomo, per Via San Lorenzo, si va leggermente dritti, si arriva in Piazza Banchi, antica e suggestiva:
Questa la Chiesa di San Pietro, segnalata anche su certe Guide per la sua particolarità architettonica
(dal sito dei Rolli)
Si può risalire da Porto Antico, fare Via San Lorenzo (che prima o poi posterò!) per arrivare così pochi minuti in Piazza de Ferrari, dove, come dicevamo, troverete sulla sinistra, l’entrata di Palazzo Ducale, un gioiello in sé e per sé e sede di grandi mostre o manifestazioni.
Piazza de Ferrari al tramonto…
Proseguendo, in linea, i due Palazzi antichi subito attigui dove ora ha sede l’Ufficio del Turismo, la Camera di Commercio e la Banca di Roma…
(statua posta sopra il palazzo della banca)
Ruotando con lo sguardo, ecco il “nuovo” Teatro Carlo Felice, adiacente l’Accademia Ligustica – famigerato un articolo del Sole 24ore che la definì l’Accademia LINGUISTICA di BELLE ARTI “! :-( - i portici che si sviluppano poi nella grande e trafficata :| Via XX Settembre (per noi solo via XX), dedicata alla breccia di Porta Pia del 20/9 appunto, 1861.
Se attraversate la via tenendo la destra, ecco il Palazzo ex sede Borsa, ora di uffici e diverse mostre. Questa, una delle sue guglie ;-)
e poi Via Dante che porta ad alcuni Palazzi magnifici non tanto e non solo per l’esterno, ma per gli affreschi e le decorazioni e gli stucchi colorati a soffitto. Uno di quelli è la sede della Banca d’Italia.
Finendo il giro, eccoci alla Casa di Colombo (ma lo sarà?!?) e sopra alla splendida Porta Soprana, visitabili entrambe !!!
Se invece da Piazza de Ferrari vogliamo andare indietro, verso al Stazione marittima ;-) incontriamo Via XX Aprile, elitaria per i negozi insediati, quasi come la parallela/obliqua via Roma, che spunta in Piazza Fontane Marose, una delle più caratteristiche, a mio parere. Eccola:
Da qui, andando dritti, si accede a Via Garibaldi, o Strada Nuova – stupende la manifestazioni estive serali con musiche dal vivo e apertura dei Musei, una delle Strade dei c.d. Rolli.
Qui, mi devo far aiutare aiutare da “Wikipedia” (!):
I Rolli di Genova – o, più precisamente, Rolli degli alloggiamenti pubblici di Genova – erano, al tempo dell'antica Repubblica, le liste dei palazzi e delle dimore eccellenti delle nobili famiglie che ambivano a ospitare – sulla base di un sorteggio pubblico – le alte personalità in transito per visite di stato.
In epoche successive, le medesime abitazioni hanno ospitato viaggiatori illustri che includevano il capoluogo ligure nei loro Grand Tour culturali o turistico-economici.
I Rolli costituiscono un unicum dei palazzi più prestigiosi del centro storico genovese, specialmente lungo le antiche Strade Nuove (via Garibaldi, dove ha sede il Comune, già Via Aurea, e via Balbi, sede della cittadella universitaria)
Fra questi, i mitici Palazzo Trusi, Palazzo Bianco e di fronte Palazzo Rosso (il cui nome non crea dubbi sulla provenienza!)
TURSI
Al Termine di via Garibaldi si apre Piazza della Meridiana, anche qui, ovvia la provenienza del nome !
Questo, uno degli altri splendidi Palazzi della Via dei Rolli, sedi di Consolati ;-) o banche...
I caruggi parlalleli a Via Garibaldi o a Via Cairoli, la prosecuone che porta in Larzo Zezza/Piazza della nunziata, dove parte una Funicolare piccina piccina se pur simile a quella bellissima di Napoli, sono molto molto tipici ma anche poco frequentati o frequnetati male...
IO ci vado lo stesso, con attenzione, borsa ben stretta...le meraviglie della Zena Repubblica marinara non si possono perdere !!!
Un salutone e buon fine settimana
Ultima modifica:
La76
Active member
Alcia, complimenti per le foto e per la pazienza nelle descrizioni...che si è già visto che io non ho!
Per quanto riguarda la casa di Colombo "si dice" che sia una ricostruzione effettuata sulla base di documenti storici trovati...ricostruzione fatta con un po' di originalità e qualche aggiunta...ma per lo meno il sito dovrebbe essere giusto, comunque mi sa che ci terremo il dubbio!
Per quanto riguarda la casa di Colombo "si dice" che sia una ricostruzione effettuata sulla base di documenti storici trovati...ricostruzione fatta con un po' di originalità e qualche aggiunta...ma per lo meno il sito dovrebbe essere giusto, comunque mi sa che ci terremo il dubbio!
T
tano
Guest
Alla fine di questo magnifico post che spero non finisca piú perche per me Genova é infinita, un bel reportage al cimitero di Staglieno che é magnifico: L´altro giorno vedevo quello della Recoleta a Buenos Aires, che posso dire, un´opera d´arte che merita.
Un saluto.
Un saluto.
L
lia68
Guest
....anche per me Genova è sempre stato solo un porto di partenza....tranne la volta in cui sono andata proprio per vedere l'acquario......e non l'ho mai molto apprezzata.....ma ho sempre sospettato che fosse di più e le vostre foto me ne hanno dato la certezza. Adesso ho aggiunto un altra tappa irrinunciabile per i miei prossimi viaggi...grazie....
Alcia
New member
Ragazzi non possiamo che ringraziarvi, anche sono sempre convinta che ogni città, piccola o grande, nota o meno, racchiuda sempre più di quel che si "Vede" al primo impatto... ;-)
Pensa che per alcuni tour è meta turistica. Al di là del tragico motivo per cui è sorto, è indubbiamente il Cimitero monumentale più bello d'Europa (così dicono!)
Quando andavamo...mamma, per distrarmi mi faceva vedere la famosa statua vicino all'ingresso, se non sbaglio...
(Foto da "liberamentemagazine")
E' la tomba di Caterina Campodonico, 1881, meglio conosciuta con il nome la Venditrice di Noccioline. Era infatti lo scopo della vita di questa umile vecchina poter avere, dopo la sua morte, una tomba monumetale al Cimitero di Staglieno. Vendendo noccioline per strada e conducendo una vita di assoluta povertà e riuscita a mettere da parte la somma di denaro necessaria alla realizzazione del suo sogno. Si dice che nasca anche da questo la diceria sulla proverbiale avarizia dei genovesi, risparmiare in vita per potersi permettere la tomba più bella dopo la morte
(mi sa che io allora, di "genovese" in questo senso, non ho proprio nullaa ;-) ) !!!
Alcia, complimenti per le foto e per la pazienza nelle descrizioni...che si è già visto che io non ho!
Hai ragione il dubbio rimarrà, ma godiamocelo!
Sei troppo gentile! Se trovo qualche spunto, lo inserisco volentieri...e se ho tempo: ultimamente il maritino comincia a lamentarsi che lo trascuro ;-) ;-) ;-)
Solo in aggiunta delle splendide immagini vostre e per completare la panoramica dalle colline sopra Marassi
Sono visibili anche se molto "zummati " lo Stadio un poco di Staglieno e in primo piano il trenino citato da Raffaella .
Ma che magnifica ripresa!!! Dov'eri esattamente?
T
tano
Guest
Che bel vestita Caterina Campodonico sembra una regina. Stupenda Alicia !!!
La76
Active member
Arrivano Tano, arrivano...sono andata stamattina!un po' di pazienza che devo scegliere!
tamburino
Active member
Poco oltre la stazione di Trensasco sulla strada dell'acquedotto ,è una strada sterrata panoramica, percorribile solo a piedi o in bicicletta che passa sotto il Diamante,
La76
Active member
Cimitero Monumentale di Staglieno
Cimitero Monumentale di Staglieno
Apro questo capitolo facendo una piccola premessa, il taglio che cercherò di dare sarà più artistico che reale...in quanto sempre di un cimitero si tratta quindi a qualcuno potrebbe anche dare fastidio vedere solo delle tombe.
Il Cimitero di Staglieno nasce a seguito dell' editto Napoleonico di inizio 800 che proibiva le sepolture nelle chiese e comunque nel territorio urbano, il sito scelto in quel periodo si trovava effettivamente fuori dalla cinta urbana anche se era facilmente raggiungibile. Negli anni è cresciuto ed è cresciuta anche la città, tanto da poterlo definire oggi "una città nella città". La forma originaria prevedeva 4 campi (per il popolo) contornati da 6 gallerie basse (per la borghesia) diviso simmetricamente al centro da un corridoio tra i 4 campi che dall'entrata conduce ad un imponente scalinata alla sommità della quale si trova una ricostruzione del Pantheon di Roma, ai lati del quale si aprono altre 4 gallerie e altri campi per lo più occupati da tombe di famiglia.
Questa è l'impostazione originaria, alla quale sono stati poi via via aggiunti campi e tombe, ma la parte più "pregevole" diciamo che è questa.
La foto messa da Alcia è forse l' emblema di Staglieno, la più conosciuta. Ma perchè è la più conosciuta? Perchè in realtà rappresenta un eccezione.
Caterina Campodonico
La traduzione dell' iscrizione che ha voluto lei stessa sulla sua tomba è questa:
"A forza di vendere collane di noccioline e dolci all'Acquasanta, al Garbo, a san Cipriano, con vento e sole, con acqua giù a secchi, alla mia vecchiaia per assicurarmi un pane; fra i pochi soldi, mi ammucchiavo quelli per tramandarmi al tempo più lontano, mentre son viva, da vera abitante (del sestiere) di Portoria: Caterina Campodonico (la Paesana) -1881- da questa mia memoria, se vi piace, voialtri che passate, pregatemi pace."
L'eccezione è rappresentata dal fatto che è l'unica tomba monumentale di una persona del popolo.
Tutte le altre sono di famiglie "importanti" della storia di Genova, quasi tutti i nomi che si possono leggere sulle lapidi evocano qualcosa nella memoria di noi genovesi.
Ed essendo tutte famiglie danarose all'epoca della costruzione del cimitero si creò una vera e propria gara per avere la tomba più bella, molte furono eseguite da artisti "famosi" dell' epoca, quasi che più che tombe il pensiero comune fosse quello di realizzare un museo.
La maggior parte delle tombe vuole immortalare il momento della morte come oggi potrebbe fare una fotografia, passeggiando per le gallerie le scene che ci si trova davanti oltre ad essere di un realismo impressionante fermano gli "istanti" del passaggio del defunto e del suo nucleo famigliare.
Così ci si può imbattere in mogli amorevoli che danno l'estremo saluto al marito che le ha appena lasciate
O nello sconforto di una vedova che si sente improvvisamente sola al mondo...a voi non sembra stia pensando "e io adesso come faccio?"
In queste scene di quotidiano non mancano ovviamente i bambini, tutti raffigurati come piccoli ometti/piccole donnine d'altri tempi molto composti e dignitosi nel loro dolore ma sempre comunque resi partecipi
A chiudere il quadro di queste rappresentazioni "famigliari" ci sono quasi sempre angeli ritratti affranti e partecipi al dolore terreno, quasi certamente a significare ed esaltare il valore dei defunti
Nella continua lotta a stupire gli altri, forse proprio per colpire facendo qualcosa di "diverso" esistono poi tombe che trascendono dal realismo della morte ma la rappresentano simbolicamente.
In questo caso in modo anche troppo realistico
In quest' altro in maniere più "lieve" quasi a voler fare solo intuire quanto successo senza dirlo in modo esplicito
Da Wikipedia, cito testualmente per non dimenticare nessuno:
Vi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, il compositore della musica dell'Inno d'Italia Michele Novaro, numerosi garibaldini tra i quali Antonio Burlando ed altri che fecero parte della spedizione dei Mille (un campo è a loro dedicato), l'attore Gilberto Govi, il cantautore Fabrizio De André, il pittore Federico Sirigu, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti, Constance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio e Stefano Canzio.
Questa è la tomba di Mazzini, personalmente non ci trovo nulla di entusiasmante, ma visto che è l' unica "famosa" segnalata e visto che per raggiungerla ho letteralmente conquistato la cima la metto
Il Cimitero di Staglieno, come avrete ben visto dalle foto, è purtroppo un bel po' trascurato...tra quello che non vedete perchè non ho voluto fotografarlo ci sono lunghi tratti di gallerie transennate per pericolo di crollo del soffitto a causa delle infiltrazioni d'acqua e c'è purtroppo anche qualche bella tomba ingabbiata per motivi di sicurezza.
Tante famiglie si sono estinte e nessuno provvede più alla manutenzione di queste tombe. Recentemente si era pensato di cederle in concessione a "nuovi" defunti con l'obbligo di restauro e conservazione, personalmente mi auguro di tutto cuore che si decidano veramente a farlo.
Quella che troppo spesso a torto è definita "arte minore" in questo a luogo a mio parere trova una varietà e una bellezza che non sono secondi a molti musei.
Se qualcuno fosse interessato a vedere più foto mi contatti in mp, sarò felice di dare il contatto di flickr.
Qui ovviamente ho fatto un' estrema selezione, ma di cose da vedere ce ne sono molte di più, una più bella dell'altra credetemi.
Cimitero Monumentale di Staglieno
Apro questo capitolo facendo una piccola premessa, il taglio che cercherò di dare sarà più artistico che reale...in quanto sempre di un cimitero si tratta quindi a qualcuno potrebbe anche dare fastidio vedere solo delle tombe.
Il Cimitero di Staglieno nasce a seguito dell' editto Napoleonico di inizio 800 che proibiva le sepolture nelle chiese e comunque nel territorio urbano, il sito scelto in quel periodo si trovava effettivamente fuori dalla cinta urbana anche se era facilmente raggiungibile. Negli anni è cresciuto ed è cresciuta anche la città, tanto da poterlo definire oggi "una città nella città". La forma originaria prevedeva 4 campi (per il popolo) contornati da 6 gallerie basse (per la borghesia) diviso simmetricamente al centro da un corridoio tra i 4 campi che dall'entrata conduce ad un imponente scalinata alla sommità della quale si trova una ricostruzione del Pantheon di Roma, ai lati del quale si aprono altre 4 gallerie e altri campi per lo più occupati da tombe di famiglia.
Questa è l'impostazione originaria, alla quale sono stati poi via via aggiunti campi e tombe, ma la parte più "pregevole" diciamo che è questa.
La foto messa da Alcia è forse l' emblema di Staglieno, la più conosciuta. Ma perchè è la più conosciuta? Perchè in realtà rappresenta un eccezione.
Caterina Campodonico
La traduzione dell' iscrizione che ha voluto lei stessa sulla sua tomba è questa:
"A forza di vendere collane di noccioline e dolci all'Acquasanta, al Garbo, a san Cipriano, con vento e sole, con acqua giù a secchi, alla mia vecchiaia per assicurarmi un pane; fra i pochi soldi, mi ammucchiavo quelli per tramandarmi al tempo più lontano, mentre son viva, da vera abitante (del sestiere) di Portoria: Caterina Campodonico (la Paesana) -1881- da questa mia memoria, se vi piace, voialtri che passate, pregatemi pace."
L'eccezione è rappresentata dal fatto che è l'unica tomba monumentale di una persona del popolo.
Tutte le altre sono di famiglie "importanti" della storia di Genova, quasi tutti i nomi che si possono leggere sulle lapidi evocano qualcosa nella memoria di noi genovesi.
Ed essendo tutte famiglie danarose all'epoca della costruzione del cimitero si creò una vera e propria gara per avere la tomba più bella, molte furono eseguite da artisti "famosi" dell' epoca, quasi che più che tombe il pensiero comune fosse quello di realizzare un museo.
La maggior parte delle tombe vuole immortalare il momento della morte come oggi potrebbe fare una fotografia, passeggiando per le gallerie le scene che ci si trova davanti oltre ad essere di un realismo impressionante fermano gli "istanti" del passaggio del defunto e del suo nucleo famigliare.
Così ci si può imbattere in mogli amorevoli che danno l'estremo saluto al marito che le ha appena lasciate
O nello sconforto di una vedova che si sente improvvisamente sola al mondo...a voi non sembra stia pensando "e io adesso come faccio?"
In queste scene di quotidiano non mancano ovviamente i bambini, tutti raffigurati come piccoli ometti/piccole donnine d'altri tempi molto composti e dignitosi nel loro dolore ma sempre comunque resi partecipi
A chiudere il quadro di queste rappresentazioni "famigliari" ci sono quasi sempre angeli ritratti affranti e partecipi al dolore terreno, quasi certamente a significare ed esaltare il valore dei defunti
Nella continua lotta a stupire gli altri, forse proprio per colpire facendo qualcosa di "diverso" esistono poi tombe che trascendono dal realismo della morte ma la rappresentano simbolicamente.
In questo caso in modo anche troppo realistico
In quest' altro in maniere più "lieve" quasi a voler fare solo intuire quanto successo senza dirlo in modo esplicito
Da Wikipedia, cito testualmente per non dimenticare nessuno:
Vi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, il compositore della musica dell'Inno d'Italia Michele Novaro, numerosi garibaldini tra i quali Antonio Burlando ed altri che fecero parte della spedizione dei Mille (un campo è a loro dedicato), l'attore Gilberto Govi, il cantautore Fabrizio De André, il pittore Federico Sirigu, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti, Constance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio e Stefano Canzio.
Questa è la tomba di Mazzini, personalmente non ci trovo nulla di entusiasmante, ma visto che è l' unica "famosa" segnalata e visto che per raggiungerla ho letteralmente conquistato la cima la metto
Il Cimitero di Staglieno, come avrete ben visto dalle foto, è purtroppo un bel po' trascurato...tra quello che non vedete perchè non ho voluto fotografarlo ci sono lunghi tratti di gallerie transennate per pericolo di crollo del soffitto a causa delle infiltrazioni d'acqua e c'è purtroppo anche qualche bella tomba ingabbiata per motivi di sicurezza.
Tante famiglie si sono estinte e nessuno provvede più alla manutenzione di queste tombe. Recentemente si era pensato di cederle in concessione a "nuovi" defunti con l'obbligo di restauro e conservazione, personalmente mi auguro di tutto cuore che si decidano veramente a farlo.
Quella che troppo spesso a torto è definita "arte minore" in questo a luogo a mio parere trova una varietà e una bellezza che non sono secondi a molti musei.
Se qualcuno fosse interessato a vedere più foto mi contatti in mp, sarò felice di dare il contatto di flickr.
Qui ovviamente ho fatto un' estrema selezione, ma di cose da vedere ce ne sono molte di più, una più bella dell'altra credetemi.
T
tano
Guest
La76 un grazie particolare. Non c´é miente da dire, é un´opera d´arte che spero venga mantenuta in buona condizione perche merita anche per la storia di coloro che l´hanno fatto.
Un saluto.
Un saluto.