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...Sardegna.....un po' diversa.....

  • Autore discussione Autore discussione lia68
  • Data d'inizio Data d'inizio
Grazie a tutti per i contributi!
Calcio a parte, di cui non capisco nulla, tutto quello che state mettendo è veramente interessante!;)

Continuate...continuate...
 
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La leggenda del golfo degli angeli

Gli Angeli, nei tempi lontani, chiesero a Dio un dono. Dio rispose che avrebbe dato loro in dono una terra dove gli uomini si amavano, si rispettavano, vivevano felici. “So che questa terra esiste: cercatela, trovatela e sarà vostra” aveva detto loro.
Gli Angeli obbedirono; scesero dal cielo e si sparsero sulla Terra. Ma ovunque trovarono cattiverie, guerre e odio. Stavano per ritornare, tristi, da Dio Padre, quando il loro sguardo cadde su una grande isola verde circondata da un mare tranquillo. Gli Angeli si avvicinarono rapidamente: non rumore di guerre e di distruzioni, non colonne di fumo si alzavano dalle colline fonte ove brucavano grandi greggi. E gli uomini aravano i campi non chiusi da segni di proprietà. Quei primi abitatori della Sardegna, ignari delle ricchezze della loro terra, discendenti da eroi che avevano fuggito la tirannide e l’ingiustizia, trascorrevano la loro vita in semplicità, contenti della pace e della bellezza dei luoghi.
Gli Angeli salirono felici in Cielo, riferirono al Signore ciò che avevano visto e Iddio mantenne la promessa. Quindi ridiscesero sull’isola e rimasero incantati davanti al grande golfo che si apriva, come un immenso fiore turchese, all’estremo limite meridionale della loro terra. Decisero, dunque di stabilirsi lì: in quell’arco di mare così azzurro e bello che ricordava il Paradiso. Presto però Lucifero, invidioso di quegli Angeli felici, cercò di seminare fra di essi lotte e discordie e siccome non vi riuscì, tentò di scacciare gli angeli da quel loro secondo paradiso. Lottarono a lungo le forze del Bene e quelle del Male sulle scatenate acque del golfo. Ed ecco che alla fine, tra il lampeggiare delle folgori del demonio si levò in alto la spada scintillante dell’Arcangelo Gabriele.
Fu il segno decisivo della vittoria, Lucifero fu sbalzato dal suo cavallo nero, dalle narici di fuoco. Allora prese la sella e in un impeto di collera violenta, la lanciò nel Golfo, formando un promontorio che poi venne chiamato “ La Sella del Diavolo”. Sotto di esso, trovano rifugio dapprima le pacifiche navi fenicie, poi quelle di guerra dei Cartaginesi. Poi quelle dei Romani, dei Vandali e dei Bizantini. In seguito quelle dei Pisani, dei Genovesi e degli Spagnoli. Ed infine, quelle degli Inglesi, dei Francesi e degli Americani. Così oggi, gli Angeli se ne sono andati dal loro Golfo incantato e lo guardano dall’alto, discendendovi, talvolta, lievi e silenziosi, all’ora del tramonto, quando il cielo si colora d’oro e di porpora.

Spero abbia affascinato anche voi... ;) ;)
 
Non con loro, con lui, in prima e seconda categoria e prima sui campetti sotto casa. Poi lui fu acquistato dalla Fiorentina.

Rodolfo ... mi stupisci sempre di più.....Brugnera è un signore.................:D

Monica complimenti ,è una leggenda straordinaria ...quanto vera:D
 
Grazie Alfredo, noi sardi alcune cose le diamo per scontate, il resto del mondo no.... allora bisogna fargli conoscere chi siamo... Cumprendiu asi??? ;)
 
Rodolfo ... mi stupisci sempre di più.....Brugnera è un signore.................:D

Monica complimenti ,è una leggenda straordinaria ...quanto vera:D

E cosa c'è da stupirsi Alfredo, è una fatalità; quasi coetanei, vicini di casa, stesse scuole elementari, stessi giochi. Sono anni che non lo vedo. E tu, l'hai conosciuto?
 
Bellissima Momo, e credo che tutto sommato ci sia del vero nella storia.

Anche io lo penso... la foto che ho postato rende bene l'idea... un'altra versione della leggenda è che Lucifero sia caduto seduto e che abbia così lasciato la sua impronta sulla montagna che da allora ha preso il nome di "Sella del Diavolo".... se guardi la foto sembra proprio una "sella"...
 
Avete detto tante cose belle ed interessanti sulla Sardegna ed anche quante belle immagini ho visto! Grazie.
Ma tutto ciò non mi basta, non vedo l'ora perciò di tornare lì in Sardegna per risentire i suoi profumi ed ascoltare la sua voce fatta di onde che accarezzano la battigia o magari frangono sugli scogli di granito, di fronde agitate dal vento, di campanacci e belare di greggi, di cavalli che trotterellano senza rumore di zoccoli perchè liberi su spiagge e sentieri. Questa non è " l'altra Sardegna " questa è semplicemente la Sardegna, quella vera ed autentica! L'altra, cari amici, è quella che portano certi italiani dal continente, una piccola Sardegna su misura loro, una Sardegna fatta apposta per dar loro ciò che si aspettano, ciò che hanno visto nella Tv del gossip o sui giornali, insomma una Sardegna piccola perchè in quella grande e sconfinata probabilmente si perderebbero.
Ciao Sardegna! A presto!
Fan
 
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La leggenda del golfo degli angeli

Gli Angeli, nei tempi lontani, chiesero a Dio un dono. Dio rispose che avrebbe dato loro in dono una terra dove gli uomini si amavano, si rispettavano, vivevano felici. “So che questa terra esiste: cercatela, trovatela e sarà vostra” aveva detto loro.
Gli Angeli obbedirono; scesero dal cielo e si sparsero sulla Terra. Ma ovunque trovarono cattiverie, guerre e odio. Stavano per ritornare, tristi, da Dio Padre, quando il loro sguardo cadde su una grande isola verde circondata da un mare tranquillo. Gli Angeli si avvicinarono rapidamente: non rumore di guerre e di distruzioni, non colonne di fumo si alzavano dalle colline fonte ove brucavano grandi greggi. E gli uomini aravano i campi non chiusi da segni di proprietà. Quei primi abitatori della Sardegna, ignari delle ricchezze della loro terra, discendenti da eroi che avevano fuggito la tirannide e l’ingiustizia, trascorrevano la loro vita in semplicità, contenti della pace e della bellezza dei luoghi.
Gli Angeli salirono felici in Cielo, riferirono al Signore ciò che avevano visto e Iddio mantenne la promessa. Quindi ridiscesero sull’isola e rimasero incantati davanti al grande golfo che si apriva, come un immenso fiore turchese, all’estremo limite meridionale della loro terra. Decisero, dunque di stabilirsi lì: in quell’arco di mare così azzurro e bello che ricordava il Paradiso. Presto però Lucifero, invidioso di quegli Angeli felici, cercò di seminare fra di essi lotte e discordie e siccome non vi riuscì, tentò di scacciare gli angeli da quel loro secondo paradiso. Lottarono a lungo le forze del Bene e quelle del Male sulle scatenate acque del golfo. Ed ecco che alla fine, tra il lampeggiare delle folgori del demonio si levò in alto la spada scintillante dell’Arcangelo Gabriele.
Fu il segno decisivo della vittoria, Lucifero fu sbalzato dal suo cavallo nero, dalle narici di fuoco. Allora prese la sella e in un impeto di collera violenta, la lanciò nel Golfo, formando un promontorio che poi venne chiamato “ La Sella del Diavolo”. Sotto di esso, trovano rifugio dapprima le pacifiche navi fenicie, poi quelle di guerra dei Cartaginesi. Poi quelle dei Romani, dei Vandali e dei Bizantini. In seguito quelle dei Pisani, dei Genovesi e degli Spagnoli. Ed infine, quelle degli Inglesi, dei Francesi e degli Americani. Così oggi, gli Angeli se ne sono andati dal loro Golfo incantato e lo guardano dall’alto, discendendovi, talvolta, lievi e silenziosi, all’ora del tramonto, quando il cielo si colora d’oro e di porpora.

Spero abbia affascinato anche voi... ;) ;)

Bella, bella, bella leggenda...

Un grazie speciale Momo..

Sergio, da "uomo di mare", da partenopeo del Golfo, il tuo contributo risulta ancor più prezioso...
Grazie anche a te.

Un saluto
 
Hai ragione, per me sarebbe almeno esaltante..

Non dico altro.. ;)

Alghero mi fa sorgere una domanda: le città Sarde hanno o non hanno una struttura ed una storia simile?

Escludendo Cagliari dal discorso (ricordo costruzioni del ventennio ed una città, per il poco che ho visto, relativamente moderna..) Bosa, Alghero, Oristano ecc. hanno storie simili o molto diverse?

Lascio un link per Bosa, cittadina che ho solo sfiorato, ma nel passare mi sono innamorato..

http://guglielmoguliblogspostcom.blogspot.it/2012/01/i-borghi-piu-belli-ditalia-deruta-bosa.html

deve essere magnifica.. ;)

Un salutone e grazie Momo!!
Manlio

Manlio, avrei voglia di scrivere un "papiro", e probabilmente sarebbe il caso di scrivere un "papiro", ma....
La risposta alla tua domanda sulle città sarde e sulla loro origine nasce da un periodo storico importante e particolare nell'isola, quello dei 4 Giudicati di Sardegna.
Le origini delle attuali città sarde che hai citato, Cagliari compresa, è li, in 4 secoli di storia che partono da circa l'anno 1.000 ed attraversano quasi tutto il 300.

I 4 Giudicati sardi, con un assetto "statale" abbastanza innovativo nell'epoca delle monarchie assolute europee (e alcune figure di spicco a capo dei giudicati erano donne, Eleonora d'Arborea su tutte, ma anche la giudicessa Benedetta di Cagliari,) erano: Calari/Karalis (Cagliari), Torres/Logudoro (Sassari), Arborea/Oristano (il più florido e dalla storia più affascinante, l'unico Giudicato che abbia tentato con convinzione l'unificazione medievale della Sardegna), Gallura/Terranova/Olbia (quello più povero, la Costa Smeralda non era stata ancora inventata..).

Accadde che i 4 Giudicati strinsero alleanze con le Repubbliche Marinare che si affacciavano sul mar Tirreno (Genova e Pisa), e l'isola fu territorio di scontro fra i Giudicati e fra Genova e Pisa stesse.
Quindi, le città sarde non hanno una struttura ed una storia simile.

Cagliari: principalmente influenzata da Pisa, i Bastioni di fortificazione che caratterizzano nell'epoca moderna la città alta furono fatti costruire proprio dai Pisani.
Il Duomo stesso di Cagliari, con la sua facciata a "false logge", ricalca lo stile romanico-pisano, ed il pulpito originale del Duomo di Pisa opera di Guglielmo (poi sostituito dal sontuoso pergamo di Giovanni Pisano, bellissimo), fu il successivo pulpito del Duomo di Cagliari, purtroppo smembrato e sparso per la cattedrale a seguito di un restauro del 1.600.
Cagliari è quindi di matrice Pisana.

Alghero: ha una storia ancora diversa, e il suo nomignolo, Barceloneta, tradisce le sue origini Aragonesi e Catalane.
Faceva parte del giudicato di Torres, a sua volta alleato con Genova, e la città ha l'impronta dei Doria (come del resto la vicina Castelsardo, a mio parere il paese più bello della Sardegna, antica CastelDoria).
Ma i Doria cedettero i loro diritti agli spagnoli, ed ancora oggi, le strade di Alghero hanno la doppia nomenclatura, in catalano ed in italiano, ed il catalano è l'attuale dialetto della città.
La collocazione temporale di questi avvenimenti parte dal dodicesimo secolo, ma il ruolo degli Aragonesi in territorio sardo acquisisce importanza con la "prima" proclamazione da parte di Papa Bonifacio VIII del "Regno di Sardegna" (fine 200, allora non si diventava regni senza "pronuncia papale"...e questa "pronuncia", avrà notevole importanza nei secoli a venire per la Sardegna...i Savoia divennero Re grazie a questo evento di qualche secolo prima...).

Bosa: a cavallo tra il giudicato d'Arborea e quello di Torres, acquisisce l"impronta attuale" intorno all'anno 1100, e grazie alla famiglia dei Malaspina, di origine longobarda, , che costruì il castello che domina la città (Castello di Serravalle). In seguito Bosa fu teatro di guerre fra i vari Giudicati e gli aragonesi, nel frattempo alleati di Arborea.
Bosa ha anche due caratteristiche particolari: è l'unica città sarda costruita sulla foce di un Fiume, il Temo, navigabile. Ed ha lungo le sue rive un esempio di "archeologia industriale", con le vecchie ed un tempo importantissime concerie.

Oristano: si percepisce ancora oggi la forte presenza dell'epoca giudicale (celebre la Torre di Eleonora d'Arborea), ma la zona ha origini antichissime (la Tharros fenicia..) e tradizioni secolari come la Sartiglia (che meriterebbe un capitolo a parte).

Sassari: pur essendo stata "capitale" (giudicato di Torres), purtroppo di tutto ciò è rimasto pochissimo.
Sono sopravvissuti solo alcuni tratti di mura, e ben poco dello stile originario del Duomo. La facciata che oggi vediamo, è in stile barocco, XVIII secolo.
Per ora mi fermo qui.

Un salutone a tutti voi!!
 
Ultima modifica:
E poi...come vedi...c'è anche tanto della "tua" Genova nella nostra storia Laura...
Grazie.

Ciao
 
Fantastica <3
Rodolfo è una bella fortuna... Pensa che nel mio paese abita un certo signore chiamato gianfranco zola , se magari una mattina esci lo trovi pure al bar ;) un mito!
 
....Davide ma quindi Zola è in Sardegna credevo fosse tornato in Inghilterra.....per un po' ha portato i bimbi alla scuola di Francy....un persona meravigliosa...un vero Signore.....
.....per quel che riguarda Genova....Laura in Sardegna abbiamo Carloforte e calasetta dove si parla genovese......
 
E cosa c'è da stupirsi Alfredo, è una fatalità; quasi coetanei, vicini di casa, stesse scuole elementari, stessi giochi. Sono anni che non lo vedo. E tu, l'hai conosciuto?

Si tramite amici..un vero signore :D
Grazie Alfredo, noi sardi alcune cose le diamo per scontate, il resto del mondo no.... allora bisogna fargli conoscere chi siamo... Cumprendiu asi??? ;)
hahah appu cumprendu......hahahah;):D:D
 
....Davide ma quindi Zola è in Sardegna credevo fosse tornato in Inghilterra.....per un po' ha portato i bimbi alla scuola di Francy....un persona meravigliosa...un vero Signore.....
.....per quel che riguarda Genova....Laura in Sardegna abbiamo Carloforte e calasetta dove si parla genovese......

Vero , a Carloforte c'è pure "Cala Tanalla"...hahhahahah:D
 
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