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" Magie d'Oriente riflessi nel blu di paesaggi incantati"...il mio viaggio su Lirica.

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

capricorno

Super Moderatore
- 10 Aprile - mercoledì...Kotor - Cattaro


" Pieno di sorpresa il mio sguardo vide
un paesaggio dipinto dalla natura,
che si vaneggiava in una grandiosa
rotondità
dove il verde si perdeva nel blu."


( C.Braunmann Tullin )



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- " A nord le bocche di Cattaro formano la più profonda insenatura della costa Dalmata, un vero e proprio fiordo di elevata natura paesaggistica, dove pareti a strapiombo si elevano dalle acque del mare di un azzurro a volte cupo, metallico, a volte invece quasi trasparente a specchio con il mondo circostante posto a testa in giù."


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-" Le montagne si fanno più serrate e più alte man mano che si procede all'interno, fino a raggiungere i luoghi più nascosti della baia, dove si apre per incanto Kotor... labirinto di vicoli, eleganti palazzi e chiese dall'aria semplice e sommessa a riflesso del luogo...che è veramente magico."


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" Questo è solo una parte del Montenegro, una regione per lo più montuosa con vette che raggiungono i 2500 metri, non le solite montagne, esse sono solcate da canyon imponenti, con ben quattro parchi nazionali... è una regione assolutamente da esplorare..."


*


" Qui madre natura si è voluta sbizzarrire. La rapida e casuale successione di speroni rocciosi che si gettano in baie ed insenature di un azzurro opalino, crea un paesaggio sorprendente che non può, non ci può lasciare indifferenti...il paesaggio muta in continuazione e gli occhi non si abituano a tale bellezza e l'animo si riempie di quella pace che tanto è stata sognata....


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...le montagne, appena velate si scoprono ed il paesaggio è davvero mozzafiato. Qui le montagne si gettano a strapiombo nel mare, formando un panorama straordinario e allo stesso tempo un capolavoro ed una visione poetica che toglie il respiro....

*


-" Passando per le strette bocche di Cattaro, il mare forma un'articolata serie di bacini che Lirica si appresta a navigare sin dalle prime luci dell'alba.... un'alba surreale in quanto fuori è tutto offuscato da una nebbia bassa a pelo d' acqua...tangibile ai sensi anche se non la tocchi, ma è presente condensandosi in goccioline sul corrimano del ponte della nave e sul mio viso...."


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-" Questi bacini riparati dal mare aperto che va a formare il più grande porto naturale del mare Adriatico e secondo alcuni " il più bel fiordo posto a sud del mondo".
Si, è proprio così...visto dal ponte di Lirica sembra che le montagne si aprano per lasciare posto al mare...."


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-" Sul fondo di questo fiordo si trova Kotor, patrimonio Unesco nel 79, conosciuta anche con il nome italiano di Cattaro. La città è un gioiello medievale incastonato tra i monti. Il dominio della Serenissima portò sviluppi commerciali e mercantili che l'arricchirono notevolmente.

Per la sua posizione di porto sicuro, subì diverse dominazioni oltre i veneziani, gli austriaci, i francesi, iugoslavi e tedeschi.
Il cento storico, che è tutta la città, è racchiuso da imponenti bastioni aggrappati sul lato montuoso alla montagna, che salgono fino a 260 metri e sovrastano tutto il centro. Sono le fortificazioni a protezione ed in cima vi è una fortezza, contrapposto militare.

Vi sono tre porte di accesso per entrare nel nucleo storico; la prima è la porta del mare, collegata al porto...ed è da qui che entriamo....


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Vi è da dire, a beneficio dei prossimi crocieristi, che la nave attracca in banchina ed è sufficiente attraversare la strada ed in pochi passi si è davanti alla porta della città.
La città vecchia è un labirinto di vicoli lastricati di marmo, luccicanti dal passaggio dei secoli: 12 bellissime piazze e piazzette, suggestivi scorci e ben 30 chiese. È d'obbligo e piacevole perdersi tra le stradine della città ad ammirare le bellezze architettoniche e la storia che è passata tra queste vie. Ci sono edifici barocchi, rinascimentali, chiese romaniche che convivono a pochi passi con chiese bizantine, un simpatico miscuglio di architettura sacra e profana, perfettamente conservata...direi, con tanta cura.


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La città ha una storia incontestabilmente legata all'Italia. Durante l'epoca veneziana sulla città di Cattaro si abbatterono moltissime disgrazie: Kotor venne assediata dagli Ottomani, fu flagellata dalla peste, semidistrutta dal terremoto il più importante nel 1667, dove molti degli edifici crollarono. Il dominio della Serenissima, lasciò profondi segni nel tessuto urbano e nei suoi costumi...la traccia più riconoscibile è l'imponente cinta muraria, ancora ottimamente conservata.


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Oggi Kotor è una bellissima cittadina, i suoi vicoli e le case di pietra ricordano il suo passato, fondendosi alla perfezione e con i negozietti di souvenir e i bei locali e ristoranti....


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...da qualche locale passando, si sente il suono di un violino e sebbene non sia ancora ora di pranzo, il profumo della frittura si sente passando davanti ai ristoranti. Oggi fortunatamente siamo solo noi in porto, qui di i vicoli non sono per nulla intasati dalle persone. Ultimamente è una meta inserita nelle crociere del Mediterraneo orientale, e sebbene sia la mia terza volta qui, nella scelta della crociera è stato ponderante questo scalo.

Quindi, per godere appieno delle bellezze , anche se all'estero delle mura vi daranno una piantina....lasciatevi guidare dall'istinto.....


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Entrando non perdetevi la Torre dell'orologio e la piazza della armi, alzando lo sguardo verso le faccio sembrerà di essere in Veneto. Lasciatevi guidare alla scoperta di nuovi angoli popolati dalle centinaia di gatti di questa città....


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La cattedrale di SanTrifone vi apparirà quasi all'improvviso, girando un lato di un palazzo...


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...non perdetevi le piccole chiesette , le une di fianco alle altre...


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...e se siete sportivi o avete tanta voglia di camminare, la salita delle mura e la cima della Fortezza di San Giovanni, faranno il caso vostro...noi abbiamo ammirato il tutto dal basso!
Ma, così per darvi l'idea.....

*




Continua.....
 
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capricorno

Super Moderatore
Riprendendo dal video, l'ultimo.... è veramente sorprendente...
Imponenti sono i bastioni aggrappati alla montagna, che salgono fino a 260 metri sovrastano tutto il centro storico. Vista dall'alto dei 1350 scalini della fortezza di Sveti Ivan, la cittadina sembra un giocattolo. Dall'alto è una sinfonia di tetti color rosso che si mischia al calcare grigio chiaro delle costruzioni che si fondono con la pietra della montagna.

Delle tre porte di accesso della città, abbiamo citato la Porta Marina dalla quale si accede dal lato mare. Da qui, anche se poco prima dell'ingresso vi avranno dato la mappa della città, un consiglio... buttatela!!
A Kotor è d'obbligo perdersi tra le stradine della città , con il naso all'insù ad ammirare le bellezze architettoniche e i segni della storia, scoprirete così il ' libro aperto' di questa città...


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Il perdersi in questi vicoli solitari è dovuto al fatto che oggi siamo solo noi di Lirica in città, e non è un fatto scontato, in quanto questo scalo ultimamente è preso in considerazione dalle compagnie crocieristiche e a ben ragione. Oggi il cielo è cupo e aggiunge malinconia al luogo..e in qualche modo ne accresce il fascino.

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È un dedalo di vie che si intersecano con piccole piazzette e tutte dall'aria semplice e curata....la cura che hanno per questo luogo è veramente singolare. Ci sediamo in una di queste piazzette ad osservare i lavori a riparazione delle condutture in un vicolo. Gli operai tolgono le pietre di calpestio e le numerano, come si fa per dei reperti archeologici, per poi rimetterle in ordine al loro posto..

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Seguendo le strade non dovete perdervi questo luogo...ve lo indico in mappa....




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È questa la seconda porta della città. Un tempo la chiusura e l'apertura avveniva attraverso un ponte levatoio che in caso di pericolo , veniva chiuso rendendo così la città inespugnabile; ora questo è fisso , se osservate bene vedrete ancora tutti gli ingranaggi per la chiusura...lo attraversiamo per ritrovarci...


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...in quest'angolo verdissimo e limpidissimo dove si sente il gorgoglio dell'acqua.

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È questa un'acqua sorgiva che bolle e ribolle in profondità...un grazioso angolo verde e fresco dove si tuffano i bastioni della città...

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...e al di sopra incombe la montagna, tra la vegetazione folta si notano i bastioni che salgono e le torrette di avvistamento...


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Ora potete o seguire la strada che costeggia il mare, e quindi riposizionarsi verso porta Marina o rientrare per esplorare la parte più a nord, in quel dedalo di strade che portano verso il monte ed alla salita delle mura.


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Gli scorci qui sono ancora più suggestivi..e siamo a pochi passi dalla terza porta, quella che porta al di fuori della città verso il torrente che scorre al lato delle mura e si getta nel fiordo..


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....formando prima vortici e cascatelle.
A questo punto decidiamo per terminare la giornata di prendere una delle tante opzioni offerte in loco e che ci porterà verso Perast. Da lì con una barca tenteremo di raggiungere le isolette. Il tempo è molto incerto e non riusciremo a portare a termine ciò che ci eravamo prefissati...infatti un nubifragio si abbatte su tutto il fiordo. Rientrati in nave dobbiamo cambiarci da capo ai piedi. Dalle vetrate del buffet vediamo le code per il rientro dei vari escursionisti che hanno avuto la peggio in barca nel fiordo. Il tutti a bordo arriva in men che non si dica... Lirica attende un po' per poter smaltire la folla in ingresso e sulle note inconfondibili di : " Con te partirò..." lentamente comincia a staccarsi dal molo.....sono già in postazione per poter ancora una volta vivere l'emozione del fiordo!!


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I colori cambiano repentinamente...le rive si avvicinano nel punto più stretto detto ' delle catene' e ripercorriamo quel tratto di mare suggestivo sotto la pioggia e stralci di colori che portano le luci e i bagliori di raggi di sole assopito dietro le nubi, ma voglioso di baciare ancora una volta le acque di questo mare....


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...le onde, se così si possono chiamare, sono strane...si aprono lente e si richiudono come per magia.... perchè è magico il luogo....


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...una cosa è certa, non ci si abitua mai alla bellezza...







.... continua...
 
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capricorno

Super Moderatore
Riusciamo ad essere quasi soli nella mia postazione preferita a poppa.. ripercorriamo i grandi bacini e dopo due lunghissime ore di navigazione, siamo in mare aperto...

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Questa sera si terrà l'incontro Voyagers Club, a cui siamo stati invitati. Una consuetudine a cui non rinunciamo mai. Molto simpatico il comandante mette tutti a proprio agio. Si è tenuta nella discoteca ed eravamo in molti. Stasera serata italiana, ma prima di recarci a tavola, abbiamo un incontro con amici conosciuti in crociera in un luogo molto bello della nave...


Il Pub, in perfetto stile inglese.

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Nulla è lasciato al caso, ogni dettaglio è curato con cura. È sui toni del verde acceso...per effetto delle luci quasi turchese. È molto ampio, oltre alla zona del bancone/bar, numerosi i salottini che possono ospitare un considerevole numero di amici. Altre zone più appartate e piccole postazioni con tavoli per giocare a carte, scacchi, dama...


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Quest'angolo ad esempio è adibito a biblioteca, ma ne esiste un'altra più piccola ed appartata in un'altra zona della nave...un luogo completamente insonorizzato.
Infatti qui la confusione è parecchia e per chi volesse leggere in tranquillità, non è proprio l'ideale.
Si trova completamente a prua ed una scala all'interno del Pub mette in comunicazione direttamente con il teatro.
Per i fumatori, la zona sulla sinistra nave in questo ambiente è dedicata a loro.

È sorprendente come i diversi ambienti pur così diversi su Lirica si completano l'un con l'altro, e se all'inizio vi parlavo di tonalità chiare , pastellate, qui abbiamo una cromia decisamente più accesa, su legni scuri e piani di appoggio creati con " finta usura" per ben compenetrarsi nell'idea di un Pub dall'aria vissuta.
Avremo modo più in là di vedere altri ambienti decisamente colorati ma sempre gradevoli.

L'ora della cena...


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Con la tavola " agghindata" per l'occasione...un verde salvia molto elegante...il menù dedicato alle nazioni che si affacciano sul Mediterraneo.... tiramisù e limoncello, con un tocco di bignè al cioccolato caratterizzeranno il dolce...e la dolcissima compagnia delle onde che ci accompagnerà verso la nostra nuova meta......
Una lunga navigazione che ci riporterà a Nord......in arrivo in tarda mattinata, la nostra destinazione: Koper.




Continua....




Ps. Nel diario non ho messo menù, ne foto di piatti, ne altro che riguarda la vita di bordo. Troverete nella sezione : compagnie crocieristiche la recensione di questa crociera...
Se ne foste interessati naturalmente.
 
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capricorno

Super Moderatore
- 11 Aprile - giovedì - Koper... Capodistria -





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" L'aria fresca di una splendida mattinata ci fa ben presagire...
Pigramente , volutamente così oggi, ne abbiamo tutto il tempo. Il nostro arrivo a Capodistria non avverrà che nel primo pomeriggio, il Daily preannuncia l'arrivo alle 14.00, con previsioni meteo variabili con possibilità di piogge....strano non si direbbe visto dal ponte esterno di Lirica.


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Il cielo è terso ed il clima ci permette di stare all'aperto a fare colazione



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Quest'area è ben protetta dal vento e dal sole per mezzo di una tensostruttura che anche in caso di leggera pioggia permette di sostare all'aperto.

Ho molte aspettative per questo scalo che per noi è la prima esperienza. Offrono diverse opportunità di visita delle zone limitrofe, tutte molto interessanti ma visiteremo la cittadina...spero in futuro di poter vedere tutto ciò che resta, perché la Slovenia ( specialmente il suo territorio interno) offre molto.

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La navigazione prosegue per tutta la mattinata con rotta Nord Ovest nel mar Adriatico, ad una distanza costante di 15 miglia nautiche dalle coste croate, sulla dritta nave. L'arcipelago croato è composto tra isole, isolotti, scogli da circa 1240 che si dividono in Istriane, Dalmatine e Quarnerine....un paesaggio decisamente diverso dal nostro italiano.


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La Slovenia si affaccia su questo panorama con un tratto di costa di soli 47 km. Le maggiori cittadine del litorale Koper ( Capodistria), Izola ( Isola), e Piran ( Pirano) vantano un importo patrimonio d'arte ed architettura gotica veneziana, oltre ad offrire spiagge pulite, imbarcazioni a noleggio e animati locali notturni. Meno piacevole sono l'eccessiva urbanizzazione e le folle di turisti e bagnanti che si incontrano da maggio a settembre, attirati dalle bellezze del suo mare. Se siete amanti della solitudine non vi resta che puntare verso l'entroterra, in quell'Istria slovena, dove la vita scorre lenta ancora a misura d'uomo.

Koper, a prima vista è il maggior centro abitato della costa slovena....prima di partire ho cercato nel forum informazioni a riguardo, ma ben poco... è una meta poco visitata....quindi a parte le poche notizie apprese in qualche diario, per noi sarà tutta una scoperta...

Il pilota sarà imbarcato attorno alle 13.00 e ci assisterà sino all'ormeggio che avverrà non prima delle 14.00; il tutti a bordo alle 20.00.

Attenzione per questo scalo.

Lo sbarco avverrà solo dopo l'autorizzazione delle autorità e a causa delle rigorose leggi dell'immigrazione slovena, gli ospiti che desiderano scendere a terra devono portare con sè il passaporto.
Per tutti gli ospiti dell'Unione Europea, è sufficiente la carta d'identità.

Tutto ciò rallenta non di poco le operazioni di sbarco ed imbarco, poiché bisogna per forza passare una dogana con controllo individuale dei documenti.

Infatti noi scenderemo con tutta calma lasciando spazio alle escursioni organizzate, che comunque hanno la precedenza.

Lirica si posiziona in banchina proprio a ridosso della città, il nucleo più antico racchiuso dalle mura. Si può raggiungere tutte le attrattive comodamente a piedi, attraversando la strada troverete un'ascensore o gli scalini che vi porteranno entro le mura.

Dopo pranzo scendiamo e passiamo la dogana con una certa lentezza, malgrado il grosso degli escursionisti siano già passati.

A prima vista, il maggior centro abitato della costa slovena sembra una cittadina portuale come tante altre, senza una particolare vocazione turistica. Addentrandosi nella città vecchia, tuttavia, si scopre un'incantevole nucleo medievale assai meno frequentato di Piran ad esempio, nota località e meta abbastanza frequentata. Koper è il centro della comunità italiana in Slovenia e i cartelli stradali sono in bilingue.
Durante la sua lunga storia Koper ha avuto molti nomi: per gli antichi greci era Egidia, i romani la chiamavano Capris e i bizantini Giustinopolis.
Nel XIII secolo fu ribattezzata Caput Histriae ( Capitale dell'Istria) da cui deriva il nome italiano di Capodistria.

La città visse il suo periodo di massimo splendore durante il XV e XVI secolo, sotto il dominio della Repubblica di Venezia, quando giunse a detenere il monopolio del commercio del sale. Ma allorché Trieste, situata a 20km più a nord est diventò porto franco all'inizio del XVIII secolo, Koper perse via via d'importanza. Negli anni compresi tra le due guerre, Koper di amministrata dall'Italia. Dopo la seconda guerra mondiale, l'area della zona adriatica oggetto di contesa, il cosiddetto Territorio Libero di Trieste, venne diviso in due parti : Koper fu assegnata alla Jugoslavia e Trieste all'Italia.

Cosa vedere?
Il modo migliore seguire la strada che si trova in fronte al porto appena saliti con l'ascensore...un piccolo aiuto ci è stato dato dalla piantina consegnataci all'ufficio informazioni in nave.....poi si legge sul forum che viene negata la possibilità di avere una mappa dei luoghi...il motivo? Devono vendere le escursioni! ..mah....

In pochi passi si arriva al fulcro della cittadina in Piazza Titov.


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Praticamente nel centro esatto della vecchia Koper, si apre questa bellissima piazza attorniata da edifici interessanti e fortunatamente chiusa al traffico come buona parte della città vecchia. Il lato settentrionale è dominato dalla Loggia, palazzo circondato da portici costruito in stile gotico veneziano nel 1463; adiacente al palazzo è la Galleria della Loggia. Frontalmente a questa, lungo il lato meridionale della piazza, si trova il candido Palazzo pretorio, assunto a simbolo di Koper e che risale al XV secolo e abbina il gotico veneziano allo stile rinascimentale.
Un tempo residenza del podestà di Koper, che veniva nominato dal Doge di Venezia. Il palazzo oggi è sede del municipio ma al terzo piano, ospita anche la ricostruzione di un'antica famiglia....non ci siamo stati in quanto a detta di chi lo ha visto, non offre un granché di autentico è tutto falsamente riprodotto.

In questa sede potrete trovare il centro di informazioni turistiche ed al primo piano una mostra dedicata alla città. Bella la sala cerimoniale dove il sindaco celebra i matrimoni.



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Sul lato occidentale della piazzato sorge l'Armeria, il deposito di munizioni sino a quattro secoli fa. Di fronte d' innalza la Cattedrale dell'Assunzione con il campanile alto 36 metri, al quale si può accedere salendo i 204 scalini affacciandosi così alla sua cima per un colpo d'occhio sui tetti di Koper.


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La cattedrale presenta elementi romanici e gotici, ma per la maggior parte risale alla metà del XVIII secolo e al suo interno lo stile è neoclassico e il colore bianco trasmettono un'impressione di spazio e luminosità che compensa l'austerità degli interni.

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Alle spalle della cattedrale di trova la Rotonda di San Giovanni Battista ( o meglio quel che ne resta) un battistero romanico con un bel soffitto affrescato, risalente alla seconda metà del secolo XII.

Da questa piazza in pratica si aprono diverse vie, ma quale seguire?...passeremo sotto l'arco di Palazzo Pretorio, lungo una stretta e storica via " dei calzolai". Ora è una lunga e stretta via commerciale riservata ai pedoni che si diparte dal lato meridionale di piazza Titov.. .osservate il muro alla vostra destra, con un piccolo foro e l'iscrizione : " Denontie" serviva per depositare le denunce anonime contro i funzionari e altri cittadini....se ricordate lo abbiamo visto a Venezia a Palazzo Ducale.

Questa è una strada molto congestionata dal traffico locale e come locale mi riferisco crocieristico. Infatti qui oltre a noi scesi in autonomia, troviamo i vari torpedoni con guida scesi in escursione da Lirica. In tutta onestà ho trovato molto povera l'offerta turistica per non parlare dei negozi che si affacciano su questa via, che dovrebbero essere i migliori, ma ahime' lontani anni luce da ciò a cui siamo abituati.
Ma non solo in Italia sia chiaro, il confronto è inevitabile anche solo paragonato a ciò che abbiamo trovato a Zara o a Kotor.
In questa regione sembra che il tempo si sia fermato a pochi decenni e oltre fa....

Continuiamo lungo la strada che ci porterà verso una piazza più grande, ma anche qui lo stato delle case lascia veramente a desiderare...

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Siamo a Piazza Presernov, la famiglia italiana che nel XVII secolo fece erigere la fontana...su questa Piazza alcuni palazzi un tempo nobiliari ma che oggi sembrano insignificanti a noi. Seguiamo verso la fine della piazza , in leggera discesa rispetto al resto del centro ed usciamo da Porta della Muda, eretta nel 1516 e ultima rimasta di una dozzina di porte cittadine. Sul lato meridionale dell'arco della porta è ancora visibile lo stemma cittadino: un volto di giovane circondato dai raggi del sole.

A questo punto siamo fuori verso il mare, cerchiamo di orientarci per risalire da un'altra via il centro città. Il tempo metereologico non è dei nostri, la variabilità predetta dal Daily si tramuta in un vento che proviene di traverso dal mare, il cielo è grigio e comincia a piovere. Siamo comunque equipaggiati per ogni evenienza, ma sinceramente la voglia di esplorare passa in secondo piano.

Costeggiamo il mare dal lato opposto a dove si trova Lirica. Qui la marina è ricca di piccoli locali, per lo meno questi sono più nuovi di quelli visti in centro, ma quasi tutti chiusi.


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Siamo a Piazza Ukmarjev....spero di averlo scritto giusto, la piazza affacciata al piccolo porticciolo turistico...qui è la Colonna di Santa Giustina, circonda la galea con cui Koper nel 1571 alla Battaglia di Lepanto, vide le potenze europee sconfiggere i Turchi.

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Immediatamente a nord della colonna c'è una grande vasca coperta d'epoca romana che oggi funge da fontana.
All'estremità occidentale della grande piazza si trova la cosiddetta Taverna, un grande edificio porticato risalente al XV sec., che ospitava il magazzino del sale. Lungo il lato settentrionale sorgono diverse chiese del 500, tra cui la chiesa di San Nicola, alcune case veneziane restaurate e il settecentesco palazzo Totto in stile barocco.
Dopo un giro di perlustrazione in questa zona decidiamo di risalire attraverso una via che ci riporterà in centro di piazza Titov

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E da qui, anche se l'orario del tutti a bordo è decisamente lontano, concludiamo questa visita rientrando in nave.
Se devo essere sincera, questo è stato lo scalo in cui le mie aspettative sono andate deluse. La poca cura del bene pubblico, i pochi palazzi, che sebbene di numero esiguo, non curati, eppure hanno solo quelli , dovrebbero essere dei gioielli invece denotano lo sfascio di abbandono di questa città.
Probabilmente ma sicuramente hanno altre ambizioni, dirette soprattutto verso il paesaggio , le coste, il mare, il turismo di mare in periodo migliore di questo di inizi Aprile dove tutto è fermo.... almeno questa è la mia impressione.

Sicuramente se decideste di arrivare sino qui, vale la pena nel dirigersi verso altre località, non relativamente vicine, ma che con un transfert che la compagnia mette a disposizione, ritengo siano molto più valide. Anche le grotte di Postumia ad esempio( già viste per noi) offrono sicuramente di più. Per chi volesse il fai da te, molte escursioni a terra ma soprattutto per mare, con piccole imbarcazioni e catamarani ed il classico bus turistico scoperto, oggi con l'acqua che viene vuoto.

Ripercorriamo e attraversiamo la dogana, armatevi di pazienza, dove verrete controllati come non mi è mai capitato durante altri scali! Anche qui.....no comment.

Rientriamo sulla nostra " casa" almeno ancora per qualche giorno....approfitto del tempo e comincio a radunare parte delle nostre cose in una valigia, l'altra aspetterà....

Domani avremo uno scalo...lo scalo che attendo con più emozione e voglio sfruttare tutto il tempo a disposizione.






Continua......
 
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capricorno

Super Moderatore
Prima di proseguire con l'ultimo scalo un bilancio su questa crociera, che sebbene classificata mini (6 giorni) di tutto rispetto non ha nulla a che invidiare alle classiche di otto giorni. Si tende a pensare che essendo ridotta come tempo debba dare anche servizi ridotti: non è così.
Anche in questa le serate vengono rispettate: una serata di gala, con annessi e connessi, la serata mediterranea, la serata anni 70/80, la serata bianca , che nel nostro caso sarà questa sera, il resto abbigliamento casual.

Il dress code nella serata di gala è stato rispettato, chi più chi meno ...anzi è stato motivo di meraviglia vedere le signore straniere nei loro abiti tradizionali. A bordo parecchi arabi ( visti raramente in crociere nel Mediterraneo), giapponesi...tanto per citarne alcuni, con i loro splendidi abiti e le acconciature molto ricercate. Segno , con mia grande soddisfazione, di un ritorno alle crociere di un tempo, ma credo, considerazione mia, questo è possibile solo su navi di una certa calibratura e non su altre ove il concetto di crociera è completamente stravolto.

Completo questo post, con l'aggiunta di qualche ambiente che caratterizza la versatilità stilistica di questa unità...


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Gli spazi all'aperto : il solarium a pagamento , molto interessante per la stagione estiva. Compreso nel costo della crociera per alcune tipologie di cabine, ma accessibile a tutti al costo di €10 al giorno. Ideale nelle giornate di navigazione quando la disponibilità dei lettini con nave a pieno carico è limitata.


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Le piscine ed i giochi d'acqua: un parco acquatico studiato per i bambini, e vi garantisco molto ben apprezzato.

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Ricordate che qualche post indietro vi parlai di una zona tranquilla in nave....eccola.


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La biblioteca, ma non solo....una sala confinante con un salone della nave ma poco conosciuta e trovarla è stato complicato.....


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Con un bell' affaccio sul mare di giorno e di sera ideale per ritagliarsi momenti di relax.


La sobrietà ed eleganza degli spazi...


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....del teatro...


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...e dell'atrio con la reception da un lato del servizio cliente e dall'altro del tour Office...direi essenziale ..


Una zona completamente rifatta durante l'operazione Rinascimento....il Casinò.


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In questa zona l'utilizzo del giallo in tutte le sue declinazioni va a sfociare per continuità di stile, nella cromia dell'ambiente successivo...

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Ambiente molto versatile anche qui, per la suggestiva luce...di giorno completamente diverso , più allegro e vivace, la sera più cupo.

Numerosi sono gli elementi di passaggio tra un ambiente e l'altro, anche nei , possiamo definirli, corridoi, ogni spazio è ben sfruttato creando piacevoli sedute in affaccio alle vetrate che danno sulla....


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... passeggiata coperta di Lirica. Non è a 360° come ad esempio sulle alcune altre unità, ma è comunque piacevole...

Una nota negativa sull'utilizzo di alcuni spazi della nave


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Perdonate la qualità della foto. Questo è uno dei tanti angoli ' nascosti' durante tutta la durata della crociera. Lirica possiede numerose opere d'arte, sculture e quadri che sono totalmente nascoste dai set fotografici allestiti in perenne proprio a coprire tali opere. Ce ne siamo accorti solo ed esclusivamente l'ultima sera a bordo, quando i fotografi hanno smontato tutte le loro strutture. È veramente un peccato....


All'appello manca un ultimo ambiente...


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... introdotto dall'angolo fotografico....che sfocia in questo bar...


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Un coloratissimo piano bar: l' Atmosfere.
È indubbio la versatilità di questa nave e la capacità degli architetti di creare zone stilistiche di grande impatto. Qui l'uso del colore ravviva un'angolo poco illuminato della nave e crea simpatici abbinamenti...
Anche qui una chicca..... nascosto da un separé dal vago sentore medio-orientale un piccolo ristorante dedicato agli amanti del genere....


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Direi che come stile non è male e garantisco anche come offerta culinaria.

Il tour della nave termina qui, ho cercato di farvi vivere gli ambienti come meglio potevo, spero di avervi convinto che anche se ' piccola' , questa unità ha molto, anzi , tantissimo da offrire.


Intanto scende la sera , le luci in porto si accendono, ma fuori non vi è nessuno....pare che Koper si sia addormentata chiusa in se stessa.

Alle 21,00 si mollano gli ormeggi e Lirica percorrerà le poche miglia che la separano dall'altra sua destinazione: Ravenna.










Continua....
 
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zanzara59

Well-known member
Bel resoconto, complimenti. Quindi sulla Lirica la famosa "serata di Gala" è rimasta come prima ? Lì non l'hanno ancora declassata a Serata Elegante ?
 

capricorno

Super Moderatore
Bel resoconto, complimenti. Quindi sulla Lirica la famosa "serata di Gala" è rimasta come prima ? Lì non l'hanno ancora declassata a Serata Elegante ?
Ciao!
Si , in effetti è così anche se.....ti metto la foto della locandina in cui visivamente vengono spiegate le varie serate, con i simboli che le caratterizzano.


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Viene identificata come elegante, ma si legge chiaramente in come deve essere l' abbigliamento ( ingrandendo un po' si legge).

Quindi in prima pagina del Daily, compare in basso a sinistra il simbolo della serata...

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Ma il tenore della serata stessa è ben specificato aprendo il Daily....


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Cocktail di Gala....


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Due parole sul Daily.
Ho notato che qui è ancora in vigore la vecchia tipologia, secondo il mio parere, più esaustiva di contenuti e facilmente consultabile rispetto a quella che trovai su Meraviglia ad esempio.

Ho notato, guardando le immagini nei diari sul forum, che anche su Divina è in vigore la stessa nuova tipologia simile a Meraviglia.

Sarebbe interessante capire, se il vecchio modello ( chiamiamolo così) è in vigore su altre unità...o nella mia crociera è stato un caso ...
Comunque....qualche immagine delle pagine di cui è composto, ricche di tutto. Alle tradizionali quattro facciate in cui oltre agli orari di tutti i servizi a bordo, notizie sugli scali, si aggiunge una pagina volante inserita con tutte le offerte giornaliere...


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...ne ho messa una a caso, quella della serata di Gala....

Se ci fossero domande...non esitate.
 
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barbara80

Active member
Oriana ti seguo anche se non scrivo x mancanza di tempo...
sei sempre una fonte inesauribile di informazioni, che raccolgo per le tappe che ancora non ho avuto occasione di fare.
 

capricorno

Super Moderatore
Oriana ci sono sempre e sto aspettando lo scalo di Ravenna.
A breve, cara Anna.


Oriana ti seguo anche se non scrivo x mancanza di tempo...
sei sempre una fonte inesauribile di informazioni, che raccolgo per le tappe che ancora non ho avuto occasione di fare.

Mi fa sempre piacere ogni tanto leggerti , cara Barbara, anche solo per un saluto. Spero tanto che ci siano buone occasioni per te, di visitare i luoghi di questa ( e non solo) crociera.
Se interessa, per l'anno prossimo verrà riproposta con una piccola variazione di itinerario, ma Ravenna viene mantenuta come scalo.

A presto e un saluto.
 

capricorno

Super Moderatore
- 12 Aprile - venerdì - Ravenna -






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- " Ravenna è sicuramente lo scalo che più ho atteso : i motivi sono molteplici. Fra tutti è la " voglia d' Oriente ", la voglia di immergermi negli splendori dorati di quel mondo lontano conosciuto ad Istanbul, una meravigliosa vacanze vissuta molti anni fa, che a volte in maniera dirompente riemerge dal profondo dei ricordi....

Quel mondo ovattato fatto di luci soffuse di bagliori d'oro e smaglianti azzurri dei mille e più tasselli, che formano quei cieli incantati nelle volte delle moschee..... Ravenna, Venezia , Istanbul l'antica Bisanzio legate dallo stesso filo conduttore di armonica e sacrale bellezza.

Come non potevo essere qui? Come non prendere a piene mani l'opportunità di questo splendido e inedito itinerario?...
A volte si cerca altrove e non si fa particolarmente attenzione a ciò che è relativamente a portata di mano.


Con queste premesse ci apprestiamo all'incontro con le meraviglie di questa città.

Lirica farà uno scalo molto lungo, in pratica una giornata intera, per permettere ai tanti crocieristi stranieri a bordo, un approccio variegato delle offerte turistiche della zona. Realtà artistiche, storiche, culturali e anche culinarie di quest'angolo d'Italia.
Diverse le escursioni proposte : Bologna ,San Marino, la splendida Ferrara, Ravenna e non poteva mancare per gli appassionati, Maranello con la Ferrari; ghiottissime possibilità per tutti i gusti.
Noi dopo attenti studi logistici del luogo e della città, procederemo in autonomia.

La città non è vicinissima, posta a 12 km dall'approdo all'imbocco del porto canale che ci accoglie.

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La mappa vi fa capire dove siamo.



Uno sguardo dalla vetrata del buffet....

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......immagini di spiagge ...mi riportano ad estati lontane: la spiaggia assolata, le onde piatte ed un mare dove occorre camminare molto dalla spiaggia per raggiungere la profondità che ti permette di nuotare.....sabbia fine che scivola tra le dita ...
Il paesaggio è piatto, quasi desolato...selvaggio....


Per recarci in città utilizzeremo la navetta della compagnia che troveremo ad attenderci al di fuori del terminal. Questa volta sono stati onesti la cifra è al di sotto dei €10. Non esiste nessun altro mezzo per raggiungere il centro.

Il terminal : a tal proposito un terminal nuovissimo, con addirittura le postazioni di controllo ed in alcuni uffici le sedute rivestite con il cellophane. Nuovissime anche le postazioni di polizia portuale e gli spazi di attesa prima dell'imbarco. Tutto sa di nuovo , di ordine e pulizia. Armatevi di tanta pazienza la camminata è lunga, ma supportata dalla presenza di scale mobili.
L'idea che mi son fatta, e ci spererei,che si preveda per il futuro una sostanziale presenza di toccate di navi.... altrimenti non me lo spiego la necessità di un terminal di così vaste proporzioni.

All'uscita troviamo i bus delle escursioni con le hostess della compagnia che dirottano gli ospiti verso i rispettivi bus di competenza e troviamo anche il nostro bus navetta.

Lungo il percorso si rafforzano in me i ricordi delle mie estati lontane. Il paesaggio tipico della zona..i pini ad " ombrello" ...pini di mare ed i lunghi viali e a tratti cartelli a me familiari...." Via Romea"...che ricordi!

Studiata a tavolino la mappa della città, cercando un possibile itinerario dalla presunta partenza ,inizio da più parti non sapendo di preciso dove lascerà la navetta, abbiamo la sorpresa di avere azzeccato il punto d' inizio e così in pochi minuti abbiamo la situazione sotto controllo.

È entusiasmante questo approccio perché al gusto della scoperta si aggiunge quel pizzico di avventura che ci trasforma in piccoli Indiana Jones, alla scoperta del tesoro nascosto....in questo caso dei tesori, perché ne esistono molteplici in questa città : Ravenna ha 8 monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO!


La mappa.


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Cominceremo il nostro percorso da ciò che è più vicino a dove ci troviamo, cercando di raggiungere i luoghi di primario interesse poco prima o poco dopo " l'invasione" delle escursioni. In tutta onestà non ricordo di aver visto altre navi nel canale, ma Ravenna è anche meta turistica di scolaresche in gita quindi...vale la pena di assicurarsi la visita di San Vitale e Galla Placidia nel pomeriggio, quando oramai le escursioni sono sulla via del rientro.
Il nostro ragionamento si è dimostrato valido...

Ora due ( ma proprio due) nozioni giusto per capire l'importanza di questa città: Ravenna ora, ma soprattutto nel lontano passato.....la macchina del tempo scorre molto velocemente all'indietro...e ci dicono che le prime informazioni su Ravenna vengono dall'archeologia...


Nel II secolo a.C.sono costruite le mura, una fortificazione in mattoni che cinge un'area piuttosto ristretta. In questo periodo probabilmente Ravenna è una città alleata di Roma, forse una fondazione del popolo degli Umbri. È la cosiddetta Ravenna quadrata quella che prende corpo e corrisponde al settore sud /ovest della città, nelle vicinanze del Duomo.
Fin da ora la città mostra la sua principale caratteristica: uno stretto particolare rapporto con le acque.

Uno storico del tempo la definisce come : la più grande tra le città delle paludi, tutta costruita in legno ed attraversata da corsi d'acqua superabili mediante ponti e traghetti. Il ritratto che ne esce, rimanda ad una sorta di piccola Venezia.

Quasi nulla però sappiamo sull'aspetto della città in età repubblicana e imperiale. Né un foro, né alcun tempio sono affiorati dal passato.
Perduto anche uno dei principali elementi che caratterizzavano la città: la Porta Aurea, voluta dall'imperatore Claudio. Questa porta costituiva l'accesso principale alla città e ne testimoniava l'importanza.
Infatti Augusto stabilì la sua flotta addetta al controllo del Mediterraneo orientale proprio a Ravenna per mezzo del suo porto, Classe.
Ciò che resta di questa porta sono alcune decorazioni esposte presso il museo Nazionale di Ravenna.
Dell'epoca romana, tutto ciò che sappiamo riguarda le case dell'aristocrazia, spesso decorate con mosaici....ne parleremo strada facendo, che indicano un certo benessere economico....."


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- L'età dell'oro -


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-" Nel 402 l'imperatore Onorio stabilisce di trasferire da Milano, troppo esposta e pericolosa, una delle residenze degli imperatori d'Occidente a Ravenna, porta verso l'Oriente che Classe collegava a Costantinopoli.

È il punto di svolta della città.

Da questo momento si comincerà a costruire senza sosta per essere all'altezza del nuovo ruolo. Si rafforzano le mura ed una nuova cinta viene eretta a difesa della città. Nella nuova area urbana vengono edificati una serie di monumenti che ne modificano l'aspetto.

Del palazzo imperiale oggi non resta traccia, ma parte dei suoi mosaici sono conservati presso la chiesa di San Salvatore ai Calchi ( in via Roma).
Le chiese cominciano ad essere costruite e ancora oggi rappresentano la sua cifra distintiva.


Cominceremo da quella più vicina a dove ci lascia la navetta , pochi passi in 5 minuti siamo sul piazzale.





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Le chiese, con il loro aspetto spoglio all'esterno, caratterizzato da mattoni rossi, non deve trarvi in inganno, il loro interno è decorato come mai non si è visto sino ad ora. Un tripudio di marmi policromi e mosaici dai toni abbaglianti.


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Continua.....
 
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capricorno

Super Moderatore
- Sant'Apollinare Nuovo -

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- " Di certo non ci si aspetta di trovare tanta magnificenza di opere in una sola città. E non ci si aspetta di trovare questa magnificenza all'interno, da tanto spoglia, se vogliamo anche dire , insignificante facciata di una Chiesa che a stento si fa vedere. È posta arretrata rispetto alla strada , in una minuscola piazza e se non si conosce l'ubicazione ci si passa davanti senza che in noi desti particolare attenzione. Ma una volta varcato l'ingresso... è tutta altra cosa... rivelerà un tesoro unico al mondo e mostrerà la sua vera anima, quella di uno scrigno prezioso ricco di ori e gemme.




Qui conviene recarsi al botteghino posto nella prossimità del campanile...un campanile alquanto bizzarro come forma...

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...osservatelo bene , lo ritroveremo in tutte le altre chiese di questa città. È una peculiarità ravennate e richiama molto nella forma tondeggiante dei campanili delle moschee.

Al botteghino è possibile ( e conviene) il biglietto integrato che permette la visita di 5 siti di interesse in Ravenna:

- Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
- Museo e Cappella arcivescovile
- Battistero Neoniano
- Basilica di San Vitale
- Mausoleo di Galla Placidia


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Questo acquistato qui, ci farà risparmiare tempo prezioso evitando le file negli altri siti.

Naturalmente non vedremo so questo, Ravenna ha molto di più e gli altri ingressi lì acquististeremo in loco.


Si entra...

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Questa Basilica si trova nel centro storico di Ravenna, da non confondere con Sant'Apollinare in Classe , ben più antica e posta lontano nella prossimità del mare, a Classe lo sbocco portuale antico della città.
Attraverso l' adiacente chiostro si giunge ad ammirare un gioiello unico al mondo, nonostante la perdita dei mosaici dell'abside distrutti. Chi varca ora la soglia resta senza respiro per la bellezza, lo sfavillio dorato delle mille e più tessere disposte le une accanto alle altre, inclinate con inclinazione diversa per poter catturare la luce, trasformandola in vibrante emozione.


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Il piccolo chiostro, con i vitigni antichi ben ancorati e avviluppati sui tralicci di sostegno, si aggrappano alle colonne, agli archi formando una simbiosi di arte e natura..

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Sant'Apollinare Nuovo, fu eretta da Teodorico, re dei Goti tra il 493 e il 526, quale Basilica Palatina. Nonostante la sua origine culturale ariana, la decorazione musiva interna, testimonia due fasi:

- Attorno al 561, dopo la cacciata dei Goti dalla città, la chiesa fu convertita all'ortodossia cattolica( editto di Giustiniano) e intitolata al vescovo di Tours, prendendo il nome di San Martino in " ciel d'oro"...in virtù del suo soffitto a cassettoni dorati.

- La basilica acquisì il titolo di Sant'Apollinare Nuovo, solo a metà del IX secolo, allorché vennero traslate le reliquie del Protovescovo dall'omonimo tempio in Classe, non più sicuro dalle incursioni dei pirati. Proprio per distinguersi dalla basilica suburbana , quest'ultima prese l'appellativo di " Nuovo".

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- "Nella fascia musiva superiore troviamo momenti della vita di Cristo, alternati a elementi decorativi; le scene della parete di sinistra rappresentano 13 parabole o miracoli, mentre quelle di destra raffigurano episodi legati alla Passione.


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Il Salvatore è sempre caratterizzato dal pallio imperiale di colore porpora e oro....lo vediamo bene in quest' immagine...



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La figura del Cristo è ben visibile anche per la cosiddetta " prospettiva ideologica" , secondo i cui canoni ( utilizzati per tutto il Medioevo) la dimensione dei personaggi era direttamente proporzionale alla loro importanza, in questo caso alla sacralità del personaggio.


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Ma la fascia inferiore è quella più interessante , perché reca impresso ciò che era , una specie di mappatura storica, della Città di Classe , un'iconografia che ci restituisce ciò che ora non è più visibile a noi....


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Si vede chiaramente la sagoma del porto, i muraglioni in primo piano e a lato delle navi che solcano il mare...



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... dal lato contrapposto la vista del Palazzo ...il Palatium di Teodorico...


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...da cui si dipartono processioni di martiri e vergini che si contrappongono sui due lati. I loro volti sono privi di espressività e rappresentati da quel modo tipico bizantino in cui le immagini sono statiche, ferme in atteggiamenti identici che non le caratterizzano se non per quell' aurea di misteriosa bellezza.

Dopo la conquista bizantina della città nel 500, tutti gli edifici di culto ariani, vennero riconvertiti all'ortodossia eliminando ogni traccia di arianesimo. Dopo la conquista bizantina e la consacrazione della chiesa al culto ortodosso, la fascia più bassa dei mosaici teodoriciani della navata centrale, vennero rimossi ed in parte ridecorata. Vennero altresì rimossi tutti i ritratti riferiti a Teodorico.

Ma non è la sola chiesa ad aver subito questo trattamento, lo vedremo strada facendo....

Usciamo appena in tempo, sul piazzale due scolaresche in attesa di entrare con i loro insegnanti!


Poco distante sempre sulla stessa via, i ruderi di ciò che resta del Palazzo di Teodorico....non aspettatevi un granché...



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Riprendendo possesso della mappa, seguiremo il percorso tracciato a casa a tavolino, per recarci in un luogo veramente insolito e in seguito, rispettando il programma verso la seconda entrata in riferimento al biglietto acquistato. Ambedue sono a pochi passi l'uno dall'altra.....



Continua......
 
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- Una città sull'acqua....-




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- " Anche se oggi il mare è lontano una decina di chilometri, il delta del Po non la tocca più e i canali sono oramai prosciugati, come i suoi antichi porti, Ravenna è nata e prosperata sull'acqua.
E dall'acqua è stata ripetutamente invasa, sommersa da quei flutti che l'hanno sempre minacciata.

È proprio per il suo accesso al mare e la vicinanza con la via Emilia che Augusto scelse di distaccare la flotta Pretoria a difesa dell'Adriatico e dei mari orientali dell'impero, in quello che era Classe.

Ma c'è un luogo in Ravenna un po' speciale...


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La cripta della Basilica di San Francesco, ed è un luogo magico!

A rendere questa chiesa speciale non sono le sue torri, i mosaici o gli affreschi del 300, ma la sua cripta. Molto particolare che, sommersa dall'acqua, è una piscina naturale dove nuotano pesciolini rossi!


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Si scendono i pochi gradini e sotto l'altare maggiore , potrete scorgere la cripta risalente al X secolo, attraverso una finestrella protetta da una balaustra, è possibile affacciarsi e da qui vedere il pavimento sommerso dall'acqua. Ciò succede perché si trova al di sotto del livello del mare, l'acqua piovana confluisce nel suo interno, creando un effetto molto suggestivo al di sotto del quale si vedono i mosaici in trasparenza.

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Mi ha dato l'impressione che i pochi visitatori presenti neppure sapessero di questa caratteristica, tanto è ,solo dopo che avevo attivato ( con 1 euro) il sistema temporizzato di illuminazione, si sono avvicinati chiedendo cosa ci fosse da vedere....


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La chiesa in origine era dedicata ai Santi Apostoli, in seguito a San Francesco nel 1261; eretta nel V secolo dal vescovo Neone, fu del tutto rifatta nel X-XI secolo.

La cripta rappresenta un esempio perfetto di sepoltura di quegli anni, fu costruita per ospitare le spoglie del Vescovo Neone ed il pavimento era in origine il pavimento della primitiva chiesa.
Il suo interno è semplice e rigoroso come è nella regola dei frati francescani minori che la scelsero come loro sede.
Pare che nel Medioevo sia stata la chiesa prediletta del signori della città, e frequentata anche da Dante i cui funerali vennero qui celebrati nel 1321.

Usciamo verso il piazzale che ancora non abbiamo visto... in realtà siamo entrati, provenienti da Sant'Apollinare, da una porta laterale della chiesa.





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La facciata si presenta in linee assai semplici, in umile laterizio a vista movimentato da una bifora.

A lato si possono ammirare i giardini appartenenti all' antico convento francescano e poco più in là, la tomba del sommo poeta: Dante.

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I frati francescani nascosero le spoglie del poeta in due luoghi, temendo durante le incursioni venissero profanate. Alcune lapidi ne segnano i luoghi...


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Poco distante al di fuori del giardino, la cappella dove ora riposa in pace....lontano dalla sua Firenze.


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Dante visse esule a Ravenna alla corte di Guido Novello da Polenta, dal 1318 fino alla sua morte, avvenuta nella notte tra il 13/14 settembre del 1321. Le sue spoglie a lungo contese da Firenze, riposano in un tempietto neoclassico al cui centro arde sempre una lampada, alimentata con l'olio portato in dono ogni anno dal Comune di Firenze, nell'anniversario della morte del poeta.


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Di tutto ciò che abbiamo visto sin d'ora, nulla fa presagire di ciò che sarà Ravenna.
L'aspetto esteriore, spoglio delle sue chiese, caratterizzato come abbiamo potuto vedere da forme semplici e materiali semplici di mattoni rossi....ma con interni abbaglianti come abbiamo potuto vedere e che quanto vedremo in Galla Placidia, un piccolo edificio in origine connesso alla chiesa di Santa Croce. Oppure in San Giovanni evangelista, costruito per volere di Galla Placidia, non lontano dalla stazione ferroviaria....oppure il Battistero degli Ortodossi ( Neoniano), accanto al Duomo, interamente decorato con un raffinato accostamenti di preziosi marmi e stucchi.

Ma a questo punto bisogna fare uno sforzo di immaginazione, e figurarsi una Ravenna più grande di quella compresa tra le mura: perché Ravenna in quel preciso periodo è una città diffusa, articolata in tre aree distinte.
Ravenna, il sobborgo meridionale di Cesarea e ancora più a sud Classe.
Quest'ultima sarà il porto commerciale che consentirà a Ravenna importanti contatti con l'Africa e l'Oriente.....in quel sottile filo che la legherà a Bisanzio.



Ma è tempo di continuare per completare, in questa zona della città, parte del nostro percorso. Pochi passi, fatti in tutta tranquillità, il tempo lo concede tutto, in una Ravenna dove l'unico mezzo per poterla vedere in tutti i suoi aspetti è...a piedi, anche se il mezzo più diffuso per i ravennati è la bicicletta!
Ne abbiamo viste a bizzeffe, posteggiate sotto i portici nei pressi degli uffici, curioso ma anche pratico se la vogliamo dire tutta, arrivi e non hai da impazzire per un parcheggio, basta un traliccio per bici, o una colonnina o semplicemente mollata lì, ma rigorosamente chiusa da catene e lucchetti!


Pochi passi....ma per il racconto, dovrete attendere....



Continua....
 
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E si prosegue.....



-" Nel 476 l'impero Romano cessa di esistere e teatro di tutto questo è proprio Ravenna, dove risiede l'ultimo imperatore, il giovane Romolo Augustolo che viene deposto da Odoacre. La vocazione di Ravenna a capitale è consolidata e lo stesso ruolo è riservato a Teodorico, che dà vita al regno gotico d'Italia.
Teodorico restaurò antichi edifici e proseguì l'opera di monumentalizzazione della città, facendo realizzare oltre a Sant'Apollinare Nuovo, pensata come cappella di palazzo, altre importanti opere.

Ma i Goti non erano cristiani.....in questo periodo a Ravenna si crea una coesistenza di differenti forme di culto, da affiancare alle esistenti. Di questo periodo abbiamo una preziosa testimonianza delle abitazioni civili : la Domus dei tappeti di Pietra, ricca abitazione che ai tempi di Teodorico accolse dei pavimenti a mosaico.
È all'era bizantina, che conquistò la città, la grande stagione architettonica con la costruzione del sontuoso edificio di San Vitale. Una chiesa a pianta centrale, unica come forma e decorazione in tutto l'occidente. Interessante sapere che l'imperatore Giustiniano e la moglie Teodora, non andarono mai a Ravenna, ma entrambi sono raffigurati nei mosaici del presbiterio di questa chiesa.




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Sant'Apollinare in Classe, è il complesso costruito a sud della città, dove si trovava la tomba del santo. Uno dei santuari più importanti di tutta l'area, nel quale trovano posto le tombe di molto arcivescovi della città.

A questo proposito vi invito a vederla attraverso questo video. Sicuramente da vedere dal vivo, qualora si riproponesse la possibilità, sarà la prima cosa che farò.

*


Il porto di Classe, ne ho parlato diffusamente. Anche qui, un bellissimo percorso attraverso ciò che resta....se siete amanti dell' archeologia, qui siete nel posto giusto.

Una visione, attraverso questo video.


*


Si può affermare che il grande numero di chiese costruite qui, tra il V e VI secolo, è lo specchio magico per Ravenna, un'epoca che ha lasciato un segno indelebile nella struttura della città.



Veniamo a noi...

In pochi passi raggiungiamo la piazza del Duomo...


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...un Duomo blindato questa mattina. Non è possibile entrare , le visite sospese, si stanno tenendo le esequie di un personaggio, che dalla presenza di molte istituzioni, deve avere un grande spessore in città.
Ci rechiamo a lato, dove visiteremo per primo il Battistero Neoniano e subito dopo il Museo e Cappella arcivescovile.


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La caratteristica torre campanaria " rotonda" del Duomo....ricordate? La forma è identica in tutte le torri delle chiese di Ravenna....tranne in San Francesco.

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- Il Battistero Neoniano -



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A fianco del Duomo, quasi a raccordo tra le due piazze, piazza Duomo e dell'Arcivescovado, si ammira questo battistero, nel cuore di un piccolo giardino ben curato.
Di forma ottagonale, vi troverete di fronte ad un unicum per ciò che riguarda l'arte paleocristiana e bizantina: si tratta dell'edificio battesimale meglio conservato al mondo, sia per la struttura architettonica che per l'interno ( mosaici, stucchi, marmi). Dei più antichi battisteri realizzati tra i secoli IV e V, ad Antiochia, Costantinopoli, Efeso, Milano, Aquileia e Roma, sopravvivono infatti solo i muri perimetrali o solo la pianta.


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Viene anche chiamato degli Ortodossi per differenziarlo dall'altro degli Ariani, edificato quando l'arianesimo diventò la religione di stato sotto il regno di Teodorico. L'appellativo di Neoniano venne conferito nel V secolo, quando il vescovo Neone ne terminò l'opera facendo aggiungere la cupola a mosaico, in sostituzione della copertura originale.

La costruzione esternamente presenta gli stili tipici dell'estetica romanica. I muri perimetrali sono volutamente spogli. Il numero dei lati della struttura 8 , non è casuale ma è la somma dei 7 giorni della creazione del mondo più, l'ottavo giorno, quello della resurrezione e della vita eterna.
Tale aspetto numerologico si trova anche nei battisteri ambrosiani.
L'intero battistero è sprofondato di circa 3 metri rispetto al livello attuale, probabilmente per via della tipologia del territorio in cui sorge la città, togliendo la sensazione di slancio e imponenza che la costruzione doveva suggerire.

Entrando, si nota che l'ambiente è costituito da due piani, seguito da due ordini di arcate e dal soffitto mosaicato.

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Il programma iconografico è da leggersi in una direzione ascensionale e trova il suo massimo compimento nella cupola, tripartita in fasce che sembrano ruote girevoli, al cui interno è la scena centrale con il mosaico del Battesimo di Cristo. È la più antica testimonianza della raffigurazione del Battesimo di Cristo, raffigurato immerso sino alla vita nelle acque del fiume Giordano.
Verso l'esterno, partendo dal centro, compaiono i 12 apostoli, elegantemente vestiti e recanti una corona, simbolo del martirio. Ciascun apostolo è separato dall'altro da una pianta che sembra acanto, quasi da creare una serie di grandi candelabri. Sotto ai piedi di Gesù, i santi Pietro e Paolo.

L'anello sotto la bordatura rossa è costituito da 8 edicole contenenti alternativamente i 4 vangeli ed il trono.
Andando verso il basso della struttura troviamo 8 grandi archi, con al centro una finestra. A destra e sinistra della quale, racchiuse dentro a delle edicole troviamo stucchi con figure di profeti del vecchio testamento.
Le arcate sottostanti presentano un ricchissimo mosaico policromo con foglie d'acanto su fondo blu, da notare...man mano che si solleva lo sguardo dal piano basso verso l'alto e al centro della cupola, la sensazione di luminosità garantita dal colore oro, aumenta sempre più con l'avvicinarsi alla figura di Cristo, inoltre la complessità ed il numero delle figure diminuiscono con l'aumentare dell'altezza.


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Al centro del Battistero una grande vasca ottagonale per battesimi ad immersione cui si erge su un lato un pulpito di marmo, della fine del V secolo.


Una considerazione...encomiabile il personale preposto all'ingresso,fanno entrare pochissime persone, giusto per poter meglio apprezzare l' interno. È possibile sostare seduti in ammirazione, su sedie appositamente posizionate lungo i lati del battistero. Tempo massimo di sosta all'interno, 20 minuti .

Appena usciti , basterà svoltare nella piazzetta sul retro, salire il monumentale scalone di fianco al bookshop...non vi immaginerete cosa vi aspetta....

Siamo all'interno del Museo Arcivescovile, disposto su due piani, racchiude opere ascrivibili a più momenti storico- artistici della città, dall'antichità all'epoca moderna.


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Al suo interno inoltre, esiste una " perla nascosta" , una piccola cappella dedicata a Sant'Andrea. Il saccello rappresenta l'unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta integra sino a noi, oltre ad essere l'unico edificio a culto ortodosso edificato durante l'arianesimo teodoriciano.


- La Cappella di Sant' Andrea -





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Bella vero??

I mosaici di questa cappella sono datati all'epoca del Vescovo Pietro II , in pieno periodo teodoriciano, all'epoca della coesistenza in città di due credi religiosi: arianesimo e ortodossia.
Il saccello divenne parte integrante del Museo, allorché nei primi decenni del secolo XVIII, il vescovo Niccolò Farsetti, dopo aver demolito e ricostruito la Basilica Ursiana,( per erigere il Duomo) , decise di raccogliere in un luogo apposito i mosaici, i capitelli, le lapidi, le epigrafi in essa conservati.


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Oggi tra i numerosi pezzi di pregio del Museo, troviamo la Cattedra in avorio di Massimiano..... eccola...

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Nelle altre sale



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Particolari di fregi di rara bellezza..


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La croce in argento del Vescovo Agnello e oggetti sacri liturgici


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Un Museo non molto vasto, ma ben funzionale. I'ingresso fa parte del biglietto cumulativo che abbiamo fatto, volendo forniscono delle audio guide. Non è per nulla affollato e si gira tranquillamente.

Usciamo ....

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Ritornando verso il Duomo che oramai è chiuso, vista l'ora....si sono fatte quasi le 14.00 ...il tempo è letteralmente volato. Nei pressi molti ristorantini ed i menù sono allettanti. Ci fermiamo in uno di questi.



Si conclude qui questo primo approccio con le bellezze di questa città.....ancora non sappiamo cosa andremo a vedere, ma queste prime bellezze, ci hanno riempito gli occhi di tanto stupore!!..."



Continua.....
 
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