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MSC Quote di servizio

Ciao a tutti, a luglio farò una crociera con msc magnifica. Mi chiedevo se le quote di servizio del 15% che paghi sulla nave ogni volta che acquisti qualcosa si applicano anche ai pacchetti bevande. L'agenzia di viaggio mi ha consigliato di acquistarli prima di partire... per evitare di pagare il 15% in più sulla nave; è corretta questa informazione che mi hanno dato? Grazie
 
Ciao a tutti, a luglio farò una crociera con msc magnifica. Mi chiedevo se le quote di servizio del 15% che paghi sulla nave ogni volta che acquisti qualcosa si applicano anche ai pacchetti bevande. L'agenzia di viaggio mi ha consigliato di acquistarli prima di partire... per evitare di pagare il 15% in più sulla nave; è corretta questa informazione che mi hanno dato? Grazie

Si applicano anche ai pacchetti se acquistati a bordo o al terminal all'imbarco, esatto
 
Si é corretta, se compri pacchetti di partire non pagherai il 15% in più

Consiglio di cui faccio sempre tesoro, prenotando online o in adv tutti i servizi che ritengo necessari prima della partenza. E ciò a prescindere dalla possibilità o meno di chiedere lo storno delle relative quote di servizio, che resta comunque antipatico...
 
Ho effettuato varie crociere con Royal e le mance venivano incluse nel preventivo in modo tale che se volevo sulla nave non spendevo un euro in piu' di quanto gia versato in fase di prenotazione.
E un po frustrante sapere che al prezzo della corociera dovrai aggiungere le quote di servizio una volta a bordo...
 
Ho effettuato varie crociere con Royal e le mance venivano incluse nel preventivo in modo tale che se volevo sulla nave non spendevo un euro in piu' di quanto gia versato in fase di prenotazione.
E un po frustrante sapere che al prezzo della corociera dovrai aggiungere le quote di servizio una volta a bordo...

Si discute già da tempo di questa problematica. In effetti sarebbe effettivamente più comodo , ma non tutte le compagnie hanno le stesse regole. In fase di prenotazione solitamente, oltre che la lettura attenta delle singole voci comprensive del pacchetto acquistato, la stessa agenzia avvisa il cliente di questa eventualità..... In tal modo si parte informati e senza sorprese .
 
Io sono scesa venerdì da Fantasia, ho pagato le quote di servizio, ma in giro le persone che dicevano di volersele fare stornare erano davvero tante.
Non so davvero a chi giovi questo sistema. Non ho aggiunto mance extra, mi sono trovata a partire da sola all'ultimo momento e ho usufruito di escursioni e altri servizi MSC molto più del solito, e ovviamente ogni consumazione prevedeva il 15 % in più.
Ormai adotto questo sistema: pago le quote e aggiungo la mancia extra solo se ho ricevuto qualche attenzione speciale non dovuta, perchè sinceramente pagare due volte per compensare il mancato introito di quelli che le fanno stornare non mi va.
Comunque, il servizio in generale è stato ottimo, ho trovato la compagnia molto cresciuta e migliorata rispetto all'ultima volta, e non rimpiango i 9 euro a notte di quota di servizio spesi perchè mi sono trovata bene, tanto che ho intenzione di ripetere a breve.
 
Proprio ieri arrivato questionario da msc tra cui c'era una domanda riguardo alla quote servizio.... se per trasparenza renderle obbligatorie o lasciarle come sono.
evidentemente stanno pensando a qualcosa;)
 
Mi sa di sì. Io ancora non l'ho ricevuto, mi hanno inviato solo il questionario on line di fine crociera, e lì non si faceva menzione delle quote di servizio.
Io, ripeto, le ho pagate, ma ormai non aggiungo più mance extra, perchè la mole enorme di gente che se le fa stornare anche senza motivo o che vedo fare chilometri a piedi pur di non prendere navette o che è astemia solo in nave (per carità, ognuno fa le sue legittime scelte), mi fa pensare che quello che è giusto è giusto, ma pagare due volte no. Comunque, almeno penso che avendo pagato le quote ho contribuito allo stipendio di diverse figure professionali a bordo, non solo del mio cameriere e della mia cabinista.
 
Mi sa di sì. Io ancora non l'ho ricevuto, mi hanno inviato solo il questionario on line di fine crociera, e lì non si faceva menzione delle quote di servizio.
Io, ripeto, le ho pagate, ma ormai non aggiungo più mance extra, perchè la mole enorme di gente che se le fa stornare anche senza motivo o che vedo fare chilometri a piedi pur di non prendere navette o che è astemia solo in nave (per carità, ognuno fa le sue legittime scelte), mi fa pensare che quello che è giusto è giusto, ma pagare due volte no. Comunque, almeno penso che avendo pagato le quote ho contribuito allo stipendio di diverse figure professionali a bordo, non solo del mio cameriere e della mia cabinista.

Perdonami ma proprio non capisco cosa c'entri questo discorso con le quote di servizio che ciascuno paga o non paga a sua discrezione dove consentito mentre paga per forza dove non può decidere.

Noi non prendiamo MAI la navetta della compagnia, qualunque essa sia, in quando propongono un servizio spesso pessimo a prezzi esagerati e più cari del taxi.

Per quanto riguarda gli alcoolici poi non so come sia possibile capire che qualcuno sia astemio solo in nave. Anche qui, a parte il fatto che i prezzi dei pacchetti sono sempre più alti e mi sembrano rivolti a bevitori incalliti più che a persone normali, ognuno è libero di spendere i suoi soldini come meglio crede. Per fare un esempio noi viaggiamo in due e mia moglie è completamente astemia e non beve nemmeno soft drink o aperitivi (in linea di massima solo acqua) mentre io bevo al massimo una birre o bicchiere di vino. Considerato che i pacchetti costano un botto devono essere acquistati in coppia (almeno su Costa ed MSC) non vedo la convenienza di acquistare questi pacchetti per chi non beve o beve poco. Ripeto: secondo me sono studiati per indurre le persone a bere tanto.

Malgrado tutto questo paghiamo le nostre quote ma non lasciamo alla compagnia soldi per servizi scadenti o non indispensabili. Credo che i due discorsi debbano rimanere distinti. Sempre IMHO e senza offesa per nessuno...
 
Per quanto riguarda gli astemi solo in nave... La colpa è principalmente delle compagnie che vendono vini di bassa qualità che a terra costerenbbero 3/4€, a 20/30€... Quella roba la faccio bere a loro, a quel punto mi faccio una birra...
 
Chiedo scusa, non era assolutamente mia intenzione offendere o mancare di rispetto a nessuno. Rileggendo il mio ultimo post, scritto peraltro di fretta, mi rendo conto che in alcuni punti suona male.
Tutti noi abbiamo esigenze, abitudini, gusti diversi, a seconda dei quali scegliamo di cosa usufruire, quanto spendere e di cosa fare a meno. E nessuno è migliore o meno valido di un altro.
Ripeto, mi sono espressa male, mi riferivo a chi in nave (ma anche altrove) adotta alcuni comportamenti che poi alla lunga finiscono per ricadere, indirettamente, anche sugli altri.
Su altre cose, sono le compagnie che ci marciano, e l'ho scritto in altri thread. Alcuni prodotti e servizi vengono proposti con un ricarico tale da spingere anche il più incallito fruitore a desistere.
Ovvio che non volevo criticare nè chi non beve (che sia per scelta o risparmio), nè chi sa organizzarsi col fai da te negli scali, nè tantomeno chi non spende cifre elevate a bordo. Anche perchè sono cose normalissime, che in certi casi faccio anche io. Personalmente prenoto cabina con balcone, oppure oblò, o interna, a seconda del caso e del periodo; i pacchetti bevande, a parte quello dell'acqua minerale, non li compro perchè li trovo esageratamente cari e sproporzionati ai miei effettivi consumi; ricorro ai trasferimenti e alle escursioni delle compagnia quando sono sola, o poco pratica del posto, o quando voglio visitare una località distante dal porto; altre volte mi organizzo in autonomia. Per il resto, non sono forte bevitrice, a parte un pò di vino ai pasti; non gioco mai al casinò, non spendo nei negozi della nave l'equivalente del biglietto di crociera. Semplicemente scelgo di volta in volta quello che voglio e posso permettermi, senza lussi da sceicco, ma senza stare a guardare il centesimo o trovare escamotage di ogni tipo pur di non spendere 5 euro in più. Se no, preferisco stare a casa, ma in questo ognuno è libero di fare come vuole.
Ma ne ho viste e sentite tante persone che imbarcano bottiglie intere di bevande pur di non pagarle a bordo; che si avventurano col fai da te anche quando non sono nè pratici del posto, nè ben documentati da casa e poi magari fanno tardi e bisogna aspettarli, e tutto questo per non spendere qualche euro di navetta o bus o taxi; che portano in cabina piastre e altri oggetti vietati piuttosto che pagare il parrucchiere di bordo; o che stendono bucati intera in bella vista sul balcone, invece di usare la lavanderia o pensarci poi a casa. Difficilmente queste persone poi pagano le quote di servizio quando sono facoltative, nè lasciano mance in alternativa.
E quindi chi le paga, se le ritrova di anno in anno sempre più care, e a un certo punto pensa: ok, le quote le ho pagate, in nave ho consumato quello che mi serviva, non mi va di pagare due volte anche per chi non lo fa. Ecco perchè questa volta non ho lasciato mance aggiuntive, oltre alle quote, cosa che invece ho sempre fatto.
Mi scuso di nuovo se involontariamente ho urtato la sensibilità di qualcuno :)
 
Per quanto riguarda gli astemi solo in nave... La colpa è principalmente delle compagnie che vendono vini di bassa qualità che a terra costerenbbero 3/4€, a 20/30€... Quella roba la faccio bere a loro, a quel punto mi faccio una birra...

Questo aspetto e' proprio di qualsiasi attivita' di ristorazione a terra, in cielo e in acqua.
Mai preso una bottiglia di spumante in pizzeria o al ristorante per accompagnarlo ad una torta di compleanno? Arriva il peggio del peggio del peggio a minimo 15/20 euro a bottiglia, spesso marchi mai visti manco nei discounts.
Il vino al ristorante e' caro sempre ed ovunque, la qualita' poi e' spesso molto difficile da giudicare ed il giudizio e' estremamente soggettivo, a differenza del prezzo che e' un dato oggettivo.
 
Mi sa di sì. Io ancora non l'ho ricevuto, mi hanno inviato solo il questionario on line di fine crociera, e lì non si faceva menzione delle quote di servizio.
Io, ripeto, le ho pagate, ma ormai non aggiungo più mance extra, perchè la mole enorme di gente che se le fa stornare anche senza motivo o che vedo fare chilometri a piedi pur di non prendere navette o che è astemia solo in nave (per carità, ognuno fa le sue legittime scelte), mi fa pensare che quello che è giusto è giusto, ma pagare due volte no. Comunque, almeno penso che avendo pagato le quote ho contribuito allo stipendio di diverse figure professionali a bordo, non solo del mio cameriere e della mia cabinista.

Ciao, senza volere creare polemica, anche perche' sono nuova e poco esperta dato che faro' la mia prima crociera settimana prossima, ma onestamente non riesco a capire il ragionamento di dovere pagare il personale con le quote di servizio, a me come discorso sembra assurdo.
In primis perche' da che mondo e mondo le mance sono facoltative ed a discrezione del cliente che puo' quindi decidere o meno se lasciarla e di quale importo. Secondo poi e' il datore di lavoro che deve pagare lo stipendio ai suoi dipendenti e non il cliente, io ho un attivita' turistica quindi ti parlo con cognizione di causa.
Non mi sembra normale che ogni volta si sottolinei che le quote di servizio vanno pagate per pagare il personale come se chi lo fa e' in ragione e chi non lo vuole fare ha torto come se mancasse di rispetto agli altri passeggeri o a chi lavora. Secondo me non e' affatto cosi'.
Perche' altrimenti bisognerebbe lasciare mance tutto il giorno a qualsiasi persona che lavora, per fare un esempio non credo che qui nessuno lasci la mancia al benzinaio quando gli fa benzina o alla commessa che gli vende un abito, anche loro sono persone che lavorano e di certo non prendono uno stipendio alto, quindi dovrei lasciare le mance anche a loro e a qualsiasi persona che fa un lavoro e con la quale interagisco.
Ognuno nella vita svolge una professione diversa e viene pagato per cio' che fa, punto. E non e' diverso per chi lavora in nave, una donna delle pulizie che lavori in albergo da privati o su una nave sempre lo stesso lavoro fa, quindi non vedo perche' secondo il tuo discorso a questa persona devo perforza lasciargli la mancia? Quello e' il suo lavoro e per farlo viene pagata. Se poi qualcuno a livello facoltativo desidera lasciare un extra ben venga ma non vedo perche' associare questo discorso col fatto che cosi' si paga il personale, secondo me non ha proprio senso.
 
Ciao, senza volere creare polemica, anche perche' sono nuova e poco esperta dato che faro' la mia prima crociera settimana prossima, ma onestamente non riesco a capire il ragionamento di dovere pagare il personale con le quote di servizio, a me come discorso sembra assurdo.
In primis perche' da che mondo e mondo le mance sono facoltative ed a discrezione del cliente che puo' quindi decidere o meno se lasciarla e di quale importo. Secondo poi e' il datore di lavoro che deve pagare lo stipendio ai suoi dipendenti e non il cliente, io ho un attivita' turistica quindi ti parlo con cognizione di causa.
Non mi sembra normale che ogni volta si sottolinei che le quote di servizio vanno pagate per pagare il personale come se chi lo fa e' in ragione e chi non lo vuole fare ha torto come se mancasse di rispetto agli altri passeggeri o a chi lavora. Secondo me non e' affatto cosi'.
Perche' altrimenti bisognerebbe lasciare mance tutto il giorno a qualsiasi persona che lavora, per fare un esempio non credo che qui nessuno lasci la mancia al benzinaio quando gli fa benzina o alla commessa che gli vende un abito, anche loro sono persone che lavorano e di certo non prendono uno stipendio alto, quindi dovrei lasciare le mance anche a loro e a qualsiasi persona che fa un lavoro e con la quale interagisco.
Ognuno nella vita svolge una professione diversa e viene pagato per cio' che fa, punto. E non e' diverso per chi lavora in nave, una donna delle pulizie che lavori in albergo da privati o su una nave sempre lo stesso lavoro fa, quindi non vedo perche' secondo il tuo discorso a questa persona devo perforza lasciargli la mancia? Quello e' il suo lavoro e per farlo viene pagata. Se poi qualcuno a livello facoltativo desidera lasciare un extra ben venga ma non vedo perche' associare questo discorso col fatto che cosi' si paga il personale, secondo me non ha proprio senso.

Il tuo discorso e' formalmente corretto ma tralascianun punto fondamentale e purtroppo di difficile soluzione perche' non si riesce a trovare un parere ufficiale ed autorevole a riguardo.
Cio' di cui parlo e' il fatto che le compagnie croceristiche adottano un sistema anglosassone per retribuire il personale di servizio di bordo, e questo sistema e' totalmente diverso dal nostro, e le mance non sarebbero nemmeno facoltative.
Il problema e' che nessuna compagnia (io scrissi anche una mail ad hoc a Msc) spiega nel dettaglio cosa siano le quote di servizio, a chi vadano e con quale motivazione.
Tale "omerta'" e' di per se sufficiente, a mio avviso, a nutrire diversi sospetti sul loro presunto nobile fine...
Insomma in parola povere, non si sa a chi vanno, non si sa quanti euro vanno a chi, non si sa che succede nel caso le quote non vengano pagate.
Coloro che difendono strenuamente tale sistema sostengono che le quote di servizio siano parte integrante degli emolumenti del personale "di servizio" e quindi vedono lo storno come un'ingiustizia verso costoro.
Altri non credono che le quote di servizio vadano direttamente al personale o comunque che costituiscano parte del loro salario e quindi le vedono come l'ennesimo e salato balzello.
Dove sta la verita'....?
Si spera sempre in una maggiore trasparenza delle compagnie, tale da permettere una sceta consapevole e coscenziosa su un argomento tanto dibattuto quanto poco chiaro.
 
Kim, nessuna polemica, figurati. Neanche a me il sistema così com'è piace, anche perchè è logico che, alla prima esperienza soprattutto, uno faccia l'equazione "quote di servizio = mance". E come tali, le mance sono discrezionali e non fissate in un preciso importo prestabilito, almeno nella nostra cultura italiana e di altri paesi. E come hai correttamente evidenziato, nessuno di noi lascia mance a tutti tutti i giorni, dal benzinaio al parrucchiere al parcheggiatore, e via dicendo.
Si tratta invece di una diversa modalità di retribuzione del personale, di tipo internazionale o meglio anglosassone, per cui la quota di servizio costituisce parte integrante dello stipendio, e quindi elargire 20 euro cash al cabinista e al cameriere del ristorante serale equivale ad escludere da questa integrazione del salario di base un'altra percentuale di lavoratori il cui servizio a bordo non è però meno importante per la riuscita della mia crociera.
Giustamente allora si può dire (io per prima): spetta alle compagnie pagare una quota più alta a tutto il personale e non costringere i passeggeri a balzelli extra. In questo modo però salirebbero i prezzi delle crociere, e varie altre conseguenze. Quindi: quote facoltative e prezzi di listino invariati, meno integrazione per il personale di bordo. Ma anche servizio che cala, passeggeri che stornano le quote per risparmio e non perchè insoddisfatti, gente che paga sempre le quote e ogni anno le vede aumentare....loop perverso.
Nessuno di noi ovviamente è presente alla distribuzione di queste quote di servizio tra il personale, i cataloghi e i siti delle compagnie lo scrivono, ma sempre a lato o in piccolo, e il fatto stesso che siano facoltative chiaramente autorizza chiunque a valutare soggettivamente. Io di tante cose mi sono informata leggendo il forum, ma chiaramente in pochi andiamo a interessarci dettagliatamente di questioni tanto specifiche.
Io però preferisco che le quote siano facoltative, anche se finora le ho sempre pagate: ritengo più giusto pensare che, se non sono soddisfatta, posso farmele togliere; se invece sono obbligatorie, come su Costa, mi dà fastidio trovarmele tutte accreditate alla fine....ma questa sono io: un altro può dire, preferisco pagarle in ultimo, e non rimetterci anche quelle se all'ultimo momento non sono potuto partire.
Di conseguenza, il sistema così com'è a me non piace e non convince, ma se sulle navi la prassi è questa, ovvio che mi adeguo. Personalmente la mia scelta è quella di pagare sempre le quote facoltative, tranne in casi eccezionali di disservizi gravi (e finora sono stata fortunata, mai capitati) e non aggiungo altre mance, a meno che qualcuno del personale, per una mia esigenza o necessità, non si sia dovuto prodigare in servizi extra e non dovuti, e sia allora mio desiderio ricompensare una gentilezza o un'assistenza particolare.
Per me le quote dovrebbero essere molto più basse, obbligatorie per tutti, scritte chiaramente sul contratto nel loro totale, e lasciare al passeggero solo la facoltà di deciderle se pagarle al saldo della crociera, o direttamente a bordo a fine vacanza.
Ma per vari motivi siamo lontani da una soluzione di questo tipo.
 
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