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Quote di servizio

io ignoro totalmente dove vadano a finire le quote servizio che paghiamo.....
io per scrupolo personale e sinceramente perchè ne apprezzo il lavoro cerco di lasciare una buona mancia almeno all'addetto alla cabina e al cameriere del ristorante....anche per ringraziarli della gentilezza che hanno sempre....

purtroppo è possibile farlo solo con le persone che ti servono direttamente.....ma ci sono tante persone dietro alla mia crociera che non incontrerò mai
 
Ultima modifica:
La mia era soltanto un'idea concreta e verificabile per vedere come sono usate. Ovvio che non si possa verificare per tutte, ma ho parlato di Costa perché essendo italiana, anche se di proprietà straniera dovrebbe essere sotto la legislazione italiana.
Se preferite discutere su ipotesi, illazioni e senza dati concreti siete liberissimi di farlo, ma il mio contributo (gradito o meno che sia) in questo Topic finisce qui.
 
La mia era soltanto un'idea concreta e verificabile per vedere come sono usate. Ovvio che non si possa verificare per tutte, ma ho parlato di Costa perché essendo italiana, anche se di proprietà straniera dovrebbe essere sotto la legislazione italiana.
Se preferite discutere su ipotesi, illazioni e senza dati concreti siete liberissimi di farlo, ma il mio contributo (gradito o meno che sia) in questo Topic finisce qui.

Giant77...nessuno ti ha detto nulla...comunque, ripeto, Costa non è Italiana :)
 
La76 confondi proprietà con il fatto che sia o meno italiana. Costa Spa ha partita Iva italiana quindi è una società italiana di cui la maggioranza delle azioni appartiene a Carnival che è americana.
Essendo spa italiana paga tasse e contributi in Italia e sottosta alla legislazione italiana.
 
La76 confondi proprietà con il fatto che sia o meno italiana. Costa Spa ha partita Iva italiana quindi è una società italiana di cui la maggioranza delle azioni appartiene a Carnival che è americana.
Essendo spa italiana paga tasse e contributi in Italia e sottosta alla legislazione italiana.

Giant, quello che dici è vero. Ma nel caso di compagnie crocieristiche non è così semplice.
Se io fossi un impiegato di Costa che lavora in sede a Genova, ciò che affermi sarebbe perfetto. Ma se io fossi un ragazzo filippino che lavora a bordo di una nave, non è così.
L'esempio lo abbiamo avuto con Royal nei giorni scorsi: Oasis in Olanda ha ricevuto precisa indicazione di uniformare il proprio equipaggio imbarcato alle normative sul lavoro dei Paesi bassi per il periodo in cui Oasis è in porto per il dry dock. Eppure Oasis è americana e batte bandiera panamense.
Ad esempio, per il personale imbarcato la compagnia non fa da sostituto d'imposta per conto del dipendente. Contributi e quant'altro il dipendente se li deve versare da solo.
Insomma, non è così semplice.

In merito alle quote, ho postato il link (di Royal...ma sembra che le quote per qualcuno siano solo di Costa...) e cenni storici sul perchè esistono le quote e come queste derivino da un approccio culturale anglosassone riconducibile alle mance e consuetudinario nel mondo delle crociere...
Ho postato anche la lista di distribuzione....ma ho l'impressione che i sospettosi facciano finta finta di non leggere...forse perchè fa comodo tenersi i sospetti...

A me fa sorridere chi dice che con le quote le compagnie ci pagano gli stipendi. Ma che vuol dire? A parte che se fosse così NCL ed MSC non se le farebbero di certo stornare con tanta facilità...perchè dovrebbero affrontare maggiori costi a scapito del margine....
Io credo che chi invece li ha tenute obbligatorie...voglia avere meno grane con il proprio personale....
Per me è tutto molto lineare. Non perfetto, ma lineare.
Però se si fa finta di niente, in primis sull'escursus storico di queste quote e del perchè esistono, è inutile fare dei ragionamenti.
Come è inutile parlarne con chi non si sforza di capire il meccanismo retributivo all'americana: basso fisso, elevato variabile (ergo quote di servizio).
E si entra nel solito loop senza uscirne.
 
Ultima modifica:
Giant, quello che dici è vero. Ma nel caso di compagnie crocieristiche non è così semplice.
Se io fossi un impiegato di Costa che lavora in sede a Genova, ciò che affermi sarebbe perfetto. Ma se io fossi un ragazzo filippino che lavora a bordo di una nave, non è così.
L'esempio lo abbiamo avuto con Royal nei giorni scorsi: Oasis in Olanda ha ricevuto precisa indicazione di uniformare il proprio equipaggio imbarcato alle normative sul lavoro dei Paesi bassi per il periodo in cui Oasis è in porto per il dry dock. Eppure Oasis è americana e batte bandiera panamense.
Ad esempio, per il personale imbarcato la compagnia non fa da sostituto d'imposta per conto del dipendente. Contributi e quant'altro il dipendente se li deve versare da solo.
Insomma, non è così semplice.

In merito alle quote, ho postato il link (di Royal...ma sembra che le quote per qualcuno siano solo di Costa...) e cenni storici sul perchè esistono le quote e come queste derivino da un approccio culturale anglosassone riconducibile alle mance e consuetudinario nel mondo delle crociere...ma ho l'impressione che i sospettosi facciano finta finta di non leggere...forse perchè fa comodo tenersi i sospetti...
A me fa sorridere chi dice che con le quote le compagnie ci pagano gli stipendi. Ma che vuol dire? A parte che se fosse così NCL ed MSC non se le farebbero stornare con tanta facilità...perchè dovrebbero affrontare maggiori costi a scapito del margine....
Io credo che chi invece li ha tenute obbligatorie...voglia avere meno grane con il proprio personale....
Per me è tutto molto lineare. Non perfetto, ma lineare.
Però se si fa finta di niente, in primis sull'escursus storico di queste quote e del perchè esistono, è inutile fare dei ragionamenti.
Come è inutile parlarne con chi non si sforza di capire il meccanismo retributivo all'americana: basso fisso, elevato variabile (ergo quote di servizio).
E si entra nel solito loop senza uscirne.

Bilancio socio ambientale di Costa del 2011. Tutto il personale di Costa, ripeto tutto, è assunto con contratto italiano pag 121 http://www.costacrociere.it/B2C/SharedResources/Corporate/BSA/2011/ita/index.html#page/121

Il fatto che non vengano incluse le quote di servizio nell'esporre il prezzo della crociera sia da parte di MSC che di Costa è costato ad entrambe una sanzione da parte dell'autorità garante della concorrenze ed identificate come clausole vessatorie.
Mettete su google "costa crociere quote di servizio sanzione" e le trovate sotto il sito www.agcm.it

In poche parole, vengono omesse e tenute separate dal costo presentato al pubblico per far vedere un prezzo più basso. Questo indipendentemente da dove vanno a finire.
 
sembra una situazione simile a quella di Ryanair, che hs pagato una sanzione perché i prezzi esposti non erano comprensivi di tasse aeroportuali. Ora il prezzo del volo è comprensivo di tutto.
 
Giant, non riesco a leggere i link...sono con lo Smart.
Attenzione però a non fare confusione. ..
Nel mondo dei marittimi, la normativa italiana prevede non l'esclusiva applicazione di un contratto nazionale collettivo, ma lascia delega all'azienda di predisporre un contratto collettivo aziendale, soprattutto per i residenti in paesi extra UE. Questi contratti non vuol dire che sono fuori legge, ma piuttosto danno ampia libertà all"azienda sia in termini retributivi che di orario di lavoro rispetto ai contratti collettivi nazionali.
Non sono un esperto in materia, ma credo sia così.

Sulle sanzioni per ora non posso leggere. Ma noto che niente è cambiato, se non la chiara indicazione delle voci non comprese nel prezzo, tra cui vi sono le quote.

Complimenti per l'approccio costruttivo. ... visto che citi anche le fonti e fai ragionamenti concreti. .. non parli solo di sospetti. .. :)

Buona serata
 
Ultima modifica:
Giant, quello che dici è vero. Ma nel caso di compagnie crocieristiche non è così semplice.
Se io fossi un impiegato di Costa che lavora in sede a Genova, ciò che affermi sarebbe perfetto. Ma se io fossi un ragazzo filippino che lavora a bordo di una nave, non è così.
L'esempio lo abbiamo avuto con Royal nei giorni scorsi: Oasis in Olanda ha ricevuto precisa indicazione di uniformare il proprio equipaggio imbarcato alle normative sul lavoro dei Paesi bassi per il periodo in cui Oasis è in porto per il dry dock. Eppure Oasis è americana e batte bandiera panamense.
Ad esempio, per il personale imbarcato la compagnia non fa da sostituto d'imposta per conto del dipendente. Contributi e quant'altro il dipendente se li deve versare da solo.
Insomma, non è così semplice.

In merito alle quote, ho postato il link (di Royal...ma sembra che le quote per qualcuno siano solo di Costa...) e cenni storici sul perchè esistono le quote e come queste derivino da un approccio culturale anglosassone riconducibile alle mance e consuetudinario nel mondo delle crociere...
Ho postato anche la lista di distribuzione....ma ho l'impressione che i sospettosi facciano finta finta di non leggere...forse perchè fa comodo tenersi i sospetti...

A me fa sorridere chi dice che con le quote le compagnie ci pagano gli stipendi. Ma che vuol dire? A parte che se fosse così NCL ed MSC non se le farebbero di certo stornare con tanta facilità...perchè dovrebbero affrontare maggiori costi a scapito del margine....
Io credo che chi invece li ha tenute obbligatorie...voglia avere meno grane con il proprio personale....
Per me è tutto molto lineare. Non perfetto, ma lineare.
Però se si fa finta di niente, in primis sull'escursus storico di queste quote e del perchè esistono, è inutile fare dei ragionamenti.
Come è inutile parlarne con chi non si sforza di capire il meccanismo retributivo all'americana: basso fisso, elevato variabile (ergo quote di servizio).
E si entra nel solito loop senza uscirne.


Con 3000 crocieristi entrano circa 420.000 euro al mese di QS, se non pagano gli stipendi cosa fanno con questi soldi??
Se un cabinista, uomo delle pulizie ecc. guadagna circa 500 dollari al mese... queste QS a chi le danno??
Basso fisso?? Elevato variabile??
Ma se più o meno prendono ogni mese sempre lo stesso stipendio... è evidente che qualcosa non quadra.. no?

Qualche fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ese-per-84-ore-lavorative-a-settimana/184521/
 
Ultima modifica:
Con 3000 crocieristi entrano circa 420.000 euro al mese di QS, se non pagano gli stipendi cosa fanno con questi soldi?? ...../QUOTE]

Scusate se intervengo avendo detto che non sarei più intervenuto in questa discussione, voglio segnalare a pinom che con 3000 crocieristi a 8 € al giorno fanno 720.000 euro al mese e non 420.000.
Non vorrei aver sbagliato ma mi sembra che sia così nel qual caso mi correggerete.
 
Pinom, non è proprio il massimo un articolo di giornale pubblicato nei giorni della tragedia della Concordia e visibilmente strumentalizzato. ...
Comunque, giusto per capire:
1) Non tutti i dipendenti prendono 500 dollari al mese. E poi... è solo la parte fissa. . O comprende quella variabile con le quote?
2) Per seguirti nelle tue ipotesi. .. bisognerebbe sapere a quante persone vanno le quote. E non lo sappiamo.
3) Non sappiamo a quanto ammonta lo stipendio base per dipendente
4) Tu cosa intendi per stipendio pagato con le quote? Il totale del compenso che percepisce il dipendente... o solo la parte fissa?
Esempio: se il dipendente prendesse in un certo mese 600 dollari... di cui 250 come stipendio base e 350 come quota di servizio... come calo in questo contesto la tua affermazione che le compagnie con le quote pagano gli stipendi?
 
Ultima modifica:
Cmq continuate a fare illazioni e supposizioni. I contratti dei marittimi seguono le regole di tutti gli altri contratti di lavoro. Ci sono i sindacati a tutelare e chi viene assunto firma. Gli imbarchi sono da quattro o sei mesi e due mesi di sospensione (pagati se c'è contratto di continuità, altrimenti no). I turni di lavoro sono regolamentati dal contratto. Anche se non è come uscire dal lavoro e andarsene a casa, se uno è a riposo. .. riposa e fa quel che vuole, anche se è a bordo.
 
Siamo al pari delle critiche che muoviamo ai giornali; anzi peggio. Supposizioni, interpretazioni, "accuse" basate sul niente..... o quasi. E se sulle navi ci fossero addirittura gli orologi marcatempo per determinare i turni di lavoro?

E quel che dice Maluc è vero; a bordo ci sono i Sindacati e i Rappresentanti Sindacali e per quanto possano far male il loro lavoro (una mia estremizzazione), qualcosa faranno, o no?
 
ho un figlio imbarcato su una nave mercantile battente bandiera italiana. E ho un figlio assistente di volo Ryanair, di cui si dice di tutto e di più. Ma con si dice.... non si va da nessuna parte.
 
Ogni contratto collettivo, che sia nazionale o aziendale, deve essere controfirmato nella sua forma dalle rappresentanze sindacali ed ovviamente firmato dal dipendente.
 
Scusate se intervengo avendo detto che non sarei più intervenuto in questa discussione, voglio segnalare a pinom che con 3000 crocieristi a 8 € al giorno fanno 720.000 euro al mese e non 420.000.
Non vorrei aver sbagliato ma mi sembra che sia così nel qual caso mi correggerete.

Si però ho fatto una media di 35 euro per persona a settimana considerando i ragazzi che pagano ridotto e i bambini che non la pagano.
 
Ultima modifica:
Pinom, non è proprio il massimo un articolo di giornale pubblicato nei giorni della tragedia della Concordia e visibilmente strumentalizzato. ...
Comunque, giusto per capire:
1) Non tutti i dipendenti prendono 500 dollari al mese. E poi... è solo la parte fissa. . O comprende quella variabile con le quote?
2) Per seguirti nelle tue ipotesi. .. bisognerebbe sapere a quante persone vanno le quote. E non lo sappiamo.
3) Non sappiamo a quanto ammonta lo stipendio base per dipendente
4) Tu cosa intendi per stipendio pagato con le quote? Il totale del compenso che percepisce il dipendente... o solo la parte fissa?
Esempio: se il dipendente prendesse in un certo mese 600 dollari... di cui 250 come stipendio base e 350 come quota di servizio... come calo in questo contesto la tua affermazione che le compagnie con le quote pagano gli stipendi?

Le compagnie hanno sempre detto che le QS vanno al personale del servizio alberghiero... abbiamo visto che il personale che espleta questo servizio guadagna in totale circa 500 dollari al mese...
Quanti sono questi famigerati lavoratori del servizio alberghiero?
Consideriamo una nave grande con personale di bordo totale pari a 1300 persone, gli addetti al servizio alberghiero saranno 500, 600, 700... adesso dividiamogli 420.000 euro provenienti dalle QS...
 
a parte che 500 dollari al mese per il costo della vita in molti paesi di provenienza dei lavoratori sono una cifra di tutto rispetto. Ma cmq il salario minimo lo prendono gli "ultimi". Tipo quelli che lucidano gli ottoni ad esempio. Anche li ci sono gerarchie e si fa carriera in base all'esperienza. Anche tra i camerieri c'è differenza tra cameriere principale e sottoposti. E non prendono di certo il solito stipendio
 
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