capricorno
Super Moderatore
Il primo centro commerciale del mondo... così possiamo definire questo immenso spazio.
Così come le rovine di molte altre città, l'Agorà di Atene è un po’ caotica. Orientarsi tra i vari edifici può rivelarsi complicato e risulta difficile immaginare che aspetto avesse 2000 anni fa. Tuttavia, lo Stoà di Attalo, costruito in origine dal re Attalo II di Pergamo intorno al 150 a.C., è l’edificio che richiede in assoluto meno immaginazione. Il colonnato in calcare e marmo di quest'edificio è largo 20 metri, lungo 115 e alto 2 piani e un tempo ospitava un mercato con 42 piccoli negozi, in pratica il primo centro commerciale della storia, nonché il più grande edificio dell'antica Grecia. Nel III secolo d.C., quando gli Eruli invasero Atene, lo Stoà venne distrutto completamente. Negli anni ‘50 questo edificio è stato ricostruito e oggi ospita il Museo dell'Agorà.
Stoà di Attalo
La Stoà di Attalo era un porticato di 115 metri situato sul lato orientale dell'agorà di Atene, donato dal re di Pergamo Attalo II nel 140 a.C.
Era dotata di due file di colonne, una esterna più fitta e una interna, e di due vani scala che si trovavano sui lati corti dell'edificio, grazie ai quali si poteva accedere alle 21 botteghe del piano superiore. È infatti una delle poche stoà greche a svilupparsi su due piani, insieme a quelle di Pergamo.
Il fratello di Attalo II, Eumene II, commissionò probabilmente allo stesso architetto la Stoà di Eumene posta sull'Acropoli.
La stoà è stata completamente ricostruita dalla Scuola americana di studi classici di Atene, nel 1951. L'edificio, attualmente, ospita il Museo dell'agorà.
Unica statua raffigurante Apollo Patroos del 300 a.C. attribuita allo scultore Eufranore , è stato uno scultore, pittore e teorico greco antico di epoca classica. Questa statua è stata ritrovata durante gli scavi , nel 1907, e doveva appartenere al Tempio di Apollo Patroos.
Sempre al piano terra abbiamo una Nike..
Splendida! Appartenente... lì è stata ritrovata, alla Stoà di Zeus. A tal riguardo in loco esistono delle fotografie dell' epoca del ritrovamento. Emozionante vederla in tutto il suo biancore, apparire tra la terra scura. Credo che per un archeologo sia un fatto che lascia letteralmente senza fiato.
La stoà di Zeus Eleutherios era una stoà (passaggio coperto ad uso pubblico) situata nell'angolo nord-occidentale dell'agorà di Atene, a sud della più antica Stoà reale, attualmente in condizioni di conservazione che ne rendono difficoltosa la lettura. L'edificio è datato al 430-410 a.C. ed è stato attribuito all'architetto Mnesicle dal Thompson. Caratterizzato dall'articolazione degli elementi e dalla policromia dei materiali utilizzati (calcari di tipologia e provenienza differenti, marmo grigio dell'Imetto, marmo pentelico), oltre che dalla commistione fra la funzione votiva e la tipologia architettonica civile, questo edificio fu una delle più apprezzate costruzioni del V secolo a.C. e probabile modello per i portici costruiti successivamente. Attualmente se ne vedono alcune tracce proprio in corrispondenza della linea metro aperta che passa davanti all' Agorà...a tal proposito, guardandosi attorno anche al di fuori del contesto dell' Agorà, tra un edificio e l'altro le rovine archeologiche non si contano proprio!
Particolare di un mosaico..
A piano terra un interessante Museo, piccolo, ma organizzato tenendo conto del susseguirsi delle età, dall' arcaico al classico, all' ellenistico con reperti di tutto rispetto....
Così come le rovine di molte altre città, l'Agorà di Atene è un po’ caotica. Orientarsi tra i vari edifici può rivelarsi complicato e risulta difficile immaginare che aspetto avesse 2000 anni fa. Tuttavia, lo Stoà di Attalo, costruito in origine dal re Attalo II di Pergamo intorno al 150 a.C., è l’edificio che richiede in assoluto meno immaginazione. Il colonnato in calcare e marmo di quest'edificio è largo 20 metri, lungo 115 e alto 2 piani e un tempo ospitava un mercato con 42 piccoli negozi, in pratica il primo centro commerciale della storia, nonché il più grande edificio dell'antica Grecia. Nel III secolo d.C., quando gli Eruli invasero Atene, lo Stoà venne distrutto completamente. Negli anni ‘50 questo edificio è stato ricostruito e oggi ospita il Museo dell'Agorà.
Stoà di Attalo
La Stoà di Attalo era un porticato di 115 metri situato sul lato orientale dell'agorà di Atene, donato dal re di Pergamo Attalo II nel 140 a.C.
Era dotata di due file di colonne, una esterna più fitta e una interna, e di due vani scala che si trovavano sui lati corti dell'edificio, grazie ai quali si poteva accedere alle 21 botteghe del piano superiore. È infatti una delle poche stoà greche a svilupparsi su due piani, insieme a quelle di Pergamo.
Il fratello di Attalo II, Eumene II, commissionò probabilmente allo stesso architetto la Stoà di Eumene posta sull'Acropoli.
La stoà è stata completamente ricostruita dalla Scuola americana di studi classici di Atene, nel 1951. L'edificio, attualmente, ospita il Museo dell'agorà.
Unica statua raffigurante Apollo Patroos del 300 a.C. attribuita allo scultore Eufranore , è stato uno scultore, pittore e teorico greco antico di epoca classica. Questa statua è stata ritrovata durante gli scavi , nel 1907, e doveva appartenere al Tempio di Apollo Patroos.
Sempre al piano terra abbiamo una Nike..
Splendida! Appartenente... lì è stata ritrovata, alla Stoà di Zeus. A tal riguardo in loco esistono delle fotografie dell' epoca del ritrovamento. Emozionante vederla in tutto il suo biancore, apparire tra la terra scura. Credo che per un archeologo sia un fatto che lascia letteralmente senza fiato.
La stoà di Zeus Eleutherios era una stoà (passaggio coperto ad uso pubblico) situata nell'angolo nord-occidentale dell'agorà di Atene, a sud della più antica Stoà reale, attualmente in condizioni di conservazione che ne rendono difficoltosa la lettura. L'edificio è datato al 430-410 a.C. ed è stato attribuito all'architetto Mnesicle dal Thompson. Caratterizzato dall'articolazione degli elementi e dalla policromia dei materiali utilizzati (calcari di tipologia e provenienza differenti, marmo grigio dell'Imetto, marmo pentelico), oltre che dalla commistione fra la funzione votiva e la tipologia architettonica civile, questo edificio fu una delle più apprezzate costruzioni del V secolo a.C. e probabile modello per i portici costruiti successivamente. Attualmente se ne vedono alcune tracce proprio in corrispondenza della linea metro aperta che passa davanti all' Agorà...a tal proposito, guardandosi attorno anche al di fuori del contesto dell' Agorà, tra un edificio e l'altro le rovine archeologiche non si contano proprio!
Particolare di un mosaico..
A piano terra un interessante Museo, piccolo, ma organizzato tenendo conto del susseguirsi delle età, dall' arcaico al classico, all' ellenistico con reperti di tutto rispetto....