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Un Natale in mezzo al mare...diario di viaggio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ops..

Salito a bordo!!

C'è una poetessa da queste parti?

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La nave c’è anche se non la vedete. Il mare era semplicemente una tavola blu leggermente ondulata… la spuma bianca, le increspature ed il movimento, che danno senso all’immagine, sono la sua impronta discreta.

mi sa proprio di si.. ;)

Dreamy sono felice se io, tano ed altre persone abbiamo saputo risvegliare qualcosa in te, ma lasciati dire che a me sembra un qualcosa sveglio da un bel po'..

Nelle immagini, nella capacità di trasmettere emozioni, nello spirito con cui scrivi..

Non ho letto i diari precedenti, ma qui ci sei tutta come persona, e le capacità, le emozioni, la sensibilità di vedere 'oltre' e 'vivere' davvero le cose è tutta tua..

Sono qui, incantato, e ti seguo con piacere..

Spero piano piano di essere più presente di ora, tra un po' sarò di sicuro più libero.. ;)

Un salutone e grazie!!
Manlio
 
Grazie mille Manlio, che belle parole.
Amo scrivere, e mi riempe di gioia quando le mie parole riescono a mostrare qualcosa di me o ad emozionare qualcuno.
Addirittura poetessa... non lo merito...poi rischio di montarmi la testa :).
Ho una naturale riservatezza che spesso mi porta a vivere le cose da osservatore per paura di risultare inopportuna. Però così finisco talvolta per perderne l'essenza. Non è mai stata superficialità o mancanza di impegno, solo banale timore. Le vostre esperienze mi hanno dato il coraggio di provare a guardare più a fondo, a mettermi in gioco. Ho osservato meglio la nave, ho interagito di più con il personale. Quanta bellezza! Insomma quello che ho dentro è riuscito in parte ad uscire ed ha permettermi di vivere pienamente questa esperienza.
 
Capitolo 4 Va dove ti porta il cuore..

Visto che oggi non ho possibilità di inserire foto nel racconto ed allo stesso tempo non voglio rendere l’attesa troppo lunga (e forse lo è già :( ) ho pensato ad un inciso che tratterà la prima ragion d’essere di questo viaggio. Il Natale.
Questa festività è a mio modo di vedere legata alla famiglia. E’ celebrazione della nascita per eccellenza. Il mio “Natale abituale” è fatto di cene in famiglia con parenti, grandi tavolate che negli anni si allungano per la presenza di nuovi nipotini.
Quest’anno però ho scelto di viverlo in modo diverso, assecondando l’esigenza di trascorrere almeno una volta questa ricorrenza con il mio piccolo nucleo familiare, una settimana noi tre insieme, ricordando il momento unico in cui io e mio marito abbiamo visto William per la prima volta, insieme come famiglia, con lui così piccolo ed indifeso ed io che per la prima volta mi sono sentita capace di qualsiasi cosa.
Anche volendo prescindere dal concetto religioso Natale è comunque la festa dei bambini, che ancora credono nella magia dei doni, che sanno sperare in una persona che può rendere felici milioni di persone in tutto il mondo. Questa è la mia risposta a chi dice che il Natale è solo consumismo, sentire mio figlio dire che Babbo Natale è il suo eroe perché vuole bene a tutti.
Il Natale in nave c’è, ed ha un senso ancora più profondo per chi prova a guardare oltre.
Non è il nostro Natale tradizionale, e ciò si vede anche dalle dimensioni dell’unico “alberello con le palline” presente in nave. Ma oltre alle luci ed alla cena della vigilia, che descriverò e documenterò a suo tempo, il Natale è stato nel cuore delle persone che sulla nave trascorrono la loro vita.
Il primo accenno l’ho avuto subito dopo l’imbarco, quando ho trovato avanti a me al banco accoglienza un membro dell’equipaggio che chiedeva il numero di cabina per i suoi genitori., poi un altro al buffet, che con la sua bella divisa bianca accompagnava la figlia a riempire il piatto al buffet. Avreste dovuto vedere la gioia negli occhi di quella bambina, avere il suo papà vicino durante le feste. Il primo pensiero è stato “che bello, è Natale anche per loro”. Questo è stato il mio Natale in mezzo al mare, un Natale fatto di persone con le loro emozioni., e di emozioni nostre. Sedersi la sera ad aspettare una pizza a poca distanza da un membro dell’equipaggio con moglie e figlie (provando in ogni modo ad evitare che William vada a disturbare nel desiderio di conoscere le piccole), vedere dopo il discorso del comandante la famiglia del medico di bordo e del primo ufficiale che escono insieme a loro. Parlare con una dolcissima cameriera del suo bimbo lontano.
Ho compreso in un attimo come mai le cabine libere nelle settimane prima della partenza hanno iniziato a sparire velocemente e ne sono stata contenta, mi fa piacere pensare che nel meccanismo di riempire la nave a prezzi irrisori durante le festività si sia pensato a far felice il personale piuttosto che avvantaggiare i “furbetti” che provano a partire pagando la metà degli altri. Credo che molte scene di vissuto familiare, facili da scoprire in ogni luogo della nave, abbiano contribuito all’atmosfera ancora più delle luci e dei fiocchi.
Poi le iniziative tradizionali non sono mancate, ad es. la messa di Natale (cui non abbiamo partecipato) e l’incontro con Babbo Natale, veloce consegna doni in discoteca, a mio parere poteva essere gestito meglio, ma William ha decisamente gradito, tanto che i giorni seguenti puntava sempre quel locale sperando in un suo ritorno.
Non è stata una crociera come le altre, per questo dico che il Natale c’è stato. Con i camerieri felici di dirci che il cenone sarebbe stato all-inclusive. Con parte dell’equipaggio vicino ai suoi familiari, con qualche lacrima per coloro che invece avevano i figli piccoli lontani. Insomma una nave in cui molti hanno potuto raccogliere il consiglio di S. Tamaro…”va dove ti porta il cuore”…ed il nostro cuore è decisamente il luogo più bello per trascorrere le feste.

P.S. A presto con Katakolon....
 
Ultima modifica:
brava sara che hai continuato!
anche a me in Agosto è capitato di incontrare in escursione la famiglia di un ufficiale .
la moglie parlava tutta felice dei dieci giorni passati con lui.
aspettiamo le altre tappe
 
Capitolo 5 …. E all'improvviso arrivi tu,…. un manifesto in mezzo agli altri, e hai un faccino così triste che a guardarti dentro agli occhi ci si potrebbe vergognare

Il titolo questa volta è un po’ triste, ma ho già accennato a qualche piccola lacrima, questa non sarà l’unica, poiché il bello di questo viaggio è proprio l’aver toccato l’intera gamma delle emozioni. Ad ogni modo accantoniamo per un attimo la tristezza e ripartiamo dall’inizio..
Dopo la navigazione finalmente la prima tappa…anche se certo non la più attesa. Olimpia l’abbiamo già vista e con William non è ancora il momento di tornare quindi già prevediamo un’ulteriore giornata di relax, da domani si comincia a far sul serio con Atene. Questa mattina sarà anche l’unica alba saltata ma qualche volta devo pur dormire anch’io, soprattutto visto l’orario di discesa, oggi si ipotizza di saltare il sonnellino!
La nostra mattinata tipo comincia con una lauta colazione al ristorante (solo 2 volte la faremo al buffet!) su gentile concessione dell’Aquilotto, ormai conscio che la sua pazienza verrà premiata. Il primo giro dei banconi imbanditi è infatti dedicato far scegliere i due uomini di casa, il piccolo in braccio al grande, mi indicano cosa vogliono ed io riempio il vassoio (non pensate mi tocchi il compito più gravoso perché l’educazione richiede di impedire che le piccole manine raggiungano l’agognata meta, e non è affatto facile! ). Mentre il marito al tavolo prova a farsi comprendere dai camerieri e ad ordinare da bere e un pancake per me, praticando il suo inglese quasi inesistente (ma deve pur imparare) ed il piccolo si intrattiene con una fetta di torta (guarda tutto ma alla fine sceglie sempre quella, solo che adora essere lui a sceglierla, poter decidere cosa mettere nel piatto è una delle cose che preferisce della crociera), io mi lancio senza occhi critici alla ricerca di un’ottimo modo per cominciare la giornata.
Visto che a casa sono perennemente in dieta qui non mi pongo limiti, uova e bacon, formaggio, spada affumicato (quando c’e), e una brioches alla marmellata, poi, quando arriva, il sopraccitato pancake con sciroppo d’acero (rigorosamente versato da William si spera sul dolce e non addosso a mamma)!
Lautamente rifocillati nonostante la perenne lotta per avere almeno un altro paio di bicchieri di succo di frutta, ne lasciano uno a testa e il bicchiere è davvero piccolino, soprattutto per chi come me beve solo quello, abbandoniamo il ristorante e ci rechiamo in giro a far giocare William e sbirciare un po’ i negozi.
Una foto in entrata al porto,
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uno pranzo leggero e veloce e poi giù dalla nave, perché al marito piace mettere piede sulla terraferma anche se sa già che non sarà un percorso memorabile.
Il paese è carino, tipico delle località di mare con negozietti e ristorantini, che neppure guardiamo perché nonostante il pranzo leggero la colazione si fa sentire. A piedi raggiungiamo facilmente uno spiazzo da cui si gode un’ottima vista della nave
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ed un parco giochi che qualcuno (immaginate voi chi!) troverà davvero interessante.
Poi dopo le dovute difficoltà a staccare l’Aquilotto dall’altalena, decidiamo di rendere la giornata a sua misura regalandogli un giro sul carretto a trazione equina. Tutto sommato gradevole, soprattutto il tratto sulla spiaggia nel quale cerchiamo di scattare qualche foto alla nave e ne esce qualcosa di inatteso, per chiama il mare, le navi e un momento speciale da vivere in due
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..e per quelli come me per i quali certi istanti sono un dolce ricordo…vissuto guardando il marito negli occhi con l’Aquilotto in braccio. Ogni periodo della vita qualcosa da e qualcosa toglie….
Mentre torniamo in nave, con un bavaglino come souvenir visto che sono stati dimenticati a casa, notiamo dei bambini che chiedono l’elemosina. Una in particolare non riesco a dimenticarla, con i piedi scalzi ed uno sguardo triste che non riesce ad illuminarsi neppure dandole qualche moneta. Mi si spezza il cuore, ci sono momenti in cui vorrei avere la forza e la possibilità di cambiare le cose. Mi viene in mente la canzone di Concato che ho citato nel titolo. Fra due giorni è Natale anche per lei, ma mi chiedo che Natale sarà. Penso a tutti i bimbi per i quali Natale è un giorno come un altro, a lottare per sopravvive. Bambini che non proveranno mai la gioia dell’attesa di qualcosa di magico, di qualcuno che li vuol rendere felici. Non è giusto.
Guardo mio figlio e guardo lei e mi chiedo se William sarà mai in grado di capire quanto è stato fortunato. La triste situazione della Grecia non mi è mai parsa più reale! Torniamo in nave con una lacrimuccia (mia), non la smetto di coccolare il mio piccolo finché non si addormenta. Poi vado a riflettere in solitudine nel mio angolino preferito, la sauna della nave con le sue belle vetrate.
In serata ci organizziamo per il giorno successivo con i compagni di tavola, poi a teatro ed è ora di nanna.
 
Prima di passare al capitolo vero e proprio voglio ringraziare quanti mi seguono per la panzienza e per i commenti generosi.
Grazie Gattopiccolo che mi sproni ad andare avanti. Io ogni tanto mi perdo fra molti impegni, ma voglio fare una promessa, finirò questo diario prima di imbarcarmi di nuovo, e visto che la data prevista è il 6 Maggio, mi conviene riprendere perchè non ho tempo da perdere :)!

Capitolo 6 … MI dicevano che è vano sperare, per Atene o per Roma, quell’eternità che non è accordata ne agli uomini ne alle cose…

… e navigando ci svegliamo la vigilia di Natale, pieni di entusiasmo per la giornata densa di aspettative.
Dal balcone spunta qualcosa di interessante… che la mia assoluta mancanza di conoscenza geografica non mi consente di individuare con precisione,

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Magari qualcuno la conosce e può colmare la lacuna!
Fanno impressione tutte quelle armi schierate; in un giorno che è un inno alla vita quale modo migliore di rendersi conto di quanto l’uomo sa complicarsi l’esistenza quando vuole…

Per fortuna qualcuno arriva a rischiarare la mente con il suo volo libero e spensierato.

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Sicuramente la foto non è perfetta ma è il primo che riesco a “catturare”, ovviamente con la macchina fotografica, per me è una grande soddisfazione.

Ritorno ad osservare incuriosita e intimorita il nostro compagno di approdo con il turno di guardia armata proprio sotto la bandiera…

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altre persone che lavorano a Natale, per mare e lontani dalle loro famiglie… e mi consolo scoprendo quanto la vita riesca sempre a stupirmi! Mentre io li guardo timida timida con la mia reflex seminascosta perché con quelle armi non si sa mai, mi rendo conto che il desiderio di catturare il momento è reciproco…io in vacanza e loro in pausa, ma tutti con la voglia di immortalare l’incontro inaspettato!

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Ancora non ho lasciato la cabina e già la giornata è ricca di spunti! Ma non c’è tempo da perdere, i nostri amici ci aspettano per visitare insieme Atene, quindi “sveglia pigroni e di corsa al ristorante!”.
Dopo il ritrovo nella hall cerchiamo di raggiungere il sightseeing, impresa non facile a causa dei tassisti, agguerritissimi in questa città. Neanche siamo usciti dal porto e già ci sentiamo “braccati”, vogliono stipare 4 adulti e 2 bambini + l’autista in una macchina a 5 posti… e visto che ho già provato l’ebbrezza a Maggio, ed eravamo solo in tre…no grazie!
Per fortuna ne troviamo uno gentile che ci indica l’uscita del porto dove partono gli autobus ed i trenini (questi ultimi solo zona Pireo, peccato!!) non un cartello ed un piazzale immenso, certo a noi turisti sprovveduti non facilitano la vita. Vorrei poter essere d’aiuto e descrivere il percorso, ma la memoria spesso mi inganna, quindi chiedo venia se non mi cimento in un’impresa che potrebbe essere più deleteria della mancanza di cartelli.

La prima tappa che affrontiamo è l’acropoli, vista solo dal basso per la presenza dei due diavoletti. Il nostro compagno di viaggio capisce subito perché gli sconsigliamo la salita,

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ci accontentiamo di una breve scalata su una “roccia panoramica” che consente uno sguardo migliore sopra le chiome degli alberi.

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e mio marito si diverte a sfruttare i suoi potenti mezzi tecnologici per dimostrarmi che anche “fotograficamente” il suo smartphone può fare qualcosa che la mia reflex non consente…

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E’ un peccato potendo ammirare quello che resta rendersi conto di quanto si è perduto! Chissà che colori quando oltre allo scheletro viveva anche l’anima, con diversi colori e gli ateniesi che si muovevano tra le rocce al posto degli attuali turisti, simili entrambi a laboriose formiche per chi li guarda dal basso. E da questa suggestione nasce il titolo di questo capitolo, “rubato” a M. Yourcenar.

Attorno all’acropoli è pieno di verde, ora come allora, certo forse un po’ meno ma non sottilizziamo che il progresso non si può fermare,

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il che rende la passeggiata molto più gradevole ed essendo pedonale possiamo sguinzagliare l’Aquila! Cerchiamo di ripercorrere il tragitto compiuto l’anno scorso col trenino, che costeggia l’acropoli passando a fianco a negozietti e ristorantini… ma ovviamente ci perdiamo quindi a tentoni raggiungiamo la Plaka e attraverso le sue viuzze cariche di souvenir più o meno interessanti ci dirigiamo verso la via principale, tutta addobbata per le feste, e piazza Sintagma, sempre strapiena, dove ci fermiamo a mangiare. Visto che il tempo corre quest’anno tralasciamo il trenino, e riprendiamo il sightseeing per vedere il resto della città. Forse per la stanchezza, i bimbi che non stanno fermi o proprio per il giro in se stesso non restiamo soddisfatti come a Maggio, quindi a mio parere taxi+ trenino nonostante lo stile di guida assurdo dei tassisti è meglio del sightseeing, anche perché lascia più tempo a disposizione, comunque parere personale. Tornati all’acropoli dobbiamo cambiare bus per raggiungere il porto e ne troviamo uno pienissimo, ci obbligano a sederci all’aperto con un vento assurdo e purtroppo tra qualche giorno avremo modo di pentircene. Ma non precocorriamo i tempi! Ormai mi sono già troppo dilungata per un singolo capitolo e visto che la giornata è ancora lunga e c’è molto da dire…per il momento vi saluto, tornerò presto perché non posso non raccontarvi, e mostrarvi, la fantastica cena della vigilia!
 
Scusa se mi permetto...ma la "roccia panoramica" da te citata è l'Areopago, una collina di Atene dove si dice che San Paolo abbia annunciato la morte e risurrezione di Cristo...c'è anche la targa con il discorso tratto dagli Atti degli Apostoli....! :)
 
Grazie mille per la precisazione, la targa me la sono proprio persa... con noi c'era il bimbo ed io ero troppo terrorizzata! Motivo in più per tornare ed andare a cercarla! Comunque ogni precisazione storica è ben accetta, da quando ho William il lato culturale è stato accantonato ma mi fa sempre piacere imparare:)!
 
Scusa se mi permetto...ma la "roccia panoramica" da te citata è l'Areopago, una collina di Atene dove si dice che San Paolo abbia annunciato la morte e risurrezione di Cristo...c'è anche la targa con il discorso tratto dagli Atti degli Apostoli....! :)

L'Aeropago è la sede del Tribunale di Atene, il primo nella storia dell'uomo.. un passaggio di civiltà molto più grande di quella piccola collina.. immenso direi..

San Paolo credo che iniziò a predicare su una statua che raffigurava un Dio 'incognito' che gli Ateniesi lasciavano a disposizione di chi avesse una religione non Ellenica..

Sul resto, una osservazione triste, con il costo di quella nave quanti bambini mangiavano?

Un saluto
Manlio
 
Senza ombra di dubbio, io l'ho scritto perchè a me è sempre stato nominato per l'episodio di San Paolo!era logico che fosse molto di più!ogni cosa ad Atene è ricca di storia....città fantastica!
 
Grazie mille, ora che ho avuto un attimo libero mi sono messa a studiare. Pensare che i miei piedi hanno "calpestato" un luogo cosi' carico di significati senza saperlo.
Mi piace immaginare San Paolo che predica l'esistenza di un Dio di giustizia in un luogo che ha visto nascere la giustizia....
Ecco anche il tema religioso, che continua a reclamare il suo posto in questo diario! Io ho provato a tralasciare per timore di urtare qualche sensibilita' in una sede come questa che spero possa essere sempre libera da qualsiasi polemica di carattere politico o religioso.
Evidentemente pero' e' stata un'altra delle sensibilita' di questo viaggio ed alla fine non poteva essere celata, pur nel pieno rispetto di ogni credo, che in un ambiente multiculturale come una nave non puo' che diventare elemento di riflesione.
 
Mi piace immaginare San Paolo che predica l'esistenza di un Dio di giustizia in un luogo che ha visto nascere la giustizia....

In effetti è un bel pensiero.. ;)

Ecco anche il tema religioso, che continua a reclamare il suo posto in questo diario! Io ho provato a tralasciare per timore di urtare qualche sensibilita' in una sede come questa che spero possa essere sempre libera da qualsiasi polemica di carattere politico o religioso.
Evidentemente pero' e' stata un'altra delle sensibilita' di questo viaggio ed alla fine non poteva essere celata, pur nel pieno rispetto di ogni credo, che in un ambiente multiculturale come una nave non puo' che diventare elemento di riflessione.

Dreamy, se hai questa sensibilità è giusto che tu la esprima, si può credere o non credere, ma non si ha il diritto di essere polemici con una persona che esprime un sentimento..

E' una cosa che va al di la delle posizioni politiche o delle visioni della chiesa, della religione, di quello che vuoi..

Sono sentimenti.. ci mancherebbe.. ;)

Considera che io, che non sono un credente, ho fatto una apertura di diario su una chiesa.. :rolleyes:

Un salutone!
Manlio
 
Grande Sara! !,
Sappi che non solo dovrai fiire il diario prima del 6 maggio ma poi dovrai compilare quello della crociera di Favolosa in gran fretta per me e Miss A,
 
Omg!!!!!!! Non ho parole, davvero!!!!!!! Non so se hai un'anima più da fotografa o da narratrice, sei pazzesca, riesci a trasmettere tutte le emozioni che hai provato con la stessa intensità con la quale le hai vissute!!! Mi hai emozionato con la lettura di queste pagine, nn so come possa essere stato possibile ma avevo perso l'uscita del 3d, mah!!!!
Mi interessa la Deliziosa, spero tu pubblichi taaaaaaante foto ancora!!!! Permettimi di farti i complimenti per la splendida famiglia, dal diario si percepisce l'amore che vi lega e il tuo aquilotto William ( se dovessi avere un giorno un figlio, ho sempre detto che l'avrei voluto chiamare cosi') e' stupendo sebbene ritratto di traverso, scelta condivisibile.
Continuo a seguirti, con immenso piacere!!!! Ancora, complimenti di cuore, per tutto!!!
 
Gattopicoolo mi impgnero' sicuramente anche per il prossimo ma come sai io non sono proprio un fulmine...non ricordo quabdo parti, in ogni caso potro' fare una sintesi :)...e poi dilungarmi con calma, gia' per finire questo sto giocando a tetris con il tempo libero!

Silviette grazie...quanti complimenti! Mi ha commosso leggere le tue parole. Scrivere mi piace cosi' tanto proprio perche' mi permette di rivivere dei momenti speciali, se poi riesco a farli vivere anche ad altri sono ancora piu' felice e questo impegno aquista un senso! Purtroppo se non sono dell'umore giusto preferisco non procedere....quindi i miei diari talvolta raggiungono tempi biblici. Ti anticipo che ci sara' a breve un capitolo tutto relativo alla nave ma devi avere un po di pazienza perche le foto sono davvero moltissime...e tutte da sistemare!
Grazie anche per i complimenti all'aquilotto, effettivamente e' il mio orgoglio ed il mio amore (insieme al marito ovviamente!).
 
Non posso che farti i complimenti per lo splendido diario... Foto meravigliose di paesaggi stupendi...
Ti seguo ed aspetto con ansia il seguito :)
 
Capitolo 7 "Ricorda se non riesci a trovare il Natale nel tuo cuore, non potrai trovarlo sicuramente sotto un albero" (Charlotte Crapenter)

Alle 15.30 siamo sotto la nave e poiché la stanchezza si fa sentire decidiamo di riposarci un po’ in attesa del tanto agognato cenone della vigilia. Mi diletto con il consueto giro fotografico per la nave ma la partenza voglio gustarla dal balcone. Mentre la nave comincia lentamente a muoversi

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Qualcuno pian piano si avvicina in lontananza

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e davanti alla mia espressione incredula, ed alla mia fotocamera fortunatamente pronta, mi dimostra che la posizione della mia cabina è davvero fortunata… accosta proprio sotto il mio balcone…

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Qualcuno esce

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Ed intanto la pilotina sparisce sotto le scialuppa

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È solo un attimo poi si allontana a tutta velocità

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Io resto sul balcone in attesa del tramonto

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Ed ancora non riesco a credere alla mia fortuna. In altri diari avevo potuto osservare qualche foto di questo tipo di accosti e mi sono sempre piaciute. Non avrei mai pensato di poter immortalare a distanza ravvicinata tutta la sequenza! E’ stata l’ennesima sorpresa di questo viaggio particolare. D’ora in avanti controllerò dal balcone le manovre in porto e la mia tenacia verrà più volte premiata.
Ormai però è ora di prepararsi, stranamente nonostante sia la cena della vigilia non è richiesto l’abito di gala; comunque sembra quasi ci sia un tacito accordo tra i croceristi, questa è una serata di festeggiamenti e l’eleganza è d’obbligo, infatti vedremo molti più vestiti interessanti questa sera che nelle serate di gala.
All’entrata del ristorante, su un tavolo dedicato, fanno mostra di se le interessanti portate che ci allieteranno la serata. Il menù per me non è una sorpresa, l’ho letto e riletto, però qualche piccola variazione ci sarà!
In tanto sul tavolo c’è ad attenderci un bicchierino strano, che in realtà non riscuoterà un alto gradimento

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I primi invece mi tentano tutti, dai tortellini alle lasagne al risotto con funghi e tartufo. Per mia fortuna i camerieri ci invitano a richiedere pure qualcosa in aggiunta ed io sceglierò di bissare il primo. Il risotto ai funghi si rivelerà molto buono, con qualche scaglia di tartufo appoggiata sopra, io lo amo molto quindi per me era un po’ delicato, ma capisco la scelta perché non molti apprezzano un gusto così forte. Le lasagne con crema al parmigiano le ho trovate superlative dalla presentazione al sapore…davvero ben riuscite, una “palla” di ripieno nascosta da sfoglia di pasta verde e ricoperta da una buonissima crema al parmigiano. Li ho gustati così tanto da dimenticare le foto ma so già che siete comprensivi!
Il secondo per me è un must: Aragosta, è dalla mia prima crociera che la aspetto senza mai incrociarla ed ora non posso farmela scappare. Sto quasi per affondare la forchetta quando mi ricordo di voi ed afferro la macchina fotografica

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La presentazione secondo me non è perfetta ed il sapore è buono ma non la migliore mai mangiata, comunque non ne avanzo una briciola… mio marito invece si ed a me sembra tatto un peccato rimandarla indietro… così gli do una mano.
Prima del dolce posizionano in mezzo al tavolo un piattino con torrone e frutta secca, decisamente gradito

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I dolci entrano con la classica sfilata dei camerieri che portano le marronier,

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probabilmente non l’hanno scelta in molti perchè la mia fetta potrebbe sfamare una famiglia

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Sono così sazia chè riesco a malaperna ad assaggiarla!
Anche il cappuccino di panettone verrà trasformato in una fetta del suddetto dolce (forse la spuma non è riuscita?) suscitando l’invidia di mio marito che ha scelto altro. Le bevande sono comprese ma noi non ne approfittiamo affatto, in tutto il tavolo solo un commensale proverà un bicchiere di vino e mio marito chiederà una coca-cola. Anche lo spumante rientra nell’offerta e io me noi ce ne facciamo servire giusto un dito per il brindisi, non mi sembra il caso di sprecare solo perché è gratis.
Io intanto comincio a controllare l’orologio. La cena si è dilungata ed io non voglio che William perda l’appuntamento con Babbo Natale, previsto per le 19.00. Oramai siamo ad un’ora e mezza di ritardo e temo che nonostante le rassicurazioni del servizio clienti non trovi più nulla, anche perché il nostro tavolo è stato l’ultimo ad essere servito.
Per fortuna giunti in discoteca scopriamo una piccola coda, evviva siamo in tempo :)! Al centro pista c’è una sedia con un Babbo natale un po’ improbabile, che prende in braccio i bimbi per la consegna del doni e foto di rito.

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Una cosa un po’ scarna, mi aspettavo una festa per i bimbi, ma loro gradiscono comunque quindi va bene così.
La sera oltre allo spettacolo è prevista la messa in teatro a mezzanotte, e ce ne sarà una anche il giorno dopo.
Noi però andiamo subito a nanna, anche perché tradizione vuole che i bambini vadano a letto presto se vogliono che arrivi babbo natale.
In cabina ci aspetta un’altra sorpresa, un panettone tutto per noi, che mio marito e William gradiranno molto!
Mentre tutti dormono io allestisco la sorpresa per William, voglio che domani sia una mattina speciale ed organizzare il tutto in cabina non è facilissimo!
Finalmente anche per me arriva il meritato riposo dopo una giornata decisamente impegnativa.
 
Stato
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