Il tour con il pullman finisce poco dopo le 12, è stato interessantissimo, la guida era piacevole e parlava lentamente per far capire il suo inglese a tutti. Rimaniamo contentissimi della mattinata!!
Gli amici decidono di fermarsi per pranzo in centro; confesso che non avevo fame, avendo fatto una colazione abbondante, e il pensiero che a breve sarei salita su un RIB mi fa propendere per non mangiare nulla, non sapendo come avrei percepito il mare da una barca così piccola, con l'aria forte addosso; insomma, ho paura che il cibo mi possa far star male. Inoltre, i piatti erano veramente banali (un semplice hamburger o un classico fish e chips) per la modica cifra di circa 30 euro a panino....
Salto quindi il pasto, mentre il mio compagno prende il fish e chips (comunque buono). Penso che per me sia stata una decisione giusta visto che poi, scoprirò, ci daranno una bella merenda compresa nel prezzo dell'escursione.
Ci godiamo quel sole magnifico quasi al Polo Nord, ci spogliamo anche dei giubbotti dato che faceva abbastanza caldo, erano circa 10 °C (io avevo un piumino antivento 100g che tiene fino a -5°C, il mio compagno una giacca antivento e antipioggia - con pile interno removibile, che infatti quel giorno non ha usato). Compriamo qualche souvenir (mi pento in seguito di non aver acquistato la maglietta della Svalbard, quando la vedo addosso praticamente a tutti i crocieristi
, ma prontamente rimedierò a Capo Nord) e passeggiamo lungo la strada principale... rispetto alla mattina, quando era tutto deserto, a quest'ora si vede che è arrivata la crociera: il centro è praticamente invaso di persone e notiamo anche moltissimi del personale MSC che passeggiano, avendo la giornata libera, ma sempre con la spilla di riconoscimento addosso.
Alle 14 siamo nuovamente all'ufficio turistico e puntuale arriva a prenderci con un piccolo van un.... "VICHINGO": questo giovane biondissimo, dai tratti nordici, e soprattutto in maniche corte (ovviamente, vista la giornata!), dai modi affabili e sicuri. È molto sorridente ma parla veramente in frettissima!!!!! Fatico a capire il suo inglese e devo anche tradurre per il mio compagno, che di solito si aiuta con la gestualità delle persone per capirle. Andiamo nel "punto-base" dove ci vestono e ci spiegano le regole di sicurezza. L'escursione in programma si sarebbe tenuta su un gommone RIB, avremmo dovuto andare a Borebukta per vedere i trichechi.
Il "vichingo" comincia a parlare a mitraglietta, ma (lo dico con orgoglio
) riesco a capirlo. Ci dice che si chiama Lars, anche se si pronuncerebbe /Lösh/, ci spiega tutte le cose che avremmo dovuto indossare (passamontagna, guanti, scarpe, occhiali, tutone e giubbotto), ci consiglia di non tenere il giubbotto sotto la tuta perché c'è un clima TROPICALE (ebbene si, ha usato proprio questa parola). Poi comincia con le regole di sicurezza e smette di sorridere... confesso che qui un po' d'ansia mi è venuta
ci dice che dobbiamo seguire tutte le sue indicazioni, che se non lo faremo, dovremo pagare una multa (con annessa firma per assunzione di responsabilità da parte nostra), che se finiamo in acqua il giubbotto ci terrà a galla, e molte altre cose che ho rimosso per la paura potessero verificarsi
Poi per fortuna ha ripreso a sorridere e ci spiega che il tour avrebbe subito delle variazioni: non andremo verso Borebukta perché è da settimane che lì non vengono avvistati trichechi, ma verso Barentsburg, quindi verso sud. Specifica che la fauna selvatica è libera di muoversi e non può garantirci l'avvistamento . (Alla fine del tour con un pennarello ci mostra il tracciato percorso)
Ci vestiamo con l'assistenza di Lars, che con modi sempre rapidi ma simpatici ci fornisce tutto il necessario. Arriviamo al gommone e comincia l'avventura!!!!
(Vedete l'immagine un po' buia perché l'ho scattata al ritorno)