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La Nostra Genova...un racconto a più mani ...!

  • Autore discussione Autore discussione Alcia
  • Data d'inizio Data d'inizio
Alcia, non trovavo più le mie foto de " I Rolli ", grazie alle tue bellissime ho potuto rivederli; li ho visitati ad uno ad uno ed anche palazzo reale merita una visita per i suoi appartamenti. Bellissime anche quelle di Staglieno che conoscevo solo per fama. Insomma credo che grazie a questa idea molti avranno capito che Genova non è solo porto, Acquario, Galata, sopraelevata, lanterna, pesto ecc. c'è ben altro.
Premesso che amo ugualmente tante città, poichè sono Fan-del-mare e per giunta napoletano nessuno si dispiaccia se mi viene ora questa che è solo una battuta:
" Una città non bagnata dal mare è un po' come... 'nu babà senza rum !... Ah ah ah
 
Alcia, non trovavo più le mie foto de " I Rolli ", grazie alle tue bellissime ho potuto rivederli; li ho visitati ad uno ad uno ed anche palazzo reale merita una visita per i suoi appartamenti. Bellissime anche quelle di Staglieno che conoscevo solo per fama. Insomma credo che grazie a questa idea molti avranno capito che Genova non è solo porto, Acquario, Galata, sopraelevata, lanterna, pesto ecc. c'è ben altro. Premesso che amo ugualmente tante città, poichè sono Fan-del-mare e per giunta napoletano nessuno si dispiaccia se mi viene ora questa che è solo una battuta: " Una città non bagnata dal mare è un po' come... 'nu babà senza rum !... Ah ah ah

Anche nelle Poesie "Express" sei sempre MITICO !!
E ovviamente grazie perchè così rendi ancora e sempre merito alla nostra Piccola, Grande Genova...
Sai cosa mi hai fatto venire in mentre, poi?
Che sarà un "caso" ma io sto bene, veramente bene, mi sento a mio agio, solo nelle città che hanno l'acqua...in tutte le sue forme...mare tempestoso, mite lago (che spesso con i mulinelli e i gorghi tanto mite non è...) o torrente impetuoso!! Che fosse anche questo un avvertimento del mio amore per le crociere? ;-)
Palazzo Reale? Prima o poi ve lo fotografo: quello ahimè non l'ho ancora immortalato. Ora l'entrata è a pagamento...ai miei tempi (tra i 18 e i 24!) andavamo lì a studiare ed a ripetere pre esami, visto che giurisprudenza è esattamente dall'altra parte ;-)

La76...che dirti: SPET-TA-CO-LA-RI, BRAVISSISSIMAAAAAAAAAAAAA :-)

io invece oggi devo passare... :-|

buona serata a tutti e ancora grazie
:-)
 
La76...che dirti: SPET-TA-CO-LA-RI, BRAVISSISSIMAAAAAAAAAAAAA :-)

Grazie Alcia...diciamo che avevo un paio di buoni motivi per impegnarmi![smilie=saltare_03[: [smilie=saltare_03[: [smilie=saltare_03[:
...poi vabbè, per me Staglieno è uno splendido ricordo di infanzia (ero piccola piccola) perchè mi ci aveva portato mio nonno e mi aveva fatto girare tutto spiegandomi anche cose che forse non ero neanche in grado di capire...alcune statue non le ho volutamente fotografate perchè il ricordo che porto dentro di me è diverso, ma diciamo che è stato un po' un viaggio nel passato...piacevole a tratti, per altro se ti immedesimi in tutto il "dolore" che vedi, anche un po' pesante...ma visti gli apprezzamenti fatto volentieri!;)

Fandelmare:
Una città senza mare?...come si fa a resistere?!?hai detto proprio bene ;)
 
Ultima modifica:
CIAUUUUUUU
Riprendiamo il nostro giro tra il virtuale, il turistico e il reale ;-)

Visto che parlavamo del Centro e che da Piazza de Ferrari vi abbiamo portato verso Ponente, grazie anche ai Vostri preziosi interventi, questa volta, ritorno quasi indietro, partendo dalla Stazione Brignole.
Qui, lo ammetto, sono decisamente di parte…sarà che sono centro-levantina e che per me Brignole è di casa, la conosco e l’ho immortalata molto più speso di Principe, anche perché, lasciatemelo dire, eh La76, salvo qualche utlimo intervento, Principe non è mai stata il massimo, anche per il “come “ veniva lasciata frequentare…sporcizia, senza tetto poverini sotto i cartoni nei Giardini di Piazza Acquaverde…
Piccola nota da “tour operator ;-) ”…per chi va a Milano e proviene da Ponente, Brignole NON è di strada, quindi, all’occhio ;-)

Ecco gli scatti fatti l’altro giorno, uscita dall’ufficio:
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in questa, sullo sfondo il gruppo di “Corte Lambruschini”

Un po’ di “Storia”, ovviamente il merito è ancora di “Wikipedia”:

L'idea di un secondo scalo ferroviario nella città di Genova si concretizzò in occasione dell'Esposizione mondiale del 1905; il progetto venne presentato nel 1902 dall'ingegnere Giovanni Ottino e prevedeva un fabbricato viaggiatori sviluppato per una lunghezza di 105 m, articolato in altezza in tre corpi di fabbrica composti secondo un asse di simmetria centrale.

La Stazione Brignole nel 1905, appena completati i lavori dell'edificio
Il fabbricato fu completato nel 1905: l'architettura riprende i motivi romantici della "rinascenza" di scuola francese, arricchita da ampi motivi decorativi. Le lesene gli stipiti e le cornici fino al primo piano sono in granito bianco. La facciata in stile romano, prospiciente Piazza Verdi, è decorata con stucchi e pietre delle cave di Montorfano, sul Lago Maggiore; le pareti delle sale interne sono decorate da pregevoli affreschi di De Servi, Berroggio e Grifo. Il corpo centrale della facciata è dominato da un grande corpo scultoreo riportante lo stemma cittadino, con statue di grifoni e scudo policromo a croce rossa su campo bianco, sormontato da una corona sulla quale è posto il capo bifronte del dio romano Giano; fra gli altri fregi, al livello del sottostante orologio, ad oriente, a bassorilievo lo stemma di Roma ed a destra quello di Torino.
Nel lato nord della stazione sono attualmente in atto i lavori per la costruzione di un tunnel di collegamento della stazione della metropolitana omonima ancora in fase di costruzione, il cui completamento è previsto per la fine del 2011, con cui condividerà gli accessi pedonali, sottopassi e parte degli spazi la cui comporterà il completo rinnovo della stazione. Inoltre Grandi Stazioni ha approvato il progetto proposto dal Comune di Genova che riguarda l'aggiunta di due banchine in più per la stazione riservate al traffico dei treni che fanno servizio nel territorio del comune di Genova, cosi facendo arrivare Genova Brignole ad avere 16 binari e due nuovi accessi anche dalle sponde destra e sinistra del torrente Bisagno con due nuovi sottopassi.


Che i lavori siano completati nell’anno ce lo auguriamo, ma…non ci crediamo, non io almeno!!!

Qualche scatto alla “Raffaella” sulle architetture intorno: il grattacielo c.d. Birillo (quello ex Sip, ora Confindustria, uffici vari, negozi, etc)
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e il palazzo un tempo della c.d. Intendenza di Finanza, ora sede dell’Agenzia delle Entrate, del Territorio e del Garante del Contribuente. E’ posta su Via Fiume, quella che, proseguendo “sbuca” in Via XX (ormai, potete/dovete usare il nostro gergo!!)

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Di chiaro stampo fascista come lo è tutta l’area antistante i Giardini di Brignole..Piazza della Vittoria, Viale Brigate Partigiane.
Inserisco una foto presa da Wikipedia:
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Tornando leggermente indietro, verso Brignole, ecco che inizia via San Vincenzo.
Purtroppo, per motivi di tempo, non l’ho fotografata tutta e neppure nella parte forse più caratteristica, quella che porta esattamente a metà di Via XX e sotto il bellissimo Ponte Monumentale con la Chiesa si Santo Stefano, un gioiello, dentro e fuori (ndr : ci si è sposato Franco dei “Ricchi e poveri”…un po’ di gossip non guasta!)

Ecco l’inizio di via San Vincenzo partendo da Brignole:

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In uno dei palazzi subito sulla destra, c’è una delle gelaterie più buone e più famose...non faccio nomi ovviamente…ma se volete, son qui, pronta in MP!)

Ancora Via San Vincenzo nel punto in cui interseca un’altra bella via, Via Galata (non si vede, ora, perché rimane in perpendicolare):
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Stesso punto ma guardando Brignole, quindi spalle a quella precedente…(mi sono capita, sì ;-) ;-) ;-) !!!
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Ed ecco finalmente, Via Galata, in un senso…
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e nell’altro, verso Piazza Colombo:
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Nella Piazza una delle Fontane più caratteristiche, ristrutturata di recente:
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Un passo tratto da: “www.Acquedottogenova.altervista.org"

L'artistica fontana (barchile) che oggi si trova in piazza Colombo, venne progettata e disegnata nel 1643 da Pietro Antonio e Ottavio Corradi e costruita da G. B. Orsolino su incarico dei Protettori dell'Ufficio, che avevano deciso di collocare un monumento simbolico sul Ponte Reale. La fontana fu inaugurata nel 1646 e successivamente abbellita con una fama alata che suona il nicchio marino, opera di Jacopo Garvo.
Nel 1647, per arricchire la fontana con un getto più consistente, i vertici di Palazzo San Giorgio decisero di captare le acque provenienti dall'Acquasola. Per l'occasione venne costruito un acquedotto in tubi di marmo che, scorrendo sotto la terra, arrivava fino al Ponte Reale…
Nel 1861, il monumento venne trasferito in piazza Colombo, dopo un'apposita delibera municipale. Il gruppo è composto, nella parte inferiore di quattro delfini avvinghiati, in quella superiore di quattro cariatidi anch'esse intrecciate che levano in alto una grossa coppa di marmo dal cui centro si alza una fama alata che suona il nicchio marino


La via che prosegue è ancora Via Galata, mentre l’altra che interseca la stessa Piazza è Via Colombo
Alla fine di via Galata, facendo questo tragitto, altrimenti le alternative sono tante, sbuchiamo in via XX.
Ed eccola in tutto il suo cas…ehm…CAOS ;-)

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Questa, la inserisco “grande” in modo da rendervi il Ponte Monumentale, che taglia Via XX quasi a metà (perdonatemi: è molto più spettacolare da sotto e ripreso dall’altra parte) e là sullo sfondo potete scorgere Piazza de Ferrari, la parte frontale, entrata principale di Palazzo Ducale con la sua Torre (pare destinata alla difesa)

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Qui, uno scatto preso da “www.palazzoducale.genova.it, dove potrete leggere bene tutta la splendida storia...
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E l’ultimo scatto di quel giorno al “giro in giro” !
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Spero vi sia piaciuto il mio “portarvi a spasso”…in quella che tra l’altro è la mia realtà quotidiana, dove mangio e lavoro ogni santo giorno ;-)

Questo, invece, non potevo evitarvelo:
uno splendido tramonto dal balcone, direzione monti, per una volta (!), Forte Sperone, dopo il nubifragio di quel giorno…
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…A presto cari amici e grazie ancora…
:D
 
Grazie a te per questa bella passeggiata fotografica e per tutte le informazioni.
Effetivamente devo dire che non hai torto preferendo Brignole a Principe anche se questa è ad un passo da via Garibaldi ecc. ecc. Come spesso capita anche altrove poi le mie strade preferite sono quelle pedonalizzate. Via xx Settembre, invece, mi ricorda un episodio di anni fa: scaricavano dalla nave le valige su di un nastro trasportatore, io me ne stavo a guardare dal ponte in attesa di sbarcare quando ad un tratto vedo una valigia aprirsi a rischio che finisse in mare con tutto il contenuto: Ebbene quella valigia era proprio la mia ! Forse non era stata chiusa bene o si era rotta nell'essere sbattuta.
Imaginate, quindi, me ad urlare dall'alto del ponte per attirare l'attenzione, fortunatamente gli operatori furono così bravi da prenderla con prontezza e rimediare ed eccomi quindi ad acquistare una bella valigia in quel di via xx Settembre, lì si trova di tutto un po' compreso il traffico delle grandi città.
 
Nella Piazza una delle Fontane più caratteristiche, ristrutturata di recente:
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Integro solo con una "cosina" che a me, quando me l'hanno spiegata, mi aveva incuriosito.

foto presa da www.Acquedottogenova.altervista.org
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Alcia vi ha fatto vedere la parte alta della fontana, che per altro è sicuramente la più pregevole...ma nella parte bassa c'è la "curiosità" quella vaschetta semicircolare (in realtà ce n'è una per lato della vasca) è un abbeveratoio per cavalli, in quanto piazza Colombo era sede delle prime imprese di traslochi di genova ed ovviamente nella seconda metà dell' 800 i i traslochi si facevano con i carri.
Credo che la vasca sia stata aggiunta con il trasferimento del barchile, in quanto lo stesso è un tipo di fontana particolare, fatta apposta per prendere l'acqua d'alto andandoci sotto con i recipienti sulla testa.
Nella seconda foto messa da Alcia si notano i buchi da cui in origine usciva l'acqua

Sì Alcia, anch'io ho frequentato molto più Brignole di Principe, ma sinceramente non avevo mai notato che fosse un edificio di tale pregio artistico, grazie delle informazioni!;)
 
Ragazze, comincio a pentirmi di aver prenotato il volo Palermo - Genova per il 13 Agosto mattina (giorno dell'imbarco su Mariner). Non ho ancora prenotato il ritorno indecisi se tornare in aereo o in nave (preferirei la seconda... io ODIO l'idea di VOLAREEE). Ma se riesco a convincere il marito, riparto il 21 sera in nave (sbarco il 20) e me ne sto un giorno e mezzo a girare Genova.
Complimenti sia per la modalità narrativa che per la capacità che state dimostrando di trasferire a noi lettori l'amore per la vostra città, unitamente ad un carico di freschezza, allegria, simpatia ed arte al tempo stesso.
Credo che molti di noi hanno considerato Genova solo un porto, adesso a quel porto stiamo associando un'anima viva e pulsante e un'architettura di pregio.
Grazie ragazze... continuate così, siete grandi!!!
 
Ma se riesco a convincere il marito, riparto il 21 sera in nave (sbarco il 20) e me ne sto un giorno e mezzo a girare Genova.

Grazie a te CostaMagica per i complimenti!Fa piacere vedere che il nostro (più di Alcia che mio) lavoro piace [smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:

Genova non può forse competere turisticamente con altre città italiane, però ha delle particolarità che incantano...spesso troppo sottovalutate da chi ci amministra.Genova avrebbe tutte le carte in regola per diventare una città turistica, a partire da un centro storico che dovrebbe essere valorizzato maggiormente...e invece è stato abbandonato a se stesso per troppi anni.
Da solo potrebbe attirare milioni di turisti (ricordo solo che è il centro storico più grande dell' Europa)...peccato che per la maggior parte della sua estensione sia un covo di delinquenza.
Purtroppo dire che "è solo un porto" è stato per anni il pensiero anche di tanti genovesi...io dico sempre che se fossimo, ad esempio, a Firenze e non a Genova...è una triste realtà, ma in Italia non siamo tutti "furbi" allo stesso modo...c'è chi riesce a valorizzare anche solo una pietra e chi, come noi, ha delle meraviglie e le tiene come tana per i topi.
Sarebbe un discorso lungo e complesso, in questo momento è più che altro uno sfogo di rabbia alimentato anche dai vostri complimenti unito a quello che ho fatto scoprire a degli amici che la pensavano esattamente come te...fa male a chi ama qualcosa vedere tanto disinteresse da parte di chi dovrebbe occuparsene!

Comunque, tornando a noi, convinci il marito e vedrai che non ve ne pentirete...porterete sicuramente a casa un ricordo in più della vacanza!;)
 
Grazie a te CostaMagica per i complimenti!Fa piacere vedere che il nostro (più di Alcia che mio) lavoro piace [smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:[smilie=saltare_03[:

ha delle particolarità che incantano...spesso troppo sottovalutate da chi ci amministra........ avrebbe tutte le carte in regola per diventare una città turistica, a partire da un centro storico che dovrebbe essere valorizzato maggiormente...e invece è stato abbandonato a se stesso per troppi anni.
Da solo potrebbe attirare milioni di turisti (ricordo solo che è il centro storico più grande dell' Europa)...peccato che per la maggior parte della sua estensione sia un covo di delinquenza.
Purtroppo dire che "è solo un porto" è stato per anni il pensiero anche di tanti genovesi...io dico sempre che se fossimo, ad esempio, a Firenze e non a Genova...è una triste realtà, ma in Italia non siamo tutti "furbi" allo stesso modo...c'è chi riesce a valorizzare anche solo una pietra e chi, come noi, ha delle meraviglie e le tiene come tana per i topi.
Sarebbe un discorso lungo e complesso, in questo momento è più che altro uno sfogo di rabbia alimentato anche dai vostri complimenti
..fa male a chi ama qualcosa vedere tanto disinteresse da parte di chi dovrebbe occuparsene!
Comunque, tornando a noi, convinci il marito e vedrai che non ve ne pentirete...porterete sicuramente a casa un ricordo in più della vacanza!;)[/QUOTE]

Pensieri e parole che da "napoletano" mi risultano molto familiari. Un altro elemento di gemellaggio tra le due città. Ciao.
 
Mi fa "strano" leggere le Tue parole, La76, perchè sembrano le mie...mi fa prorpio piacere scoprire che non solo la sola o una fra le poche che ama Genova, che la conosce nei suoi innegabili pregi e incontestabili difetti...
Abbiamo 1000 cose da mostrare e sembriamo non volerlo fare per non curanza o semplice ignoranza e negligenza...
Io ho visto "svegliarsi" Genova nel '92 con le Colombiadi...poi, riaddormentatasi, si è ripresa con l'Area Expò, l'Acquario, la "Capitale della Cultura del 2004", il Festival delal Scienza...
Certo, potevamo farlo prima...
Tanto che ci siamo giocati la Costa, non tanto e solo per la qustione coricera, ma, coem si dice, per l'indotto...
Genova, alla domenica, è una città morta, un fantasma che non è comuqnue pronta ai suoi turisti, viaggiatori, ospiti, nè agli stranieri, spesso stufi di non riuscire a sentirsi rispondere in inglese...
Chiusi e selvatici lo siamo ancora, di strada ce n'è da fare...
Ho amici carissimi, genovesi, dei "viaggiatori", che non metterebbero mai piede nei "Caruggi", per me cosa inconcepibile...
Posso capire la paura, un pò di timore..mai partire sprovveduti, ma non voler neanche provare...e la vista dall'alto giusto dei caruggi, quella messa dalla stessa La76 e anche quella fotografata da Fan prima del suo famoso viaggio del 3 maggio ;-), dimostra quanto siano belli i nostri tetti, perdonate il solito oroglio zeneize, grigi, antichi, di quell'ardesia con un "suo che"...

Quindi, mai limitarsi ...i caruggi, le Calle, la Napoli di Totò...l'Italia ha mille facce da mostrare e da vivereeeeeeeeeeeee:
nè rimorsi nè rimpianti...
e poi, Costamagica, così ci sarei anche io ah ah ah :-)

Grazie per i complimenti, credo proprio sia il risultato cui ambivamo, vero La76? farvi sentire quanto la amiamo!
E grazie La76 per le precisazioni sulla Fontana: stupende e curiosissime, non si finirà mai di imparare...

Per esempio, dietro palazzo Ducale in una viuzza che poi sbuca poco a lato del Duomo di San Lorenzo, c'era l'Archivio di Stato di Genova (ora spostato...)
Oltre ad essere un antico e pregevole palazzo ha un vero e proprio "tesoro" storico racchiuso dentro di sè...io ho avuto la fortuna diandarvi per seguire un amico nelle sue ricerche pre tesi: affascinante, come tutti gli archivi di Stato, credo...volumi intonsi,altri ocnsunti, altri ancora impolverati, rilegati in pelle, con cura, timbri, simboli, grafie e stemmi d'altri tempi...dove si legge degli "Statuti di Pera" o di Simon Boccanegra - conosciuto forse più per l'opera che per la sua storia vera, o di Sinibaldo dei Fieschi, ossia Papa Innocenzo IV, dei Doria, dei Grimaldi ...
Ahimè, niente foto, per ora!!!
 
Ultima modifica:
Riassumo : Genova incanta, mi ha sempre incantato, sono sempre andato con gioia.
Mio figlio Valentino anni fa mi diceva : Basta di Germania, voglio andare in Italia, voglio andarea vivere a Genova !!!
Un bambino in quell´epoca di 10 anni. Ma Vale cosa gli hai visto a Genova ? Non lo so, papa, voglio andarci a vivere e basta.
Genova incanta.

Un saluto.
 
Mi fa "strano" leggere le Tue parole, La76, perchè sembrano le mie...mi fa prorpio piacere scoprire che non solo la sola o una fra le poche che ama Genova, che la conosce nei suoi innegabili pregi e incontestabili difetti...
Abbiamo 1000 cose da mostrare e sembriamo non volerlo fare per non curanza o semplice ignoranza e negligenza...
Io ho visto "svegliarsi" Genova nel '92 con le Colombiadi...poi, riaddormentatasi, si è ripresa con l'Area Expò, l'Acquario, la "Capitale della Cultura del 2004", il Festival delal Scienza...
Certo, potevamo farlo prima...
Tanto che ci siamo giocati la Costa, non tanto e solo per la qustione coricera, ma, coem si dice, per l'indotto...
Genova, alla domenica, è una città morta, un fantasma che non è comuqnue pronta ai suoi turisti, viaggiatori, ospiti, nè agli stranieri, spesso stufi di non riuscire a sentirsi rispondere in inglese...
Chiusi e selvatici lo siamo ancora, di strada ce n'è da fare...
Ho amici carissimi, genovesi, dei "viaggiatori", che non metterebbero mai piede nei "Caruggi", per me cosa inconcepibile...
Posso capire la paura, un pò di timore..mai partire sprovveduti, ma non voler neanche provare...e la vista dall'alto giusto dei caruggi, quella messa dalla stessa La76 e anche quella fotografata da Fan prima del suo famoso viaggio del 3 maggio ;-), dimostra quanto siano belli i nostri tetti, perdonate il solito oroglio zeneize, grigi, antichi, di quell'ardesia con un "suo che"...

Alcia, anch'io condivido in pieno questa tua bellissima analisi...e non è di parte, purtroppo è vera.
Conosciamo i nostri difetti e sarebbe inutile nasconderli.
Anch'io personalmente non ho mai avuto problemi a girare per i vicoli, sicuramente non da sola e non di notte però, escludendo forse Via Prè che non mi ha mai dato una bella sensazione attraversarla, non ho mai avuto nessun tipo di paura...un genovese "viaggiatore" che ha paura nella sua città è una grossa sconfitta.
Di strada da fare ce n'è...io quello che forse sto notando per la prima volta dopo tanti anni è uno spirito diverso nei commercianti, purtroppo non nell' amministrazione (vedi polemica sulla negata apertura dei negozi per il 25 aprile e il 1 maggio) ma di discorsi ce ne sarebbero tanti altri da fare...

Visto che stiamo parlando di Caruggi vi metto qui un itinerario "tranquillo" che avevo postato qualche tempo fa su l'argomento Savona per un escursione fai-da-te a Genova, che poi in buona parte hai già proposto te fotograficamente...però magari spiegato così a qualcuno viene voglia di stamparlo e usarlo come mappa!;)

Usciti dalla stazione Principe, con la stessa alle spalle, andate diritti e percorrete via Balbi in fondo alla strada vi trovate in piazza della Nunziata sulla sinistra c'è una chiesa che anche se da fuori non dice un granchè dentro è molto bella, se avete la fortuna di trovarla aperta date un occhiata.
Usciti dalla chiesa proseguite dritti davanti a voi (alla destra della strada da dove siete arrivati) in via delle fontane. In fondo alla strada sulla vostra sinistra c'è Porta dei vacca lì comincia via del campo "famosa" per le canzoni di Dè Andre prendetela e proseguiti sempre dritti, attraverso via S.Luca arrivate in Piazza Banchi (occhio alle chiese se sono aperte visitatele perchè meritano davvero tutte, dico così perchè purtroppo ahimè spesso sono chiuse, per il resto fin qui non c'è altro di artistico da vedere, se non uno scorcio di vicoli in cui si può girare abbastanza tranquilli contrariamente ad altre zone, bisogna sempre comunque prestare attenzione ovviamente!) da in fondo a via S. Luca, appena si apre su piazza Banchi, prendete la strada alla vostra destra e vi trovate in una piazza molto grande (piazza caricamento) proprio di fronte all'acquario.
Usciti dall' acquario vi trovate di fronte Palazzo S. Giorgio famoso tra l' altro perchè nella prigioni è stato rinchiuso Marco Polo, dietro il palazzo imboccate via S. Lorenzo dove trovate, oltre a varie panetterie dove potete assaggiare la focaccia genovese, a metà della strada la Cattedrale di S. Lorenzo.
In cima a Via S. Lorenzo vedrete che alla vostra sinistra si apre uno spiazzo grande, dal portone si accede al portico di Palazzo ducale, entrate e andate alla vostra destra uscendo dall' altra uscita vi troverete in Piazza De Ferrari dove al centro c'è una fontana molto scenografica, dietro alla fontana di fronte a voi c'è il palazzo della Borsa e alla vostra sinistra il teatro Carlo Felice.
Proseguite a sinistra diritti prendendo la strada che scende (via xxv aprile) fino a Piazza Fontane Marose, attraversate la piazza fino all' angolo opposto a quello da cui siete entrati e vi trovate in Piazza del Portello (che più che una piazza è uno slargo tra le due gallerie) ora di fronte a voi vedrete una grossa profumeria, alla sinistra della stessa prima del volto della galleria c'è un varco che accede all' ascensore Portello-Castelletto, è gestito dall'azienda dei trasporti pubblici ci dovrebbe essere la biglietteria automatica, entrate e salite...merita!da spianata castelletto c'è la vista più bella della città, è da infarto per noi genovesi, figuriamoci per i turisti!!!
Ora dopo un bel po' di foto riscendete con l'ascensore e a questo punto:
1 - se è tardi, siete stanchi e volete interrompere la visita all' uscita dell' ascensore di Piazza del Portello c'è la fermata dell' autobus dove potete prendere un qualsiasi numero che transiti per la stazione Principe e in 5 minuti tornate al punto di partenza.
2 - se invece avete ancora voglia di camminare in Piazza del Portello riattraversate la strada, rifate il pezzetto di strada da cui siete venuti e non appena rientrate in piazza Fontane Marose prendete la strada alla vostra destra, Via Garibaldi, dove ci sono parecchi palazzi storici importanti.
La percorrete tutta, proseguite in via Cairoli e vi trovate in Largo della Zecca, girate a sinistra e vedrete che davanti a voi c'è di nuovo la chiesa di piazza della Nunziata.
Risalite per Via Balbi e vi ritrovate di fronte alla stazione di Principe.
Se vuoi più o meno un' idea della mappa io ho fatto la prova con tuttocittà.it e se metti questi itinerari pezzettino per pezzettino viene fuori tutto:
Piazza Acquaverde- Piazza della Nunziata/ Piazza della Nunziata-Via delle Fontane/Via delle Fontane-Via del campo/Via del Campo-Piazza Banchi/Piazza Banchi-Ponte degli Spinola/Ponte degli Spinola-Via S.Lorenzo/Via S.Lorenzo-Piazza del Portello/Piazza del Portello-Via Cairoli/Via Cairoli-Piazza Acquaverde.
 
Stasera ho deciso di portarvi a spasso per la città, ma in una Genova un po’ particolare…una parte sicuramente fattibile per chi fa scalo diretto a Genova, per i “viaggiatori” magari zaino in spalla (!), meno per chi vede Genova per la 1° volta e, quindi, giustamente si dedica a ben altre cose…

Il bello (spero!) di questo mio percorso per Voi è proprio questo: un qualcosa decisamente fuori dagli schemi.

Inizio con qualcosa di già conosciuto: il Porto Antico visto però esattamente dalla parte opposta (Zona Dinegro): lo scopo è quello di spostare la vostra attenzione dal “mare”, dal “solito” a ciò che vi è sopra…un’attenzione mirata a Guglie, Chiese, campanili, Grattacieli, palazzi nuovi …
Ecco gli scatti:
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Partendo da sinistra, a metà foto in senso orizzontale, vediamo un grattacielone grigio, è quello di Piazza Piccapietra, famosa per il Mercatino natalizio e perché a piano strada di uno dei palazzi della Piazza ci sono…gli uffici COSTAAAAAAAAAAAA, con il mitico, surreale Costa lounge ;-) !!!

Scherzi a parte, la piazza è caratteristica, rigorosamente pedonale, composta dei famosi “sanpietrini” – i “cubetti” della pavimentazione stradale tanto odiati alle donne perché ci lasciamo puntualmente i tacchi a spillo ;-) e, pare, anche all’esperto…Vittorio Sgarbi :-| -.
Dalla Piazza, si può andare in Piazza Corvetto da un lato o in Galleria Mazzini, dall’altro – e da lì tornare al nostro caro Teatro Carlo felice e, quindi, a Piazza de Ferrari…in fondo è sempre “quasi” tutto lì.

Ma torniamo alla foto.

Accanto, il mitico Cubotto grigio-rosa, ossia il Teatro, il grattacielo “Carige”, quello di “Primocanale”, la Tv locale forse più seguita e ben strutturata di Genova – famosa alle cronache per la diretta non-stop sull’11 settembre… - e là in fondo, sulla destra, le guglie della Basilica di Carignano.

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Eccola in primo piano e nei dettagli… La 1° foto scattata in un mattino di novembre…con quell’aria tersa che solo l’inverno offre!

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E qui, un po’ di storia, dovuta, vista l’importanza della Chiesa…leggetela fino in fondo: c’è una piccola curiosità, nota solo ai zeneizi (e neppure a tutti!)… ;-)

Da Wikipedia:
La basilica di Santa Maria Assunta - svettante sulla ripida collina di Carignano in via Innocenzo IV - è uno dei maggiori esempi di architettura rinascimentale di Genova. Già chiesa gentilizia della famiglia Sauli divenne in seguito abbazia, collegiata, basilica minore e sede parrocchiale del Vicariato di Carignano-Foce dell'arcidiocesi di Genova.
Strutturata su una pianta a croce greca basata su identici prospetti per i quattro lati, con cinque cupole e con due campanili (nel disegno originale ne erano previsti quattro) a base quadrata ai lati dell'ampia fronte principale coronata da un timpano, la cupola centrale a cassettoni è impostata su un alto tamburo a serliane (l'insieme si rifà al progetto di Bramante per la Basilica di San Pietro a Roma), la chiesa presenta un interno molto luminoso ed arricchito da fasti barocchi, con sfavillio di ori, marmi, affreschi.
Un discendente della famiglia Sauli, Domenico, per migliorarne il suono, nel 1737 fece fondere completamente le campane della chiesa con il metallo ricavato da alcuni sacchi di monete d'argento, stucchi e tele


Ed ecco la “chicca”:
Secondo una leggenda popolare, la decisione di far costruire una propria chiesa sulle alture di Carignano venne adottata - quasi in segno di ripicca - dalla moglie del patrizio Bandinello Sauli la quale - richiesto ad una nobildonna della dinastia Fieschi di attenderla e di ritardare di qualche tempo la celebrazione della messa nella vicina chiesa di Santa Maria in via Lata - si sentì rispondere testualmente: "Chi vuole dei comodi se li procuri a sue spese".
Il secolare prolungamento dei lavori per la edificazione della basilica, molto amata dai genovesi, non poteva sottrarsi all'arguzia popolare tanto da diventare addirittura oggetto di un motto: infatti tuttora, nel capoluogo ligure, si usa ricordare che una cosa destinata a protrarsi all'infinito "A l'è comme a "fabbrica" de Caìgnan" (è alla stregua della "fabbrica" di Carignano).


Prendendo per Via Ravasco, dritta dinanzi alla Chiesa, si sbuca in Piazza Sarzano, un gioiellino: La Chiesa di Sant’Agostino, (Piazza Negri)

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è enorme, perdonatemi, ma trovo che la sua guglia sia la più bella in assoluto di tutta la città… :p

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(da www.irolli.it):[/url]
La chiesa di Sant'Agostino venne fatta edificare dagli Agostiniani nell'anno 1260 ed è una delle poche chiese gotiche sopravvissute a Genova alla costruzione delle strade "moderne", che, soprattutto nell'Ottocento, ha visto la demolizione di un gran numero di chiese e conventi.
La chiesa di Sant'Agostino presenta la tipica facciata a fasce bicrome, in marmo bianco e pietra nera di promontorio.
Il prospetto, tripartito da lesene, ha un portale ad arco acuto con, nella lunetta, un affresco di G.B. Merano raffigurante Sant'Agostino. E' inoltre presente un grande loculo aperto sotto un fregio di archetti e due bifore laterali.
Particolare importantissimo che rende particolare sia la chiesa che il contesto della piazze prospicienti, è lo stupendo campanile posizionato sul lato destro del transetto. La torre campanaria è formata da ordini sovrapposti di bifore e quadrifore e termina con un'alta cuspide e quattro guglie laterali maiolicata (ossia rivestite da piastrelle policrome).
L'interno, assai vasto, è a tre navate divise da arcate ogivali; queste ultime poggiano su robuste colonne in pietra dipinte a fasce bianco-nere con capitelli cubici.
Le navate laterali erano in origine coperte da soffitti a travature ma furono rialzate nel 1400, e più tardi, nel '600 si dovette provvedere a rifare la copertura della navata centrale, oramai pericolante; il coro, invece, ha mantenuto le volte cordonate originali.
Oggi la chiesa restaurata è utilizzata come auditorium e utilizzata dal vicino Teatro della Tosse


CHIESA SAN SALVATORE (PIAZZA SARZANO)
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Ancora da “I Rolli”:

Nel gennaio dell'anno 1141, su richiesta di un canonico Ansaldo, i Consoli di Genova diedero in dono "14 tavole di terra" per la costruzione di una chiesa nel campo di Sarzano, che all'epoca ospitava manifestazioni pubbliche e parate ufficiali. Da questo fatto nascerà la chiesa di San Salvatore in Sarzano.
San Salvatore risulta citata come parrocchia soltanto in documenti del 1191.
Nell'anno 1611 si decise di ampliare ed ammodernare l'edificio religioso, dopo aver preso in considerazione vari progetti di ampliamento presentati fin dal 1578.

La data, contenuta in un documento d'archivio scritto da un rettore del tempo, è emersa da studi recenti, e contraddice quella del 1653, tradizionalmente accettata dagli storici. La chiesa fu dotata di un'ampia navata unica; il campanile, eretto nello stesso periodo, venne in seguito restaurato e le sue campane aumentate a cinque. Nel 1692 ebbe l'organo, poi riformato e arricchito nel 1844; in quel periodo San Salvatore era ricca di opere d'arte, anche perchè nel 1809 aveva incamerato i beni della parrocchia di Santa Croce, soppressa dal cardinale Giuseppe Spina.
La chiesa subì per ben due volte gravi danni dalle bombe. La prima a causa del bombardamento navale francese del 1684, che provocò il crollo del soffitto; la seconda nel 1942, quando fu incendiata e distrutta. Dopo la guerra l'edificio è rimasto per decenni in rovina, finchè - nell'ambito dei lavori per la collocazione della facoltà di Architettura sull'area del bombardato convento di San Silvestro in stradone Sant'Agostino - è stato completamente ristrutturato per ospitare l'aula magna del complesso universitario. Vista la capienza - può accogliere fino a 340 spettatori - viene utilizzato anche come sede per concerti


Da Piazza Sarzano (o Piazzetta come la definiamo spesso noi…!) si prende per Via Ravecca, tipicissima per botteghe antiche, pelletterie, trattorie, panifici, etc, si sbuca esattamente sotto Porta Soprana e, quindi dalla Casa di Colombo.

Se invece si scende dritti per lo Stradone di Sant’Agostino, lungo il quale si incontrerà anche la Facoltà di architettura, ci si ritroverà in un dedalo di carruggi che intersecano altri carruggi, anche qui, negozietti caratteristici, botteghe d’arte, trattorie tipiche e non, che vi porteranno, senza deviare troppo – cartina alla mano, mi raccomando! – al Duomo di San Lorenzo !!!

Questi, invece sono alcuni scatti fatti in Via Dante, la strada che andando verso Piazza de Ferrari incontra Porta Soprana e la casa di Colombo (ancora!!!)... visto il mio amore (mania?!?!?) per gli angoli e le architetture del ‘900:

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Infine un piccolo omaggio a La76 ed alla sua splendida idea di mappa/percorso: la Chiesa di Santissima Annunziata del Vastato, in Piazza della Nunziata, vicino alla Piazzetta restaurata dei Truogoli (trogoli), ad un passo da Via Balbi, da Palazzo Reale, dalle Università e da Principe ;-)

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Ecco la Piazza, stupendaaaaaaaaaa

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Da: WWW.genova.repubblica.it/multimedia/home/7337545/12:

Completamente restaurati i Truogoli di Santa Brigida in pieno Centro Storico a Genova. L'operazione fa parte di un più ampio restyling dei carruggi che il comune vuole accompagnare con una bonifica commerciale dell'area: lanciato un bando per finanziare chi aprirà dieci negozi nella zona che l'amministrazione comunale vorrebbe rilanciare. I truogoli di Santa Brigida sono gli antichi lavatoi che il Comune di Genova ha recuperato con un meticoloso intervento di restauro quattro anni fa, si trovano al centro di una piazza circondata dalle case medievali, anch’esse recentemente recuperate. Solo un vicolo separa la piazza dalla storica via Pré. A Genova si cominciarono a costruire truogoli e fontane quasi duemila anni fa: si ipotizza che fin dal Quattrocento a Santa Brigida ci fossero dei truogoli o delle risorgive che venivano sfruttate per lavare (la piazza segue infatti il declivio della collina, sotto cui scorrevano diversi rivi). (foto Bussalino) [28 agosto 2009]

E visto che alla chiusura con i tramonti ormai sono affezionata (e abbonata!), eccone uno dedicato a Lei, alla Basilica che saluto ogni sera... :)
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Ah...mentre vi scrivo si sta sviluppando l'eclissi di Luna...spero possiate vederla anche VOI !!!
 
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Quindi, mai limitarsi ...i caruggi, le Calle, la Napoli di Totò...l'Italia ha mille facce da mostrare e da vivereeeeeeeeeeeee:
nè rimorsi nè rimpianti...

'A Vucciria... eh si Raffella, l'Italia ha proprio mille facce....

Rimango indietro nella lettura del treadh; questo va gustato, non può essere letto frettolosamente... va assaporato parola per parola e dunque data la stanchezza "oculare" tornerò ad aggiornarmii domani.
Non ringraziate noi per i complimenti, sono apprezzamenti ampiamente meritati... siete bravissime ed illuminanti :-)
 
Vi ho seguite dall'inizio di questo fantastico viaggio nella vostra Genova: con le bellissime foto e le spiegazioni ci invogliate a visitarla.

A dicembre scorso con MSC Fantasia nello scalo a Genova invece della visita all'Acquario (sarà per la prossima!) ho preferito andare a piedi alla cattedrale passando per le zone care a De Andrè: Via di Prè, Via del Campo, via S. Luca e via S. Lorenzo, poi palazzo Ducale e al ritorno sono scesa fino all'Acquario e tornata costeggiando il mare fino alla nave.

Molto particolari le stradine e i carruggi anche per l'atmosfera natalizia che già vi si respirava. Nel mio diario ho messo delle foto di questa passeggiata (non preoccupatevi sono all'inizio del diario, non bisogna rileggerlo) e ricordo che a suo tempo ho faticato un pò a sceglierle fra le tante fatte perchè la "vostra" Genova mi è piaciuta tanto.

Grazie a te Raffaella e a La76 per avere avuto questa idea di approfondire "Genova" per farla amare anche a noi!!!


Il link del mio diario
http://forum.crocieristi.it/showthr...sia-9-20-Dicembre-2010-Spagna-Madeira-Canarie
 
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Innanzitutto mi scuso per i pochi commenti e per non aver introdotto altro materiale..
Sono molto impegnato, e quando non lo sono, per fortuna, sono fuori Roma..

Tutto il post è bellissimo, e se mi porta un po' di nostalgia mi stimola di più a pensare alla prossima volta che verrò a Genova, e che non è lontana.. ;)

Tra le tante cose volevop mettere qualche nota sul cimitero di Satglieno: le parti che quoto sono riportate da La76

Il Cimitero di Staglieno nasce a seguito dell' editto Napoleonico di inizio 800 che proibiva le sepolture nelle chiese e comunque nel territorio urbano, il sito scelto in quel periodo si trovava effettivamente fuori dalla cinta urbana anche se era facilmente raggiungibile.

Quel famoso editto era un provvedimento di tipo igienico, preso assolutamente in buona fede dal governo Napoleonico, ma provocò accese discussioni in Italia, da qui usci l'opera di Foscolo (I sepolcri)

http://it.wikipedia.org/wiki/Dei_sepolcri

che lo usa per fare una vera propaganda nazionale..
Questo editto fa capire come per certi versi il mondo sia tornato indietro di millenni, infatti nelle città Romane i cimiteri erano esterni per ragioni igieniche..
Noi siamo tornati ad avere la considerazione dell'igiene dei Romani da non più di un secolo..

"A forza di vendere collane di noccioline e dolci all'Acquasanta, al Garbo, a san Cipriano, con vento e sole, con acqua giù a secchi, alla mia vecchiaia per assicurarmi un pane; fra i pochi soldi, mi ammucchiavo quelli per tramandarmi al tempo più lontano, mentre son viva, da vera abitante (del sestiere) di Portoria: Caterina Campodonico (la Paesana) -1881- da questa mia memoria, se vi piace, voialtri che passate, pregatemi pace."

A parte che pregherei di sicuro se passo, ma volevo far notare che fino a pochissimo tempo fa la dignità della sepoltura era un pensiero fisso in quasi tutte le culture, per questo ora conosciamo tantissimo del mondo antico, per i corredi funerari, per le tombe, per l'attenzione che si dedicava all'ultima 'casa'..
Non meno di cinquanta anni fa c'erano persone che ancora si costruivano da sole una tomba, perchè 'povere' ma convinte della bellezza di questa cosa..
In poco tempo, almeno nella nostra civiltà occidentale, questo sentimento è scemato: si vive l'oggi, si brucia, e non si pensa al domani..
Forse per la prima volta nella storia..

Ed essendo tutte famiglie danarose all'epoca della costruzione del cimitero si creò una vera e propria gara per avere la tomba più bella, molte furono eseguite da artisti "famosi" dell' epoca, quasi che più che tombe il pensiero comune fosse quello di realizzare un museo.

Semplicemente mostrare il potere della propria famiglia? Cosa utile ai vivi.. ;)

(Totò? ''A Livella..'' capito mi hai?)

La maggior parte delle tombe vuole immortalare il momento della morte come oggi potrebbe fare una fotografia, passeggiando per le gallerie le scene che ci si trova davanti oltre ad essere di un realismo impressionante fermano gli "istanti" del passaggio del defunto e del suo nucleo famigliare.

Assolutamente stupendo, il Verano di Roma è però diverso.. questa cosa mi ha colpito molto..

Vi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, il compositore della musica dell'Inno d'Italia Michele Novaro, numerosi garibaldini tra i quali Antonio Burlando ed altri che fecero parte della spedizione dei Mille (un campo è a loro dedicato), l'attore Gilberto Govi, il cantautore Fabrizio De André, il pittore Federico Sirigu, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti, Constance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio e Stefano Canzio.

Da noi hanno iniziato a creare dei percorsi guidati, visto che il Verano di cui parlavo ospita persone importantissime, tutto il degrado che si vede invece per Staglieno fa male alla dignità stessa del luogo..

Volevo dire una cosa su Genova ed i Genovesi: tanti ne conosco e tanti si lamentano di come la città sia 'piatta' e trascurata, di come non ci sia spazio per la cultura e di come le istituzioni siano piuttosto limitate nella gestione della città..
In parte è vero (il porto e le polemiche ne sono una prova, non miopia, ma cecità), ma il Galata, l'acquario, il porto antico, i gruppi che fanno cinema, teatro, attività sociali, i cantanti, le librerie di livello, le organizzazioni di grandi eventi e mostre..

Insomma, dall'esterno vedrò il solo oro, ma di sicuro quello che vedo esiste..
Magari dall'interno non si vede tutto, come al solito il nero uccide il bianco..

Un salutone!!
Manlio
 
Da noi hanno iniziato a creare dei percorsi guidati, visto che il Verano di cui parlavo ospita persone importantissime, tutto il degrado che si vede invece per Staglieno fa male alla dignità stessa del luogo..

Un salutone!!
Manlio

Qui invece si sta procedendo in senso opposto, nel senso, che il nostro cimitero, naturalmente in un'isola, è diventato una meta turistica con un numero veramente eccessivo di turisti che lo percorrono da destra a sinistra, scattando foto e riprese, talora senza rispetto di chi in quel luogo si reca per celebrare dei momenti di riservatezza, raccoglimento ed intimità.

Da qui la prossima probabile disciplina per l'accesso all'isola.
 
Interessantissima questa disquisizione sulla storia e cultura dei cimiteri! Grazie Manlio...
Oltre al grande rispetto per chi ci ha preceduto, comune a tante culture e tradizioni, è proprio vero quando si dice "chi non conosce il passato, non conoscerà neanche il suo futuro..."

Rodolfo;298396... il nostro cimitero ha detto:
Si chiama San Michele? E' quell' isola tra Fondamenta Nuove e Murano?
 
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