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MSC Quote di servizio

...cut...
Beh...credo (da confermare, ma lo avevo letto da qualche parte) ci siano delle etnie non anglo-sassoni per i quali le quote non sono comunque obbligatorie....anche in compagnie che le hanno rese obbligatorie....
Sarà forse perchè da loro non esiste il fruttivendolo sotto casa? :D Facciamoci delle domande....e magari diamoci delle risposte...

Nel frattempo....purtroppo concordo con te Alessandra...

Confermo quanto hai scritto per esperienza diretta.
 
quanto si legge sul forum conferma la confusione che vige in materia..."le quote di servizio aumentano perche' qualcuno non le paga" opinione personale di chi lo scrive...
E' bello scambiarsi opinioni...basta non trasmetterle agli altri come oro colato o dati di fatto ovvi ed assoluti, ma da dove esce sta notizia?
Tutte le compagnie negli anni hanno aumentato le quote di servizio, obbligatorie o facoltative che fossero. Vedi Costa tanto per fare un esempio.
E poi per gli amanti del sistema facoltativo...ma se il vostro cabinista vi arreca un disservizio, magari anche grave...non pagate le quote di servizio..? Quindi non le pagate a nessuno di quei famosi "lavoratori che non si vedono". O le pagate...? Per un servizio che considerate comunque scadente?
Lo trovo un po' un controsenso...
Quindi per risolvere, nell'interesse in primis dei lavoratori (ammesso e non concesso che il sistema retributivo sia quello descritto da alcuni) meglio un prezzo crociera onnicomprensivo e dei salari adeguati per chi lavora sulle navi, come cameriere o come ufficiale.
Basta con ste mance, pare evidente che comunque il sistema attuale non funzioni (a prescindere dalle responsabilita').


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Enrico, perdonami, ma non ho voglia nè tempo di ripetere all'infinito cose trite e ritrite....
Ora fai pure finta che non esista la possibilità di farsele stornare parzialmente....;)

Ti dò qualche dritta....
Prenditi gli aumenti % per ogni compagnia mass negli ultimi 5 anni.....e quelli previsti in futuro...in primis Msc...e mettili in un foglio excel e giudica tu....

Poi prendi le comunicazioni ufficiali che ogni compagnia ha predisposto ogni volta che ha aumentato le quote di servizio...sopratutto gli ultimi... e cerca di leggere tra le righe....ma neanche tanto....
Poi cerca di notare sopratutto la successione temporale degli incrementi di chi le ha rese obbligatorie rispetto a chi le ha rese facoltative....
Infine, puoi se hai tempo creare una correlazione tra andamento dei cambi sopratutto euro/dollaro...o semplicemente studiarti attentamente in merito i report finanziari delle società quotate in borsa come Carnival (te lo consiglio, è molto dettagliato, forse il più dettagliato di tutti), Ncl, Royal. Di Msc non troverai niente.

Dopo tutto questo, se vuoi puoi pure discutere di cappuccetto rosso e del lupo cattivo...oppure del fruttivendolo sotto casa tua come ami fare...oppure con me ma seriamente di quote di servizio...decidi tu.....anche se per esperienza posso già dirti che di solito, anche di fronte alla matematica ed al buon senso, la volontà di supportare se stessi nel giustificare il fatto di recuperare qualche dindo prevale sempre.....;)
Forum docet.... ;)
 
Ultima modifica:
Enrico, però se da un anno all'altro trovi che sulla compagnia A o B la quota è aumentata e nel frattempo leggi dappertutto "io le ho fatte/le farò stornare", ok, sarà pure un aumento legato ad altro, ma mi pare evidente che una correlazione ci sia. Io ho saputo di aumenti delle quote su Royal, NCL, Celebrity e mi pare che anche lì le quote siano facoltative.
Non parlo solo di MSC, dove peraltro le quote non sono le più care esistenti sul mercato, anche se in pochissimi anni sono passate da 7 euro a 8.50 e poi a 9.

Per rispondere alla tua domanda: se trovo un cabinista proprio disastroso, semmai vado a reclamare, stornare le quote sarebbe proprio l'extrema ratio e solo se al cabinista svogliato si siano sommati altri problemi o mancanze. Che so...personale ai bar lento o quasi assente, o receptionist scortese; mala gestione generalizzata.
Ho letto di persone che non se la sentono di pagare 100 euro di quota di servizio anche per il neonato, oltre che per il resto della famiglia; di passeggeri che devono imbarcare lettini da campeggio per il figlio....posso capire che in questi casi uno opti per la riduzione delle quote, o per la semplice mancia brevi manu al personale di cabina o del ristorante.
Ma in linea generale, senza sentirmi migliore degli altri, credo che sia più giusto pagarle, o quantomeno chiedersi a cosa servono, invece che correre il primo giorno alla reception a chiedere lo storno di default quando ancora magari non si è nemmeno messo piede in cabina :)
Quanto all'includerle nel prezzo della crociera, io sono anche d'accordo con te, però in questo modo, anche se il servizio è scarso, non hai più nessuna facoltà di chiederne la riduzione e il personale magari è anche meno incentivato. Certo però se l'andazzo resta questo, meglio includerle nella tariffa e basta.

P.S. anche io di base preferirei che il personale in questione ricevesse una retribuzione adeguata senza che "debba farmene carico" io cliente con le quote, ma è anche vero che preferisco quote facoltative, ma PAGATE, che non trovarmi la crociera ai prezzi di quindici anni fa, quindi credo che alla fine il gioco valga la candela. Se invece nessuno paga le quote facoltative, non ci rimette la compagnia, ma il personale a cui non arriva l'integrazione, nonché chi le paga sempre considerandola una prassi accettabile, visto che in fondo non è una tassa mensile o annuale, io in crociera vado quando voglio, non perchè "devo" :)
 
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Quindi per risolvere, nell'interesse in primis dei lavoratori (ammesso e non concesso che il sistema retributivo sia quello descritto da alcuni) meglio un prezzo crociera onnicomprensivo e dei salari adeguati per chi lavora sulle navi, come cameriere o come ufficiale.
Basta con ste mance, pare evidente che comunque il sistema attuale non funzioni (a prescindere dalle responsabilita').

Posto che prima che arrivassero i fautori del braccino corto il sistema funzionava benissimo.....

Il tuo ragionamento finale .... è controproducente quanto quello che vuoi migliorare.....

E' inoltre interessante notare che noi italiani siamo proprio dei gran fighi in alcune occasioni....
Sempre pronti a dire che il nostro paese non è meritocratico, che chi si dà da fare non è premiato...poi però quando dobbiamo sganciare i dindini ci viene la tremarella.... del merito ce ne freghiamo e vai con lo stipendio fisso....diventiamo filosofi dell'economia e del diritto (ed aggiungo del "sospetto"...ma solo quando ci fa comodo)....ci ricordiamo del fruttivendolo sotto casa perchè a lui non diamo la mancia e sopratutto perche' in qualche caso è un gran figo pure lui se non ci emette lo scontrino.......e siamo disposti a smontare usi e consuetudini legittime e legali che disciplinano più di mezzo mondo....molto più di mezzo mondo....mondo delle crociere compreso....per non pagare una quota di servizio....e perchè in provincia di Sondrio non si fà così.
E siamo solo noi a porci questo problema.... Mica i norvegesi...i tedeschi....i Lapponi....

Interessante, non trovi? Non ti viene nemmeno in mente che il problema sia sopratutto culturale?

Io sono di animo semplice. La quota di servizio la voglio esposta nel contratto ed ovunque in maniera trasparente, con l'indicazione del prezzo lordo e netto nel caso di chi l'abbia resa obbligatoria, e non la vorrei avere assolutamente nel prezzo della crociera.... perchè la vorrei facoltativa ma "cum grano salis"... con storno motivato in apposito modulo dove spiego il perchè ed il percome non sono rimasto soddisfatto...con anche nome e cognome se c'è un responsabile del disservizio.
Difficile? Per me molto semplice..... ma sopratutto più giusto.
 
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Posto che prima che arrivassero i fautori del braccino corto il sistema funzionava benissimo.....

Il tuo ragionamento finale .... è controproducente quanto quello che vuoi migliorare.....

E' inoltre interessante notare che noi italiani siamo proprio dei gran fighi in alcune occasioni....
Sempre pronti a dire che il nostro paese non è meritocratico, che chi si dà da fare non è premiato...poi però quando dobbiamo sganciare i dindini ci viene la tremarella.... e vai con lo stipendio fisso....diventiamo filosofi dell'economia e del diritto (ed aggiungo del "sospetto"...ma solo quando ci fa comodo)....ci ricordiamo del fruttivendolo sotto casa perchè a lui non diamo la mancia e sopratutto perche' in qualche caso è un gran figo pure lui se non ci emette lo scontrino.......e siamo disposti a smontare usi e consuetudini legittime e legali che disciplinano più di mezzo mondo....molto più di mezzo mondo....mondo delle crociere compreso....per non pagare una quota di servizio....e perchè in provincia di Sondrio non si fà così.
E siamo solo noi a porci questo problema.... Mica i norvegesi...i tedeschi....i Lapponi....

Interessante, non trovi? Non ti viene nemmeno in mente che il problema sia sopratutto culturale?

Io sono di animo semplice. La quota di servizio la voglio esposta nel contratto ed ovunque in maniera trasparente, con l'indicazione del prezzo lordo e netto nel caso di chi l'ha resa obbligatoria, e non la vorrei avere assolutamente nel prezzo della crociera.... perchè la vorrei facoltativa ma "cum grano salis"... con storno motivato in apposito modulo dove spiego il perchè ed il percome non sono rimasto soddisfatto...con anche nome e cognome se c'è un responsabile del disservizio.
Difficile? Per me molto semplice..... ma sopratutto più giusto.

Ciao Massimiliano, mi trovi concorde soprattutto dopo un breve viaggio a New York dove anche le commesse di Victoria secret mi hanno fatto presente i loro nomi e siccome sono state oltremodo carine tutte e due, alla cassa non ho resistito! Presumo che le suddette commesse abbiano uno stipendio ... però arrotondare e forse anche far quadrare la fine mese non guasta a nessuno. Pensa che anche al deposito bagagli dell'hotel, che sarebbe gratuito, c'era un gentile signore avanti con gli anni che si prendeva cura dei bagagli e chi voleva gli lasciava una mancia! Anche lui sicuramente facente parte dello staff dell'albergo. Tutto questo per dire che il sistema delle mance in crociera è un po' americaneggiante e forse a noi italiani fa anche un po' fastidio (a volte) ma sono d'accordo con chi ha scritto qualche post indietro che anche quelli che lavorano per noi e non si vedono mai hanno diritto ad arrotondare il loro stipendio! Certo se poi ci sono dei motivi, si possono fare delle scelte!
 
Se andate su facebook nei vari gruppi dedicati alle crociere, tutti esultano perchè su MSC le quote sono facoltative. E per facoltative intendono "me le faccio stornare senza se e senza ma". Addirittura c'è chi dice "ho scelto MSC rispetto a Costa per questo". Per carità, uno è libero di scegliere ciò che vuole per il motivo che vuole (io per esempio all'inizio preferivo MSC per la bellezza delle navi :)), ma ....dubito che domani questi clienti accoglieranno con gioia la quota obbligatoria, o inclusa nel prezzo, e nemmeno il modulo dove spiegare il disservizio ricevuto, con tanto di nome e cognome. Al momento vedono solo il risparmio possibile, e tanto basta. Posso anche capirlo, però....ci sarebbero mille altre spese evitabili in crociera, io per esempio non compro foto, non mi sento obbligata a fare tutte le escursioni con la compagnia; prendo i pacchetti bevande solo se li trovo convenienti, ma non sono 63 o 90 euro di quote di servizio che mi fanno decidere di rimanere a casa o gridare allo scandalo. Semmai sono le tariffe in alta stagione o il supplemento singola dell'80 o 100 per cento, le cose che trovo troppo care e da rivedere. Non credo che chi fa stornare le quote sia insoddisfatto o sia in ristrettezze economiche, se non in piccola percentuale. Arrivo anche a capire chi da solo paga per tutta una famiglia e si trova magari 250 o 300 euro di quote, magari in certi casi si potrebbe prevedere un totale "a cabina" e non "a persona". Ma se sono facoltative, a chi importa? Non le paghiamo e basta.
Si ritorna al discorso del loop perverso....alle compagnie in fondo fa gioco tenere le quote facoltative, vista l'esultanza con cui la mancata obbligatorietà viene accolta.
 
Leggendo quanto scritto da Hermione, mi piacerebbe sapere se le persone che "esultano" per lo stornamento delle mance, sarebbero altrettanto esultanti se ai loro figli o parenti (che lavorano sulle navi da crociera) fosse tolta la mancia.

Mi sembra di giusto diritto ricevere la mancia, visto che chi va in vacanza vuole anche ricevere un certo servizio.
 
Ciao Massimiliano, mi trovi concorde soprattutto dopo un breve viaggio a New York dove anche le commesse di Victoria secret mi hanno fatto presente i loro nomi e siccome sono state oltremodo carine tutte e due, alla cassa non ho resistito! Presumo che le suddette commesse abbiano uno stipendio ... però arrotondare e forse anche far quadrare la fine mese non guasta a nessuno. Pensa che anche al deposito bagagli dell'hotel, che sarebbe gratuito, c'era un gentile signore avanti con gli anni che si prendeva cura dei bagagli e chi voleva gli lasciava una mancia! Anche lui sicuramente facente parte dello staff dell'albergo. Tutto questo per dire che il sistema delle mance in crociera è un po' americaneggiante e forse a noi italiani fa anche un po' fastidio (a volte) ma sono d'accordo con chi ha scritto qualche post indietro che anche quelli che lavorano per noi e non si vedono mai hanno diritto ad arrotondare il loro stipendio! Certo se poi ci sono dei motivi, si possono fare delle scelte!

Ciao Angela, ottimo spunto a mio parere. A New York funziona proprio così. Quando vai in taxi, anche se paghi con carta di credito ti compare la scritta "Tips" e la puoi pagare elettronicamente. E' un sistema diverso, con pro e contro, sicuramente più meritocratico, su questo non ci piove. Certamente se dovessero implementarlo domani in Italia, i disastri sociali sarebbero enormi. E non sarebbe nemmeno giusto. Idem se volessimo esportare il nostro sistema nella stra-grande maggioranza del mondo che non lo adotta. Lacererebbe il tessuto economico.

Se andate su facebook nei vari gruppi dedicati alle crociere, tutti esultano perchè su MSC le quote sono facoltative. E per facoltative intendono "me le faccio stornare senza se e senza ma". Addirittura c'è chi dice "ho scelto MSC rispetto a Costa per questo". Per carità, uno è libero di scegliere ciò che vuole per il motivo che vuole (io per esempio all'inizio preferivo MSC per la bellezza delle navi :)), ma ....dubito che domani questi clienti accoglieranno con gioia la quota obbligatoria, o inclusa nel prezzo, e nemmeno il modulo dove spiegare il disservizio ricevuto, con tanto di nome e cognome. Al momento vedono solo il risparmio possibile, e tanto basta. Posso anche capirlo, però....ci sarebbero mille altre spese evitabili in crociera, io per esempio non compro foto, non mi sento obbligata a fare tutte le escursioni con la compagnia; prendo i pacchetti bevande solo se li trovo convenienti, ma non sono 63 o 90 euro di quote di servizio che mi fanno decidere di rimanere a casa o gridare allo scandalo. Semmai sono le tariffe in alta stagione o il supplemento singola dell'80 o 100 per cento, le cose che trovo troppo care e da rivedere. Non credo che chi fa stornare le quote sia insoddisfatto o sia in ristrettezze economiche, se non in piccola percentuale. Arrivo anche a capire chi da solo paga per tutta una famiglia e si trova magari 250 o 300 euro di quote, magari in certi casi si potrebbe prevedere un totale "a cabina" e non "a persona". Ma se sono facoltative, a chi importa? Non le paghiamo e basta.
Si ritorna al discorso del loop perverso....alle compagnie in fondo fa gioco tenere le quote facoltative, vista l'esultanza con cui la mancata obbligatorietà viene accolta.

E secondo me è il vero motivo per cui Msc ha invertito la rotta sull'obbligatorietà. Sono stato molto critico nei confronti della compagnia ai tempi. A quanto arriveranno le quote di servizio Msc nel 2017? Lo avevo anche postato...ma non lo ricordo più.

Io invece, sarà per deformazione professionale avendo sempre lavorato in contesti multinazionali ed anche ben differenti dall'Italia, non adeguarsi per scopi egoistici e personali ai sistemi altrui non lo capisco.... Come non capisco chi và in Mongolia e pretende di mangiare la pasta Barilla come a casa ....

Ora, questo è quello che riporta Msc nel suo sito:

" Questa quota serve ad assicurare che siano mantenuti per i nostri ospiti i più alti livelli qualitativi di servizio. I valori giornalieri sotto riportati sono stati calcolati con questo obiettivo e non possono essere modificati. Tuttavia, contattando il Guest Relations Manager a bordo, potete chiedere di stornare, in tutto o in parte, l’addebito, nella sfortunata eventualità che non siate soddisfatti del servizio ricevuto."

Guarda Alessandra, questo è quello che riporta il sito Royal, con i cenni storici che dicevo prima:


"Le quote di servizio sono versate a beneficio del personale dei ristoranti, dei bar e degli addetti alla cura delle camere.

Il loro importo, a bordo delle navi Royal Caribbean, corrisponde a circa 13,50$ e 16,50$ per gli ospiti in suites, da GS e superiori, al giorno per ospite: un ammontare fisso che è l'importo di riferimento che viene addebitato automaticamente sul conto di bordo di ciascun ospite, a fine crociera (al momento del check out) e possono essere depennate (totalmente o in parte) su esplicita richiesta, in caso di disservizio o nel caso in cui il cliente desideri modificare l'importo o distribuirlo diversamente.



VECCHIE USANZE NUOVA CONSAPEVOLEZZA
Pagare a parte la quota di servizio è un'usanza britannica e americana per la quale, anche nei normali bar, le mance costituiscono la maggior parte della retribuzione del personale e non vengono incluse nei prezzi delle vivande ma in una voce separata del conto. A bordo delle navi da crociera di tutto il mondo questa usanza è rispettata al punto che le quote di servizio vengono esplicitate da una voce a parte nel prezzo del biglietto."


Cose dette e ridette, e che ho postato più volte. E siamo ancora qui a parlare del fruttivendolo sotto casa di Enrico.
Ora, e sarò sincero e lo dico chiaramente, c'è anche una questione di mancanza di civiltà e di rispetto delle persone che lavorano nell'esultanza che descrivi su facebook.

C'è impegno ed etica del lavoro.....
C'è un rapporto di civiltà e sociale tra individui, e non solo di tipo economico nel fatto di dare o non dare le quote di servizio...E si dovrebbe accettare onestamente nel momento in cui si sale su una nave....

E per onestamente intendo proprio ciò che ho detto prima, ed è ciò che descrive Royal. A fronte di disservizi, decido lo storno, parziale o totale...oppure una diversa distribuzione...Più facile di così....

Per me quindi, proprio sulla base di ciò che si legge nei siti etc., farsele stornare a priori vuol dire semplicemente una cosa: fare furbescamente la cresta sulle spalle di qualcun altro. Il che denota poca educazione e poco rispetto verso gli altri.

Io non sono per pagarle a prescindere...proprio perchè sposo in toto la cultura che le ha create...e che è una cultura meritocratica... Sposare in toto non vuol dire condividerla o meno, ma adeguarsi nella maniera migliore possibile....aspetto che ogni viaggiatore dovrebbero ben conoscere....

Le consuetudini più delle regole e delle leggi, fanno presa sulla società e fanno girare i sistemi in quanto universalmente riconosciute...
Certo, se poi arriva il brillantone di turno e dice: ma io al mio macellaio la mancia non la do.... Allora il sistema o parte di esso salta...

Finisco le mie considerazioni dando ancora sfogo alla mia totale incoerenza (sarà la ventesima volta che mi riprometto di non scrivere più in Td sulle quote di servizio).

Vedi Alessandra, aumentare le retribuzioni per eliminare le quote di servizio, oltre a stravolgere un sistema principalmente meritocratico, renderebbe i prezzi molto più alti rispetto agli attuali.

Se adottassimo il sistema Italiano tanto citato, ma lo facessimo veramente in toto, il nostro "cuneo fiscale" farebbe si che per ogni euro di quota di servizio abolita la crociera debba aumentare di due euro il proprio prezzo, questo per garantire lo stesso margine di guadagno alla compagnia. E non è mica garantito che il dipendente prenda lo stesso netto...;)
Tira tu le conclusioni ;)

Un salutone!!
 
Ultima modifica:
questo è quanto riporta il sito msc:

"Tuttavia, contattando il Guest Relations Manager a bordo, potete chiedere di stornare, in tutto o in parte, l’addebito, nella sfortunata eventualità che non siate soddisfatti del servizio ricevuto.
Mance
È vivamente sconsigliato dare mance direttamente ai membri dello staff."

per quanto mi riguarda (9 euro a notte a persona) secondo me è eccessivo, dove si è mai vista un'elargizione di mance cosi cospicua???
capisco "i dietro le quinte" che il soggiorno è favoloso che senza di loro nulla sarebbe possibile ecc...ecc....ma il soggiorno te lo fanno pagare e anche abbastanza caro! una persona normale fatica tutto l'anno per potersi permettere una vacanza, e sinceramente se c'è l'opzione di stornare tutto o in parte perchè non approfittarne???
è vietato dare mance? ok al massimo lasciamo la quota per 2/3 giorni.
questo ovviamente finchè è possibile farlo, poi quando msc le metterà obbligatorie, come ho gia detto amen.
confermo che in america i commessi, i camerieri affidano il loro guadagno sulle mance, ma stiamo parlando della politica salariale degli Stati Uniti d'America. MSC ha sede a Ginevra e sede operativa a Napoli e mi sembra assurdo che chi sta dietro le quinte guadagni cosi poco da dover far affidamento sulle q.d.s.
con la crisi che c'è oggi si sarebbero rivoltati tutti quanti !!
 
Ciao Angela, ottimo spunto a mio parere. A New York funziona proprio così. Quando vai in taxi, anche se paghi con carta di credito ti compare la scritta "Tips" e la puoi pagare elettronicamente. E' un sistema diverso, con pro e contro, sicuramente più meritocratico, su questo non ci piove. Certamente se dovessero implementarlo domani in Italia, i disastri sociali sarebbero enormi. E non sarebbe nemmeno giusto. Idem se volessimo esportare il nostro sistema nella stra-grande maggioranza del mondo che non lo adotta. Lacererebbe il tessuto economico.



E secondo me è il vero motivo per cui Msc ha invertito la rotta sull'obbligatorietà. Sono stato molto critico nei confronti della compagnia ai tempi. A quanto arriveranno le quote di servizio Msc nel 2017? Lo avevo anche postato...ma non lo ricordo più.

Io invece, sarà per deformazione professionale avendo sempre lavorato in contesti multinazionali ed anche ben differenti dall'Italia, non adeguarsi per scopi egoistici e personali ai sistemi altrui non lo capisco.... Come non capisco chi và in Mongolia e pretende di mangiare la pasta Barilla come a casa ....

Ora, questo è quello che riporta Msc nel suo sito:

" Questa quota serve ad assicurare che siano mantenuti per i nostri ospiti i più alti livelli qualitativi di servizio. I valori giornalieri sotto riportati sono stati calcolati con questo obiettivo e non possono essere modificati. Tuttavia, contattando il Guest Relations Manager a bordo, potete chiedere di stornare, in tutto o in parte, l’addebito, nella sfortunata eventualità che non siate soddisfatti del servizio ricevuto."

Guarda Alessandra, questo è quello che riporta il sito Royal, con i cenni storici che dicevo prima:


"Le quote di servizio sono versate a beneficio del personale dei ristoranti, dei bar e degli addetti alla cura delle camere.

Il loro importo, a bordo delle navi Royal Caribbean, corrisponde a circa 13,50$ e 16,50$ per gli ospiti in suites, da GS e superiori, al giorno per ospite: un ammontare fisso che è l'importo di riferimento che viene addebitato automaticamente sul conto di bordo di ciascun ospite, a fine crociera (al momento del check out) e possono essere depennate (totalmente o in parte) su esplicita richiesta, in caso di disservizio o nel caso in cui il cliente desideri modificare l'importo o distribuirlo diversamente.



VECCHIE USANZE NUOVA CONSAPEVOLEZZA
Pagare a parte la quota di servizio è un'usanza britannica e americana per la quale, anche nei normali bar, le mance costituiscono la maggior parte della retribuzione del personale e non vengono incluse nei prezzi delle vivande ma in una voce separata del conto. A bordo delle navi da crociera di tutto il mondo questa usanza è rispettata al punto che le quote di servizio vengono esplicitate da una voce a parte nel prezzo del biglietto."


Cose dette e ridette, e che ho postato più volte. E siamo ancora qui a parlare del fruttivendolo sotto casa di Enrico.
Ora, e sarò sincero e lo dico chiaramente, c'è anche una questione di mancanza di civiltà e di rispetto delle persone che lavorano nell'esultanza che descrivi su facebook.

C'è impegno ed etica del lavoro.....
C'è un rapporto di civiltà e sociale tra individui, e non solo di tipo economico nel fatto di dare o non dare le quote di servizio...E si dovrebbe accettare onestamente nel momento in cui si sale su una nave....

E per onestamente intendo proprio ciò che ho detto prima, ed è ciò che descrive Royal. A fronte di disservizi, decido lo storno, parziale o totale...oppure una diversa distribuzione...Più facile di così....

Per me quindi, proprio sulla base di ciò che si legge nei siti etc., farsele stornare a priori vuol dire semplicemente una cosa: fare furbescamente la cresta sulle spalle di qualcun altro. Il che denota poca educazione e poco rispetto verso gli altri.

Io non sono per pagarle a prescindere...proprio perchè sposo in toto la cultura che le ha create...e che è una cultura meritocratica... Sposare in toto non vuol dire condividerla o meno, ma adeguarsi nella maniera migliore possibile....aspetto che ogni viaggiatore dovrebbero ben conoscere....

Finisco le mie considerazioni dando ancora sfogo alla mia totale incoerenza (sarà la ventesima volta che mi riprometto di non scrivere più in Td sulle quote di servizio).

Vedi Alessandra, aumentare le retribuzioni per eliminare le quote di servizio, oltre a stravolgere un sistema principalmente meritocratico, renderebbe i prezzi molto più alti rispetto agli attuali.

Se adottassimo il sistema Italiano tanto vantato, ma lo facessimo veramente in toto, il nostro "cuneo fiscale" farebbe si che per ogni euro di quota di servizio abolita la crociera debba aumentare di due euro, questo per garantire lo stesso margine di guadagno alla compagnia. E non è mica garantito che il dipendente prenda lo stesso netto...;)
Tira tu le conclusioni ;)

Un salutone!!

Lasciando stare la risposta al post sopra su file excel ecc...saltiamo proprio a pie pari....
Perdonami Felix ma non sei ben informato.
Quello che tu chiami sistema italiano altro non e' che quello adottato dalla maggior parte dei paesi del pianeta, non il contrario.
Il sistema delle mance e' classico del mondo anglosassone appunto.
Tanto per non fomentare la confusione....
Altra cosa, Costa ha le qds obbligatorie e le stesse hanno subito un aumento, e' dovuto anche questo al fatto che qualcuno non le paga?
Come gia' detto anche da altri sempre sullo stesso argomento io noto una grande aggressivita' da parte di ALCUNE "sentinelle" che strenuamente difendono l'attuale sistema...che senza troppe allusioni additano come meschini e italioti coloro che invece lo rifiutano per le piu' svariate ragioni.

Quindi si puo' esprimere la propria idea senza andare a fare analisi oltremodo poco galanti...sulla cultura e istruzione di un paese, per altro il nostro!


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Il sistema delle mance e' classico del mondo anglosassone appunto.
Tanto per non fomentare la confusione....


Mi daresti la definizione di "sistema anglosassone" e "mondo anglosassone"? Per curiosità.... E per te l'India, giusto per fare un esempio, è mondo anglosassone, sistema anglosassone (che è un'altra cosa ancora), o sistema Italiano?


Sul resto....ti ho già risposto. Sono risposte articolate, mi rendo conto, magari non scritte benissimo, me ne scuso, ma sono li, leggile. Ti consiglio di leggere anche ciò che scrivono le compagnie nei loro siti. Piuttosto, a quando invece qualche tua seria argomentazione?

Sulla galanteria hai ragione.... ho solo da imparare in stile e rispetto da chi a prescindere si fà stornare le quote di servizio senza motivazione. Mea culpa.

Sai, meschino è una parola che hai usato tu. Io ho parlato di persone che non hanno rispetto per il lavoro e le consuetudini altrui gasandosi e vantandosi su facebook di essersele fatte stornare senza motivazioni pur sapendo cosa ciò comporta. Ebbene si, mi spaventa questa diffusa superficialità, sopratutto nella totale assenza del concetto di come le azioni di ognuno di noi possano avere ripercussioni sugli altri. Che è anche il motivo della mia irritazione. Come lo è l'atteggiamento accondiscendente delle compagnie in certi frangenti. Posso? Tu vuoi invece vantartene ? Io no, grazie. Le definizioni le lascio a te.

Orgoglioso e fiero di essere Italiano, detto e ribadito in ogni occasione, ma non così ebete da far finta di niente su questa nostra diffusa caratteristica. E se per altre etnie ciò che per noi è obbligatorio diventa facoltativo...io la domanda me la porrei...e mi darei pure una risposta... tu invece? tutta colpa della fatina?
 
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Mi daresti la definizione di "sistema anglosassone" e "mondo anglosassone"? Per curiosità.... E per te l'India, giusto per fare un esempio, è mondo anglosassone, sistema anglosassone (che è un'altra cosa ancora), o sistema Italiano?


Sul resto....ti ho già risposto. Sono risposte articolate, mi rendo conto, magari non scritte benissimo, me ne scuso, ma sono li, leggile. Ti consiglio di leggere anche ciò che scrivono le compagnie nei loro siti. Piuttosto, a quando invece qualche tua seria argomentazione?

Sulla galanteria hai ragione.... ho solo da imparare in stile e rispetto da chi a prescindere si fà stornare le quote di servizio senza motivazione. Mea culpa.

Sai, meschino è una parola che hai usato tu. Io ho parlato di persone che non hanno rispetto per il lavoro e le consuetudini altrui gasandosi e vantandosi su facebook di essersele fatte stornare senza motivazioni pur sapendo cosa ciò comporta. Ebbene si, mi spaventa questa diffusa superficialità, sopratutto nella totale assenza del concetto di come le azioni di ognuno di noi possano avere ripercussioni sugli altri. Che è anche il motivo della mia irritazione. Come lo è l'atteggiamento accondiscendente delle compagnie in certi frangenti. Posso? Tu vuoi invece vantartene ? Io no, grazie. Le definizioni le lascio a te.

Orgoglioso e fiero di essere Italiano, detto e ribadito in ogni occasione, ma non così ebete da far finta di niente su questa nostra diffusa caratteristica. E se per altre etnie ciò che per noi è obbligatorio diventa facoltativo...io la domanda me la porrei...e mi darei pure una risposta... tu invece? tutta colpa della fatina?

Ovviamente non cedo alle ripetute provocazioni...le mie idee sono gia' espresse senza peraltro giudicare chi la pensa diversamente[emoji6]
Per quanto riguarda il mondo anglosassone mettici pure dentro le colonie, ex colonie, paesi gemellati, alleati e compagnia cantante il risultato non cambia.
Per darti un'idea piu' precisa praticamente tutta Europa non ha quel sistema e l'unico paese che lo adotta sta per votare la sua permanenza nell'Unione.
Cio' non vuol dire che le mance non esistano altrove, ci sono anche da noi, ma non costituiscono un "obbligo" come appunto in Inghilterra e Stati Uniti (dove comunque non esistono moduli da compilare per spiegare il rifiuto a lasciare la mancia, viene richiesto magari a voce).
Infine a me, da passeggero anzi cliente, non frega proprio niente se ci sono persone che su fb esultano per il discorso mance o che scelgono addirittura la compagnia in base a tale facolta'.
A me da cliente interessa come si comporta la compagnia con me.
A me da cliente interessa che una Compagnia sia stata sanzionata per quanto in oggetto (non e' Msc).
Quindi, convinto anche che il nostro (nostro a tutto tondo) sistema sia di gran lunga migliore di quello "americano", preferisco l'obbligatorieta' delle quote di servizio, cosi' si pone fine a qualsiasi incomprensione diciamo...
I lavoratori sarebbero solo piu' tutelati e lavorerebbero come coloro che lavorano a Vienna a Roma, Buenos Aires ecc


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Io sono scesca poco tempo fa dalla Splendida e a quanto quote di servizio (le compagnie non parlano di mance, ma sempre di quote di servizio) abbiamo fatto stornare quelle dei bambini (e solo i lori) perché abbiamo avuto un'imbarco a dir poco disastroso, dove si sono pure presi a pugni e a calci, senza assistenza alcuna.... e su 4 volte che abbiamo ordinati la colazione in cabina é arrivata 2 volte con oltre mezz'ora di ritardo. Questo sommato al fatto che pure per avere i benefit del MSC Club Voyagers Black abbiamo dovuto andare a bussare la porta l'ultima giorno di crociera, proprio la sera prima dello sbarco siamo andati alla Reception per farci stornare la parte dei bambini. Noi adulti abbiamo pagato le quote.

Questo per dire che secondo me il sistema sarebbe ben giusto. è (purtroppo) la furbizia - maggiorparte italiana - che fa si che il sistema non funzioni....
 
Mi scuso se ti ho dato modo di leggerle come provocazioni....... non era assolutamente mia intenzione... [smilie=bugiardo_02: (che falso, invece volevo proprio provocarti Enrico...:D ... ma l'hai presa sportivamente...bravo ;) )
Mettiti un pò nei miei panni....... per me esprimere opinioni sul pagare o non pagare qualcosa che, SE spiegato da parte della compagnia il perchè lo si fà etc., equivale nel dibattere se sia giusto o sbagliato tuffarsi in piscina con i cartelli che lo vietano...o non fare la raccolta differenziata se il tuo comune lo prevede....etc. etc.
Intendo come linea di principio.

E' previsto? si. E' una consuetudine sempre esistita? Si. Ti dicono di farlo solo in presenza di disservizi? Si. Se lo fai senza motivazioni, stai togliendo il pane a qualcuno? Si.
Di cosa si vuole discutere allora? Del rispetto verso il lavoro altrui? Per me questo non è esprimere opinioni, ma trovare giustificazioni arrampicandosi sugli specchi. Lo dico in generale, per i commenti che ho letto. E lo dico in tutta sincerità, stavolta veramente senza nessuna finalità polemica, ma come riflessione.

Opinione è dire: preferisco il nostro sistema per i seguenti motivi, ma mi adeguo al sistema di altri. Pur criticandolo (vorrei poi vedere che succede quando i prezzi schizzano del 20%). Ma qui non solo si critica, si agisce, e cioè non si paga. e ci si vanta pure. Alimentando la cultura del sospetto, che quando non fa comodo la si condanna, ma quando fa comodo le si da una bella rispolverata. E tralasciando l'importante finale della storia...e cioè... ma chi ci rimette? In primis i dipendenti....e poi anche io!! ;)

Concordo sulle conclusioni: in questa situazione, il male minore è renderle obbligatorie. Non mi piace, ma lo accetto.

Sulla trasparenza...ho detto in tutte le salse come la pensavo.....Alessandra credo se lo ricordi, la pensavamo allo stesso modo.

Sull'obbligatorietà della mancia negli Usa: sbagli ancora l'approccio. Non ti condannano se non la paghi. Non è obbligatoria. Ma è una consuetudine comunemente accettata, tale per cui la maggior parte dei compensi non scaturisce da una parte fissa, ma da un variabile che corrisponde il cliente finale. E questo non vale solo nei paesi anglosassoni... ;)

Giusto o sbagliato? Se ne potrebbe scrivere un libro. Ci sono pro e contro. Il mio pensiero è che un sistema del genere tutela il consumatore ed il datore di lavoro, meno il lavoratore. Il nostro più il lavoratore. Pro e contro. Ma ci sarebbero altri tremila distinguo, ed in ogni caso mi è più simpatico il nostro. Lo preferisco in linea di massima, pur essendo meno meritocratico. Ma capisci che non pagare a prescindere è tutt'altra faccenda?

Grazie per la lezioncina sull'Europa.... non ne ero minimamente a conoscenza :D (te lo sto dicendo simpaticamente... ;) )

Ciao
 
Ultima modifica:
Ragazzi, posso farvi i miei complimenti per come siete riusciti, alla fine, a mantenere la discussione civile e ricca di spunti, senza degenerare? :) Ma l'argomento è spinoso di suo, e poi quando si parla di soldi si rischia facilmente di alzare i toni.
Partendo dal presupposto che qui non ci conosciamo personalmente e potrebbe anche darsi che chi vorrebbe eliminare le quote sia il massimo pagatore mondiale delle stesse e io che dico di pagarle sempre potrei anche aver mentito, per quanto ne sapete voi :), vediamo di chiarirci da un punto di vista teorico.
A creare un bel po' di confusione, secondo me, è l'associazione del concetto di quote di servizio con quello di mancia, intesa quest'ultima come extra, arrotondamento del conto o ringraziamento particolare, liberamente lasciato dal cliente che decide lui a chi, quanto e perchè elargirlo. Non sono la stessa cosa, e pur non essendo io portavoce di nessuna compagnia, credo di aver letto abbastanza per poterlo affermare con un minimo di certezza. Gli stessi siti e cataloghi di MSC, Costa e compagnia chiariscono di cosa si tratta, anche se non è la prima cosa che salta all'occhio. L'informazione però viene data.
Possiamo poi scegliere di ignorarla e guardare solo al nostro personale risparmio. Le compagnie ce lo consentono.
Però non mettiamo sullo stesso piano lo storno delle quote di servizio con il risparmiarsi i soldi delle escursioni perchè abbiamo scoperto che con il taxi vediamo le stesse cose ma spendendo meno. Non pagare le quote, che piaccia o no, significa sottrarre al personale un'integrazione dello stipendio base. Così c'è scritto sulle fonti ufficiali, anche se nessuno di noi è in grado di verificare personalmente cosa succede dietro le quinte. A meno che non pensiamo che le compagnie mentano spudoratamente, ma allora in questo caso perché continuare a viaggiarci, se non vogliamo dare nemmeno il beneficio del dubbio? Poi possiamo discutere per ore se sia giusto o meno questo sistema di retribuzione, se sia da modificare qualcosa nel modo in cui le compagnie ce lo comunicano, ma guardiamo pure dall'altra parte, e senza voler essere per forza altruisti, pensiamo anche se, alla lunga, questa abitudine allo storno non possa portare svantaggi anche a noi crocieristi, oltre che al personale di bordo, del quale a qualcuno può anche non importare nulla, che sia per disinformazione o per altre ragioni.
Io ho il massimo rispetto per i soldi, non faccio i conti in tasca a nessuno e credo che quasi tutti qui facciamo qualche sacrificio o rinuncia per permetterci una o più crociere. Al tempo stesso ho rispetto per il lavoro altrui, e nello specifico, da amante delle crociere, tengo anche a che si mantenga nel tempo un livello di servizio non al di sotto di un certo standard. E se la quota di servizio può aumentare la retribuzione di chi lavora a bordo e contemporaneamente contribuire a mantenere la qualità di cui sopra, senza che i prezzi delle crociere aumentino o che ci chiedano di portarci le lenzuola da casa o di pagarle a parte, io prima di stornare le quote di default ci penso non una, ma mille volte. Ci sono altre cose su cui volendo si può risparmiare, senza pregiudicare la buona riuscita della vacanza.
Inoltre, sempre dal punto di vista del cliente, è anche giusto che le quote restino facoltative, ovvero ci sia la possibilità di ridurle o non pagarle in caso di reali e seri disservizi, e nel rispetto della meritocrazia. Questo però vale se siamo "corretti"- passatemi il termine- anche noi. Salire a bordo già con l'idea di chiederne lo storno, e solo per risparmio, sarà lecito, ma non equo. Posso capire che alla prima crociera uno sia inesperto, non abbia letto, visto, sentito nulla di definitivamente chiaro e in virtù di ciò si regoli .
Se uno mi dice: non le pago perchè per me la compagnia è poco trasparente in merito, posso capire. Non dico abbia ragione o torto, magari è un fatto di interpretazione, e comunque è vero che ci sono state sanzioni alle compagnie su questa materia e che sarebbe preferibile che le quote venissero indicate anche nel contratto che si firma e non solo sul catalogo o sul sito in fase di simulazione di preventivo. Ma se un altro mi dice: non le pago perché preferisco risparmiare, sono affari suoi e io mi limito a prenderne atto, ma comunque non condivido.
 
E vada per il caffè! :cool:

Più tardi vorrei riprendere alcuni spunti che ci propone Alessandra.

Buona giornata
 
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