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Leggende sui Mari

Mi permetto di riesumare questo ormai 'antichissimo' post che parla di cose molto più antiche di lui stesso..
Lo faccio per tornare all'argomento che più ha interessato i lettori, ovvero Atlantide e Santorini..
Sull'argomento per tanti motivi sono disponibili pochi testi e pubblicazioni, di cui una parte è indicata proprio nel post, in televisione sono state fatte trasmissioni poco serie e trasmissioni più serie (in particolare Ulisse di Alberto Angela e Stargate di Valerio Massimo Manfredi sono state piuttosto belline), ora in edicola c'è questo DVD:

977182456922610005.jpg


che non posso recensire in quanto lo compro oggi e parto dopodomani, quindi se qualcuno è interessato lo trova in questa settimana, poi chissà..

Ne approfitto anche per parlare dei due post, questo più legato alla storia navale o alla ricerca di realtà storiche dietro leggende o racconti del passato, e l'altro dedicato alla evoluzione delle navi nei millenni..
La storia, in particolare quella navale, è una delle mie passioni, e gli argomenti ed il materiale per andare avanti non mancherebbero, ma lo sforzo in termini di tempo per mettere su qualcosa di serio è notevole, per questo ho abbandonato i due post, che pure credo possano ritenersi in ogni caso completi: ogni aggiunta sarebbe un 'Di più' ma tante cose, quelle più significative (nel caso di questo Santorini/Atlantide, le navi di Nemi, i fenici in Brasile, nell'altro sempre le navi di Nemi, il Cutty Sark e la Victory) credo siano state dette..

Qui sarebbe stato bello descrivere bene, magari in forma di racconto, alcune battaglie che hanno cambiato il corso della storia, penso soprattutto a Salamina ed a tutti gli scontri delle guerre persiane, a Trafalgar e a Lepanto, ma ancora prima di questo sarebbe stato interessante parlare della formazione del mar nero e del suo possibile legame con il diluvio così come è narrato in tutta una serie di leggende e culture e non solo nella Bibbia. Nell'altro post invece si potevano esaminare le caratteristiche delle navi onerarie romane e dopo fare un salto nel medioevo..

Però è un programma ambizioso, diciamo che scrivo queste righe sperando che ci sia qualcuno in grado al limite di mettere qui dentro qualcosa di suo, e magari collaborare con me, ma ovviamente non ho nomi in mente..

In ogni caso il post è qui, si può sempre tornare e raccontare qualcosa..

Un salutone!!
Manlio
 
Ho visto il DVD: è un video dell'History channel commentato solo parzialmente da Piero Angela, è in pratica impostato all'americana, con parti spettacolari, ripetizioni della stessa frase (riassunti post pubblicità o interruzione di puntata) ricostruzioni 3D ecc. Il tutto è condotto come se gli intervistati fossero tra gli 'scopritori' della cosa, mentre invece avranno messo a fuoco delle parti del quadro, ma il quadro è più o meno definito dalla fine degli anni settanta, ma questo è lo stile che HC preferisce utilizzare.. porta lo spettatore a 'vivere' la scoperta..

Ci sono delle piccole imprecisioni ma è affidabile al 95-98 % ed è sicuramente molto istruttivo..
E' lo stesso (per chi lo ha visto) mostrato da Valerio Massimo Manfredi a Stargate, ma è forse più completo..

Se l'argomento vi interessa io lo prenderei..

Un salutone!!
Manlio

ps: se qualcuno ha letto questo post dovrebbe essere in grado di trovare le imprecisioni.. ;)
 
Caro Manlio, ho scoperto solo ora questo post grazie alla tua indicazione nella parte finale del diario di Petra. Grazie per la splendida serata che mi hai fatto passare in questa giornata della festa del Primo Maggio. Davvero un tuffo in un mondo affascinante. Resto dell'idea che, nella creazione del nuovo sito, post come questo dovrebbero essere evidenziati in qualche modo. Abbiamo una ricchezza del genere dentro crocieristi.it ed è davvero difficile scoprirla per chi non la conosce. Quasi come le rovine di Akrotyiri...Un caro saluto e ancora complimenti.
 
Prof grazie a te!!

In realtà nel sito ci sono cose bellissime, e non credo siano difficilissime da cercare: il fatto è che troppo spesso si salta la pagina descrittiva e si va agli argomenti attualmente in discussione..

Ma con un po' di fatica si può arrivare a scovare delle cose stupende..

Io personalmente ne ho 'seminati' alcuni ma ci sono cose fatte ad es. da Rodolfo (in tecnica) ed Adriatic (navigare sui ghiacci) che non sono certo da meno..

C'è poi il topic fotografico sui fari, una storia di guerra legata alle vicende di una nave militare italiana della seconda guerra mondiale ecc. ecc.. ;)

Insomma, il problema non è portare in prima pagina un argomento, ma forse si può impostare decidendo di mettere in risalto un nucleo di argomenti facilmente accessibili da essa..
Occorrerebbe pensarci..

Se ti è piaciuto questo post ti consiglio anche il 'gemello' sulle navi antiche, ti assicuro che a modo suo è coinvolgente..

Un salutone!!
Manlio
 
Ogni tanto riesumo questo post, che forse dovrebbe ormai essere lasciato a sè stesso senza aggiungere altro..

Ma le leggende e le storie del mare sono ovviamente una immensità, ed è un fatto che io ho lasciato molti spunti per poi non tornarci più..

Il tempo a disposizione per fare un discorso serio è poco, ma uno degli spunti che avevo lasciato riguarda il diluvio Universale..

E non mi è mai uscito dalla mente che aver accennato a questo tema e non aver dato una spiegazione non è giusto nei confronti di chi ha recepito il messaggio..

Vorrei quindi tornare sul tema e portarlo avanti..

Ovviamente, come per Atlantide, non aspettatevi da me una trattazione stile 'Voyager' ma una storia che, comunque io decida di impostarla, segue sempre e comunque una base scientifica ben precisa e documentata, seppure posta in modo alternativo e spero interessante..
A differenza di Voyager però pensate a quale realtà è uscita dalla storia di Atlantide o da quella delle navi di Nemi: niente energie 'della terra' niente alieni, niente continenti scomparsi, ma la descrizione di una civiltà affascinante (i Minoici), la spiegazione di storie mitiche (Creta, il labirinto, il Minotauro) ed il racconto di una tragedia spesso sottaciuta che purtroppo ormai, dopo il Giappone e dopo aver osservato la scogliera di Santorini, possiamo immaginare in pieno..
Se tirassi fuori tutte le leggende costruite intorno all'eruzione (isole galleggianti, giganti di pietra ecc.) penso che il fascino della civiltà aliena di 10.000 anni fa non sia comparabile a quello di un evento reale di queste dimensioni. Da questa scia non intendo uscire anche nel caso del diluvio Universale, e quello che ne uscirà non penso sia meno affascinante di qualsiasi spiegazione alternativa..

Per introdurre il Diluvio iniziamo proprio dal famoso viaggio di Solone a Sais, dove i sacerdoti gli hanno narrato la storia di Atlantide..
I tipi, con l'evidente scopo di mettere in imbarazzo l'ospite, rappresentante di una cultura vincente ma senza una grande storia dietro, fanno come farebbe un Italiano con gli Americani, gli fanno sentire il peso della storia Egizia, del lungo tempo passato da quando gli Egizi scrivevano ed erano un grande popolo..

''Il tuo popolo è giovane, ricorda UN SOLO diluvio..'' ecc. ecc.

Gli Egizi hanno il ricordo di almeno tre diluvi, i Greci un solo Diluvio, quello di Eucalione, che storia è?
E' semplice, Zeus è arrabbiato con gli uomini brutti e cattivi che fanno i malvagi..
Se la prende così a male che decide di sommergere il mondo con le acque, ma al mondo c'è una coppia di giusti: l'anziano Deucalione con la moglie..

Salva i due con l'arca ecc. ecc. ed alla fine fa nascere da essi la nuova umanità..

Qualcosa di già sentito vero? Quante volte ed in quante parti del mondo?

Ecco l'indice di Wikipedia sulle leggende nel mondo legate al Diluvio Universale:



1 Il mito del diluvio in varie culture

o 1.1 Europa
 1.1.1 Scandinavia
 1.1.2 Irlanda
 1.1.3 Grecia
o 1.2 Medio-Oriente
 1.2.1 Mesopotamia
 1.2.2 Torah-Bibbia
 1.2.3 Islam
o 1.3 Asia
 1.3.1 India
 1.3.2 Isole Andamane
 1.3.3 Cina
 1.3.4 Indonesia
o 1.4 Oceania
 1.4.1 Malesia
 1.4.1.1 Mito dello Jakun
 1.4.1.2 Mito del Kelantan
 1.4.1.3 Mito dei Temuan
 1.4.2 Australia
 1.4.3 Nuova Zelanda
 1.4.4 Polinesia
o 1.5 Nord America
 1.5.1 Míkmaq
 1.5.2 Caddo
 1.5.3 Hopi
o 1.6 Sud America
 1.6.1 Azteca
 1.6.2 Inca
 1.6.3 Maya
 1.6.4 Mapuche
 1.6.5 Muisca



Chissà quante volte, in quante versioni, Noè ha salvato l'umanità dal Diluvio imposto da un Dio o dagli dei..

Curioso vero?

Un esperto di mitologia intanto direbbe che il Diluvio ha un significato salvifico ed è un rito di passaggio che si trova in tutte le culture..

Ad es. il battesimo è una immersione nell'acqua ed una rinascita: muore un essere e ne nasce un altro..

Si pensa che i pozzi sacri (anche quelli in Sardegna non solo dalle parti di Stonenge) servissero anche per giudicare le persone: se sei cattivo o dici le bugie l'acqua ti brucia gli occhi, altrimenti no..

Se sei Noè ti salvi, se non lo sei hai chiuso..

Quindi il diluvio in questo senso ha una interpretazione profonda, molto profonda..

L'idea può essere venuta dai tanti episodi, che purtroppo conosciamo bene, di alluvioni catastrofiche.. e questo non si può certo escludere..

Ma se la storia è sempre la stessa in tutto il mondo forse c'è di più.. molto di più..

Un ricordo ancestrale di un evento reale incredibilmente catastrofico, vissuto in un momento ed in un zona della terra tale da poterne spargere il ricordo in tutto il mondo..

Vogliamo parlarne?

Un saluto!
Manlio
 
...e lo chiedi anche?;)

Laura, lo sapevo che ti avrebbe interessato.. anche se sembri l'unica!!

Se vuoi te lo racconto al telefono!!! :) :) :)

Scherzo, credo che le persone più fedeli a questo post attualmente sono un po' assenti dal forum, di conseguenza non mi aspettavo chissà quale successo..
Ma se devo trattare questo tema lo posso fare, peraltro a sprazzi, ora: in futuro forse avrò molto tempo, forse no..

Intanto riprendo una frase che ho scritto precedentemente e mi quoto da solo:

Un ricordo ancestrale di un evento reale incredibilmente catastrofico, vissuto in un momento ed in un zona della terra tale da poterne spargere il ricordo in tutto il mondo..

Se uno conosce un po' di storia si rende conto che quella zona è la mezzaluna fertile, la Mesopotamia, la vera culla primigenia della civiltà umana. In Mesopotamia l'uomo è passato dalla fase di cacciatore a quella di allevatore/agricoltore, in Mesopotamia sono nate le prime civiltà, i Sumeri in particolare, e le prime città: le mitiche UR, URUQ ecc.
In Mesopotamia è forse nato il più antico racconto del diluvio che, riportato in modo diverso, echeggia nel poema epico 'Gilgamesh' la prima vera opera di questo tipo che si conosca.

Quindi i ricercatori hanno pensato bene che il diluvio fosse una trasposizione mitologica del ricordo di una o più grandi alluvioni del Tigri e dell'Eufrate, hanno cercato ed hanno trovato..

Hanno trovate tracce di inondazioni catastrofiche che possono seriamente essere alla base del racconto, e sotto sotto si sono accontati di quelle..

D'altra parte, se giriamo l'occhio poco distante da lì abbiamo il Nilo: nessuno di noi immagina una piena del Nilo, ma Erodoto ci dice in prima persona che gli sembrava di 'Navigare nel mare'..

Insomma, una base giustissima, una idea forte, delle prove..

Tutto ok quindi?

Quasi..

Un episodio della storia moderna ha portato, praticamente per caso, due persone giuste al posto giusto e si aperta una parentesi incredibile, che ha aperto uan finestra temporale su un luogo a noi vicinissimo, dove molti di noi sono passati, ma che 7600 anni fa era totalmente diverso da oggi..

Abbiamo quattro possibili modi per affrontare questa storia: uno è spiegarla e basta in modo didattico, uno è tornare indietro nel tempo, alla guerra fredda, e raccontare una storia vera accaduta a due studiosi normalmente sconosciuti, un altro è seguire Robert Ballard, l'uomo del Titanic, che cerca di provare il lavoro degli studiosi, ed il quarto modo è sentirla raccontare da 'Noè', ovvero, come nel caso di Atlantide o di Masada, raccontare una storia verosimile ma non vera..

Che vogliamo fare?

Un salutone!
Manlio
 
Laura, lo sapevo che ti avrebbe interessato.. anche se sembri l'unica!!

Se vuoi te lo racconto al telefono!!! :) :) :)

...Và bene, così se [smilie=parole_paro: troppo e mi addormento non te accorgi...[smilie=risata_09[1:
Scherzo sù!Lo sai che sono sempre interessata a quello che dici ;)

[QUOTE="pmanlio, post: 0"]Abbiamo quattro possibili modi per affrontare questa storia: uno è spiegarla e basta in modo didattico, uno è tornare indietro nel tempo, alla guerra fredda, e raccontare una storia vera accaduta a due studiosi normalmente sconosciuti, un altro è seguire Robert Ballard, l'uomo del Titanic, che cerca di provare il lavoro degli studiosi, ed il quarto modo è sentirla raccontare da 'Noè', ovvero, come nel caso di Atlantide o di Masada, raccontare una storia verosimile ma non vera..

Che vogliamo fare?
[/QUOTE]

Scelgo io???...l'ultimo modo è quello che mi piace di più!;)
 
Intanto leggendo ciò che scrive Manlio mi è venuta questa elucubrazione che spero mi perdonerete:
"L'uomo cammina su un sentiero strettissimo sospeso tra due abissi; quello di un passato talvolta apocalittico che gli mette i brividi perchè ha paura di ritrovarlo nel presente e quello di un futuro altrettanto gravoso d'incognite apocalittiche.
Accade così che lungo il sentiero del presente si distrae rimuovendo il passato da cui quindi non trae sufficiente insegnamento e non pensando con saggezza e previdenza a quel futuro più prossimo di quanto si creda".
Meditate gente ! Meditate ! Io, intanto, visto che mi vengono siffatti pensieri, a proposito di passato, cercherò di ricordare cosa ho mangiato e bevuto a pranzo ): !
 
Lionel Casson 'Navi e Marinai dell'antichità' interessante !!!! se riesco a trovarlo domani lo leggo in crociera :) ...

Lo puoi anche trovare al volo, ma è probabile che sarai costretto ad ordinarlo..
Se poi vuoi consigli su altri libri di storia che trattano di navi e marinai e che puoi trovare al volo se ne parla..
Uno bellissimo racconta la battaglia di Salamina:

http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842084990

dovresti trovarlo con facilità.. E' bello leggerlo, meglio dopo Casson però!!

"L'uomo cammina su un sentiero strettissimo sospeso tra due abissi; quello di un passato talvolta apocalittico che gli mette i brividi perchè ha paura di ritrovarlo nel presente e quello di un futuro altrettanto gravoso d'incognite apocalittiche.
Accade così che lungo il sentiero del presente si distrae rimuovendo il passato da cui quindi non trae sufficiente insegnamento e non pensando con saggezza e previdenza a quel futuro più prossimo di quanto si creda".

Sergio, le catastrofi ed il ricordo dell'età dell'oro..

Nell'età dell'oro era tutto bello, poi la catastrofe la cancella.. ed è colpa 'nostra' (società ecc.). Esiste una età dell'oro dell'umanità (Atlantide, l'Eden ecc.) ed una di 'Ai miei tempi..' che è solo una spia del fatto che non siamo più giovani.. (Platone se la prendeva con i giovani d'oggi e con i 'tempi moderni, mica come..'..).

Un salutone!
Manlio
 
Lo puoi anche trovare al volo, ma è probabile che sarai costretto ad ordinarlo..
Se poi vuoi consigli su altri libri di storia che trattano di navi e marinai e che puoi trovare al volo se ne parla..
Uno bellissimo racconta la battaglia di Salamina:

http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788842084990

dovresti trovarlo con facilità.. E' bello leggerlo, meglio dopo Casson però!!



Sergio, le catastrofi ed il ricordo dell'età dell'oro..

Nell'età dell'oro era tutto bello, poi la catastrofe la cancella.. ed è colpa 'nostra' (società ecc.). Esiste una età dell'oro dell'umanità (Atlantide, l'Eden ecc.) ed una di 'Ai miei tempi..' che è solo una spia del fatto che non siamo più giovani.. (Platone se la prendeva con i giovani d'oggi e con i 'tempi moderni, mica come..'..).

Un salutone!
Manlio
...quand'è così la butto in battuta: si vede che sono ancora molto giovane visto che per nessuna ragione vorrei tornare sui banchi di scuola ad aspettare il suono della campanella sognandola libertà, o agli esami di maturità e men che mai al primo giorno di lavoro, (farei piuttosto un'eccezione per rituffarmi negli anni dell'università) ma per il resto, probabilmente all'età dell'oro preferisco quella d'argento ma questa non è storia dell'umanità ma solo storia personale. Ciao
 
...quand'è così la butto in battuta: si vede che sono ancora molto giovane visto che per nessuna ragione vorrei tornare sui banchi di scuola ad aspettare il suono della campanella sognandola libertà, o agli esami di maturità e men che mai al primo giorno di lavoro, (farei piuttosto un'eccezione per rituffarmi negli anni dell'università) ma per il resto, probabilmente all'età dell'oro preferisco quella d'argento ma questa non è storia dell'umanità ma solo storia personale. Ciao

Sai, credo che ognuno abbia la sua storia, per me il periodo attuale è migliore di molti altri, ma è davvero un caso particolare e personale..

Basta pensare che gli anni ottanta, che credo davvero siano da rimpiangere per mille motivi, erano all'epoca disprezzati da chi aveva vissuto il 68 ed i primi settanta, ed ora sono divenuti addirittura mitici..

Se sono mitici non è per loro, ma perchè all'epoca la mia generazione aveva venti anni, ed oggi quella generazione ha la possibilità di scrivere, fare film, parlare alla radio ecc.

Insomma, ormai è invecchiata e guarda dietro: io di sicuro non amo gli anni di oggi, ma non mi permetto neanche lontanamente di pensare che i giovani di oggi non siano 'Quelli di una volta' anzi: sarà che vivo con un gruppo privilegiato di loro, ma li vedo addirittura migliori..

Va bhè.. intanto Noè, con la sua barba, ci aspetta.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Si fa la 'solita' premessa?

Scrivere un racconto relativo ad un determinato periodo storico è difficilissimo, e nelle varie cause del 'difficilissimo' la prima è entrare nella mentalità di quella gente, nel modo di ragionare, nei loro valori, nelle paure ecc.

Per questo ad es. il Gladiatore è un film che considero un capolavoro, ma che come racconto storico non solo è pieno di inesattezze (e di 'esatezze' che invece la gente non recepisce) ma è totalmente sbagliato come impostazione: cosa è la libertà per un Romano? E la Repubblica? Ed il popolo? I valori Democratici? A questo il Gladiatore risponde con la concezione Americana di questi termini, e narra una storia che nella Roma di Commodo nessuno capirebbe..

Scrivere dei Minoici è stato quindi difficile, perchè ho dovuto 'schivare' tutte le incertezze, fare ipotesi, scrivere solo cose ragionevoli, scrivere di Masada (non in questo topic ndr) è stato più facile, ma anche lì non ho mai allargato più di tanto il campo, ma scrivere di 7600 anni fa è ovviamente tosto assai..
Qui è tutto più vago: usi costumi, pensieri, ed io non sono un archeologo o uno storico, quindi cercherò di fare una cosa verosimile, che possa giustificare anche alcune delle storie sorte intorno ai personaggi chiave del diluvio (Noè o chi per lui e la moglie, considerati ad es. immortali in alcuni racconti) ma ovviamente navighiamo in un mare oscuro. In questo mare gli elementi fondamentali del racconto (l'evento) ed alcuni collaterali sono documentati, altri sono ragionevoli, nulla di più..

Quindi oggi iniziamo ok? Ed iniziamo mettendo l'orologio indietro di 7600 anni, ed entrando in una grande capanna in legno dal tetto di paglia che ospita una intera famiglia di un piccolo villaggio: il villaggio non è lontanissimo dal mare..

E' sera, due uomini all'interno della capanna si stanno preparando, il più giovane ha ormai vissuto trenta stagioni della fioritura, guarda il padre e riflette: suo padre è giunto ormai a cinquanta fioriture, ha visto nascere e morire una generazione, eppure sembra più giovane di lui..

Sem ama il padre, e lo vede adornarsi per la cerimonia, lui sa che il padre non è immortale come si mormora per ogni riva del mare conosciuto, lo vede in realtà invecchiare, ne sente la stanchezza, ma è comunque sorpreso, sembra che un Dio abbia voluto regalargli più tempo di quello riservato agli altri uomini ma questa seconda vita è anche una grande reponsabilità..

Amministrare il villaggio, prendere le decisioni, seguire gli anziani ed i malati è per suo padre più che un dovere, qualcosa di cui sente il peso e che a volte gli pesa molto, come è stato ad es. decidere se abbattere o no gli animali durante l'ultimo grande freddo..
E che dire della mediazione e dei consigli agli abitanti degli altri villaggi, che varcano il mare o la terra solo per incontrarlo ed ergerlo a paciere di scontri, o per far prendere a lui decisioni importanti.
Tutti sono convinti che quell’uomo saggio, quel grande padre, sia forse immortale ma di sicuro ispirato dagli Dei, tutti confidano in lui e lo vengono a cercare..
Ma a lui costa molto impersonare quel ruolo: ha paura di sbagliare, sente la responsabilità.. non è facile a volte essere considerato un ‘illuminato’ quando si ha un cuore e la coscienza di avere dei limiti e non esserlo affatto. Però Sem è orgoglioso di suo padre, perché in queste molte stagioni ha sempre portato la pace e preso buone decisioni, ed il mondo lo adora..

Se il Dio gli ha concesso questa lunga vita è però per un altro motivo, riflettè Sem, è perchè tutti sappiano, tutti possano sentire la storia..

Ed un giorno toccherà a lui fare questo? Sem non sa chi vivrà di più tra lui, suo padre e sua madre, ma dopo che quegli occhi si saranno chiusi nessuno che avrà visto potrà raccontare, solo coloro che hanno sentito, e non è lo stesso..

E' sera, al tramonto dal mare si sta avvicinando una barca.. con il sole alle spalle il lungo legno intagliato approda alla riva: due uomini provvedono a metterlo a rena, mentre dei bambini scendono a terra..

Sem guarda suo padre che gli sorride mestamente e scambia un'occhiata complice con lui: in un altra epoca si sarebbe detto 'Si va in scena, fammi da spalla'..

Uno degli uomini scesi dalla barca si presenta con aria solenne a Noè:

‘’Grande padre del villaggio delle acque limpide, benedetto dagli Dei, siamo qui perché questi ragazzi sappiano la storia, capiscano cosa è giusto e cosa non lo è, benedicano le capanne del passato..’’

Noè inspirò profondamente l’aria, guardò i piccoli, reverenti di fronte alla sua figura, e provò un sospiro interiore..
Decise di ‘rompere’ il cerimoniale e sorridere ai bimbi, li abbracciò e li fece sedere..

‘’Questa sera alzeremo un fuoco e mangeremo la carne ed il pesce, canteremo le storie e faremo giocare i nostri figli insieme tra di loro, gioiremo sul fuoco e sotto il manto di stelle di questa notte senza la Dea Luna..’’

''Poi vi racconterò la storia, ma stasera siamo gioiosi, ogni volta che i nostri villaggi si incontrano ci sia la gioia..''

Siamo gioiosi anche noi.. per la storia c'è tempo.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Qualche dietro le quinte:

Il villaggio di Noè (in realtà è a Bracciano vicino Roma ndr):

176.jpg


questa è una seconda possibilità:

swr_filmdorf.jpg


(perchè foto così piccole, bhò?)

se volete divertirvi andate qui:

http://www.pfahlbauten.de/

e prendete la spiegazione in Italiano ;)

Il villaggio neolitico della Marmotta (Bracciano, quello di sopra) ha restituito questa piroga:

marmotta_canoa.jpg


risalente a circa 9000 anni fa..

ecco alcuni modellini neolitici sempre dalla marmotta:

006.jpg


un sito interessante può essere:

http://www.parcodeilaghi.it

Perchè Noè è così anziano? Parliamo di un'epoca dove un uomo di quaranta anni sarebbe stato considerato come un ultracentenario da noi..

Questo è vero: è anche vero però che persone ben coperte, nutrite, non sottoposte ad una vita dura sono giunte senza particolari problemi, ad es. ai tempi dei Romani o nel Medioevo, ad età di circa ottanta anni..

Noè, come salvatore del villaggio sarà stato servito e riverito, ed avrà avuto a disposizione il meglio dei cibi ecc. Dove viveva lui (non a Bracciano ndr ;) ) il tempo poteva anche essere molto mite in tutte le stagioni..

In alcune versioni del mito del Diluvio il protagonista (Uptnamistin oppure Deucalione) si ritira a 'vita privata' insieme alla moglie ed a volte alla famiglia e diviene immortale: in questo luogo pacifico e 'lontano' riceve a volte visite di Re, magari che aspirano all'immortalità (Gilgamesh).
Il luogo è tale da garantire una qualità di vita ottima al Noè di turno, ed è pensabile che egli non abbia dovuto faticare come gli altri..

La festa con il fuoco ecc.? In alcuni siti dell'epoca sono stati trovati anche dei veri e propri barbecue: il villaggio si riuniva, e si è visto che in qualche caso si riunivano anche più villaggi in una zona adibita allo scopo, e si faceva festa insieme..

Cosa potrebbe essere il 'mondo' o l'umanità per un uomo di 7000 anni fa che viveva nelle rive di un mare chiuso (come vedremo che è quello di Noè), quasi un lago?

Forse tutto ciò che ha visto, le rive attorno al mare, qualche montagna intorno..

E la struttura della famiglia? Come può un Noè generare di nuovo la stirpe degli uomini? Nei piccoli villaggi erano di sicuro tutti imparentati, ed il capo sarà anche stato visto come una specie di grande padre (senza considerare quanti figli avrà avuto realmente..).

Buona festa ed un saluto!
Manlio
 
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