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Lezioni di Storia dell'Arte

Gabriele C.

Well-known member
Faccio una domanda che forse può apparire banale, ma quantomeno nasce da un'osservazione particolare...

Sia nel bellissimo pavimento a mosaico postato da Paola, sia nelle pareti e pavimenti conservati al Bardo di Tunisi, ugualmente di epoca romana, i colori utilizzati delle tessere sono sostanzialmente tre: il bianco, il marrone e il grigio.
C'è un motivo specifico in questa scelta cromatica?
 

paola

Well-known member
Faccio una domanda che forse può apparire banale, ma quantomeno nasce da un'osservazione particolare...
Sia nel bellissimo pavimento a mosaico postato da Paola, sia nelle pareti e pavimenti conservati al Bardo di Tunisi, ugualmente di epoca romana, i colori utilizzati delle tessere sono sostanzialmente tre: il bianco, il marrone e il grigio.
C'è un motivo specifico in questa scelta cromatica?

Secondo me dipende dal materiale a disposizione. Le tessere dovrebbero essere in pietra e del loro colore naturale. In particolare ove il mosaico era a pavimento, colori artificiali avrebbero perso la tonalità troppo velocemente.
 

DrPianale

Co-Fondatore
Lezione di oggi.


... un unicum in Italia assieme a quello della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano. I

A proposito di Sant'Ambrogio a Milano

Milano: Sant'Ambrogio 7 dicembre 2013, Apre Archivio Basilica

Cinquantacinque manoscritti membranacei dal IX al XV secolo, 30 manoscritti cartacei, 1300 pergamene dal IX al XVII secolo, 3000 volumi dal XV al XXI secolo costituenti il fondo antico e tutti i volumi dedicati a Sant'Ambrogio.

Inoltre, nella ricchissima documentazione sono presenti anche alcune curiosità sugli usi e costumi degli abitanti del capoluogo lombardo. Una pergamena datata 1148, descrivendo un pranzo offerto ai canonici dall'abate di Sant'Ambrogio, riporta anche la più antica menzione del "Lumbolos cum panicio", probabilmente la cotoletta o costoletta alla milanese.

Sono il patrimonio dell'Archivio capitorale della Basilica di Sant'Ambrogio. 'Nascosto' per 900 anni, da martedì 3 dicembre l'Archivio, dopo la cerimonia inaugurale, viene aperto al pubblico. Ad arricchire il patrimonio più di 100 faldoni con documenti dal XVI secolo relativi alla storia della basilica e un numero consistente di disegni antichi.

I lavori di ristrutturazione dell'Archivio, realizzati grazie alle donazioni di alcuni fedeli, hanno permesso di rendere accessibile non solo agli studiosi, ma anche ai cittadini il 'tesoro' della Basilica, senza comprometterne la conservazione, di cui prima i monaci e poi i canonici della Basilica sono attenti tutori da oltre 9 secoli.

http://www.milanotoday.it/eventi/archivio-basilica-sant-ambrogio.html
 

amedeone

New member
Molto interessante; seguo, ma credo di non potermi esprimere in alcun commento.

Non posso che essere d'accordo con Rodolfo e di certo non ho la cultura per esprimermi in merito :-(

Paolo, hai chiesto se ci sono domande?
Qualcuna sì ma tenete presente che arrivano dal fondo della sala e sono piuttosto banali e/o di semplice curiosità:

1) che dimensioni ha il Dittico dei Nicomachi e dei Simmachi? Non può essere tanto grande trattandosi di avorio.

2) nel quadro della madonna con il bambino di Crivelli, in alto sopra la ghirlanda di frutta si vede una specie di velo. E' forse un ombra della cornice dovuta alla illuminazione del quadro o è proprio una cosa raffigurata? Nel caso cosa significherebbe?

3) nella "presunta" rappresentazione di cristo nel mosaico si vede sopra la testa un disegno che sembra una lettera "P". Ha un significato preciso?

;)
 
M

MarinaeAngelo

Guest
ma voi a Piero e Alberto Angela ci fate un baffo ..........
tanta ammirazione per voi in special modo per Paolo.
Leggo con interesse ma non mi permetto di intervenire .
Mi piace questa iniziativa
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
3) nella "presunta" rappresentazione di cristo nel mosaico si vede sopra la testa un disegno che sembra una lettera "P". Ha un significato preciso?

;)





Bello Paola... grazie ! :)

Il chi ro... induce a pensare che si tratti effetivamente di un ritratto di Cristo... secondo l'iconografia classicheggiante del Cristo imberbe... e non di un imperatore cristiano (si è anche pensato a Costantino).

Rispondo alla terza domanda, alla quale di fatto aveva già risposto Paolo.

Il simbolo che si vede è il CHI RHO e corrisponde al monogramma di Cristo.

Di fatto è un simbolo ricorrente anche sui bastoni pastorali.


Immagine trovata in rete

monogram-of-christ.jpg
 
I

Italian Cruiser

Guest
Quanto interesse... ne sono davvero contento. ;)

Rispondo alle altre domande di Amedeo...

1) Le dimensioni di ciascuna delle 2 valve che compongono il Dittico dei Nicomachi e dei Simmachi sono pari a 12,6 cm (base) x 29,9 cm (altezza).

2) L'ombra scura che si vede nella parte alta della foto della Madonna del Crivelli è un semplice riflesso. E' legato all'esposizione non ottimale dell'opera. In casi del genere è l'illuminazione della sala a creare questi effetti.

Possiamo approfondire il discorso delle pittrici... dovete solo dire quale figura volete che vi sia spiegata in dettaglio.

In merito ai colori dei mosaici antichi è bene precisare che la scelta degli stessi non era legata ai materiali disponibili in loco (questo discorso vale solo per il materiale delle tessere... lapidee o vitree). Sono i colori a determinare la qualità di un mosaico antico. Quelli più semplici utilizzano la bicromia bianco-nero... ce ne sono diversi esempi ad Ostia Antica. I più complessi hanno una policromia straordinaria... e limitando il discorso ai mosaici tardi... basti pensare a quelli di Antiochia od ai più noti di Piazza Armerina.

A più tardi per la nuova lezione.
 
Ultima modifica:

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Relativamente a Piazza Armerina ho una bellissima serie di foto che ho scattato ad ottobre.

Ne inserisco tre esempi

P1000216_zps7412b0b6.jpg


Una stanza per bimbi

P1000248_zps564b20b4.jpg


Questo nodo di Gordio è impressionante

P1000212_zpsb3ee5fdd.jpg


Se Paolo è d'accordo aprirò un Thread con le foto e chi è interessato potrà avere qualche chiarimento.;)
 

paola

Well-known member
Quanto interesse... ne sono davvero contento. ;)
Possiamo approfondire il discorso delle pittrici... dovete solo dire quale figura volete che vi sia spiegata in dettaglio./QUOTE]

Paolo io sarei interessata ad Artemisia Gentileschi. Un suo dipinto, forse un autoritratto, appartiene alla collezione personale di casa reale, e fu' esposto alcuni anni fa in una mostra temporanea dedicata al barocco italiano.
Non trovo il catalogo della mostra, so di averlo, e ricordo che Artemisia ed il padre trascorsero un breve periodo alla corte di Carlo I.
P.S. Carlo I fu un grande estimatore dell'arte italiana, e fece acquistare opere pregevoli. Ad esempio La Perla di Raffaello appartenne alla collezione reale, prima di sbarcare in Francia.
Grazie
 
I

Italian Cruiser

Guest
Per quanto riguarda i mosaici di Piazza Armerina... possiamo esaminarli tranquillamente in questa discussione. Considerata la varietà dei temi Leo dovrebbe però pubblicare le sue foto in più tranche... così da affrontare meglio il discorso iconografico.

E passiamo alla lezione del giorno.



Fauno Barberini, Monaco di Baviera Gliptoteca.

Vista la complessità dell'opera si procede per domande... partendo dal contenitore (la Gliptoteca) per poi passare al contenuto (il Fauno).

Cos'è la Gliptoteca ? Si tratta di un museo d'arte antica. E' un edificio neoclassico costruito nel 1815 da Leo Von Klenze su commissione di Ludovico di Baviera (futuro Ludovico I). Conserva sculture e mosaici di età greca e romana... che vanno dall'Età Arcaica sino alla Tardoantichità.

Cos'è un fauno ? E' il nome romano dato al satiro greco, una figura mitologica legata ai culti dionisiaci, che popolava boschi e montagne. Si accompagnava a Pan ed a Bacco.

Il Fauno Barberini è una scultura ellenistica di Scuola Pergamena, eseguita intorno al 220 a.C. Pergamo, assieme ad Alessandria d'Egitto, ad Antiochia ed a Rodi era uno dei grandi centri dell'Ellenismo, sede di una famosa scuola di scultura. Fu rinvenuta nei fossati di Castel Sant'Angelo a Roma nel 1624. A partire dal 1628 era nella collezione del cardinale Francesco Barberini, nipote di papa Urbano VIII. Fu acquistato alla fine del 1819 da Ludovico di Baviera. Rappresenta un satiro dormiente, verosimilmente in preda all'ebbrezza. La scultura è stata restaurata nel '600... intervento attribuito al Bernini. Il restauro seicentesco delle sculture antiche consisteva in una reintegrazione delle parti mancanti, spesso accompagnata dalla rilavorazione di alcune delle parti superstiti.

Domande ?
 

DrPianale

Co-Fondatore
La scultura è stata restaurata nel '600...

Domande ?


La statua non è completa (mancano ancora alcune parti), è il restauro a non essere stato finito o nel tempo si è successivamente danneggiata?

Quali sono le parti originali? O occhio, valutando lo stato e il colore del marmo, sembrerebbe essere solo la gamba sinistra quella più vecchia e originale e il corpo/testa totalmente nuovo
 
I

Italian Cruiser

Guest
E passiamo adesso alle richieste.

Il mosaico di Cristian, visto e fotografato anche da me nel 2001, rappresenta il carro marino di Nettuno, raffigurato tra un tritone ed una nereide. E' un'opera classicheggiante, parte di una composizione più vasta, comprendente anche le personificazioni delle quattro stagioni. Decorava l'atrio di una sontuosa domus romana a Chebba. Il Museo del Bardo conserva la più grande raccolta di mosaici romani esistente al mondo.

Passiamo al profilo di Artemisia Gentileschi... pittrice tra le più prolifiche quanto ad opere. Era figlia d'arte... il padre era il caravaggesco Orazio Gentileschi. Ha lavorato a Roma, Firenze, Venezia, Napoli. In omaggio a Paola esamineremo il periodo inglese. Non si sa molto di questo... e solo 2 opere sono sicuramente riconducibili ai circa 3 anni di soggiorno a Londra (1638-41). L'Autoritratto come Allegoria della Pittura (Londra, Kensigton Palace) faceva parte della collezione di Carlo I d'Inghilterra. Assieme al padre Orazio esegue l'Allegoria delle Arti e della Pace sotto la Corona Inglese (Londra, Malborough House).

Domande ?
 
I

Italian Cruiser

Guest
La statua non è completa (mancano ancora alcune parti), è il restauro a non essere stato finito o nel tempo si è successivamente danneggiata?

Quali sono le parti originali? O occhio, valutando lo stato e il colore del marmo, sembrerebbe essere solo la gamba sinistra quella più vecchia e originale e il corpo/testa totalmente nuovo

Il restauro seicentesco del Fauno Barberini è una questione aperta... molto dibattuta tra gli studiosi. Certe parti di restauro sono state rimosse successivamente. L'intervento di rilavorazione dovette essere concentrato sulle gambe... che hanno un grado di finitezza notevole... e sulla testa... che ha una fisionomia chiaramente berniniana.

Invito adesso Leo a postare la sua selezione di foto.
 
I

Italian Cruiser

Guest
In attesa di Leo... e di altri interventi... sempre graditi... vi parlerò... della Gioconda.

Premessa... è il ritratto di Leonardo più famoso... ma non il più bello. E contrariamente a quanti affermano molti... non è stata rubata all'Italia. Leonardo la portò infatti in Francia, ad Amboise, nel 1516. Ma cosa successe alla morte del maestro nel 1519 ? Non è chiaro. A complicare le cose c'è l'inventario dei beni del Salai (1525)... il giovane allievo (e probabile amante) di Leonardo... morto ad Oreno nel 1524... dove sono menzionati alcuni quadri... tra i quali... la Gioconda. Era l'originale di Leonardo od una copia ? A complicare ulteriormente le cose... esiste un'altra Gioconda... la Joconde nue... o Monna Vanna (Collezione privata svizzera... già a Mlano Collezione Litta)... opera congiunta del Salai e di Leonardo. L'ipotesi più probabile è che la Gioconda di Leonardo sia stata acquistata da Francesco I... già nel 1542 è ricordata nel Castello di Fontainebleau. Vasari non vide mai la Gioconda... basò la sua descrizione del dipinto... su una precedente... la Gioconda era stata iniziata nel 1503... e sino al 1508 si trovava a Firenze. Parlò infatti di sopracciglia e di fossette... cose che la Gioconda non ha... ma sotto la versione attuale del dipinto se ne nascondono altre 3 precedenti.

Domande ?
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Che i pittori fossero soliti realizzare più interpretazioni dei quadri era una cosa che sapevo, non sapevo dell'esistenza di una seconda Gioconda come non sapevo dell'esistenza di "prototipi" sotto il dipinto finale.
C'è da chiedersi se Leonardo fosse finalmente soddisfatto di quest'ultima versione, ma da quel che ho potuto leggere e vedere forse no.
Il Fauno Barberini è veramente un'opera notevole, splendida.
Sto lavorando per le foto dwlla villa del Casale di Piazza Armerina e le sto caricando qualche minuto e inserisco le immagini.;)
 
I

Italian Cruiser

Guest
Esiste anche una terza Gioconda... la Mona Lisa Isleworth (Collezione privata svizzera)... secondo alcuni è una versione precedente della Gioconda del Louvre eseguita dallo stesso Leonardo. In quest'articolo http://www.huffingtonpost.it/2013/0...eonardo-con-dieci-anni-di-meno_n_2711049.html le 2 Gioconde vengono messe a confronto. La terza Gioconda è di Leonardo ? Per me no... stile e tratto lasciano pensare ad un allievo.

Negli ultimi anni sono comparse diverse opere attribuite a Leonardo da Vinci... sembra di essere tornati nel '600... quando il catalogo di Leonardo (per ragioni collezionistiche) lievitò a dismisura... con l'attribuzione al grande maestro di numerosi dipinti degli allievi.

E' bene precisare che Leonardo non era Giotto... a capo di una vasta e ben organizzata bottega... e nemmeno Raffaello... al vertice di una grande scuola... da qui l'elevatissimo numero di dipinti lasciati da entrambi. Come modo di operare Leonardo pensava e ripensava le sue opere... per anni... e sperimentava nuove tecniche. E' per via della tecnica impiegata da Leonardo che il Cenacolo di Santa Maria delle Grazie a Milano inizio a deteriorarsi già vent'anni dopo dal suo completamento (1498)... non parliamo poi della Battaglia di Anghiari... che colò letteralmente dalla parete del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Diverse opere di Leonardo... ci sono giunte incompiute... l'Adorazione dei Magi, il San Girolamo...la Scapigliata. Leonardo sperimentava... con tutte le conseguenze del caso.
 
Ultima modifica:

Anlu

Active member
i... vi parlerò... della Gioconda.

Premessa... è il ritratto di Leonardo più famoso... ma non il più bello.

Molto banalmente e molto profanamente...la mia domanda è proprio questa: perché la Gioconda è diventata l'opera più famosa di Leonardo assurgendo addirittura ad una fama planetaria?! me lo sono sempre chiesta e non ho mai trovato una risposta esauriente; non è particolarmente bello né emozionante....qual è il quid di quest'opera che non riesco a cogliere?;)
 

Leonardo Carboni

Administrator
Staff Forum
Eccomi con la Villa del Casale di Piazza Armerina

Per capire meglio mi sono procurato in rete una planimetria della villa.
Guardandola ci si rende conto meglio delle dimensioni decisamente imponenti.

Villa-del-Casale-plan-color-bjs-1.jpg





L'ingresso della villa è dove si vedono i quattro quadrati neri dove esistevano degli archi che davano acceso ad un cortile, da questo si passava al corpo centrale della villa costituito da una grande corte a peristilio.
La parte in colore rosa è la zona della palestra e delle terme, in fondo al rettangolo del peristilio si vede un lungo corridoio, in quel corridoio fu realizzato un mosaico unico con la rappresentazione della caccia alle belve e agli animali da utilizzare nei giochi circensi.
Nella zona delle terme si individua uno spazio di forma oblunga: era la riproduzione in piccolo del Circo Massimo con la rappresentazione della corsa delle quadrighe che tutti ricordano riprodotta nel film Ben Hur.


I resti delle terme visti dall'esterno. Da sinistra arrivava un acquedotto che forniva tutto l'insediamento.

P1000176_zpsc87cb19f.jpg


Gli impianti termali a parete del (presumo) calidarium

P1000172_zpsa9f6dc39.jpg


L'ingresso alla Villa

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P1000184_zps13871daa.jpg


Il Peristilio

P1000185_zps14c63878.jpg


ed i primo mosaici

P1000186_zps36c49a7f.jpg


In tutta la villa sono presenti moltissime rappresentazioni di animali

P1000195_zps2b893112.jpg


P1000191_zps6d5b113c.jpg



P1000198_zpsa0ae9bda.jpg



P1000197_zps6fb71869.jpg



Mosaici con disegni geometrici

P1000204_zps8d139564.jpg


P1000206_zpsbb44e5ea.jpg


P1000209_zps8c15e581.jpg



P1000211_zps6b062644.jpg


Ma a volte si cambiavano i gusti e su un mosaico con caratteri geometrici veniva posto un'altro mosaico che credo tutti abbiate visto almeno una volta in un'immagine.

Il mosaico "vecchio" è visibile in alto a sinistra.


P1000237_zps9ff284d1.jpg
.


Per ora mi fermo, anzi credo di aver esagerato con le immagini.;)
 
I

Italian Cruiser

Guest
Molto banalmente e molto profanamente...la mia domanda è proprio questa: perché la Gioconda è diventata l'opera più famosa di Leonardo assurgendo addirittura ad una fama planetaria?! me lo sono sempre chiesta e non ho mai trovato una risposta esauriente; non è particolarmente bello né emozionante....qual è il quid di quest'opera che non riesco a cogliere?;)

Semplice... perché non è chiaro... chi rappresenti. E non è tanto un problema d'identità del soggetto... tranne che per la Ginevra Benci ed il cartone del ritratto d'Isabella d'Este... l'identità di tutti i ritratti di Leonardo è discussa. Il problema è piuttosto cos'è la Gioconda... è una donna reale... una bellezza ideale... è come Leonardo si vedeva in realtà (il Leonardo femmineo)... insomma... è un quadro misterioso... oggetto anche di un clamoroso furto.
 
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