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Suggestioni normanne- Viaggio alla (ri)scoperta della Normandia

Al momento sono riuscita a leggere questa parte solo da telefonino. Ma mi riprometto di rivederla su pc... alcuni scatti sono veramente splendidi
La fatica della scalinata è valsa tutta. Bellissimo il panorama!!!
A presto! Ciaoooo !!

Continuo a seguirt, Luciana, mamma mia che foto spettacolari!!!!

Complimenti cara!!scatti stupendi...

che colori...caldi Luciana! Sono foto bellissime...


Grazie mille, ragazze, gentilissime!
:)
 
Eccoci arrivati a Saint Vaast la Hougue, una graziosa cittadina non lontana da Cherbourg, nota per l'allevamento delle ostriche.
Vi dicevo che a me non piacciono, ho un vivido ricordo di una cena a base di molluschi e frutti di mare con cui un ragazzo ai tempi dell’università voleva far colpo su di me….e ci riuscì, non ho più dimenticato il piatto pieno di quelle cose molli e viscide che mi toccò trangugiare per non offenderlo… Vabbè, torniamo a noi ;-)

Lungo il porto

Saint Vaast la Hague by luciana lu, su Flickr

si affacciano un sacco di ristoranti di tutti i tipi e per tutte le tasche, ne scegliamo uno che mi ispira per l’arredamento, tutto in legno e azzurro scuro (purtroppo non ho potuto scattare foto perché non c’era un angolo libero) e perché se era pieno un motivo ci sarà stato.
Stelvio ordina le sue belle ostriche e una birra normanna e io un’omelette al formaggio con insalata

ostriche, ristorante Le Debarcadere a Saint Vaast la Hague by luciana lu, su Flickr


Ci ha serviti un ragazzo chiedendoci da dove venivamo e commentando poi “ bella Roma!” (si vede che del nostro paese conosceva solo questa città), un tipo particolare, sorrisi e saluti a destra e a manca, canticchiava più o meno ad alta voce e portava e serviva i piatti con gesti teatrali… simpatico!
E’ tardi quando usciamo, i negozi sono però ancora chiusi, in Normandia seguono orari tutti loro, c’è qualcuno che chiude alle 12 e riapre dopo le 16; troviamo un piccolo emporio che vende cose per bambini…(o bambine un po’ cresciute ;-)), entriamo…..sono esposti oggetti di carta e stoffa colorata, legno, oggetti banali e altri più particolari….mentre sottovoce dico a Stelvio che comprerei mezzo negozio (invece alla fine abbiamo acquistato solo un regalo per la piccola e uno per me, ma non dico cosa, mi prendereste in giro:p), la proprietaria mi ringrazia in italiano.
Cominciamo a chiacchierare, lei ci racconta che ha studiato la nostra lingua a scuola, che non vengono troppi turisti italiani nel Cotentin, ci fa domande sul nostro itinerario, improvvisiamo una specie di “dizionario” parlante, traducendoci parole a vicenda nelle nostre due lingue, si complimenta con me perché mi sforzo di imparare il francese e si offre di fare corrispondenza per aiutarmi……e poi c’è chi sostiene che i francesi siano antipatici, si vede che tutti quelli simpatici e disponibili li incontriamo noi ;-)
Proprio un bell’incontro!
Il viaggio, ogni viaggio, è come un tessuto formato dall’intreccio di tanti fili che si armonizzano tra loro, di bei paesaggi che fanno sognare ma anche di incontri con la gente del posto, condivisione spontanea di momenti ed impressioni, di grandi piccole emozioni che rendono quel viaggio irripetibile e bellissimo.
La nostra passeggiata prosegue lungo il porto

Saint Vaast la Hague, porto by luciana lu, su Flickr


verso il faro

Saint Vaast la Hague, faro by luciana lu, su Flickr

a passeggio by luciana lu, su Flickr

Saint Vaast la Hague in bicicletta by luciana lu, su Flickr


Entriamo nella chiesetta dedicata alle persone scomparse in mare (ce ne sono troppe, notiamo e facciamo la più ovvia delle considerazioni sul perché)

Chapelle des Marins - dedicata ai dispersi in mare by luciana lu, su Flickr

interno della Chapelle des Marins by luciana lu, su Flickr

targhe by luciana lu, su Flickr


Leggo le lapidi, leggo le date, leggo l’età, leggo le parole di chi è rimasto…..mi si stringe il cuore, il mare in fondo non è proprio un nostro amico, l’uomo arriva a sfidarlo ma non sempre ne esce vincitore.
Esco con un groppo alla gola.

Per vincere la malinconia, ci affacciamo a osservare le vele colorate che punteggiano la superficie del mare, di fronte c’è un vecchio forte

Le Fort de la Houge, Saint Vaast la Hague by luciana lu, su Flickr


E’ ora di ripartire, ci aspettano quasi due ore di viaggio.
Ci fermiamo a Saint Laurent sur Mer, vogliamo vedere il monumento Les Braves eretto sulla spiaggia di Omaha, in ricordo dei 35.000 soldati che qui sbarcarono il 6 giugno 1944.

Les Braves. by luciana lu, su Flickr

Les Braves by luciana lu, su Flickr


E’ composto da tre enormi sculture in metallo che evocano La libertà che si innalza al centro con ai lati le Ali della Speranza e della Fratellanza.

Les Braves... by luciana lu, su Flickr


Il titolo dell'opera, “Les Braves”, rievoca il coraggio di quegli uomini che venivano a portare una speranza di libertà e di pace, ma anche il valore della fratellanza e della democrazia.
A me sembra che renda in pieno l’idea.

ammirando il mare... by luciana lu, su Flickr


Una deliziosa bambina cattura la mia attenzione

mamma, raggiungo papà! by luciana lu, su Flickr

papà, aspettami! by luciana lu, su Flickr

ops! by luciana lu, su Flickr


A pochi passi, sul lungomare c’è un altro monumento dedicato agli uomini che parteciparono allo sbarco di Normandia

Omaha Beach D Day Monument by luciana lu, su Flickr


E poco più in là un museo rievoca con mezzi di guerra, ancora più inquietanti sotto questo cielo azzurro, circondati da gente in costume, in un clima vacanziero e festoso, una delle pagine più cruente della storia

Musée Mémorial d'Omaha Beach by luciana lu, su Flickr

Omaha Beach - Saint-Laurent-sur-Mer by luciana lu, su Flickr


Nel nostro precedente viaggio in Normandia visitammo le spiagge dello sbarco e tanti musei ad esso dedicato; mai scorderò le tante croci bianche del Cimitero di Colleville…..mi è rimasto impresso nella memoria, vi si respirava un senso di tragedia palpabile, avevamo preso a parlare a bassa voce finchè non fummo distratti da due ragazzotti americani che, ridendo e scherzando, si fotografavano a vicenda tra le tombe….anche quei due idioti non li dimenticherò.

Ripartiamo per l’ultimo tratto del nostro percorso di oggi, siamo diretti a Merville-Franceville, dove abbiamo prenotato una camera per questa notte.
Entriamo da un grande cancello che conduce alla casa attraverso un bel parco, intravedo due campi da tennis, eccola qui la splendida dimora che ci ospiterà

la nostra casa a Merville by luciana lu, su Flickr


Apro una piccola parentesi e mi riallaccio al discorso fatto all’inizio di questo racconto: nei nostri viaggi in Francia abbiamo da tempo scoperto l’esistenza delle "chambres d'hotes”, l’equivalente francese dei B&B.
Ormai privilegiamo la scelta di queste strutture al posto di anonimi hotel, ci siamo sempre trovati molto bene, è un modo per venire in contatto con gli abitanti del luogo dove ci troviamo, per conoscerne gli usi, le abitudini e anche la cucina.
Si conoscono persone nuove, si fa conversazione, si vive un viaggio in modo più approfondito.
Dedico molto tempo e molta cura a cercare le chambres che abbiano tutti i confort a cui non so e non voglio rinunciare, che siano belle, arredate con gusto, che abbiano, possibilmente, una bella vista o che siano in case di pregio per struttura e architettura: di charme, insomma.
E a questa maison il fascino non manca

la camera New York ,Le Banc des Oiseaux by luciana lu, su Flickr

Chambre d'Hotes by luciana lu, su Flickr

Che ve ne sembra?

vista Chambre d'Hotes by luciana lu, su Flickr


La padrona di casa è una pittrice, ha un senso artistico molto particolare che si nota negli accostamenti dei colori: ci accoglie con calore e si scusa di non saper parlare la nostra lingua.
Ci mostra la casa, la piccola palestra vista mare a disposizione degli ospiti con annessa biblioteca (c’erano dei libri fotografici che avrei voluto portarmi a casa come souvenir)

a disposizione degli ospiti della Chambre d'Hotes by luciana lu, su Flickr


Ci consiglia una creperie dietro nostra richiesta, stasera il nostro obiettivo primario non è cenare, ma tornare in tempo per una passeggiata al tramonto sulla spiaggia sotto casa

nel parco davanti alla spiaggia by luciana lu, su Flickr

silenzio by luciana lu, su Flickr

Mentre scatto mi accorgo che c’è qualcosa che si muove: sono due leprotti che si rincorrono nel prato sopra la spiaggia, fantastici!
Intanto il cielo si colora delle mille intense sfumature che precedono il crepuscolo

il tramonto by luciana lu, su Flickr

tramonto a Merville Franceville by luciana lu, su Flickr


mentre il mare inizia pian piano a ritirarsi….

il mare si ritira by luciana lu, su Flickr




Continua……..
 
luciana,io ti leggo e sopratutto guardo senza commentare,bellissimo viaggio indubbiamente.

Grazie, Sandro, per la tua partecipazione, anche se silenziosa :)
E' stato un viaggio bellissimo, di quelli che ti porti dentro per molti anni, fatto di tante piccole, grandi cose che si sono intrecciate alla perfezione e che lo hanno reso, appunto, indimenticabile.
 
E' stato un viaggio bellissimo, di quelli che ti porti dentro per molti anni, fatto di tante piccole, grandi cose che si sono intrecciate alla perfezione e che lo hanno reso, appunto, indimenticabile.

Felice che sia stato così ... anche se ho il dubbio che per voi ogni viaggio diventi così;):)

Avevo cominciato a seguire ma sono rimasto molto indietro:(

Recupererò;)
 
Particolarmente forte emotivamente questa tua ultima parte...quando poi ho riletto le tue sensazioni provate precedentemente sulla spiaggia dello sbarco ammetto che sono stata avvolta da un senso di infinita tristezza... la sferzata di spensieratezza della bimba ci voleva.

Ma il tuo Viaggio è carico di momenti gioiosi quindi rimango qui e aspetto il resto ;)

... interessante l'emporio :p ....
 
Luciana mi hai fatta riflettere, commuovere, emozionare ed infine sognare con questo splendido tramonto... "silenzio" e' davvero bellissima, mi ha colpita al cuore! (Ma molte sono davvero ben riuscite)!
Ci sono cosi' tanti spunti di riflessione... il monumento ai caduti... non so se sia dovuto alla maestria delle tue foto ma mi e' entrato sottopelle...
Non ho mai visto dal vero le croci di cui parli, ma me le figuro davanti agli occhi e capisco la tua reazione di fronte ai ragazzi che giovavano... anni fa un amico americano mi ha spiegato che per lui e' difficile comprendere il nostro atteggiamento di mestizia di fronte ad un sepolcro come per noi e' impossibile capire il loro.
Mi spiego' che per loro il cimitero e' un luogo dove vivere la vita di ogni giorno in mezzo agli affetti che non ci sono piu'. Mi racconto di aver fatto pic-nic e giocato a palla vicino alla tomba della sua amatissima nonna. Ci disse che se gli fosse successo qualcosa avrebbe voluto vederci ridere e non piangere di fronte al luogo in cui riposa. Non credo riusciro' mai a vederla allo stesso modo, ma in parte ho compreso.
Riguardo ai francesi hai pienamente ragione... non ha senso giudicare un popolo in base ad impressioni altrui...
Io lavoro con colleghi francesi e quelli con cui collaboro a volte sono un po' supponenti nei nostri confronti, nei primi tempi della collaborazione mi sono sentita dire..."les italiens"... (poi sempre in francese) "voi dovete solo lavorare, a pensare bastiamo noi"... questo mi fece davvero arrabbiare ma poi ho imparato a conoscerli, ho capito che se provi ad usare la loro lingua, anche se come nel mio caso e' un tentativo malriuscito, se ti dimostri collaborativo e pronto ad ascoltare, l'atteggiamento cambia radicalmente..
Infatti le mie ultime esperienze sono state molto piu' positive delle precedenti ed ho imparato ad apprezzarli. Quindi sono convinta che sia il tuo atteggiamento positivo e rispettoso a rendere le tue esperienze in terra francese cosi' ben riuscite.
Infine riguardo alle ostriche.. invidio Stelvio...
Ora mi interrompo perche' ho gia' commentato troppo...mi scuso per l'intrusione e ti ringrazio per avermi allietato in questa serata tranquilla di fronte al mare.
 
Felice che sia stato così ... anche se ho il dubbio che per voi ogni viaggio diventi così;):)

Avevo cominciato a seguire ma sono rimasto molto indietro:(

Recupererò;)


devo cercare di mettermi in pari

Ecco, bravi, leggete.....che poi vi interrogo ;-) :p

Rodolfo, credo che il fatto di vivere intensamente ogni viaggio, nel coglierne appieno tutte le sfumature lo renda automaticamente meraviglioso.
Ma, naturamente, abbiamo una nostra personale classifica, non sono tutti uguali per noi.....però un viaggio brutto, problematico, da dimenticare, ecco, quello non c'è proprio ;-)


Una narrazione coinvolgente e foto sublimi, complimenti davvero!!!

Ti ringrazio!

Particolarmente forte emotivamente questa tua ultima parte...quando poi ho riletto le tue sensazioni provate precedentemente sulla spiaggia dello sbarco ammetto che sono stata avvolta da un senso di infinita tristezza... la sferzata di spensieratezza della bimba ci voleva.

Ma il tuo Viaggio è carico di momenti gioiosi quindi rimango qui e aspetto il resto ;)

... interessante l'emporio :p ....



Luciana mi hai fatta riflettere, commuovere, emozionare ed infine sognare con questo splendido tramonto... "silenzio" e' davvero bellissima, mi ha colpita al cuore! (Ma molte sono davvero ben riuscite)!
Ci sono cosi' tanti spunti di riflessione... il monumento ai caduti... non so se sia dovuto alla maestria delle tue foto ma mi e' entrato sottopelle...
Non ho mai visto dal vero le croci di cui parli, ma me le figuro davanti agli occhi e capisco la tua reazione di fronte ai ragazzi che giovavano... anni fa un amico americano mi ha spiegato che per lui e' difficile comprendere il nostro atteggiamento di mestizia di fronte ad un sepolcro come per noi e' impossibile capire il loro.
Mi spiego' che per loro il cimitero e' un luogo dove vivere la vita di ogni giorno in mezzo agli affetti che non ci sono piu'. Mi racconto di aver fatto pic-nic e giocato a palla vicino alla tomba della sua amatissima nonna. Ci disse che se gli fosse successo qualcosa avrebbe voluto vederci ridere e non piangere di fronte al luogo in cui riposa. Non credo riusciro' mai a vederla allo stesso modo, ma in parte ho compreso.
Riguardo ai francesi hai pienamente ragione... non ha senso giudicare un popolo in base ad impressioni altrui...
Io lavoro con colleghi francesi e quelli con cui collaboro a volte sono un po' supponenti nei nostri confronti, nei primi tempi della collaborazione mi sono sentita dire..."les italiens"... (poi sempre in francese) "voi dovete solo lavorare, a pensare bastiamo noi"... questo mi fece davvero arrabbiare ma poi ho imparato a conoscerli, ho capito che se provi ad usare la loro lingua, anche se come nel mio caso e' un tentativo malriuscito, se ti dimostri collaborativo e pronto ad ascoltare, l'atteggiamento cambia radicalmente..
Infatti le mie ultime esperienze sono state molto piu' positive delle precedenti ed ho imparato ad apprezzarli. Quindi sono convinta che sia il tuo atteggiamento positivo e rispettoso a rendere le tue esperienze in terra francese cosi' ben riuscite.
Infine riguardo alle ostriche.. invidio Stelvio...
Ora mi interrompo perche' ho gia' commentato troppo...mi scuso per l'intrusione e ti ringrazio per avermi allietato in questa serata tranquilla di fronte al mare.

Ecco, questa è una foto che scattai nel 2008 a Colleville, nel Cimitero Americano

cimitero americano - Omaha Beach - Colleville sur Mer by luciana lu, su Flickr

Quello che ci disturbò dei due ragazzi, non fu tanto che parlavano e scherzavano come se fossero in un parco giochi, ma che si fotografavano abbracciati alle croci......noi la trovammo una totale mancanza di rispetto per tutti quei soldati, in maggior parte giovanissimi, che erano morti per venirci a donare la libertà.

Marina, la sequenza della bambina l'ho inserita proprio per stemperare la malinconia che inevitabilmente accompagna la visita di luoghi dove si è svolta una guerra.

Vi ringrazio, ho cercato di trasmettere quello che ho provato in quei momenti, di farvi entrare nei miei pensieri, di portarvi a spasso con me.
Naturalmente, ho condensato il racconto, non posso né voglio raccontarvelo minuto per minuto, non vi mostro che una selezione di foto.....sennò, sai che noia! Scappereste a gambe levate :p

Ps. Sara, scherzi? I tuoi commenti, le tue impressioni sono più che benvenuti!
 
Ultima modifica:
...le immagini dei Cimiteri Americani mi intristiscono ma allo stesso tempo, passatemi il termine, affascinano.
C'è una compostezza, una..."serenità" che fa quasi dimenticare, se non fosse per le croci, la devastazione della guerra...
non so, a me fa così..
 
Questa sensazione di serenità, Fulvia, l'ho provata spesso nei piccoli cimiteri annessi alle chiese sia in Bretagna che in Normandia, ogni villaggio ne ha uno, semplici tombe in pietra con altrettanto semplici iscrizioni scolpite....non li ho trovati per niente luoghi tristi....
 
Apro gli occhi, dalle tende non tirate completamente filtra la luce…..mi precipito ad alzarmi, non voglio perdere un attimo di questa nuova giornata

buongiorno by luciana lu, su Flickr


La nostra camera si apre direttamente sulla spiaggia resa più grande dalla bassa marea

un nuovo giorno by luciana lu, su Flickr


C’è silenzio, l’aria profuma di mare…..potrei stare ore a guardare.....

la vista dalla chambre by luciana lu, su Flickr

dalla camera con...zoom by luciana lu, su Flickr


Nell’aria comincia a diffondersi anche un altro profumo, quello del pane appena sfornato: ho idea che Monique ci stia preparando una colazione con i fiocchi.
Resto ancora un po’ a godermi la pace e il silenzio, lo spettacolo che ho davanti mi incanta

attività mattutine by luciana lu, su Flickr


Stelvio si sveglia e viene vicino a me, commentiamo che scelta felice sia stata questa di dormire qui (sono stata brava, lo so)

bow window by luciana lu, su Flickr


Scendiamo a colazione

la sala colazione by luciana lu, su Flickr


Monique ci porta pane appena sfornato, croissant fragranti, il meraviglioso burro salato di Normandia, marmellate, yogurt fatti in casa…….vi dico solo che la colazione condita di chiacchiere con la padrona di casa si è prolungata per un’ora!
Avremmo voluto prenotare in questa casa altre due notti, ma alle porte c’è il lungo weekend del 14 luglio ed è tutto pieno, dobbiamo quindi salutare la nostra deliziosa ospite e ringraziarla per tutte le attenzioni ricevute.

La giornata è fin troppo calda per i nostri gusti, ci dirigiamo a Cabourg che già conosciamo ma che vogliamo visitare di nuovo perché l’altra volta le dedicammo poco tempo.

Jardin du Casino, Cabourg by luciana lu, su Flickr


Qui Marcel Proust trascorse tante estati, alloggiava al Grand Hotel
“…..cenavamo nell'albergo, dove dalle sorgenti elettriche sgorgava a fiotti la luce nella quale la grande sala da pranzo diventava come un immenso e meraviglioso acquario, dinanzi alla cui parete di vetro la popolazione operaia di Balbec, i pescatori ed anche le famiglie piccolo-borghesi, invisibili nell'ombra, si schiacciavano ai vetri per scorgere, lentamente oscillante tra risucchi d'oro, la vita lussuosa di quelle persone….”

il Grand Hotel di Cabourg by luciana lu, su Flickr


Questo è esattamente lo stesso oceano che vedevano lui e i ricchi viaggiatori dei primi anni del novecento che qui trascorrevano le loro estati

bassa marea e colore by luciana lu, su Flickr


Il fascino retrò di questa bella, elegante cittadina costiera è intatto, il tempo sembra essersi fermato.

case by luciana lu, su Flickr

Cabourg insolita by luciana lu, su Flickr

in giro per Cabourg by luciana lu, su Flickr

case di Cabourg by luciana lu, su Flickr

il Casino e il Grand Hotel di Cabourg by luciana lu, su Flickr


Facciamo una passeggiata sul lungomare, da una parte il Grand Hotel e il Casino, dall’altro la lunga spiaggia con le tipiche tende-cabina a rigoni bianchi e blu

la promenade de Cabourg by luciana lu, su Flickr

il Casino di Cabourg by luciana lu, su Flickr

strisce bianche e blu by luciana lu, su Flickr

la plage de Cabourg by luciana lu, su Flickr

allez! by luciana lu, su Flickr


Voglio entrare nel Casinò, sono curiosa di vedere l’interno (a parte quelli in nave, non ne ho mai visti altri).

Chiedo il permesso di scattare foto, gironzoliamo un po’ tra i vari bar e sale ristorante

piano bar ristorante del Casino by luciana lu, su Flickr

soffitto by luciana lu, su Flickr


arriviamo nella zona slot: decido che voglio entrare a dare un’occhiata.
Una signora in divisa ci chiede i documenti e ci fa passare: la sala è grande, ci sono slot moderne e altre vintage, convinco Stelvio a cambiare la grande somma di 10 euro in monetine da 20 centesimi, ne infilo tre o quattro in una slot vintage, tiro la leva…..ohhh, c’è una piccola suonante cascata! Sono soddisfazioni!
Mentre usciamo, noto un tavolo dove ci si può servire liberamente di succhi e croissant, carino! (qui non è permesso fotografare).

Facciamo un giretto nel centro pedonale, qualche spesuccia

cioccolateria by luciana lu, su Flickr


Nelle vie del centro sono appesi dei manifesti che rievocano scene di film famosi con protagonisti del luogo

in centro a Cabourg by luciana lu, su Flickr

campanellini zen by luciana lu, su Flickr


Risaliamo in auto in direzione di Houlgate, altro piccolo centro della Côte Fleurie.
Davanti a una caserma di vigili del fuoco, scatto al volo dall’auto

vigili del fuoco, Houlgate by luciana lu, su Flickr


Houlgate è carina, ma non ci colpisce più di tanto, sembra la parente povera della charmante Cabourg.

Houlgate by luciana lu, su Flickr

Promenade Roland Garros, Houlgate by luciana lu, su Flickr

Promenade Roland Garros by luciana lu, su Flickr

plage de Houlgate, ombrelloni by luciana lu, su Flickr

plage de Houlgate by luciana lu, su Flickr

La nostra meta successiva é Deauville, ci dirigiamo subito sul famoso lungomare, è ora di pranzo, anzi, è già passata da un po’, diamo un’occhiata distratta al menu di un “baretto sulla spiaggia”: un piatto a base di gamberoni 60 euro. Punto.
Di Deauville si dice che sia la spiaggia dei parigini, è, in effetti,a soli duecento chilometri dalla capitale.

Ci spostiamo nella vicinissima Trouville, così vicina che le due città sono separate dal fiume la Touques: una da un lato e l’altra sul lato opposto.

Trouville sur Mer, centro by luciana lu, su Flickr

Trouville sur Mer by luciana lu, su Flickr

Pranziamo in un locale che sembra uscito da un romanzo di Salgari, mi aspetto quasi che il cameriere porti una benda nera sull’occhio.
Vista l’abbondante colazione, non abbiamo molto appetito, ordiniamo solo due insalate miste, praticamente due piatti unici.



Continua……
 
Ultima modifica:
Torniamo nella lussuosa Deauville: parcheggiamo a ridosso della piazza del mercato

place du marché, Deauville by luciana lu, su Flickr

I banchi sono appena stati chiusi, ferve una solerte ed efficace azione di pulizia, i gabbiani stridono sulle nostre teste, forse delusi di non poter acchiappare nessun pesce…inutile dire quanto io sia stata in tensione

brrr.... by luciana lu, su Flickr


La piazza è carina, si stanno riallestendo velocemente i tavolini dei locali all’aperto, gli arredi bianchi e blu mi ispirano più degli altri

bianco e blu by luciana lu, su Flickr


Mi colpisce un particolare: sulla sommità degli edifici, con tetti a punta e tegole di ardesia, ci sono piccole statue in ceramica di vari animali

place du marché, particolare by luciana lu, su Flickr


Entriamo nella zona dedicata ai banchi del pesce

place du marché by luciana lu, su Flickr

pescheria by luciana lu, su Flickr

poissons by luciana lu, su Flickr


Gironzoliamo un po’ nel centro, guardiamo le vetrine, assistiamo anche a una curiosa pubblicità “vivente”

pubblicità by luciana lu, su Flickr

Mairie de Deauville by luciana lu, su Flickr

il centro di Deauville by luciana lu, su Flickr

centro di Deauville by luciana lu, su Flickr


La città è chic e un po' snob, qui il lusso è sfacciatamente esibito nei locali, nelle auto che circolano, nei prezzi esposti nelle vetrine di alta moda.

Torniamo sul lungomare.

Deauville è anche, indubbiamente, la sua lunga spiaggia

plage de Deauville, ombrelloni by luciana lu, su Flickr

plage de Deauville by luciana lu, su Flickr


immortalata nel film di Claude Lelouch, Un uomo e una donna, famosa per le sue cabine dedicate alle star del cinema americano ( qui si tiene un famoso festival del cinema americano)

les planches de Deauville. by luciana lu, su Flickr

les planches de Deauville..... by luciana lu, su Flickr


La Promenade des Planches

les planches de Deauville by luciana lu, su Flickr

Vorrei tornare a vederla magari fuori stagione, ho idea che mi colpirebbe di più.
Mi ricorda una città del nostro Mediterraneo: troppa gente, troppo caldo, troppo di tutto e troppo poco di una città affacciata sul mare del nord.
Per i miei gusti.

Lasciata Deauville senza troppi rimpianti, dobbiamo necessariamente attraversare il Ponte di Normandia in direzione Dieppe

Pont de Normandie by luciana lu, su Flickr

attraversando il Pont de Normandie by luciana lu, su Flickr

peage by luciana lu, su Flickr


Eccoci nella sconfinata campagna normanna, campi di grano a perdita d’occhio

campagna normanna by luciana lu, su Flickr


E infine, giungiamo senza problemi, grazie al nostro navigatore, in un minuscolo paesino Sainte Marguerite sur Mer, non lontano da Dieppe, dove abbiamo prenotato per le due notti successive: sono molto curiosa, il sito internet prometteva meraviglie e poi la cifra pagata è di tutto rispetto per essere una Chambre d’Hotes.

chambre d'hotes Fenêtres sur Mer by luciana lu, su Flickr


Ho scelto questa perché nelle foto era un bozzolo tutto azzurro, con un magnifico balcone con vista oceano.
Il nome della nostra camera è stranissimo: Le Homard se Marre, L’aragosta si Sposa (la proprietaria è una pittrice, un’artista), è molto bella, con deliziosi particolari, confortevole oltre l’immaginazione (dietro la testata del letto in pelle, con un telecomando, si accendono dei piccoli neon colorati che disegnano sul muro dei giochi di luce nello stile della cromoterapia)

la camera Le Homard se Marre by luciana lu, su Flickr


Le Homard se Marre, terrazza by luciana lu, su Flickr


Nathalie ci prenota un tavolo per la cena in un ristorante di Pourville con vista strepitosa sull’oceano e le falesie

ristorante by luciana lu, su Flickr

ristorante con vista by luciana lu, su Flickr

che bontà by luciana lu, su Flickr


La cena è stata perfetta: ottimo cibo e vista romanticissima, manca solo una passeggiata al tramonto per rendere questa serata indimenticabile


passeggiata al tramonto by luciana lu, su Flickr

e si fa sera by luciana lu, su Flickr

l'ultima luce by luciana lu, su Flickr



Continua…..
 
Luciana... non ho parole.... solo: che meraviglia e che voglia di partire!!!!!
Non smetterò mai di complimentarmi con te, davvero...
 
Che posti!!! Esaltati dai tuoi scatti Luciana, davvero belli.

Simpatici gli ombrelloni "chiusi"; non li avevo mai visti. Dalle foto gli arenili sono sorprendentemente puliti e privi di "rifiuti".
 
Che posti!!! Esaltati dai tuoi scatti Luciana, davvero belli.

Simpatici gli ombrelloni "chiusi"; non li avevo mai visti. Dalle foto gli arenili sono sorprendentemente puliti e privi di "rifiuti".

Grazie, Rodolfo!
Aspettavo proprio che qualcuno lo notasse ;-), non lo avevo sottolineato volutamente.
Anche a noi hanno colpito per questa pulizia incredibile, chilometri di spiaggia, anche quelle fuori dalle are destinate agli hotel, sempre sgombre da rifiuti, la mattina presto abbiamo visto che passavano con delle macchine per pulire (nelle foto scattate dalla finestra se ne vedono i segni lasciate dalle ruote).
All'inizio del racconto parlavo di come in Francia ci sia un'attenzione alla pulizia e all'ordine delle cose pubbliche davvero incredibile, forse non è così per tutte le città, ma nei piccoli centri è una cosa che colpisce.
 
Ultima modifica:
Grazie, Rodolfo!
Aspettavo proprio che qualcuno lo notasse ;-), non lo avevo sottolineato volutamente.
Anche a noi hanno colpito per questa pulizia incredibile, chilometri di spiaggia, anche quelle fuori dalle are destinate agli hotel, sempre sgombre da rifiuti, la mattina presto abbiamo visto che passavano con delle macchine per pulire (nelle foto scattate dalla finestra se ne vedono i segni lasciate dalle ruote).
All'inizio del racconto parlavo di come in Francia ci sia un'attenzione alla pulizia e all'ordine delle cose pubbliche davvero incredibile, forse non è così per tutte le città, ma nei piccoli centri è una cosa che colpisce.

Purtroppo Luciana per chi è abituato vederli "sporchi" per gran parte dell'anno, solo nel periodo estivo son perfetti, non può non notare questo aspetto.
 
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