Eccoci arrivati a Saint Vaast la Hougue, una graziosa cittadina non lontana da Cherbourg, nota per l'allevamento delle ostriche.
Vi dicevo che a me non piacciono, ho un vivido ricordo di una cena a base di molluschi e frutti di mare con cui un ragazzo ai tempi dell’università voleva far colpo su di me….e ci riuscì, non ho più dimenticato il piatto pieno di quelle cose molli e viscide che mi toccò trangugiare per non offenderlo… Vabbè, torniamo a noi ;-)
Lungo il porto
Saint Vaast la Hague by
luciana lu, su Flickr
si affacciano un sacco di ristoranti di tutti i tipi e per tutte le tasche, ne scegliamo uno che mi ispira per l’arredamento, tutto in legno e azzurro scuro (purtroppo non ho potuto scattare foto perché non c’era un angolo libero) e perché se era pieno un motivo ci sarà stato.
Stelvio ordina le sue belle ostriche e una birra normanna e io un’omelette al formaggio con insalata
ostriche, ristorante Le Debarcadere a Saint Vaast la Hague by
luciana lu, su Flickr
Ci ha serviti un ragazzo chiedendoci da dove venivamo e commentando poi “ bella Roma!” (si vede che del nostro paese conosceva solo questa città), un tipo particolare, sorrisi e saluti a destra e a manca, canticchiava più o meno ad alta voce e portava e serviva i piatti con gesti teatrali… simpatico!
E’ tardi quando usciamo, i negozi sono però ancora chiusi, in Normandia seguono orari tutti loro, c’è qualcuno che chiude alle 12 e riapre dopo le 16; troviamo un piccolo emporio che vende cose per bambini…(o bambine un po’ cresciute ;-)), entriamo…..sono esposti oggetti di carta e stoffa colorata, legno, oggetti banali e altri più particolari….mentre sottovoce dico a Stelvio che comprerei mezzo negozio (invece alla fine abbiamo acquistato solo un regalo per la piccola e uno per me, ma non dico cosa, mi prendereste in giro
), la proprietaria mi ringrazia in italiano.
Cominciamo a chiacchierare, lei ci racconta che ha studiato la nostra lingua a scuola, che non vengono troppi turisti italiani nel Cotentin, ci fa domande sul nostro itinerario, improvvisiamo una specie di “dizionario” parlante, traducendoci parole a vicenda nelle nostre due lingue, si complimenta con me perché mi sforzo di imparare il francese e si offre di fare corrispondenza per aiutarmi……e poi c’è chi sostiene che i francesi siano antipatici, si vede che tutti quelli simpatici e disponibili li incontriamo noi ;-)
Proprio un bell’incontro!
Il viaggio, ogni viaggio, è come un tessuto formato dall’intreccio di tanti fili che si armonizzano tra loro, di bei paesaggi che fanno sognare ma anche di incontri con la gente del posto, condivisione spontanea di momenti ed impressioni, di grandi piccole emozioni che rendono quel viaggio irripetibile e bellissimo.
La nostra passeggiata prosegue lungo il porto
Saint Vaast la Hague, porto by
luciana lu, su Flickr
verso il faro
Saint Vaast la Hague, faro by
luciana lu, su Flickr
a passeggio by
luciana lu, su Flickr
Saint Vaast la Hague in bicicletta by
luciana lu, su Flickr
Entriamo nella chiesetta dedicata alle persone scomparse in mare (ce ne sono troppe, notiamo e facciamo la più ovvia delle considerazioni sul perché)
Chapelle des Marins - dedicata ai dispersi in mare by
luciana lu, su Flickr
interno della Chapelle des Marins by
luciana lu, su Flickr
targhe by
luciana lu, su Flickr
Leggo le lapidi, leggo le date, leggo l’età, leggo le parole di chi è rimasto…..mi si stringe il cuore, il mare in fondo non è proprio un nostro amico, l’uomo arriva a sfidarlo ma non sempre ne esce vincitore.
Esco con un groppo alla gola.
Per vincere la malinconia, ci affacciamo a osservare le vele colorate che punteggiano la superficie del mare, di fronte c’è un vecchio forte
Le Fort de la Houge, Saint Vaast la Hague by
luciana lu, su Flickr
E’ ora di ripartire, ci aspettano quasi due ore di viaggio.
Ci fermiamo a Saint Laurent sur Mer, vogliamo vedere il monumento Les Braves eretto sulla spiaggia di Omaha, in ricordo dei 35.000 soldati che qui sbarcarono il 6 giugno 1944.
Les Braves. by
luciana lu, su Flickr
Les Braves by
luciana lu, su Flickr
E’ composto da tre enormi sculture in metallo che evocano La libertà che si innalza al centro con ai lati le Ali della Speranza e della Fratellanza.
Les Braves... by
luciana lu, su Flickr
Il titolo dell'opera, “Les Braves”, rievoca il coraggio di quegli uomini che venivano a portare una speranza di libertà e di pace, ma anche il valore della fratellanza e della democrazia.
A me sembra che renda in pieno l’idea.
ammirando il mare... by
luciana lu, su Flickr
Una deliziosa bambina cattura la mia attenzione
mamma, raggiungo papà! by
luciana lu, su Flickr
papà, aspettami! by
luciana lu, su Flickr
ops! by
luciana lu, su Flickr
A pochi passi, sul lungomare c’è un altro monumento dedicato agli uomini che parteciparono allo sbarco di Normandia
Omaha Beach D Day Monument by
luciana lu, su Flickr
E poco più in là un museo rievoca con mezzi di guerra, ancora più inquietanti sotto questo cielo azzurro, circondati da gente in costume, in un clima vacanziero e festoso, una delle pagine più cruente della storia
Musée Mémorial d'Omaha Beach by
luciana lu, su Flickr
Omaha Beach - Saint-Laurent-sur-Mer by
luciana lu, su Flickr
Nel nostro precedente viaggio in Normandia visitammo le spiagge dello sbarco e tanti musei ad esso dedicato; mai scorderò le tante croci bianche del Cimitero di Colleville…..mi è rimasto impresso nella memoria, vi si respirava un senso di tragedia palpabile, avevamo preso a parlare a bassa voce finchè non fummo distratti da due ragazzotti americani che, ridendo e scherzando, si fotografavano a vicenda tra le tombe….anche quei due idioti non li dimenticherò.
Ripartiamo per l’ultimo tratto del nostro percorso di oggi, siamo diretti a Merville-Franceville, dove abbiamo prenotato una camera per questa notte.
Entriamo da un grande cancello che conduce alla casa attraverso un bel parco, intravedo due campi da tennis, eccola qui la splendida dimora che ci ospiterà
la nostra casa a Merville by
luciana lu, su Flickr
Apro una piccola parentesi e mi riallaccio al discorso fatto all’inizio di questo racconto: nei nostri viaggi in Francia abbiamo da tempo scoperto l’esistenza delle "chambres d'hotes”, l’equivalente francese dei B&B.
Ormai privilegiamo la scelta di queste strutture al posto di anonimi hotel, ci siamo sempre trovati molto bene, è un modo per venire in contatto con gli abitanti del luogo dove ci troviamo, per conoscerne gli usi, le abitudini e anche la cucina.
Si conoscono persone nuove, si fa conversazione, si vive un viaggio in modo più approfondito.
Dedico molto tempo e molta cura a cercare le chambres che abbiano tutti i confort a cui non so e non voglio rinunciare, che siano belle, arredate con gusto, che abbiano, possibilmente, una bella vista o che siano in case di pregio per struttura e architettura: di charme, insomma.
E a questa maison il fascino non manca
la camera New York ,Le Banc des Oiseaux by
luciana lu, su Flickr
Chambre d'Hotes by
luciana lu, su Flickr
Che ve ne sembra?
vista Chambre d'Hotes by
luciana lu, su Flickr
La padrona di casa è una pittrice, ha un senso artistico molto particolare che si nota negli accostamenti dei colori: ci accoglie con calore e si scusa di non saper parlare la nostra lingua.
Ci mostra la casa, la piccola palestra vista mare a disposizione degli ospiti con annessa biblioteca (c’erano dei libri fotografici che avrei voluto portarmi a casa come souvenir)
a disposizione degli ospiti della Chambre d'Hotes by
luciana lu, su Flickr
Ci consiglia una creperie dietro nostra richiesta, stasera il nostro obiettivo primario non è cenare, ma tornare in tempo per una passeggiata al tramonto sulla spiaggia sotto casa
nel parco davanti alla spiaggia by
luciana lu, su Flickr
silenzio by
luciana lu, su Flickr
Mentre scatto mi accorgo che c’è qualcosa che si muove: sono due leprotti che si rincorrono nel prato sopra la spiaggia, fantastici!
Intanto il cielo si colora delle mille intense sfumature che precedono il crepuscolo
il tramonto by
luciana lu, su Flickr
tramonto a Merville Franceville by
luciana lu, su Flickr
mentre il mare inizia pian piano a ritirarsi….
il mare si ritira by
luciana lu, su Flickr
Continua……..