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- Sui passi della storia... - MSC SINFONIA isole greche - maggio 2024

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Il primo centro commerciale del mondo... così possiamo definire questo immenso spazio.

Così come le rovine di molte altre città, l'Agorà di Atene è un po’ caotica. Orientarsi tra i vari edifici può rivelarsi complicato e risulta difficile immaginare che aspetto avesse 2000 anni fa. Tuttavia, lo Stoà di Attalo, costruito in origine dal re Attalo II di Pergamo intorno al 150 a.C., è l’edificio che richiede in assoluto meno immaginazione. Il colonnato in calcare e marmo di quest'edificio è largo 20 metri, lungo 115 e alto 2 piani e un tempo ospitava un mercato con 42 piccoli negozi, in pratica il primo centro commerciale della storia, nonché il più grande edificio dell'antica Grecia. Nel III secolo d.C., quando gli Eruli invasero Atene, lo Stoà venne distrutto completamente. Negli anni ‘50 questo edificio è stato ricostruito e oggi ospita il Museo dell'Agorà.

Stoà di Attalo


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La Stoà di Attalo era un porticato di 115 metri situato sul lato orientale dell'agorà di Atene, donato dal re di Pergamo Attalo II nel 140 a.C.
Era dotata di due file di colonne, una esterna più fitta e una interna, e di due vani scala che si trovavano sui lati corti dell'edificio, grazie ai quali si poteva accedere alle 21 botteghe del piano superiore. È infatti una delle poche stoà greche a svilupparsi su due piani, insieme a quelle di Pergamo.

Il fratello di Attalo II, Eumene II, commissionò probabilmente allo stesso architetto la Stoà di Eumene posta sull'Acropoli.

La stoà è stata completamente ricostruita dalla Scuola americana di studi classici di Atene, nel 1951. L'edificio, attualmente, ospita il Museo dell'agorà.

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Unica statua raffigurante Apollo Patroos del 300 a.C. attribuita allo scultore Eufranore , è stato uno scultore, pittore e teorico greco antico di epoca classica. Questa statua è stata ritrovata durante gli scavi , nel 1907, e doveva appartenere al Tempio di Apollo Patroos.

Sempre al piano terra abbiamo una Nike..


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Splendida! Appartenente... lì è stata ritrovata, alla Stoà di Zeus. A tal riguardo in loco esistono delle fotografie dell' epoca del ritrovamento. Emozionante vederla in tutto il suo biancore, apparire tra la terra scura. Credo che per un archeologo sia un fatto che lascia letteralmente senza fiato.

La stoà di Zeus Eleutherios era una stoà (passaggio coperto ad uso pubblico) situata nell'angolo nord-occidentale dell'agorà di Atene, a sud della più antica Stoà reale, attualmente in condizioni di conservazione che ne rendono difficoltosa la lettura. L'edificio è datato al 430-410 a.C. ed è stato attribuito all'architetto Mnesicle dal Thompson. Caratterizzato dall'articolazione degli elementi e dalla policromia dei materiali utilizzati (calcari di tipologia e provenienza differenti, marmo grigio dell'Imetto, marmo pentelico), oltre che dalla commistione fra la funzione votiva e la tipologia architettonica civile, questo edificio fu una delle più apprezzate costruzioni del V secolo a.C. e probabile modello per i portici costruiti successivamente. Attualmente se ne vedono alcune tracce proprio in corrispondenza della linea metro aperta che passa davanti all' Agorà...a tal proposito, guardandosi attorno anche al di fuori del contesto dell' Agorà, tra un edificio e l'altro le rovine archeologiche non si contano proprio!


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Particolare di un mosaico..

A piano terra un interessante Museo, piccolo, ma organizzato tenendo conto del susseguirsi delle età, dall' arcaico al classico, all' ellenistico con reperti di tutto rispetto....

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Mi piace la definizione "primo centro commerciale del mondo"...
Non ho però capito se quelle bellissime sculture erano già all'epoca collocate tra le botteghe, per dare più importanza e stile all'ambiente e...agli acquisti, o se sono state portate lì da altri siti, per l'allestimento del museo.
 
Mi piace la definizione "primo centro commerciale del mondo"...
Non ho però capito se quelle bellissime sculture erano già all'epoca collocate tra le botteghe, per dare più importanza e stile all'ambiente e...agli acquisti, o se sono state portate lì da altri siti, per l'allestimento del museo.
No, appartenevano alle costruzioni presenti e oramai andate perdute per sempre , dell'Agorà. Erano in abbellimento ai numerosi stoà e templi, in particolare a quello di Apollo Patroos andato completamente perduto. Ora tutti questi capolavori , hanno trovato collocazione all' interno del Museo.
 
Ultima modifica:
Mi piace la definizione "primo centro commerciale del mondo"...
Non ho però capito se quelle bellissime sculture erano già all'epoca collocate tra le botteghe, per dare più importanza e stile all'ambiente e...agli acquisti, o se sono state portate lì da altri siti, per l'allestimento del museo.
Tutto quello che è presente nel museo proviene dagli scavi effettuati nell'Agorà in ormai quasi 150 anni di lavori dall'American School of Classical Studies at Athens (fondata nel 1881). Quindi tutto il materiale era collocato nei templi e negli edifici che sorgevano nell'Agorà. Molti di questi li conosciamo quasi esclusivamente dalle fonti, primo su tutti Pausania autore nel II secolo d.C. della prima "guida turistica" della Grecia. Come ad esempio la stoà poikile (stoà dipinta) di cui rimangono scarsi resti delle fondazioni: costruita tra il 475 e il 450 a.C. conteneva dei magnifici affreschi dei pittori Micone e Polignoto di Taso che hanno influenzato tutta la pittura greca successiva.

Non so se c'è ancora, ma nel museo dell'Agorà una volta c'era una interessantissima sezione dedicata alla storia e al funzionamento della democrazia ateniese. Kleroteria (sorta di macchine per il sorteggio dei "giurati" dei tribunali), pinakes (una specie di "carte di identità", lamine di piombo che identificavano i cittadini che partecipavano alle attività degli organi democratici di Atene e permettevano loro di ritirare la paga giornaliera), clessidre ad acqua per misurare il tempo. E poi i famosi ostraka, i cocci di vaso su cui si incidevano i nomi dei "potenti" che si volevano cacciare da Atene per 10 anni (ostracizzare appunto).
 
@dmartinotti : Grazie per l'ulteriore ed interessante contributo.

Si, esiste ancora la sezione dedicata alla storia della democrazia ateniese: esposta sia la Kleroteiron che gli ostracon, tra cui uno con recante il nome di Temistocle.

Veniamo tutti da loro... siamo tutti figli di quella civiltà, non ci siamo inventati nulla
Grazie Oriana
Grazie a te!

Un grazie esteso a tutti coloro che , semplicemente con un like , piuttosto che un messaggio partecipano al viaggio.
 
Si sale al piano superiore

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Anche qui una lunga galleria con esposizione di manufatti ritrovati durante gli scavi archeologici.

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E numerosi plastici raffiguranti la zona dell' Agorà e l'Acropoli, ci fanno ben comprendere la bellezza di queste opere in un lontano passato.

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Numerosi ritratti marmorei densi di espressività.
Interessante anche la presenza di restauratrici all' opera su alcuni pezzi esposti.
 
Ritratti di epoca romana si caratterizzano per la grande espressività dei volti in cui vengono portati a galla i sentimenti, le emozioni interiori. Molti diversa dalla rappresentazione greca di stampo classicheggiante, dove veniva esaltata la bellezza esteriore, riflesso della pace cosmica.



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Da quassù affacciandosi si ha uno sguardo, un primo sguardo...ce ne saranno altri, sull'intera area.


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Riprendiamo il nostro cammino esplorando la parte del sito posta più lontano..

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La chiesa dei Santi Apostoli, nota anche come Santi Apostoli di Solaki è ubicata nell'Agorà di Atene e può essere datata intorno al X secolo.


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La chiesa assume un particolare significato per essere il solo monumento dell'Agorà di Atene, oltre al Tempio di Efesto, a pervenire intatto e per la sua architettura, fu la prima chiesa importante costruita a Atene, appartenente al periodo medio Bizantino, che segna l'inizio del cosiddetto "tipo ateniese", il quale unisce con successo i semplici quattro pilastri con la croce greca. La chiesa è stata costruita in parte su un Nymphaion del II secolo ed è stata restaurata alla sua forma originale tra il 1954 e il 1957.
La sua struttura a pianta centrale, tipica delle chiese orientali, che conferisce simmetria su tutti e quattro i lati. In questo modo l’altare è posto al centro, a simboleggiare che non si deve percorrere un lungo cammino per raggiungerlo e arrivare alla salvezza. La chiesa bizantina non si sviluppa perciò orizzontalmente, ma verticalmente.
 
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Peccato sia chiusa sarebbe stato bello poterla vedere anche internamente. Molto prezioso l'ornamento del portale .

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Proseguiamo scendendo il pendio per portarci al centro degli scavi archeologici...incontriamo diverse strutture, il bello è passarvi veramente a distanza ravvicinata.

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Risaliamo per un altro pendio per raggiungere la sommità di un promontorio che sovrasta l'Agorà, da cui si ha una splendida veduta su tutta la zona: Agorà, rocca dell' Acropoli e il Licabetto, il monte più alto della zona.


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Continua...
 
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Il tempio di Efesto



L'Hēphaistêion o tempio di Efesto è un tempio greco situato ad Atene poco sopra l'antica agorà. È uno dei templi dorici meglio conservati al mondo, pur essendo meno noto del vicino Partenone. Il tempio è conosciuto anche come Thēsêion perché ritenuto erroneamente in epoca bizantina, e anche da alcuni studiosi dell'Ottocento, il luogo di sepoltura di Teseo.

Lo raggiungiamo attraverso un non ben segnalato....ma io sono famosa per lasciare i tracciati certi ed avventurarmi nella boscaglia :D.... comunque, dopo che mio marito per l'ennesima volta mi chiede se è la strada giusta....ebbene sì! È la strada giusta....eccolo!!

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Lo spazio vitale attorno al tempio è esiguo e affollato, difficile riuscire a fotografarlo nella sua interezza ma.... è sorprendente poterlo vedere da così vicino. Faccio sempre riferimento a ciò che si vede al cospetto del Partenone, certo, più noto ma impossibile avvicinarsi. Io devo avere un contatto il più vicino possibile con queste opere del passato ....che ci volete fare, son fatta così, e in questo sito ...come anche a Delos, ho potuto vivere emozioni grandissime. Ora voi vi chiederete...ma che ci trova in questi sassi? Solo chi ha questa passione mi può capire.


Il tempio è posto sull'altura che domina il lato occidentale dell'agorà, nota come Kolonos Agoraios e, contrariamente a quanto accade spesso per gli edifici di culto antichi, non sembra aver sostituito un qualche tempio precedente.


Un po' di storia dell' arte per voi...


Il tempio di Efesto, o Hephaisteion, è uno dei templi dorici meglio conservati dell'antichità classica. Si tratta di un tempio lungo 39,44 metri e largo 16,90 con trentaquattro colonne (sei frontali e tredici di lato):è un edificio periptero, esastilo, con tredici colonne sui lati lunghi (secondo la proporzione canonica del tempio dorico che pone sui lati lunghi le colonne in numero doppio più uno rispetto alla fronte).La cella è distila in antis, con il pronao più profondo rispetto all'opistodomo. All'interno la cella vera e propria dovrebbe avere avuto un doppio colonnato interno che correva sui due lati lunghi e sul fondo, facendo da quinta scenica per il gruppo delle due statue di culto di Atena ed Efesto eseguite da Alkamenes tra il 421 e il 415, come testimoniato dai rendiconti epigrafici delle spese per la realizzazione del gruppo in bronzo, su una base di calcare di Eleusi e rilievi in marmo.

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Particolare decorativo.


Le metope, dieci sulla fronte, e ventiquattro sulla parte orientale di ognuno dei lati lunghi, rappresentano rispettivamente le fatiche di Eracle e le imprese di Teseo. I due eroi sono spesso associati sia nella scultura che nella pittura vascolare di età classica per il fatto che, secondo Plutarco, Teseo voleva essere considerato un secondo Eracle. Lo stile delle sculture, per quello che si può ormai vedere, è molto corposo, con le figure quasi a tutto tondo che si staccano considerevolmente dalla lastra di fondo; i corpi sono resi in modo massiccio e scattante; i pochissimi panneggi non coprono le aree vuote del campo figurativo lasciando vistosi spazi inutilizzati.


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Dei frontoni non si sa molto, dal momento che andarono completamente perduti in età post-antica. Forse erano fatti di marmo pario, a differenza delle parti strutturali del tempio che erano realizzate in marmo pentelico. Le scene raffigurate, composte di figure a grandezza naturale, dovevano riguardare Atena (frontone est) e una scena di gigantomachia (frontone ovest).

La statua di culto del tempio:
Il gruppo bronzeo di Atena ed Efesto fu creato dallo scultore Alkamenes, vicino agli ambienti dei conservatori ateniesi guidati da Nicia, tra il 421 e il 416 a.C. come sappiamo dalla datazione dei rendiconti delle spese. Probabilmente venne vista ancora da Pausania nel II secolo d.C. periodo dopo il quale ne perdiamo le tracce. Le due statue erano poste su una base bassa e larga sulla quale era scolpita la narrazione del mito attico della nascita di Erittonio, altro tema -quello dell'autoctonìa- caro ai conservatori ateniesi.


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Immagine presa frontalmente. La mancanza della parete che racchiude la cella sacra ( in questo caso sostituita dalle due colonne in secondo piano) permette di intravvedere la parte interna più sacra del tempio, è qui che il sacerdote portava offerte agli dei e venerava la statua posta all' interno.
Come per tutti i templi antichi era una zona preclusa al popolo, solo chi officiava poteva venire al cospetto della divinità.
 
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Da quassù il paesaggio è molto particolare, si domina tutta l'Agorà ..

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Il cielo si è velato e il vento rinforza, scendiamo per un ultimo tratto verso valle...

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Come vedete dalle immagini è un tempo caratterizzato dall' incertezza meteo, sole, nuvole e poi ancora sole e brutti nuvoloni in lontananza, ben diverso dal cielo che abbiamo avuto ieri a Delos.

Usciamo dal sito costeggiandolo...


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....per altre due zone che mi attendono ..di cui non vi parlerò :cool: ..


Rientro in nave percorrendo a ritroso il percorso iniziale senza intoppi e con un buon margine di sicurezza rispetto alla partenza....che avverrà leggermente in ritardo dopo aver chiamato fino allo sfinimento, due turiste straniere all' interfono....

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Sinfonia si allontana lentamente dalla banchina... propulsione alle eliche...

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Anche se il tempo è nuvolo ma non freddo, anzi...i bambini si divertono nel parco acquatico....


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Attendendo l'attimo in cui il serbatoio riversi l'acqua accumulata....noi ci spostiamo di lì a poco nella nostra zona preferita per seguire la navigazione...


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Continua...
 
Ci allontaniamo e la città sfuma davanti ai nostri occhi. Il tempo è ballerino oggi , le prime gocce di pioggia e le nuvole basse non ci permettono di godere del bellissimo panorama che si è soliti vedere all' uscita da Pireo....ma è ugualmente bello anche così.


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Un via vai continui di imbarcazioni in questo specchio di mare...la nave procede a ritmo sostenuto sfidando il vento. In lontananza le colline sfumano in un cielo quasi irreale...

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