pmanlio
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Manlio ci sei cascato! E' proprio ciò che volevo! Mi stimola sempre il confronto con te. Si vede che ti conosco bene e ti assicuro che quando ho scritto quelle cose pensavo proprio alle statue che tu poi ci hai mostrato e proposto. [..]
Hai capito!! Fan Furbetto!!!
Hai chiesto a Max come è stato trovarsi davanti a quel gigante? Non so lui ma io direi che davanti ai giganti magari ci si sente sempre un po' piccoli e si resta stupiti e questo può valere anche per un grattacielo, una nave immensa ed insomma per tutto ciò che è tanto grande, però nel contempo ci si inorgoglisce pure e ci si sente grandi ammirando ciò che l'uomo può fare ciò che celebra e rappresenta la sua grandezza.
Questo gigante è un pochino diverso da altri suoi antichi parenti, in parte perchè è sdraiato (cosa che aiuta gli artisti, una bella furbata ndr ) e poi per l'immagine di serenità che emana..
Tanto le statue gigantesche dei Faraoni (Abu Simbel per esempio) quanto quelle degli Dei (Zeus ed Athena) come degli Imperatori (Costantino/Massenzio, Nerone) erano diverse, volevano mostrare un Dio e la sua potenza..
Quindi qui, a vedere le foto, c'è la strana commistione tra un trovarsi di fronte ad una opera che, con la fantasia, puoi legare ad un nostro passato, e trovarsi di fronte a qualcosa di totalmente diverso..
Verrebbe poi da chiedersi, chissà cosa ne penserebbe Budda stesso, sarebbe contento di vedere tanto sfarzo in suo nome?
Affermi che la statuaria romana con il suo realismo non se la fila nessuno, posso capirlo, perché non fa sognare l'uomo ma lo rappresenta per quello che è ma intanto a me capita proprio di rivedermi in qualcuno di quei busti romani magari non belli in senso classico, non spettacolari in senso fantastico ma semplicemente veri ed autentici come mi piacerebbe essere sempre.
Si, non se li fila nessuno, ma mostrano la mentalità Romana, non siamo Dei, siamo uomini, e la nostra grandezza è in ciò che facciamo pur essendo uomini, esseri limitati..
E questo non ci rende forse più grandi di un Dio onnipotente, che arriva dappertutto senza sforzo?
Posso capire anche che forse è meglio sognare ad occhi aperti innanzi ad una statua gigantesca come quelle da te proposte o al cospetto di quel Budda disteso e dorato dai lineamenti distesi e ieratici come da perfetto lifting botulinico, piuttosto che rivedersi e meditare innanzi a quel Cristo velato napoletano (posta tu la foto, per favore) messo lì a grandezza naturale nella sua drammatica naturalezza.
Di fronte al Cristo Velato rimani a bocca aperta, in silenzio, colpito.. è una immagine intima, realizzata con una capacità fantastica, dove il marmo diviene materia viva..
Già avvicinarsi..
'sentire' la tragedia..
e vedere questa meraviglia..
invita all'ammirazione, ma anche al raccoglimento, e ti raggiunge il cuore..
credo che in questo caso si possa immaginare con tranquillità cosa penserebbe Gesù di fronte a questa opera..
Chissà, qualcosa di divino lo ha trasmesso direttamente all'autore..
(le immagini vengono da internet ndr)
Non fraintendermi però, ogni tanto devo pure consolarmi guardando le terga levigate di Paolina Borghese del Canova
Non si è capito come abbiamo fatto ad andare dalla Thailandia a Napoli..
Ma va bene così, se Max non ci caccia dal diario!!
Un salutone!
Manlio