Ed invece….In parte Alessandra ha ragione…..l'Oriente ne è la causa indiretta...
Nessun Top Manager, soprattutto di un'azienda che per oltre mezzo secolo è stata leader di mercato incontrastata, ammetterà mai in pubblico che negli stessi mercati da tempo sta perdendo posizioni. Ma il marchio Costa, è sempre forte, le quote di mercato si perdono e si perderanno ancor di più semplicemente perchè diminuiscono le navi. Diminuiscono i posti letto. Perchè Carnival aveva bloccato gli investimenti. Perchè l'Asia fa guadagnare di più e le navi vanno spostate lì. Perchè in Europa c'è comunque Aida, che ha ed avrà più nuove navi, e sta guadagnando tanto pure lei.
Ma NON diminuisce la domanda per Costa. Perchè i nuovi che salgono su Costa, rimangono comunque soddisfatti. Perchè comunque la politica comunicativa, rivolta ad un neo crocierista, funziona. Semplicemente, Costa non ha i letti per accoglierli, non ha navi per crescere nei mercati classici, perchè non è più una priorità per Carnival. Aida e Costa Asia sono le principali priorità.
Ed allora, Palomba ci racconta una bugia clamorosa quando dice "se volessimo possiamo crescere del 20% " nei mercati storici. Anche volendo, non potrebbero. Non hanno le navi per poterlo fare. Ma non possono ammetterlo. Non possono dire chiaramente che la ritirata della cara e gloriosa Costa è in corso, è un fatto, ed è "strategica", in gran parte voluta, e solo perchè non avendo navi (per una scelta di Carnival a favore di Arison) si è preferito privilegiare Aida e Costa Asia che hanno una reddittività più alta.
Ma così...per la legge domanda-offerta, si creano le condizioni per una nuova scommessa: se la domanda C'E' ma mancano i posti letto perchè non ci sono nuove navi ed altre stanno andando piano piano in Cina , a fronte di un trend potenziale con una domanda più alta dell'offerta, ci sono tutti i presupposti economici per poter aumentare i prezzi.
Così si può anche migliorare la reddittività (infatti dubito che i servizi aumenteranno proporzionalmente....
... ma staremo a vedere).
E come si dice a Milano..... Taaaac... ecco la soluzione...il nuovo pricing!!
E qui entra in gioco l'ultima "sottigliezza", una strategia più volte vista in passato (vedi nella telefonia mobile): quella della "complessità" al fine di evitare confronti con la concorrenza. E sempre nell'ottica del nuovo crocierista medio.
Mi spiego meglio: anche in presenza di una forte domanda, non è così semplice ed immediato aumentare i prezzi. Perchè esistono anche le strategie dei concorrenti, ed a parità di prodotto, il prezzo è una delle principali armi competitive.
Se si aumentano troppo i prezzi rispetto ai concorrenti, ed i concorrenti hanno una capacità ricettiva maggiore, rischi che le navi ti si svuotino in poco tempo. E la soluzione alternativa è tornare ad abbassarli (ci fu un caso simile con Royal nell'estate 2012). Avendo inutilmente perso tempo. E soldi.
Ed allora, meglio rendere i propri prezzi certamente più alti, ma lo si fa creando "confusione" nel mercato, complicandoli, aggiungendo servizi che altri non mettono (vedi i pacchetti bevande inclusi), così questo incremento non lo si nota o lo si nota meno perchè si rende l'offerta ed il relativo prezzo non più confrontabile con il competitor.
Risultato? Si arriva al nuovo pricing. Noi ne discutiamo tutti i giorni nel forum, e tutto non è ancora completamente chiaro nemmeno a noi. Ma pensate ad un neo crocierista, che sta comprando la sua prima crociera magari su internet....tra basic, advance, comfort advance, prima e dopo 60 giorni, con o senza un parente entro il 12esimo grado...insomma...ci capisce poco. E quindi ha più difficoltà nel fare confronti.
Tutto questo contesto, legato a sua volta agli ultimi 4 anni di storia in Costa, spiegano ragionevolmente e seppur per ipotesi le dichiarazioni di Palomba.
Maria Cristina....dopo un post così "prolisso"...non addormentarti sarà praticamente impossibile
Spero di essere stato il meno noioso ed il più chiaro possibile.
Un saluto