Lunedì 4 luglio STAVANGER
arrivo h 8.00 partenza h 18.00
Ci siamo....questa è davvero l' ultima tappa.....l' ultimo porto toccato in terra di Norvegia....Stavanger.
In questo caso non avevo alcuna aspettativa, pensavo che l' unica attrattiva del posto degna di nota fosse solo il Preikestolen, più conosciuto come Pulpit Rock e invece....mi sbagliavo.
La cittadina è veramente un gioiello, piccola, raccolta, con casette bianche di legno e fiori sgargianti al davanzale. Una bomboniera di città.
Questa mattina ce la siamo presa con calma e l' appuntamento con Laura Guido Beppe e Vale per scendere a terra è alle 10.30
Appena scesi ci rechiamo subito al molo antistante al nostro per prenotare il giro in barca al Lysefjord.
Qui tutto è vicinissimo, nella foto sottostante si vede sulla sinistra il molo con la prua della Splendida e a destra dove inizia il molo per l' escursione al fiordo.
Nota tecnica: nel molo a destra ci sono due ombrelloni (vicini) di compagnie diverse che offrono lo stesso identico giro in barca (circa 3 h). Uno è più costoso e offre un' imbarcazione molto grossa con conseguente sovraffollamento, l' altra costa meno e la barca è più piccola (ma confortevolissima) e consente di fare l' escursione con più comodità e meno gente. Ovviamente noi abbiamo preso la seconda
con partenza alle h 12.30
Dovendo aspettare un' oretta circa ci siamo dedicati alla visita della cittadina
e della Cattedrale (che al mattino ci hanno chiesto 30 nok a testa per entrare mentre il pomeriggio l' ingresso era libero [smilie=pensieroso[: )
[IMG]https://dl.dropbox.com/s/vw51x3xwyrbkfg5/NORVEGIA791.jpg[/IMG]
Appena fuori dalla chiesa ecco spuntare nuovamente un' insegna conosciuta....Starbucks....così ci avviciniamo per "approfittare" della wifi free e qualcuno....non si sa chi.....non ha resistito al richiamo del frappuccino
Si sono fatte ormai le 12 e decidiamo di avvicinarci al molo aspettando con calma il nostro turno per salire e invece...arrivati li troviamo già una barca pronta a partire....ci dicono che possiamo salire e ci precipitiamo a bordo prima che cambino idea. In questo modo abbiamo guadagnato mezz' ora e per noi è già un successo!!!
Partenzaaaaa
Il cielo come sempre è un' alternanza di nuvoloni neri carichi di pioggia e nuvolotte bianche come panna montata.
Per non darci l' impressione di essere troppo fortunati, il tempo decide per un compromesso.... qualche scroscio d' acqua, poca a dire il vero e per la maggior parte sole e nuvole che lasciatemelo dire in questi luoghi regalano giochi di luce strordinari.
In effetti ho poi scoperto, grazie ad Engy, che Lysefjord significa "fiordo della luce" (questo nome è probabilmente dovuto al colore candido delle rocce granitiche che ne formano le pareti e alla presenza costante di una morbida luce azzurrognola che lo rischiara anche in caso di tempo nuvoloso)
Ma adesso basta con le chiacchiere.....vai con le foto
Ed ecco che i nuvoloni neri prendono il sopravvento su quelli bianco/panna [smilie=pioggia[1].:
Per fortuna dura poco, il peggio è passato, d' ora in poi solo qualche sporadica "sgrullata" (come si dice dalle mie parti
) ma per il resto [smilie=sole_03[1].:
( per alcune foto ho usato volutamente dei filtri, possono piacere o non piacere, ma a mio parere accentuano l' intensità e la maestosità del luogo )
Sulle sponde della roccia scoscesa vive anche un gruppo di caprette che ormai, abituate all' andirivieni dei turisti, si avvicinano fiduciose
Ed ecco che finalmente....naso all' insù..... arriviamo sotto al Pulpit Rock...in principio avvolto dalla nebbia....poi nel giro di due minuti appare in tutta la sua imponenza.
Da lassù Engy, Carlo e Lorenza salutano con la manina [smilie=ciao_06[1].:
Soddisfatti della magnifica vista adesso il fiordo ci regala un susseguirsi di cascate che copiose e prepotenti si tuffano in mare.
La purezza delle loro acque è rinomata.
Avvicinandoci infatti con il muso dell' imbarcazione hanno raccolto l' acqua con un cestello direttamente dalla cascata e ce l' hanno offerta da bere....dire che è stata una sensazione sublime è dire poco!!!!
E' ora di rientrare, la barca vira e il motore è a tutto gas....il viaggio è breve e ho poca voglia di parlare.
Negli occhi ancora le immagini appena colte, questa natura così rude e dirompente, ti sovrasta......ti cattura....ti lascia senza fiato.... e ti senti come svuotata, impotente di fronte a tanta forza, tanta potenza, tanto colore e tanta energia.
Ti senti piccolo di fronte a tutto ciò e ti fermi a pensare quanto è forte e al tempo stesso fragile questa natura che ci circonda e quanto l' uomo con comportamenti sconsiderati, sta mettendo a rischio tutto ciò.
Nel frattempo le nuvole hanno lasciato il posto ad un sole meraviglioso.
Arrivati a terra ci fiondiamo in nave per svaligiare il buffet, il tempo di rifocillarci e scendiamo di nuovo per ammirare le casette nella zona vecchia, proprio davanti alla nave, con le loro facciate bianche e i fiori alla finestra. Chi non vorrebbe una casetta così?!?
E in ultimo un giretto al lago che si trova alle spalle della cattedrale
A questo punto è proprio ora di rientrare, sono le 17.
Ho voglia di una doccia e un Margarita, dal mio balcone...accoccolata come un gatto....a guardare i gabbiani contendersi le briciole lanciate dai piani superiori e guardando le nuvole....queste nuvole...che qui, più di ogni altra parte del mondo, si prestano al gioco che faccio da bambina.... :" guarda....un elefante!!!!"..... :" e quello????....un cane a testa in giù!!!!"....che meraviglia...mi godo beata questi ultimi attimi di magia.
La nave salpa e oggi, ancora una volta, mi sento felice e privilegiata.
uscendo dal porto passiamo sotto ad un ponte....molto suggestivo!!
Un occhio all' orologio e mi accorgo che è ora scossa di andare a prepararsi, stasera ultima cena di gala col menù di Cracco e soprattutto la tanto attesa (almeno da me, per quanto l' avevo sentita nominare)....Baked Alaska [smilie=mangiare_07:
[IMG]https://dl.dropbox.com/s/7w5kern3oggvl1o/NORVEGIA1019.jpg[/IMG]
E come di consueto....il modo migliore di passare le serate...in compagnia...gli amici...un cocktail (anzi due....anzi tre
).
Uno sguardo al mare....e al cielo....che non si accende più come un fuoco ininterrotto ma che dolcemente ci riavvicina allo scuro della sera....al buio della notte.
Stiamo tornando a sud...verso casa...e in fondo al cuore non sono triste....ho goduto come pochi il privilegio di vedere tutto ( e a detta di molti non è poi così scontato), di avere sempre bel tempo (salvo rare eccezioni) e soprattutto sono felice di ritornare a casa....dove ho radici...dove mi sento felice e protetta...dove so che posso sempre tornare perchè è da li....che posso sempre ripartire!!!!!