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Silver Dawn, la crociera luxury e il ...buon vino

Stato
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prof

Staff Member
A proposito di vini, grazie a BlueEyes che tra ...tanti astemi tiene alto il livello alcolico di questo diario! Se a Bilbao volete fare un assaggio, il vino tipico è il txakoli, un bianco particolare, delicato e leggermente spumoso. Tre le denominazioni d'origine esistenti: sono quelle di Álava, Getaria e Bizkaia. Nel centro storico trovate un'infinità di bar e localini per un bicchiere e uno spuntino a base di baccalà (perfetto con il txakoli. Hic!). Oppure c'è dell'ottimo prosciutto crudo di vari tipi (anche il jamon serrano se siete appassionati).20230509_133328.jpg20230509_143847.jpg
 
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prof

Staff Member
Grazie a Lisa che segue con grande interesse! Italiani a bordo eravamo solo io e mia moglie, ci dicono che se ne vedono soprattutto a luglio e agosto, pochi in bassa stagione.
Approfitto della domanda per mandare un saluto invece agli italiani ai vertici della Silver Dawn. Italiano il comandante, Samuele Failla (originario di Catania), che avevamo conosciuto anche in altre occasioni. Di grandissima professionalità e anche molto affabile durante i cocktail. Durante la giornata un interessante appuntamento fisso sono i suoi annunci in cui aggiorna i passeggeri sulla navigazione, il meteo e non solo, con notizie utili sui porti e gli sbarchi. Inevitabile poi che la conversazione (tra un palermitano e un catanese non c'è scampo) finisca ...sull'epocale questione: si dice arancina o arancino?
 

prof

Staff Member
Italiano anche lo Staff Captain Timoteo Gasparro, nato in Sardegna, vulcanico e divertente, col quale abbiamo passato una gradevole serata a cena. E italiana anche l'hotel director Zaira Duka, appena arrivata in Silversea dopo lunga esperienza con altre compagnie. Anche l'hd ci ha voluto invitare a una piacevole cena, è una persona preparatissima ma davvero alla mano, disponibile e simpatica. Merita senz'altro un saluto anche il food&beverage manager Maurizio Fresina, sempre cordiale e prodigo di curiosità sugli approvvigionamenti a bordo. Voglio anche ricordare il Cruise director Bruno Bobadilla, che è argentino ma parla benissimo l'italiano, sempre presente e accogliente. L'abbiamo conosciuto anni fa come semplice animatore, a ottobre era già vice della Cruise director e ora sulla Dawn l'abbiamo ritrovato con la meritata promozione.
 

prof

Staff Member
Tutto questo per dire anche che a bordo c'è per gli italiani che non hanno molta dimestichezza con l'inglese la possibilità di vivere senza problemi la crociera. A richiesta si può avere il programma giornaliero in italiano, alla reception c'è un host di lingua italiana (e altri addetti lo parlano). Anche i menù si possono avere in italiano ma, essendo on line, li potete fare tradurre sul cellulare a ...Google traduttore!
 

prof

Staff Member
Sempre per Lisa ecco un menù di cena dell'Atlantide
Ps...Non ho trovato la foto della pagina dei dolci...forse eravamo troppo impegnati a mangiarli!20230516_200526.jpg20230516_200522.jpg20230516_200534.jpg
 
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prof

Staff Member
Ed ecco un'altra cantina, stavolta del Medoc con denominazione Margaux. Anch'essa cita questo 1855 come inizio della sua fama....dobbiamo quindi entrare nella macchina del tempo per capire cosa successe in questo 1855
20230512_095709.jpg
 
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prof

Staff Member
La classificazione delle cantine di cui parliamo è la più vecchia e più importante di tutte, ma anche una storia molto affascinante che incrocia uomini, mercanti, produttori, re e tanto altro, ancora più e meglio di un romanzo. Contestata da molti ma immutabile, la classificazione 1855 è, di fatto, una hit parade dei vini degli Châteaux del Médoc che già allora erano i più famosi e ...costosi. La data si riferisce all’esposizione universale di Parigi. Napoleone III vuole fare bella figura dopo la prima esposizione universale di Londra, andata in scena 4 anni prima. L’imperatore francese per rendere migliore questa esposizione, indiretta espressione della grandezza francese, vuole introdurre il vino tra le eccellenze in mostra. Per questo chiede ai vari territori di classificare i rispettivi prodotti. A Bordeaux la camera di commercio viene incaricata di stilare una classifica, basata esclusivamente sulla bontà dei vini prodotti dai vari châteaux. Ma oltre alla bontà, che è sempre difficile da certificare, entrarono in campo altri fattori. Costi di produzione e intrighi, quantità di bottiglie vendute e ...amicizie di corte o con l'imperatore.
 

prof

Staff Member
Tra pressioni e raccomandazioni, i vini furono classificati in ordine di importanza dal primo al quinto cru. Tutti i vini rossi sulla lista venivano in realtà dalla regione di Médoc, ad eccezione dello Château Haut-Brion di Graves, mentre i vini bianchi, allora d'importanza marginale, furono limitati alle varietà liquorose di Sauternes e Barsac, e classificati su meno livelli. Pensate un po': dal 1855 a oggi furono apportate unicamente due modifiche alla classificazione: nel settembre 1856 il Cantemerle fu aggiunto al quinto cru, dal quale venne inizialmente escluso per ragioni ignote, mentre nel 1973 lo Château Mouton Rothschild ottenne di passare dal secondo al primo cru, si dice per pressioni arrivate direttamente dall'Eliseo.
 

prof

Staff Member
Molti critici hanno contestato la classifica e provato a stilarne altre ma con scarso successo. Così come esistono classifiche di altre regioni vinicole della Francia ma niente di così prestigioso rispetto a potersi fregiare della scritta "classe' en 1855"
 

prof

Staff Member
In cima alla classifica c'è la top five dei migliori con vini preziosissimi. Sono i Premier Grand Cru Classe', praticamente l'Olimpo mondiale delle cantine:
  • Château Lafite, ora Château Lafite Rothschild, Pauillac
  • Château Latour, Pauillac
  • Château Margaux, Margaux
  • Haut-Brion, ora Château Haut-Brion, Pessac-Léognan, Graves
  • Mouton, ora Château Mouton-Rothschild, Pauillac (come detto, elevato a rango di Premier Grand Cru Classé soltanto nel 1973)
20230514_193817.jpg
 
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prof

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E la località di Pauillac da sola ne ospita ben tre. A seguire ci sono
14 secondi Cru
14 terzi Cru
10 quarti Cru
18 quinti Cru
Ma tutti si possono fregiare del titolo di Gran Cru Classé en 185520230512_141849.jpg20230512_140205.jpg
 
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prof

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Per i vini bianchi (limitatamente a Sauternes e Barsac) la classifica 1855 prevede
1 Premier Cru Supérieur
11 Premier Crus
15 Secondi Crus
L'unico Premier Cru superiore è lo Chateau d'Yquem, citato poco fa da Massimiliano, che quindi con la sua produzione di Sauternes può fare praticamente il bello e il cattivo tempo e ..i prezzi che vuole. Per dare un'idea, la bottiglia da 37 cl più a buon mercato parte in cantina da 250 euro.
Questo è l'ingresso dello Chateaux d'Yquem, sembra un hotel 5 stelle...
20230512_172604.jpg
 
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prof

Staff Member
Fuori da questa leggendaria lista, la classificazione del vino francese è simile a quella italiana: ci sono infatti i Vins de Table che corrispondono ai nostri vini da tavola, seguiti dai Vins de Pays, che devono essere di origine definita (i nostri IGT), dagli AOC (la nostrana DOC) e i VDQS che sono i vini di maggior pregio.
 

prof

Staff Member
In conclusione, l’esposizione universale di Parigi aveva bisogno di una manovra di immagine importante dell’evento e fu trovata all’ultimo momento con una operazione di marketing dell'epoca. Una storia che serve a sottolineare cosa c'è dietro il vino: per la sua natura è tradizionalmente legato alla qualità, ma è anche uno strumento importante per la promozione dell'economia di un’intera nazione. Da allora Bordeaux è divenuta ancora di più una regione sinonimo di qualità e prestigio vinicolo in tutto il mondo.
La curiosita': Napoleone III dopo la battaglia di Sedan (1870) fu esiliato a Londra, dal 1871, e pare che fu costretto a fare il commerciante di vini per mantenersi...20230512_135729.jpg
 
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lisav

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Italiano anche lo Staff Captain Timoteo Gasparro, nato in Sardegna, vulcanico e divertente, col quale abbiamo passato una gradevole serata a cena. E italiana anche l'hotel director Zaira Duka, appena arrivata in Silversea dopo lunga esperienza con altre compagnie. Anche l'hd ci ha voluto invitare a una piacevole cena, è una persona preparatissima ma davvero alla mano, disponibile e simpatica. Merita senz'altro un saluto anche il food&beverage manager Maurizio Fresina, sempre cordiale e prodigo di curiosità sugli approvvigionamenti a bordo. Voglio anche ricordare il Cruise director Bruno Bobadilla, che è argentino ma parla benissimo l'italiano, sempre presente e accogliente. L'abbiamo conosciuto anni fa come semplice animatore, a ottobre era già vice della Cruise director e ora sulla Dawn l'abbiamo ritrovato con la meritata promozione.
Se posso fare una battuta....praticamente ci sono più ufficiali italiani in Silversea che in Costa o in Msc!!
 
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