Honfler, la prima volta, fu amore a prima vista, ora vi torniamo certi che non ci deluderà.
In questo pezzetto di Normandia, dove la Senna arriva al mare, si trova Honfleur, un piccolo, pittoresco e vivacissimo porto che è stato, ed è ancora, di ispirazione per tanti artisti.
Arriviamo con il cielo ancora grigio ma, a dispetto di questo, la città è un’apoteosi di colori, proprio come la ricordavamo.
giostrina by
luciana lu, su Flickr
Un’occhiata ed è subito chiaro il perché tanti impressionisti hanno subito il fascino di questa cittadina variopinta.
Honfleur si sviluppa intorno al Vieux Bassin, il Vecchio Bacino del XVII secolo, su cui si affacciano le austere case di grigia ardesia insieme a facciate colorate e dai tetti spioventi
le Vieux Bassin, Honfleur by
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vecchio porto by
luciana lu, su Flickr
le Vieux Bassin,alberi by
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Sulle banchine si affollano locali e ristoranti con tavoli ben apparecchiati che invogliano alla sosta
sur le Vieux Bassin by
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le Vieux Bassin, ristorante by
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Quai Sainte Catherine, Hugo Silver by
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rose arancio by
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le Vieux Bassin, bar by
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La città deve la sua ricchezza al porto dal quale non solo partivano merci dirette in Inghilterra, ma anche esploratori che salpavano verso il nuovo continente: da qui partì, tra le tante, la spedizione del 1608 che fondò la città di Québec.
In porto sono ancorate barche da diporto e da pesca
il blu e il giallo by
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cordame azzurro by
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Quai de la Quarantaine,reti by
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E da qui partono battelli per passeggiate in mare
battello e ruota panoramica by
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Esplorare senza fretta le antiche vie della cittadina è stata una delle esperienze più belle di questo viaggio in Normandia.
Rue des Lingots, botteghe by
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rue de la Ville, Honfleur by
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Place Arthur Boudin by
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maison a colombages by
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Andiamo alla riscoperta della chiesa di Sainte Catherine del XVI secolo.
Il suo campanile sorge separato dalla costruzione principale sulla casa del campanaro.
Clocher de Eglise Sainte Catherine by
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Questa chiesa è la più grande costruita in legno in Francia ad opera dei maestri d'ascia che lavoravano nei cantieri navali della città.
L'interno, tutto in legno scuro, a partire dalle colonne, ha il soffitto a forma di scafo rovesciato
interno dell'Eglise Sainte Catherine by
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Eglise Sainte Catherine, Honfleur by
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Eglise Sainte Catherine, lumini by
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Percorrendo le piccole strade acciottolate mi vengono in mente vecchi libri che raccontavano di capitani di lungo corso e ammiragli, di bottegai e farmacisti
rimedio per il mal di mare by
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inventore.... by
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Honfleur, donne al lavoro by
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Honfleur, dicevamo, ospita ancora oggi artisti provenienti da tutto il mondo che espongono le loro opere nelle tante gallerie d’arte che si trovano ad ogni angolo
le Vieux Bassin, galleria by
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le Vieux Bassin, galleria d'arte by
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rue Haute, Honfleur by
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Una città colorata, piena di vita e di charme, che al primo raggio di sole sembra sorridere
le Vieux Bassin,tiranti by
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le Vieux Bassin, sole by
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le Vieux Bassin, riflessi. by
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le soleil by
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Le vie animate sono percorse da tanti turisti a piedi e in carrozza trainata da cavalli (robusti sì, ma che pena vederli trasportare una coppia corpulenta, un omone lui e un donnone lei….povere bestie….)
carrozza per turisti by
luciana lu, su Flickr
Si incontrano anche vecchie vetture dal fascino di altri tempi
rue des Logettes, auto d'epoca by
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E case colorate con le facciate a graticcio ingentilite da fiori
case a graticcio by
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Honfleur, finestre by
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colori di Honfleur by
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E anche un Salon de Thè un po’ particolare
il g'ours mandise by
luciana lu, su Flickr
il g'ours mandise in Rue des Lingots, Honfleur by
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Orsetti di ogni foggia e colore che, naturalmente, si possono acquistare
orsetti by
luciana lu, su Flickr
Prendiamo un thè e un dolce e un bicchiere di sidro, coccole per gli occhi e per il palato
il g'ours mandise, tartre au pomme by
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Tra le varie botteghe ne incontriamo una che sfoggia una nave di sapone colorato
una nave di sapone in rue de la Ville by
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Entriamo in un vecchio magazzino che ospita una mostra fotografica
una mostra fotografica by
luciana lu, su Flickr
una mostra fotografica, Honfleur by
luciana lu, su Flickr
mostra fotografica, Honfleur by
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Un Museo del Mare ospitato in una vecchia chiesetta con il campanile in legno
Musée de la Marine, Honfleur by
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Musée de la Marine by
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E’ ora di andare, alle 20.30 abbiamo un appuntamento per la cena.
Sulla via del ritorno, vedo da lontano una scena che voglio fotografare, non sarà facile trovare il modo di arrivarci dalla giusta angolazione
nei dintorni di Theillement by
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I campi coltivati sono magnifici con questa calda luce di inizio estate
campagna normanna by
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Le orthensie rigogliose e coloratissime sono una vera gioia per la mia reflex
meravigliose orthensie by
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Vediamo anche una chaumière, una caratteristica casa dal tetto in paglia (fotografata attraverso una maglia della recinzione, di meglio non si poteva fare)
tetto di paglia by
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Arriviamo e corriamo subito a cambiarci per la cena, ci aspetta una assiette gourmande con i padroni di casa.
Abbiamo sperimentato per la prima volta la soluzione "table d'hotes" ed è stata un'entusiasmante scoperta!
Dopo aver preso in giardino, circondati dal profumo delle rose e della lavanda, un aperitivo normanno a base di mele e calvados, il pommeau, con i gentili padroni di casa, abbiamo poi cenato con loro.
La serata si è sviluppata chiacchierando (un po’ a fatica, sinceramente, ma ci siamo riusciti in qualche modo) sul tema dei viaggi, i nostri nella Douce France e i loro in Italia, compresa una crociera con partenza da Venezia; poi rievocando la carriera in Marina come sommergibilista di monsieur Jean Pierre che ci ha mostrato foto e raccontato aneddoti quando ha capito che la cosa stuzzicava la nostra curiosità.
In un angolo Toulon, un giovane levriero di quattro anni, sembra ascoltare pure lui i racconti.
Chiedo come mai è così silenzioso e docile (abbiamo fatto subito amicizia con una bella leccata di approvazione da parte sua): ci raccontano che è con loro da un anno, da quando un’associazione lo ha salvato in Spagna dai furfanti che organizzano corse clandestine con i levrieri e li brutalizzano per i loro loschi fini.
Povero, è terribile!
L’ho visto correre in giardino quando siamo arrivati, una macchia marrone, velocissimo e elegante sulle sue lunghe zampe.
Francoise ci dice che l’amore che loro gli danno lo aiuterà a venire fuori da quella brutta esperienza, ne è sicura.
Tra una mousse di zucchine e un piatto di vitello al cambremer e una torta di cui purtroppo non ricordo il nome accompagnata da una salsa ai frutti rossi del giardino e un sorbetto di anguria a chiudere una cena squisita, abbiamo trascorso una splendida serata.
Rimarrà un bel ricordo impresso nel nostro taccuino di viaggio!
Continua…..