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MSC Magnifica - 23-30-Agosto 2015 - Passione Mediterranea

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ciao hornet75 ho fatto a Giugno la stessa crociera con la mia famiglia soltanto che siamo partiti da brindisi per passare due giorni a Lecce prima dell'imbarco. Devo dirti che pur avendola visitata recentemente la tua descrizione minuziosa è stata fantastica e ha arricchito la mia esperienza di particolari che non sapevo. Complimenti bel diario ti seguo con piacere.
 
Splendida escursione!

Bellissima Lecce... Visitata ....

Si è effettivamente Lecce merita tantissimo, ho voluto fortemente farla conoscere anche ai miei familiari e tutti ne sono rimasti entusiasti.

Ciao hornet75 ho fatto a Giugno la stessa crociera con la mia famiglia soltanto che siamo partiti da brindisi per passare due giorni a Lecce prima dell'imbarco. Devo dirti che pur avendola visitata recentemente la tua descrizione minuziosa è stata fantastica e ha arricchito la mia esperienza di particolari che non sapevo. Complimenti bel diario ti seguo con piacere.

Grazie per i complimenti gigiu, sono contento che il mio diario abbia arricchito la tua esperienza di questa splendida città, vuol dire che sono riuscito nel mio intento di suscitare apprezzamento nel raccontarvi la mia esperienza diretta con la crociera. Spero di essere abbastanza bravo anche nel proseguo del mio diario. Vedo che sei di Trapani, io sono originario di Mazara del Vallo. ;)
 
Al rientro a bordo su MSC Magnifica al ponte piscine ci aspetta il Sail-away Party in attesa che la nave parta alle ore 18:00 dal porto di Brindisi per dirigersi in Grecia, destinazione Katakolon.


Poco dopo le 18:00 salpiamo e salutiamo il porto di Brindisi nella maniera più classica


Io approfitto per fare un paio di foto sulle piscine dal ponte 14, prima la piscina scoperta "Le Grand Bleu" e poi la piscina comperta "La Grotta Azzurra".

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Scendiamo quindi alle cabine per la doccia e per prepararci per la serata. Stasera serata a tema, festa italiana e abbigliamento tricolore per chi ce l'ha. Anche questa serata mi trova impreparato, prometto che la prossima crociera mi farò trovare più pronto con l'abbigliamento. L'unica che riesce a rimanere in tema è mia moglie che qui si rilassa in camera in attesa di andare a teatro.

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C'è lo spettacolo di Romeo & Giulietta. Purtroppo anche stasera siamo in ritardo ma riusciamo a trovare dei posti defilati sulla sinistra del teatro, meglio di niente. Lo spettacolo è veramente bello e colpisce la potente voce di Mery ma anche il cantante Simone è molto bravo. Purtroppo con me ho solo la compattina e la foto non rende giustizia, mi rifarò nelle serate successive.

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Dopo il teatro puntiamo la fortuna con il bingo al Tiger Bar quindi alle 21:30 si va a cena. Il tavolo è apparecchiato col tricolore italiano in mezzo e anche i tovaglioli sono alternati nei colori verde, bianco e rosso. In tenuta consona alla serata anche i camerieri. La cena è ottima come sempre, il nostro cameriere Ortiz impeccabile e preciso. Ad un certo punto arriva il fotografo, noi facciamo finta di non essere interessati ma c'è una sorpresa in atto per i miei suoceri. Mia cognata colloquia in inglese con il fotografo, un bel tipo e mio cognato si finge geloso con me nella parte di quello che butta benzina sul fuoco. Noto un filo di irritazione fra i miei suoceri che sono all'oscuro di tutto. Il fotografo si allontana e noi continuiamo la nostra cena, poi mia cognata Giusy si apparta a parlare brevemente in spagnolo con il nostro cameriere Ortiz. Poco dopo ci giunge la voce di un coro che canta "tanti auguri a te". Noi facciamo i finti tonti e ci chiediamo chi mai avrà fatto il compleanno, i miei suoceri si voltano per capire cosa succede ed ecco ritornare il fotografo ad immortalare la scena.

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Sorpresa!!!!!! Qualche giorno prima c'era stato l'anniversario di matrimonio dei miei suoceri ma complice la partenza per la crociera non eravamo riusciti ad organizzare alcun tipo di festeggiamento e quindi noi quattro c'eravamo ripromessi di fargli una sorpresa durante la crociera. Io e mia moglie la sera prima avevamo ordinato alla reception una torta di anniversario per cena e il resto lo conoscete. L'effetto avuto sui miei suoceri traspare bene da queste foto

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Quindi foto di famiglia ufficiale:

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Dopo cena, caffettino al bar "Le Gocce", ponte 5. Il più buon espresso di tutta la nave, la dritta c'era arrivata la sera prima da dei ragazzi pugliesi che sarebbero scesi dalla nave proprio a Brindisi. Stavamo sorseggiando un pessimo caffè al bar del casinò e sentendo i nostri commenti ci hanno consigliato di provare al bar "Le Gocce". Loro si rammaricavano di averlo scoperto troppo tardi. Inutile dirvi che da quel momento in poi è diventato il nostro bar preferito sulla nave.

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Le signore si fanno fotografare sulle scale del grande salone centrale presso la reception

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poi è la volta della coppia di festeggiati ancora emozionatissimi

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La giornata in giro per Lecce però ha lasciato il segno. E' ora di andare a riposare, ma noi giovani, prima, facciamo una capatina "all'Atlantic City Casinò" per vedere "l'aria che tira". Questione di pochi minuti e si va a nanna. Domani ci aspettano Katakolon e le rovine di Olimpia.

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Martedì 25 agosto siamo in arrivo a Katakolon in Grecia. Stamattina sveglia presto alle 7:00 e considerato che è cambiato il fuso orario e abbiamo portato le lancette avanti di 1 ora in pratica è stata una "levataccia". Lo sbarco è previsto alle 8:00 ma per fortuna la colazione in camera richiesta per le 7:30 arriva puntualissima e noi siamo già vestiti e pronti. Dal Balcone si vede bene che l'alba è passata da poco.

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Avvicinandoci al porto noto un pennacchio di fumo proveniente da un'altra nave ormeggiata a Katakolon

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Si tratta della nave da crociera P&O Aurora della compagnia britannica P&O Cruises

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I pulman sono già tutti belli allineati all'interno del porto, pronti ad accogliere i crocieristi, noi oggi ci affidiamo al "fai da te" e quindi sbarchiamo in maniera indipendente. Anche i taxi sono già pronti in attesa dei turisti sbarcati da MSC Magnifica.

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Usciti dal porto andiamo verso il paese dirigendoci verso destra e subito incontriamo l'agenzia viaggi che stavo cercando e che organizza tour privati in pulman per Olimpia. Noi arriviamo tra i primi e acquistiamo i biglietti. Il tour ha una durata di 3 ore e il costo è di 12 euro a persona andata e ritorno. In pratica si tratta di un servizio shuttle per Olimpia. Per dire, lo stesso servizio transfer dal porto a Olimpia organizzato da MSC costa esattamente il doppio. Dobbiamo aspettare circa un quarto d'ora perchè il pulman sia al completo, nel nostro bus, il numero 1, viaggeranno solo italiani.

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La trasferta dura circa mezz'ora, il panorama e i colori che vediamo attraverso i finestrini somigliano molto a quelli della nostra Sicilia, di tanto in tanto per strada sono presenti cumuli di spazzatura e i terreni sono perlopiù incolti. Si capisce che da queste parti non se la passano bene. Il pulman ci lascia nel parcheggio, poco distante dall'ingresso al sito archeologico, 10 minuti a piedi, quindi arriviamo nei pressi del Museo Archeologico, al suo interno si acquistano i biglietti per visitare il santuario di Olimpia, costo 6 euro a persona, 9 euro se si vuole visitare anche il museo.

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Proprio di fronte all'ingresso del museo si trova la strada lastricata per arrivare al santuario dopo circa 200 metri.

Olimpia era un bosco sacro per gli antichi greci, considerata una dimora per gli dei. Le prime costruzioni monumentali risalgono al VII -VI secolo A.C. ma l'area era già abitata molto tempo prima. Qui la natura e l'arte si uniscono per la lotta del bello, in questo luogo fu istituita la più grande accademia di ginnastica per i giovani, dove si veneravano la gioventù, la salute, la bellezza, la forza e il coraggio. I giovani venivano da tutta la Grecia per partecipare alle gare per il bello e il buono, e avevano come unico premio una corona di foglie di ulivo. A Olimpia nacquero e si svolsero dal 776 a.C. al 393 d. C. i Giochi Olimpici e per circa mille anni si è celebrata e rispettata una delle più alte espressioni di civiltà umana: la pace. Per la prima volta nella storia dell'umanità, fu istituita l'ekecheiria, cioè l'immediata tregua di tutte le guerre per la durata delle gare. Un fatto non da poco considerato che nella società moderna non si riesce a fare altrettanto durante lo svolgimento delle moderne olimpiadi.


I resti del primo edificio, appena entrati nel sito, sono quelli del Ginnasio un edificio rettangolare lungo 220 metri e largo 120 metri con una corte centrale racchiusa da un colonnato, qui si allenavano gli atleti per le gare di corsa, lancio del disco e del giavellotto.

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Poco distante si trova il monumento meglio conservato di tutta l'area archeologica, nonchè il più rappresentativo, il Philippeion, un edificio circolare costituito da un colonnato di ordine dorico, donato alla città da Filippo II il Macedone dopo la battaglia di Cheronea nel 338 A.C. e fatto completare dal figlio Alessandro Magno. All'interno erano custoditi i busti dei loro antenati.

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Proseguendo nella stessa direzione incontriamo il primo dei grandi templi di Olimpia, il tempio di Hera, il più antico del santuario e vero esempio di architettura dorica arcaica. Il perimetro era costituito da sei colonne sul lato corto e sedici sul lato lungo. L'interno era suddiviso in tre zone e nella cella, in epoca romana, era custodita la statua di Ermes realizzata da Prassitele oggi visibile all'interno del museo.

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Buona parte dei reperti di Olimpia, già catalogati, rimangono comunque disposti sul terreno in attesa di restauro

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Accanto al tempio di Hera si trova il Ninfeo, un bacino idrico che attraverso un sistema di canalizzazioni distribuiva l'acqua potabile ad Olimpia. Doveva essere una delle costruzioni più opulente e impressionanti visto che vi erano in bella mostra, in varie file, gruppi di statue alcuni raffiguranti Zeus e altre riguardanti la famiglia di Erode Attico. All'interno vi era un grande serbatoio semicircolare dove era collocata una statua di marmo raffigurante un toro ed oggi esposta al Museo Archeologico.

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Proseguendo incontriamo la Cripta, la monumentale entrata allo Stadio usata dagli atleti, un passaggio lungo 193 metri. Lo stadio fu realizzato a metà del V secolo A.C. e ha conservato la sua forma originale. Le sue misure sono 192 metri di lunghezza per circa 28 metri di larghezza. Gli spettatori stavano seduti sull'erba, non essendovi gradinate.

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Poco distante posti sopra la cripta troviamo i Tesori, piccoli edifici che costituivano le offerte votive delle varie città greche a Zeus. In questo santuario sono stati identificati dodici tesori ma solo di dieci città si è potuto ipotizzare la provenienza: Sikyon, Siracusa, Epidamnos, Byzantium, Sybaris, Cyrene, Selinus, Metapontum, Megara e Gela. Notare che la maggior parte dei tesori sono stati dedicati dalle città greche in Italia.

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Continua............
 
Ultima modifica:
sapete una cosa,io sono un sostenitore incallito del fai da te,ma in questi posti all'apparenza tutti uguali e pieni di pietre vecchie,l'ausilio di una guida lo ritengo indispensabile,io ci sono stato diversi anni fa ormai con l'escursione organizzata,ed è stato un piacere.
 
Da lontano scorgiamo già il prossimo edificio monumentale, il più importante, il tempio di Zeus Olimpo, il padre degli dei a cui il santuario è dedicato. Il più grande esempio di architettura dorica del Peloponneso. Completato nel 456 A.C. aveva sei colonne sul lato corto e tredici sul lato lungo, ognuna alta 10,5 metri circa. L'unica colonna eretta sulle rovine, fu restaurata e ricollocata in occasione dei giochi olimpici del 2004.

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D'obbligo una foto ricordo davanti al tempio poichè accoglieva nella sua cella interna la statua crisoelefantina del dio Zeus in oro e avorio, considerata una delle sette meraviglie del mondo antico. La colossale scultura era alta 12,40 metri con Zeus riprodotto seduto sul trono quindi immaginate le proporzioni del padre degli dei e il timore reverenziale che incuteva nei visitatori. L'opera rimase al suo posto nel tempio cui era dedicata per otto secoli, finchè nel IV secolo D.C. venne trasportata a Costantinopoli dove fu distrutta probabilmente da un incendio. Essa era stata realizzata attorno al 430 A.C. dal famoso scultore Fidia che vi lavorava nel suo laboratorio.

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Ad una trentina di metri di distanza dall'ingresso del tempio di Zeus si trova il piedistallo della Nike di Paionios. Il piedistallo è stato restaurato e posizionato nel luogo originario mentre la statua è esposta all'interno del Museo Archeologico.

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Nella parte sud-occidentale del santuario si trovava il Leonidaion, un largo edificio rettangolare che serviva come ostello per gli stranieri che visitavano Olimpia durante i Giochi. La parte esterna era circondata da un portico costituito da 138 colonne di cui oggi rimangono ben visibili le basi.

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Nelle vicinanze si trova ciò che resta del laboratorio di Fidia un edificio della stessa misura della cella del tempio dove venne collocata la statua di Zeus che il famoso scultore realizzò proprio in questo luogo. Tra il V e VI secolo D.C. una comunità cristiana che si era stanziata ad Olimpia, alterò la casa-laboratorio di Fidia, trasformandola in una basilica, fu l'unica a resistere a ben due terremoti verificatisi tra il 522 e il 551 D.C. che invece devastarono il santuario. Ancora oggi si possono vedere parte delle mura perimetrali e, all'interno, i plutei marmorei traforati con le croci scolpite.

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Si sta facendo tardi e abbiamo ancora il museo da visitare, ci avviamo a malincuore verso l'uscita passando attraverso la palestra dove si allenavano gli atleti. Era circondata da una colonnato dorico di 72 colonne di cui solo 32 del peristilio interno sono state ristabilite.

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E' tempo di tornare indietro per visitare il museo, ci rimane circa mezz'ora prima di fare ritorno al nostro autobus in tempo per fare il viaggio di ritorno a Katakolon. Il Museo Archeologico di Olimpia è uno dei più importanti della Grecia, contiene reperti provenienti dagli scavi nel santuario, dalla preistoria al periodo paleocristiano, occupa 12 sale e contiene pezzi molto importanti tra cui la più ricca collezione di bronzi al mondo. Le sale sono organizzate in ordine cronologico a cominciare dalla numero 1 posta a sinistra del vestibolo dove si trova la biglietteria entrando.

La prima sala ospita reperti ceramici e utensili in pietra precedenti al 2000 A.C.

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Nella sala 2 si trova un'enorme collezione di offerte votive in bronzo alle divinità, la più ricca collezione al mondo. Si tratta di statuette antropomorfe e di animali, grifoni, sfingi ecc....inoltre sono presenti le armi costituite da spade, scudi ed elmi.

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Nella sala 3 sono presenti le decorazioni architettoniche tra cui il frontone del Tesoro di Megara

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Nella sala 4 inaspettatamente troviamo l'Hermes di Prassitele, una scultura in marmo che rappresenta il dio Hermes che tiene in braccio il fratellastro Dionisio affidato alle sue cure dal padre Zeus. C'è chi ritiene sia una copia ellenistica dell'originale andato perduto.

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Accanto troviamo la sala 6 che custodisce i resti della Nike (dea della vittoria) di Paionios risalente al periodo classico. La dea viene rappresentata in volo mentre con la mano tiene le vesti.

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La grande galleria centrale corrispondente alla sala 5 ospita alcune sculture frontonali in marmo e le metope del tempio di Zeus. Davvero di notevole impatto visivo considerato anche le grandi proporzioni delle scene riprodotte: la gara di corsa sui carri tra Pelope e Enomao e dall'altro lato la lotta tra Lapiti e Centauri che combattono alle nozze di Piritoo con la figura centrale di Apollo. Le 12 metope narrano invece le fatiche di Eracle (Ercole).

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Purtroppo il tempo stringe e dobbiamo saltare alcune sale, andiamo direttamente alla sala 10 che ospita la grande collezione di sculture romane con le statue originariamente collocante nel Ninfeo di Erode Attico imitandone la disposizione nella fontana di Olimpia.

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Usciamo dal museo e torniamo verso il parcheggio dove ci attende l'autista del nostro autobus, davvero il tempo a disposizione è troppo risicato per poter godere a pieno delle meravigliose opere del museo, sarebbe sufficiente anche un'ora in più per poter visitare con più calma sia il santuario di Olimpia che il Museo Archeologico. Ci aspetta circa mezz'ora di strada per rientrare a Katakolon e poi ancora circa 30 minuti per un giretto veloce del paese a caccia di souvenir e un paio di calzature più comode per mia suocera prima del "tutti a bordo" previsto per le 12:30.


Continua............
 
Da lontano scorgiamo già il prossimo edificio monumentale, il più importante, il tempio di Zeus Olimpo, il padre degli dei a cui il santuario è dedicato. Il più grande esempio di architettura dorica del Peloponneso. Completato nel 456 A.C. aveva sei colonne sul lato corto e tredici sul lato lungo, ognuna alta 10,5 metri circa. L'unica colonna eretta sulle rovine, fu restaurata e ricollocata in occasione dei giochi olimpici del 2004.

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D'obbligo una foto ricordo davanti al tempio poichè accoglieva nella sua cella interna la statua crisoelefantina del dio Zeus in oro e avorio, considerata una delle sette meraviglie del mondo antico. La colossale scultura era alta 12,40 metri con Zeus riprodotto seduto sul trono quindi immaginate le proporzioni del padre degli dei e il timore reverenziale che incuteva nei visitatori. L'opera rimase al suo posto nel tempio cui era dedicata per otto secoli, finchè nel IV secolo D.C. venne trasportata a Costantinopoli dove fu distrutta probabilmente da un incendio. Essa era stata realizzata attorno al 430 A.C. dal famoso scultore Fidia che vi lavorava nel suo laboratorio.

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Ad una trentina di metri di distanza dall'ingresso del tempio di Zeus si trova il piedistallo della Nike di Paionios. Il piedistallo è stato restaurato e posizionato nel luogo originario mentre la statua è esposta all'interno del Museo Archeologico.

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Nella parte sud-occidentale del santuario si trovava il Leonidaion, un largo edificio rettangolare che serviva come ostello per gli stranieri che visitavano Olimpia durante i Giochi. La parte esterna era circondata da un portico costituito da 138 colonne di cui oggi rimangono ben visibili le basi.

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Nelle vicinanze si trova ciò che resta del laboratorio di Fidia un edificio della stessa misura della cella del tempio dove venne collocata la statua di Zeus che il famoso scultore realizzò proprio in questo luogo. Tra il V e VI secolo D.C. una comunità cristiana che si era stanziata ad Olimpia, alterò la casa-laboratorio di Fidia, trasformandola in una basilica, fu l'unica a resistere a ben due terremoti verificatisi tra il 522 e il 551 D.C. che invece devastarono il santuario. Ancora oggi si possono vedere parte delle mura perimetrali e, all'interno, i plutei marmorei traforati con le croci scolpite.

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Si sta facendo tardi e abbiamo ancora il museo da visitare, ci avviamo a malincuore verso l'uscita passando attraverso la palestra dove si allenavano gli atleti. Era circondata da una colonnato dorico di 72 colonne di cui solo 32 del peristilio interno sono state ristabilite.

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E' tempo di tornare indietro per visitare il museo, ci rimane circa mezz'ora prima di fare ritorno al nostro autobus in tempo per fare il viaggio di ritorno a Katakolon. Il Museo Archeologico di Olimpia è uno dei più importanti della Grecia, contiene reperti provenienti dagli scavi nel santuario, dalla preistoria al periodo paleocristiano, occupa 12 sale e contiene pezzi molto importanti tra cui la più ricca collezione di bronzi al mondo. Le sale sono organizzate in ordine cronologico a cominciare dalla numero 1 posta a sinistra del vestibolo dove si trova la biglietteria entrando.

La prima sala ospita reperti ceramici e utensili in pietra precedenti al 2000 A.C.

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Nella sala 2 si trova un'enorme collezione di offerte votive in bronzo alle divinità, la più ricca collezione al mondo. Si tratta di statuette antropomorfe e di animali, grifoni, sfingi ecc....inoltre sono presenti le armi costituite da spade, scudi ed elmi.

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Nella sala 3 sono presenti le decorazioni architettoniche tra cui il frontone del Tesoro di Megara

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Nella sala 4 inaspettatamente troviamo l'Hermes di Prassitele, una scultura in marmo che rappresenta il dio Hermes che tiene in braccio il fratellastro Dionisio affidato alle sue cure dal padre Zeus. C'è chi ritiene sia una copia ellenistica dell'originale andato perduto.

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Accanto troviamo la sala 6 che custodisce i resti della Nike (dea della vittoria) di Paionios risalente al periodo classico. La dea viene rappresentata in volo mentre con la mano tiene le vesti.

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La grande galleria centrale corrispondente alla sala 5 ospita alcune sculture frontonali in marmo e le metope del tempio di Zeus. Davvero di notevole impatto visivo considerato anche le grandi proporzioni delle scene riprodotte: la gara di corsa sui carri tra Pelope e Enomao e dall'altro lato la lotta tra Lapiti e Centauri che combattono alle nozze di Piritoo con la figura centrale di Apollo. Le 12 metope narrano invece le fatiche di Eracle (Ercole).

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Purtroppo il tempo stringe e dobbiamo saltare alcune sale, andiamo direttamente alla sala 10 che ospita la grande collezione di sculture romane con le statue originariamente collocante nel Ninfeo di Erode Attico imitandone la disposizione nella fontana di Olimpia.

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Usciamo dal museo e torniamo verso il parcheggio dove ci attende l'autista del nostro autobus, davvero il tempo a disposizione è troppo risicato per poter godere a pieno delle meravigliose opere del museo, sarebbe sufficiente anche un'ora in più per poter visitare con più calma sia il santuario di Olimpia che il Museo Archeologico. Ci aspetta circa mezz'ora di strada per rientrare a Katakolon e poi ancora circa 30 minuti per un giretto veloce del paese a caccia di souvenir e un paio di calzature più comode per mia suocera prima del "tutti a bordo" previsto per le 12:30.


Continua............

Scusa, potresti indicarmi l'agenzia del transfert porto/olimpia? visto che sul forum non si puo' magari in pvt o via mail... [email protected] ........
Grazie
 
No fai il biglietto direttamente sul posto. Non devi prenotare.

Tante grazie quindi se non si prenota il posto suppongo abbiano piu' di un pullman, altrimenti si rischia di rimanere a piedi!??!
Comunque, devo rivelarti un piccolo aneddoto: fino a due giorni fa e cmq fin quando non hai pubblicato l'ultimo aggiornamento del tuo diario,
La mia tappa di Katacolon sarebbe stato piccolo giro in centro e resto della giornata a godermi la nave; per due motivi principali 1. ritengo il sito di Olimpia non
proprio bellissimo almeno dalle foto che ho visto... ce ne vuole di immaginazione per capire al posto di quelle "4 pietre ;) cosa c'era un tempo.... 2. viaggio con due bimbi di 4 e 7 anni e il pensiero di farli stare per ore sotto il sole senza neanche servizi igienici per vedere qualcosa che già annoia me,... immaginiamo loro.... non sarebbe stato il caso.!
Ma mi son bastate le foto del museo che hai pubblicato a farmi cambiare idea, secondo me vale solo il museo il tempo e i soldi dell'escursione... :)
Anche i bimbi sicuramente saranno piu' attratti!
Una domanda, tu delle tre ore a disposizione come hai fatto? Un'ora e mezza per parte???
Cosa mi consigli!!?!?
Ah.. l'ultima cosa... ritengo tu ti sia documentato prima non avendo guide... hai trovato tutto su internet o hai acquistato qualche guida!??!?
Ciao, grazie ancora, e sono in trepida attesa per il proseguo del tuo diario!!! :)
 
Tante grazie quindi se non si prenota il posto suppongo abbiano piu' di un pullman, altrimenti si rischia di rimanere a piedi!??!

Se scendi per tempo non ci dovrebbero problemi, comunque nell'attesa che si riempisse il nostro autobus ce n'era pronto già un'altro dietro e immagino ce ne fossero anche altri parcheggiati da qualche parte, il vantaggio è che se prendi il primo hai più tempo da dedicare all'escursione.

Una domanda, tu delle tre ore a disposizione come hai fatto? Un'ora e mezza per parte???
Cosa mi consigli!!?!?
Ah.. l'ultima cosa... ritengo tu ti sia documentato prima non avendo guide... hai trovato tutto su internet o hai acquistato qualche guida!??!?
Ciao, grazie ancora, e sono in trepida attesa per il proseguo del tuo diario!!! :)

Magari!!! Considera che un'ora te la giochi nel viaggio tra andata e ritorno, poi toglici i tempi morti, breve fila alla biglietteria, i 10 minuti a piedi dal parcheggio alla biglietteria e poi per entrare a Olimpia e altrettanti al ritorno. Se va bene hai 1 ora e 40 per vedere tutto. Io ho dedicato poco più di un'ora al sito e mezz'ora al museo, se sei maggiormente interessato a quest'ultimo potresti fare al contrario, dedicare un'ora al museo al fresco con l'aria condizionata, e i servizi a portata di mano e poi vai a vedere quelle due tre cose più importanti a Olimpia (a 200/300 metri dal museo).

Io mi sono documentato su Olimpia via internert, si trova tutto soprattutto se vai nei siti greci e poi vai col google traduttore, mi sono stampato la mappa della zona archeologica (sempre trovata su internet) con i monumenti numerati e poi un elenco con delle brevi spiegazioni sui monumenti in ordine numerico, volendo se hai un tablet crei qualche file pdf e lo trasferisci sul tablet in modo da consultarlo più comodamente.

Considera che i miei cognati hanno voluto fare l'escursione con MSC L'AGRITURISMO "MAGNA GRECIA" & OLIMPIA (KAT11) pagato 70 euro, hanno girato velocemente il sito guardando due tre cose e non hanno visitato nemmeno il museo. Avranno sicuramente mangiato bene e assistito a dei balli folcloristici ma hanno saltato quello che secondo me è la cosa migliore di questo scalo, il Museo Archeologico di Olimpia.
 
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