"- Oggi a Venezia si arriva in treno o in autobus o in macchina, passando per piazzale Roma, ma per secoli il punto di approdo fu Piazza San Marco, un' entrata che non poteva essere più scenografica circondata com'è da eleganti portici, palazzi e cupole dorate della Basilica di San Marco....
...oggi la bellezza di questa Piazza continua ad essere abbagliante!
È qui che siamo diretti, un classico direte voi, certo...ma che ci riserverà piacevoli sorprese.
Il modo migliore per raggiungere la piazza è a piedi, solo così si potrà godere delle splendide viste sui canali secondari, scorci particolari e luoghi ancora sconosciuti, sebbene questa strada la si conosca bene.
Ed è così che mi sono resa conto a distanza di questi cinque anni, come le cose siano cambiate in meglio....
...ad esempio in questa porzione della città, un tempo questi edifici risultavano chiusi e messi male, oggi trasformati e riutilizzati rendendo utile per tutta la comunità il loro riuso...
Dove siamo? A pochi passi dalla stazione Santa Lucia, prendendo quel tratto di via che porterà verso via Nova che passando per Rialto ci condurrà nel dedalo intricato, nel cuore antico di Venezia...
Un percorso molto suggestivo che di sicuro non stancherà....
Calli strette e buie ,il sole non ci ha fatto compagnia in questa giornata, che si aprono comunque in scorci che hanno del magico....
....ma è anche molto facile sbagliarsi, ed infilare un vicolo piuttosto che un altro...se non lo avessi fatto, non avrei potuto godere di angoli come questo....
...ed ammirare una chiesa che ha dell'inverosimile, incastonata tra un rio e l'altro in un'esiguo spazio che ha dell'inverosimile miracolo. Un piccolo gioiello fuori da ogni contesto turistico.....e sembra strano vedere una Venezia deserta in questi spazi, strano ma bello....un po' meno se si pensa a quanto ha di nascosto questa città che agli occhi di tutti è solo Piazza San Marco, Rialto...e quasi ci si stanca anche di queste!!
Leggevo pochi giorni fa le farneticazioni di chi asserisce che a Venezia, scalo crocieristico assolutamente inutile, visto e rivisto non vale la pena di scendere dalla nave...tanto si è visto tutto!!!!
Bhe...che dire....questa persona non ha occhi per vedere!
Ma torniamo qui.....
- Santa Maria dei Miracoli -
Siamo nel Sestriere Cannaregio. Se per innamorarsi di Venezia è sufficiente guardarla è qui a Cannaregio che la città seduce infinitamente con il suo carattere. I turisti che attraverso via Nova, galoppano verso l'unico luogo ( piazza San Marco) conosciuto, non sospettano che un paio di calli più in là sia possibile sentire l'eco dei propri passi....si è veramente così!
In questo Sestriere, praticamente deserto da bancarelle e negozi di souvenir é il cuore tenace di Venezia, il Ghetto che ha sede in questo spazio ne è d'esempio...qui sopravvivere in paludi un tempo infestate dalla malaria. Oggi parte integrante sono le sinagoghe, poste all'ultimo piano degli edifici che le chiese...bellezze gotiche come la Madonna dell'Orto o una gemma rinascimentale come Santa Maria dei Miracoli....
Ha una storia singolare la costruzione di questa Chiesa...
Esisteva un dipinto, posto in un angolo di una abitazione del mercante Angelo Amadio, che ritraeva la Madonna. Quando dagli occhi della Madonna cominciarono a sgorgare lacrime, il flusso degli abitanti della zona divenne inarrestabile, tanto che si decise di dare degna collocazione a quell'icona miracolosa.
Gli abitanti di Cannaregio raccolsero i fondi necessari alla costruzione di una cappella.... Pietro e Tullio Lombardo, ai quali venne affidato l'incarico di progetto, si resero artefici di un secondo miracolo. Una chiesa che ignorava completamente lo stile gotico che allora imperversava, per creare un edificio dalle linee più semplici e classiche, che divenne uno dei massimi esempi di architettura rinascimentale in Venezia.
La particolarità di questa costruzione che si affaccia su un campo, dal lato della facciata, l'abside su vie strette ed un lato affonda in un canale.... è un'esempio ardito di costruzione in uno spazio ristretto...un vero miracolo di ingegneria.
L'intera facciata ha ornamenti tipici rinascimentali dati dall'uso di marmi policromi, ingemmata quasi e disegnata da riquadri e lesene che l'abbelliscono ancor di più. Non mancano bassorilievi, busti di santi e statue nell'ordine più alto della facciata....prendetevi tempo per osservarla prima di entrare.
Il suo interno è composto da marmi lucenti che rivestono completamente le pareti ....entriamo dunque....
Dalla porta maggiore si entra in uno spazio ribassato, sovrastato dalla tribuna che conteneva il coro delle clarisse....date uno sguardo sopra di voi, il soffitto è finemente decorato a cassettoni con all'interno pregevoli dipinti di Santi....
Anche il soffitto dell'intera chiesa è a cassettoni......
La balaustra delle clarisse.
L'interno si presenta così con un'unica navata con volta a botte decorata a cassettoni dorati al cui interno sono dipinti su piccole tavole, patriarchi e profeti.
Il presbiterio è rialzato e si raggiunge con una ripida scalinata, decorato ai lati con statue raffiguranti i Santi.
Gli angeli scolpiti direttamente sulle balaustre della scalinata del presbiterio , sono di una bellezza indescrivibile....
Quella che nelle intenzioni doveva essere un'umile cappella divenne un magnifico simbolo dell'abilità veneziana. La luminosità di questa facciata riesce persino ad oscurate la vicina chiesa dei Santi Giovanni e Paolo e regge bene il confronto con i grandi edifici del Rinascimento toscano.
È valsa la pena, lasciare la " consueta" strada verso San Marco per entrare così in luoghi poco battuti....e credetemi, vale sempre ciò che ho sempre sostenuto....che è bene perdersi senza meta e lasciar vagare la mente e seguire ciò che l'occhio vede...."
Ma ora, dobbiamo recarci al nostro appuntamento programmato.
Ritornando sui propri passi non si può fare a meno di pensare, che anche allora i mercanti che si recavano in piazza San Marco, erano costretti a farsi strada nel più fitto labirinto di vicoli della città; dove ancora oggi è difficile avanzare senza cedere alla tentazione di fermarsi nei numerosi luoghi invitanti o in una delle botteghe artigiane, dove una bolla di vetro soffiato come per magia, prende le sembianze di piccole farfalle, sotto i vostri occhi....anche questo appartiene alla magia di Venezia.
Due cenni sulla
Basilica di San Marco ...vista in una precedente visita....un consiglio: prenotate anche qui il salta la coda altrimenti difficile entrare, le code chilometriche!!!
Angeli sfolgoranti salutano a suon di trombe l'ingresso a San Marco dall'alto dei mosaici posti sopra i grandi portali della Basilica. Una volta varcata la soglia, all'interno l'imponente struttura in pietra lascia senza fiato e lo sguardo si perde tra le complesse geometrie del pavimento in marmo policromo e la luce riflessa dai bellissimi mosaici che rivestono le cupole, con milioni di tessere dorate....
Questo più di ogni altro luogo è ciò che unisce oriente ed occidente, come non ricordare nelle fattezze e nello splendore dei mosaici, le cupole di Santa Sofia ad Istanbul. L'antica Bisanzio ponte tra oriente ed occidente. Edificata in soli 5 anni, sotto la diretta supervisione di Giustiniano. Con la caduta di Costantinopoli la chiesa fu trasformata in moschea ed aggiunti i minareti, collocando al vertice della sua cupola, la mezzaluna in bronzo dorato. Trasformata poi in museo ....ed ancora più stranamente i suoi mosaici non furono distrutti, ma fatti ricoprire dall'intonaco da Solimano il Magnifico. Altra particolarità che la lega con Venezia....la tomba del Doge Enrico Dandolo, che fu tumulato in Santa Sofia, sotto una pietra grigia del pavimento.
Ritornando a San Marco, il circuito interno richiede circa 15 minuti...oltre non credo vi facciamo sostare, l'afflusso delle persone è molto alto. Nelle nicchie ai lati dell'ingresso ci sono i mosaici più antichi. All'interno, le icone, i calici di alabastro provengono dal Sacco di Costantinopoli sono esposti, con altri oggetti nel Tesoro ( visitabile con un biglietto a pagamento). La Pala d'oro è situata alle spalle dell'altare maggiore a sormontare le spoglie di San Marco.
È una grandissima opera di oreficeria che consta di quasi 2000 pietre preziose tra smeraldi, , ametiste, zaffiri, rubini, perle ed altre gemme. Di squisita fattura anche le miniature qui rappresentate, questa Pala cominciata a Costantinopoli e arricchita da orafi veneziani...con i famosi cavalli, vennero collocati dai Dogi per affermare la propria influenza.
Sono opere che tutto il mondo ci invidia e siamo ammirati per questo, per la capacità di conservare la memoria e le tradizioni culturali che ci legano ad un lontano passato....popolo di naviganti che hanno saputo tracciare rotte indelebili e nuovi cammini verso il nuovo mondo...
Ed ora, non vi voglio più annoiare ma riempire gli occhi di splendori.....
Si sale....scaloni....per varcare le soglie...
...di quel mondo fantastico, fatto di oro, di luce, di colori.....
A presto.....