Istanbul, Istànbul o Istanbùl, mah! Di sicuro c’è che si scrive con la n.
Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul. E quanti nomi ha cambiato?
Istanbul capitale di 4 imperi e adesso nemmeno capitale della propria repubblica. Mah!
Istanbul, la più grande città europea e tra le più grandi del mondo, ma quanti abitanti ha? 13 milioni, 15 18? Mah!
Istanbul, l’unica città del mondo ad appartenere a due continenti. Brava!
Si fa giorno mentre il cervello si arrovella a cercare risposte. Ma l’unica risposta è che poco più di un giorno non basta neppure a farsi un’idea di che cosa possa essere questa città, crocevia da sempre di quasi tutte le civiltà e le culture del mondo. Ce ne faremo una ragione andando anche noi, crocieristi per caso, alla ricerca di ciò che tutti i turisti cercano, consapevoli di tornare con qualche foto patinata e nulla più.
Alla fine la risposta alla domanda: “siamo stati a Istanbul?” sarà: “Mah!”
Intanto il sole sta per fare capolino sulla sponda asiatica del Bosforo:
Oltre che dai pensieri il risveglio è accelerato anche dal rumore incessante dei piccoli pescherecci che si assiepano a pochissima distanza dalla nave:
A disperderli momentaneamente ci pensa la Pacific Princess:
La mattinata tersa regala la luce migliore.
Stamattina possiamo prendercela comoda avendo già in tasca i biglietti d’ingresso al Topkapi e a Santa Sofia, acquistati online al costo di poco più di 9 euro cad.
All’uscita prendiamo il primo tram acquistando i gettoni al distributore automatico e in pochi minuti l’efficiente mezzo con avvisi acustici alle fermate e mappa del tragitto bene in vista, ci scarica alla fermata Topkapi palace. Il costo è irrisorio se confrontato con quello dei taxi o delle escursioni organizzate che alla fine fanno lo stesso percorso, anzi, si arriva pure prima!!
Sebbene molto in anticipo sull’orario d’apertura delle 9,30 la coda è già bella lunga. L’ingresso somiglia molto a quello di un parco divertimenti nostrano.
Con 6 euro si può noleggiare una buona audioguida per muoversi con più facilità tra i vari edifici che compongono il complesso, ciascuno contrassegnato da un numero. Non dappertutto si può fotografare e non è possibile usare cavalletti.
Personalmente non sono rimasto molto impressionato da questa visita, forse perché avevo riposto troppe aspettative all’inizio: immaginavo giardini immensi e sfarzosissimi e invece ho trovato alcune aiole non tutte curatissime, il favoloso tesoro custodito in piccole nicchie poco illuminate e soprattutto un’infinità di gente.
Servono comunque non meno di due ore e ne servirebbe almeno un’altra per visitare anche l’harem per il quale occorre comprare un biglietto a parte e che prudentemente non avevamo acquistato per ragioni di tempo.
Il plastico:
Soffitti e pareti:
Un tesoro di gatto:
Movimento sul Bosforo
La torre di Leandro
La nave vista dal Topkapi
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