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MSC ORCHESTRA-14-25 OTTOBRE 2014-PASSAGGIO AD EST

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Z76

Member
Grazie per aver condiviso con noi la tua tappa ad Istanbul.
Città affascinante. Concordo con quanto affermi, l'architettura della moschea blu con i suoi sei minareti (simbolo di prestigio nel mondo islamico... ma con un limite... non si deve mai superare il numero di minareti della Mecca) è preziosa e straordinaria.
Personalmente, S.Sofia rimane però unica. Una delle più grandi opere della cristianità, successivamente moschea, è la piena sintesi di ciò che rappresenta Istanbul...
Scritte del Corano che si sovrappongono all'iconografia classica Cristiana, l'asimmetria dell'altare islamico rispetto alla struttura della chiesa (punta..come da tradizione. .. verso la Mecca), il volto coperto degli angeli, lo splendido mosaico della Madonna. .. e l'immensita' della cupola nonché. .. l'"ombelico del Mondo"...
Unica.

Greg... guardo sempre con una punta d'ironia ed anche un po' di commiserazione chi pensa che la Sicilia sia solo mafia.
La Sicilia è arte, storia, cultura. La Sicilia è un posto unico come l'Etna...
La Sicilia è buona cucina ed ospitalità. ... e nel mondo non esistono luoghi perfetti.

Su Roma.. e sopratutto sulla bella e semisconosciuta (purtroppo!! E non si capisce perché! !) Ostia Antica, vi consiglio un TD in questo forum i cui autori sono Manlio e Laura (una garanzia quindi ... ;) )

Grazie di nuovo per questo bel diario.

Sebbene non sia un esperto come te e, quindi, alcune caratteristiche mi sfuggano, sono perfettamente d'accordo sulla straordinarietà di S.Sofia, in tutti i suoi aspetti, per questo mi sarebbe piaciuto tornarci. Il mio confronto con la moschea blu è puramente estetico, vista dall'esterno quest'ultima lascia davvero ammirati, poi su tutto il resto, storico, architettonico, culturale, non c'è paragone.
Sulla Sicilia, come non condividere le tue parole?
Grazie del suggerimento però TD di Manlio e Laura, colmerò certamente la lacuna.
 

Z76

Member
Riprendo con la nostra giornata ad Istanbul.

Dunque, da Sultanahmet prendiamo il famoso T1, mezzo assolutamente pratico e conveniente. Passa ogni 5 minuti. Per salire bisogna acquistare un jeton (4 lire turche), i cui distributori si trovano ad ogni fermata.
Scendiamo alla fermata del quartiere Eminonu, la parte del porto del corno d'oro da cui partono i molti battelli che offrono crociere sul bosforo, passaggio nella parte asiatica e altro ancora.
In questa zona domina lo scenario la bellissima Yeni Camii, ovvero, la moschea nuova...Per la verità, nuova si fa per dire visto che risale al 1597.


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scusate il lampione...:(



Ci dirigiamo verso il porto perchè per andare alla prossima meta dobbiamo prendere un traghetto che ci porti nella parte asiatica di Istanbul, precisamente ad Uskudar...i traghetti per il quale partono ogni 20-25 minuti circa, il nostro è quello delle

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Anche per i traghetti serve munirsi di jeton per i tornelli all'ingresso. Questi jeton sono però diversi da quelli del tram, sebbene il costo sia lo stesso.

In attesa che arrivi il nostro mezzo, ne approfitto per qualche scatto...

il nostro albergo

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il ponte di galata in primo piano e l'omonima torre sullo sfondo...

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finalmente arriva il traghetto e possiamo salire


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Nel frattempo si è alzato un vento fortissimo che ci fa ballare un pò nella traversata che, comunque, dura 10-15 minuti e durante la quale, naturalmente ci stanno un paio di scatti...

il Dolmabahce palace, ultima residenza di Ataturk, fondatore della Turchia moderna che qui morì il 10 novembre del '38.



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con la sua torre dell'orologio


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Altri scorci


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Arrivati ad uskudar scendiamo e, usciti dal porto, davanti a noi si materializza un'altra bellissima moschea quella di Mihrimah Sultan, costruita fra il 1547 e il 1548



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Prendiamo a destra e ci incamminiamo sul marciapiede a due passi dal bosforo...

durante il tragitto altra moschea, la Semsi Pasa Camii, del 1580, più piccola rispetto alle sorelle...


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lottando contro un vento contrario fortissimo ci avviciniamo alla seconda meta della nostra escursione che ormai posso svelarvi...


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La Kiz Kulesi (che in turco vuoj dire torre della fanciulla, ed infatti è conosciuta anche come Maiden's tower) o Torre di Leandro, poi cercherò di spiegarvi l'origine di questi nomi.
Lo sò, non si viene ad Istanbul per questa, ma sin dalla prima crociera questa torre in mezzo al bosforo mi aveva attratto e incuriosito e allora, questa volta mi ero prefissato di andarci...


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Per raggiungerla occorre prendere una piccola imbarcazione che fa la spola continua, e parte ogni 25 minuti circa. Il costo è di 20 lire turche e, per arrivare impiega non più di 2-3 minuti.
Nell'attesa, approfitto per immortalare il corno d'oro da un'angolo diverso...


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ancora la Orchestra

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Ancora la torre,


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Arriva il nostro natante

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Dopo la brevissima traversata, sbarchiamo

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La storia vuole che la torre sia stata costruita nel 408 A.C. dal generale ateniese Alcibiade per controllare lo stretto di Bosforo dagli attacchi delle navi persiane. Più tardi, la torre fu ingrandita e trasformata in fortezza dall’imperatore bizantino Alessio Comneno nel 1110 d.C. Sotto la dominazione ottomana, la torre è stata usata per lo più come faro.


l'ingresso



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All'interno, al piano terra, si trova un ristorante che, dalle notizie apprese, è un pò caro, ma immagino che poter fare una cena qui, con la vista sul bosforo, anzi, da dentro il bosforo, con quel panorama che ti circonda...le moschee illuminate...beh, forse ne varrebbe la pena. Se la crociera fa un overnight a Istanbul...
Noi però non abbiamo tempo nemmeno per pranzare, entriamo nel ristorante. Per salire bisogna prendere la scala a sinistra, dove si incontra subito l'immancabile piccolo angolo souvenir.

Salendo, su ciascuno dei tre piani che precedono l'arrivo in cima, vi sono tre dipinti che rappresentano le tre principali leggende legate a questa torre.
Al primo piano si trova questo...

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che si riferisce al mito di Ero e Leandro, da cui uno dei nomi della torre (ma non per i turchi dato che il mito è di origine greco...)

La leggenda vuole che Ero e Leandro fossero due innamorati, un amore proibito ed impossibile però, perchè lei, sacerdotessa della dea afrodite era consacrata alla verginità ed era costretta a vivere rinchiusa nella torre. Nonostante questo la loro relazione si consumava ogni giorno. Leandro, infatti, guidato dal fuoco che Ero accendeva, ogni sera, sulla cima della torre, la raggiungeva a nuoto.
Una notte d'inverno, però, forti venti ingrossarono il mare e spensero il fuoco acceso da Ero. Leandro, smarrita la direzione, morì tra i flutti.
La mattina seguente, Ero, scoperto sugli scogli il corpo senza vita dell'amato, sopraffatta dal dolore, si uccise a sua volta gettandosi dalla torre.

Al secondo piano, invece, si trova quest'altro dipinto...

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La leggenda che raffigura, questa di origine turca, è quella di una principessa o fanciulla, da cui deriva il nome di Maiden's Tower (torre della fanciulla appunto)
C'era una volta....un re a cui un indovino predisse la morte dell'adorata figlia a causa del morso di un serpente il giorno del suo 18° compleanno. Il re, allora, per proteggere la figlia, fece costruire questa torre in mezzo al mare, ove portò la figlia, convinto che qui, un serpente non sarebbe mai arrivato. Fatto sta che, per il compimento dei 18 anni della principessa,
il re suo padre le portò un cesto di frutta, ignaro che, proprio lì, si fosse nascosto un serpente. La fanciulla, aperta la cesta, venne morsa dal serpente e morì fra le braccia del padre che, nonostante gli sforzi vide avverarsi la profezia...

Al terzo piano, invece, il dipinto è questo...


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La leggenda richiamata qui, di origine ottomana, è quella di un uomo, di nome Battal Gazi che, innamorato della figlia del tekfur di Uskudar, vide rifiutarsi l'amata dal padre che, anzi, la rinchiuse nella torre al fine di impedire al pretendente di raggiungerla. Battal Gazi però, non si fece certo fermare da questo e con i suoi uomini diede l'assalto alla torre rapendo la fanciulle e razziando i tesori. Sul dipinto appare la scritta "the man who rode the horse already passed Uskudar" (in turco Atı alan Üsküdar'ı geçti"), da quello che ho capito è divenuta nel tempo una espressione tipica della lingua turca, a significare cosa, però, non l'ho capito :(.


Scusate se mi sono dilungato, se volete vi offro un caffè al bar che si trova in cima alla torre, finalmente siamo arrivati...


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Usciamo fuori e il panorama che offre , a 360°, è questo....


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Non male...:p


Il vento fortissimo, e quassù si sente ancor di più, ci costringe a tornare giù in fretta, così riprendiamo la barchetta e torniamo al molo.
Se può interessare, ho visto che, oltre alla nostra c'erano altre 2 imbarcazioni che fanno la spola, una delle quali parte da Kabatas, un'altra da Ortakoy, ma ad orari prestabiliti, solo quella che abbiamo preso noi, che parte dal quartiere Salacak, fa orario continuato.

Torniamo sulla barchetta

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arrivati al molo, sempre a piedi. facciamo il percorso a ritroso verso il terminal dei traghetti, 15-20 minuti circa a passo tranquillo.

di nuovo la moschea di Mihrimah Sultan

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Purtroppo mentre acquisto i gettoni il traghetto parte, dobbiamo aspettare altre 25 minuti per il prossimo previsto per le 13.50. Ne approfittiamo per sederci e riposarci un pò.

Alla fine riprendiamo il traghetto, il mare è sempre molto mosso...

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torniamo nella parte europea di Istanbul e la splendida moschea di Yeni Camii ci accoglie di nuovo...

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.

Istanbul Continua...
 

Z76

Member
Tornati ad Eminonu abbiamo ancora abbastanza tempo per andare alla terza meta della nostra escursione, la torre di Galata, eretta nel 1348 da coloni genovesi, con i suoi 67 metri. all'epoca rappresentava la costruzione più alta della città.

Per arrivarci, questa volta, nessun mezzo pubblico. Mia moglie ha più energie di me, quindi ci incamminiamo.

Serve una pulita di scarpe...?

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passiamo a fianco della Yeni Camii


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e prendiamo la via del ponte di Galata sotto il quale vi sono ristoranti, bar e quant'altro, mentre sopra, dove passiamo noi, una selva di pescatori...mi domando, ma il pesce sarà buono? mah!


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In fondo al ponte attraversiamo la strada e prendiamo una delle strade che portano sù...


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tra un palazzo e l'altro spunta l'Orchestra...

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impossibile non arrivare al traguardo, pochi minuti e ci siamo...


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C'è un pò di fila da fare, diciamo 20 minuti circa, niente di impossibile.

Questa la porta d'ingresso alla torre


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se poi doveste trovar chiuso potete sempre suonare il campanello :)


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l'ingresso costa 18,5 lire, e la salita avviene in ascensore che però non arriva in cima, gli ultimi metri si devono fare a piedi, poca roba però....

attendiamo l'ascensore...


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arriviamo in cima dove si trova un piccolo bar....


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ma di certo non siam qui per questo, bensì per vedere Istanbul da una delle prospettive migliori...come per la torre di Leandro lascio la parola alle immagini, Istanbul a 360°...


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Per me, lo spettacolo vale il prezzo.

Il "cornicione" quassù, è molto trafficato e sebbene vi sia un senso di marcia da tenere, verso destra, (come indicato sulla porta da cui si esce fuori), pochi lo rispettano e per passare bisogna fare quasi a spintoni...

Completato il giro tondo scendiamo e ci incamminiamo giù verso il porto.

Un ultimo sguardo alla Torre...


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e via.

Durante la discesa decidiamo di fermarci per uno spuntino, sono ormai le 15 e abbiamo un certo languorino. Decidiamo per un Kebab, anzi un doner, perchè quello che erroneamente noi pensiamo sia il kebab, cioè il panino fatto con la carne tagliata dallo spiedo verticale, in realtà, si chiama doner (doner, infatti, come ci aveva spiegato Comodo ad Izmir, vuol dire girare). Il kebab è un piatto che viene servito al ristorante.
Ci fermiamo in uno dei chioschi all'aperto vicino al ponte di Galata e ci facciamo due doner...con risultati più che soddisfacenti.
Ci rimane un'ora circa prima del tutti a bordo, poco per fare quasi tutto ma non per una breve visita ad un posto che, guarda caso, mi ero prefissato di vedere proprio in caso fosse avanzato del tempo, ma non troppo. Cioè?





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Anche qui, niente di eccezionale per carità, però la magia che, nel mio immaginario di bambino, ha sempre circondato questo treno (alimentata dal film "Assassinio sull'Orient Express), mi spinge inspiegabilmente a volerne vedere la famosa stazione...

Così prendiamo il T1 e scendiamo alla fermata Sirkeci quartiere in cui si trova la stazione, proprio di fronte...

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Tutti a bordo....


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All'interno di una delle sale d'aspetto della stazione, se può interessare, si tiene lo spettacolo dei dervisci rotanti, la cui danza è una cerimonia religiosa in cui roteando i dervisci si intende raggiungere un livello più alto di comunione con Dio. Questi i giorni e gli orari...


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A questo punto non abbiamo più tempo per nulla se non tornare alla nave...


Riprendiamo il T1, a proposito questo il suo tragitto....


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La fermata di partenza (scusate il gioco di parole) quando si esce dalla nave è quella di Findikli. Come si può vedere ogni fermata indica le attrazioni corrispondenti.
Un ultima annotazione presa da un ottimo sito: se intendete girare Istanbul con i mezzi pubblici, converrebbe acquistare la Istanbulkart, una carta ricaricabile valida su tutti i mezzi pubblici. Utilizzando la Istanbul Kart si risparmia innanzi tutto sul prezzo della singola corsa, in quanto per qualsiasi mezzo pubblico si paga 2,15 Lire, anzichè 4. Inoltre ogni qualvolta si effettua un transfer da un mezzo pubblico ad un altro (ad esempio se si prende un autobus e subito dopo si sale sulla metro, oppure se si prende un traghetto e subito dopo si sale su un tram) si ha diritto ad un extra-sconto a scalare, pagando 1,45 e 1,15 Lire al primo ed al secondo transfer invece della tariffa piena. E’ possibile effettuare 5 transfer nell’arco di 2 ore. La Istanbul Kart è comoda perchè è valida senza limiti di tempo, teoricamente vale per sempre, per averla si paga un deposito di 7 Lire ma prima di partire è possibile restituirla e sarà restituito un importo variabile fra le 5 e le 7 Lire.

Per noi la visita di Istanbul finisce qui. E' vero, un overnight dovrebbe essere obbligatorio, ma noi siamo comunque soddisfatti anche perchè abbiamo visto tutto quanto prefissato e anche qualcosa in più.

Il resto della giornata procede in assoluta tranquillità. Saltiamo il teatro e ci riposiamo fino all'ora di cena, che trascorreremo con la solita piacevolissima compagnia dei nostri compagni di tavolo.

Alla prossima tappa: Costanza.
 
Ultima modifica:

greg

New member
Carissimo Z76 (mi è antipatico chiamarti così ma non conosco il tuo nome.)

Sono rimasto affascinato dalla descrizione della tua visita a Istanbul e dalle stupende foto che ci hai proposto.
Avevo intuito, previsto e scritto che seguendoti avrei imparato molto dal tuo diario e in effetti fin qui così è.
Non sto ad incensarti e mi viene persino difficile trovare le parole adatte per esaltare il tuo magnifico diario.
Certamente hai sfruttato al massimo il poco tempo della sosta a Istanbul, a me mancano più cose tra quelle da te descritte nonostante abbia avuto più tempo a disposizione dato che la nave vi ha sostato una notte.
Certamente tu sei stato avvantaggiato in quanto già c'eri stato sui luoghi e quindi ti è stato più agile muoverti, allo stesso modo ritengo che lo sarà per me nella prossima (e assolutamente immancabile) visita di questa meravigliosa metropoli.

Ho navigato il Bosforo in lungo e in largo sia lungo la costa europea sia in quella asiatica passando sotto i ponti che uniscono i due continenti. Ricordo bene di aver visto "la torre della fanciulla" (la Kiz Kulesi) per esserci passato nelle vicinanze col battello durante la navigazione ma lungi da me l'intuizione che si potesse visitare e che si potesse trattare di una così interessante e meravigliosa struttura con i propri riferimenti leggendari.
Mi sorprende anche molto che al riguardo nel forum prima della mia partenza non ho rilevato nulla, non c'è indicazione alcuna.
Altre mia mancanze sono la visita alla torre Galata e l'oriente express,.... pazienza .... mi rifarò la prossima volta.

Grazie per quanto ci hai fin qui proposto e reso partecipe, è davvero un diario meraviglioso inutile dirti che continuerò a seguirti.
Ciao Gregorio
 

Eli-Ale

New member
Ciao e complimenti per il tuo stupendo diario.
Su consiglio dell'utente Greg, che conosce bene il mio amore per Istanbul, ho scovato il tuo bellissimo racconto.
Grazie quindi a Greg per la segnalazione e grazie a te per le foto stupende e le emozioni che suscita il tuo diario!
Hai descritto in maniera stupenda l'Istanbul del mio cuore di cui nutro una profonda, carnale, calamitica attrazione.
Mi prometto, nel pomeriggio, di rileggere ogni tua tappa descritta con cura e più calma, grazie per adesso, grazie per la prima letta che ho dato in velocità!
[smilie=saltellare_:[smilie=saltellare_:
A presto, Elisabetta
 

Z76

Member
Cari Greg ed Elisabetta,
Vi ringrazio di cuore per le belle parole, anche esagerate...senza falsa modestia, nel sito ci sono diari molto più belli, ma sono contento se anche il mio è apprezzato e, soprattutto può essere utile per mostrare luoghi relativamente nuovi come kiz kulesi.
Un saluto ad entrambi

P.s. Greg hai ragione, z76 non suona benissimo, mi chiamo Giorgio...;)
 

greg

New member
Cari Greg ed Elisabetta,
Vi ringrazio di cuore per le belle parole, anche esagerate...senza falsa modestia, nel sito ci sono diari molto più belli, ma sono contento se anche il mio è apprezzato e, soprattutto può essere utile per mostrare luoghi relativamente nuovi come kiz kulesi.
Un saluto ad entrambi

P.s. Greg hai ragione, z76 non suona benissimo, mi chiamo Giorgio...;)

Ciao Giorgio (ora si che "suona" meglio).

Desidero dirti 2 cose;
La prima è che i miei complimenti non sono per nulla esagerati ma strameritati. (hai portato alla luce bellezze sconosciute)
Per la par condicio ti segnalo il bellissimo diario di Elisabetta (innamorata pazza di Istanbul) Diario "Magia del Vicino Oriente" COSTA PACIFICA 15/25 Settembre 2014 che sicuramente apprezzerai anche tu.

A presto risentirci, resto attento e vigile.
Ciao Gregorio
 
Ultima modifica:

Eli-Ale

New member
Ciao Giorgio (ora si che "suona" meglio).

Desidero dirti 2 cose;
La prima è che i miei complimenti non sono per nulla esagerati ma strameritati. (hai portato alla luce bellezze sconosciute)
Per la par condicio ti segnalo il bellissimo diario di Elisabetta (innamorata pazza di Istanbul) Diario "Magia del Vicino Oriente" COSTA PACIFICA 15/25 Settembre 2014 che sicuramente apprezzerai anche tu.

A presto risentirci, resto attento e vigile.
Ciao Gregorio

Grazie mille Gregorio e grazie a Giorgio e moglie per le belle pagine che ho letto con estremo interesse.
Inoltre, Giorgio, mi hai fatto conoscere un' Istanbul nuova, che non conoscevo, "diversa"!
Bravissimi a vedere così tanto... in così poco tempo...
Bravi bravissimi!
Vi seguo, Elisabetta
 

Z76

Member
Grazie mille Gregorio e grazie a Giorgio e moglie per le belle pagine che ho letto con estremo interesse.
Inoltre, Giorgio, mi hai fatto conoscere un' Istanbul nuova, che non conoscevo, "diversa"!
Bravissimi a vedere così tanto... in così poco tempo...
Bravi bravissimi!
Vi seguo, Elisabetta

Ti ringrazio dei complimenti, ma come dicevo sopra, i diari veramente belli sono altri...come il tuo. Hai un modo di narrare davvero fantastico...
 

Eli-Ale

New member
Ti ringrazio dei complimenti, ma come dicevo sopra, i diari veramente belli sono altri...come il tuo. Hai un modo di narrare davvero fantastico...

Grazie infinite Giorgio, troppo buono!!
Aspetto "la tua Costanza"...Non ci sono mai stata e sono molto curiosa...
Grazie ancora per i complimenti a me e per le pagine della vostra vacanza che ci hai offerto..
A presto, Elisabetta
 

Z76

Member
Domenica, 19 ottobre 2014 - Costanza

L'arrivo a Costanza è previsto per le ore 8 e la partenza alle 18.

Dal momento della prenotazione della crociera, questo porto è stato quello che mi ha dato più preoccupazioni. Le informazioni che avevo ricavato dal sito non erano certo incoraggianti. Il nulla da vedere e, soprattutto, una città pericolosa con alto rischio di furti.
Per fortuna, però, giusto una settimana prima di partire, il resoconto fatto da Mariella e confermato da Cristina, mi ha tranquillizzato, soprattutto per quanto concerne la sicurezza del posto e, questo, vista la condizione di mia moglie era la cosa principale. Dunque mi organizzo e cerco di studiare Costanza in modo da poter visitare le cose di maggior interesse.


L'arrivo avviene puntuale. L'ingresso nel porto è segnalato da due fari, uno rosso a destra, l'altro verde a sinistra.

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Costanza, a quanto narra la leggenda, fu uno dei porti in cui si rifugiarono gli Argonauti per fuggire da Aiete re della Colchide al quale avevano sottratto il vello d'oro. A quanto pare il nome originario della città, Tomis, sarebbe legato ad un tragico episodio del racconto che coinvolge Medea...meglio sorvolare.
Fondata dai greci, Tomis passò poi sotto la dominazione romana nel 29 a.c. Fu poi Costantino che, ampliata e fortificata la città, le diede il nome della sorella, con il quale è oggi conosciuta, Costanza appunto. A partire dall' VIII secolo cominciò un lungo periodo di declino a seguito delle invasioni slave. Solo nella seconda metà del 1800, con il passaggio sotto la Romania, la città cominciò una ripresa che all'inizio del XX secolo la vide diventare una località balneare alla moda, tanto da essere meta di molte famiglie reali europee.

Dopo il "pistolotto" storico, veniamo a noi.
Scendiamo dalla nave con calma, verso le 9.30. La Msc mette a disposizione una navetta (al costo di € 6,90) che porta sino al centro città, ma noi decidiamo di non usufruirne. A piedi ci vorranno 15-20 minuti, la giornata sebbene piuttosto fredda la mattina, si prospetta molto soleggiata, quindi, gambe in spalla...

Per uscire, all'interno del terminal, bisogna mostrare un documento valido, carta d'identità per gli italiani, passaporto per gli extracomunitari, come mia moglie, moldava di nazionalità, anche se ormai italiana d'adozione. Per lei il controllo è piuttosto rigido, e ci mettiamo diversi minuti prima che le pongano il visto.


Eh sì, siamo in Romania...i negozi di souvenir nel terminal puntano sul personaggio romeno più famoso...[smilie=dracula_04[:

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ci incamminiamo


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L'uscita dal porto è la parte più lunga.

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All'uscita dal porto c'è una specie di guardiola presidiata dalla polizia che, comunque non controlla nulla, il passaggio è libero.
Subito avanti a noi si staglia questa statua...

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trattasi di Anghel Saligny, l'ingegnere progettista del ponte ferroviario sul Danubio a Cernavodă, inaugurato nel 1895 ed all'epoca il più lungo d'Europa (4.037 m.) (wikipedia).

Noi prendiamo la strada che passa a sinistra della statua, in leggera salita e, dopo una decina di minuti arriviamo al parco archeologico, ben tenuto e pulito dove incontriamo, prima, il notevole Monumento alla Vittoria (1968)

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A fianco del monumento si trovano i resti delle mura romane del III secolo e resti di sculture, sempre di epoca romana


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In questa zona cambiamo qualche euro in moneta locale, il leu e ci dirigiamo verso....


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direi Roma....


ed eccoci arrivati...

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Durante il cammino, anche qui, come mi è capitato di vedere in quasi tutti i paesi stranieri, il made in Italy (magari un po' finto) attira principalmente in due settori, scontanti se vogliamo...


la moda

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e la cucina


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Questo, invece, è il monumento dedicato a….non lo ricordo….,


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Immagini sparse lungo la via...

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Ad un certo punto arriviamo di fronte al Museo di Arte Popolare


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dove entriamo...il biglietto costa 10 lei (poco più di 2 €). Queste alcune immagini di quanto esposto all'interno...


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Immagini in qualche modo famigliari a mia moglie dato che la Moldova, prima che sotto l'Urss, è stata territorio romeno.


Usciti da qui, qualche passo e si arriva in Piazza Ovidio, una bella piazza...


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dominata del bel edificio che ospita il Museo di Storia Nazionale e Archeologia


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davanti al quale si erge la statua dedicata a colui che dà il nome alla Piazza


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Publio Ovidio Nasone che, a Tomis fu mandato in esilio da Augusto nell'8 d.c. e qui vi morì il nel 18.


Anche qui decidiamo di visitare il museo...ma prima alcune immagini dell'edificio che lo ospita

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Il museo, anche qui il biglietto costa poco più di 2 €, espone un pò di tutto, dal piano terra andando ai piani superiori vasellami, gioielli, statue d'epoca greco e romana e reperti dedicati alla storia ed archeologia della Romania, Dacia in passato, fino all'epoca più recente.
Anche qui, immagini varie


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Nike
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Ercole
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Questa raffigurazione, insieme ad altre, si trova sulle pareti di una delle stanze, molto bella, al primo piano


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si riconoscono Traiano con la colonna omonima in cui è ricostruita la storia della guerra contro i Daci, guidati da Decebelo, vicino al quale, invece, si distingue il Tropaeum Traiani eretto nel 109 e che si trova ad Adamclisi, nel distretto di Costanza

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altre immagini

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la didascalia, forse, era meglio metterla in un punto diverso...

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L'ultimo piano è dedicato alla storia più recente della Romania

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Ok, vi ho annoiato abbastanza. Usciamo...

e andiamo alle spalle del museo dove si trova l'edificio che ospita un grande mosaico romano del IV secolo, nei cui pressi, si ritiene sorgesse il foro romano dell'antica Tomis. L'ingresso costa 1€ circa.


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Questa la ricostruzione dell'edificio dell'epoca


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L'uscita è attorniata da resti antichi...


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proseguiamo quindi verso la moschea di Mahmudiye. Fatta costruire nel 1910 dal re Carlo I, è sede del muftì, leader spirituale della comunità musulmana, nonchè principale luogo di culto della costa. L'ingresso si paga, 1€ circa


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L'ingresso


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Dato che si può, saliamo in cima al minareto. I suoi 140 gradini non sono dei più comodi da scalare e, alla fine, occhio alla testa, l'uscita non è delle più comode. Ad ogni modo ci siamo ed il panorama che se ne gode è questo...


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All'interno della moschea, ma io non lo ricordavo, è custodito il più grande tappeto persiano della Romania.


Certo che, dopo Istanbul il confronto è impietoso ma, in fondo, qualche sprazzo non è poi così malvagio.



Usciti dalla moschea decidiamo di fermarci per il pranzo. Torniamo verso piazza Ovidio, ci sarebbero una paio di locali, diciamo alla moda, ma noi optiamo per fermarci in questo locale tipico, oltre piazza Ovidio...


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Mia moglie vuole assaggiare una cucina che le ricorda quella di casa sua
Prendiamo due chorbe...si tratta, in pratica di un brodo che contiene verdure e carne che può essere di diversi tipi. Purtroppo nel condimento è usato il prezzemolo che io odio, la mia chorba la lascio a mia moglie che, d'altronde, deve mangiare per due....a suo giudizio erano comunque buone. Prezzo compreso pane e mezzo litro d'acqua, 5 €.


Rifocillati, si fa per dire (almeno io), torniamo verso il porto dove, dopo la moschea di cui sopra, si trova la cattedrale ortodossa di San Pietro e Paolo che risale al 1885. Come tipico delle cattedrali ortodosse, l'interno è molto decorato, ricco di iconografie.


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A fianco della cattedrale si trova un piccolo sito archeologico con resti di antiche case di Tomis


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Camminando per le strade di Costanza si ha chiara la sensazione di come la città in piena fase di ricostruzione (apparentemente sotto l'egida della UE) e diversi cartelloni pubblicitari lo evidenziano. E' un continuo contrasto di edifici nuovi, moderni, ed altri in decadenza e fatiscenti, a volte a stretto contatto.


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Lo stesso vale anche per le vie. Quelle principali belle e ben tenute, quelle laterali ad esse, spesso prive di pavimentazione con ghiaia o buche di ogni tipo...



La parte più bella della città, oltre a piazza Ovidio, è sicuramente la passeggiata del lungo mare, ultima tappa del nostro tour



Incrociamo, dapprima, la statua di colei che da il nome alla città

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poi, il famoso



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che, purtroppo, è lasciato allo sbando, ormai decadente. Tuttavia, almeno per me, esercita un certo fascino...lo immagino nel pieno del suo splendore e, visto il punto in cui si trova, doveva essere davvero un bello spettacolo, con i suoi lampadari in cristallo tra i più spettacolari del mondo (almeno così ho letto, visto che l'ingresso è vietato immagino per il pericolo di crolli...). Alcune immagini dell'edificio costruito nel 1910 in stile art nouveau.


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Di fronte al casinò, per chi fosse interessato c'è l'acquario, piccolino a vedersi, nel quale, però non siamo entrati. Il biglietto costa, mi pare, sui 20 lei, circa 5 €).


Passando oltre si incontra questo monumento, dedicato ai marinai morti in mare


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e poi questo...


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sopra, nella parte alta della promenade, si erge il faro genovese,


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a fianco del quale si trova il palazzo della Marina


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di fronte al faro c'è, invece, il monumento dedicato a Mihai Eminescu, il più famoso poeta romeno, ma non chiedetemi le sue opere...[smilie=no_no_no[1]:


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Novelli sposi....

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La nostra nave...


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un altro monumento marinaresco...


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un bel ristorante....


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Ok sto degenerando....se siamo ai ristoranti vuol dire che è ora di tornare in nave...sono le 15.30 e ci avviamo con molta calma...arriviamo verso le 16


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Prima di salire vado a scattare un paio di foto al faro del porto, dedicato a Carol I


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Saliamo poi in nave, dai ponti della quale mi diletto a scattare qualche altra foto al faro e poi, una volta partiti, qua e la per il porto...


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il terminal

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navi da guerra...


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ma non solo


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si esce...

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Quali conclusioni trarre su Costanza? La prima cosa è che, certamente, uno scalo dalle 8 alle 18 è veramente eccessivo e, nel nostro caso persino ingiustificato. Msc, infatti, a differenza di Costa, non prevedeva escursioni nè a Bucarest nè al delta del Danubio che effettivamente necessitano di molte ore di scalo. E' evidente che chiunque avrebbe scambiato lo scalo per un overnight ad Istanbul, oppure invertito la durata di questo scalo con quello di Izmir, molto più breve.
D'altra parte, però, che lo scalo ci fosse era noto e quindi, a mio parere, è inutile prendersela. Anche perchè, giudizio assolutamente personale, se si vuole, e non si parte prevenuti, qualcosa di interessante da vedere, anche a Costanza, lo si può trovare. E non è affatto pericolosa per l'incolumità delle persone, si può girare in tutta tranquillità.
Opinione del tutto personale è che Costanza, ad esempio, non è poi peggio di Odessa solo, forse, meno turistica. Ecco, il difetto peggiore di Costanza è proprio questo, non è organizzata in alcun modo per ospitare il turismo crocieristico. Come detto nel post su Katakolon, quest'ultima, benchè piccolissima, è organizzata al massimo, bar, ristoranti e negozi di souvenir ovunque, tour in calesse o trenino. Costanza, a parte un paio di locali, non ha nulla, nemmeno un negozio di souvenir, solo quelli dentro il terminal del porto. E' chiaro che, così, la città da una immagine ancor più triste di sè. La speranza è che l'opera di restauro prosegua e la faccia tornare molto più appetibile così come lo era ad inizio '900
Nonostante ciò però, non consiglierei mai di restare in nave e non scendere.
Anche il solo passeggiare in una città straniera a me piace, è una esperienza nuova, da crocierista, parola che, per me, non vuol dire stare solo sulla nave, bensì, soprattutto, sfruttare la possibilità di vedere una città, un paese, una nazione diversa ogni giorno. Amo le crociere proprio per questo, studiare prima cosa vedere, organizzare un percorso e poi cercare di metterlo in pratica, vedendo il più possibile. Se poi il posto non è granchè pazienza. Nella vita c'è di peggio che passare qualche ora a Costanza in crociera....:cool:

Manco a dirlo, la giornata prosegue in totale relax, con la solita routine. Una sola riflessione mi adombra leggermente, oggi, di fatto, abbiamo fatto il giro di boa, si comincia il ritorno.
Il mio problema è che, il momento nostalgico, mi accorgo, ad ogni crociera, si sposta sempre un passo in avanti...Spero che alla prossima non si manifesti il primo giorno...:(

Alla prossima con Burgas
 
Ultima modifica:
Complimenti Giorgio, con le tue foto e i tuoi commenti sei riuscito a rendere interessante Costanza, uno scalo ritenuto da molti brutto ed inutile.
 

greg

New member
Ciao Giorgio.
Ti ho seguito anche a Costanza, certo dopo Istanbul ...... (hai già detto tutto), concordo con te che non esiste ed è improponibile restarsene sulla nave quando ci si trova in una nuova città di un paese straniero per la prima volta, c'è sempre da cogliere qualcosa di positivo e tu lo hai dimostrato ampiamente con una magnifica descrizione dei luoghi (ricca anche di notevoli e apprezzati spunti storici) e con una documentazione per immagini davvero stupenda.
Complimenti, c'è sempre da imparare venendoti dietro, motivo per cui continuo a seguirti.
Ciao Gregorio
 

greg

New member
Ciao Giorgio.
Ti ho seguito anche a Costanza, certo dopo Istanbul ...... (hai già detto tutto), concordo con te che non esiste ed è improponibile restarsene sulla nave quando ci si trova in una nuova città di un paese straniero per la prima volta, c'è sempre da cogliere qualcosa di positivo e tu lo hai dimostrato ampiamente con una magnifica descrizione dei luoghi (ricca anche di notevoli e apprezzati spunti storici) e con una documentazione per immagini davvero stupenda.
Complimenti, c'è sempre da imparare venendoti dietro, motivo per cui continuo a seguirti.
Ciao Gregorio
 

Eli-Ale

New member
Ciao Giorgio, eccomi arrivata a leggere di Costanza...
Che dire? Non la conosco minimamente, grazie quindi per i tuoi scatti e per il tuo reportage chiaro e limpido su questa città, l'hai resa appetibile malgrado non goda di ottima reputazione.
Bellissime foto peraltro, bravo davvero...
Continuo a seguirti con interesse, Elisabetta
 

Z76

Member
Ringrazio tutti per i complimenti. Vorrei solo aggiungere un'ultimo cosiglio su Costanza.
Come detto, mi sono informato prima di partire su cosa vedere a Costanza ma, un pò per il poco tempo, un pò per ignoranza, ho escluso dalla mia visita due luoghi di sicuro interesse.
Uno già l'ho accennato sopra, è il Trofeo di Traiano eretto a seguito della vittoria sui Daci e che, nella mia infinita ignoranza ero convinto si trovasse nei pressi della vecchia capitale Dacia, Sarmisegetusa, ad una distanza impossibile da Costanza. Solo dopo essere tornato dalla crociera, invece, ho scoperto essere a circa 35 Km da Costanza, ad Adamclisi. Se lo avessi saputo ci sarei andato di certo.
Il secondo monumento (in realtà una chiesa ortodossa) che ci siamo persi è forse la costruzione più bella e tipica di Costanza, ossia la chiesa di San Mina della quale vi posto un'immagine tratta da internet

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Z76

Member
Lunedì 20 ottobre 2014 Burgas

Oggi si atterra a Burgas. La durata dello scalo è la stessa di Costanza, dalle 8 alle 18.
Su questo porto le informazioni sul sito sono pochissime. La Msc propone escursioni a Varna, Sozopol e Nesebar. La prima è troppo lontana per quel che offre (almeno per me), la scelta quindi è fra Sozopol e Nesebar, entrambe a meno di 40 Km da Burgas, ma una a sud e l'altra a nord. Sozopol è una piccola penisola con una parte vecchia della città molto bella (almeno così dicono), noi però andremo a Nesebar perchè se nel 1983 è stata nominata patrimonio dell'umanità dall'Unesco, un motivo ci sarà, almeno spero...

L'arrivo a Burgas ci riserva questo panorama, siamo in acque termali...?

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Scendiamo quasi subito anche se non abbiamo fretta perchè il tempo a disposizione è parecchio.
Al terminal, come a Costanza, c'è il controllo documenti, veloce per i comunitari un pò meno per gli altri...come mia moglie (arriverà anche la cittadinanza, prima o poi...:confused:)
Essendo vietato passeggiare all'interno del porto, le autorità locali mettono a disposizione degli autobus gratuiti che fanno la spola.
All'uscita dal porto si incontrano subito i taxi, io però ho programmato di raggiungere Nesebar con l'autobus pubblico. La stazione dei bus è subito a sinistra, usciti dal porto. Ce ne sono molti ma basta nominare Nesebar e gli autisti vi indirizzeranno.
Questi gli orari di quello che abbiamo preso noi...

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In pratica partono ogni 20 minuti. Il prezzo è di 6 lev a testa, un pò meno di 3 €, noi pagheremo in euro, 6 in due.
Il tragitto è tranquillo, il panorama non spettacolare ma comunque è sempre curioso guardare paesaggi stranieri. In 45 minuti circa arriviamo.
A differenza di quanto avevo letto però, il bus, anzichè lasciarci alle porte della città vecchia, ci lascia nella parte nuova. Evidentemente dovevamo prendere un bus diverso. Poco male, basta farsi una piccola passeggiata, 15 minuti, e si arriva a destinazione. Se poi la giornata è bella come oggi, meglio.
Questa la via della parte nuova dove ci lascia l'autobus

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Da quanto ho studiato, Nesebar è un piccolo affioramento roccioso collegato alla terra ferma, dove sorge la città moderna, da un piccolo istmo artificiale.
In fondo alla via ecco spuntare l'istmo, con il suo caratteristico mulino, e l'antica Mesembria sullo sfondo....

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Sempre lungo l'istmo si trova questo monumento

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Eccoci alle porte della città vecchia...

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Guardandola di fronte, prima dell'ingresso sulla destra, si trova la fermata degli autobus da dove, per il ritorno, prenderemo il nostro, il n. 10.
Oltre la fermata, all'esterno delle mura, inizia questa via,

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in cui si trovano locali vari, negozi, bar, ristoranti.

Finalmente entriamo

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Fondata da coloni greci nel 512 a.c. Nesebar...[smilie=sbadiglio_0:, all'inizio, fu un fiorente porto commerciale. Oggi, invece, vive per lo più di turismo. La sua principale attrazione sono le caratteristiche chiese medievali...pare ne furono costruite più di ottanta, la maggior parte oggi in rovina, e, viste le dimensioni del luogo, pare un numero incredibile.

Ad ogni modo, la prima visita che facciamo, dopo aver cambiato qualche euro in moneta locale, è al museo archeologico, subito a destra appena entrati. Solo dentro il museo si può fare un conveniente biglietto cumulativo che consente di visitare, oltre al museo, 5 chiese sparse lungo la città il cui ingresso sarebbe a pagamento. Il costo del biglietto cumulativo, mi pare, è di 10 lev (più 2 o 3 lev per il permesso di fotografare all'interno), con un risparmio, circa, di altrettanto. Ogni volta che visiteremo una chiesa a pagamento, ci verrà posto un timbro sul biglietto.


Una piantina di Nesebar, quello in rosso è il museo

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Alcune immagini dal museo dove si trovano, ceramiche, statue e lapidi romane, gioielli e al piano seminterrato una raccolta di icone recuperate all'interno delle chiese.

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Usciamo dal museo e cominciamo a vagare per le vie di Nesebar, tra i caratteristici edifici in legno e le chiese, queste ultime tutte costruite con lo stesso stile, con fasce orizzontali in pietra bianca e mattoni rossi e facciate decorate da dischi verdi in ceramica.



Mai visto uno studio legale così...?


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Da una delle vie si apre il panorama sul porto della città vecchia dove si trova la

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la prima chiesa che troviamo e visitiamo e quella di S. Stefano, sicuramente quella meglio tenuta e con l'interno più interessante fra tutte quelle rimaste


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All'uscita uno scorcio sul mare...

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proseguiamo

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il comune di Nesebar

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La bella chiesa del Cristo Pantocratore

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La chiesa di San Giovanni Battista


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strana cassetta per le offerte...

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chiesa in rovina

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Tipiche case in legno

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La chiesa di S. Teodoro

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altri panorami


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Antiche fortificazioni...Sullo sfondo, dall'altra parte del mare, si trova Sunny Beach, la più famosa spiaggia di Nesebar.


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La chiesa di Sveta Paraskeva


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Chiesa di S. Michele e Gabriele Arcangeli


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Uno dei tanti negozi di Nesebar

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Purtroppo oltre a moda e cibo, all'estero siamo famosi anche per un altra cosa...

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Dopo una breve sosta per mangiare qualcosa che ci siamo portati dalla nave, avendo ormai visto praticamente tutto, decidiamo di tornare a Burgas.


In attesa dell'autobus qualche scatto...

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Il ritorno a Burgas è un pò più lungo dell'andata, quasi un ora, perchè questo bus fa un tragitto diverso ed in più incontriamo lavori in corso che allungano la strada.
Ad ogni modo siamo in porto che ancora mancano più di due ore all'imbarco. Optiamo, quindi per un giretto per Burgas e ci incamminiamo per la via apparentemente centrale della città, la via Aleksandrovska, praticamente di fronte alla stazione degli autobus dall'altra parte della strada.
Lungo la via alcune aiuole dalla forma particolare

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la via è ricca di negozi, bar e ristoranti, alcuni con free Wi-fi.

Camminiamo fino ad arrivare vicino a Piazza Troikata dove si trova il monumento all'armata rossa eretto nel 1953. Purtroppo la piazza è circondata da un recinto di lamiere, forse per lavori in corso, così non riesco ad inquadrare la base del monumento dove ci sono pannelli in cui sono ritratti soldati russi che respingono le truppe naziste di fronte ad esultanti contadini bulgari.

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Qui giunti torniamo verso il porto, prima però uno sguardo alla cattedrale di San Cirillo e Metodio, il cui ingresso è impedito, anche qui, da lavori in corso.

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due immagini della cattedrale come appare nella vetrata di un palazzo di fronte...mi sembravano foto artistiche...[smilie=fotografo_0:....mah!

[IMG]http://i324.photobucket.com/albums/k324/giowallace76/Burgas/PA201082_zpsecfd647e.jpg[/IMG]

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Una piccola chiesa armena

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Fine passeggiata, si torna in nave...

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Dopo un salto al buffet mi piazzo sul "mio" ponte di prua in totale solitudine, da cui catturo alcune immagini di Burgas...


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e mi godo il tramonto durante l'uscita dal porto...

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Alla fine della giornata possiamo dire di essere comunque soddisfatti. Nesebar è stata una bella escursione, un posto davvero caratteristico. Niente di eccezionale ma, comunque, piacevole.

Il resto della serata trascorre al solito. Un cenno particolare allo spettacolo Mon amour in teatro,già visto in altre crociere, ma davvero sempre carino e coinvolgente.

Domani sarà giorno di navigazione che, però, ci regalerà nuovamente uno spettacolo che non mi stanco mai di osservare...il passaggio nello stretto del Bosforo.
 

drusa

Active member
Mi ero persa questa meraviglia ma ho recuperato tutto d'un fiato..... Grazie Giorgio per le dettagliate descrizioni e le splendide foto!
Daniela
 

greg

New member
Così ho conosciuto uno scalo nuovo, la tua descrizione sarà certamente utile a chi si troverà a far scalo da queste parti.

Mi togli una curiosità? In questi ultimi 2 scali quante volte hai pensato a Istanbul?

Ciao Giorgio come sempre bella descrizione e belle foto.
 

Z76

Member
Mi ero persa questa meraviglia ma ho recuperato tutto d'un fiato..... Grazie Giorgio per le dettagliate descrizioni e le splendide foto!
Daniela

Grazie mille Daniela


Così ho conosciuto uno scalo nuovo, la tua descrizione sarà certamente utile a chi si troverà a far scalo da queste parti.

Mi togli una curiosità? In questi ultimi 2 scali quante volte hai pensato a Istanbul?

Ciao Giorgio come sempre bella descrizione e belle foto.

Ciao Greg,

certo, dopo Istanbul difficile trovare di meglio...e la mente, inevitabilmente, corre alle bellezze che offre. Però io sono uno che cerca di cogliere il meglio da ogni scalo...e questo mi aiuta a superare il trauma da distacco....[smilie=bandiera_bi:

Ciao
 
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