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MSC Magnifica - 23-30-Agosto 2015 - Passione Mediterranea

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
sapete una cosa,io sono un sostenitore incallito del fai da te,ma in questi posti all'apparenza tutti uguali e pieni di pietre vecchie,l'ausilio di una guida lo ritengo indispensabile,io ci sono stato diversi anni fa ormai con l'escursione organizzata,ed è stato un piacere.
Concordo. Ricordo una noiosissima mattinata a Cnosso, senza guida. Non capivamo molto, e ci sembrava tutto deprimente. Quando riuscivamo a rubare con l'orecchio qualche parola da una guida, era tutto più sensato...
 
Se scendi per tempo non ci dovrebbero problemi, comunque nell'attesa che si riempisse il nostro autobus ce n'era pronto già un'altro dietro e immagino ce ne fossero anche altri parcheggiati da qualche parte, il vantaggio è che se prendi il primo hai più tempo da dedicare all'escursione.



Magari!!! Considera che un'ora te la giochi nel viaggio tra andata e ritorno, poi toglici i tempi morti, breve fila alla biglietteria, i 10 minuti a piedi dal parcheggio alla biglietteria e poi per entrare a Olimpia e altrettanti al ritorno. Se va bene hai 1 ora e 40 per vedere tutto. Io ho dedicato poco più di un'ora al sito e mezz'ora al museo, se sei maggiormente interessato a quest'ultimo potresti fare al contrario, dedicare un'ora al museo al fresco con l'aria condizionata, e i servizi a portata di mano e poi vai a vedere quelle due tre cose più importanti a Olimpia (a 200/300 metri dal museo).

Io mi sono documentato su Olimpia via internert, si trova tutto soprattutto se vai nei siti greci e poi vai col google traduttore, mi sono stampato la mappa della zona archeologica (sempre trovata su internet) con i monumenti numerati e poi un elenco con delle brevi spiegazioni sui monumenti in ordine numerico, volendo se hai un tablet crei qualche file pdf e lo trasferisci sul tablet in modo da consultarlo più comodamente.

Considera che i miei cognati hanno voluto fare l'escursione con MSC L'AGRITURISMO "MAGNA GRECIA" & OLIMPIA (KAT11) pagato 70 euro, hanno girato velocemente il sito guardando due tre cose e non hanno visitato nemmeno il museo. Avranno sicuramente mangiato bene e assistito a dei balli folcloristici ma hanno saltato quello che secondo me è la cosa migliore di questo scalo, il Museo Archeologico di Olimpia.

Scusa , ma non riesco a capire la tempistica.. se lo sbarco è stato alle 8 e dal programma vedo che la partenza e alle 13 e supponendo che il "tutti a bordo sia tipo alle 12"......... cmq hai 4 ore di tempo a terra..... togline una di "viaggio" a/R ..ecco perchè pensavo che un tre ore di tempo le hai.....
 
Scusa , ma non riesco a capire la tempistica.. se lo sbarco è stato alle 8 e dal programma vedo che la partenza e alle 13 e supponendo che il "tutti a bordo sia tipo alle 12"......... cmq hai 4 ore di tempo a terra..... togline una di "viaggio" a/R ..ecco perchè pensavo che un tre ore di tempo le hai.....

Lo sbarco è alle 8 ma devi considerare i tempi morti, 48/50 persone da mettere assieme e che devono acquistare il biglietto, l'autobus non parte se non è al completo. Diciamo che va bene se parte alle 8:30. Arrivati al parcheggio di Olimpia per le 9:00 l'autista ci informa che bisogna farsi trovare sempre al parcheggio per le 11:15 per tornare quindi hai 2:15 ore che si riducono molto con i tempi morti, dal parcheggio all'ingresso del sito sono 800 metri a piedi e nel mezzo arrivi al museo dove c'è la biglietteria e fai la fila per acquistare i ticket per l'ingresso (solo al sito, solo al museo o tutte e due). Diciamo 15 minuti all'andata e 10 minuti al ritorno ed ecco che i tempi reali da dedicare alla visita si riducono molto. Considera che alle 11:15 quando torni all'autobus l'autista fa la conta e c'è sempre qualche ritardatario parti per le 11:30 per essere a mezzogiorno a Katakolon, mezz'ora da dedicare al paesino per lo shopping e alle 12:30 c'è il tutti a bordo.
 
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Sono gia stato Katakolon ma ho utilizzato il breve tempo della sosta sempre per fare bagni al mare dato che il sito di Olimpia non mi "attirava" molto... questa volta sbarcherò a novembre (quindi niente bagni :D) e, dopo il tuo "servizio" su Olimpia ed il suo museo, credo proprio che andrò a visitarla... ;)
 
Lo sbarco è alle 8 ma devi considerare i tempi morti, 48/50 persone da mettere assieme e che devono acquistare il biglietto, l'autobus non parte se non è al completo. Diciamo che va bene se parte alle 8:30. Arrivati al parcheggio di Olimpia per le 9:00 l'autista ci informa che bisogna farsi trovare sempre al parcheggio per le 11:15 per tornare quindi hai 2:15 ore che si riducono molto con i tempi morti, dal parcheggio all'ingresso del sito sono 800 metri a piedi e nel mezzo arrivi al museo dove c'è la biglietteria e fai la fila per acquistare i ticket per l'ingresso (solo al sito, solo al museo o tutte e due). Diciamo 15 minuti all'andata e 10 minuti al ritorno ed ecco che i tempi reali da dedicare alla visita si riducono molto. Considera che alle 11:15 quando torni all'autobus l'autista fa la conta e c'è sempre qualche ritardatario parti per le 11:30 per essere a mezzogiorno a Katakolon, mezz'ora da dedicare al paesino per lo shopping e alle 12:30 c'è il tutti a bordo.

Grazie, sei stato chiarissimo! A questo punto mi sa che dedicherò tutto il tempo al Museo... penso si possa acquistare il biglietto solo per questo
 
Rientrando dal nostro tour a Olimpia il nostro autobus ci lascia a pochi passi dall'ingresso del porto. Abbiamo ancora mezz'oretta prima del "tutti a bordo" quindi decidiamo di girare un pochino per il piccolo paese alla ricerca di qualche souvenir. Katakolon non ha molto da offrire se non piccoli negozi e bar quasi tutti affacciati sulla strada principale che la attraversa.

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Spostandosi dalla parte che da sul mare, troviamo anche qualche piccolo locale dove mangiare qualcosa o dissetarsi con qualche bibita fresca, i colori dominanti sono il bianco e l'azzurro/celeste anche per l'abbigliamento in vendita

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Per i turisti non mancano i mezzi di trasporto inusuali

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Il porto di Katakolon offre anche l'opportunità di poter scattare qualche bella foto alla nostra nave, la MSC Magnifica

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Alle 12:30 ci mettiamo diligentemente in fila per rientrare in nave, il personale MSC ha predisposto vari gazebo lungo il molo per permettere ai croceristi in fila di ripararsi dal sole, inoltre viene distribuita acqua fresca da bere. Io approfitto per fotografare la P&O Aurora ancora ormeggiata di fianco alla nostra nave. Sarà ancora lì quando ripartiremo.

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Dopo i soliti controlli di sicurezza rientriamo in nave e andiamo in cabina a rinfrescarci, dal nostro balcone vediamo arrivare in lontananza una sagoma familiare

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Anche MSC Musica fa scalo a Katakolon, il suo arrivo è previsto alle 13:00 proprio nel momento in cui noi ripartiamo

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In uscita dal porto sfiliamo via alcune navi in attesa

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Più tardi incrociamo un'altra nave da crociera che si staglia sullo sfondo della costa greca, riconosco gli stemmi della Royal Carribean, poi col teleobiettivo riesco anche a leggere il nome, è la Vision of the Seas diretta ad Atene.

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La partenza da Katakolon ripresa dalla nostra cabina al ponte 10


Continua...............
 
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Ripartiti da Katakolon mia moglie si concede un riposino in camera, io invece faccio un giro esplorativo della nave con tanto di fotocamera al seguito. Prendo uno degli ascensori e scendo al ponte 5.

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La Magnifica ha 4 gruppi di ascensori, uno a prua, uno a poppa e due più centrali. L'escursione fotografica non può che cominciare dal cuore stesso della nave, il grande atrio della Reception Guest Service al ponte 5

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Passando ai lati del grande atrio troviamo l'elegante bar "Le Gocce" lato destro e lato sinistro. Il nostro bar preferito dove fanno il miglior espresso di tutta la nave

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Attraverso le eleganti scale della hall principale saliamo al ponte 6 dove ai lati troviamo altri due bar molto eleganti, il Ruby Bar e il Purple BAR

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Andando verso prua troviamo una delle aree pubbliche più particolari e originali che personalmente trovo un tantino kitsch, il Tiger Bar.

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Saliamo al ponte 7 e sempre dirigendoci a prua entriamo nel grande e sfavillante Royal Theatre, quando ci sono le luci basse sembra di stare sotto un cielo stellato

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Tornando verso poppa attraversiamo l'Atlantic City Casinò al cui interno non sarebbe consentito fotografare e poi proseguendo e rimanendo sulla sinistra passiamo accanto al Cuba Lounge Cigar Room, l'unico ambiente in cui è consentito fumare anche i sigari.

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Proseguendo ancora verso poppa arriviamo al grande e luminoso Olimpiade Sporting Bar caratterizzato dai tantissimi schermi LCD che ovviamente trasmettono programmi di sport ininterrottamente. E' l'unico bar sportivo presente sulle navi della classe Musica e per cui la Magnifica si distingue rispetto alle altri navi gemelle. C'è pure il tavolo da biliardo.

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Nei pressi dell'Olimpiade Sporting Bar c'è il Photo Shop con tanto di vetrine per la vendita di macchine fotografiche, videocamere e accessori vari.

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Per oggi può bastare, è prevista la prima delle due serate di gala della Crociera quindi torno in camera a schiacciare un pisolino anch'io per essere in forma per la sera. Dopo il riposo, doccia e vestizione con tanto di giacca e cravatta, stavolta mi sono fatto trovare preparato. Alle 20.00 tutti in teatro a vedere "Ikè - nata fra i lupi" e poi a cena. Stasera i fotografi di MSC sono particolarmente insistenti ma noi facciamo da soli :)

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Per domani ci aspetta il primo dei due scali in Turchia, alle 9:00 è previsto l'arrivo a Izmir.

Continua................
 
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Bel diario...descrizioni molto dettagliate,accompagnate da bellissime foto.Ha descritto magnificamente Lecce...che si trova a pochi km da casa mia
 
Mercoledì 26 Agosto, siamo al quarto giorno di crociera e siamo in arrivo a Izmir o Smirne dove lo sbarco è previsto per le ore 9.00. La sera prima all'ufficio escursioni abbiamo prenotato tutti e sei per Efeso (IZM02) al costo di € 62,90 a persona. E' la seconda e ultima escursione guidata che faremo con MSC. Per andare a Efeso il fai da te è un pochino rischioso dal momento che partendo da Izmir bisogna percorrere circa 80 km per raggiungere Efeso. Il nostro punto d'incontro è al Tiger Bar al ponte 6 per le ore 8:30 quindi anche questa mattina ci svegliamo presto per fare la colazione in camera e poi prepararci. Affacciandomi al balcone vedo che siamo già in vista della costa quando mancano 10 minuti alle 8:00.

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Abbiamo diversi "ospiti" che volano tutt'intorno alla nave

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Anche gli altri sono già tutti svegli

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Alle 8:30, puntuali, arriviamo al Tiger Bar dove ci assegnano il numero 13, questa volta sull'autobus saremo solo italiani. Izmir è una città della Turchia centro occidentale molto moderna e vivace, la terza di tutta la Turchia per numero di abitanti, ben 4 milioni. Avvicinandoci al porto si notano subito i moderni grattacieli che caratterizzano la skyline di questa grande città. Dopo gli ormai noti controlli scendiamo per la prima volta sul suolo turco, confesso che ero molto emozionato.

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Subito fuori dal porto troviamo gli autobus già in attesa, saliamo sul nostro, il numero 13 e facciamo la conoscenza della nostra guida, una giovane e simpatica ragazza turca di nome Guyus. Confesso che non so esattamente come si scrive ma suonava più o meno come ho scritto. Partiamo quasi subito, ci aspettano parecchi chilometri di trasferimento per arrivare nel distretto di Selçuk. La nostra guida inizia con illustrarci la città di Izmir e quello che offre per poi passare a spiegarci come vivono i turchi, parlandoci della religione, del lavoro, della politica e di vari aspetti curiosi della società turca. Prima di arrivare a Selçuk facciamo una sosta ad una stazione di servizio per usufruire delle toilette. Approfitto per acquistare un paio di bottiglie d'acqua al banchetto di una ragazzina che urla a squarciagola. Siamo i primi ad arrivare ma non saremo i primi a ripartire, un paio di persone si attardano al cellulare facendoci perdere alcuni minuti. Finalmente arriviamo a Efeso dopo aver attraversato la cittadina di Selçuk. La guida ci spiega che entreremo da un lato per poi uscire dall'altra parte di Efeso dove ci attenderà il nostro autobus e ombrellino alla mano, che serve anche come segnale identificativo per il nostro gruppo, si avvia verso l'entrata. Veloce distribuzione dei biglietti e poi, passati i tornelli, entriamo a Efeso, una delle località archeologiche più frequentate di tutta la Turchia. Efeso oggi è in territorio turco ma era un'importante e ricca metropoli greca dell’Asia Minore quando Atene era ancora politicamente poco influente e Roma neppure esisteva. Efeso fu fondata da coloni greci provenienti dal Peloponneso attorno al XI secolo. A Efeso era radicato il grande culto di Artemide (Diana) la grande madre dea della fecondità. Il grande tempio a lei dedicato fu edificato a circa 3 km dalla città e, per le sue enormi dimensioni e la splendida architettura, fu considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. Oggi di quell'enorme edificio è rimasto ben poco. Efeso fu sede anche di un’importante scuola filosofica dove insegnò Eraclito, a cui si deve la teoria del divenire (panta rei).

La nostra escursione inizia da Porta Magnesia e dall'Agorà superiore centro politico della città

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Nelle vicinanze troviamo l'Odeon o teatro piccolo, dove si riuniva il consiglio cittadino, capace di contenere 1.400 persone.

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Seguito dal Prytaneon ovvero il municipio

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Il sole picchia forte e il riverbero della luce che si riflette sulle pietre e sui marmi bianchi accentua la sensazione di caldo soffocante, durante una delle soste in cui la guida ci illustra i monumenti che stiamo visitando approfitto del suo ombrellino per qualche secondo di ombra.

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La nostra escursione prosegue in discesa lungo la via dei Cureti, la marea umana in visita e efeso è impressionante, risulta difficile sia muoversi che fotografare con visuale libera gli antichi edifici di questa suggestiva città.

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Ai lati della via dei cureti si susseguono importanti edifici storici tra cui la fontana di Traiano di epoca romana e a seguire l'ingresso alle terme di Scolastica e il tempio di Adriano

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La via dei Cureti termina di fronte alla monumentale biblioteca di Celso, il monumento più significativo di Efeso, realizzata in onore di Tiberio Giulio Celso Polemeano, illustre senatore romano, da suo figlio, Gaio Giulio Aquila, che lasciò in eredità alla città il denaro per acquistare i libri. La biblioteca, che rappresenta anche il monumento sepolcrale dello stesso Celso, è caratterizzata dalla pregevole decorazione della facciata interamente ricomposta durante il restauro. Sulla facciata sono presenti quattro nicchie che accolgono le statue celebranti le virtù di Celso: sophìa, areté, èunoia ed epistème (saggezza, virtù, benevolenza e sapienza).

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Di fianco alla biblioteca troviamo la porta di Mazzeo e Mitridate

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Qui la nostra guida ci concede dieci minuti per le foto ricordo

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Oltre la porta di Mazzeo e Mitridate inizia la via marmorea nei cui pressi si trova l’agorà inferiore con i suoi porticati, centro commerciale della città.

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Sulla collina a fianco sorge l’imponente teatro capace di 25 mila spettatori, uno dei più grandi e meglio conservati dell’antichità, creato da Lisimaco, generale ed erede di Alessandro Magno, nel 271 a.C. La guida si ferma all'ombra di un albero per illustrarne l'architettura, capisco che anche a causa delle persone anziane non andremo in cima a vederlo da vicino per cui mi allontano dal gruppo per salire a fotografare il grande teatro. In effetti la scalata non è per nulla agevole soprattutto per le persone anziane. Come dimostra anche la vista dall'alto. Il teatro è davvero impressionante per le sue dimensioni.

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Ridiscesi gli alti gradini del teatro ritorno sui miei passi ma ho ormai perso il gruppo, poco male, siamo ormai giunti alla fine dell'escursione di Efeso, giusto il tempo di una foto all’Arcadiana, la lunga strada che conduceva al porto e poi svolto a destra dirigendomi verso l'uscita.

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Passati i tornelli il piazzale è pieno di negozi di souvenir ma soprattutto c'è un enorme parcheggio con decine e decine di pulman in attesa, trovare il nostro non è affatto agevole, alla fine dopo 5 minuti a girare lo scorgo nei pressi di un albero con mia moglie visibilmente preoccupata ad attendermi. Poco dopo ripartiamo per fare ritorno a Izmir.

Continua..............
 
Ripartiti da Efeso ripassiamo per Selçuk. E qui ci tocca "pagare l'obolo" alla guida MSC che ci fa sostare in un negozio di arte ceramica decorativa per una visita dimostrativa. La sosta si porta via quasi un'ora. Le cose che ci fanno vedere sono anche interessanti, molto bravo il mastro artigiano che ci mostra il suo lavoro con il fango bianco e l'argilla a cui viene aggiunto il quarzo però abbiamo sottratto un bel po' di tempo prezioso alla nostra visita di Efeso che è il motivo per cui abbiamo pagato. Avremmo potuto vedere con più calma il grande teatro oppure alcune residenze patrizie, ben conservate, ricche di marmi, affreschi e mosaici. Visitare posti così lontani da casa sono occasioni rare se non uniche. Dentro di me sono un pochino pentito di non essermi affidato all'agenzia locale che mi aveva proposto il tour a un prezzo inferiore ed anche per un numero ristretto di partecipanti e sicuramente senza passare per attività dimostrative/commerciali. In ogni caso il negozio di arte ceramica espone pezzi davvero ben fatti e tutto sommato acquistiamo anche qualcosa di piccolo, che possa entrare in valigia, come souvenir.

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Ripartiti da Selçuk, ci aspetta la lunga strada del ritorno, la maggioranza di noi approfitta per schiacciare un pisolino. Arrivati a Izmir provo a scattare qualche foto con il cellulare attraverso i finestrini. Si capisce bene che Izmir è una moderna metropoli in forte crescita, tutto attorno a noi vediamo diversi grattacieli in costruzione. Spero per loro che non si tratti di edilizia speculativa fine a se stessa come avviene da altre parti in Europa.

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Rientriamo al porto e scendiamo dal nostro autobus per tornare alla nave, lasciando una piccola mancia come tradizione all'autista. Appena entrati mi fermo al cambia valute per acquistare un po' di lire turche per il giorno dopo quando arriveremo a Istanbul. Non so se l'indomani ne avrò il tempo per cui visto che ci sono. Usciti dall'edificio ci dirigiamo verso l'imbarco, siamo perfettamente in orario per cui approfittiamo per qualche foto con Magnifica a fare da sfondo.

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A mio giudizio di poppa mostra il suo lato migliore e il grandangolo enfatizza le dimensioni di questo gioiello della cantieristica navale evidenziando le proporzioni rispetto a quello che gli sta intorno, persone incluse.

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La partenza della nave è prevista per le tre del pomeriggio, mi recò perciò al ponte 15 per godermi l'uscita dal porto di Izmir e poi si va tutti al buffet per una sorta di pranzo/merenda. Torniamo in cabina per darci una rinfrescata e con mia moglie decidiamo di andare alle 17.00 al Bar "Le Gocce" ponte 5 per assistere alla dimostrazione di Caffè e Cioccolata. La cosa si rileva divertende giacchè l'animatore MSC in un italiano maccheronico ci sottopone a dei semplici quiz offrendo in premio le golose creazioni del barman. Dopo ci mettiamo in costume per un tuffetto in piscina e riusciamo anche a "conquistare" 10 minuti nella vasca idromassaggio.

Il pomeriggio volge al termine e quindi torniamo in cabina per prepararci per la serata. Oggi è previsto abbigliamento casual e per la prima volta metto i jeans. Dal televisore LCD in cabina notiamo che la zona piscina è ormai praticamente vuota.

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Mia moglie si sottopone ad un leggero trucco con esiti, direi, soddisfacenti. Intanto fuori dal balcone ci prepariamo ad assistere ad uno splendido tramonto.

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Alle 20.00, puntuali stavolta, tutti in teatro. Il direttore Massimo, affiancato da una collaboratrice non proprio di "primo pelo" :D, stasera ci presenta "C'est Magnifique" con gli MSC Magnifica Dancers, le acrobazie di Alina, l'abilità mozzafiato di Jonny, la possente voce di Simone e un finale pirotecnico con il Cancan.

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Dopo il teatro il solito giretto tra i negozi prima di andare a cena. Dai visi traspare un po' di stanchezza. Andiamo a letto presto perchè domani l'arrivo a Istanbul è previsto per le 7:30. Andiamo quindi a riposare in cabina. Che bello trovare il letto fatto, il nuovo daily per il giorno dopo la cui lettura concilia il sonno. Il cabinista anche se non è capace nelle creazioni con gli asciugamani prova a rendere più piacevole il nostro rientro in cabina.

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Continua..........
 
Ciao bel racconto. Una domanda ma Msc permette di fare le foto durante le esibizioni in teatro, perché con Costa non è possibile. Prima di ogni rappresentazione una voce dice che non è possibile filmare e fare foto
 
Una domanda ma Msc permette di fare le foto durante le esibizioni in teatro, perché con Costa non è possibile.

Il Daily (l'equivalente del Today di Costa) riporta quest'avviso:

Si ricorda che, per ragioni di diritti d'autore, non è permesso registrare gli spettacoli con videocamera o telefono cellulare.

Non specifica che non si possano fare fotografie ma parla genericamente di registrare, lasciando intendere che si parli di video.
 
Giovedì 27 Agosto, siamo in arrivo a Istanbul, la meta principale, quella che ha determinato la scelta finale su quale dovesse essere l'itinerario di questa crociera. Bisanzio, Costantinopolo, Istanbul, questi sono i nomi assunti della grande città che sorge a cavallo tra oriente e occidente. Con i suoi 20 milioni di abitanti è la più grande metropoli europea. Si stende fra le due rive del Bosforo e la zona europea è divisa da uno stretto braccio di mare, il Corno d'Oro. La superficie dell'area urbana si estende per 5500 km quadrati, poco meno del quadruplo di Londra. Le zone più frequentate dai turisti sono però relativamente vicine e il cuore monumentale di Istanbul è rappresentato dalla penisola di Sultanahmet.

Ci svegliamo molto presto anche perchè lo sbarco è previsto alle 7:30 del mattino, decidiamo di fare colazione al Sahara Cafeteria per fare prima. Torniamo in cabina a prendere le nostre cose per lo sbarco e dal balcone inizio a fotografare la grande metropoli che si staglia all'orizzonte con le prime luci del mattino.

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Il ponte "Fatih Sultan Mehmet" sul Bosforo e che collega la parte occidentale con la parte orientale della città

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Nel mare c'è grande attività di imbarcazioni

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Da lontano scorgiamo i grandi grattacieli e le magnifiche moschee

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A poco a poco ci avviciniamo e la luce del giorno si fa più intensa così come i colori e riusciamo a distinguere qualche edificio come la grande moschea di Solimano

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il ponte e la torre di Galata

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La moschea di Fatih

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Attracchiamo al porto puntuali e siamo tra i primi a scendere, abbiamo appuntamento alle 8:15 con la nostra guida di un'agenzia turistica locale che ho trovato su internet e che ho contattato via mail. Mi hanno inviato il nome della nostra guida e il contatto telefonico, non ci resta che individuare la persona con il cartello dell'agenzia. Inizialmente non riesco a individuarlo poi lo troviamo. Noi siamo in quattro, io mia moglie e i miei suoceri. I miei cognati hanno preferito un'escursione di breve durata con MSC. la nostra guida ci informa che vista la grande richiesta oggi ci dividono in due gruppi da circa 16 persone, i bambini non vengono conteggiati, noi siamo nel secondo gruppo e facciamo la conoscenza della nostra guida turca, Çağatay (si pronuncia "Ciatai"). Ci dice che era il nome del secondo figlio di Gengis khan. La nostra puntualità risulta essere vana, siamo in attesa di altri crocieristi facenti parte del nostro gruppo che tardano a scendere dalla nave, Çağatay prova a chiamarli al telefono, poi finalmente arrivano, una bella famigliola passeggino munita. Il loro ritardo rischia di sottrarre tempo prezioso alla nostra escursione e temo che anche la prole sarà motivo di rallentamenti vari, invece più tardi mi dovrò ricredere.

In attesa all'interno del porto

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Finalmente ci avviamo, usciamo dal porto e Çağatay punta deciso alla fermata del tram di Findikli. I nostri spostamenti per raggiungere il quartiere Sultanahmet avverranno infatti tramite la linea T1, il costo degli spostamenti è incluso nella quota dell'escursione così come i biglietti d'ingresso a Santa Sofia e al Topkapi già in possesso della nostra guida per cui non faremo fila.

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Scendiamo alla fermata di Sultanahmet a due passi dall'Ippodromo, una monumentale piazza alberata dove un tempo sorgeva l'antico ippodromo fatto costruire da Settimio Severo nel 203 d.C.. Qui il popolo si riuniva per assistere alle corse dei cavalli e dei cocchi.

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All'estremità settentrionale dell'ippodromo si trova la fontana dell'Imperatore Guglielmo II, donata al sultano Abdul Hamid II in occasione di un suo viaggio a Istanbul nel 1895.

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Al centro dell'ippodromo svetta l'obelisco di Teodosio proveniente dall'alto Egitto e giunto a Costantinopoli (Istanbul) nel 390 d.C. sotto il regno di Costantino ma fatto collocare sulla collina dell'ippodromo da Teodosio. Si tratta di un blocco monolitico di granito alto 20 metri poggiato su una base di marmo alta 6 metri. I geroglifici incisi celebrano la gloria del dio Horus e del faraone. Dietro al grande obelisco troviamo un secondo obelisco in muratura formato da blocchi di pietra ed eretto nel IV secolo.

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Di fianco all'Ippodromo sorge la grande Moschea Blu. In realtà questo è il nome turistico dato alla moschea il cui vero nome è Moschea di Sultan Ahmet costruita tra il 1609 e il 1616 dall'architetto Sedefkar Mehmet Ağa per volere del sultano Ahmed I che voleva riaffermare il potere ottomano. Esternamente è caratterizzata dalla grande cupola emisferica affiancata da quattro semicupole e dalla presenza di ben sei minareti, particolare unico a Istanbul.

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Per visitare l'interno della grande moschea ci accodiamo alla lunga fila in attesa, esternamente notiamo le fontane per le abluzioni dove i fedeli si lavano prima della preghiera

"O voi che credete! Quando vi levate per la preghiera, lavatevi il volto, le mani e gli avambracci fino ai gomiti, passate le mani bagnate sulla testa e lavate i piedi fino alle caviglie. (Corano, Al Ma’ida, 6)"


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Ovviamente ben documentati da casa ci facciamo trovari preparati per l'ingresso alla moschea, pantaloni lunghi per tutti e le donne con il capo e le spalle coperte, togliamo le scarpe che ci portiamo dietro nei sacchetti di plastica e tienimo i "fantasmini" ai piedi. Per i turisti sprovvisti all'ingresso viene distribuito apposito abbigliamento per poter entrare che poi viene restituito all'uscita.

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L'interno dell'edificio colpisce per il ricco rivestimento di oltre 20.000 piastrelle in ceramica di Iznik dove tra il rosso, il bianco e il nero predominano il verde, il turchese e soprattutto il blu da cui il nome. Bellissimo l'effetto cromatico prodotto dalla luce che entra dalle 260 finestre.

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Il pavimento della mosche è coperto da un enorme tappeto rosso continuamente pulito dagli inservienti

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All'uscita, rimettiamo le scarpe e la guida ci concede una piccola pausa per consentire di usufruire dei servizi. Alcuni approfittano per un sigaretta, io invece entro nel grande cortile interno rettangolare nel quale si apre un bel portale.

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Le nuvole del mattino si diradano e il caldo aumenta, anche oggi siamo destinati a sudare parecchio

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A questo punto Çağatay ci propone la visita della Cisterna Basilica che nella mail di conferma era indicata come facoltativa se ci fosse stato tempo sufficiente. Il costo del biglietto è di 20 lire turche, poco meno di 7 euro. Siamo favorevoli all'unanimità quindi Çağatay si reca velocemente a procurarsi i biglietti il cui costo sarà aggiunto alla quota pattuita.

Continua............
 
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La nostra visita della Cisterna Basilica inizia scendendo i 52 gradini che portano nel sottosuolo di Istanbul. Subito mi mordo le mani per una grave dimenticanza, ho lasciato il cavalletto sulla nave e qui sotto è veramente tanto buio. Mi scuso quindi in anticipo per la qualità delle foto che non rendono giustizia a questo luogo davvero suggestivo. La cisterna venne costruita durante il regno dell'Imperatore Giustiniano nel VI secolo. Pare che nel medesimo luogo un tempo sorgesse una basilica pagana in seguito distrutta, da qui il nome di Cisterna Basilica. E' la più imponente e vasta cisterna bizantina sotterranea di Istanbul. Poteva fornire 80.000 metri cubi di acqua che alimentavano i grandi edifici del quartiere incluso il Palazzo Topkapi. Lunga 140 metri e larga 70 metri al suo interno sono disposte 336 colonne (28x12) alte ognuna 9 metri e distanziate l'una dall'altra di 4,80 metri. Durante la costruzione venne utilizzato diverso materiale di recupero che ha reso la cisterna un contenitore di opere scultoree di epoche diverse. La maggioranza delle colonne sono cilindriche e presentano capitelli corinzi, altre sono di stile dorico ma vi sono alcune eccezioni particolari che attirano maggiormente l'attenzione dei visitatori. La colonna detta "delle lacrime", questa ha delle gocce scolpite lungo tutta la sua altezza. Una delle lacrime presenta un foro e chi vi introduce il dito, si dice, sarà libero dalle lacrime di tristezza ma non da quelle di gioia. Le due colonne di Medusa che poggiano su enormi teste scolpite della gorgone di epoca romana. Sono posizionate sul lato nord-ovest della cisterna ma non frontalmente bensì una risulta rovesciata e una di profilo quasi a voler esorcizzare il potere di pietrificare chi la fissa negli occhi. La struttura da cui sono state prese le teste di Medusa è sconosciuta e questo ha alimentato delle leggende sulle possibili origini. Per visitare la cisterna si cammina su una passerella di legno e nei pochi metri d'acqua presenti si possono scorgere pesci guizzare tra le colonne. E' un luogo affascinante e magico in cui si respira un'atmosfera molto suggestiva.

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La colonna delle lacrime

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La colonna con la testa di Medusa

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Il tempo è tiranno e la nostra guida Çağatay, dopo averci concesso un pochino di tempo per le foto, ci conduce di nuovo all'esterno per portarci alla nostra prossima meta del tour, la basilica di Santa Sofia (Ayasofya Müzesi) il massimo monumento cittadino e simbolo dell'architettura bizantina. Oggi Santa Sofia non rappresenta un luogo di culto ma è un edificio museo e quindi si paga un biglietto d'ingresso che la nostra guida Çağatay distribuisce fra tutti prima del passaggio ai tornelli e ai controlli di sicurezza. Le borse e gli zaini passano sotto il tunnel ma ci concedono di tenera al collo fotocamere e videocamere.

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Prima di iniziare il giro Çağatay si procura delle radio con auricolari che distribuisce ad ognuno di noi, in questo modo anche stando relativamente a distanza riusciamo ad ascoltare le informazioni che la nostra guida, in maniera esauriente, ci fornisce. Di fianco all'ingresso notiamo subito la grande fontana per le abluzioni (Sadirvan).

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Santa Sofia fu fatta costruire da Giustiniano tra il 532 e il 537 con l'intento di renderla la più sontuosa dall'epoca della creazione. Quando i turchi si impadronirono di Costantinopoli nel 1453 Maometto II diede ordine di trasformarla in una moschea. Furono intonacati i mosaici bizantini parietali e nel tempo furono aggiunti i minareti. Varie opere di consolidamento furono apportate all'originale basilica con l'aggiunta di contrafforti e sostegni per puntellare la grande cupola che ne hanno snaturato la struttura originale. Nella basilica i lavori di restauro sono perennemente in corso.

Appena entrati si accede all'ampio vestibolo o nartece che misura 60 metri di lunghezza per 11 metri di larghezza coperto da nove volte tra loro separate da archi

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Da qui si accede alla navata centrale attraverso la tripla porta reale sopra cui capeggia il mosaico della "Maestà di Cristo" Il Cristo benedicente tiene in mano il vangelo su cui si legge: "Pace a voi, io sono la Luce del mondo". Prostrato davanti a lui Leone VI il saggio.

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La navata centrale è caratterizzata da una grande cupola di 31 metri di diametro posta ad un'altezza di 55 metri.

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Alle colonne sono appesi giganteschi medaglioni circolari che riportano i nomi di Allah, del profeta Maometto, dei primi quattro califfi e dei due nipoti di Maometto.

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Nel 1935, il primo presidente turco, Atatürk, trasformò l'edificio in un museo. I tappeti vennero rimossi e le decorazioni del pavimento di marmo riapparvero per la prima volta dopo secoli e l'intonaco bianco che copriva molti dei mosaici fu rimosso.

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Sui pennacchi alla base della cupola sono stati riportati alla luce i serafini che prima erano nascosti sotto vari strati di calce

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Caratteristici anche i grandi lampadari a goccia

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Çağatay ci fa uscire da Santa Sofia passando per il vestibolo un tempo riservato all'Imperatore, la volte a botte è decorata con mosaico a fondo oro a motivi geometrici.

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Alle spalle rispetto all'uscita c'è un prezioso mosaico della Vergine con bambino, con Costantino nell'atto di offrire simbolicamente la città di Costantinopoli e Giustiniano mentre presenta un modellino di Santa Sofia. I due monogrammi inscritti nel cerchio sono la prima e l'ultima lettera del termine greco "Madre di Dio".

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All'uscita ci fermiamo vicino la fontana per le abluzioni, la nostra guida Çağatay ci concede una piccola pausa per usufruire dei servizi oppure per prendere qualcosa da bere, io mi soffermo a fotografare la bella fontana.

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Poi nell'attesa fotografo parte della struttura esterna, i minareti e il giardino. Poco lontano proprio di fronte a Santa Sofia spicca la grande Moschea Blu con quattro dei suoi sei minareti.

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Quando siamo nuovamente tutti presenti usciamo da Santa Sofia per dirigerci alla nostra prossima meta, il Palazzo Topkapi.

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Continua.............
 
complimenti un piacere ammirare le tue foto e leggerti nonostante la tarda ora, molto interessante il giro che avete fatto ad Istanbul, almeno per quel che ho letto e visto fino ad ora, potresti indicarmi su quale sito hai trovato la guida turistica?
Resto in attesa del proseguimento del tuo diario, ti dico sinceramente che son rimasto un po male quando mi sono reso conto che non proseguiva oltre questa sera :) , ma capisco che ci vuole del tempo per scrivere e pubblicare le foto.
 
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