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Leggende sui Mari

pmanlio

Active member
Sergio, il Mediterraneo è stato invaso dall'Atlantico similmente a come il Mar Nero lo è stato a sua volta dal Mediterraneo, ma c'è una differenza fondamentale tra i due eventi: quando è accaduto il primo non esistevano uomini a poterlo vedere..

Invece questo evento ha una data precisa, ovvero il 5600 avanti Cristo, e ci sono diverse prove che sia stato un evento veramente traumatico..

Detto questo in tutti i link che ho fornito vengono riportati altri possibili candidati al racconto del Diluvio, di cui la maggior parte si trova in Mesopotamia perchè è da lì che è partita la civiltà e che probabilmente è partito il racconto..

Per tutti noi ciò che non è scritto nella Bibbia è mitologia, e nei termini della mitologia ci sono le trasformazioni le interpretazioni, i simbolismi gli Dei ecc.

Ciò che è scritto nella Bibbia divide gli uomini, perchè c'è chi la vede con uno spirito disincantato e chi la vede con la fede, e tra questi chi la prende parola per parola e chi crede che vada interpretata..

Nella Bibbia il racconto di Noè è lo stesso che fanno i Babilonesi, con la differenza che i Babilonesi lo raccontavano da sempre, mentre gli Ebrei solo dopo la prigionia a Babilonia, per me la cosa è chiara, per un uomo di chiesa credo che la propria coscienza debba decidere..

Sergio e Rodolfo: ci sono differenze fondamentali tra quello che presento io qui, che sia la storia dei Fenici in America o che circumnavigano l'Africa, dei Minoici che vivono ad Atlantide o del Mar Nero e quello che racconta Voyager..

Io presento sempre fatti COMPROVATI da cui POSSONO essere nate delle leggende, ma i fatti sono rigorosamente veri..

Le prove dell'eruzione del Vulcano di Santorini e della conseguente distruzione di Creta possono riempire una biblioteca, allo stesso modo ho citato Ballard: seguendo i suoi riferimenti si trova una Bibliografia di tipo accademico sul Mar Nero..

Quelle cose sono successe, che poi magari Atlantide non sia Creta ed il Mar Nero non sia quello del Diluvio cambia poco..

Perchè quando voi andate a Cnosso troverete quello che ho descritto, e quando andate nel Mar Nero, indagando nel fondo, troverete le valli, gli estuari ecc. e potrete tranquillamente pensare di viaggiare sopra un antico lago dove viveva della gente perchè così era..

Ed allora vi chiedo: se Creta non è Atlantide e se il Mar Nero non è quello del diluvio che cambia rispetto al fascino (se uno lo prova) di quello che è successo?

Un nome, tutto lì.. solo una etichetta appiccicata ad un racconto.. nulla di più..

A differenza di Voyager un qualunque studioso deve fare almeno due cose:

1) Definire i limiti della sua conoscenza, ovvero di quello che sta raccontando
2) Fornire la spiegazione scientifica o i riferimenti a cui si appoggia

Queste due operazioni in Voyager sono eseguite solo in modo apparente: gli studiosi sono spesso persone che non hanno competenza specifica del problema, e le 'prove' sono o libri di questi Tizi o cose che è meglio lasciar stare. Le deduzioni sono quindi inficiate da questo approccio e dalla volontà di andare a parare da una certa parte..

Se ci fate caso io non esco mai dallo schema dello studioso classico: fornisco sempre i riferimenti, definisco sempre i limiti della mia conoscenza, spiego ogni volta che metto su una ipotesi perchè la metto e da dove esce fuori..

Non essendo io un geologo (che potrei contattare se volete) o uno storico va da sè che cerco quindi sempre di evitare 'salti' nel buio, ma quando li faccio metto il paracadute di dirlo. Certamente sarebbe più agevole per me parlare di Fisica Classica o di Ingegneria, ma l'approccio che adotto è comunque quello che metto in gioco nel lavoro quotidiano..

C'è però una differenza tra me ed un Archeologo: se io scrivo che Creta potrebbe essere Atlantide per tutti questi motivi che succede? Niente..
Se lo scrive un grande Archeologo succedono almeno due cose:

1) Qualcuno prende parola per parola la storia di Atlantide e lo contesta
2) Una parte della storia non combacerà mai con quella reale

ed ecco che Spiridon Marinatos, che era appunto un grande archeologo, scrive che Creta è Atlantide in un articolo giovanile, perfettamente argomentato e che prefigura la ricerca delle prove che lui cercherà e troverà anni dopo..

Ma quando le trova ecco che arrivano i giornalisti, che escono articoli strillati ecc. ed allora Marinatos ha la giusta paura di divenire una macchietta, e smentisce tutto come 'Pazzie'..

E fa bene, perchè lui ha scoperto cose vere, perchè dovrebbe giocarsi la reputazione per parlare di una leggenda quando oltretutto la cosa non aggiunge nulla alla storia vera?

Ballard ha trovato la capanna, non ci piove su questo: provate a leggere il libro..

Ballard ha trovato una capanna in fondo al Mar Nero, ma non lo dichiara apertamente in un articolo, perchè?

Perchè per una coincidenza sfortunata non ha la prova decisiva della datazione sul Carbonio, ed è giusto allora che se ne stia zitto..

Il libro che vi ho indicato, anche se bello, non è un testo scientifico, e quindi lì può parlare in modo diverso..

Ma anche lì racconta la cosa in modo particolare, ma non dice E' una capanna: è una cosa con la forma di una capanna, che sembra costruita da legno canniccio e sassi. Il legno sembra proprio essere lavorato con strumenti di tipo levigato ecc. e si presenta in pali, non sembra una palafitta, ma lì non c'era l'acqua..

A bordo abbiamo uno studioso eminente, esperto di abitazioni del periodo storico di riferimento e che dice che quella sembra proprio una capanna coeva al quel periodo..

Ci sono molte contaminazioni moderne (plastica compresa ndr) che rendono poco agevole prelevare del materiale ed inquinano gli altri materiali: abbiamo raccolto un legno ma la datazione non corrisponde ed è più moderna, attuale..

Secondo voi cosa ha trovato Ballard? Una formazione naturale? Questo non è il muro di Bimini (che sembrava un strada per chi se lo ricorda, ma non lo era..), qui lo sappiamo tutti cosa ha trovato, ma non è corretto dirlo perchè non è provato.. tutto qui..

A parte questo, il post si chiama 'leggende' ed io ho furbescamente tradotto 'leggende' in 'Mitologia' perchè, come abbiamo capito, intorno al fumo del Mito c'è sempre della legna che arde, ma il collegamento è e sarà sempre inquinato da qualche distorsione che non potremo mai correggere del tutto..

Il diluvio di queste distorsioni, data la familiarità di tutto il mondo con le inondazioni, ne ha molte, e per questo l'ho presentato con mille cautele, spiegando che potrebbe essere la somma di tanti episodi separati..

Ma in tutto il mondo la storia è talmente simile, il protagonista ha spesso lo stesso nome, che un minimo di fuoco deve esserci..

E quel fuoco può essere nato solo nei posti (Mezzaluna fertile e Mar Morto) che ho descritto..

Perchè non nella pianura Padana o a Bracciano?

Il lago di Bracciano era abitato da gente abbastanza civile addiruttura novemila anni fa, ben prima del mio 'Noè'..

Ma le emigrazioni sono andate dalla Mezzaluna fertile all'Europa e non viceversa: un giorno lontano qualcuno di Bracciano è venuto in contatto o con qualcuno che veniva dalla Sumeria o con i suoi racconti, ma il viceversa non è successo..

Non sono gli Indiani che hanno influenzato i Sumeri, ma il contrario e così via..

e quindi a Bracciano, con mio dispiacere.. niente Noè!! ;)

Detto questo che si fa?

Ho riaperto 'leggende' con piacere, e forse lo potrei riaprire in futuro, magari evitando le disgrazie (alluvioni, terremoti ecc.) e passando a 'Storie di Mare' che è un campo meno buio, e totalmente credibile..

Per 'leggende' ci sarebbe un evento storico che tutti conosciamo che attende di essere raccontato, e che è totalmente contaminato da storie di fantasia che occorre dipanare bene la matassa.. ma è una storia di mare per modo di dire..

Nel 1200 AC nella pianura di Troia cosa è successo davvero?

La storia di Omero non è più l'unica fonte di cui disponiamo, ci sono gli Ittiti che ci danno altre, per certi versi sorprendenti, informazioni, e non sono leggende.. ;)

Cosa sappiamo e non sappiamo di quella guerra, che da piccolo conflitto di interesse locale è stato elevato a mito? Che è stata studiata da fior di esperti, liberi dalla 'paura' di essere ridicolizzati?

Va però detto che mettere su un affresco storico di quel livello è una cosa che, almeno per ora, non mi sento di fare.. :(

A parte questo il post non è 'mio'.. ci sono almeno tre persone ad es. che hanno dei libri che gli potrebbero permettere di raccontare bellissime storie di mare.. non dico chi sono ma sarebbe bello se ci provano..

Se poi mi rode prendo un 'vecchietto' pensionato che sa scrivere bene (un tipo di Napoli) e gli regalo un bel libro.. così gli riempio il tempo permettendogli di raccontare qualche storia!!!!

Sono o non sono un.. santo? ;)

:p :p :p :p

Un salutone!!
Manlio
 

La76

New member
Interessantissimo argomento...leggendo in questo link che la messo Manlio (il secondo capoverso, quello il minuscolo)
http://cronologia.leonardo.it/mondo05a.htm

c'è un dubbio che mi viene..."Noè" e di conseguenza il suo diluvio, è presente in moltissime culture, anche molto distanti geograficamente e culturalmente dalla zona dell'evento, che come giustamente anche lì è suggerito non si può certo pensare che si tratti sempre dello stesso evento.

Ora, chiaramente senza voler urtare la sensibilità di nessuno che crede alla visione religiosa, mi viene da pensare che di eventi simili ce ne devono essere stati parecchi...chiaramente l' 'assestamento' del mondo verso la forma che noi oggi conosciamo non è avvenuto in un secondo...e se si sono spostate le terre, lo devono aver fatto anche i mari...

Noi oggi abbiamo, oltre alle conoscenze scientifiche, anche tutti gli strumenti per poter monitorare in tempo reali gli aventi...questo ci da inevitabilmente una visione completamente razionale degli eventi.

...ora provate a seguirmi nella riflessione che ho fatto mentre leggevo.
Terremoto dello scorso anno in Giappone...distruzione, onde anomale che hanno attraversato l'oceano, morti, ecc. ecc.
Per noi tutto perfettamente documentato e visto praticamente in diretta...ma se noi lo "prendiamo" e lo spostiamo ai tempi di cui stavo parlando, come pensate che sarebbe stato definito un evento simile dai "cronisti" dell' epoca?
Ed ho citato solo quello, ma se ci pensate di eventi altrettanto catastrofici, negli ultimi anni ce ne sono stati e non pochi...

I miti e le leggende, a mio parere, sono tali proprio per la mancanza di elementi certi di valutazione...non conoscendo la causa di certi fenomeni si tende ad attribuirli a qualcosa di sopranaturale...la "fame" di risposte credo che sia alla base dell'evoluzione umana, non avendo risposte certe le si cerca dove possibile.

Manlio, qualunque sia il prossimo argomento che deciderai di trattare, io lo attendo con ansia...;)
 

Rodolfo

Super Moderatore
La penso esattamente come te Laura. Si adorava l'eclissi solare, e si legava al suo verificarsi tragici eventi, fino a che qualcuno non ha capito e rivelato che si trattava di un fenomeno assolutamente naturale.
 

La76

New member
La penso esattamente come te Laura. Si adorava l'eclissi solare, e si legava al suo verificarsi tragici eventi, fino a che qualcuno non ha capito e rivelato che si trattava di un fenomeno assolutamente naturale.

grazie Rodolfo...esprimere opinioni in argomenti come questi mi fa sempre una certa "paura" :p
 

fandelmare

New member
...se poi mi rode prendo un 'vecchietto' pensionato che sa scrivere bene (un tipo di Napoli) e gli regalo un bel libro.. così gli riempio il tempo permettendogli di raccontare qualche storia!!!!
Sono o non sono un.. santo? ;)
:p :p :p :p
Un salutone!!
Manlio[/QUOTE]

Manlio non ti scaldare troppo, io ho detto solo che man mano che si risale indietro la storia può farsi più nebulosa e non ho certo messo in dubbio i tuoi serissimi riferimenti. Aggiungo però che si deve tenere anche in debito conto che la scienza nel suo divenire progredisce e magari mi sbaglierò ma può darsi che nel 2061 o che ne so quando, acquisizioni certe dei nostri giorni saranno considerate superate o magari andrannointegrate. Quanto alla complicatissima esegesi Biblica ho solo auspicato che sia dal punto di vista religioso sia dal punto di vista laico (visto che comunque ha interessato tanti scenziati) sempre di più ci si riesca ad affrancare da una lettura di tipo letterale arcaica e se vogliamo elementare; ecco perchè a titolo esemplificativo ho citato elementi come ulivo, colomba, deserto che circoscrivono il "racconto" ad un ambito limitato non cogliendo quindi alcuni elementi universali.
Venendo poi ad argomenti più seri, quanto al 'vecchietto' pensionato, visto che oltre a scrivere bene (bontà tua), quel vechietto sa anche leggere indefessamente perfino tutto ciò che scrivi tu partendo da Noe, mi aspetto subito un libro in regalo (purchè non sia un libro di Vespa).
Infine, visto che ai sensi dell'art.35 DPR 30/5/89 N°223 sei incorso in palese violazione della normativa vigente sulla privacy poichè hai fatto espresso riferimento in questo Forum ad una mia qualifica, mi sto chiedendo se procederò immediatamente a termini di legge o piuttosto assecondando una tua aspirazione e visto che sono un 'tipo Napoli', mi attiverò in altro modo facendoti...santo subito !
P.s. Non azzardarti a "riempirmi" il tempo, ti diffido dal farlo, poichè ci ho messo tanto per svuotarlo e per dedicarmi a quell'otium prolifico di cui parla Seneca. Ma insomma ! Che razza di romano sei visto che non lo capisci ?! E' anche vero che dopotutto Seneca era ispanico, poveri romani, come avrebbero fatto senza tanti stranieri !
 
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unochenavigaverament

Guest
tra romani, veneziani e napoletani....che squadra ragazzi..hahahah
 

fandelmare

New member
tra romani, veneziani e napoletani....che squadra ragazzi..hahahah

I romani hanno viaggiato e conquistato, i veneziani non sono stati da meno anche se i tempi erano un po' cambiati e vi chiederete allora: i napoletani ?
Ebbene i napoletani credevano che tutto il mondo fosse come Napoli e quando scoprivano che non era proprio così, se ne meravigliavano commiserando gli altri poichè ritenevano che non ci potesse essere un mondo migliore di quello loro. Ah ah ah ! Ciao.
 

pmanlio

Active member
Hola!!

Ce ne è di carne al fuoco..

Ora mi riesce difficile rispondere a tutti, però almeno qualche riga.. ;)

Sergio, sai benissimo che nell'ozio la lettura ci può stare, ed il racconto pure.. ;)

A parte gli scherzi, da una parte il post è caratterizzato dai miei interventi (visto che il mio amico Cretan si era affacciato solo per i Minoici) dall'altra ovviamente è un bel fagotto portarlo avanti, di conseguenza un aiuto non sarebbe male..

Tutto questo ha ben poco a vedere con regali e regalini, Natale si avvicina.. ;)

Su come gli antichi intendessero la presenza divina nel mondo credo che Rodolfo abbia centrato il tema, che era però anche molto più pesante di quello che possiamo pensare noi oggi: già in una civiltà evoluta come quella di Roma la maggior parte delle persone era talmente convinta della continua intercessione degli Dei in ogni atto umano che praticamente non faceva un passo senza aver pensato ad aurispici ecc. ecc.
Vale persino per quella incredibile macchina da guerra ipertecnolgica ed iperorganizzata che era l'esercito..

Quindi man mano che si indietreggia nel tempo le cose saranno state ancora più complesse, e gli Dei ancora più coinvolti: basta pensare ad es. proprio alla guerra di Troia ed all'Odissea, dove secondo i Greci gli Dei ne hanno fatte di invasioni di campo..

Invece sulle scoperte che possono cambiare radicalmente le nostre conoscenze c'è qualcosa da aggiungere..

Ad es. nel racconto della guerra di Troia siamo passati da:

1) E' tutto frutto di fantasia, le armi non hanno senso, la guerra non ha senso, la città non esiste
2) E' avvenuto, le armi erano quelle, la città anche, la guerra era logica nella zona dove è avvenuta, la città è stata saccheggiata e distrutta, diverse parti del racconto coincidono con la realtà

Tutto questo in meno di un secolo, con le ultime acquisizioni relative al 1999, quando si è vista la vera estensione della Troia Omerica..

Ma se questo vale per la storia, e forse vale meno oggi che in altri tempi, in ogni caso la Geologia, la Biologia sono ambiti diversi..

Se queste scienze concordano a dire che è successa una cosa in un certo periodo in una certa zona al massimo in futuro potremmo integrare quanto ci dicono, ma non potremmo 'cambiarlo' questo non può essere, quindi abbiamo delle basi certe su cui ragionare..

Il discorso di Noè è complesso, va da sè che chiunque può aver avuto il proprio 'diluvio' e raccontarlo in quei termini, ma trovare la stessa storia ed addirittura il nome del protagonista identico in parti del mondo distanti ed isolate completamente tra di loro una lampadina la deve accendere..

E quella lampadina ti porta nella Mezzaluna Fertile ed in un certo periodo, per determinati motivi, e non ti porta nell'isola di Pasqua, c'è poco da fare..

Con quello non ho stabilito una corrispondenza uno ad uno con la Bibbia, ma ho solo dato indizi sulla possibile (possibilissima) radice della storia, mentre ho raccontato un fatto che, per quanto possa essere confuso, è avvenuto in quei termini, senza possibilità di scoperte future che lo neghino..

Il succo di tutto il post è proprio questo: cerchiamo le radici del mito in fatti reali, ma se possiamo discutere che il mito nasca da quelle radici non discutiamo i fatti.
I fatti che ho descritto forse potranno essere in futuro essere messi a fuoco in modo più chiaro, forse potrà uscire chissà quale altro fatto che spiega certi miti, ma non potranno essere negati perchè ci sono indicazioni certe che sono avvenuti..

Detto questo, tra un Napoletano da una parte, un Veneziano ed un Romano dall'altra c'è una grande differenza..

Un Veneziano ed un Romano sono gli eredi di civiltà che hanno lasciato segni profondi nella cultura umana, ma un Romano di allora o un Veneziano di allora, pur riconoscendo luoghi e caratteristiche di vita, nella Roma e Venezia di oggi si ritroverebbero?

Per me un Napoletano di Neapolis oggi guarderebbe Sergio e direbbe 'Quagliò.. il tempo è passato, le cose son cambiate, ma la gente è sempre la gente.. :) :) :) )

Un salutone!!
Manlio
 

fandelmare

New member
Manlio, scusa ma hai scritto quagliò con la q (passato remoto del verbo 'quagliare') che in napoletano sta per combinare, riuscire nell'intento, insomma dire:"Hai quagliato ?" Può significare per es. "Hai combinato l'affare ? Oppure "Ci sei riuscito con quella ragazza? Insomma cose così. Quagliare si usa anche in campo edile ed è quando il muratore butta con la cucchiara la malta o la calce che lega le pietre e roba del genere perciò ti prego lasciamo il veneto a Rodolfo, il romanesco a Leo ed il napoletano a chi è napoletano. Ha distruggere la nostra lingua ci ha già pensato Mariangela Melato nel ruolo di Filomena Marturano di Edoardo. Che tristezza quella interpretazione ! La Melato è stata bravissima interprete in tanti films ed ha recitato egregiamente anche nelle tragedie greche (anche se questo dovrebbero dirlo i greci antichi ma quelli non ci sono più) e poi a distruggere il napoletano o quello che ne resta ci pensano già i neomelodici. Quindi per questo errore da matita blu la prossima volta che ci vediamo ti costringerò a leggermi i sonetti di Trilussa, quello si che ti riuscirebbe bene.
Per il resto quanto a similitudini penso che forse Roma e Napoli vischiose, pastose, maliarde, avvolgenti e gommose come sono hanno una cosa in comune: pian piano cambiano e non sempre solo in meglio chi ci finisce dentro, insomma entrambe se ne stanno lì immote e sornione a guardare come pian pianino quell'alieno arrivato da fuori con l'intento di cambiarle e quasi di conquistarle resti poi neutralizzato e digerito da quei visceri che tutto sanno digerire però se Roma questo lo fa anche con le seduzioni e le lusinghe della capitale a napoli questo succede proprio ad opera di quella che tu hai giustamente chiamato 'gente' e si perchè qui a Napoli ci son venuti in tanti:i tuoi amici Romani, e poi Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, ed ancora Inglesi, Austriaci, Francesi e di recente Tedeschi, Americani, ebbene è innegabile che malgrado ciò l'essenza del popolo napoletano è rimasta tutto sommato sempre quella (difetti compresi); un popolo che si sottomette, purtroppo raramente si ribella, sopporta talvolta fin troppo, magari purtroppo baratta anche la libertà ma mai l'identità. L'identità resta autentica da sempre, quasi immobile, insomma sembra quasi che quella 'gente' anche oggi dica: "son passati tanti e tante cose, passerà anche questo" Come non pensare a quel "...adda passà a nuttata" della commedia di Edoardo! Ma questo è inquietante perchè "aspettare che passi" non sempre va bene. Mi ha intrigato verificare che questo popolo si è rivoltato solo per fame come nella rivolta di Masaniello, o per troppo sopruso come nel caso dele famose 4 giornate contro l'occupazione nazista oppure ancora contro l'inquisizione spagnola oscurantista e crudele per fanatismo religioso; in quel caso i napoletani se pur religiosi non tollerarono l'intransigenza insomma religiosi si ma un po' a modo loro: insomma che si faccia la processione, le genuflessioni, le contrizioni ma che dopo si possa tornare a godere dei piaceri della vita e di quanto essa offre di meglio. E mo basta ho sproloquiato troppo e sono andato fuori tema ma pensandoci bene solo parlando di Roma sono andato OT perchè se l'argomento è "Leggende sui mari" Venezia è di sicuro una leggenda sul mare perchè gallegia sulla laguna e Napoli perchè fin dal mito della sirena Partenope ognuno allora come anche oggi si sente in diritto d'inventarsi una leggenda su questa città di mare perfino se neanche la conosce. Ciao
 

pmanlio

Active member
Acchio!! Non so come mi sia uscita quella 'C' ma caro mi costa.. me tocca fà er Trilussa.. :(

Tra l'altro il 'quagliare' è uguale per tutti, Roma compresa.. ;)

Sono d'accordo con te, Napoli è rimasta Napoli, nel senso che i Napoletani sono rimasti tali: dei Romani sinceramente non mi sento di dire la stessa cosa..

Sui Veneziani lascio a Rodolfo l'ardito tema, ma da noi non sono spariti solo i monumenti, è sparito un mondo, cosa diversa..

Una delle prime sparizioni dello spirito di Roma fu la fierezza che lo aveva portato a costruire un Impero: Trilussa rappresenta lo Spirito del 'Lascia passare, che il mondo è marcio, non ti arrabbiare, sopravvivi', i Romani di Cesare avevano ben altra testa..

Da quella Roma alla nostra ce ne sono state tante, passando per le carrozzelle e Trilussa fino ad arrivare a Totti, e sono città con spiriti completamente diversi tra di loro..

Non saranno leggende di mare ma ormai son leggende anche queste.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Riapro questo post per dare una informazione a chi ha seguito il mio racconto su Atlantide, ho preso un film documentario su Atlantide della BBC..

Hanno seguito lo stesso approccio che ho utilizzato in questo post ma hanno aggiunto alcune ipotesi più spinte delle mie sul ruolo delle donne nel mondo Minoico..

Hanno riprodotto con fedeltà i vestiti, gli ori e tanto altro anche se, come fanno a volte gli americani ed altri, hanno poi dato una temperatura colore che rovina in parte la bellezza delle riprese..

Però tra pregi e difetti hanno riportato in vita un mondo..

Se vi è piaciuto il mio racconto vi invito a cercare questo video..

Un saluto!
Manlio
 

deliziosa64

New member
E’ un bel mistero quello di Atlantide ed è stato molto interessante leggere questo thread. La sua esistenza possiamo considerarla un fatto possibile ma non una certezza, sicuramente è un fatto che sino ad oggi non è stato possibile dimostrare scientificamente. Gli scritti su Atlantide potrebbero essere frutto della fantasia di Platone, come ha sostenuto a suo tempo Aristotele che la definì un'invenzione del maestro, ma anche episodi con almeno un fondo di verità. A favore dell’esistenza di Atlantide ci sono i mutamenti climatici, geografici e geomorfologici; possiamo considerare che nel corso della storia vaste aree geografiche si sono inabissate nei mari e negli oceani e ora sono sommerse mentre altre aree geografiche altrettanto vaste sono emerse dalle stesse acque dei mari e degli oceani, ad esempio l’Italia che è stata per moltissimo tempo quasi completamente al di sotto del livello del mare come dimostrato dal ritrovamento di fossili di conchiglie in varie zone delle Alpi. C'è poi anche tutta la vasta tradizione, ben riportata, a proposito di una grande catastrofe avvenuta in tempi remoti ovvero lo spaventoso diluvio universale da cui solo pochi eletti si salvarono per volere di Dio. Un altro aspetto che ha fatto pensare all’esistenza di Atlantide sono gli usi ed abitudini comuni tra Europa, Africa e continente americano, come ad esempio la costruzione di piramidi sia nell’antico Egitto sia presso gli Aztechi, il ritrovamento di costruzioni e manufatti non inquadrabili in modo canonico come prodotti da civiltà note. Ma ci sono cose che fanno ancora dubitare dell’esistenza di Atlantide come il fatto che fino ad oggi sono state trovate tracce di varie città sommerse ma non rovine così vaste ed imponenti da far pensare alla sommersione di un intero continente assai evoluto scientificamente e tecnologicamente che aveva costituito un vasto impero così come dice Platone. Inoltre non esistono fonti storiche che parlino di tale continente, fatta eccezione per i dialoghi di Platone, mentre a rigor di logica avremmo dovuto trovare almeno qualche traccia nelle opere di autori antichi. Riguardo alla collocazione geografica di Atlantide, una potenza navale situata “oltre le Colonne d’Ercole”, si è partiti dall’Oceano Atlantico per arrivare al Mediterraneo, infatti la maggior parte delle ipotesi più recenti indica la collocazione della mitica isola non più nell'Oceano o in altri luoghi remoti ma molto più vicino, nel Mar Mediterraneo o nei suoi immediati dintorni, dove Platone più probabilmente poteva avere tratto i vari elementi per costruire il suo racconto. Potrebbe quindi senz’altro trattarsi della civiltà minoica terminata nel 1450 a.C. in circostanze non ancora ben chiare, forse per l'esplosione del vulcano dell'isola di Thera, oggi Santorini, che provocò lo sprofondamento parziale dell'isola e giganteschi terremoti; dall'esplosione di Thera si sarebbe propagata nel Mediterraneo una terrificante onda anomala tale da spazzare via gli insediamenti lungo le coste. Un’altra recente teoria che riporto perché mi è molto vicina, è quella avanzata da Frau, il quale sostiene che le colonne d’Ercole andrebbero identificate con il canale di Sicilia è che l'isola di Atlantide sarebbe in realtà la Sardegna. Ciò considerando il popolo che edificò i nuraghi, il misterioso popolo dei guerrieri Shardana, originari della Sardegna alla quale diedero il nome, che furono sicuramente tra i popoli del mare citati dagli antichi egizi che tentarono di invadere il Regno d’Egitto (invasione del 1200 a.C.). Ciò che coinciderebbe con la descrizione di Platone sarebbe l’esistenza in Sardegna della pianura del Campidano che attraversa l'isola ed è situata tra due zone montuose a nord e a sud e le coste alte e rocciose e l’esistenza di zone pianeggianti situate alcuni metri sotto il livello del mare. E soprattutto i misteriosi nuraghi, 20 mila torri megalitiche, che in tutto il Campidano sono ricoperti da strati di melma fangosa. Essendo una terra geologicamente troppo antica per subire o aver subito catastrofi naturali come terremoti, sarebbe stata soggetta in passato ad un potente maremoto causato dallo stesso grande sisma di Thera. Di un disastro marino nell'Isola d'Occidente ne parla Omero nel libro VIII dell'Odissea e ciò spiegherebbe l’origine della melma fangosa che ricopre tantissimi nuraghi del sud dell’isola come il residuo di un'inondazione o di un maremoto.
C’è da dire che ad ogni ipotesi scientifica che viene fatta per dimostrare la possibile realtà di Atlantide ne segue automaticamente un'altra che dimostra tutto il contrario tant’è che per un profano come me diventa assai arduo stabilire chi ha ragione :)
Un saluto
 

pmanlio

Active member
Deliziosa, ti ringrazio per il commento..

Posso dirti che sull'argomento 'Atlantide' sono piuttosto addentrato e conosco molte delle teorie che sono state proposte, come conosco le contro-teorie tese a smontarle una ad una..

Molte delle cose che vengono dette spesso e volentieri lasciano il tempo che trovano, a volte sono vere e proprie mistificazioni, vedi la storia della similitudine delle Piramidi Maia ed Egizie, sballata per i millenni che intercorrono tra le stesse, ma sballata in tutto, visto che è normale che una civiltà che voglia avvicinarsi al cielo possa costruire solo una forma Piramidale per farlo, infatti le altre forme possibili sono state realizzabili solo con l'avvento dei grattacieli..

Piramidi le trovi in tutto il mondo, ed anche in Sardegna per essere chiari, ed hanno spesso un orientamento legato ai solstizi, ma questo è naturale.. non deve esserci necessariamente un collegamento tra le civiltà che le hanno create..

Su questa via si è mosso Thor Eyerdal (di cui ho parlato qui), che ha mostrato come con una barca di papiro si possa ad es. attraversare l'Atlantico, ma non ha in realtà dimostrato molto di più perchè, ripeto, ci sono millenni di differenza tra le fasi apparentemente simili delle varie civiltà..

La storia della Sardegna come Atlantide non funziona neanche lei, perchè quel famoso strato melmoso di cui si parla come prova si è in realtà accumulato in secoli (chiedi a dei geologi indipendenti e te lo diranno)..

Se ho proposto Creta/Santorini come 'Atlantide' ho molti motivi per farlo, ma come ho scritto alla fine della storia che ho presentato, che Creta sia o non sia Atlantide cambia poco, l'evento è vero, ed è quello che ho raccontato..

Anche l'idea che Santorini e Creta siano Atlantide è attaccabile, molto meno di ogni altra teoria perchè qui, anche a livello filologico, ci sono bei riscontri, ma è attaccabile comunque.. però il fatto rimane, ed intorno al fatto, che è stato così tremendo che alla fine fine non possiamo neanche immaginarlo se non leggiamo bene gli studi di tutti i tipi che ci girano intorno (Geologici, Archeologici, Naturalistici, Filologi, Mitodologici ecc.), sono naturalmente nati miti e leggende, che Atlantide sia una di esse ci può stare ma si può contestare, che una catastrofe simile non abbia lasciato un ricordo forte invece no..

Creta in realtà ha subito un colpo immenso dopo la sciagura, ma in qualche modo ha continuato a vivere per altri cinquanta anni (come ho scritto nella storia originale), ma davvero i sopravvissuti, specie quelli fuggiti in mare, l'hanno vista scomparire in un giorno ed una notte, anche se in realtà hanno visto una cosa diversa..

Per quanto riguarda il diluvio, ce ne possono essere molte descrizioni, ma anche qui l'evento che descrivo, oltre ad essere stato provato scientificamente, è un evento catastrofico che dura una settimana, non è un cambiamento geologico che dura millenni..

Alternative al diluvio di questo tipo possono essere un meteorite (quello salva sempre capra e cavoli ;) :) ) o qualche maremoto, oltre ovviamente alle inondazioni, specie quelle della mezzaluna fertile..

Ma ultimamente ho potuto leggere una versione antichissima del racconto del diluvio, che non avevo visto prima di scrivere il mio, e che assomiglia molto a quello che ho scritto, proprio come fenomeno (spostamenti di aria, masse d'acqua ecc.).. ed in questo racconto la particolarità è che le acque non defluiscono più: il Noè del racconto (che poi con uno studio filologico si è dimostrato essere sempre lo stesso per le varie versioni più antiche del racconto) dopo una settimana trova la terra, ma non si parla più di un riflusso di acque..

Se il diluvio è quello del Mar Nero o è un altro (il meteorite ecc.) è comunque qualcosa che deve essere avvenuto in modo traumatico ed in un momento in cui la popolazione potesse spargerne il ricordo per tutta la terra, oltre a questo ci dovrebbe essere stata la possibilità di costruire le barche ed un minimo di organizzazione sociale: il mondo della Mesopotamia con i Sumeri è il candidato più probabile, ma il Mar Nero non gli è da meno..

Oltretutto in Iran è uscito questo vaso:

http://www.scienzaonline.com/scienz...a-civilta-sconosciuta-nelliran-orientale.html

Che potrebbe far fare un bel passo indietro alla data di inizio della leggenda (5000 AC)..

Se posso ritrovo il link della storia più antica del diluvio e lo metto qui.. ;)

Un salutone!!
Manlio
 

deliziosa64

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Grazie a te! Un mistero interessante e pensa che non ci avevo mai prestato troppa attenzione, ho letto qualcosa solo ora grazie a questo thread.
La teoria della Sardegna l'ho riportata solo perchè ci vivo e non ne sapevo niente ! Ho notato che il principale vantaggio che ha forse è solo quello di trovarsi al di là delle Colonne d'Ercole, se queste corrispondono al Canale di Sicilia :)
Per il fango, mi hai fatto venire la curiosità, chiedo davvero, dato che sono circondata da geologi e non ne abbiamo mai parlato !
Ovviamente come ho detto alla fine del mio commento è molto probabile che non sapremo mai se quella di Platone è un'invenzione o meno, potremo solo, come dici tu, appurare eventi realmente accaduti come ad esempio quello del sisma di Thera.
Complimenti per tutto e magari, per arricchire ancora di più questo bellissimo thread, si potrebbero inserire anche altre leggende sui mari.
Un saluto :)
 
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pmanlio

Active member
Complimenti per tutto, magari si potrebbero inserire anche altre leggende sui mari.

Non lo so, come 'leggende' sono un po' out a meno di non ricorrere all'Olandese volante.. ;)

Ma all'inzio del tread avevo detto che per me era interessante scavare sulla mitologia per andare verso la realtà che può averla creata.. con L'Olandese volante ci faccio poco.. :(

Ci sono molte cose al confine tra leggenda e storia: una di queste è senza dubbio la guerra di Troia, che oggi comincia ad avere una sua linearità di racconto e, togliendo gli Dei di torno, trova fedelissimi riscontri nella versione Omerica (che, ricordiamolo, si limita a parlare di Achille e della sua 'Ira Funesta', nè cavalli nè altro)..

Se vogliamo la guerra di Troia è anche una leggenda dei mari, ma la cosa è un po' forzata..

Un bellissimo racconto di storie di mare è quello della battaglia di Salamina..

Potrei trattare entrambi, ma la fonte principale (non l'unica) sarebbe Strauss Barry:

http://www.ibs.it/code/9788842088639/strauss-barry/guerra-troia.html

http://www.ibs.it/code/9788842084990/strauss-barry/forza-astuzia-greci.html

Specie il libro su Salamina te lo consiglio assai.. ;)

Sulle colonne d'Ercole e la Sardegna, le colonne si sono 'spostate' nei secoli, non si può dire se Platone parlasse delle sue o di quelle raccontate dagli Egizi.. ;)

Si può dire, tra le altre cose, che 'Atlantide' è un nome dato, secondo Platone, da Solone e non dagli Egizi, perchè gli abitanti dell'isola adoravano le colonne (Atlante le reggeva), esattamente come i Cretesi.. ;)

Un salutone!!!
Manlio
 

deliziosa64

New member
Si ho letto del taglio che hai dato a questo argomento davvero interessante.
Prendendoti tutto il tempo necessario, che capisco ci vuole, sarebbe interessante leggere anche di questi nuovi argomenti !
Le leggende ovviamente sono altra cosa, chissà se riesco a inserire io, che sono meno brava di te, l'Olandese Volante :)
Un salutone
 

pmanlio

Active member
Riporto alcune parti del poema di ATRA KHASIS, del XVII Sec. A.C: la più antica narrazione scritta del Diluvio, redatta in Assiro Babilonese:

Atra-hasis aprì la bocca

E disse al suo signore:

“Mostrami il significato dei sogni,

che io lo conosca e possa valutarne le conseguenze.”

Enki aprì la bocca

E disse al suo fedele:

“Presta attenzione al messaggio che ti dirò!

Muro, ascoltami!

Canniccio, custodisci le mie parole!


Demolisci la casa e costruisci un’arca.

Rinuncia alle ricchezze

E cerca la Vita!


Ho sottolineato il tema del muro, perchè anche in altre versioni si parla del Dio che avverte il Noè di turno parlandogli da un muro, può essere (mi allargo lo so) la rappresentazione della Barriera che divideva il Mar Nero dal Mediterraneo? Che ad un certo punto avrà anche dato dei segni prima di crollare..

…Il giorno cambiò il suo aspetto.

Adad tuonò tra le nuvole.

Come (Atra-hasis ) udì la sua voce,

bitume fu portato e sigillò l’entrata.

Dopo che ebbe sigillato la porta,

Adad tuonò tra le nuvole,

venti impetuosi si alzarono

ed egli ruppe gli ormeggi e liberò l’arca.

..la tempesta

…furono soggiogati.

Anzu con i suoi artigli strappò i cieli,

egli…la terra

come un coccio il suo clamore frantumò.

…uscì il Diluvio.

Come una mazza da guerra si abbattè sulle genti:

nessuno potè più vedere l’altro,

non riuscirono più a vedersi nella catastrofe.

Il Diluvio mugghiava come un toro,

come un onagro urlava il vento.

L’oscurità divenne densa,

il sole scomparve.

Ho sottolineato la parola onagro perchè non so cosa sia: l'unico onagro che conosco è un asino selvatico che viveva in quelle zone, ma come poteva urlare un tale asino? Va a sapere.. :(

Persino gli Dei hanno paura:

…Nintu, la grande dea,

l’orrore le piagava le labbra.

Gli Alunna, i grandi dei,

giacevano prostrati dalla fame e dalla sete.

Vide la dea e pianse.


Ecco le masse di corpi..

…Dov’è andato Anu, il responsabile della decisione,

i cui figli, gli dei, hanno accondisceso al suo ordine?

Lui che sconsideratamente ha determinato il Diluvio

E ammucchiato la gente per il massacro?

Il tutto dura sette giorni:

…Sette giorni e sette notti

il nubifragio, la tempesta, il Diluvio durò.

…Egli ( Atra-hasis ) pose…

preparò l’offerta…


Nel poema non si parla di un riflusso delle acque, si da invece questa vivissima descrizione dell'evento..

Una cosa così non è certo la descrizione di una 'semplice' inondazione: in piccolo un evento di questo tipo potrebbe essere, purtroppo, quello che è successo alla diga del Vaiont, con il vento che nasce dalla spinta dell'acqua, il cielo pieno di acqua che si scurisce ecc.

In grande può essere la storia che ho raccontato del Mar Nero, e le similitudini ci sono tutte..

Le alternative possono essere la meteorite, che è sempre un asso da giocare, o qualche eruzione che ha una durata di giorni e riversa per qualche motivo acqua in una zona ampia..

Ma di questo eventi resta traccia, e per ora l'unica traccia che io conosca è quella del Mar Nero, con tanto di capanne sotto il mare e tracce geologiche molto precise..

Non dico che non si sappia, ma io ho trovato solo la storia del Mar Nero che può essere riferita a quel periodo, e credo che chi si è occupato della cosa avrà fatto le sue verifiche..

La storia di Atra Khasis viene ripresa dai Sumeri, che la riportano tale e quale, solo che il protagonista ora si chiama ZIUSUDRA, da uno studio filologico è possibile vedere che i due nomi indicano la stessa persona, con questa storia possiamo 'completare' la prima..

La storia è meno dettagliata, ma è la stessa, termina così:

An ed Enlil (a) Zi- u-sud-rà con la moglie

Vita (eterna), come un dio gli diedero.

A vita eterna, come un dio, lo elevarono.

Allora, Zi-u-sud-rà il re,

colui che aveva salvaguardato le progenie dell’umanità

nel momento della distruzione,

in un altro paese, nel paese di Dilmun,

dove sorge il dio-Sole, fecero vivere.


I nostri eroi non ritornano alla terra natìa, come potrebbe essere dopo una inondazione, non c'è il ritiro delle acque..

I questo sito trovate una bellissima trattazione dei miti del Diluvio, è da lì che ho tratto quello che ho messo sopra:

http://dariosoldani.interfree.it/diluvio/universale.htm

Tra le varie versioni è interessante osservare quella Sumera più recente, in cui il personaggio del nostro Noè si chiama UTNAPISHTIM, altra versione dello stesso nome (Noè, UTNAPISHTIM ecc. sono attributi e non nomi propri, stanno per 'Saggio' 'Illuminato' ecc. e sono attributi equivalenti ndr).

La versione Sumera è esattamente quella che ci hanno insegnato a scuola come Biblica, la cosa non deve stupire, infatti gli Ebrei sono stati prigionieri a Babilonia, e lì hanno sentito di sicuro narrare questa storia..

Un salutone!!!
Manlio
 
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pmanlio

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A proposito:

Le leggende ovviamente sono altra cosa, chissà se riesco a inserire io, che sono meno brava di te, l'Olandese Volante :)

E' un tema totalmente diverso, però è interessante.. ;)

Non so se sia il caso di creare un topic apposta (che oltretutto avrebbe questo titolo per essere sinceri, sono io che sono andato OT ;) ) o continuare su questo..

Oltre all'Olandese volante ce ne sono di storie e leggende puramente immaginarie, anche nostrane (Colapesce ad es.) e dietro c'è sempre qualcosa da dire, perchè hanno una loro morale..

Ci sono poi gli animali mostruosi come il Kraken oppure cose reali ma esaltate come il Maelstrom..

Insomma, anche questo è un mondo affascinante.. tra l'altro ci sono dei contatti con il topic presente, ad es. Scilla e Cariddi hanno una base reale, vale a dire i gorghi che si formano nello stretto di Messina.. ;)

Un salutone!!!
Manlio
 

pmanlio

Active member
Oggi ho trovato alcune descrizioni del disastro del Vajont, che non voglio mettere qui e me ne scuso, ma nelle storie ho sempre evitato di entrare nella parte, se vogliamo spettacolare, ma tragica, degli eventi..

Il Vajont è stata una tragedia, ma anche una piccola cosa rispetto a quella trovata dai geologi nel Mar Nero.. però la descrizione ricorda molto quella del diluvio che ho postato sopra, ed i fenomeni sono in parte analoghi..

Con questo non voglio arrivare ad una conclusione di corrispondenza uno ad uno, ma credo che la possibilità che nella leggenda si parli di quell'evento sia molto probabile..

Un saluto
Manlio
 
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