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Silver Dawn, la crociera luxury e il ...buon vino

  • Autore discussione Autore discussione prof
  • Data d'inizio Data d'inizio
Stato
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Pomerol
Sempre a Est (si può visitare in giornata con Saint Emilion) c'è il Pomerol: è la più piccola area del bordolese con soli 800 ettari di vigna totali. Pomerol e Saint Èmilion sono le più importanti AOC della Rive Droite. I vini sono solo a bacca rossa in quanto in prevalenza a base di uve Merlot, alcuni per il 100%. Anche qui troviamo strade a costeggiare vigneti che si estendono a perdita d’occhio e gli Château a completare il quadro. Gli Château più importanti sono Pétrus e Le Pin, quest’ultimo vanta prezzi ancora più alti di Pétrus in quanto produce solo 8 mila bottiglie contro le quasi 40/50 mila di Pétrus. I vini del Pomerol come tutti i vini di Bordeaux sono pronti dopo tre anni dalla vendemmia, quanto alla longevità è garantita e possono essere bevuti anche dopo quaranta, cinquant’anni ma ci sono anche vini centenari.20230511_123334.webp
 
Infine andando a Sud di Bordeaux si entra nel regno del Sauternes.
E' una delle denominazioni di vino bianco dolce più celebri di Francia e del mondo. In realtà andrebbero chiamati vini muffati perché ottenuti grazie all'azione di un fungo, la Botrytis cinerea che popola il vigneto generalmente in settembre e in particolari condizioni climatiche origina la muffa nobile. Nelle cantine - vedi foto - ci sono pannelli esplicativi sulla lavorazione e su questo "miracolo" che trasforma le uve apparentemente rovinate dai parassiti in uno dei vini più celebri del mondo. La produzione di bottiglie è davvero limitata per queste ragioni e ogni anno la quantità di prodotto varia in base a come il fungo ha "attaccato" le vigne...
Sauternes è anche un piccolo paesino di 730 abitanti che merita una visita dopo le degustazioni nelle cantine.
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E noi? Il colpo di fortuna è stato trovare su internet una piccola società che organizza visite in italiano a Bordeaux e dintorni. Con la nostra guida, preparatissima e con gli "agganci" giusti (in passato ha gestito un affermato wine bar in città) abbiamo stilato un programma "a tappe forzate" che ci ha permesso di effettuare 5 visite con degustazioni nelle 4 regioni vinicole descritte. Più altre soste fotografiche negli chateaux più eleganti (fate conto che molti sono anche resort con possibilità di soggiorno).
Oltre all'aiuto, alla traduzione dal francese in italiano nelle cantine e a tanti aneddoti e racconti, l'apporto fondamentale della guida è stato guidare ...l'auto (sua) dopo le degustazioni (nostre). Hic!
 
Nel rispetto degli ...astemi, non mi dilungo oltre sui vini ma inserisco qui alcune foto degli chateaux che sono comunque un piacere per gli occhi, cominciando dal famoso Chateaux Margaux che è nella top five "Premier Grand Cru Classè".
E' stato costruito e finito circa 200 anni fa, nel 1816. L’edificio d’architettura neoclassica è sicuramente il più importante (e il più bello) di tutto il Médoc.

Tanto per essere un attimo nazionalista, è bene ricordare che Chateau Margaux fu anche italiano, dal 1990 al 2003: Gianni Agnelli divenne socio di maggioranza (al 75%), fino alla sua morte, dopo aver pronunciato la celebre frase: investite in vino, mal che vada ve lo potrete bere. Il coraggio calcolato con gusto. Chateau Margaux resta nell’immaginario come il più seduttore tra i cinque Premier Grand Cru Classè e l'immagine simbolo di tutta la zona e anche del nostro viaggio.

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L'altro super top di cui abbiamo accennato è lo Chateau d'Yquem. Per il Sauternes l'unico e solo Premier Grand Cru Supérieur nella classificazione del 1855, di cui ormai sapete tutto! La cantina è stata acquistata nel 1999 da LVMH, la multinazionale proprietaria di circa 70 marchi come Louis Vuitton, Christian Dior, Sephora, Tiffany...
In sostanza il più grande e famoso vino dolce del mondo. Qui la botrytis cresce come da nessun'altra parte e offre Sauternes assolutamente meravigliosi, con una sontuosità controllata e un potenziale di invecchiamento incredibile. Il luogo sembra uscito da una favola incantata

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E dopo tanti chateau, vigneti, botti e bottiglie ....c'è anche la città di Bordeaux! Nonostante i fumi dell'alcol, siamo riusciti a visitarla e merita molto. Alla prossima puntata
 
Fino a 15-20 anni fa Bordeaux era una città ricca per gli storici commerci di vino ma asfissiata dal traffico. La piazza della Borsa, il cuore del centro storico, era un enorme parcheggio. Il lungofiume era disseminato da baracche e nel degrado, luogo poco frequentabile la sera.

Poi le scelte "green" delle amministrazioni hanno portato a una inversione di tendenza. Oggi il centro storico è una grande isola pedonale, davvero piacevole da girare, tra negozi, wine bar, localini e molti pregevoli monumenti, non a caso 347 edifici sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità Unesco. Il lungofiume è stato risanato ed è un sicuro luogo di attracco per le navi del crocierismo fluviale, le baracche abbattute. Aiuole e fiori decorano la passeggiata lungo la Garonna.
Il quartiere centrale si chiama Saint Pierre ed è il concentrato della storia della città in poche centinaia di metri. La prima sua attrazione è appunto la Place de la Bourse, una delle immagini più ricorrenti di Bordeaux. La Piazza e il Miroir d’eau, lo specchio d’acqua artificiale che si estende su una lastra di granito. Collocandosi con le spalle al fiume si possono scattare foto come questa con lo specchio d’acqua che riflette i grandi palazzi della piazza come il Musée National des Douanes o la Camera di Commercio. Al centro della Piazza c’è la splendida Fontana delle Tre Grazie. Una location da vedere quindi di giorno e di notte e che ha un'atmosfera tutta particolare. Noi avevamo la Silver Dawn attraccata a pochi metri dalla piazza e con due overnight è stato davvero piacevole poter salire e scendere ad ogni ora.
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Il quartiere ospita anche la Porte Cailhau, una delle ultime vestigia dei bastioni della città. La porta
faceva infatti parte delle mura della città già nel XV secolo. La Porte Cailhau con le sue
piccole torrette si apre sulla Garonna e sul ponte più antico di Bordeaux: il Pont de
Pierre. Eccola dai due lati

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Un altro dei simboli di Bordeaux, insieme alla Porta Cailhau, è certamente la porta della
Grosse-Cloche. La Grande Campana, costruita nel XV secolo, sui resti della porta di
Sant’Eligio, suonava per annunciare alla città catastrofi e lieti eventi e benché oggi la porta
abbia perso la sua vocazione difensiva, la campana oggi continua a suonare per le occasioni
speciali.
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Non potete perdervi una passeggiata nella via dello shopping Rue Sainte Catherine, una
delle vie pedonali principali.
A sud del quartiere Saint Pierre, risalendo la Garonna, si trova il quartiere Saint
Michel. Qui trovate la basilica di Saint Michel, un magnifico insieme architettonico,
con il suo imponente campanile. La torre campanaria, staccata dal corpo della chiesa,
è uno dei campanili più alti di Francia, grazie ai suoi oltre 114 metri (in restauro). Sotto c’è anche una
cripta. La chiesa in stile gotico risalente al sedicesimo secolo, merita senz’altro una visita
prima di gettarsi nel vivace centro storico. Questa basilica è Patrimonio dell’Umanità
UNESCO e si trova lungo la Via Turonensis, uno dei quattro percorsi francesi del
Cammino per Santiago de Compostela.
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Il quartiere di Pey-Berland si trova a ovest di quello di Saint Pierre. Qui ci sono altri monumenti elencati come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, a partire dalla famosa Cattedrale di Saint-André e la torre Pey Berland che è il suo campanile separato. Sia la torre che la facciata nord della cattedrale sono in stile gotico, gli altri
lati della cattedrale hanno stili diversi.
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Ciao Oriana, infatti, vino a parte, Bordeaux è una bellissima città, non a caso con tantissimi edifici e monumenti protetti dall'Unesco. Tra l'altro, tutto a portata di ...piede. In un pomeriggio il centro storico si può percorrere tutto quanto. Segnalo anche il Palais Rohan che, oltre a essere sede dell’Hotel de Ville (Municipio) custodisce in un'ala della costruzione il Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, metti mai che dovesse piovere potete ammirare opere di Tiziano, Rubens, Delacroix, Van Dyck, Picasso, Kokoschka, Renoir.
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