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MSC Quote di servizio

Infatti. Possiamo discutere per ore se questo sistema di retribuzione sia giusto o meno, se sia meglio una gestione più garantista o più meritocratica, ma io non vado in crociera per promuovere ideali o farmi portavoce di proteste e ideologie: so che in nave vige questa consuetudine, e non lo ritengo un problema esistenziale.
Anche io preferirei che le quote fossero 3 euro a notte a persona obbligatorie così mi tolgo il problema già al saldo in agenzia, o 10 a cabina così magari si possono anche ripartire tra più persone, ma se così non è, ben venga che siano facoltative.
Alla fine dubito che per un passeggero qualsiasi sia l'importo delle quote ciò che può fargli decidere di rinunciare alla vacanza: ci sono mille offerte tutto l'anno, mille extra su cui si può risparmiare, mille modi per non essere obbligati alle escursioni con la compagnia quando si scende negli scali.....farne una questione di principio, posso capirlo, ma fino a un certo punto. Questo se ci limitiamo all'ottica da "clienti".Se invece vogliamo parlare dal punto di vista dei lavoratori a bordo, se sia valido a meno questo sistema, è un altro conto e potrebbe anche venirne fuori un dibattito interessante, anche se forse qui saremmo OT.
 
.................
Non pagarle senza motivazioni è mettergli le mani in tasca.... questa è la sostanza... al di là dei sofismi terminologici..... punto.
E ripetiamo per l'ennesima volta. ..
Sconfortante.

Ciao......mi dispiace che Ti porti sconforto..........non mi hai minimamente convinto................
per quanto mi riguarda ho sempre pensato che chi lavora andasse retribuito per il lavoro svolto da chi lo fa lavorare
e che solo in casi di particolari attenzioni nei confronti del cliente che esulano dalle proprie mansioni avesse" diritto" ad un riconoscimento extra...............

Mi adeguo al concetto della QS subendolo come subisco le mance"obbligatorie " negli USA...........
considerando civilissimo un paese come il Giappone dove le mance sono impensabili e addirittura
ritenute nei confronti delle lavoratrici donne,offensive.................

Ps. in nave questa "consuetudine" è divenuta "un obbligo" a seguito di
una cultura che non è la nostra.................
 
Ultima modifica:
Mi sa che le compagnie sono colpevoli di aver lasciato correre l'equivoco "quote di servizio = vecchie mance".
In questo senso, le obiezioni sono più che legittime. La mancia la lascio a chi dico io, se, quando e come voglio.
Personalmente la mancia obbligatoria all'americana non mi convince, e da questo punto di vista ringrazio di vivere in Italia. Vero che la meritocrazia rischia di scomparire o appiattirsi, ma è anche giusto che un dipendente non debba per forza dipendere dagli umori, dalla soggettività e dalla disponibilità economica dei clienti.
Sulle navi, penso che ci siano pro e contro. Tenere il fisso basso e introdurre le quote magari fa sì che il prezzo delle crociere non subisca troppe oscillazioni verso l'alto, magari da un anno all'altro. Inoltre, un dipendente è più incentivato a lavorare meglio: con la paga già prestabilita è più facile cedere non dico al lassismo totale, ma a un minore impegno.
Però un conto è un crocierista di lunga esperienza, che si "adegua", come scrive mal di mare, a un sistema che trova poco convincente, o come me che non posso vantare decine di crociere all'attivo ma ho accettato fin da subito questa prassi; un altro è chi si trova alla prima esperienza e si convince a non pagarle o per principio o per semplice risparmio. Senza nemmeno prendersi la briga di informarsi di cosa si tratta. Perchè di fondo non vi è tenuto. Dovrebbero essere le compagnie a mantenere una trasparenza inequivocabile su questo punto, difficile pensare che tutti i passeggeri vengano qui sul forum a cercare di capirne di più.
 
Alda, abbi pazienza, ma la questione sconfortante è tornare sempre al punto di partenza. ...quando solo pochi giorni fa avevo postato con tanto di numeri l'andamento delle quote negli anni.... e l'incremento che hanno avuto solo ultimamente. ... e si arriva a parlare del prezzo del prosciutto. ..
Una donna giapponese guadagna quanto rispetto ad un marittimo imbarcato in crociera?
E quanto rispetto ad un cameriere a New york che prende 11 o poco più dollari di fisso all'ora?
Nel primo caso... per consuetudine.... non si da la mancia. ..ed hai ragione...
Ed al dipendente cambia poco...
Negli ultimi due casi... se non la dai a fronte di nessuna motivazione... contravvenendo alle consuetudini...gli stai togliendo soldi. Non ci piove.

Vogliamo poi discutere se sia meglio il sistema americano o quello giapponese?
Facciamolo. ... ma è un altro argomento ancora. .... ma finché non cambiano le consuetudini ed i sistemi. ... io mi adeguero'... e continuerò a ritenere che il meglio sia non renderle obbligatorie. ... ma stornabili solo a fronte di disservizi.....

Ma il problema è che gran parte se le fa stornare a prescindere da questo...
Ed ecco che il sistema collassa....
 
Ultima modifica:
Pura questione terminologica. ....
Al bar sotto casa non essendo consuetudine la mancia il barista ha un fisso più alto rispetto ad un marittimo imbarcato che dalle quote di servizio ci campa...
Non pagarle senza motivazioni è mettergli le mani in tasca.... questa è la sostanza... al di là dei sofismi terminologici..... punto.
E ripetiamo per l'ennesima volta. ..
Sconfortante.

Si sconcertante come si possa affermare :"con le quote di servizio ci campano".
Fonte please. (No files excel)


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Max, secondo me hai centrato il punto.
Indipendentemente dalle nostre convinzioni personali, il sistema al momento è quello che descrivi tu, e finchè non cambia, è destinato a restare un cane che si morde la coda.
 
Enrico, fonte : il mondo. Come in qualsiasi sistema in cui le mance sono una parte importante delle entrate di un lavoratore. ... cameriere di New York compreso. Giusto o sbagliato che sia questo sistema.

Gradirei invece da te in confronto tra l'andamento del prezzo del prosciutto negli ultimi tre anni... e quello delle quote di servizio per chi le ha rese facoltative.
Grazie.
Ossignur. ... :)
 
Ultima modifica:
Si sconcertante come si possa affermare :"con le quote di servizio ci campano".
Fonte please. (No files excel)


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Ci campano nel senso che non sono un semplice riconoscimento legato a occasioni particolari, ma una voce integrante nella retribuzione.
Ti ribalto la domanda: abbiamo prove che le intaschino le compagnie o che vadano a finire in mani o per usi diversi?

P.S. Enrico, io non ti reputo un tifoso promotore dello storno selvaggio, vedo invece le tue come obiezioni teoriche volte a far luce su un determinato argomento, e in effetti anche io all'inizio avevo molte perplessità, pur avendole sempre pagate. Queste discussioni mi hanno invece spiegato dei retroscena che non conoscevo o a cui da sola non sarei arrivata. Vedi "sistema retributivo all'americana".
 
....................
Una donna giapponese guadagna quanto rispetto ad un marittimo imbarcato in crociera?
E quanto rispetto ad un cameriere a New york che prende 11 o poco più dollari di fisso all'ora?
Nel primo caso... per consuetudine.... non si da la mancia. ..ed hai ragione...
Ed al dipendente cambia poco...
Negli ultimi due casi... se non la dai a fronte di nessuna motivazione... contravvenendo alle consuetudini...gli stai togliendo soldi. Non ci piove.
..

Ciao.......la cameriere di un albergo in Giappone guadagna in proporzione al costo della vita locale...........non è una questione di quanto,
ma una questione di impostazione lavoro/retribuzione e usi locali..............

Mi adeguo sulle navi, come ho sempre fatto in giro per il mondo,ma da lì a condividere il sistema ce ne corre............
e la prova che è proprio il sistema stesso a non essere adeguato è che molte compagnie sono state costrette
a renderle eludibili creando scompensi e differenze...................
 
Ciao.......la cameriere di un albergo in Giappone guadagna in proporzione al costo della vita locale...........non è una questione di quanto,
ma una questione di impostazione lavoro/retribuzione e usi locali..............

Mi adeguo sulle navi, come ho sempre fatto in giro per il mondo,ma da lì a condividere il sistema ce ne corre............
Alda, io non sto condividendo un sistema...
Anzi, qualche post fa ho espresso un giudizio molto netto su quale sistema io preferisca. ... e non è quello americano.

Sebbene abbia dei vantaggi dal lato del cliente e sia più meritocratico.

Ma finché i sistemi e le consuetudini non cambiano... io avrò una certa linea.... e non mi pare sia molto diversa dalla tua....
 
Anche questo è vero. Imporre a un'utenza eterogenea, composta di svariate nazionalità (senza contare le differenze soggettive di mentalità ;)) una consuetudine che non è "mondiale" ma specifica di alcuni Paesi, che magari non sono nemmeno quelli di nascita delle compagnie crocieristiche, ha portato a questo caos.
Poi c'è chi si informa e si adegua pur non condividendo; e c'è chi vede solo il proprio personale punto di vista, e sappiamo tutti che spesso quando si parla di risparmio c'è chi si farebbe tagliare un braccio.
Torno a dire che l'equivoco di fondo l'hanno creato le compagnie lasciando passare il concetto ambiguo di "mancia" senza chiarire "mancia all'americana" che è una cosa diversa.
 
molti locali turisti di new York e forse pure di Londra, per evitare di inseguire x strada i turisti che non lasciavano la mancia o ne lasciavano una inadeguata (perchè ignoravano tale uso) ora hanno adeguato lo scontrino che viene già con le mance incluse ^_^
 
Secondo me infatti è un sistema che non funziona.
Paradossalmente potrebbe funzionare più a bordo delle navi da crociera, dove dal sito e dal catalogo puoi rendere noto che vige questa prassi, che non nel singolo ristorante o bar d Londra o New York, dove può entrare chiunque da ogni parte del mondo senza informazione preventiva sull'uso delle mance.
 
Alda, io non sto condividendo un sistema...
Anzi, qualche post fa ho espresso un giudizio molto netto su quale sistema io preferisca. ... e non è quello americano.

Sebbene abbia dei vantaggi dal lato del cliente e sia più meritocratico.

Ma finché i sistemi e le consuetudini non cambiano... io avrò una certa linea.... e non mi pare sia molto diversa dalla tua....

Credo di essere OT e me ne scuso,ma visto che ci sono chiarisco il mio pensiero............

posso ritenere meritocratico,anche se non lo condivido in pieno,un sistema dove a fronte di un servizio speciale reso mi viene data una mancia........
io preferirei un riconoscimento sul lavoro che una monetizzazione............ma lo vedo come un fatto"una tantum" e non come una prassi...........
il cameriere "americano" sa perfettamente che riceverà una mancia a fronte di un servizio anche normale,quindi difficilmente la mancia
sarà dovuta ad un merito reale..................
proporre delle QS standard a fronte di un lavoro ,ripeto l'esempio del mio uso del buffet al posto del ristorante,come quello del
cameriere al tavolo che magari neppure ho mai visto non è meritocratico........per me è solo assurdo....e non credo che porti alcun vantaggio al cliente stesso.......:D
 
Ultima modifica:
Mi permettete una banalità? A New York mi sono capitati camerieri che appena ti vedevano entrare sfoderavano un sorriso a 32 denti, ti ossequiavano in tutti i modi, si facevano in quattro tanto che sembravi un regnante in visita....in Italia spesso il cameriere ti vede al quarto tentativo di chiamarlo, dopo esserti sbracciato fino ad attirare l'attenzione di tutto il locale meno che la sua, e qualche volta capita che non dica nemmeno "buongiorno".
Non ritengo che la gentilezza e la professionalità debbano richiedere mance o monetizzazioni extra, e sono consapevole che il cliente americano che a momenti ti chiede di confidargli i tuoi guai personali lo fa non certo perchè gli interesso io ma in virtù di un sistema che è così, però non sono sicurissima che in questo tipo di mestieri la mancia non sia un incentivo a lavorare meglio.
 
Alda, ma stra-concordo!!
Però il fatto che non condivida appieno questo sistema. ... a mio parere non autorizza un comportamento "egoistico" portato allo storno selvaggio ed immotivato.... che anzi. . .. porta all' acutizzarsi delle falle insite nel sistema stesso. ... e fa ancora più danni...
Perché il cliente se ne frega e risparmia. ... per la compagnia lo storno è neutro.... e chi ci rimette?

Chi le ha sempre pagate e se le farebbe stornare solo a fronte di disservizi (come me) .... o chi sulle navi ci lavora. ...
 
Mi permettete una banalità? A New York mi sono capitati camerieri che appena ti vedevano entrare sfoderavano un sorriso a 32 denti..............., però non sono sicurissima che in questo tipo di mestieri la mancia non sia un incentivo a lavorare meglio.

Ciao...qui siamo ultra OT.......credo che questo atteggiamento,per altro non estendibile a tutti i ristoranti;),derivi dalla facilità di licenziamento
e da tanti altri fattori.............ma questa è un altra storia............:D
 
Ultima modifica:
Dico la mia.
Io nelle mie crociere ho sempre lasciato per intero le QS, di problemi in nave ne ho avuti solo su una e il cabinista o il cameriere non c' entravano.
Sullo Star, ho fatto stornare poco meno di metà QS di Anastasia (60$ su 121,5$) per darle cash al personale del baby club in quanto non rientrevano nella parte dell' equipaggio a cui sarebbero state ripartite le QS. Ho chiesto la stessa cosa sul Pacifica, ma mi è stato risposto (al Desk da due persone diverse) che non era possibile e che il personale del baby club le avrebbe ricevuto come tutto l' equipaggio ... gli ho risposto allora do la mancia di 0,2€ al giorno anche al Comandante!?!!

In vita mia su una nave ho fatto solo una volta la fila vera ed è stato sullo Star per stornare le QS e davanti e dietro di me non erano solo Italiani (anche se la loro totalità a bordo ha fatto quella fila!!!), e sentirmi dire al telefono dagli uffici Italiani di RCCL e del venditore di HAL perchè calcolo anche le QS che intanto a bordo posso stornarle!!!!! mi fa cadere le braccia.

Quando navigavo senza Anastasia mi soffermavo spesso a parlare con l' equipaggio e vi posso assicurare che le QS andavano a finire veramente a l' equipaggio, vi dirò di più su Royal l' ultima sera in cabina davano dei vaucher da consegnare, ebbene quei vaucher poi venivano depositati all' ufficio del Hotel Director per avere i $ sullo stipendio e i vaucher venivano controllati attevarso i lnumero cabina e tavolo per poter essere incassati. I vaucher non riscossi dall 'equipaggio finivano nelle casse della nave e di conseguenza della compagnia.

Conclusioni:
è ora che le QS o vengano tolte o incluse nel prezzo della crociera che noi paghiamo all' ADV!
 
... per la compagnia lo storno è neutro.... e chi ci rimette?

Chi le ha sempre pagate e se le farebbe stornare solo a fronte di disservizi (come me) .... o chi sulle navi ci lavora. ...

Credo entrambi........... chi sulle navi ci lavora,se non ha il ritorno economico preventivato potrebbe essere spinto
ad offrire al passeggero un servizio peggiore.............
 
Ci perde la Compagnia, non il crocierista e non chi lavora.
Le cifre che la Compagnia perde dallo storno delle QS sono molto basse, anche perché abbiamo riscontrato che molti crocieristi sconoscono la possibilità di storno, però il giorno che le stesse QS causeranno gravi perdite alla Compagnia state tranquilli che le metterà obbligatorie.
 
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