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Queen Mary LongBeach

mal di mare

New member
Per fortuna esiste un vastissimo pubblico per questo tipo di memorie.......il Britannia,per altro conservato
in modo eccellente
E stato nominato Best Scotland attraction ..........auguro a Queen Mary la stessa sorte..........
 

capricorno

Super Moderatore
Io sono favorevole al recupero di queste navi, naturalmente non di tutte, ma le più significative. La memoria va preservata , specie se ha segnato un' epoca.
Senza la memoria, non c'è identità.

Condivido il pensiero di chi propende per una soluzione più ampia di recupero, credo proprio che debba essere così... purtroppo i costi alti, debbono condurre a qualcosa di redditizio, non sono esperta in materia, ma la sola memoria ai giorni nostri non basta più.
Tutto ha una trasformazione, se vogliamo vedere anche il " nuovo" passa velocemente ed è nella logica prevedere una fruibilità più ampia della conservazione di un bene.
Mi spiacerebbe, in questo caso se fosse, di vederla fuori dall' acqua, sarebbe come snaturarla nel suo essere.
 

Rodolfo

Super Moderatore
Max, il fatto è che occorre conciliare il guadagno con la manutenzione, il discorso del bacino lo metto come estrema ratio, ma il concetto è equilibrare le due voci..

Se penso di alimentare la nave non con i suoi motori, volendo anche con essi, ma concettualmente è più logico farne a meno, qualche MegaWatt lo devo generare e devo pure generare una marea di calore..

Facendo un impianto più grande posso rivendere elettricità e calore, ma è solo uno dei possibili esempi..

L'importante è fare una valutazione cambiando l'ottica rispetto al passato, darsi una fonte di guadagno fissa e sicura..

La nave deve essere parte di un progetto, altrimenti non va..

Per fare un parallelo, il famoso Stadio della Roma si regge sulle partite di calcio o su altro? In realtà il progetto è organico ad altri interessi, ben difficilmente il solo stadio si ripagherebbe dell'investimento iniziale..

Un saluto
Manlio

O contribuiscono a pagarlo i "romani" deviando denari da scopi più importanti e primari. Le navi che son conservate, difficilmente si autofinanziano ma ricevono in gran parte contributi governativi, di Associazioni od altro.

Anche l'Aurora a San Pietroburgo, era un gioiello; il simbolo della Marina e dello Stato. L'ultima volta che l'ho vista era ormeggiata sulla Neva davanti ad un enorme Palazzo della Marina e c'era uno stuolo di marinai a tenerla in piena forma, con gli ottoni "abbaglianti". Eppure anche Lei, icona della Russia e della marineria mondiale, da alcuni anni è abbandonata e rischia di affondare; la Marina ha tagliato i fondi e l'incasso dei biglietti venduti per visitarla non basta certo per i suoi restauri, ma appena per i pochi civili che la presidiano.

Mi piacerebbe vedere i bilanci delle navi militari americane mantenute in "vita", ri-guardare la foto della Iowa, e vedere se sono autosufficienti nella propria manutenzione attraverso il costo del ticket per visitarle, o son soldi della collettività di un Paese che può permettersi le spese pazze per la costruzione e il mantenimento in servizio dieci portaerei nucleari da miliardi di dollari l'una.

Le navi, ripeto, non son come i monumenti costruiti per durare nel tempo seppur con le dovute e costose spese di manutenzione, son costruite per uno scopo, un servizio dedicato ed una durata, già a grandi linee, predeterminata nel tempo.

Il Colosseo fra "tremila" anni, nessuno di noi potrà dirlo, chissà se ancora ci sarà, ma nessuna delle navi attualmente in conservazione esisterà più da secoli.
 

mal di mare

New member
Non credo affatto che tutti i monumenti che proteggiamo siano stati costruiti per durare nel tempo........
Erano usati per scopi precisi,alcuni dei quali da secoli obsoleti...........
Un grande paese deve spendere dei soldi,a mio avviso,per preservare dei simboli
Che rappresentino il passato..........triste pensare che solo generando denaro
Sia valido mantenere in vita sia un monumento che un altro testimone di vita
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Certo non tutti Alda, le eccezioni son sempre presenti, ma già i materiali di costruzione sono in genere più resistenti, mentre la costruzione di una nave mira già ad una durata "breve" nel tempo, altrimenti la costruirebbero in altro modo, se dovesse prolungare la sua vita operativa per centinaia di anni. Anche l'ultima nave uscita dal bacino ha già una sua vita "segnata"; 40, 50 anni farla grande. Non parliamo poi del fatto che la tecnologia le "taglia fuori" in breve tempo, e non credo succeda altrettanto con la Basilica di San Pietro.

Chissà poi perché tutti si prodigano ad impiegare proprie risorse, propri capitali, sia Enti Pubblici, Aziende, che comuni privati, come Della Valle citato da Mate, al restauro di monumenti e non di navi. Forse valgono di più di un semplice scafo di "ferraccio"; o, non dimenticate che io sono un amante delle navi, ma non posso accomunare la Queen Mary al Colosseo, mi dispiace.

Ritengo che certe memorie sia più conveniente conservarle in luoghi adatti a terra, in musei, ricostruendo fedelmente parti essenziali originali di una nave; ma di vedere una nave appoggiata sul fondo, piena di colate di cemento, circondata da una sponda di protezione, o vedere la Queen Elizabeth ormeggiata a Dubai, "spenta", sporca, inanimata, depredata delle sue attrezzature mi fa solo tristezza.
 

mal di mare

New member
Certo non tutti Alda, le eccezioni son sempre presenti...............

Per favore,non facciamo paragoni con edifici che sono simboli di fede........rimaniamo ......sulla terra;):D

Sono state preservate imbarcazioni di ogni genere ,perché le imbarcazioni rappresentano in molte culture
simboli importanti e anche nella nostra le navi sono fonti di ricordi dalle scoperte alle migrazioni,dalle guerre fino alle crociere.
Nessuno ha detto che sia una cosa semplice né priva di costi.........ma un innegabile parte della nostra vita,
delle nostre tradizioni,del nostro modo di vivere........

Continuo a pensare che sia una cosa terribile giudicare e valutare ogni azione e ogni decisione
solo in termini di ritorno economico...........ma d'altra parte ,è quello che si sta facendo anche con gli esseri umani

Per me ci sono dei simboli,sempre prescindendo da quelli religiosi,che vanno difesi,protetti e tramandati..........
che siano un treno, una carrozza,una nave o un violino ...........i manufatti che hanno rappresentato un epoca .

Ps.come mi succede spesso........sono fuori da questo tempo..........;):D
dare del "ferraccio"alla Queen Mary....questo detto da Te non me lo sarei mai aspettato......:D
 
Ultima modifica:
F

Felix73

Guest
Non credo affatto che tutti i monumenti che proteggiamo siano stati costruiti per durare nel tempo........
Erano usati per scopi precisi,alcuni dei quali da secoli obsoleti...........
Un grande paese deve spendere dei soldi,a mio avviso,per preservare dei simboli
Che rappresentino il passato..........triste pensare che solo generando denaro
Sia valido mantenere in vita sia un monumento che un altro testimone di vita

Concettualmente hai ragione Alda. Però non bisogna nemmeno confondere l'"affetto" verso una nave con il suo valore storico. E questo è un errore comune (parlo in generale, non nello specifico). Certamente l'Augustus aveva un suo valore storico, come anche la Queen Mary, ma altri progetti teorizzati in passato erano legati più a questioni affettive che non ad aspetti autenticamente storici.
Alcuni avrebbero voluto salvaguardare Allegra e Marina, altri ipotizzavano il recupero di Concordia...e così via..... Lo sappiamo bene. Tutto bello, ma quanto fattibile?
Ecco, bisognerebbe avere dei parametri che esulino dalla soggettività o dal sentimenti di una comunità comunque ristretta seppur meritevole come gli amanti delle navi. Sopratutto se i costi, non indifferenti, vengono scaricati sulla collettività.
Tutti noi vorremmo che tante nave siano preservate. Nessuno di noi dice il contrario. Ci interroghiamo solo sul come farlo senza creare delle macchine mangiasoldi che pesino su tutti.
Il Colosseo è il simbolo di una città, dell'ingegneria di una civiltà che ha dominato il Mondo millenni fà. Non credo sia paragonabile, come valore storico, a nessuna delle navi esistenti oggi , obbiettivamente.
 

mal di mare

New member
Concettualmente hai ragione Alda. Però non bisogna nemmeno confondere l'"affetto" verso una nave con il suo valore storico. ............. Certamente l'Augustus aveva un suo valore storico, come anche la Queen Mary, ma altri progetti teorizzati in passato erano legati più a questioni affettive che non ad aspetti autenticamente storici.
................

Non posso che essere d'accordo...........nel caso specifico esiste anche la "protezione" già accordata alla nave dal National Trust...........
e considerando che stiamo parlando di un paese come gli USA ,relativamente giovane e con una storia molto limitata rispetto alla nostra,
spero che si trovino i soldi per questo progetto.
 
Ultima modifica:

pmanlio

Active member
Rodolfo, non è che lo stadio lo pagheranno i Romani come Comune di Roma. sarà pagato dal centro commerciale che ci si assocerà, dalle case che gli nasceranno vicino e che avranno un costo superiore a quello che avrebbero senza stadio, da tutto un giro di affari che produrrà più che dalle partite della Magica..

Ora è difficile per me sapere quanto costa la manutenzione di una nave come la Queen Mary, immaginando di partire da una nave in stato ottimale e di seguirla sempre con continuità per evitare di farla decadere, se la lasci arrugginire il discorso è diverso.. sicuramente è un costo alto sia chiaro..

L'idea estrema della "Nave in bottiglia" che comunque non sarebbe una bottiglia sia chiaro, è bruttarella lo ammetto, ma potrebbe far scendere in modo significativo il degrado dello scafo, e quindi abbattere i costi di manutenzione ordinaria, poi nella sua bruttezza sarebbe comunque un richiamo, il bacino, i vetri della barriera autopulenti che magari fai sparire per terra in qualche occasione e ridai alla nave una vita diversa ..

Quella di associargli una fonte sicura di guadagno è comunque qualcosa di diverso dal tirare fuori i soldi per una manutenzione sempre in perdita, certamente non è il più bello degli approcci, ma è un approccio diverso da quello usuale..

Non posso dire a priori che funziona sicuramente, dico che ad oggi non mi sembra che nessuno si sia posto il problema di un approccio simile e lo abbia analizzato seriamente..

In fondo ci sono due alternative diverse: una è rottamare tutto e tenersi le opere d'arte e le strutture di bordo, per ripresentarle a terra in qualche sede dedicata, una è di accettare una qualche 'modifica' della nave che va da un minimo di un cavo di alimentazione che gli entra dalla banchina ad un massimo di un qualcosa che la ripara dagli agenti atmosferici..

La prima soluzione l'ho vista con i miei occhi (e ringrazio Mate ndr), fa sognare sia chiaro, ma rimane comunque una cosa lontanissima dalle sensazioni che può trasmettere una nave reale, ne esci sognando, ma anche un pò triste, quella è la verità..

La seconda penso sia comunque superiore, bacino o non bacino sarei emozionato nel salire sul punto più alto di una Andrea Doria e vedermi le tre piscine sotto gli occhi, lo sarei anche nel pranzare al suo ristorante.. non ballerà, non sarà una nave 'completa', ma è diverso da una ricostruzione, anche fedelissima e sempre ristorante, a terra..

La parte alberghiera e manutenzione potrebbe essere una fonte di lavoro, le varie iniziative a bordo una fonte non solo di guadagno, ma di arricchimento culturale per la città ospitante e la fonte di guadagno sicuro (la centrale elettrica/termica per esempio) sempre è comunque un qualcosa che si porta dietro i suoi vantaggi..

Mal di mare, lo so che ragionare in termini di soldi è triste, ma è la realtà del mondo, ad oggi, per esempio, si fa ecologia solo se gli si associa un guadagno materiale..

Nessuno avrebbe mai costruito una turbina eolica o un impianto solare se così non fosse stato, idem per le riduzioni di C02 da parte degli impianti industriali, l'imprenditore vede il costo ed il guadagno..

Vorrei ricordare due cose, una è che i costi della manutenzione della Torre Eiffel sono altissimi (anche se non credo paragonabili a quelli di una nave sia chiaro), e la torre era progettata per rimanere in esercizio pochi mesi (molti Parigini volevano abbatterla), però oggi chi si sognerebbe di buttarla giù o lasciarla degradare?
Penso che la sua sola esistenza ripaghi abbondantemente la città dalle spese di manutenzione, ovviamente non è un discorso applicabile in modo identico ad una nave storica, che non avrà mai quel successo turistico, ma nel 1889 l'ottica comunque era simile..

La seconda è fare un giretto nel set del Titanic, praticamente una ricostruzione parziale della nave..
In parte il set era di cartoni, era praticamente un solo fianco della nave, alcuni ambienti erano invece totalmente fedeli all'originale..
Quale museo può darti queste emozioni?


Un saluto
Manlio
 

mal di mare

New member
................., bacino o non bacino sarei emozionato nel salire sul punto più alto di una Andrea Doria e vedermi le tre piscine sotto gli occhi, lo sarei anche nel pranzare al suo ristorante.. non ballerà, non sarà una nave 'completa', ma è diverso da una ricostruzione, anche fedelissima e sempre ristorante, a terra..

.........

Non avrei saputo dirlo meglio................la stessa grande emozione che si prova girando tra i saloni e i ponti del Britannia,
sedendosi a prendere un the.............:D

La stessa emozione grande che conto di provare ,tra pochi giorni,incrociando le dita,a bordo della QM.....;),
sperando che non mi cada nulla sulla testa...............

La stessa ineguagliata sensazione di quando sali i gradini ed entri nella vettura
dell'Orient Express............meglio,entri in una capsula del tempo,fuori dal mondo............;)

Un alternativa ,molto costosa,alla realtà virtuale con la quale si crede oggi di poter
rappresentare sia il passato che il futuro............ma non e la stessa cosa.............
 
Ultima modifica:

Mate

Active member
Paragono la Queen Mary al Colosseo perchè è anche lei una rappresentazione dell'ingegno umano e di cosa la nostra civiltà ha saputo costruire. Questi simboli vanno preservati. Un egittologo potrebbe dire ma le Piramidi sono più vecchie del Colosseo, non c'è paragone e via dicendo. Oggi ad asempio la sovraintendenza mette vincoli su cose assurde ed esagerate... ma un transatlantico dell'età d'oro è un cimelio troppo prezioso. Quanto darebbero i francesi per avere ancora il loro Normandie, che lo chiamavano nave di luce o Verseailles del Novecento. Il mantenimento di queste opere costa certo, ma meglio andare a vedere l'originale Queen Mary che il Titanic che stanno costruendo i cinesi in scala 1:1 in un parco di divertimenenti. Le eccezioni ci sono, costose, ma ci sono... e queste navi museo possono fare anche bacino senza problemi, giusto l'anno scorso sono andato in crociera stampa a San Pietroburgo e guarda che culo... non ho trovato l'Aurora perchè era a fare drydock... azz!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Anche a Queen Elizabeth in questi mesi ha fatto dry dock, questo non vuol dire che nel complesso la nave sia conservata come dovrebbe essere o come erano le intenzioni iniziali, miseramente naufragate. Anche Aurora, probabilmente è stata sottoposta al minimo indispensabile, per non perderla del tutto, sta di fatto che attualmente risulta tralasciata, rispetto ad un decennio fa.

Sai Mate ci son delle iniziative che poggiano sul nulla,come quella del gruppo che era stato creato per l'auspicato ritorno di Concordia in servizio. Fantasiose e sprovvedute ipotesi di rivederla solcare i mari, quando si sapeva fin dall'inizio dei "giganteschi" danni che aveva riportato, compresa la deformazione longitudinale dello scafo poggiato sui due puntoni di roccia; tuttavia qualcuno credeva, ahimè, e sollecitava ancora il suo recupero. Fantasie, come quella di recuperare il Titanic con le palline da ping pong.

Ho cercato e trovato un report sullo stato conservativo della Queen Mary e se i risultati riportati sono quelli riscontrati, le condizioni son peggiori di quelle che hai commentato nel tuo articolo e certamente non rispondenti alla volontà di conservare un icona della marineria.
 

Rodolfo

Super Moderatore
dare del "ferraccio"alla Queen Mary....questo detto da Te non me lo sarei mai aspettato......:D

Ho scritto "ferraccio" perchè attualmente di "ferraccio" si tratta. Quando questo materiale viene abbandonato a sè stesso si deteriora in maniera pressochè inarrestabile e progressiva. Attualmente lo scafo ed altre parti della nave sono ridotte ai minimi termini e si stanno disgregando.

Non la nave in sè stessa è un "ferraccio" ma le sue condizioni sono ridotte a "ferraccio".

Il buon Mate potrà confermare che uno scafo durante la sua vita, "breve", viene continuamente manutentato, "coccolato", protetto e sostituito nelle parti che ne richiedano l'intervento. Pensa a quello di Queen Mary a mollo da una cinquantina di anni senza seri interventi. Il "ferro" non è come il travertino in gran parte utilizzato per la costruzione del Colosseo, materiale resistente agli agenti atmosferici e al trascorrere del tempo.
 

pmanlio

Active member
Rodolfo, uno dei problemi è che le navi, prima di essere conservate o in qualche fase della loro conservazione, vengono abbandonate, ovvero hanno una manutenzione trascurata, e da li parte il disastro..

Se uno pensa di conservarle semplicemente parlando di albergo galleggiante non riesce a mantenere il livello di manutenzione necessaria per evitare il patatrac, ci vuole invece personale specializzato (come avviene sulle navi operative) e l'idea di un lavoro giornaliero..

E' chiaro che per farlo ci vuole un progetto preciso, non un gruppo di persone di buona volontà che ci mettono dei soldi..

L'idea della nave in bacino non è bellissima lo ammetto, ma non scordiamoci che chi sale a bordo della Victory di Nelson, o del Cutty Sark o visita il museo del Vasa, in fondo vede delle navi ancorate al suolo o in bacino (il Vasa poi, praticamente un fantasma dentro una casa), eppure in genere scende con un sorriso a trentadue denti..

Sul discorso del valore che potrebbero avere, stiamo sempre li, la Victory fu salvata mentre stava per essere demolita, la Constitution, il Cutty Sark ed altre navi su iniziativa popolare, addirittura il Cutty Sark non era più un Clipper e stava per essere utilizzato come bersaglio dalla marina militare Portoghese..
All'epoca del loro salvataggio la maggior parte delle persone non le conosceva, non le riteneva un mito e le avrebbe tranquillamente demolite.

Oggi, a distanza di secoli, sono dei valori assoluti, chi non si impegnerebbe a conservarle?

Certo, erano navi in legno o ferro/legno, ma lo sforzo fatto allora fu notevolissimo ed i discorsi dovevano essere paragonabili a quelli di oggi..

Ripeto, perchè bocciare una idea se non si sono esplorate tutte le vie? Perchè non cercare anche il compromesso di una parete di vetro verso il mare e un bacino che permetta protezioni catodiche, manutenzione ridotta, una sopravvivenza..

Poi magari qualche ditta, tra cinquanta anni, ti tira fuori la vernice ideale, la corrente elettrica ideale, e la manutenzione scende in modo drastico anche senza barriere..

Un saluto
Manlio
 

Rodolfo

Super Moderatore
Manlio, tu puoi anche aver ragione nel tuo discorso, sta di fatto che al giorno d'oggi non funziona così, se non per casi limitati e particolari. Cambierà, verranno attuati, come dici tu, altri tipi di approccio, non lo so, forse, ma viviamo di continuo le difficoltà di voler mantenere, a tutti i costi, in vita ed in maniera non dico ottimale, ma decente, una grande nave.

E per me no, Manlio, il posto di una nave è sull'acqua; personalmente, non per contrastare la tua idea, di vedere il ponte del Doria le sue piscine, mentre si trova sotto una "bacheca" di vetro, confinata a terra, non mi susciterebbe alcuna emozione. Di andarla visitare, se ci fosse, non lo terrei nemmeno in considerazione.

Diversissimi punti di vista. Chi vivrà........;) ;)
 

mal di mare

New member
Ho scritto "ferraccio" perchè attualmente di "ferraccio" si tratta............

Assolutamente no............c'è chi vede solo il ferro e chi lo considera un simbolo,una testimonianza,
l'insieme di tante esperienze oltre ad essere il risultato dell'ingegno di un epoca............

Per fortuna esistono persone che,come nel caso dell'Orient Express hanno girato l'Europa,recuperato
quello che era rimasto dei vagoni danneggiati dalla guerra,parte degli arredi,disegni e progetti
e hanno dato modo a noi di poter ancora toccare con mano un esperienza unica.

Certo sarebbe più semplice distruggere tutto invece che conservare e poi indossare una maschera da realtà virtuale
e guardare quello che è stato.............non mi arrenderò mai.............voglio toccare
il ferro della Queen Mary,passeggiare sul ponte,chiudere gli occhi e rivivere le emozioni.................

Ps.in ogni caso,nel corso dei 50 anni la QM è stata sottoposta a tre interventi di manutenzione,
evidentemente non abbastanza,ma il progetto di recupero per quanto difficile non è impossibile,nè abbandonato............

Tutto quanto sopra per me vale non solo per la Queen Mary ,ma sarebbe lo stesso per altri simboli dei tempi passati............
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Ma non ci capiamo mica, anzi, assai probabilmente, son io che non riesco spiegarmi.

In linea di massima non è che io sia contrario alla conservazione di una nave, sono contrario al modo in cui attualmente viene fatto, o meglio, non viene fatto.

Tu mi citi l'Orient Express, e son ben contento che continui a percorrere le strade ferrate e riscuota ancora tanto successo, ma è tutta un'altra cosa rispetto ad una nave; il treno continua la sua attività, la funzione per la quale è stato ideato e costruito, in un perfettisssssssimo stato di manutenzione. L'immacolato candore dei tetti di ogni carrozza, nonostante le colate di ruggine ed acqua sporca che cade dalla linea aerea quando piove, l'esasperata cura di ogni particolare interno ed esterno, l'assenza di qualsiasi traccia di ruggine o di deterioramento, tutta un'altra cosa.

Se la Regina fosse stata ristrutturata, come Crystal avrebbe voluto fare (anche troppo)con la United States, e continuasse a navigare, allora sì reggerebbe il paragone con l'Orient Express. Non mi sembra che Queen Mary goda delle stesse attenzioni dell'O.E., non mi sembra continui svolgere l'attività per la quale è stata costruita, anzi, tutt'altro; relegata in un piccolo specchio d'acqua, adagiata per precauzione su di un letto di materiale inerte, con lo scafo, e non solo, in preda alla ruggine e alla corrosione, in procinto, secondo i tecnici ad essere allagata per il cedimento del fasciame, prossima, forse, a ricevere, per tamponare, qualche colata di cemento, direi, se permetti, non si tratti di un paragone che regge.

Chi gestisce l'O.E. assai probabilmente utilizza parte delle entrate gestionali, per mantenere con cura l'intero convoglio, ma alla Q.M.non bastano le entrate che riesce a procurare per mantenersi in vita, anzi è un continuo ricorrere a sovvenzioni, raccolte di denaro, lasciti e la cosa fin che dura, dura, ma son sicuro che verrà il momento in cui tutto ciò non si reggerà più e la conclusione verrà da sè.

Mi dispiace deluderti Alda, ma per me gran parte della Q.M. attualmente è "ferraccio", e questo termine non lo userei mai per l'O.E., fino al momento in cui fosse abbandonato su di un binario morto perché gestirlo non sarà più reminerativo.
 

pmanlio

Active member
E per me no, Manlio, il posto di una nave è sull'acqua; personalmente, non per contrastare la tua idea, di vedere il ponte del Doria le sue piscine, mentre si trova sotto una "bacheca" di vetro, confinata a terra, non mi susciterebbe alcuna emozione. Di andarla visitare, se ci fosse, non lo terrei nemmeno in considerazione.

Rodolfo, premesso che la barriera protettiva sarebbe una soluzione estrema, non è detto che serva è solo una mia estremizzazione..

Però la Victory ed il Cutty Sark, per fare un esempio, sono ormai praticamente ferme a terra..
Sei sicuro che la Victory per esempio non ti trasmetterebbe qualche emozione? ;)


Un saluto
Manlio
 

mal di mare

New member
......................

Mi dispiace deluderti Alda, ma per me gran parte della Q.M. attualmente è "ferraccio", e questo termine non lo userei mai per l'O.E., fino al momento in cui fosse abbandonato su di un binario morto perché gestirlo non sarà più reminerativo.

A me dispiace essere arrivati a questo tipo di valutazioni.........ha valore solo quello che genera denaro.............
Sia una nave o un essere umano...............

Continuerò a combattere e a collaborare per quanto posso nel mio piccolo come faccio con il FAI
Per mantenere vivo nelle generazioni future il valore della testimonianza e del passato............
E Continuerò a vivere delle mie emozioni.........come sul ponte della Fram che pure a secco
E chiusa in un museo racconta di viaggi di esplorazioni,di sacrifici e riesce a far sognare...........
Ovviamente.....non tutti........
 
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Rodolfo

Super Moderatore
Posso darti una risposta sincera, a mente fredda, in questo istante. Non solo non mi darebbe più di tanta emozione, forse non rientrerebbe nemmeno in una possibile visita; ma chissà, forse potrei rimaner "folgorato" una volta tu mi accompagnassi a bordo. ;) ;)

Salire sul Vespucci, anche fermo in banchina, mi ha portato più volte a far lunghe file per calcare i suoi ponti; ma anche se ferma è una nave viva, scandita dalle attività di bordo, dove l'uomo vive in simbiosi con i "legni".

Se fossi a bordo sul Victory, in navigazione, con le vele gonfiate dal vento, accompagnato dallo stridere delle manovre, dal rollio, dal rumore dello sciabordio dell'acqua sulle fiancate, dal profumo del mare, dalla polvere d'acqua che salisse sul ponte, allora sì l'emozione sarebbe incontenibile, ma posata sul cemento, immobile, spenta, inerte no, grazie.
 
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