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Quattro chiacchiere fra Amiche

luce62

Well-known member
Buongiorno a tutti, in Lombardia coperto, si alterna al sole al nuvoloso, ha piovuto tantissimo anche da noi, stupendi i fiori, il profumo lo percepisco, il gelsomino è uno dei miei preferiti:)
 

gimale

Well-known member
Eccomi tornata. E' stato un periodo di ricorrenze e brevi viaggi nei dintorni. Ho compiuto gli anni (un numero importante che si doveva festeggiare), abbiamo festeggiato i 33 anni di matrimonio, siamo stati a visitare la città di Alba ed abbiamo vissuto l'esperienza della Skyway del Monte Bianco.
Alba non è solo la città del tartufo ma ha un'interessante storia di cui sono rimaste vestigia nel sottosuolo, ha un bel museo dove è possibile ammirare i resti di una balenottera e di un mastodonte che qui hanno vissuto migliaia di anni fa, e nei suoi dintorni si trovano diverse cantine alcune storiche.
Ecco alcune immagini

La facciata del Duomo



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Le tarsie del coro

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Nell'immagine successiva si vedono le diverse stratificazioni risalenti all'epoca romana (i muretti più bassi), le fondamenta e i muri delle case medioevali ( sassi rotondi per le fondamenta e squadrati per i muri perimetrali).

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E questo è l'imperatore romano Publio Elvio Pertinace.
Era nato ad Alba nel 126 d.C , figlio di un liberto originario di Vada Sabatia ( l'odierna Vado Ligure). fece una brillante carriera militare fino a diventare imperatore nel 193 d.C. ma regnò per soli 3 mesi poichè fu assassinato dai suoi stessi pretoriani.

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La cantina che abbiamo visitato dopo Alba ha una storia molto particolare.
I terreni erano stati acquistati dal re Vittorio Emanuele II per essere donati alla sua compagna Rosa Vercellana, nota come la Bela Rosin. Si trattava di una residenza di caccia e la casa in cui dimorava il re e la sua compagna è ancora presente ma non visitabile all'interno perchè oggi è sede di un ristorante

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Quando il re e la Rosina morirono la tenuta venne ereditata dal figlio Emanuele Alberto...... Continua
 

gimale

Well-known member
Emanuele Alberto capì che le colline che circondavano la casa di caccia potevano essere trasformate in vigneti di pregiate uve con cui produrre Barolo ed iniziò ad impiantare le viti e a costruire un vero e proprio villaggio dove ospitare le circa 200 persone che, nel periodo di massimo sviluppo della cantina, vi lavoravano.
Così furono costruiti alloggi per i dipendenti

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La scuola per i bambini dei dipendenti: sulla sommità sopra l'orologio si vede ancora la campanella

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Una piccola chiesa

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e, naturalmente le cantine.... Oggi sono dotate di moderni strumenti e botti nuove ..

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ma in un'area sono ancora conservate le vecchie botti del re.

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e poi ci sono queste due bilance; si racconta che quando c'erano degli ospiti si facesse una gara: si pesavano prima di iniziare a bere e poi quando non riuscivano più ad ingurgitare vino; vinceva chi aveva preso più peso e quindi aveva bevuto di più!

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Emanuele Alberto morì molto giovane ed ereditò la tenuta il figlio Gastone appena diciottenne; la gestione passò al Direttore delle cantine che sotto la sua guida arrivò alla massima espansione. Nel 1931 arrivò la filossera che distrusse quasi completamente i vigneti causando il fallimento dell'azienda che fu venduta ad una banca.
Solo nel dopoguerra la produzione riprese ma solo con l'acquisto da parte di una società di imprenditori nel 2008 la cantina ha vissuto un grande cambiamento.
Oggi oltre alle cantine che producono barolo pluripremiato, ci sono ancora alloggi per i dipendenti, un ristorante e un albergo.

Ma la nostra gita non si ferma qui.

Continua....
 

gimale

Well-known member
Ci siamo spostati a Guarene a visitare il parco d'arte contemporanea Sandretto Re Rebaudengo. Qui si trovano in un parco diverse installazioni di artisti contemporanei.
Il panorama è splendido, con vista sul castello e sulle colline del Roero

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Le opere sono veramente molto moderne e sinceramente solo due mi hanno colpita.
La prima per come è stata concepita e creata. Si tratta di un camaleonte i cui colori sono formati da tante diverse immagini scelte casualmente da un programma su internet.

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e in un punto dell'addome si possono scorgere anche due volti

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L'altra è una scultura che ricorda un alieno ( a me è sembrato proprio quello di Alien) con tentacoli che sembrano agitarsi nell'aria come a voler prendere qualcosa

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In realtà altro non è che la riproduzione ingrandita del fiore della vite con gli stami e il pistillo: un mostro in miniatura!

A domani: andremo sul Monte Bianco. Buona serata a tutti.
 

gimale

Well-known member
Per festeggiare i miei 60 anni mi sono regalata questo breve viaggio fino sul tetto d'Europa. Abbiamo pernottato ad Aosta, città che già conoscevo per motivi di lavoro e di vacanza, ma che è sempre piacevole. L'Hotel a pochi passi dall'arco di Augusto, porta di accesso al centro storico. Se non ci siete mai stati vale veramente la pena visitarla per le sue vestigia romane tra cui la imponente Porta Pretoria e per il duomo dedicato a San Grato.
Ma lo scopo principale del viaggio era provare l'ebbrezza di salire a ben 3466 m di altitudine utilizzando la modernissima Skyway del Monte Bianco.
Questa funivia avveniristica è stata inaugurata nel 2015 ed è costituita dalla stazione di valle ad Entreves (1300 m s.l.m.), frazione di Courmayeur, la stazione intermedia Pavillon (2173 m s.l.m) e la stazione finale di punta Helbronner a 3466 m s.l.m.
La caratteristica di questa funivia oltre all'altitudine raggiunta è il fatto che le cabine durante la salita e la discesa ruotano di 360° permettendo ai passeggeri di osservare la vallata da tutte le angolazioni.

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La stazione Pavillon

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Qui ci si può fermare quanto si vuole: ci sono un bar, un ristorante, una stazione di produzione di vino ad alta quota e un piccolo museo sulla storia di Helbronner, militare francese che ha dato nome alla punta dove si trova la stazione più alta. Helbronner era stato "introdotto" alla montagna da uno zio che lo aveva portato proprio sul Monte Bianco. Nelle sue frequentazioni delle Alpi francesi si era reso conto che la cartografia usata in campo militare non era affatto accurata ed aveva proposto di effettuare nuovi rilievi e produrre carte più precise. Ma l'esercito rifiutò in quanto il lavoro sarebbe stato troppo costoso e avrebbe richiesto almeno 10 anni. Propose il progetto anche al CAI ma fu rifiutato per gli stessi motivi. Così decise di farlo tutto a sue spese. Nel museo si possono vedere le carte prodotte e disegnate da Helbronner, gli strumenti utilizzati e alcune delle dotazioni con cui si recava in montagna.
Nella stessa struttura si possono vedere anche gli ingranaggi e le cabine che costituivano la prima funivia del Monte Bianco che era stata costruita da una ditta di Finale Ligure.

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Nei mesi estivi si può anche visitare un piccolo giardino botanico di piante tipiche della montagna.

Ma ora saliamo verso l'ultima stazione


La giornata non era delle migliori ma abbiamo comunque potuto godere del panorama durante la salita e quando le nuvole si sono diradate un po'


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Il dente del gigante

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Sulla sommità della stazione è stata costruita una piattaforma accessibile da cui, se non ci fosse stata nebbia, avremmo potuto vedere tutte le montagne attorno.

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A punta Helbronner è presente il bar / ristorante più alto d'Italia in cui abbiamo pranzato, e la libreria più alta d'Italia in cui si trovano libri tutti dedicati alla montagna. A punta Helbronner si può stare al massimo per 1 ora e mezza. Solo se si prenota il ristorante si può stare di più.

 
Ultima modifica:

gimale

Well-known member
Da punta Hellbronner è possibile passare sul versante francese del Monte Bianco raggiungendo Aguille du Midi a oltre 3800 m s.l.m. utilizzando una ovovia che passa proprio sopra il ghiacciaio. Se fosse stata una bella giornata l'avremmo fatta ma con quella nebbia avremmo visto ben poco così abbiamo rinunciato.

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Appena sotto la stazione si trova il Rifugio Torino da cui partono i coraggiosi che praticano sci alpinismo e che si trova proprio in prossimità del ghiacciaio

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Chi, come noi non ha neanche mai sciato, è comunque possibile scendere fino al rifugio e "toccare" il limite del ghiacciaio (è assolutamente vietato avventurarsi senza adeguata attrezzatura e formazione). Dalla stazione si prende un ascensore che velocemente scende di circa 100 m e poi si attraversa un tunnel scavato nella roccia

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e all'uscita ci si ritrova qui....

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Veramente uno spettacolo!

Dopo quasi 4 ore trascorse ad alta quota è arrivato il momento di ritornare a valle


e la discesa è l'occasione per scattare ancora due fotografie al fronte del ghiacciaio

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Nonostante il tempo non proprio perfetto, è stata un'esperienza bellissima. E comunque abbiamo potuto verificare che l'altitudine non ci ha dato problemi. Infatti per noi si è anche trattato di una verifica di come il nostro organismo avrebbe reagito alla riduzione della pressione e della disponibilità di ossigeno in previsione dell'imminente viaggio in Perù.

E magari ci ritorneremo sperando in una giornata limpida........
 

gimale

Well-known member
Ma anche da voi è tornato l'autunno?
Qui continuano i temporali, c'è un vento gelido che non ci lascia tregua. La grandine ha distrutto il nostro piccolo orto e sono ormai settimane che non abbiamo un'intera giornata di sole.
I turisti che sono arrivati per le prime due settimane di giugno sono stati veramente sfortunati.
Vabbè, speriamo che arrivi presto un po' di caldo.
Intanto ieri ho trovato i primi funghi e questo mi solleva molto il morale :giggle:

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Blueyes

Well-known member
Giovedì mattina, giro in piazza con giubbetto imbottito (di solito a metà giugno vien voglia di girare in piazza in costume!), ieri in spiaggia con i "pennotti" (pelle d'oca) tutto il pomeriggio.... mah!
 
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