• Benvenuto\a sul forum di Crocieristi.it, la più grande community italiana sulle crociere.

    Prendi confidenza con il forum leggendo le discussioni presenti, o ricerca l'argomento che più ti interessa attraverso l'apposito form. Per partecipare al forum è necessario registrarsi, ovviamente la registrazione è gratuita e non obbligatoria, non registrarti se per te non è davvero utile. Per eseguire eventuali cancellazioni il tempo previsto è di una settimana.

    Ricorda che il regolamento vieta l'uso di due o più nickname differenti relativi alla stessa persona. Se nel frattempo hai cambiato l'indirizzo e-mail di registrazione contattaci attraverso questo form e specifica il tuo problema assieme alla tua username, la tua vecchia e-mail ed il tuo nuovo indirizzo.

    Hai dimenticato la password? clicca qui

    Per qualsiasi problema TECNICO puoi contattare lo Staff attraverso questo form spiegando DETTAGLIATAMENTE il tuo problema
  • Nella sezione SONDAGGI potrai dare il tuo voto per il miglior itinerario! -->i sondaggi di Crocieristi.it
  • Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookie stessi.
  • Ospite, seguici anche sui social!
    Seguici su Facebook Seguici su Twitter Seguici su Instagram Seguici su YouTube

  • Ti andrebbe di condividere sui social, assieme a noi, le tue fotografie ed i tuoi video? Clicca qui!

  • Ciao Ospite e benvenuto su Crocieristi.it, siamo davvero felici di averti a bordo!

    ti invitiamo a leggere il regolamento per una migliore convivenza con gli altri utenti (clicca qui) mentre qui trovi qualche dritta sull'utilizzo del forum

    e poi... che ne dici di presentarti? Clicca qui per accedere alla sezione "Mi Presento" e presentati!

Uzbekistan: mille sfumature di blu

All’interno è degno di nota il mihrab rivolto verso la Mecca.

20240930_114157.webp


Continuando a salire si arriva alla sala del trono all’aperto dove l’emiro interveniva nel giudicare in caso di controversie tra i sudditi o di reati commessi. Di fronte all’ingresso è posto un muro che aveva lo scopo di impedire la vista dell’interno alle persone che passavano lungo la strada.

20240930_111024.webp

20240930_111115.webp

20240930_111657.webp

Il trono originale era completamente rivestito d'oro e anche questo si trova in un museo in Russia.

Di fronte alla sala del trono si trova un ampio piazzale dove erano presenti le stalle in cui venivano ricoverati fino a 20 cavalli tra animali da sella o da lavoro.

20240930_111002.webp
 
Gimale, ho visto proprio adesso foto e diario , complimenti!!!!

N.B, era da un paio di giorni che leggevo "Uzbekistan " e non lo aprivo pensando fosse un sondaggio :ROFLMAO::ROFLMAO: e invece guarda cosa avrei perso(y)
 
All'interno della fortezza è anche presente un piccolo museo dove è possibile vedere alcuni degli abiti indossati dall'ultimo emiro e dalla sue mogli.

20240930_113156.webp


20240930_113134.webp

20240930_113436.webp

Terminata la visita della fortezza ci spostiamo verso un'altra antica moschea: la moschea di Bolo Howz (che significa "vicino al laghetto") è una delle moschee principali di Bukhara ancora oggi utilizzata per il culto ed in passato era la moschea in cui venivano a pregare gli emiri della città.
Fa parte di un complesso costituito dalla moschea, da una vasca di raccolta dell'acqua e da un piccolo minareto.


20240930_114915.webp

20240930_115028.webp

Si racconta che la costruzione della moschea sia stata ordinata dall'emiro del tempo che di ritorno da un viaggio in Iran aveva voluto riprodurre una moschea vista là e caratterizzata da 40 colonne nell'aiwan.
Quando l'architetto lo invitò a visitare la moschea terminata l'emiro vide che le colonne erano solo 20 e ordinò l'uccisione dell'architetto che non aveva seguito le sue indicazioni: l'architetto però gli fece notare che le 20 colonne si specchiano nell'acqua del laghetto diventando così 40. In questo modo si salvò.
 
E’ stata costruita nel 1712 e poi ristrutturata nel XIX e XX secolo; è quadrangolare e l'aiwan è di 12 metri di altezza, con bordi allineati sostenuti dalle venti colonne di legno poggiate su una base in calcestruzzo e viene utilizzato come moschea estiva. L’interno è in stile tipico della fine ‘800 – primi ‘900.

20240930_115346.webp


20240930_120041.webp


20240930_120415.webp


20240930_120425.webp


20240930_120434.webp
 
Ed eccoci al mausoleo di "Chashma Ayub".


Il mausoleo Chashma-Ayub che significa “la fontana di Giobbe” risale al XII secolo ed è stato rimaneggiato nel corso dei secoli; la struttura attuale risale al tempo di Tamerlano ed è caratterizzata da tre cupole in successione a coprire 3 stanze. Nella prima è stato allestito il museo dell’acqua, la seconda ospita il pozzo collegato a 3 rubinetti e l’ultima, coperta da una caratteristica cupola conica, ospita il mausoleo di un ignoto del 1100. Si trattava probabilmente di un condottiero di alto rango in quanto sul pennone adiacente il mausoleo è presente un drappo bianco. La presenza di questi pennoni in prossimità di alcuni mausolei sono retaggio del periodo in cui le popolazioni che abitavano queste terre erano prevalentemente nomadi. Essi infiggevano dei pali a fianco delle sepolture per poterle individuare in seguito e per indicare se si trattava di un uomo legavano in alto dei crini di cavallo.

La leggenda racconta che Giobbe arrivò in questo luogo durante una grave siccità e la popolazione stava morendo di sete. Giobbe rispondendo alle suppliche della gente che stava pregando Dio infisse un bastone nel terreno e l’acqua sgorgò. Ancora oggi all’interno del mausoleo è presente un pozzo e si crede che quest’acqua abbia poteri curativi e che se bevuta possa anche esaudire i desideri.

20240930_121846.webp

20240930_122026.webp

20240930_123426.webp

20240930_123537.webp

20240930_123501.webp
 
20240930_123444.webp

Il museo dell’acqua espone alcune fotografie in cui si vedono uomini e bambini che raccolgono acqua dalle vasche come quella di Lyabi-Hauz o di Bolo Hauz; fino a prima dell’arrivo dei bolscevichi queste vasche erano una quarantina sparse per la città ed erano l’unica fonte di approvvigionamento dell’acqua.

Una sezione è dedicata alla scomparsa del lago d’Aral e una alla “sardoba”: questa era una struttura che veniva costruita al di sopra di pozzi scavati nel terreno lungo le vie carovaniere. Il pozzo si trovava ad alcuni metri di profondità e poteva essere raggiunto scendendo delle scale; la copertura serviva a mantenere fresca l’acqua durante tutto l’anno. Ormai rimane sul territorio uzbeko una sola sardoba.

20240930_122614.webp


20240930_123617.webp

Passiamo vicino al laboratorio di un artigiano che produce piatti in rame incisi e dove vediamo le tradizionali culle uzbeke

20240930_124258.webp


20240930_124326.webp
 
20240930_123915.webp

20240930_124202.webp

Ma è ora di andare a pranzo e finalmente assaggeremo qualcosa di diverso dal solito. Dopo gli antipasti di verdure arriva il Plov. Il Plov è il simbolo del cibo uzbeco. Viene preparato in ogni famiglia dell'Uzbekistan, sia che si tratti di uzbeki, russi, tatari o coreani e ogni famiglia e area geografica ha la sua ricetta. Sostanzialmente gli ingredienti del plov sono riso, carne, cipolle, carote e uvetta che possono essere cotti insieme o separatamente.

20240930_141937.webp

Continua....
 
Terminato il pranzo ci rechiamo a visitare uno dei monumenti più antichi della città.
Il mausoleo di Ismail Samani si trova all’interno di un parco appena fuori dal centro storico urbano di Bukhara. Il mausoleo è considerato uno dei lavori più apprezzati di architettura dell'Asia Centrale, ed è stato costruito nel 905 come il luogo di sepoltura di Ismail Samani - un emiro potente e influente della dinastia Samanide, uno degli ultimi nativi delle dinastie persiane che hanno governato in Asia centrale nel IX e X secolo, dopo che i Samanidi hanno stabilito un'indipendenza virtuale dal califfato abbaside di Baghdad. Oltre a Ismail Samani, il mausoleo ospita anche le spoglie di suo padre Ahmed e suo nipote Nasr, così come i resti di altri membri della dinastia Samanide.

Il fatto che la legge religiosa ortodossa sunnita proibisca severamente la costruzione di mausolei su luoghi di sepoltura sottolinea l'importanza del mausoleo Samanide, che è il più antico monumento di architettura islamica in Asia centrale e l'unico monumento che è sopravvissuto dall'epoca della dinastia Samanide.

Il santuario è considerato come uno dei monumenti più antichi della regione di Bukhara - al momento dell'invasione di Gengis Khan, il santuario era già stato sepolto dal fango delle inondazioni. Così, quando le orde mongole hanno raggiunto Bukhara, il santuario fu risparmiato dalla loro distruzione. Il sito è stato riscoperto solo nel 1934 dagli scavi archeologici sovietici che hanno richiesto 2 anni.

20240930_125045.webp

La facciata dell'edificio è coperta da muratura finemente decorata, che presenta motivi circolari che ricordano il sole - un'immagine comune nell'arte zoroastriana della regione. L’edificio ha forma di un cubo con le 4 parete che degradano leggermente verso l’interno.

La grande cupola esterna è sorretta da 4 archi interni e questa tecnica costruttiva ha rappresentato una novità al tempo della costruzione ma è stato poi adottato in diversi monumenti dell’Asia centrale. In alto su ogni lato del mausoleo sono presenti dieci piccole finestre che hanno la doppia funzione di nascondere gli archi di supporto della cupola e aerare il mausoleo.

20240930_125059.webp

20240930_130059.webp

20240930_130114.webp

20240930_130220.webp

La tradizione vuole che se si compiono tre giri in senso antiorario attorno al mausoleo, i propri desideri verranno esauditi: non sono superstiziosa ma per non sbagliare ho fatto i 3 giri….

Da lì, con un breve viaggio in autobus, ci siamo spostati a qualche km dal centro di Bukhara per visitare il palazzo d’estate o palazzo Sitoraï Mokhi Khossa. Era il Palazzo dove risiedeva l’ultimo emiro di Bukhara, Seid Alim Khan, durante i mesi estivi ed è stato costruito dal 1912 al 1918 sui resti di una residenza degli emiri risalente al XIX secolo. Quando ci fu l’attacco bolscevico alla Fortezza dell’Ark l’emiro si trovava nel palazzo d’estate e riuscì a fuggire con tutta la famiglia e portando con se un enorme tesoro. Si rifugiò in Afghanistan dove morì nel 1944 ma il tesoro sembra sia custodito in una banca Inglese.
 
L’ingresso del complesso in cui sorge il palazzo ricorda quello di una madrasa; da lì si accede al grande parco in cui ancora oggi vivono i discendenti dei pavoni dell’emiro che aveva una vera predilezione per questi volatili. La guida ci dice che sono più di 200.

20240930_153504.webp

20240930_153635.webp

20240930_155844.webp

Entrando nel cortile attorno a cui si sviluppa il palazzo a destra si trova un ampio aiwan sorretto da colonne e che veniva utilizzato come terrazza estiva; sul fondo trovavano spazio gli appartamenti privati e a destra le sale di rappresentanza il cui accesso è sorvegliato dalle statue di due leoni e che termina con una veranda dove veniva offerto il the. Al centro del cortile una grande vasca.

20240930_154028.webp

20240930_153935.webp
 
Terminata la visita della fortezza ci spostiamo verso un'altra antica moschea: la moschea di Bolo Howz (che significa "vicino al laghetto") è una delle moschee principali di Bukhara ancora oggi utilizzata per il culto ed in passato era la moschea in cui venivano a pregare gli emiri della città.
Fa parte di un complesso costituito dalla moschea, da una vasca di raccolta dell'acqua e da un piccolo minareto.


Visualizza allegato 1908441

Visualizza allegato 1908442

Si racconta che la costruzione della moschea sia stata ordinata dall'emiro del tempo che di ritorno da un viaggio in Iran aveva voluto riprodurre una moschea vista là e caratterizzata da 40 colonne nell'aiwan.
Quando l'architetto lo invitò a visitare la moschea terminata l'emiro vide che le colonne erano solo 20 e ordinò l'uccisione dell'architetto che non aveva seguito le sue indicazioni: l'architetto però gli fece notare che le 20 colonne si specchiano nell'acqua del laghetto diventando così 40. In questo modo si salvò.
Continuo a seguire questo racconto di viaggio così speciale.
Avete potuto visitare gli interni delle due moschee? Hai foto?
 
Usciamo ed aggirando la veranda ci dirigiamo verso un padiglione in legno proprio di fronte all’harem. L’harem si trova in una costruzione antecedente al palazzo e che si affaccia su una grande vasca. All’interno è stato allestito un museo di abiti tradizionali e antichi.

20240930_153958.webp

20240930_155811.webp


20240930_160128.webp


20240930_160222.webp

20240930_160200.webp
 
Top