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La truffa di Natale

Ne trae profitto chi si occupa di procurarsi i pass presso il Vaticano... e per centinaia di persone...
O pensate lo faccia gratis?
Stiamo parlando di un evento esclusivo....organizzato con pulmann e quant'altro... e che varrebbe molto meno venderlo senza quei pass....
Questo vuol dire che il procuratore dei pass vista l'entità del guadagno sperava nella stupidità dei controlli del Vaticano? Tutto é possibile di fronte al vile denaro.
 
.....incredibile che costa si faccia raggirare

Io non lo trovo così incredibile. Quante volte durante l'escursione, la guida si ferma per prendere i biglietti, dal collega in strada, o fa i biglietti direttamente in loco? E se pagasse con soldi falsi, la colpa di chi sarebbe? Di sicuro, al prossimo caso saranno più attenti, ma io non vedo responsabilità, nel "raggiro". ;)
 
Infatti diver...
Costa è uguale a noi, "lei" come noi si affida ad un agenzia... Cambiano i numeri, questo si...

Ma se ci truffano, facciamo causa?
In questo caso viene più semplice, o meglio comodo prendersela con Costa. È vero costa doveva verificare, è come dice giustamente Rodolfo, purtroppo qualcuno ne pagherà le conseguenze... Ma Costa è esattamente come noi, poteva sapere che i biglietti erano falsi? No, semplicemente perché si è affidata a terzi....
Sicuramente le colpe cadranno a catena e a ritroso... Ma cosa si poteva fare di diverso in quella situazione? Nulla...
 
Ne trae profitto chi si occupa di procurarsi i pass presso il Vaticano per conto di terzi... e per centinaia di persone...
O pensate lo facciano gratis? È un lavoro.
Stiamo parlando di un evento esclusivo....organizzato con pulmann e quant'altro... e costerebbe molto meno venderlo senza quei pass....che garantiscono l'ingresso alla basilica. ..

Infatti la logica è che l'interesse per i pass sia legato alla vendita delle escursioni.
Probabilmente anche il corrispondente che organizza le escursioni è vittima di una truffa.
Mi viene però spontaneo chiedere: il corrispondente è il solito degli anni passati?
I cambiamenti risparmiosi possono aver fatto cambiare, in virtù di una potenziale economia, il consueto TO, magari divenuto forse troppo costoso?
Certo è che mi risulta difficile comprendere come mai nessuno abbia effettuato un controllo minimo, sia TO che ufficio escursioni, vista l'evidente truffa verificabile dai numeri uguali.

Immagino il pensiero di Thamm :
" Maledekti italiani sembre bronti a trvuffare...ha vagione il Cangelliere" :mrgreen::mrgreen:
 
Credo anche io che Costa non potesse fare molto in questo contesto...
Anche verificare la numerazione dei pass non avrebbe cambiato la sostanza. .. se non avvertire prima i crocieristi. ...
Da un punto di vista legale però. .. Costa rimane responsabile in quanto diretta "venditrice" del servizio... pur essendo stata lei stessa vittima...
Sta a lei dimostrare di aver scelto un fornitore serio ed affidabile "fino a prova contraria".... e sarà lei stessa a rivalersi dei danni...
Per mio conto... Costa la serietà l'ha dimostrata rimborsando 150 euro in più rispetto alla quota dell'escursione a titolo risarcitorio...
A me sarebbe bastato... ad altri probabilmente no...
Ma questi ultimi... non hanno altre modalità se non chiedere "soddisfazione" alla compagnia. ... visto che il servizio lo hanno comprato da lei....
Io spero sinceramente che l'eventuale denuncia di Costa al suo tour operator locale serva a far effettivamente pagare chi questa truffa l'ha messa in piedi...
Un fatto veramente increscioso.
 
E' possibile che in questi casi si parli sempre di truffe, forse è più comodo che non analizzare un poco più a fondo il fatto.
Premesso che normalmente biglietti e permessi d'ingresso in quasi tutte le escursioni vengono di distribuiti dalle guide e non a bordo.dove neppure li vedono.
Se si fosse trattato di un errore, i permessi ritirati personalmente in prefettura Vaticana e trasferiti via telematica a chi avrebbe dovuto consegnarli,non è possibile che in questa operazione ci sia scappato l'errore, invece di stampare 200 biglietti ne sono state fatte 200 copie dello stesso?
Colpa sicuramente di chi ha eseguito l'operazione e delle 4 guide che non hanno controllato la correttezza dei permessi. ma non necessariamente una truffa .
 
Infatti la logica è che l'interesse per i pass sia legato alla vendita delle escursioni.
Probabilmente anche il corrispondente che organizza le escursioni è vittima di una truffa.
Mi viene però spontaneo chiedere: il corrispondente è il solito degli anni passati?
I cambiamenti risparmiosi possono aver fatto cambiare, in virtù di una potenziale economia, il consueto TO, magari divenuto forse troppo costoso?
Certo è che mi risulta difficile comprendere come mai nessuno abbia effettuato un controllo minimo, sia TO che ufficio escursioni, vista l'evidente truffa verificabile dai numeri uguali.

Immagino il pensiero di Thamm :
" Maledekti italiani sembre bronti a trvuffare...ha vagione il Cangelliere" :mrgreen::mrgreen:

Come diceva un noto politico "pensar male è peccato, ma spesse volte si indovina"
 
Lulap, grazie dei chiarimenti sul tipo di biglietto a voi consegnato.
Lo so, sono sempre ottimista e spero sempre in un errore in buonafede, ma visto il consegnato e ricodando una coppia di comici indimenticabili... "Cicciooo! Truffa, fu!!!!!"

Costa ha prontamente risarcito e "consolato" i clienti. Pure io mi sarei accontentato, ma mi aspetterei ora una causa della Compagnia Crocieristica verso l'agenzia esterna con tanto di comunicazione pubblica
 
Lino, credo che con l'intervento di Lulap la truffa sia fuori da ogni discussione..

Il fatto che si possa truffare su un evento gratuito ma importante e limitato ad un certo numero di persone purtroppo ci sta tutto anche se è una cosa amarissima pensando allo spirito con cui chi ha creato e lavorato per quell'evento, si è impegnato..

Se Costa ci è caduta a causa di una agenzia poco affidabile o se una agenzia più che affidabile sia stata truffata a sua volta non possiamo saperlo, ma come dice Leo, sarebbe importante capirlo, i risparmi vanno bene, ma fino ad un certo punto..
La compagnia credo abbia più che risarcito i crocieristi, ma se fossi un fedele ci sarei comunque rimasto male, pur apprezzando il comportamento di Costa..

Mi permetto una cattiveria, chi si vuole rivalere sulla compagnia forse più che guardare con lo spirito in alto è moralmente ben piantato su un solido terreno, la delusione è una cosa, il denaro un'altra..

Un saluto (amaro)
Manlio
 
Manlio il problema della stampa unione di più permessi uguali ma con numerazioni diverse è capitato pure a noi , per errore mio ho ordinato la stampa di 25 permessi invece di una copia per numero ho inserito 25 copie con lo stesso numero di fogli nella stampante, sono uscite tutte uguali.:(. io però controllai prima di consegnarle agli interessati;)

Se l'agenzia avesse ideato una truffa simile ,a parer mio ,( scusami in anticipo la poca delicatezza ) avrebbe ottenuto lo stesso risultato del tizio che si tagliò i gioielli per far dispetto alla moglie;).
 
La cosa che mi fa sorridere è che tutta questa gente, pronta ad ascoltare le parole di Papa Francesco (ascoltarle o solo sentirle??) con lo scopo almeno in parte di metterle in pratica nella vita di tutti i giorni... subito dopo si trasforma e in nome del dio "denaro" è pronta a qualsiasi battaglia, anche legale..Mah! Mi fanno proprio pensare queste cose.
Comunque credo che la compagnia si sia comportata nel migliore dei modi nei confronti dei passeggeri.
 
Lino, intanto i soldi se li saranno già intascati.
Poi ci sarà la causa. .. e se ne riparlerà fra qualche tempo....
Nel frattempo... avranno cambiato nome alla "ditta"... e campa cavallo....
Purtroppo queste cose sono abbastanza all'ordine del giorno. ..
Non credo si sia trattato di un errore di stampa...
I permessi erano su un cartoncino (non su carta normale)... semilucido e non opaco come l'originale. .. dello stesso colore ma non della stessa tonalità. ...
Insomma... ci sono tracce di contraffazione. ... così pare...
E non ultimo... se fosse stato un problema di stampa... perlomeno uno sarebbe stato valido.... :)
 
Manlio il problema della stampa unione di più permessi uguali ma con numerazioni diverse è capitato pure a noi

Lino, non erano uguali solo i numeri della serie..

Ancora qualche precisazione.

I biglietti erano riprodotti fedelmente per quanto riguarda i testi, i caratteri e i loghi.
Differiscono dagli originali per tre particolari importanti
Il colore. Gli originali arancio chiaro, quelli falsi un arancio più scuro.
Il cartoncino. Gli originali in cartoncino opaco, i falsi in cartoncino semi lucido.
Soprattutto: i numeri di serie. Quelli falsi hanno tutti lo stesso numero.

Se l'agenzia avesse ideato una truffa simile ,a parer mio ,( scusami in anticipo la poca delicatezza ) avrebbe ottenuto lo stesso risultato del tizio che si tagliò i gioielli per far dispetto alla moglie;).

Io credo che sia stata truffata anche l'agenzia..

Probabilmente il Vaticano emette gratis un certo numero di biglietti, qualcuno (agenzie o altro) cerca di arraffarli per organizzarci delle visite a pagamento, e qualcun altro, visto il numero limitato, cerca di fare dei falsi da rivendere al primo..

Quindi da una iniziativa gratuita del Vaticano ne nasce un valore ed una truffa da parte di chi, poco spiritualmente, ne approfitta..

Questo vuol dire che il procuratore dei pass vista l'entità del guadagno sperava nella stupidità dei controlli del Vaticano? Tutto é possibile di fronte al vile denaro.

Non credo, per lui una volta venduti i biglietti è fatta.. starà poi ai truffati fare una amara scoperta..

La cosa che mi fa sorridere è che tutta questa gente, pronta ad ascoltare le parole di Papa Francesco (ascoltarle o solo sentirle??) con lo scopo almeno in parte di metterle in pratica nella vita di tutti i giorni... subito dopo si trasforma e in nome del dio "denaro" è pronta a qualsiasi battaglia, anche legale..Mah! Mi fanno proprio pensare queste cose.

Anche a me..

Un saluto!
Manlio
 
Concordo che la compagnia avrebbe dovuto prestare più attenzione al fornitore, o a sua volta, eventualmente, l'agenzia al rivenditore. Ma tutti siamo oggetto di truffe e siamo sempre a rischio. In questo caso, come sempre sostengo, la compagnia non ha colpa ma sta a lei prendere tutti i provvedimenti tali da rendere chiarezza al passeggero e tutelarlo in modo da difendere la propria serietà e professionalità.
 
Qualche ulteriore precisazione:

1) I biglietti per l'ingresso a San Pietro non si stampano on-line. Si prenotano on-line, ma si devono ritirare in originale al Portone di Bronzo. La Gendarmeria ci ha mostrato gli originali e non ci sono storie: sono diversi. Quindi non si può immaginare neanche con la più fervida fantasia che ci sia stato un qualche errore. Si tratta di una truffa bella e buona.

2) Se i biglietti sono gratuiti, perchè stamparne di falsi ??? Probabilmente (attenzione: si tratta di una mia deduzione, niente di più!) è andata come ha detto già qualcuno di voi.
Costa ordina al suo fornitore in Roma quattro pullman; quattro accompagnatori; una cena per 200 persone a Roma, zona Vaticano; e 200 pass per la Messa in San Pietro.
Il fornitore di Costa prenota tutti i singoli servizi ai suoi fornitori, e quindi ordina anche i 200 pass.
Chi deve fornire i 200 pass non li ha. Il Vaticano non ne rilascia più.
L'agenzia locale non può assolutamente dire di no a Costa: fa pressioni, urla, scalpita....
A qualcuno viene un'idea: li stampiamo falsi.......
E' impossibile dire fino a quale anello della catena la cosa fosse nota in anticipo. Mi spiego:
Il fornitore finale (quello che materialmente si è procurato i biglietti falsi) li ha forniti all'Agenzia di Roma per buoni, oppure ha detto "biglietti non ce ne sono più, se non puoi dire di no a Costa te ne dò un pacco stampati da noi, e speriamo che nessuno se ne accorga....." ????

3) Che qualcuno abbia voglia di intentare una causa contro Costa è cosa che non mi scandalizza affatto. I 150,00 euro che Costa ha dato a tutti sono nulla in confronto a quello che ragionevolmente si potrebbe ottenere in sede civile. Il danno materiale non c'è perchè Costa ha rimborsato in toto il prezzo dell'escursione. Ma rimangono il danno biologico (l'arrabbiatura, le ore passate al freddo a fare la coda per niente) e il danno morale (per un credente che è venuto apposta per questa celebrazione non è poco). Credo che arrivare a qualche migliaio di euro ci si mette un attimo.
Ovviamente Costa chiamerebbe poi in causa il suo fornitore e lui chiederebbe il risarcimento di tutti i risarcimenti che deve pagare ai Crocieristi e in più chiederebbe anche il danno di immagine.
Anzi, per dirvela tutta, io sono convinto che indipendemente dal fatto che qualcuno dei crocieristi intenti una causa oppuire no, Costa muoverà subito i mezzi corazzati del proprio ufficio legale per ottenere dal fornitore un risarcimento che alla fine sarà ben superiore a quello che Costa ha dato a noi!
 
Mi dispiace davvero tanto per la situazione, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Ci puoi cascare una volta ma la seconda no. Questo vuol dire che quando risalirò sulla nave starò più tranquillo perché prima di distribuire qualcosa la guideranno 100 volte.
 
Mi sono dimenticato di dire che tra i 200 crocieristi partecipanti a questa escursione, ce n'era anche un gruppetto (una cinquantina forse) che erano a bordo di Aida Mar. Ovviamente tedeschi.
Tra i nostri compagni di sventura imbarcati sulla Fascinosa c'erano invece una cinquantina di francesi.
Quindi la solita figura dei pataccari l'abbiamo fatta bell'e subito sia nei confronti degli amici d'oltralpe sia nei confronti dei mangiapatate.
 
Ancora una precisazione: i biglietti ci sono stati consegnati a bordo del pullman non dal personale di Costa ma ci sono stati dati direttamente dall'accompagnatore (che fa capo all'agenzia di Roma).
Non credo che nessuno di Costa li abbia neanche materialmente visti in anticipo.
Questo non cambia i rapporti giuridici: io ho acquistato una escursione da Costa e Costa risponde nei miei confronti di tutti i servizi e di tutti i disservizi, siano essi causati da lei direttamente, oppure siano causati dai suoi fornitori.
Salva la facoltà di rivalsa.
 
Giusto. Pensavo all'ultima visita al Partenone. I biglietti son stati consegnati sul bus dalla Guida. Il personale Costa non li ha nemmeno visti.

Credo anche io che la Compagnia si rivarrà nei confronti di chi i biglietti li ha procurati.
 
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